LE CONOSCENZE STATISTICHE PER INDIRIZZARE LA RINASCITA - Università degli Studi del Molise - 16 giugno 2021
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Università degli Studi del Molise - 16 giugno 2021 LE CONOSCENZE STATISTICHE PER INDIRIZZARE LA RINASCITA GIAN CARLO BLANGIARDO Presidente Istat
Indice della presentazione Il quadro economico Uno sguardo al 2021 con alcuni segnali positivi Le scenario demografico fra tendenze radicate, cambiamenti strutturali e impatto della pandemia Vecchie e nuove vulnerabilità nel panorama sociale Strumenti conoscitivi per la ripresa
Il Pil del 2020 nelle principali economie europee ANDAMENTO DEL PIL IN VOLUME IN ITALIA E NELLE MAGGIORI ECONOMIE DELL'UNIONE – T1:2008-T4:2020 (valori concatenati, dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario; numeri indice base T1:2008=100) (in grigio scuro i trimestri in cui il Pil dell’Italia si è contratto) Germania Spagna Francia Italia Area euro (19 paesi) In Italia, nel complesso del 2020: 115 ● -8,9% il calo del Pil in volume 110 rispetto al 2019 105 ● la contrazione è stata più intensa di quella osservata in Francia e, 100 soprattutto, in Germania 95 90 è la crescita acquisita per il 85 2021 per l’Italia 80 75 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Fonte: Istat, Conti nazionali. Eurostat, National Accounts.
L’andamento del Pil e delle sue componenti nel 2020 ANDAMENTO DEL PIL IN ITALIA E CONTRIBUTI DELLE COMPONENTI DI DOMANDA - Nel 2020: T1:2019-T4:2020 (dati concatenati, destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario; ● Dopo il rimbalzo del terzo trimestre, il Pil variazioni percentuali tendenziali e valori percentuali) dell’Italia in volume ha segnato, negli ultimi tre mesi dell’anno, una riduzione dell’1,9% rispetto al trimestre precedente e del 6,6% Consumi delle famiglie Consumi collettivi Investimenti fissi lordi Scorte Domanda estera netta PIL nei confronti del quarto trimestre del 2019 5 ● Nel complesso del 2020, a trascinare la caduta del Pil è stata la domanda 0 interna, con il crollo dei consumi e la contrazione degli investimenti -5 ● La domanda estera e la variazione delle scorte hanno fornito un contributo negativo limitato -10 La crescita acquisita ● Le misure di sostegno perintrodotte il 2021per contrastare gli effetti della crisi su famiglie -15 e imprese hanno ridotto l’impatto della pandemia sul Pil -20 2019 2020 Fonte: Istat, Conti nazionali.
L’andamento dei settori produttivi ANDAMENTO DEL VALORE AGGIUNTO SETTORIALE IN ITALIA - T1:2008-T4:2020 Nel 2020: ● Calo del valore aggiunto in volume (valori concatenati, numeri indice base T1:2008=100) marcato in tutti i settori: -11,1% nella manifattura, -8,1% nei servizi, -6,3% nelle costruzioni e -6,0% nell’agricoltura, silvicoltura Agricoltura Industria in s.s. Costruzioni Servizi e pesca. 110 ● Nel settore terziario, contrazioni particolarmente marcate nei servizi di alloggio 100 e di ristorazione (-40,1%) e le attività artistiche, di intrattenimento e divertimento (- 27,2%) 90 ● Nella manifattura, in forte calo le industrie tessili, abbigliamento, articoli in pelle (- 80 23,1%), fabbricazione di mezzi di trasporto (- 15,9%), macchinari (-15,3%); tengono solo le industrie alimentari (-1,8%) 70 ● Crescono le telecomunicazioni (+5,1%), le attività connesse alla consulenza 60 informatica (+3,1%) e i servizi di informazione e comunicazione (+1,9%). 50 40 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Fonte: Istat, Conti nazionali.
Il mercato del lavoro: la dinamica degli occupati IL NUMERO DEGLI OCCUPATI IN ITALIA – I trim 2004-IV trim 2020 DINAMICA OCCUPATI PER POSIZIONE PROFESSIONALE. I trim (Persone occupate; dati destagionalizzati) 2014-IV trim 2020 (Dati destagionalizzati; variazioni assolute in migliaia) 23.500 600 23.300 400 23.100 200 22.900 0 22.700 22.500 -200 22.300 -400 22.100 -600 21.900 -800 21.700 21.500 -1.000 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Dipendenti a tempo indeterminato Dipendenti a termine Indipendenti Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, nuova serie.
Il mercato del lavoro: disoccupazione e inattività TASSO DI DISOCCUPAZIONE E TASSO DI INATTIVITÀ – I trim 2014-IV trim 2020 Nei 12 mesi del 2020:- (Valori percentuali) - 253mila le persone in cerca 14,0 38,0 + 729mila gli inattivi 15-64 anni 37,0 13,0 • 12,0 36,0 11,0 35,0 Rispetto al 2019 nel 2020: il tasso di 10,0 34,0 disoccupazione è sceso di circa 0,7 p.p.; il tasso di inattività è aumentato di circa 2 9,0 33,0 p.p. 8,0 32,0 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Tasso disoccupazione Tasso inattività Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, nuova serie.
Aggravamento fragilità pre-esistenti sul mercato del lavoro VARIAZIONE DEGLI OCCUPATI PER PRINCIPALI CARATTERISTICHE INDIVIDUALI. ANNO 2020. Nel 2020, il tasso di (Valori percentuali rispetto al 2019; nuova serie: dati provvisori) occupazione: 2,0 0,4 0,3 - 1,7 p.p per le donne - 1,8 p.p per i giovani 0,0 -2,0 -2,3 -2,9 -2,3 -2,9 -2,8 -2,9 -2,9 - 4,2 p.p per gli stranieri -4,0 -3,6 -4,4 -6,0 -5,3 -8,0 -7,2 Il calo -9,5 dell’occupazione -10,0 nel 2020 ha 50 + Femmine 15-24 25-49 Centro Maschi Stranieri Laurea e oltre Mezzogiorno ITALIA Diploma Italiani Nord Fino licenza media colpito oltre 660mila individui SESSO ETÀ TITOLO STUDIO CITTADINANZA TERRITORIO Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, nuova serie.
Il sistema delle imprese nella crisi | 1 ● Nella prima fase della pandemia, il PRINCIPALI MISURE DI GESTIONE DEL PERSONALE.MARZO-MAGGIO E GIUGNO- 63,1% delle imprese ha utilizzato la NOVEBRE 2020 (Valori percentuali) Cig-Covid (41,3% nel periodo giugno- novembre). Significativo anche il 70,0 ricorso a ferie obbligatorie e riduzione 63,1 di ore e turni di lavoro (per ciascuna 60,0 delle due misure, circa il 30% delle imprese nella prima fase e il 20% nella 50,0 seconda). 41,8 ● La riduzione del personale, soprattutto 40,0 a tempo determinato, ha interessato il 32,3 31,0 7,0% delle imprese nel periodo marzo- 30,0 maggio 2020 e l’8,5% nel periodo da 21,3 22,6 21,3 giugno a novembre, mentre le imprese 20,0 12,7 12,2 13,4 che hanno rimandato le assunzioni 8,5 11,3 9,2 passano dal 12,2% al 12,7%. Alcuni 10,0 7,0 4,3 segnali di miglioramento emergono 1,8 dall’aumento di imprese che hanno 0,0 assunto nuovo personale (dall’1,8% al Riduzione Rinvio Assunzione CIG-Covid Ferie Riduzione Lavoro a Formazione personale assunzioni personale obbligatorie ore di lavoro distanza aggiuntiva 4,3%). o turni del ● Il ricorso allo smart-working ha personale interessato nel primo periodo il 21,3% Marzo-maggio 2020 Giugno-novembre 2020 delle imprese, per poi scendere all’11,3%
Il sistema delle imprese nella crisi | 2 ● L’Istat ha sintetizzato in 5 profili INDICATORI STRUTTURALI PER L’ANNO 2018 PER I CINQUE PROFILI DI IMPRESA aziendali le strategie che le imprese IDENTIFICATI (l’ampiezza delle bolle è proporzionale alla percentuale di imprese appartenenti al con oltre 3 addetti (un milione di unità) gruppo sul totale – espressa tra parentesi) hanno adottato durante l’emergenza 90.000 Proattive avanzate ● Le imprese «statiche in crisi» mostrano gravi perdite di fatturato ma non hanno (5,8%) 80.000 attivato reazioni specifiche alla crisi Statiche resilienti Produttività del lavoro 70.000 Proattive in (valori medi in euro) ● Le imprese «proattive in sofferenza» (35,5%) espansione evidenziano elevati rischi operativi ma 60.000 (19,4%) hanno attivato un’ampia gamma di strategie di reazione 50.000 ● Le imprese «Proattive in espansione» 40.000 Proattive in e «Proattive avanzate» (un quarto delle sofferenza,(10,7%) 30.000 imprese, ma oltre metà degli addetti e quasi due terzi del valore aggiunto 20.000 complessivo) non mostrano segnali Statiche in crisi evidenti di sofferenza e hanno (28,6%) 10.000 mantenuto un orientamento fortemente proattivo 0 0 10 20 30 40 Addetti (valori medi)
L’impatto della pandemia sui consumi delle famiglie SPESA PER CONSUMI FINALI DELLE FAMIGLIE SUL TERRITORIO ECONOMICO PER TIPO ● Nel 2020, la spesa per consumi finali delle famiglie residenti è DI PRODOTTO - Anni 2015-2020 (variazioni percentuali annuali, valori concatenati con anno di scesa in volume del 10,7%, per gli riferimento 2015) effetti delle misure di contenimento connesse all’emergenza sanitaria Beni Servizi ● Sul territorio economico, la spesa 5 per consumi di beni è calata in totale del 6,4%, quella per servizi del 16,4%; quest’ultima è stata trainata 0 dal crollo delle spese per alberghi e ristoranti (-40,5%), trasporti (- 24,7%), ricreazione e cultura (- -5 22,5%), vestiario e calzature (- 20,9%) -10 ● Le uniche componenti di spesa che segnano una crescita sono alimentari e bevande non -15 alcoliche (+1,9%), comunicazioni (+2,3%), e abitazione, acqua, elettricità, gas ed altri combustibili -20 (+0,6%) 2015 2016 2017 2018 2019 2020
UNO SGUARDO AL 2021 CON ALCUNI SEGNALI POSITIVI
Qualche buona notizia per il 2021|1 CRESCITA: Nel I trim 2021 l’economia italiana ha segnato un marginale miglioramento (+0,1%). Rispetto al trimestre precedente, i consumi finali nazionali hanno registrato una diminuzione dell’1%, mentre gli investimenti fissi lordi sono cresciuti del 3,7%. Le importazioni sono aumentate del 2,3% e le esportazioni sono scese dello 0,1%. Si registrano crescite congiunturali del valore aggiunto di agricoltura e industria pari, rispettivamente, al 3,9% e all’1,8%, mentre i servizi registrano un calo dello 0,4%.. PRODUZIONE INDUSTRIALE: ad aprile 2021 l’indice aumenta dell’1,8% su marzo e del 79,5% su base annua; si tratta del quinto mese consecutivo di crescita congiunturale. PREZZI DELLE ABITAZIONI: Nel IV trimestre 2020, prezzi abitazioni +0,3% sul trimestre precedente e +1,6% in un anno. COMMERCIO ESTERO E EXPORT: a marzo 2021 export +3,2%, import +6,0%; prezzi all’import +1,9% su febbraio 14
Qualche buona notizia per il 2021|2 FIDUCIA: a maggio 2021 cresce l’indice del clima di fiducia sia fra i consumatori (da 102,3 di aprile a 110,6) che fra le imprese (da 97,9 a 106,7). MERCATO DEL LAVORO: il mercato del lavoro mostra contenuti segnali di miglioramento, in un contesto caratterizzato da elevati livelli di incertezza soprattutto sulle tempistiche di modifica delle misure di mantenimento dei contratti di lavoro. Ad aprile la stima degli occupati continua a crescere. Sale anche Il tasso di disoccupazione, al 10,7%. PREVISIONI ISTAT 2021-22: Per il Pil si prevede una crescita del 4,7% nel 2021 e del 4,4% nel 2022. L’aumento del Pil sarà determinato dalla domanda interna al netto delle scorte, trainata dagli investimenti e, con intensità minore ma significativa, dalla spesa delle famiglie e delle ISP. L’evoluzione dell’occupazione, misurata in termini di ULA, sarà in linea con quella del Pil, con una accelerazione nel 2021 (+4,5%) e un aumento nel 2021 (+4,1%). L’andamento del tasso di disoccupazione rifletterà invece la progressiva normalizzazione del mercato del lavoro con un aumento nell’anno corrente (9,8%) e un lieve calo nel 2022 (9,6%). 15
LO SCENARIO DEMOGRAFICO FRA TENDENZE RADICATE, CAMBIAMENTI STRUTTURALI E IMPATTO DELLA PANDEMIA
Una costante ripida discesa… aggravata da Covid-19 SALDO NATURALE, MIGRATORIO E TOTALE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE IN ITALIA. ANNI 2002-2020 (Valori assoluti) Dopo aver agito, prima, da fattore di 600 crescita, poi, da elemento di 500 compensazione, le migrazioni 400 nette (saldo migratorio) dal 2014 non sono più state capaci di 300 annullare il deficit, sempre più alto, 200 derivante dal crescente eccesso di migliaia 100 morti sui nati (saldo naturale) 0 -100 -200 -1.684 mila -300 E’ il conto delle perdite di -400 residenti, sul fronte del -500 bilancio naturale, 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 in tutto il periodo 2002-2020 Saldo naturale Saldo migratorio Variazione della popolazione
Confronto tra 2020 e media annua nel decennio 2010-2019 Media giornaliera di nati, morti e variazione dei residenti 2500 800 746 700 2000 2038 617 Unità media giornaliera 600 1500 494 500 1000 1104 404 Migliaia 400 500 300 0 200 118 -500 100 -1000 -1046 0 -100 -41 -1500 Nati Morti Saldo migratorio 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Anni Media 2010-2019 2020 Nati Morti Aumento/perdita nella popolazione totale BILANCIO DEMOGRAFICO 2020 Nel 2020 rispetto alla media del Mentre nel quinquennio 2015- NATI: 404mila quinquennio 2015-2019 ci sono 2019 358 residenti, nel 2020 la MORTI: 746mila stati giornalmente 247 morti in perdita media giornaliera è SALDO NATURALE: -342 più e 143 nati in meno salita a 1046 unità RESIDENTI: -384
La perdita di attrattività sul piano migratorio ITALIA - MOVIMENTI INTERNI E FLUSSI DA E VERSO L’ESTERO: GENNAIO 2019-Agosto 2020 (Valori assoluti in migliaia) 180 35 160 30 140 25 120 100 20 80 15 60 10 40 20 5 0 0 feb-19 feb-20 mag-19 mag-20 mar-19 mar-20 nov-19 dic-19 gen-19 apr-19 giu-19 lug-19 ago-19 set-19 gen-20 apr-20 giu-20 lug-20 ago-20 ott-19 movimenti tra comuni cancellazioni per l'estero (asse dx) iscrizioni dall'estero (asse dx) Il crollo della mobilità in Italia è particolarmente intenso nel quadrimestre Marzo-Giugno 2020, sia sul fronte interno che internazionale. Il saldo annuale tra iscrizioni e cancellazioni da e per l’estero segna +79 mila unità ma il bilancio complessivo annuo, rettificato dalle «altre» iscrizioni e cancellazioni (recuperi e correzioni di movimenti precedenti) risulta essere negativo per 41 mila.
ITALIA: La mortalità nei 12 mesi del 2020 a livello nazionale FREQUENZA MENSILE DEI MORTI. ANNI 2019 E 2020. (Valori assoluti) 100000 90000 86501 78470 80000 74895 70000 72809 746.146 60000 53744 59861 62019 50000 56070 52440 48589 51422 49326 40000 TOTALE DECESSI 30000 NEL 2020 20000 10000 0 Febbraio Ottobre Maggio Gennaio Marzo Giugno Agosto Aprile Luglio Settembre Novembre Dicembre TOTALE 2019 TOTALE 2020
Un picco di mortalità di portata bellica ECCESSO DI MORTALITÀ PER ETÀ E SESSO IN ITALIA NEL 2020 RISPETTO AI VALORI ATTESI SECONDO I LIVELLI DI SOPRAVVIVENZA PRE COVID-19 (Valori assoluti) In termini assoluti i 746 mila morti registrati in Italia nel 2020 sono superiori di 99 mila unità al dato 16000 atteso in base ai livelli di Maschi Femmine sopravvivenza pre Covid-19 (cfr. 14000 Istat, Indicatori demografici, 4 12000 maggio 2021) 10000 Il totale di decessi per Covid-19 8000 (con diagnosi ufficiale) avvenuti nei 14 mesi da marzo 2020 a aprile 6000 2021 risulta uguale al numero di morti (120.302 tra militari e civili) 4000 causati dall’ultima guerra nei 37 mesi tra il 10 giugno 1940 e l’8 2000 settembre 1943 (Cfr. Istat, Morti e 0 dispersi per cause belliche 1940- 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 90-94 95-99 100+ 1945, Roma, 1957)
Al tendenziale calo delle nascite si aggiunge da dicembre 2020 un primo «effetto Covid-19» FREQUENZA MENSILE DEI NATI IN ITALIA. ANNI 2019 e 2020 VARIAZIONE % DELLE NASCITE A DICEMBRE 2020 (Valori assoluti) RISPETTO ALLA MEDIA DI DICEMBRE 2018 E 2019(*) Lombardia 41.000 Italia 39.000 MN CO MB SO BG CR VA BS PV LO LC MI 0,0 37.000 -5,0 -2,4 35.000 -10,0 -8,4 -7,3 33.000 -11,2 -10,6 -10,5 -15,0 -14,9 -15,3 31.000 -16,5 -16,8 -20,0 -20,0 29.000 -25,0 -24,0 -25,3 Febbraio Novembre Maggio Gennaio Marzo Giugno Agosto Aprile Ottobre Luglio Settembre Dicembre -30,0 -35,0 -31,7 2019 2020 (*) Il confronto col biennio serve ad attenuare la variabilità dovuta alla dimensione demografica dei territori considerati.
Dal picco dei morti al crollo dei nati CORRELAZIONE TRA LA VARIAZIONE NEGATIVA DEI NATI E L’AUMENTO DEI MORTI IMPERVERSATO NOVE MESI PRIMA. ITALIA 2020 E GENNAIO 2021 (Valori percentuali) 60 49,8 50 40 41,8 30 20 10 0 -10 -10,3 -14,3 -20 mag-20 mar-20 feb-20 apr-20 nov-20 dic-20 gen-20 giu-20 lug-20 ago-20 set-20 gen-21 ott-20 Variaz. % nati (nel mese indicato) Variaz. % morti (riferita a 9 mesi prima) La forte caduta delle nascite a fine 2020 prosegue anche all’inizio del 2021, a conferma dell’ impatto con la prima ondata della pandemia (di cui l’aumento dei morti è stata la manifestazione più drammatica)
… con l’ulteriore aggravante da mettere in conto: il crollo della nuzialità nel 2020 NUMERO DI MATRIMONI CELEBRATI ANNI 2018-2019-2020 (Valori assoluti in migliaia) 400,0 250.000 195.778 350,0 200.000 300,0 184.088 150.000 250,0 100.000 200,0 96687 150,0 50.000 100,0 0 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic 50,0 Totale matrimoni 2018 Totale matrimoni 2019 0,0 Totale matrimoni 2020 Nord-ovest Centro Isole 2019 2020 Il fronte della famiglia: o I matrimoni crollati a circa la metà rispetto al loro numero nel 2019; o Prevedibile effetto sui primogeniti, poiché 2/3 dei nati sono entro un’unione matrimoniale.
Il peso crescente di una struttura per età sempre più «matura» 1° gennaio 2002 1° gennaio 2020 100 95 100 90 95 85 90 80 85 75 80 70 75 65 70 60 65 55 60 50 55 45 50 40 45 40 35 35 30 30 25 25 20 20 15 15 10 10 5 5 0 0 600.000 400.000 200.000 0 200.000 400.000 600.000 600.000 400.000 200.000 0 200.000 400.000 600.000 Femmine Maschi Femmine Maschi 2002 2020 Variazione 2002-2020 Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Età media (anni) 40,4 43,4 44,3 47,1 Età media (anni) +3,0 +2,8 %65 e+ 15,9 21,3 20,8 25,5 %65 e+ +4,9 +4,2 %20-64 63,5 60,4 60,4 57,7 %20-64 -3,1 -2,7 %65-74 9,6 11,0 11,0 11,7 %65-74 +1,4 +0,8 %90e+ 0,4 1,0 0,7 1,9 %90e+ +0,4 +0,9
VECCHIE E NUOVE VULNERABILITÀ NEL PANORAMA SOCIALE
Nel 2020 un milione di persone in più in povertà assoluta 335mila famiglie in più in l’incidenza di povertà assoluta tra dove l’incidenza raggiunge il 7,6% povertà assoluta rispetto al le famiglie con persona di (era il 5,8% nel 2019 2019 riferimento occupata è il 7,3% (in Nel 2020 calo record della totale più di 955mila); 227mila le famiglie in povertà assoluta spesa per consumi delle famiglie di questo tipo in più sono oltre 2 milioni (il 7,7%; famiglie rispetto al 2019, quando +335mila rispetto al 2019 quando l’incidenza era pari al 5,5% La spesa media mensile torna ai erano il 6,4%) 5,6 milioni di livelli del 2000 (2.328 euro; -9,1% individui (il 9,4% del totale; oltre Al Nord la povertà cresce di rispetto al 2019). Rimangono 1milione in più rispetto all’anno più, ma nel Mezzogiorno resta stabili solo le spese alimentari e precedente, quando erano il la più alta quelle per l’abitazione 7,7%) L’incremento delle famiglie in Più colpite le famiglie con povertà assoluta è maggiore nel persona di riferimento Nord (oltre 218mila famiglie in più, occupata per un totale di 720mila individui),
La povertà assoluta: dinamica 2005-2019 e stime preliminari 2020 NUMERO DI FAMIGLIE IN POVERTÀ ASSOLUTA, INCIDENZA E INTENSITÀ DI POVERTÀ PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA. ANNI 2005-2020(4TRIMESTRI), STIME IN MIGLIAIA DI UNITÀ E Povertà Assoluta VALORI PERCENTUALI FAMIGLIE 11,0 da 6,4% del 2019 al 7,7% 10,0 INDIVIDUI 9,0 8,0 dal 7,7% al 9,4% 7,0 6,0 Nell’anno della pandemia si 5,0 azzerano i miglioramenti 4,0 registrati nel 2019 3,0 2,0 2 milioni 1,0 0,0 LE FAMIGLIE 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 IN 4t (a) POVERTÀ ASSOLUTA Nord Centro Mezzogiorno Italia
Italia: la povertà assoluta nel 2020 stime preliminari INDICATORI DI POVERTA’ ASSOLUTA. PRINCIPALI TIPOLOGIE FAMILIARI Anni 2019 e 2020. Valori percentuali 2019 2020 (a) L’incidenza della povertà assoluta nelle famiglie Ampiezza della famiglia con tre componenti passa dal 6,1% all’8,6%, (in 1 5,7 5,7 quelle con quattro dal 9,6% all’11,3%), e sale di 2 4,3 5,7 3 6,1 8,6 oltre quattro punti in quelle con almeno cinque 4 9,6 11,3 persone (dal 16,2% al 20,7% ) 5 o più 16,2 20,7 Famiglie con almeno un figlio minore 9,2 11,6 La presenza di figli minori espone Famiglie con almeno un anziano 5,1 5,6 Età della persona di riferimento maggiormente le famiglie alle conseguenze della 18-34 anni 8,9 10,3 crisi, con un’incidenza di povertà assoluta che 35-44 anni 45-54 anni 8,3 6,9 10,7 9,9 passa dal 9,2% all’11,6% 55-64 anni 6,1 6,6 65 anni e più 5,1 5,3 Le famiglie con p.r. occupata risentono Famiglie per condizione professionale della p.r. (b) maggiormente degli effetti della crisi (l’incidenza p.r. occupata 5,5 7,3 passa dal 5,5% al 7,3%), mentre per quelle con p.r. dipendente 6,0 7,8 p.r. in cerca di occupazione la situazione già p.r. indipendente 4,0 6,1 grave si mantiene stabile (19,7%); inalterata e a p.r. non occupata 7,5 8,1 p.r. in cerca di occupazione 19,7 19,7 un livello contenuto è l’incidenza per le famiglie p.r. ritirata dal lavoro 4,3 4,4 con p.r. ritirata dal lavoro (4,4% nel 2020) p.r. in altra condizione (diversa da ritirato dal lavoro) 12,7 15,2
Italia: la povertà assoluta nel 2020 stime preliminari INDICATORI DI POVERTA’ ASSOLUTA. INCIDENZA DI POVERTÀ ASSOLUTA PER TITOLO DI STUDIO E CITTADINANZA. Anni 2019 e 2020. Valori percentuali Famiglie con stranieri 22 25,7 Il titolo di studio anche nel caso della povertà protegge dal rischio di marginalità Famiglie di soli italiani 6 4,9 economica e sociale. 4,5 Viceversa la cittadinanza se straniera Diploma e oltre 3,4 espone maggiormente a condizioni di 11,3 vulnerabilità. Media inferiore 8,6 11,3 Nessuno-elementare 10,5 0 5 10 15 20 25 30 2020(a) 2019
La spesa media familiare crolla ai livelli del 2000 SPESA MEDIA MENSILE DELLE FAMIGLIE PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA. Anni 2008-2020. Valori in euro La spesa delle famiglie Nord Centro Mezzogiorno Italia -10,0% al Nord . -8,9% al Centro -7,3 nel Mezzogiorno In linea con la diminuzione del 2.648 PIL 2.640 2.592 2.604 2.564 2.571 2.560 2.550 2.524 Calo più accentuato dal 1997 2.471 2.489 2.499 2.328 1.900 euro mensili SPESA 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 MEDIA NEL MEZZOGIORNO
… senza tuttavia dimenticare anche l’ «effetto disagio» … PERSONE DI 18 ANNI E PIÙ PER GIUDIZIO SULLA SITUAZIONE ECONOMICA DEL NUCLEO FAMILIARE E DEL PAESE NEI PROSSIMI TRE MESI. Dicembre 2020-gennaio 2021, per 100 persone La gran parte dei cittadini Situazione economica familiare Situazione economica del Paese (76,5%) non prevede 90 cambiamenti della situazione economica del proprio nucleo 80 76,5 familiare nel breve periodo (tre 70 mesi). Il 12,9% ritiene che 60 peggiorerà, il 6,1% che andrà 50,5 a migliorare. I più pessimisti 50 sono gli uomini tra i 25 e i 34 40 34,2 anni (20,5%) 30 Tutto questo senza 20 dimenticare, in un Paese che 12,9 7,9 7,4 ancora assegna 2/3 dei nati 10 6,1 4,5 alla fecondità delle coppie 0 coniugate, gli effetti indotti % Peggiorerà Migliorerà Rimarrà stabile Non so dalla dinamica dei matrimoni, fortemente penalizzata nel corso del 2020.
… la preoccupazione delle famiglie PERSONE DI 18 ANNI E PIÙ PER GIUDIZIO SULLE CONDIZIONI ECONOMICHE FAMILIARI RISPETTO A PRIMA CHE INIZIASSE L’EPIDEMIA E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Dicembre 2020-gennaio 2021, per 100 persone della stessa ripartizione Per più di tre cittadini su quattro la Peggiorate Migliorate Rimaste invariate pandemia non ha avuto conseguenze sulla situazione economica familiare. 100% Tuttavia, per il 20,5% le condizioni 90% economiche sono peggiorate 80% rispetto al periodo precedente 70% l’emergenza sanitaria, soprattutto tra 60% 77,3 74,0 76,7 le persone di 25-44 anni (26,7%), 80,1 50% meno tra gli anziani (12% dopo i 64 anni). Tra gli uomini di 25-34 anni si 40% arriva al 31,6% (21,6% tra le donne 30% 1,2 della stessa classe di età) mentre è 20% 3,6 2,8 3,3 decisamente più contenuta (2,8%) la 10% 24,7 20,5 quota di quanti hanno dichiarato un 19,1 16,6 0% miglioramento delle condizioni Nord Centro Mezzogiorno Italia economiche familiari.
L’ISTAT DURANTE L’EMERGENZA … …L’ISTAT PER LA RIPRESA
La Statistica Ufficiale & Scenari di Emergenza La Statistica Ufficiale ha un ruolo importante per la gestione di emergenze come quella della pandemia: • Impatto su persone, economia e ambiente visibile nelle • Diffusione spazio-temporale del statistiche sociali, economiche e ambientali tradizionali disastro • Risposta ad-hoc, ma necessità di informazioni statistiche • Indicazione immediata di impatto • Coordinamento con il Gruppo per pianificare le fasi successive dedicato alla Risposta Prima Durante Dopo Valutazione del rischio • Analisi approfondita dell’impatto • Calcolare profili di rischio Prevenzione • Dati storici sui disastri e mitigazione Risposta Recupero post-disastro del rischio • Previsione delle perdite Azioni preparatorie UNECE Recommendations on the Role of Official Statistics in Measuring hazardous event and disasters, 2019
Big Data & COVID-19 Commercio al dettaglio e Fatturato dei servizi: uso dei Financial Durante Transactions Data (carte di credito, pagamenti interbancari) Statistiche Marittime e Commercio Globale: uso di dati AIS (Automatic Risposta Identification System) navali Indice di «sentiment» sull’economia (Dati di Twitter) Impatto del lockdown sulla produzione industriale (Smart meters) Analisi flash sui cambiamenti dei comportamenti di spesa (Scanner Dopo Data) Analisi della ‘ripartenza’ (mobilità e turismo) (dati di telefonia) Recupero Misure di compliance alle politiche di lockdown e social distancing (dati di telefonia e immagini satellitari) Statistiche sociali/stili di vita (Dati di Twitter)
Il contributo informativo dell’Istat durante la Pandemia Il 19 marzo 2020 viene creata, progressivamente ampliata e costantemente aggiornata, un’area sul sito istituzionale per ospitare il rilascio di dati sul tema legato all’emergenza sanitaria, le misure straordinarie messe in atto dall’Istat, i chiarimenti in merito alla prosecuzione delle rilevazioni. A partire da quel momento e fino alla fine dell’anno la sezione web #IstatperilPaese in lingua italiana ha registrato 2 milioni 700 mila visualizzazioni (oltre 9.000 pagine visualizzate in media al giorno) Complessivamente, nel periodo di riferimento, i download di file presenti nell’area web #IstatperilPaese sono stati 371.600. L’osservazione del tipo di file scaricati mostra una forte attenzione intorno ai dati di mortalità a livello comunale.
Il contributo informativo dell’Istat durante la Pandemia Il 19 marzo 2020 viene creata, progressivamente ampliata e costantemente aggiornata, un’area sul sito istituzionale per ospitare il rilascio di dati sul tema legato all’emergenza sanitaria, le misure straordinarie messe in atto dall’Istat, i chiarimenti in merito alla prosecuzione delle rilevazioni. A partire da quel momento e fino alla fine dell’anno la sezione web #IstatperilPaese in lingua italiana ha registrato 2 milioni 700 mila visualizzazioni (oltre 9.000 pagine visualizzate in media al giorno) Complessivamente, nel periodo di riferimento, i download di file presenti nell’area web #IstatperilPaese sono stati 371.600. L’osservazione del tipo di file scaricati mostra una forte attenzione intorno ai dati di mortalità a livello comunale.
Il contributo informativo dell’Istat durante la Pandemia VISUALIZZAZIONI DELL’AREA WEB #ISTATPERILPAESE GRADUATORIA DELLE PAGINE PIÙ VISITATE DEL SITO WWW.ISTAT.IT (19 MARZO-31 DICEMBRE 2020) (19 MARZO-31 DICEMBRE 2020) Decessi e cause di morte: cosa 90.000 1.395.769 produce Istat 80.000 Home page www.istat.it 1.281.650 70.000 Classificazione Ateco attività economiche 824.220 60.000 Documenti con tag: decessi 788.693 50.000 Indici per le rivalutazioni monetarie 419.609 40.000 Grafici interattivi sui decessi 413.570 30.000 Documenti con tag: mortalità 351.906 20.000 10.000 Tema: Popolazione e famiglie 259.943 Indagine su decessi e cause di 0 morte 254.143 01-set 16-set 20-mar 04-mag 19-mag 02-ago 17-ago 01-ott 16-ott 31-ott 03-giu 18-giu 04-apr 19-apr 15-nov 30-nov 03-lug 18-lug 15-dic 30-dic Informazioni sull'emergenza sanitaria 219.193
Il contributo informativo dell’Istat durante la Pandemia ATTIVITÀ DELLO SPORTELLO COMUNICA@ISTAT.IT: EMAIL MOVIMENTATE RICHIESTE PERVENUTE AL CONTACT CENTRE SUL TEMA QUOTIDIANAMENTE SUL TEMA DELL’EMERGENZA SANITARIA DELL’EMERGENZA SANITARIA DA COVID-19 E SUL TEMA SALUTE (4 MARZO-31 DICEMBRE 2020) (6 MARZO-31 DICEMBRE 2020) 250 60 Covid-19 Salute 50 200 40 150 30 100 20 50 10 0 0 03-mag 04-mar 19-mar 18-mag 02-giu 17-giu 15-set 30-set 01-ago 16-ago 31-ago 15-ott 30-ott 14-nov 29-nov 03-apr 18-apr 02-lug 17-lug 29-dic 14-dic 6 mar 5 apr 4 mag 1 giu 11 lug 11 ago 12 set 16 ott 16 nov 4 apr 3 mag 31 mag 10 lug 10 ago 11 set 15 ott 15 nov 31 dic
Il contributo informativo dell’Istat durante la Pandemia I NUMERI DI #ISTATPERILPAESE: QUADRO DI SINTESI AREA WEB IN LINGUA ITALIANA AREA WEB IN LINGUA INGLESE 110 pagine/documenti pubblicati 27 pagine/documenti pubblicati 2.688.500 visualizzazioni 76.800 visualizzazioni 371.600 download di file 14.900 download di file INFOGRAFICHE GRAFICI INTERATTIVI 19 in lingua italiana 700.000 visualizzazioni 8 in lingua inglese CONTACT CENTRE COMUNICA@ISTAT.IT 713 richieste di dati su CoViD-19 415 email per informazioni su CoViD-19 312 richieste di dati sul tema Salute per un totale di 1.700 email movimentate
Dall’esperienza SARS-COV-2 a un sistema di allerta epidemiologica La sorveglianza epidemiologica è il normale processo di raccolta, analisi e diffusione dei dati sanitari ai fini della salute pubblica. Il progetto ha come focus quello di mettere a punto un sistema di allerta per rilevare tempestivamente focolai epidemici. Il progetto Alert_CoV si articola in due fasi: 1. «addestramento»: fornisce un’analisi retrospettiva di dati secondari raccolti routinariamente da specifiche agenzie pubbliche (ad esempio ISTAT, ISS, Regioni collaborative) 2. «implementazione»: ha la funzione di mettere a sistema il processo di sorveglianza per l’uso routinario nella pratica della sanità pubblica.
Grazie per l’attenzione
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