Le fantastiche rane del Madagascar

Pagina creata da Erica Capuano
 
CONTINUA A LEGGERE
Le fantastiche rane del Madagascar
n BIODIVERSITà n

                 Le fantastiche rane
                  del Madagascar
              La riserva di Betampona è un’area poco battuta dagli erpetologi

        ma nelle notti buie si anima con i canti delle innumerevoli specie di anfibi

                                                Franco Andreone

F
        aticosamente salgo l’ultima collina per giungere    Est. Ancora una volta ci troviamo nell’occhio di un
        alla tanto agognata foresta pluviale di Betampo-    ciclone tropicale, uno di quelli che sono battezzati
        na, la Riserva Naturale Integrale n. 1 del siste-   ogni anno con nomi di fantasia, che rigorosamente
ma di aree protette del Madagascar. Mi accompagnano         iniziano con lettere in successione alfabetica (p.e.,
Gonçalo Sousa de Miranda Rosa e una decina di por-          Gamede, Ivan). Pioggia e vento allo stato puro, allo-
tatori. Gonçalo è lo studente di Lisbona appassionato       ra i fiumi si gonfiano e tutto diventa più complicato.
di conservazione di anfibi che mi ha contattato qualche     Comunque sia, anche se lentamente ce l’abbiamo
mese fa chiedendomi di diventare il suo tutor per rea-      fatta. Siamo arrivati al villaggio di Rendrirendry.
lizzare uno studio sulla biodiversità e la conservazione    Circondato da foreste immerse nella nebbia da cui
degli anfibi del Madagascar. Da circa 20 anni, infatti,     si levano canti di animali leggendari.
mi occupo di questi vertebrati ed è questa la ragione           Da lì inizieremo la nostra ricerca sugli anfibi, si-
(forse un po’ insana) del perché mi sto inerpicando, ver-   curamente fra gli animali più interessanti al mondo,
so Betampona, a poche decine di chilometri dalla città      almeno per me. Per conto dell’Amphibian Specialist
di Tamatave, sulla costa orientale del Madagascar. Da       Group dell’Uicn coordino da alcuni anni un progetto
alcune ore abbiamo abbandonato il nostro fuoristrada        di salvaguardia degli anfibi (denominato Acsam, A
nei pressi del piccolo villaggio di Nosy Be alla fine       Conservation Strategy for the Amphibians of Mada-
di una rude strada sterrata. Lì un violento ciclone ha      gascar), che prevede fra l’altro la redazione di uno
fatto saltare alcuni anni fa il ponte che permetteva di     specifico Piano d’azione. A ragione il Madagascar
giungere fino al villaggio di Fontsimavo, alla base di      può essere definito un vero paradiso per gli anfibi.
una serie di rilievi collinari. Betampona vuole, infatti,   Le ultime stime dicono che ci vivono ben 238 specie
dire in linguaggio Betsimisaraka (l’etnia presente sulla    di anuri, vale a dire rane, raganelle di varie forme e
costa orientale) «grande collina». Oggi il passaggio        colori. Salamandre, tritoni e cecilie, gli altri anfibi
sul fiume Ivoloina è assicurato da un servizio di piro-     contemporanei, sono assenti. Ma in realtà ogni volta
ghe, sicuramente avventuroso e folcloristico, ma anche      che visitiamo una foresta ci troviamo di fronte a nuo-
scomodo. L’ultima volta che ho attraversato il fiume        ve specie che non rispondono ad alcun nome noto,
mi aspettava dall’altra parte uno sgangherato pulmi-        ancora da descrivere, le quali ci fanno ipotizzare che
no che svolgeva le funzioni di taxi-brousse gremito         il numero reale di anfibi malagasy sia di almeno 400
di passeggeri. Purtroppo è letteralmente esploso dopo       specie, tutte endemiche tranne una (Hoplobatrachus
pochi minuti, lasciandomi a piedi. Ora spero davvero        tigerinus), importata dai coloni asiatici. Una stima
che mi vada meglio.                                         eccezionale che fa del Madagascar un «punto caldo»
    Sono sette i guadi che abbiamo fatto per arrivare a     della biodiversità a livello mondiale.
Fontsimavo: nella stagione secca la cosa non rappre-            Betampona è una riserva integrale, un’area cioè in-
senta un particolare problema, perché i fiumi sono          dirizzata alla conservazione della sua biodiversità e il
profondi al massimo un metro. Peccato che è gen-            cui accesso è consentito solo ai ricercatori. Gonçalo e
naio e siamo nel pieno della stagione delle piogge:         io siamo fra i pochi privilegiati che possono entrare in
da qualche giorno - o forse è già qualche settimana         questo prezioso scrigno. Siamo stati invitati a condur-
- la pioggia cade insistentemente su tutta la costa         re una ricerca sugli anfibi di questa riserva da Karen

                                     14 n Darwin n settembre/ottobre
Le fantastiche rane del Madagascar
n BIODIVERSITà n

Servizio di piroghe per attraversare il Fiume Ivoloina.

             Freeman e da Ingrid Porton del Madagascar Fauna                  Gli anfibi sono fra i primi animali a scomparire
             Group, un consorzio di zoo americani ed europei che          a fronte dell’alterazione ambientale. In generale
             gestisce la riserva nonché lo zoo di Ivoloina, nei pressi    gli anfibi sono soggetti a un declino a livello mon-
             della città di Tamatave, uno dei porti commerciali più       diale. Le stime condotte dal Global Amphibian
             importanti del Madagascar.                                   Assessment dell’U icn hanno evidenziato come
                 Le foreste malagasy sono oggetto di un pesante           una specie di anfibi su tre sia oggi minacciata di
             attacco da parte dell’uomo. Dalla colonizzazione del         estinzione. Non solo per la scomparsa degli habitat
             Madagascar, avvenuta circa 2000 anni fa (già prima           originali, ma per tutta una serie di altre ragioni. Da
             vi sono tracce di coloni indonesiani ma è solo da            alcuni anni, per esempio, si è scoperto che intere
             allora che i coloni hanno lasciato alle spalle il mare       popolazioni, talora intere specie, si sono estinte a
             e hanno incominciato ad affilare le armi per tagliare        causa della comparsa e della rapida propagazione di
             la foresta e procedere all’interno) un insieme di pra-       una malattia emergente, la chitridiomicosi. Questa
             tiche agricole poco idonee ha fatto sì che solo il 10%       patologia dal nome astruso è provocata da un mice-
             circa delle foreste sopravviva tuttora in Madagascar.        te, un fungo in poche parole, il Batrachochytrium
             Le foreste della pioggia, nonché le preziosissime            dendrobatidis. Benché originariamente sia stato
             foreste decidue della costa occidentale, sono oggi           isolato su una «rana freccia» del Sud America (ap-
             drammaticamente frammentate e isolate, con con-              partenente per l’appunto al genere Dendrobates),
             seguente erosione del paesaggio e perdita di biodi-          il Bd (come è abbreviato dagli addetti ai lavori) è
             versità. In particolar modo le foreste di bassa quota        ormai diffuso un po’ ovunque nel mondo ed è causa
             come Betampona si fanno sempre più rare, proprio             di grave preoccupazione per la sopravvivenza delle
             perché più accessibili alle popolazioni. Purtroppo           specie endemiche di anfibi. Fortunatamente il Bd
             le pratiche di deforestazione, ora troppo aggressive,        non è stato ancora segnalato in Madagascar. Sotto
             ben note e denominate tavy (taglia e brucia), non            una certa ottica la cosa può effettivamente essere
             consentono un recupero del manto forestale, che              positiva, perché indica che ancora non c’è stato
             quindi si impoverisce sempre più.                            un contagio. D’altro canto è evidente, in seguito a

                                                          15 n Darwin n settembre/ottobre
Le fantastiche rane del Madagascar
n BIODIVERSITà n

Maschio e femmina (accoppiamento) di Boophis luteus, Foresta di Betampona

studi condotti su animali in cattività, che le specie       delle quali sono proprio anfibi. Accendiamo le nostre
di anfibi del Madagascar non sono affatto resistenti        torce frontali Petzl, indossiamo impermeabili e pon-
alla malattia. Ciò potrebbe precludere a una possi-         cho e stivali e via, a cercare gli anfibi. Come obietti-
bile predisposizione alla malattia per le rane ma-          vo ci ripromettiamo di recensire le specie di Betam-
lagasy nel caso il Bd venisse introdotto nell’isola,        pona, di registrarne il canto, fotografarle, e prelevare
magari insieme ad animali da compagnia (anche               campioni tessutali per studi genetici, magari anche
pesci d’acquario) o con materiale inerte.                   di descrivere nuove specie. Solo con un’accurata
    Abbiamo giusto il tempo di incontrarci con le           analisi degli esemplari e della loro bioacustica è pos-
nostre guide per organizzare la prima ricerca not-          sibile, infatti, giungere a un inventario tassonomico
turna. Una parte delle nostre escursioni partirà pro-       attendibile. Già, perché fra le altre cose, la foresta
prio dal villaggio, mentre per il resto della nostra        di Betampona ricade in un’area finora ancora poco
permanenza cercheremo in altre aree, organizzando           studiata e poco battuta dagli erpetologi, e prevedo
dei campi base nella foresta. L’aiuto più importan-         che saranno molte le specie nuove da descrivere.
te ci giunge dalle esperte guide del Madagascar                 Sono davvero tante e abbondanti le rane in una
Fauna Group. Jean Noël, in particolare, è ecce-             foresta malagasy: scovarle è comunque più facile
zionalmente preparato nella ricerca di anfibi e di          che altrove in Africa, ma anche difficile allo stesso
rettili e ha accumulato un’esperienza invidiabile           tempo. Tenuto conto che sono mediamente 60-70 le
direttamente sul campo. A questa unisce una cu-             specie che si possono trovare per sito è già possibile
riosità che farebbe letteralmente impallidire quella        trovarne e identificarne molte nel giro di pochi mi-
di ricercatori affermati. Jean Noël, infatti, qualche       nuti. Si tratta di solito di specie abbastanza comuni o
tempo fa ha redatto una lista delle specie presenti,        comunque molto visibili o assai rumorose. Per esem-
e già si è visto che il numero era molto elevato,           pio, all’imbrunire non è raro sentire canti molto so-
intorno alle 80-90. Così, ci siamo ripromessi di ve-        nori di Gephyromantis redimitus, una rana presente
rificare tutte le specie, testimoniarne la presenza e       in molte aree di foresta pluviale, da Nord a Sud del
la colorazione e identificare i principali problemi         Madagascar. Il maschio di questa specie si piazza su
di carattere conservazionistico.                            foglie elevate, e gracchia insistentemente gonfiando
    Alle 18.30 è già buio. Il sole tramonta presto ai       il grande sacco vocale sotto la bocca. La densità di
tropici. La notte si fa buia ma niente affatto silenzio-    questa specie è notevole e talora si può sentire tutta
sa. Ci attorniano i canti di molte creature, gran parte     una foresta echeggiare dei suoi canti rochi.

                                     16 n Darwin n settembre/ottobre
Le fantastiche rane del Madagascar
n BIODIVERSITà n

Franco Andreone mentre registra il canto di alcune rane nella foresta di Betampona.

               Un’altra specie per molti versi assai comune è              dimensioni, molto comune lungo i torrenti e spesso
            il Boophis luteus, una raganella verde dagli occhi             catturata per scopi alimentari. Benché sia ben nota
            rossi. Nettamente più arboricola si aggrappa a rami            a tutti i ricercatori, nessuno finora è riuscito a re-
            e foglie, canta dalla chioma degli alberi, zufolando           gistrare il suo canto e vi è l’ipotesi che sia davvero
            allegramente e formando spesso importanti cori. Il             una specie afona.
            canto del B. luteus è molto particolare, e ricorda da              Alle 00.30 sono stanco e un po’ stordito, ma
            vicino le vocalizzazioni di un uccello. Molti ritengo-         davvero felice: abbiamo trovato davvero tante rane.
            no che i canti che sentono di notte siano proprio di           Queste sensazioni mi accompagnano mentre scan-
            uccelli, ignorando che si tratta di una rana arboricola        daglio su e giù con Gonçalo ruscelli della foresta,
            a emettere il canto ritmato e a ripetere in modo cre-          saltando da una roccia all’altra, scrutando alberi e
            scente trascrivibile vingthuit- vingthuit- vingthuit.          arbusti, rocce e substrati vari. Anche se di foreste
               Ma sono le altre specie, forse meno abbondanti,             della pioggia ne ho viste tante, ogni volta che entro
            o più criptiche, che ci danno i maggiori grattacapi            in questo fantastico ecosistema mi entusiasmo. Non
            di rinvenimento. Molti microilidi, per esempio,                solo per la grande ricchezza di animali che scorgo
            cantano in modo ritmato, quasi stereotipato, ed                e contemplo, ma anche per l’effluvio di colori e di
            emettono delle note costanti, virtualmente sen-                profumi che di volta in volta dipingono la canopy,
            za fine, ma molto difficili da localizzare. Sono le            i tronchi e l’humus. Fortunatamente le foreste del
            piccole Stumpffia che gorgheggiano dal substrato               Madagascar non ospitano animali pericolosi: in ben
            della foresta, ovvero i Platypelis, le Cophyla o le            pochi posti al mondo mi trovo così al sicuro e in
            Anodonthyla che emettono vocalizzazioni ritmate                tranquillità come in Madagascar. Non vi sono ani-
            da cavità di alberi, che usano come utile cassa di             mali predatori e quelli velenosi si limitano a pochi
            risonanza. Altre specie poi cantano lungo i torrenti,          scorpioni e scolopendre, che però ben raramente co-
            oppure non cantano affatto. È per esempio il caso              stituiscono un vero problema, anche se i loro morsi
            del Mantidactylus grandidieri, una rana di grandi              sanno essere davvero dolorosi. Peraltro, i trasferi-

                                                    17 n Darwin n settembre/ottobre
Le fantastiche rane del Madagascar
n BIODIVERSITà n

Boophis viridis, Foresta di Betampona

menti notturni per scovare rane sono spesso insidiosi        acustica. Speriamo concretamente che la mia istitu-
e talora vi è il rischio di cadere facendosi seriamente      zione, il Museo di Scienze Naturali di Torino, ce lo
male. Tenuto conto che spesso il più vicino luogo            possa finanziare.
abitato è distante diverse ore se non giorni si può             Continuiamo la nostra ricerca anche di giorno.
capire quanto una ricerca zoologica possa diventare          Benché siano meno numerose le rane attive durante
facilmente pericolosa. Non tutti se ne rendono conto         le ore diurne alcune sono invece strettamente diur-
e talora molti pensano che andare in foresta sia una         ne, come le piccole e coloratissime specie del genere
specie di gioco o di vacanza: tutt’altro.                    Mantella. Jean Noël, la guida scientifica di Betam-
    Sono proprio i canti delle rane ad orientare le nostre   pona, ci fa strada. Troviamo alcune specie terrestri o
ricerche notturne. Infatti le vocalizzazioni costituisco-    nei pressi di alcuni acquitrini. Una parte degli indi-
no un’impronta digitale unica. Abbiamo verificato che        vidui viene anche sacrificata, previa anestesia. Dob-
canti diversi qualitativamente appartengono di fatto a       biamo conservare questi esemplari per futuri studi
specie diverse, anche se magari molto simili morfolo-        tassonomici e per poter disporre dei cosiddetti «vou-
gicamente. Ciò è stato anche confermato dall’analisi         cher specimen». Si tratta di un passo indispensabile
del Dna, un metodo che consente di identificare le           nell’ambito degli studi tassonomici e di censimento
specie prelevando un piccolo frammento di tessuto o          della biodiversità. Infatti, si deve disporre di un cer-
sfregando un cottonfiock sul dorso e poi procedendo          to numero di esemplari di riferimento che verranno
con la metodica del barcoding. Gonçalo, concentrato,         conservati nel museo. Addirittura, nella descrizione
registra il canto di una rana di un colore verde tenuo,      di nuove specie il codice di nomenclatura zoologica
un Boophis, che canta da un cespuglio poco distante.         prevede obbligatoriamente che gli esemplari su cui è
Si tratta di una specie che non abbiamo mai trovato,         avvenuta la descrizione siano conservati in un’istitu-
sicuramente è una specie ancora da descrivere. Usa un        zione pubblica (un museo naturalistico per esempio)
registratore Marantz di piccole dimensioni, utilissimo       per poter essere studiati in seguito.
per registrare i canti su di una scheda digitale e per          Ma le sorprese non sono affatto finite a Betampo-
poterli analizzare successivamente con un software           na. Jean Noël con un gran sorriso a un certo punto
dedicato. Già, perché fra le altre cose, vorremmo            mi mostra sul terreno una foglia morta di una palma
proprio realizzare un CD dei canti, in modo da poter         del genere Dypsis. Dentro alla foglia si è accumulata
presentare la ricchezza non solo cromatica, ma anche         dell’acqua piovana. Al suo interno, a ben guardare,

                                        18 n Darwin n settembre/ottobre
Le fantastiche rane del Madagascar
n BIODIVERSITà n

Una femmina di una nuova specie del genere Blommersia

          scorgiamo alcune piccole rane. Si tratta di un maschio       base. Per esempio un intero sottogenere di Guibe-
          e di una femmina di una specie ancora sconosciuta del        mantis, il sottogenere Pandanusicola, vive proprio fra
          genere Blommersia. Il maschio è molto scuro, mentre          queste foglie e depone addirittura le uova nell’acqua
          la femmina, più grande, ha una colorazione giallo-           che si accumula, dove poi si sviluppano i girini. Ma
          chiara, con la punta delle dita chiare e con macchie         nessuna di queste specie vive esclusivamente nelle
          bianche sui fianchi. È la prima specie di questo genere      foglie morte di palme, come questa Blommersia.
          ad essere rinvenuta all’interno di un peculiare e ancora         È dunque chiaro che dovremmo descrivere quan-
          non noto ecosistema che evidentemente si forma alla          to prima questa nuova specie. Ma come chiamarla?
          caduta di foglie di questa palma. Di solito le altre         Il battesimo di una nuova specie animale o vege-
          specie di Blommersia vivono in piccole polle d’acqua         tale è uno dei momenti più eccitanti del processo
          stagnante, mentre questa nuova specie che abbiamo            di valorizzazione della biodiversità, ed è un diritto
          trovato si è adattata a un altro tipo di ambiente, evi-      dello scopritore coniare il nome del nuovo taxon.
          dentemente più temporaneo. Si tratta di uno dei tanti        Per esempio, si può scegliere un nome geografi-
          processi di radiazione adattativa che caratterizzano il      co, un nome di fantasia, o dedicare la specie a una
          Madagascar.Guardando con più attenzione nell’acqua           persona. Per la nostra piccola Blommersia ancora
          scura sul fondo della foglia morta scorgiamo anche dei       non sappiamo come faremo. Jean Noël ci dice che
          piccoli girini e degli esemplari già in metamorfosi. Per     il nome malagasy della palma è «angolafa». D’ora
          questa specie di Blommersia tutto lo sviluppo avviene        in poi chiameremo questa specie Blommersia sp.
          nelle foglie morte della palma. Benché personalmente         angolafa, nome da non intendere in modo formale e
          abbia condotto ricerche in diverse foreste del Mada-         che pertanto non assume ancora il valore nomencla-
          gascar non mi è mai capitato di trovare questa specie.       toriale, anche se è probabile che sarà proprio quello
          Ve ne sono altre che vivono nei cosiddetti «fitotelmi»,      che useremo nella descrizione ufficiale su di una
          vale a dire fra le foglie delle piante coriacee del genere   rivista scientifica.
          Pandanus, che permettono l’accumulo di acqua alla                Perlustrando la foresta troviamo molte altre spe-

                                                19 n Darwin n settembre/ottobre
Le fantastiche rane del Madagascar
n BIODIVERSITà n

Foresta di Betampona

           cie che non si adattano alle chiavi di riconoscimen-      della nostra permanenza contiamo le specie che
           to note. Probabilmente si tratterà davvero di nuove       abbiamo trovato a Betampona. Saranno almeno
           specie, come per esempio un piccolo microilide            110. Un numero davvero alto, se si tiene conto che
           del genere Platypelis, specializzato a vivere fra         un’altra area di foresta pluviale dell’Est, la foresta
           le foglie di Pandanus o di Crinum. Piccolissimo           di Andasibe, era stata indicata un po’ di tempo ad-
           (a stento raggiunge i 20 mm) emette le sue voca-          dietro come il luogo del massimo numero di specie
           lizzazioni acute gonfiando il piccolo sacco vocale        sintopiche in Madagascar, con «sole» 100 specie. Il
           e sporgendosi sulle foglie bagnate dalla pioggia          ritrovamento di 110 specie a Betampona è un vero
           notturna.                                                 record. Ovviamente non sappiamo ancora se questo
              Al ritorno da questa escursione passiamo il tem-       numero sarà quello definitivo. È probabile che mol-
           po a descrivere in modo preliminare le specie, a          te delle presunte nuove specie siano in effetti solo
           preparare i campioni e a catalogare i canti registrati.   dei morfi cromatici privi di valore tassonomico.
           Gonçalo in questo è un vero genio. Si è portato il        Per contro, è anche possibile che molte altre specie,
           suo piccolo laptop e passa buona parte della gior-        magari non riconosciute, si rivelino distinte e che
           nata a mettere in ordine i dati. Associa con precisio-    dovranno essere descritte.
           ne gli esemplari osservati, fotografati e catturati al        Sia come sia, Betampona è un luogo speciale per
           loro canto e alle tante fotografie digitali, e in breve   il Madagascar. Almeno per quanto riguarda le nostre
           sistema un vero e proprio catalogo utilissimo per         rane, ma anche altri ricercatori hanno evidenziato
           poter comparare i dati alla fine.                         che pure in altri gruppi animali e vegetali la diver-
              Passano le giornate e le nottate. Le rane accom-       sità è indubbiamente rilevante. Per questa ragione
           pagnano le nostre notti e spartiscono lo spazio acu-      abbiamo pensato di proporre all’autorità la riserva
           stico con cicale, grilli e lemuri. Noi, chiaramente,      come area di eccezionale importanza per gli anfibi
           facciamo l’abitudine a questo o a quel bel canto.         del Madagascar e, pertanto, meritevole di un parti-
           E ci sfidiamo a riconoscere l’emettitore. Alla fine       colare sforzo conservazionistico.

                                               20 n Darwin n settembre/ottobre
n BIODIVERSITà n

Servizio di taxi-brousse per il villaggio di Fontsimavo.

                 Fra poco finirò di redigere l’Action Plan. L’impe-            speciale alla mia famiglia: Kintana Azzurra, Serena Crystal, Marie
             gno che mi sono preso è di indicare il percorso per               Olga, Bruna.
             promuovere una conservazione attiva degli anfibi del
             Madagascar. In questo mi hanno aiutato i colleghi                 Link di approfondimento
             e gli amici che da diversi anni si occupano, insieme
             a me, della conservazione degli anfibi. Il controllo              Amphibian Ark and Year of the Frog
             regolare, il monitoraggio di anfibi in diverse aree               http://www.amphibianark.org
             malagasy potrà fornire indicazioni sull’eventualità               AmphibiaWeb site
             di una riduzione a livello globale. Per Betampona e               http://www.amphibiaweb.org
             il suo team l’indicazione è di iniziare una ricerca a             Fonoteca Zoologica di Madrid
             lungo termine. Gonçalo con il suo lavoro ha fornito il            http://www.fonozoo.com/eng/colaboradores.php
             punto di partenza per questa ricerca: probabilmente               Global Amphibian Assessment
             il numero di specie crescerà ancora grazie al ritrova-            http://www.globalamphibians.org/
             mento e alla descrizione di nuove specie e all’analisi            MadFauna-Herp list serve
             di siti non visitati. Siamo anche sicuri che Jean Noël            http://www.MadFauna-Herp.yahoogroups.com
             e altre guide potranno continuare in quest’opera, ac-             Sito web Sahonagasy
             compagnati dal loro abituale entusiasmo.                          http://www.sahonagasy.org
                                                                               Sahonagasy Action Plan
             Franco Andreone, Museo Regionale di Scienze Naturali, Torino      http://www.francoandreone.it/docs/sahonagasyactionplan.pdf
             Coordinatore dell’Amphibian Specialist Group Madagascar e         Amphibian megadiversity in Madagascar
             dell’iniziativa ACSAM                                             http://www.francoandreone.it/docs/PLoS%20Paper.pdf
                                                                               Anfibi minacciati del Madagascar
             Si ringraziano Gonçalo, Karen, Ingrid, Jean Noël, il Madagascar   http://www.francoandreone.it/docs/Threatened%20
             Fauna Group, le guide e le famiglie di Rendrirendry. Un grazie    amphibians%20of%20Madagascar_ITALIAN.pdf

                                                           21 n Darwin n settembre/ottobre
Puoi anche leggere