LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020 - In collaborazione con - Cerved Know
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Il Rapporto “Le Donne ai Vertici delle Imprese 2020” è stato curato da Guido Romano e Antonio Angelino di Cerved con la collaborazione di Agata Maida, ricercatrice dell’Università di Milano e VisitInps scholar. Il Rapporto è stato chiuso con le informazioni disponibili al 31 Luglio 2019. Tutti I diritti sono riservati. Finito di stampare a Febbraio 2020 Impaginazione e layout: The Big Fusion S.r.l. – Roma Stampa: Rotari S.r.l.
INDICE EXECUTIVE SUMMARY 5 1 IL CONTESTO ED EVOLUZIONE NORMATIVA 8 2 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 15 Società quotate 15 Società partecipate 24 Società non quotate 28 3 GLI EFFETTI SULLE LAVORATRICI 37
Executive Summary Il primo Rapporto Cerved – Fondazione Presenza di donne nei Consigli di Amministrazione di società quotate, Marisa Bellisario sulle Donne ai vertici delle controllate nella PA e non soggette a legislazione sulla parità di genere imprese, realizzato con la collaborazione dell’Inps, analizza l’impatto che le norme sulla parità di genere hanno avuto sulle 36,3% imprese italiane, sia in termini di rispetto delle nuove disposizioni, sia in termini di riflessi su altre dimensioni del gender gap. 27,6% 28,4% 24,7% La legge Golfo-Mosca sulla parità di genere nei CdA delle società quotate e il DPR 17,3% 17,7% 251/2012 sulla rappresentanza nelle controllate pubbliche hanno richiesto quote 13,8% minime del genere meno rappresentato nei 11,2% Consigli di amministrazione e di sorveglianza 7,4% di queste società. Le statistiche dimostrano che le norme sono state applicate con successo e hanno Quotate Controllate PA Non soggette alla legge permesso un salto nella presenza di donne Golfo-Mosca nei board delle quotate e delle controllate, senza il quale la quota femminile sarebbe Pre-Norme 2017 2019 cresciuta lentamente, per effetto di tendenze Fonte Cerved demografiche e della maggiore diversità di genere tra le generazioni più giovani. 5 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Executive Summary Società in cui il numero di donne supera di almeno un’unità il minimo A un’analisi più attenta, i dati indicano tuttavia richiesto dalla legge che l’introduzione delle ‘quote di genere’ ha Numero e % prodotto un’applicazione puntuale delle nuove norme, ma non ha, almeno finora, ancora promosso cambiamenti profondi nel nostro sistema economico. 26,0% Sono poche le società quotate che sono andate oltre le disposizioni normative, superando lo stretto necessario per rispettare la legge. Sono ancora molto poche le donne che 13,9% occupano le posizioni di maggiore rilievo 58 all’interno del CdA (AD o Presidente), una quota ben lontana da quella imposta per legge nei consigli. 31 Più frequentemente le donne occupano cariche multiple, forse per una minore presenza femminile tra chi ha già Cda Collegio sindacale un’esperienza nel CdA di una società quotata. Fonte Cerved 6 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Executive Summary Attraverso un ricco dataset che ha combinato Quota di donne tra gli addetti con maggiore retribuzione nell’impresa, le informazioni sulla composizione dei CdA di 2008-2016, % nel primo quartile e nel primo decile fonte Cerved con i dati di imprese e lavoratori forniti da INPS all’interno del programma Nel 10% dei più pagati Nel 25% dei più pagati VisitINPS, nel Rapporto si sono confrontati gli effetti sulle quotate e su un campione 25% gemello di imprese non quotate, per verificare l’eventuale esistenza di un ‘effetto a cascata’. 20% In base ad analisi su diverse misure differenziali di genere nella forza lavoro 15% all’interno delle imprese, l’incremento della quota di donne nel CdA non si è tradotta in 10% un incremento nella rappresentazione femminile nelle posizioni apicali o tra le occupazioni a più elevato reddito, né ha 5% promosso una maggiore presenza di donne quotate non quotate nelle società non quotate. 0% 2011 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2008 2009 2010 2012 2013 2014 2015 2016 È necessario indagare sulle ragioni di questo mancato ‘effetto a cascata’, per individuare soluzioni efficienti a favorire una crescita dell’economia italiana attraverso una Fonte: VisitInps e Cerved maggiore partecipazione delle donne nell’economia. 7 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
CONTESTO ED EVOLUZIONE NORMATIVA
Italia agli ultimi posti tra i paesi avanzati per divari di genere Il Gender Gap Ranking dell’Italia 2006 e 2020 Secondo l’indice costruito dal World Economic Forum, l’Italia è il 76° Paese per Economic disparità di genere su 149 Paesi censiti Global Gender Gap participation and Educational Political dall’indagine, agli ultimi posti tra i Paesi più Index opportunity attainment Empowerment avanzati. Rispetto al 2006, l’Italia ha guadagnato una posizione, grazie al forte miglioramento nel 27 Political Empowerment, che ha beneficiato dell’introduzione delle quote di genere nella 44 composizione delle liste elettorali. 55 76 72 Negli altri ambiti, l’Italia ha però evidenziato 77 chiari peggioramenti. 87 Nel campo più vicino ai temi di questo 117 Rapporto, quello della partecipazione e delle opportunità economiche, l’Italia ha fortemente peggiorato il proprio ranking, 2006 2020 posizionandosi al 117° posto, con performance particolarmente negative in termini di parità salariale. Fonte: World Economic Forum 9 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Solo Macedonia e Turchia hanno tassi di occupazione femminile più bassi di quelli italiani Tasso di occupazione femminile %, 2018 In Italia sono occupate il 56,2% delle donne che hanno un’età compresa tra 15 e 64 90 anni, contro una quota pari al 75,1% tra gli uomini. 80 70 Il tasso di occupazione femminile risulta uno dei più bassi tra i 37 Paesi censiti da 60 56,2 Eurostat: solo Macedonia e Turchia evidenziano tassi più bassi. 50 40 Al diminuire delle fasce di età, il divario tra tassi di occupazione femminile e maschile 30 si riduce (tra i 15 e i 34 anni, ad esempio, il gap occupazionale è nell’ordine degli 11 20 punti percentuali), ma non si annulla: in altri 10 termini, solo in parte il gap è attribuibile a ragioni generazionali. 0 ICE CIP SPA POL ROM LETT IRL BUL CRO SLN SWI FIN EST UNG SWE LIT GER UK POR AUT LUX SER ITA TUR OLA NORV FRA SLK DEN N. MAC CZE EU 15 EU 28 BEL MAL GRE MONT Più della metà dei quasi 10 milioni di addetti di genere femminile è impiegata al Nord (54,2%), la quota è del 23,3% nel Fonte Eurostat Mezzogiorno e del 22,5% nel Centro 10 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Meno di un terzo le donne tra i dirigenti delle imprese italiane Presenza di donne per inquadramento contrattuale %, 2018 I dati Istat relativi alla presenza di donne per profilo professionale all’interno delle imprese offrono un quadro chiaro del 57,5% divario di genere, con una quota femminile che si riduce nelle posizioni di maggiore responsabilità. 45,1% 31,9% DIRIGENTE Sono donne oltre la metà (57,5%) dei circa 35,1% 8 milioni di impiegati. La quota scende 31,9% considerando gli operai (35,1%). Tra i quadri la percentuale di donne è del 45%, 45,1% mentre cala significativamente tra i dirigenti QUADRO (31,9%). Il Centro è la macroarea con una più alta incidenza di donne dirigente (33,6%), contro percentuali pari al 31,5% nel Nord e 57,5% E 35,1% (45,8%) del 31% nel Sud IMPIEGATI E OPERAI Dirigenti Quadri Impegati Operai Fonte: elaborazioni Cerved su dati Istat 11 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Le donne guadagnano circa il 10% in meno dei loro colleghi maschi Retribuzione annua lorda media per inquadramento e genere euro, 2018 Il gender gap salariale in Italia continua a Uomini Donne essere molto elevato. - 9% In base ai dati di Job Pricing, la disparità di 100.000 retribuzioni tra uomini e donne è in media 90.000 del 10,2%. 31,9% 80.000 DIRIGENTE Quantificando il gap, è possibile 70.000 immaginare che in media una donna inizi a - 4,3% guadagnare, rispetto ai colleghi maschi, 60.000 solo a partire dalla seconda metà di 50.000 45,1% febbraio. 40.000 QUADRO - 9,6% - 10,2% 30.000 - 10,6% Il gap risulta essere più elevato per i profili professionali di impiegato (-9,6%) e operaio 20.000 (-10,6%), si assottiglia per i quadri (-4,3%) per poi ritornare alto tra i dirigenti (-9%). 10.000 57,5% - IMPIEGATI E OPERAI Dirigenti Quadri Impiegati Operai Totale Fonte: elaborazioni Cerved su dati Job Pricing 12 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
I principali fattori all’origine dei divari di genere Conciliazione Maternità Istruzione Cultura vita-lavoro La maternità è uno degli L’istruzione è un elemento Ancora oggi l’Italia si Sempre a causa di fattori elementi che contribuisce in cruciale per ridurre il gender caratterizza per la diffusione di culturali, in Italia la ripartizione maniera più significativa a gap. pregiudizi valoriali non dei carichi domestici e di cura determinare il divario di Livelli più alti di istruzione sono favorevoli alla presenza risulta particolarmente genere. in genere associati a una femminile nell’economia e squilibrata, con gli oneri della Secondo un recente studio di riduzione delle differenze di nella società attribuendo alla gestione dei tempi di lavoro e VisitInps (De Martino, 2018), il genere in termini di tasso di donna un ruolo stereotipato di cura non condivisi e a carico periodo post-maternità è partecipazione e reddito. non conciliabile con carriere della donna. La scarsa generalmente associato a un Da molti anni le statistiche impegnative e posizioni di disponibilità di strumenti di lento rientro al lavoro, a una rilevano tuttavia come le responsabilità. conciliazione tra lavoro e riduzione delle ore lavorate e a donne primeggino in termini di Anche a causa di simili retaggi, famiglia e le carenze un rischio di lasciare o perdere performance educative, senza l’occupazione femminile è dell’offerta di servizi di cura, la propria occupazione. In che questo si rifletta nelle maggiormente distribuita in incidono soprattutto sulle aggiunta a questo, la nascita di statistiche sull’accesso al settori e professioni meno scelte di partecipazione delle un figlio genera un divario fra il mercato del lavoro, che invece remunerati, con una maggiore donne mettendole di fronte a reddito percepito dalla donna avvantaggiano gli uomini. diffusione del part time e ruoli carriere più discontinue e e quello che avrebbe ricevuto Ciò è anche dovuto alla scelta poco qualificati nelle aziende retribuzioni più basse. in assenza della nascita. Un degli studi e alla bassa incontrando maggiori ostacoli divario che tendenzialmente presenza di studentesse nelle negli avanzamenti di carriera. non si colmerà nel tempo e che discipline STEM (Science, non emerge sulla carriera e sul Technology, Engineering and reddito dei lavoratori-padri. Mathematics) . 13 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
La legge Golfo-Mosca per la parità di genere nei board La legge Come La proroga nella legge Golfo-Mosca funziona di bilancio 2020 La legge 120/2011 (legge Golfo-Mosca) In base alle norme, dal 12 agosto del Con il passaggio dalla Camera al Senato ha introdotto significative modifiche al 2011 le società italiane quotate devono del decreto fiscale collegato alla legge Testo unico delle disposizioni in materia riservare al genere meno rappresentato di Bilancio 2020, la legge Golfo-Mosca è di intermediazione finanziaria, allo almeno un terzo degli amministratori e stata prorogata, con alcune modifiche. scopo di tutelare la parità di genere dei componenti del collegio sindacale. In particolare, è previsto un nuovo nelle posizioni di vertice delle società Gli obblighi previsti dalle norme periodo di vigenza del vincolo, che quotate in Borsa e delle società a prevedono un criterio di gradualità, per assicuri l'equilibrio tra i generi, per 6 controllo pubblico. cui al primo rinnovo la soglia minima rinnovi assembleari invece di 3. A tal fine la legge prevede dei vincoli di del genere meno rappresentato è pari a Inoltre è previsto un aumento da un genere (le cosiddette “quote di genere” un quinto, e una clausola temporale, terzo a due quinti della quota al genere o “quote rosa”) negli organi di secondo la quale la norma si applica per meno rappresentato negli organi di amministrazione e di controllo tre mandati consecutivi. Il controllo amministrazione e controllo (una delle società quotate in mercati sull’applicazione della normativa spetta norma che però ha problemi di regolamentati e delle società, costituite alla Consob che, dopo una diffida, può applicabilità). in Italia, controllate da Pubbliche irrogare sanzioni amministrative alle Amministrazioni ai sensi dell'articolo società che non rispettano le norme 2359, commi primo e secondo, del sulla parità di genere e, in casi estremi, codice civile, non quotate in mercati decretare la decadenza dei componenti regolamentati. eletti. 14 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE Società quotate Società partecipate Società non quotate
Si è fermata la crescita di donne nei board delle quotate Presenza di donne nei board delle società quotate in Borsa Numero e % Con l’entrata in vigore della legge 120/2011 è fortemente aumentata la presenza di numero di donne nei board delle società quotate in borsa donne ai vertici delle società quotate, sia in in % rispetto al totale dei membri del board termini assoluti sia in termini relativi. 900 40% 36,0%36,3% In base ai dati tratti dagli archivi di Cerved 800 12 Agosto 2012 33,6% 35% nel 2019, sono 811 le donne che siedono Entra in vigore la 31,6% nei Consigli d’amministrazione delle società 700 Legge Golfo-Mosca 27,6% 30% quotate alla Borsa di Milano. Nel 2019 la 600 presenza delle donne nei board è pari a 22,7% 25% una percentuale del 36,3% rispetto al 500 17,8% 20% complesso dei 2.235 membri dei CdA delle 400 809 811 224 società considerate. 760 11,6% 701 15% 300 622 7,4% 521 Dopo il forte aumento seguito 6,8% 10% 200 5,9% 6,3% 421 all’introduzione della legge 120/2011, il 288 100 193 5% numero di donne si è attestato sui valori del 170 173 182 2018 (+2 unità). 0 0% 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019* Fonte: Consob e Cerved (*) dato parziale 16 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Più alta la quota di donne nei collegi sindacali Presenza di donne nei collegi sindacali delle società quotate in Borsa Numero e % La presenza femminile risulta proporzionalmente più alta all’interno dei collegi sindacali: sono donne 475 dei 1.143 sindaci, pari a una percentuale del 41,6%. Numero di donne nei collegi sindacali In % rispetto al totale dei membri dei collegi sindacali Il dato risulta in leggero rialzo in termini 550 41,2% 41,6% 45% relativi, anche se si è ridotto il numero 38,8% 36,7% 40% assoluto di donne nei collegi (da 482 a 475 450 35,4% 35% unità). 28,8% 350 30% La quota femminile risulta più alta rispetto a 21,4% 25% quella osservata nei board soprattutto per il 250 460 482 475 numero più basso di cariche disponibili nei 414 432 20% collegi sindacali, che sono normalmente 13,4% 331 150 15% composti da tre o da cinque membri. 244 150 10% 50 5% -50 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019* 0% Fonte: Cerved (*) dato a parziale 17 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
La crescita della presenza femminile nei board ha seguito i rinnovi dei CdA Quota di donne per anno di rinnovo dei board % Le società quotate in Borsa hanno 40% aumentato la presenza di donne al momento dei rinnovi, adeguandosi alle 35% 2013 2014 2015 nuove prescrizioni della legge 120/2011. 30% Dopo i rinnovi si osserva una lieve crescita del numero di donne oltre la quota minima 25% prevista dalla legge. 20% 15% 10% 5% 0% 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Fonte: elaborazioni su dati Cerved 18 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Le società si sono adeguate alle nuove norme con un approccio di tipo ‘tokenism’ Società in cui il numero di donne supera di almeno un’unità il minimo richiesto dalla legge Numero e % È interessante notare che, in un’ampia maggioranza dei casi, il numero di donne nei board è il minimo necessario per essere compliant rispetto al dettato legislativo. 26,0% La norma, infatti, richiede una approssimazione per eccesso della quota femminile: quindi, ad esempio, in un board composto da 5 elementi, 2 devono essere donne (ossia il 40%). 13,9% 58 Considerando la presenza femminile all’interno dei CdA e dei collegi sindacali, solo in 31 aziende (13,9% del totale) il 31 numero di donne all’interno del board supera di almeno un’unità quanto previsto dalla norma; nello stesso tempo in 58 casi (26%) la presenza di sindaci donna è superiore di almeno un’unità alla soglia. Cda Collegio sindacale Fonte: Cerved 19 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Nelle posizioni apicali dei board, la presenza di donne non decolla Presenza di donne come AD e presidente del CdA Numero e % L’incremento del numero e della quota femminile nei CdA ha prodotto un aumento della presenza di donne nelle massime 30 11,9% cariche (Presidente e Amministratore 11,1% Delegato) tra 2013 e 2017; 10,7% 25 successivamente la tendenza ha esaurito il suo slancio. 20 7,9% In base alle rilevazioni sugli archive 6,3% Cerved, le donne con carica di 15 5,4% 6,2% 27 Amministratore Delegato sono 14 (il 6,3% 25 24 4,1% del totale delle società), mentre le donne 10 con carica di Presidente del CdA sono 24 (il 17 13 14 14 10,7% del totale) 5 10 Nell’ambito dei collegi sindacali, il ruolo di Presidente è ricoperto da 49 donne, pari a 0 una quota del 22% di tutte le società 2013 2017 2018 2019* 2013 2017 2018 2019* quotate. Presidente del CDA Amministratore delegato Fonte: Cerved (*) dato parziale 20 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Le donne ai vertici sono più giovani dei loro colleghi maschi Età media dei componenti degli organi amministrativi e di controllo delle società quotate Le donne presenti negli organi donne uomini amministrativi e di controllo delle società 75 quotate risultano mediamente più giovani dei loro colleghi uomini. 70 Nell’ambito dei Consigli d’amministrazione, 65 63 tra gli amministratori l’età media è di 53 anni delle donne contro 59 anni degli 59 60 60 57 58 uomini, tra gli AD di 55 contro 57 anni e tra i 57 Presidenti di 60 contro 63 anni. 55 55 53 54 52 Situazione analoga nei collegi sindacali, in 50 cui le donne hanno mediamente 52 anni contro i 57 degli uomini e in cui i Presidenti 45 hanno 54 anni se sono donne e 58 anni se sono uomini 40 Membri CDA Amministratori Presidenti CDA Sindaci Presidenti delegati Collegio sindacale Fonte: Cerved 21 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Più spesso le donne hanno cariche multiple nei board delle quotate Membri dei board con cariche multiple per genere % rispetto al totale donne uomini Rispetto agli uomini, le donne presenti nei board hanno più frequentemente cariche in altre società quotate. 21,7% Questo può dipendere da una minore presenza di donne con precedenti esperienze nelle quotate. 13,8% In termini assoluti, sono 88 le donne che 11,0% siedono almeno in un altro board, in proporzione più dei loro colleghi uomini 8,8% (13,8% contro l’8,8%). È relativamente più alta anche la quota di donne che hanno tre 5,0% o più incarichi. 1,5% 2,0% 0,6% 0,9% Nel complesso, il 21,7% delle donne 0,0% presenti nei board delle società quotate italiane possiede almeno un’altra carica 1 altra carica 2 altre cariche 3 altre cariche 4 altre cariche totale con più (11% tra gli uomini). cariche Fonte: Cerved 22 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
L’area geografica o il settore dell’impresa non influenzano la quota di donne nei CdA Presenza di donne nei board delle quotate per area geografica e macrosettore Nel Mezzogiorno si osserva la quota più alta di donne nei board (39%), seguita dal Centro (37,5%), dal Nord Ovest (36,3%) e 39,2% dal Nord Est (34,6%). 37,5% 36,3% 36,2% 35,9% 36,4% In parte questo dipende da dimensioni più 35,7% 34,6% ridotte dei CdA. La quota di imprese in cui le donne superano di almeno un’unità il minimo di legge risulta infatti più alta nel Centro (16%), seguita dal Nord-Ovest (15%), dal Mezzogiorno (12,5%) e infine dal Nord-Est (10%). A livello settoriale, la presenza di donne risulta piuttosto omogenea, con quote che vanno dal 35,7% delle costruzioni al 36,4% nei servizi. Nord Nord Centro Sud e Costruzioni Finanza Industria Servizi Ovest Est Isole Fonte: Cerved 23 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE Società quotate Società partecipate Società non quotate
Obiettivo ancora non raggiunto tra le partecipate pubbliche Presenza di donne negli organi di amministrazione e controllo delle controllate della PA I dati che Cerved elabora per il Dipartimento per le Pari Opportunità della 41,7% Presidenza del Consiglio dei Ministrii 38,9% indicano che dall’entrata in vigore del D.P.R. 251/2012 la presenza di donne negli 33,3% 32,5% organi di vertice delle società a controllo 30,6% 28,4% 29,2% pubblico è fortemente aumentata, ma non ha ancora superato la quota di un terzo nei 24,7% CdA. 20,6% Dal 2014 al 2017 il numero di donne nei 15,5% 14,3% Consigli d’amministrazione e nei collegi 11,2% sindacali (gli organi oggetto delle norme) è aumentato di quasi 3 mila unità (da 2.180 a quasi 5 mila) passando, in termini relativi, dal 14,3% al 32,5%. Nello stesso periodo si osserva una forte Cda Sindaci effettivi Sindaci supplenti Totale diminuzione del numero di uomini ai vertici 2014 organo non rinnovato 2017 2019 degli organi collegiali (da 19 a 10 mila). Fonte: Cerved 25 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Minore la quota di donne nelle controllate con amministratore unico, ma in crescita Controllate della PA per genere dell’amministratore unico Numero e % Dopo l’entrata in vigore dle D.P.R. 251/2012 è fortemente aumentato il uomini donne numero di controllate pubbliche con 1.533 Amministratore unico (da 1.153 unità del 193 12,6% 2014 a 1.533 del 2019), che non hanno obblighi di parità di genere. 1.153 1.214 103 8,5% Fino al 2017, è cresciuto esclusivamente il 101 8,8% numero di amministratori uomini; tra il 2017 e il 2019 si osserva invece un forte aumento di donne che ricoprono la carica di Amministratore unico (da 103 a 193). La 1.340 quota, cresciuta dall’8,5% al 12,6%, è 1.052 1.111 comunque rimasta ben al di sotto della soglia di un terzo prevista nel caso dei board. 2014 2017 2019 Fonte: Cerved 26 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Forte variabilità territoriale nella presenza di donne nelle controllate pubbliche Presenza di donne negli organi di amministrazione e controllo delle controllate della PA I dati territoriali indicano un’ampia variabilità UMBRIA 36,5% nella presenza di donne nei board delle LIGURIA 32,4% quotate pubbliche, con quote che vanno dal LOMBARDIA 32,2% LAZIO 31,5% 36,5% di quelle che hanno sede in Umbria VALLE D'AOSTA 31,3% al 9,5% della Basilicata. VENETO 31,1% EMILIA ROMAGNA 30,5% Più in generale, le regioni del Sud, e in TOSCANA 30,4% particolare Campania, Sicilia, Calabria e TRENTINO ALTO ADIGE 29,8% Basilicata, sono ancora molto lontane dalla ABRUZZO 29,4% soglia minima. PIEMONTE 28,9% MOLISE 28,6% In tutte le Regioni, tranne Basilicata e FRIULI VENEZIA GIULIA 28,1% Calabria, è comunque aumentata la quota MARCHE 27,0% di donne nei CdA delle controllate rispetto PUGLIA 26,7% al 2014. SARDEGNA 22,9% CAMPANIA 18,4% SICILIA 15,1% CALABRIA 11,4% BASILICATA 9,5% 2014 2019 Fonte: Cerved 27 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE Società quotate Società partecipate Società non quotate
Cresce lentamente la presenza di donne nei board delle società non quotate Presenza di donne nei board delle società non quotate Società con ricavi >10 milioni La presenza di donne nei Consigli d’amministrazione risulta in aumento anche tra le società italiane che non sono oggetto di norme specifiche sulla parità di genere. 17,9% 17,7% 16,7% 16,5% 15,5% 15,4% Questa tendenza è però più lenta e sembra 14,4% 14,2% riflettere principalmente un ricambio 12,7% generazionale, con una maggiore presenza 11,4% di donne tra gli amministratori più giovani. 10,8%11,0% I dati indicano che le donne crescono sia nelle società con Amministratore unico (dal 10,8 al 12,7% tra 2012 e 2019) sia nelle società che hanno un board collegiale (dal 14,4% al 17,9%). Le quote osservate rimangono tuttavia ben al di sotto rispetto alla soglia di un terzo Cda >= 2 membri Amministratore unico Totale prevista per le società quotate. 2008 2012 2015 2019 Fonte: Cerved 29 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Maggiore presenza di donne tra gli amministratori più giovani Percentuale di donne tra gli amministratori per fascia di età Società con ricavi >10 milioni La presenza di donne tra gli amministratori 26,9% cresce al diminuire della fascia di età considerata, attestandosi intorno al 13% tra quelli con più di 55 anni, al 18% tra coloro 22,1% che hanno un’età compresa tra 45 e 54 anni, al 22% tra chi ha tra 35 e 44 anni, fino al 27% per gli under 35. 17,6% Anche tra i più giovani, la percentuale di 13,3% 13,5% donne rimane comunque al di sotto della soglia di un terzo prevista per le società quotate. Questi numeri sembrano spiegare il graduale aumento delle presenza di donne nei CdA delle non quotate. 65 anni Fonte: Cerved 30 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Segnali incoraggianti tra le non quotate di maggiore dimensione Presenza di donne nei board delle società non quotate per dimensione Società con CdA ≥ 2 membri I dati per fascia dimesionale delle imprese indicano che nelle società di maggiori dimensioni, che partivano da una presenza femminile significativamente più bassa, 19,1% 18,0% l’incremento risulta particolarmente 17,1% 16,5% 16,1% 16,2% consistente, a indicare che le norme sulle 14,8% società quotate potrebbero aver prodotto 13,6% 13,8% effetti indiretti in questo specifico segmento. 12,0% 10,5% Tra 2008 e 2019, la quota femminile nei 8,7% Consigli d’amministrazione è infatti cresciuta dall’8,7% al 16,5% nelle società che fatturano più di 200 milioni di euro, superando la quota osservata nella fasica 50-200 milioni e avvicinandosi alla fascia 10-50 milioni. 10-50 mil 50-200 mil > 200 mil 2008 2012 2015 2019 Fonte: Cerved 31 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
La presenza di donne cresce gradualmente in tutta la Penisola Presenza di donne nei board delle società non quotate per area geografica Società con CdA ≥ 2 membri La crescita graduale del numero di donne nei CdA delle società non quotate ha riguardato tutta la Penisola. 19,2% 17,5% 17,9% 16,9% 17,3% 16,4% 16,4% 16,6% Le lievi differenze riflettono più le diverse 15,8% 15,3% 15,2% 14,4% 14,4% 14,8% specializzazioni dei territori, con una 13,7% 13,2% maggiore presenza di donne nelle aree in cui sono relativamente più presenti società che operano nel terziario. Nord Est Nord Ovest Centro Sud e Isole 2008 2012 2015 2019 Fonte: Cerved 32 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Oltre la metà delle non quotate ha un board di soli uomini Società con almeno una donna nel board Società con CdA ≥ 2 membri e ricavi > 10 milioni di euro Nel 2019 oltre la metà delle società non quotate con ricavi superiori ai 10 milioni di 50,4%50,7% 49,2%49,8% 48,4% 48,8% euro e un CdA di almeno due membri ha 47,0%48,0% 45,9% 46,7% 44,4% nel board solo uomini. 39,6% Negli ultimi sette anni questa percentuale si è ridotta di soli tre punti percentuali. Le PMI fanno registrare una percentuale leggermente più alta di società con almeno una donna nel CdA. 10-50 mil 50-200 mil >200 mil Totale 2012 2015 2019 Fonte: Cerved 33 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Meno di un terzo delle non quotate rispetterebbe le quota rosa Società con almeno un terzo di donne nel board Società con CdA ≥ 2 membri e ricavi > 10 milioni di euro Il 31,5% delle società non quotate, pur non avendo obblighi di legge, supera le quote di genere, avendo almeno un terzo di donne 33,9% 32,2% 31,5% nel proprio CdA. 30,4% 29,4% 27,7% 27,1% 27,2% La percentuale sale al 33,9% tra le società 25,0% minori (10-50 milioni) e scende la 27,7% tra 22,1% quelle con ricavi compresi tra 50 e 200 20,5% milioni e al 27,1% tra quelle di dimensione maggiore (oltre 200 milioni). 14,3% Quest’ultima fascia, quella che ha evidenziato la crescita più sostenuta, potrebbe aver beneficiato delle norme sulle quotate e della maggiore presenza di donne con esperienza nei CdA di società complesse. 10-50 mil 50-200 mil >200 mil Totale 2012 2015 2019 Fonte: Cerved 34 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Poche donne AD, specialmente nelle società di maggiore dimensione Donne con carica di AD nelle società non quotate Società con CdA ≥ 2 membri e ricavi > 10 milioni di euro La quota di donne che occupano la carica di massima responsabilità operativa si 18,4% 17,3% attesta tra le società non quotate al 16,6%, 16,7% 16,6% leggermente più bassa rispetto a quella 15,7% 15,1% 14,5% calcolata sulla platea di amministratori 13,5% (17,9%) e in graduale crescita rispetto agli 12,6% anni precedenti. I dati per fascia dimensionale evidenziano 8,1% 8,4% che per le donne risulta particolarmente 6,8% difficile ricoprire la carica di AD nelle società più grandi (solo l’8,4%). Il forte aumento del numero di donne tra gli amministratori delle società maggiori non è quindi stato seguito da una crescita analoga della presenza femminile sulle 10-50 mil 50-200 mil >200 mil Totale poltrone di comando dell’azienda. 2012 2015 2019 Fonte: Cerved 35 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
La presenza di donne è maggiore tra le quotate solo dove vigono le quote rosa Donne con carica di AD nelle società non quotate Società con CdA ≥ 2 membri e ricavi > 10 milioni di euro La presenza di donne ai vertici delle società 41,6% quotate è stata confrontata con quella di un campione gemello di società con 36,3% caratteristiche analoghe in termini di dimensione, di settore di attività, di variabili economico-finanziarie. I dati indicano che la presenza di donne 21,2% risulta più alta tra gli amministratori e i 17,7% 16,6% sindaci, in cui le quotate devono rispettare le norme sulla parità di genere. 10,7% 9,6% Viceversa, la presenza di donne che 6,3% svolgono il ruolo di AD è più bassa; quella di donne con carica di Presidente del CdA risulta leggermente maggiore. Amministratori Sindaci AD Presidente CDA In altri termini, l’introduzione delle quote di Quotate Campione gemello di non quotate genere non ha prodotto un ‘effetto a cascata’ all’interno dei Consigli di Fonte: Cerved amministrazione. 36 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
GLI EFFETTI SULLE LAVORATRICI
La legge Golfo-Mosca ha prodotto effetti a cascata? Al fine di fornire una valutazione completa Presenza di uomini e donne nel CdA delle quotate e di un campione di della riforma avvenuta in Italia, è stato imprese gemelle, 2008-2018 costruito un ricco dataset agganciando le informazioni sulla composizione dei CdA di 100% fonte Cerved con i dati di imprese e 90% lavoratori forniti da INPS all’interno del programma VisitINPS. 80% 70% donne non quotate Si costruisce un campione di imprese quotate e non quotate osservabili in 60% donne quotate nell’archivio INPS ogni anno dal 2008 al uomini non quotate 2016. Per ogni impresa quotata si individua 50% utilizzando metodi statistici (propensity uomini quotate score matching) un’impresa gemella sulla 40% base di molteplici caratteristiche osservabili 30% (dimensione, localizzazione settore, presenza di donne, distribuzione salariale , 20% composizione per qualifiche etc.. ). 10% Ne risulta un campione finale di 153 0% imprese quotate e 149 non quotate. 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Per effetto della Legge Golfo-Mosca, Fonte: VisitInps e Cerved aumenta la quota di donne nelle quotate, ma non nel campione gemello. 38 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
In crescita le donne manager, ma senza differenze apprezzabili tra i due gruppi Presenza di donne tra i dirigenti delle società quotate e di un campione di imprese gemelle, 2008-2016 Considerando l’insieme delle società quotate e un campione di controllo di non 17% quotate non quotate quotate, a partire dal 2012 si registra un 16% incremento di donne nelle posizioni manageriali. Tuttavia, poiché si è partiti da 15% un livello molto basso, l’incremento nel tempo non ha avuto un grande impatto sul 14% raggiungimento di un bilanciamento di genere. 13% In particolare, in media, prima del 2012 la 12% percentuale di donne manager sul totale dei manager era intorno al 10% e 11% raggiunge solo il 13-15 % nel 2016 in 10% entrambi i gruppi d’imprese. 9% Cosa più importante non emerge alcuna significativa variazione nel gap tra imprese 8% quotate e non quotate che possa dare 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 indicazione di un qualche effetto delle quote di genere sulla presenza di donne Fonte: VisitInps e Cerved manager 39 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
In aumento le donne con carica di AD tra le quotate, ma non grazie alla Legga Golfo-Mosca Donne con carica di AD nelle quotate e di un campione di imprese gemelle, 2008-2016 Dopo la riforma è invece aumentata la probabilità di promuovere una donna ad 10% quotate non quotate Amministratore Delegato tra le società 9% quotate. 8% La percentuale di imprese quotate con un CEO donna è cresciuta dal 6% nel 2008 a 7% circa l’8% nel 2016. Di contro, non si rileva 6% un incremento di imprese con CEO donna tra le imprese non quotate. 5% 4% Sono state condotte ulteriori analisi confrontando le imprese sulla base della 3% quota di donne nel CdA prima del 2019 (si veda Maida Weber, 2019). Le nuove 2% nomine di CEO donne sono avvenute solo 1% in quelle società la cui presenza di donne nel CdA raggiungeva già la quota del 20% 0% nel 2012, evidenziando ulteriormente 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 l’assenza di un più vasto effetto a cascata della riforma all’interno dell’impresa. Fonte: VisitInps e Cerved 40 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Cresce lentamente la quota di donne con un’alta retribuzione Quota di donne tra gli addetti con maggiore retribuzione nell’impresa, 2008-2016, % nel primo quartile e nel primo decile Tuttavia, questo incremento non si traduce in una maggiore rappresentazione di Nel 10% dei più pagati Nel 25% dei più pagati donne nella parte alta della distribuzione 25% del reddito all’interno della propria impresa. Come mostrato dai grafici, la 20% rappresentanza femminile nella fascia alta della distribuzione del reddito segue un trend crescente nei due gruppi di imprese, 15% restando comunque molto limitata in tutto periodo preso in considerazione. La quota di donne nel primo quartile di reddito (nel 10% 25% di chi ha la retribuzione più alta all’interno dell’impresa) sale dal 17% del 5% 2008 al 21% del 2016. quotate non quotate Considerando il primo decile (il 10% di chi 0% ha la retribuzione più alta all’interno 2012 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2008 2009 2010 2011 2013 2014 2015 2016 dell’impresa) la quota di donne passa dal 12 al 16 per cento. Non emerge alcuna variazione significativa nel gap tra i due Fonte: VisitInps e Cerved gruppi d’imprese. 41 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Scarsi gli effetti sul part time, che continua ad essere uno strumento utilizzato principalmente dalle donne Utilizzo del part time tra imprese quotate e del campione gemello, 2008-2016, % La percentuale di part time è cresciuta dal 6 % di occupazioni part time % di donne tra le all’8 per cento circa in entrambi i gruppi di occupazioni part time imprese. 10% 95% 9% La percentuale di donne nel part time si è 8% 90% leggermente ridotta passando da un picco del 90% nel 2013 al 86% nel 2016. Nei dati 7% INPS non è possibile distinguere tra part 6% 85% time volontario e involontario. 5% Istat rileva che oltre due terzi del part time 4% 80% in Italia negli ultimi anni è involontario, 3% fenomeno prevalente soprattutto negli anni della crisi. 2% 75% quotate non quotate 1% 0% 70% 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Fonte: VisitInps e Cerved 42 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Aumentano le donne, sia tra le quotate sia tra le non quotate Quota di dipendenti donne tra le quotate e in un campione di imprese gemelle, 2008-2016 La presenza di donne in azienda aumenta sia tra le quotate sia tra le non quotate. 42% quotate non quotate Dal 2008 al 2016, le dipendenti donne tra le 40% società quotate sono passate da una percentuale del 36,2% al 38,6%. Tra le non quotate si è verificato un aumento di simile 38% entità con un gap di andamento non significativo tra i due gruppi di imprese. 36% Dai risultati dell’analisi, sembra che l’introduzione di quote di genere non abbia prodotto effetti a cascata sulla presenza di 34% donne in azienda. 32% 30% 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Fonte: VisitInps e Cerved 43 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Aumentano le donne assunte, sia tra le quotate sia tra le non quotate Quota di donne tra gli assunti nelle quotate e in un campione di imprese gemelle, 2008-2016 La dinamica delle assunzioni di donne tra le società quotate mostra un andamento 39% quotate non quotate altalenante nell’intervallo considerato, su 38% valori leggermente superiori al 38% nel 2016. 37% Tra le non quotate si registra un trend di 36% costante, anche se lieve, crescita a partire dal 2012 dopo il calo (dal 35% al 33% 35% dovuto alla crisi). Nel 2016 la quota di addetti donna si attesta al 36%. 34% Il divario tra quota di assunzioni in società 33% quotate e non quotate si è ristretto dai 4 ai 32% 2 punti percentuali negli ultimi anni. 31% Le percentuali di assunzioni di donne sul totale delle assunzioni non mostrano 30% variazioni imputabili alla riforma. 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Fonte: VisitInps e Cerved 44 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Trend divergente per le separazioni nei periodi di crisi, ma senza effetti della legge Golfo-Mosca Quota di donne tra chi ha lasciato l’azienda nelle quotate e in un campione di imprese gemelle, 2008-2016 Dal 2008 al 2016 l’andamento del tasso di separazione di donne tra le società quotate 40% quotate non quotate ha assunto un trend oscillante tra valori del 32% e del 38%, attestandosi alla fine del periodo su valori vicini al 2008 (35,8%). 35% Negli anni delle due crisi (2009 e 2012-14), l’andamento del tasso di separazione tra i due gruppi di società è divergente, con le imprese non quotate che mostrano netti 30% incrementi delle separazioni di dipendenti donne nel 2009 e nel 2014. Le percentuali di separazioni di donne sul 25% totale delle separazioni non mostrano variazioni imputabili alla riforma. 20% 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Fonte: VisitInps e Cerved 45 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Quali possibili cause per la mancanza di un ‘effetto a cascata’? Focalizzando l’attenzione sull’effetto dell’incremento quota di donne nel CdA su diverse misure di differenziali di genere nella forza lavoro all’interno delle imprese, non troviamo alcuna evidenza che le quote si siano tradotte in un incremento nella rappresentazione femminile nelle posizioni apicali o tra le occupazioni a più elevato reddito. Perché? Ancora poche per È necessario un cambiamento Da sola la norma è sufficiente? produrre effetti? delle norme sociali? Le posizioni di alto livello create dalla riforma Se gli effetti della riforma sono Un più equa rappresentanza di donne sono ancora molto poche. Nel 2017, quando determinati dai cambiamenti nelle nei CdA dell’imprese è sicuramente la riforma era completamente implementata, norme sociali, un’analisi di breve desiderabile. Tuttavia la politica di 758 posizioni nei CdA in Italia erano occupate periodo potrebbe non catturare gli imposizione di quote da sola non è da donne. effetti complessivi della riforma. Se le sufficiente a ridurre i differenziali di Le donne di recente nomina nei CdA norme sociali si modificano genere. potrebbero non essere in una posizione di lentamente, dubbi potrebbero sorgere potere sufficiente da consentire loro di sull’utilità di una norma temporanea. influenzare dei cambiamenti all’interno dell’impresa. Uno studio recente su dati francesi mostra come le donne di nuova nomina nei CdA francesi abbiano minore probabilità di detenere posizioni chiave rispetto agli uomini, indebolendo ogni potenziale effetto positivo delle quote di genere. 46 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Fondazione Marisa Bellisario La Fondazione Marisa Bellisario nasce nel 1989 da un’idea di Lella Golfo. Il suo obiettivo da oltre trent’anni è sostenere le donne nella loro vita professionale e personale, valorizzarne il merito e il talento, favorire le carriere al femminile, sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e l’economia al raggiungimento di condizioni di reale pari opportunità. La Fondazione Marisa Bellisario è oggi un network che raccoglie migliaia di manager, imprenditrici, professioniste, donne “arrivate” ai vertici e giovani promesse, accomunate dalla consapevolezza del proprio valore e dalla volontà di contribuire alla crescita per portare avanti progetti sul lavoro, sull’imprenditoria, sulle politiche di welfare e sulla violenza di genere. Ma l’azione muove anche dalle iniziative concrete e innovative che negli anni tracciano la strada del cammino delle donne italiane verso la parità. Il Rapporto in collaborazione con Cerved, giunto alla sua seconda edizione, nasce dalla volontà di monitorare gli effetti della Legge 120/2011 promossa e portata all’approvazione dalla Presidente Lella Golfo. Una legge rivoluzionaria, tanto da essere stata recentemente prorogata e potenziata, che ha consentito una sempre più massiccia presenza femminile ai vertici delle imprese. L’intento del Rapporto – come di altre e numerose iniziative intraprese dalla Fondazione Marisa Bellisario – è di verificare non solo i numeri della partecipazione femminile al governo delle imprese, ma i cambiamenti culturali e gli effetti di contagio della norma oltre il suo ambito di applicazione. Siamo da sempre convinte che una maggiore presenza di donne ai vertici delle imprese non solo garantisce una gestione più innovativa e oculata, più propensa all’innovazione e alle iniziative di welfare, ma svolge anche una funzione di role model. È fondamentale monitorare se, come e quanto, le donne nei board svolgono una funzione di stimolo e moltiplicatore del cambiamento della nostra società verso modelli di maggiore equità e meritocrazia. Con Cerved, la Fondazione Marisa Bellisario prosegue il suo impegno per promuovere la consapevolezza sugli innegabili progressi che il nostro Paese ha compiuto grazie alla Legge Golfo-Mosca e al contempo per incoraggiare, sostenere e favorire ulteriori e fondamentali passi verso un’economia e una società in cui la parità diventi realtà concreta e foriera di crescita. 48 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
Cerved Cerved è la public company italiana che aiuta il sistema Paese a proteggersi dal rischio e a crescere in modo sostenibile, mettendo dati, tecnologia e talento al servizio di persone, imprese, banche e istituzioni. Grazie al più grande ecosistema italiano di dati per il business e a tecnologie innovative e avanzate per la gestione, l’elaborazione e la visualizzazione dei dati, Cerved aiuta ogni giorno imprese, pubbliche amministrazioni e istituzioni finanziarie a proteggersi dal rischio e a trovare opportunità di crescita. È, inoltre, tra i più importanti operatori indipendenti nella valutazione e gestione di crediti, in bonis e problematici, e dei beni a questi connessi, affiancando il cliente in tutte le fasi di vita del credito. All’interno del gruppo, opera Cerved Rating Agency, una delle più importanti agenzie di rating in Europa, specializzata nell’elaborazione di rating creditizi e di rating di sostenibilità (ESG). Attraverso MBS Consulting, Cerved accompagna imprese ed istituzioni in processi di cambiamento complessi che richiedono un impegno significativo dal punto di vista strategico, organizzativo e manageriale. La pubblicazione del Rapporto «Le donne ai vertici delle imprese 2020» fa parte di Cerved per l’Italia, l’impegno del gruppo per crescere insieme al Paese. Nell’ambito di Cerved per l’Italia, la società presta una particolare attenzione al rilancio della crescita sostenibile. Tra i fattori abilitanti per aumentare la produttività e tornare a crescere in modo sostenibile Cerved riconosce una particolare importanza alla rimozione di ogni forma di disparità di genere e all’aumento della partecipazione delle donne nell’economia, in particolar modo nelle posizioni di vertice e nelle discipline STEM. Con la pubblicazione di questo rapporto, la società intende mettere a disposizione il proprio patrimonio di informazioni, per favorire decisioni data-driven a supporto di un impiego migliore e più ampio delle donne nel nostro sistema economico. 49 LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
LE DONNE AI VERTICI DELLE IMPRESE 2020
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