La Birra Corso per aspiranti sommelier di I livello 18.11.2018 - Corsi Sommelier Fisar Bareggio
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Agenda 1. Il fenomeno birra in Italia 2. Cenni storici 3. Il processo produttivo a. Le materie prime b. Le fasi di produzione 4. Tipologie e stili della birra 5. Servizio 6. Degustazione 2
La Birra in Italia 30,8 l di consumo annuale pro capite (58,5% in casa); 18,8 mln hl prodotti annualmente di cui 2,3 mln hl in export; 16 stabilimenti produttivi industriali (14 birrifici, 2 maltifici); 1.409 microbirrifici (fra birrifici e beer firm, attivi o quiescenti); 137.000 addetti nella filiera; 4,0 mld € di introiti per lo stato e 3,2 mld € di valore aggiunto; * Dati ‘’Assobirra – Annual Report 2015’’ e ‘’Microbirrifici.org’’ 3
…un po’ di storia Le origini della birra potrebbero risalire a circa 13.000 anni fa: … leggenda narra che una sera, una donna, abbia scordato dei cereali…. 6000 a.C. i Sumeri; 2000 a.C. i Babilonesi; 1000 a.C. gli Egizi; I Romani sviluppano la cultura della vite e del vino… …. ma non per questo non bevevano birra; 1516 d.C. Reinheitsgebot (Editto di Purezza); XIX sec: Louis Pasteur scopre i lieviti; Emil Christian Hansen isola il Saccharomyces carlsbergensis; Carl von Linde inventa la macchina del freddo. 4
La Birra ’’[…] il prodotto ottenuto dalla fermentazione alcolica con ceppi di Saccharomyces carlsbergensis o di Saccharomyces cerevisiae di un mosto preparato con malto, anche torrefatto, d’orzo o di frumento o di loro miscele e acqua, amaricato con luppolo o suoi derivati o con entrambi.’’ (DPR 30.06.98, n.272, Art. 1 c. 1) 5
Le Materie Prime Cereali: Orzo, frumento, etc. (generalmente maltati); Luppolo: Conservante naturale, nonché aromatico ed amaricante; Acqua: Importante per quantità e tipologia; Lievito: Fermentazione alta, bassa o spontanea; 6
Il Malto L’orzo è il cerale più usato: Facile da coltivare; Ricco di amidi (zuccheri) ed enzimi; Problema… gli amidi sono infermetescibili: ‘’maltare’’ = far germinare; Scomposizione degli amidi in zuccheri; A seconda del ciclo di essicazione abbiamo: Malti base (pilsner, pale, pale ale, vienna, munich, etc.); Malti caramello (malti crystal, tostati senza essicazione); Malti tostati (amber, chocolate, black, etc.); Malti speciali (acidulato, affumicato, torbato); Utilizzati anche frumento, avena o ‘’succedanei’’. 7
L’Acqua La concentrazione di questi sali è detta ‘’durezza totale’’; La durezza dell’acqua influenza il sapore della birra; Es, Pilsen: Acqua molto leggera: Birra chiara a bassa fermentazione con leggera nota amaricante; Metodi di correzione dell’acqua: Es, Bruton-on-Trent: Decarbonizzazione, demineralizzazione; Acqua ricca di solfati di calcio; Aggiunta di sali (brutonizzazione); Esaltazione degli aromi dal luppolo senza estrarre note ruvide; Ad ogni birra la sua acqua; Coagulazione proteica del malto; 1 hl di Birra = 3,2 hl di acqua (45% in meno di 10 anni fa). Bitter e Pale Ale. 8
Il Luppolo Fu Santa Hildegard von Bingen la prima ad osservare le proprietà aromatiche amaricanti ed antibatteriche del luppolo (XII sec.); L’Humulus Lupulus è una pianta della famiglia delle Cannabaceae; Sono le inflorescenze femminili (dioica) a secernere luppolina dalle ghiandole interne: Alfa acidi = amaro; Oli essenziali = aromi; Polifenoli; Esistono svariate varietà di luppolo con differenti profili aromatici. 9
Il Lievito Sostanze funginee unicellulari responsabili della fermentazione; Lieviti Ale: Appartengono alla famiglia dei Saccharomyces cerevisiae; Fermentano fra i 16° ed in 20°C; Sono i più diffusi in natura; Lieviti Lager: Saccharomyces pastorianus (o carlsbergensis); Fermentano fra i 9° ed in 13°C; Emil Christina Hansen (12.11.1883); Lieviti Lambic e Brettanomyces: Lieviti non appartenenti a saccorimiceti; Responsabili delle fermentazioni spontanee. 10
Altri aromatizzanti… È possibile arricchire il mosto con altre sostanze aromatizzanti; Spezie: Pepe, coriandolo (semi), noce moscata, cannella, chiodi di garofano, etc; Erbe aromatiche: Camomilla, aghi di pino, coriandolo, etc.; Frutta: Ciliegie, lamponi, fragole, prugne, scorze d’agrumi; etc.; Altro: Miele, peperoncino, caffè, etc. 11
Il Processo Produttivo 12
Il Processo Produttivo Macinazione del malto; La finezza di macinazione influenza direttamente la resa produttiva; 13
Il Processo Produttivo Ammostamento; Può avvenire per infusione o per decozione; Il malto viene miscelato con acqua calda (65° - 68°C); La massa viene portata alle temperature ottimali per far avvenire le reazioni enzimatiche: 58° - 63°C per birre secche ed alcoliche; 70° - 73°C per birre dolci e meno alcoliche; 14
Il Processo Produttivo Filtrazione; Eliminazione delle parti solide (trebbie); Bollitura (Cotta); Inserimento del luppolo (di cottura); Estrazione degli oli essenziali; Blocco delle attività enzimatiche; Coagulazione delle proteine; Vaporizzazione di oli indesiderati dei luppoli e dell’acqua (densità); 15
Il Processo Produttivo Whirlpooling; Eliminazione dei precipitati proteici mediante effetto whirlpool; Raffreddamento; 18° - 24°C per alta fermentazione; 8° - 15°C per bassa fermentazione; Ossigenazione ed inserimento del lievito; 16
Il Processo Produttivo Fermentazione; Le scelte del Mastro Birraio come i lieviti o la forma/dimensione del serbatoio etc, influenzano il processo fermentativo ed il conseguente profilo organolettico della birra; Maturazione; A bassa temperatura (anche sotto zero); La birra assume limpidezza ed equilibrio; 17
Il Processo Produttivo Filtrazione; Eliminazione dei depositi di lievito (eventuale); Pastorizzazione: migliore conservabilità (vietata per birre artigianali); Aggiunta di CO2 (a volte necessaria dopo la pastorizzazione); Confezionamento; Imbottigliamento o infustamento; 18
Classificazione della Birra Classificazione in 3 macro-categorie in base ai lieviti utilizzati Lager: Saccharomyces carlsbergensis – Bassa fermentazione; Circa il 90% delle birre prodotte al mondo; Ale: Saccharomyces cerevisiae – Alta fermentazione; ‘’Ale’’ in Gran Bretagna, ‘’beer’’ utilizzato per le birre continentali; Lambic: Brettanomyces bruxellensis – Fermentazione spontanea; Prodotte esclusivamente nel Pajottenland (Belgio). Queste categorie sono poi suddivise in base agli stili birrai…. 19
Una Questione di Stile 20
…in particolare Birra Trappista: Prodotta da monaci Cistercensi della Stretta Osservanza (o Trappisti): Prodotta all'interno delle mura di un'abbazia trappista, da parte di monaci trappisti o sotto il loro diretto controllo; Produzione, processi produttivi e l'orientamento commerciale devono dipendere dalla comunità monastica; I ricavi devono essere diretti al sostentamento dei monaci ed alla beneficenza; 11 monasteri (6 Belgio, 2 Olanda, 1 Austria, 1 USA, 1 Italia); Birra d’abbazia: Birre industriali che si rifanno allo stile monastico; Con o senza accordi con monasteri esistenti o estinti; Blanche & Weiss: Birre di frumento (e malto d’orzo); Weiss, Weissbier, Weizen: tedesche prodotte con frumento maltato; Bière Blache, Witbier: Bleghe o Olandesi prodotte con frumento non maltato (fino al 50%). 21
…in particolare Stout & Porter: Birre scure prodotte con malti tostati; Lambic: Birre a fermentazione spontanea, secche ed acidule; Aggiunta di altri ingredienti per renderle più gradevoli: Zucchero (Faro); Frutta (cicliege – Kriek, lamponi – Frombois); Cuvée di diverse annate (Geuze); Barley Wine: Invecchiate in legno (‘’Vino d’orzo’’); I.G.A.– Italian Grape Ale: Beer Judge Certification Program nel 2015 – Italian Style I.G.A.; Prodotta con una quota parte di uva o mosto. 22
La Birra Artigianale Nel 1996, in Italia, la legge non prevedeva che si potesse produrre birra artigianalmente: Baladin, Piozzo (CN); Birrificio Italiano, Lurago Marinone (CO); La legge sui micro birrifici arriva sono nel luglio 2016, prevede che: a. Il birrificio deve essere indipendente, legalmente ed economicamente (nessuna partecipazione in capitale); b. Produzione entro i 200.000 hl/anno; c. Nessun processo di filtrazione o pastorizzazione; I birrifici artigianali si dividono in: Microbirrifici – posseggono un impianto e producono; Brew Pub – producono solo per la mescita; Beer Firm (e Brew Firm) – non posseggono un impianto; 23
Servizio I bicchieri Ad ogni birra il suo bicchiere: Più una birra è complessa ed alcolica, più avrà bisogno di un bicchiere ampio; I bicchieri stretti o a chiudere intensificano i profumi – adatti a birre più leggere ed aromatiche; Attenzione al livello di CO2 – bicchieri stretti favoriscono formazione e tenuta della schiuma, bicchieri ampi favoriscono la rottura della CO2; 24
Servizio I bicchieri Degustazione Tecnica: Utilizzo di un bicchiere ‘’standard’’ per tutte le tipologie di birra; Teku – Teo Musso (Baladin), Lorenzo Dabove (Kuaska); World Beer Cup – bicchiere in plastica; Bicchiere FISAR; …. 25
Servizio Le temperature 26
Servizio Spillatura Spillatura Tedesca: In 3 tempi, lenta; Crea il classico cappello di schiuma; Spillatura Belga – Olandese: Spillatura veloce; Taglio della schiuma con spatola a 45°; Pulizia del bicchiere in acqua; Spillatura Anglosassone: In genere in 2 tempi; Primo riempimento di ¾ del bicchiere; Colmatura del bicchiere con schiuma compatta e cremosa. 27
Servizio Da bottiglia Considerare la tipologia di birra: Stili con molta CO2 e molta schiuma potrebbero richiedere inclinazione del bicchiere (45°); Stili scarichi di CO2 non richiedono inclinazione del bicchiere (o solo nella fase iniziale); … la schiuma si deve formare!!! Birre artigianali: Fare attenzione ai lieviti depositati o in sospensione: a. Versare i bicchieri ‘’senza’’ lieviti e poi rabboccare distribuendo i lieviti fra i commensali; b. Versare il deposito dei lieviti in un bicchiere a parte; … ovviamente in accordo coi commensali. 28
Degustazione Analisi visiva Schiuma: Presenza/assenza, colore; Struttura; Persistenza; Colore: EBC (European Brewing Convention); SRM (Standard Reference Method); Il colore è dato dalle tipologie di malto utilizzate; Trasparenza / limpidezza: Limpida o leggermente velata, eccezioni: Stile (Weiss, Blanche, etc.); Errato servizio; Chill haze – eccesso di proteine che coagulano a freddo. 29
Degustazione Analisi olfattiva Analisi olfattiva: Assenza di difetti (ossidazione, odori estranei, etc.); Intensità e finezza; Complessità e tipologia dei profumi; Ruota di Morten Mielgaard (Danimarca – 1973); Famiglie degli aromi: Profumi ed aromi derivano da materie prime e processi produttivi/fermentativi; 1. Dominanti (primari) – dovuti al malto: dolci, floreali, speziati (weiss), tostati (birre scure); 2. Secondari – delicati spesso dovuti ai luppoli: erbacei, floreali o agrumati; 3. Terziari – fruttati e strutturati, tipici delle birre ad alta fermentazione (sono quelli più ‘’ricercati’’). 30
Degustazione Analisi gustativa e retrolfattiva Analisi gustativa: Sapori fondamentali (dolce, salato, amaro, acido); IBU (Interntional Bitterness Unit) – mitigato o meno da altri elementi; Alcolicità; Corpo e struttura (scorrevolezza, ‘’watery’’ o vellutata); Carbonazione (frizzantezza): molto presente / assente; Aggressiva / setosa; Equilibrio gustativo; Analisi retro olfattiva: Complessità e finezza dell’aroma; Persistenza; Flavour – insieme delle sensazioni che restano in bocca. 31
Abbinamento cibo – birra La birra è una bevanda molto versatile… Stesse regole d’abbinamento del vino: Accordo – contrasto; Può aiutare negli abbinamenti ‘’difficili’’: carciofi, asparagi, caffè, cioccolato, etc. …alcune caratteristiche: Dolce (hell, mild, barley wine) – pesci bianchi, pasticceria secca, formaggi grassi o piccanti; Amaro (luppolo, malto) – carni grasse, dolci al cioccolato o caffè, molluschi (ostriche & porter); Attenzione ad amaro + piccante! Acido (blanche, lambic) – verdure, fritti; Affumicato (rauchbier) – salumi, carni alla griglia; Speziato (spezie, lieviti) – carni arrosto o stufate. 32
Proprietà nutrizionali Costituita da oltre il 90% di acqua, ricca di sali minerali (soprattutto potassio e magnesio) e povera di sodio; Ricca di Vitamine (soprattutto del gruppo B); Ottima fonte di fibre solubili, inoltre la luppolina aiuta la digestione; Azione antiossidante dei polifenoli della birra; Contribuisce ad innalzare i valori di colesterolo HDL (‘’buono’’) e ad abbattere i valori di colesterolo LDL (‘’cattivo’’); NON fa ingrassare! Ha le stesse calorie del succo di arancia, 34 Kcal per 100g di Lager. * Campagna collettiva, 1929’ 33
‘’For a quart of Ale is a dish for a King’’ (William Shakespeare – The Winter’s Tale – Act. IV, sc. III) Grazie !
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