Le fabbriche del riso - Strada del riso vialone nano
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SAGGIO La pianura veronese fu oggetto nel Questa tipologia edilizia si era radica- corso del Quattrocento di una con- ta ampiamente nella pianura veronese sistente campagna di acquisizione tra Quattro e Cinquecento, essendo dei terreni da parte della nobiltà di per molti aspetti funzionale alla vo- origine cittadina; nel secolo succes- cazione agraria dei territori: si tratta- Le fabbriche del riso sivo, i nuovi proprietari intrapresero va di una dimora comoda e sicura, in un’imponente campagna di interventi grado di fornire un luogo asciutto per sul territorio con lo scopo di risolver- lo stoccaggio dei grani e delle merci ne i problemi idraulici. La questione al piano terreno, con la possibilità di idraulica si trascinerà a lungo, non offrire alloggio al “signore” al primo senza conflitti per l’uso delle acque piano e, come accennato, poteva es- soprattutto con i signori mantovani, sere usata anche come strumento di Lo sviluppo della risicoltura nella pianura veronese come elemento di ridisegno del paesaggio agrario e troverà soluzione solo con le impo- controllo del territorio. Quasi sempre tra infrastrutture idrauliche e architetture utilitaristiche nenti opere di bonifica ottocentesche dall’ampliamento delle torri, con l’ag- delle Valli Grandi. giunta di un porticato o di una resi- Testo: Luciano Mirandola, Rosa Mirandola L’acqua ha costituito da sempre uno denza, ebbe origine e diffusione quel Foto: Lorenzo Linthout degli elementi predominanti nel pa- fenomeno unico che furono le ville 01 02 esaggio veronese, ricco di risorgive e fiumi. Queste condizioni storiche e geografiche favorirono la nascita e il consolidarsi di nuove colture come quella del riso, che, a partire dagli inizi del Cinquecento diventò rapi- damente il fenomeno più importante dell’economia della pianura veronese durante il governo della Serenissima. La coltivazione del riso aumentò fino a quattro volte le rese unitarie rispet- to a quelle di altri cereali, producendo ricchezza e modificando il paesaggio agrario, ridisegnato dallo scavo di nu- 04 merosi condotti di irrigazione e dal- 01. Paesaggio di risaia nei dintorni di la presenza delle distese d’acqua delle Isola della Scala. risaie. 02. Casa di paglia nel comune di La ricchezza prodotta dalla coltiva- Gazzo Ceronese agli inizi del 03 Novecento. zione del riso accelerò la trasforma- 03-04. Torri colombare in Palazzo zione delle corti agricole di pianura, dei Merli a Pradelle di Gazzo e in pochi anni si assistette alla sosti- Veronese e nella Corte Ecce Homo agli Alberoni di Nogara. tuzione delle strutture edilizie pree- 05. Corte Valmarana a Calcinaro di sistenti, per lo più costruite in legno Nogara. e canna palustre, con edifici in mu- ratura. In particolare vennero trasfor- mate le antiche torri colombare, così chiamate perché all’ultimo piano tro- vavano posto le cellette per i colom- bi addestrati per portare messaggi e usati come mezzo di comunicazione. 05 54 2019 #01 116 55
SAGGIO 09. Disegno per la costruzione di una pila da riso (da G. B. Spolverini, cit.). 10. Le nuove professioni legate alla coltivazione del riso: un agrimensore (da G. B. Spolverini, cit.). 07 06. Pestelli di una pila da venete. corso d’acqua. riso del Seicento. La coltivazione del riso si era svilup- In ogni caso la villa nel veronese era 07. La battitura del riso fatta sull’aia con i cavalli (da pata nella bassa veronese ad opera del sempre un centro di produzione e la- Gian Battista Spolverini, patriziato veneto sia per motivi eco- voro, comprendendo molti edifici La coltivazione del riso, nomici (le elevate rese) che politici. funzionali alle complesse e variegate 1758). 08. Una risaia allagata a Infatti per la messa a coltura delle attività agricole, come la casa da mas- Vigasio. risaie e per la costruzione e l’eserci- saro o fattore, le case da lavorenti e 06 zio di una pila da riso era necessaria le barchesse, strutture di servizio ca- un’autorizzazione, concessa di norma ratterizzate da alti archi, usate anche ai nobili veronesi o veneziani i quali, come essiccatoi del riso. Spesso all’in- grazie all’esclu- terno del com- sività di queste « La coltivazione del riso plesso si trovava autor i z z a z ion i , anche una pila da modificò il paesaggio 09 controllavano l’e- riso o un mulino, conomia del ter- agrario, ridisegnato oltre a un oratorio di un suo affluente occupavano 2500 fasi della coltivazione e della lavora- ritorio. dallo scavo di numerosi che generalmente campi. L’importanza della coltiva- zione del cereale, chiamato addirittu- La villa di pianu- condotti di irrigazione e aveva una apertu- zione del riso nella pianura verone- ra “almo dono del ciel, candido riso”. ra divenne quasi se è testimoniata, oltre che dai dati Dopo un periodo in cui la pulitura dei una piccola con- dalla presenza delle distese ra sulla pubblica via. Ne è un tipico economici, anche dall’abbondanza chicchi di riso fu effettuata a mano o trada autosuffi- d’acqua delle risaie » esempio il com- di dati iconografici conservati nelle con l’ausilio di animali, come illustra- ciente, che so- plesso di Corte- mappe elaborate per ottenere i per- to da una bella immagine settecente- stituì i nuclei rurali incastellati. Era Valmarana a Calcinaro. messi di ridurre a risaia i campi, o ne- sca, furono costruite nuove strutture caratterizzata da una dimora princi- La diffusione della risicoltura fu ra- gli affreschi delle ville veronesi come apposite chiamate pile, vere e proprie pale, la casa dominicale, attorno alla pida tra la seconda metà del Cinque- Ca’ del Lago a Cerea o la Zamboni- fabbriche del riso, il cui elemento ca- quale si collocavano gli altri edifici cento fino al 1630, quando subì una na a Vigasio. Curiosa e significativa, ratterizzante erano i pestelli, pistoni padronali e i rustici. Il complesso era battuta di arresto in concomitanza per capire l’importanza anche cultu- di legno di melo con le punte pro- completato anche da un appezzamen- con l’epidemia di peste. Riprese con rale assunta dalla coltivazione del riso tette da uno scudo di ghisa, il muson to di terra detto brolo, abbondante- vigore nella seconda metà del secolo nel veronese, è la lettura del poemetto dal piston. I pestelli, messi in moto da mente alberato e dove si coltivavano e continuò per tutto il secolo succes- settecentesco in versi La coltivazione ruote idrauliche alimentate dalla cor- ortaggi e frutta, con la presenza di sivo. alla fine del Setttecento le risa- del Riso del marchese Gian Battista rente dei fiumi, erano disposti sopra serre per i fiori e spesso anche di un ie coltivate con le acque del Tartaro o Spolverini, ricco di illustrazioni sulle recipienti concavi in marmo rosso di 08 10 56 2019 #01 116 57
SAGGIO * Luciano Mirandola (Nogara, 1948) si ancora verso il 1850 quando venne tegri o funzionanti, soprattutto nel- tanti. Il riso coltivato è soprattutto il è laureato in architettura al Politecnico presentato un nuovo sistema di pila- la media e bassa pianura veronese. “Riso Nano Vialone Veronese I.G.P.”, di Milano nel 1973. è stato Sindaco di Nogara, consigliere dell’Istituto regionale tura con mulini a rotazione, utiliz- Attualmente sono visitabili alcune una varietà introdotta nel 1945 che Ville Venete e presiede l’Associazione zato tempestivamente dai coltivatori strutture, sia dotate di sistema di pi- vanta il primato di essere stato la pri- “Strada del Riso V.N. Veronese”. 11,12. Le varie fasi di allagamento mantovani e piemontesi e con molta latura a pestelli sia del sistema a mo- ma ad ottenere il riconoscimento di Organizzatore di rassegne culturali progressivo di una risaia nei dintorni di per la promozione della musica colta e Isola della Scala. lentezza dai veronesi, soprattutto per lini rotanti, ancora intatte e in par- origine geografica da parte dell’U- dell’architettura della Bassa, ha scritto il 13. Il “Riso Nano Vialone Veronese I.G.P.”. 14. Un furgoncino pubblicitario dell’azienda motivi di costo. Era la fine del sistema a pestelli, e quasi tutte le pile veronesi te funzionanti. In alcuni casi le pile si trovavano all’interno di mulini da nione Europea. • capitolo Note storiche sull’architettura e il territorio in Nogara vita di paese (1995) Riso Melotti da tempo “parcheggiato” e pubblicato una rassegna di opere in nei campi in fase di secca di una risaia cessarono l’attività. grano, mentre di altre resta la sola dialetto veronese. Nel 2018 ha pubblicato tra Buttapietra e Isola della Scala. Per restituire la dimensione del feno- struttura muraria. il volume Nogara illustrata. Immagini di un meno, ricordiamo che in un Catasti- Oggi la coltivazione del riso nella pia- territorio. Rosa Mirandola (Nogara, 1981), laureata co delle Pile da Riso della Provincia Ve- nura veronese ha nuovamente assunto in architettura al Politecnico di Milano ronese 1 ne vengono citate addirittura una rilevante importanza economica nel 2006, affianca alla professione 142 nel periodo di massima espansio- – testimoniata dalla frequentatissima 1 In Governo ed uso delle acque nella l’organizzazione di manifestazioni per la Bassa Veronese. Contributi e ricerche promozione del territorio assieme al padre ne, numero che si ridusse a poche de- Fiera del Riso di Isola della Scala – , Luciano. (XIII-XX sec.), a cura di B. Chiappa, A. cine all’inizio del Novecento e di cui e le moderne pile hanno adottato pro- Sandrini, Centro Studi per la Bassa oggi restano pochissimi esemplari in- cessi di lavorazione con cilindri ro- veronese, 1984. 11 12 Verona, dove il cereale veniva colpito di sorvegliare e regolamentare il re- polazioni della pianura veronese, af- con una azione a percussione per libe- gime idraulico del territorio. Come flitte da una storica miseria. rarlo dalla scorza gialla di protezione già accennato, tale permesso venisse La produzione del riso veronese co- ed essere così pronto per la vendita. concesso prevalentemente ai nobi- minciò ad entrare in crisi con l’Uni- Il processo di lavorazione del riso è il- li sia per favorire economicamente le tà d’Italia, quando dovette subire la lustrato dai molti progetti per la co- grandi famiglie, sia per incentivare il concorrenza dei risi piemontesi che struzione di pile, come quella della loro controllo politico sul territorio. godevano di protezioni politiche e famiglia Verità a Concamarise, oggi La costruzione delle pile comportò fiscali da parte dello Stato Sabaudo. scomparsa, che sorgeva sulle acque la nascita di figure professionali come Inoltre l’uscita dall’impero absbur- della Sanuda, progetto in cui viene quella del piloto, che presiedeva alle gico comportò per il Veneto il crol- raccontato l’intero ciclo produttivo varie operazioni della lavorazione di lo dell’importante mercato austriaco dalla presa d’acqua fino alla pulitura riso, e da nuove categoria di artigia- che aveva garantito esportazioni co- finale del chicco. ni come i falegnami, i tagliapietre, i stanti e consistenti. Per la costruzione e l’esercizio di una muratori e i fabbri che servivano per Dopo vent’anni dall’annessione all’I- pila da riso era necessaria l’autorizza- la costruzione e la manutenzione dei talia, l’area dedicata alla coltivazione zione del Magistrato alle Acque del- macchinari, rappresentando una fon- del riso si era ridotta nel veronese di la Repubblica di Venezia, incaricato te di lavoro e sopravvivenza per le po- circa il 60%. La situazione peggiorò 13 14 58 2019 #01 116 59
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