Le basi del bilancio energetico del sistema edificio-impianto termico - Mario Butera

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Le basi del bilancio energetico del sistema edificio-impianto termico - Mario Butera
Le basi del bilancio energetico del sistema
edificio-impianto termico
Mario Butera
Le basi del bilancio energetico del sistema edificio-impianto termico - Mario Butera
QUADRO GENERALE                                                                                                        2

Il Rapporto 2007 dell’IPCC (Intergovernamental Panel on Climate Change)

Secondo il Rapporto 2007 dell’IPCC la concentrazione di CO2 è passata negli ultimi 200 anni da
280 al livello record di 380 ppm nel 2006, dato che rappresenta un incremento di oltre il 35%
nonché il livello più alto degli ultimi 650 anni.

• Entro la fine del secolo le temperature potranno aumentare mediamente da 1,8°C a 4°C, con possibilità ,
nell’ipotesi più pessimistica, di un incremento fino a 6,4°C;
• l’Europa entro il 2050 potrebbe perdere buona parte dei suoi ghiacciai;
• entro il 2100 il livello delle acque si innalzerà da un minimo di 19 a un massimo di 58 centimetri;
• entro il 2100 il 30% delle specie animali e vegetali rischia l’estinzione;
• in Africa, entro il 2020, fra i 75 e i 250 milioni di persone saranno colpite da una grave penuria di acqua;
• nell’Amazzonia orientale, la foresta tropicale sarà gradualmente sostituita dalla savana;
• nel nord America aumenterà il rischio di incendi nelle foreste e si registreranno temperature torride nelle città.

            Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
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                                                    Consumo di energia imputabile al settore residenziale in Europa
                                                                                                   (EUROSTAT 2002)

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BILANCIO ENERGETICO - Definizione                                                      4

 Per bilancio energetico si intende l’analisi quantitativa dei flussi di
 energia all’interno di un sistema definito

 Il B.E. esplica una funzione conoscitiva evidenziando “quanta” e che “tipo” di
 energia è stata consumata in un dato periodo di tempo (ad esempio un anno) e
 “come” essa è stata “prodotta”, “reperita” sui mercati, “trasformata” e “consumata”

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L’EDIFICIO                                                                             5

  Per fare il bilancio energetico di un edificio bisogna ricorrere alla
  fisica ed al suo linguaggio.

  Il mondo reale ed il mondo fisico risultano essere per molti la stessa cosa. In
  realtà il mondo fisico si discosta dal mondo reale. Esso non è che un modo
  attraverso il quale si cerca di spiegare i fenomeni che ci circondano mediante
  l’uso della matematica, delle sue leggi e delle sue relazioni

  In particolare, una specifica branca della fisica si occupa proprio delle
  trasformazioni che hanno a che fare con l’energia termica: la termodinamica.
  Le sue leggi costituiscono la base di partenza per interpretare i fenomeni che ci
  interessano. Le astrazioni del modello scientifico ci permetteranno di ottenere il
  nostro obiettivo.

  L’edificio va quindi considerato come un sistema complesso
  che interagisce con l’ambiente esterno mediante flussi di
  materia ed energia.

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Le principali categorie di interazione che possiamo considerare sono le
interazioni luminose, acustiche e termiche. In questi caso ci limiteremo a
studiare le interazioni termo-igrometriche che condizionano e determinano
il micro-clima all’interno dell’edificio.

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L’ENERGIA                                                                                   7

 Abbiamo affermato che attraverso un’astrazione concettuale
 consideriamo l’edificio come un sistema termodinamico che scambia
 massa ed energia con l’ambiente esterno. Se il concetto di massa è
 sperimentalmente chiaro, come definire l’energia?

 Il dizionario della lingua italiana DeVoto-Oli la definisce così: attitudine a compiere
 lavoro che un corpo o un sistema possiede in conseguenza di determinate
 caratteristiche, o che cede o acquista al cambiare di queste; se posseduta da
 un sistema può essere dovuta al movimento (energia cinetica), alla posizione
 (energia potenziale o di posizione, secondo le forze in gioco, gravitazionale, elastica,
 elettrostatica, magnetostatica), all′azione fra correnti elettriche (energia mutua), al
 passaggio di queste (energia elettrica), alle forze che uniscono le particelle
 subatomiche (energia di legame); se ceduta o acquistata può essere legata ad
 agitazione termica (energia termica o calore), a reazioni chimiche (energia chimica),
 a reazioni nucleari (energia nucleare o energia atomica), a radiazioni
 elettromagnetiche (energia raggiante), a suono (energia sonora)

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   Nessun organismo o macchina “crea” o “consuma” energia: tutti, per
   funzionare, trasformano o trasferiscono certe forme di in energia in
   altre forme di energia.

  Principio di conservazione dell’energia totale: in un
  sistema che non scambi energia con l’esterno la quantità
  totale di energia (la somma cioè delle quantità di energia
  presenti nel sistema sotto diverse forme) si conserva.
Fonte primaria                           Forma di energia disponibile   Processo      di   trasformazione
                                                                        diretta o trasferimento di energia

Petrolio

Carbone                                  Energia Chimica                Combustione e fermentazione

Gas naturale

Biomasse

Corsi e salti d’acqua

Maree                                    Energia meccanica              Variazione di energia potenziale

Vento

Calore geotermico                        Energia termica                Scambio termico

Sole                                     Energia raggiante              Irraggiamento

Nuclei atomici                           Energia nucleare               Fissione o fusione

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UNITÀ DI MISURA                                                            9

 Nello studio di un fenomeno è importante saper individuare quali
 siano le caratteristiche essenziali e quali invece gli aspetti
 accidentali. L’informazione relativa ad un fenomeno deve risultare
 completa e deve essere quantitativa.

 Le grandezze fisiche sono parametri quantitativi: a ciascuna di esse si
 deve assegnare un valore numerico espresso in una sua propria unità di
 misura.

 Il metodo scientifico è basato sulla misurazione, ovvero sul modo di
 determinare il valore numerico delle grandezze di interesse
 Le unità di misura sono delle grandezze fisiche prese come
 campioni di riferimento ed usate per esprimere le altre grandezze

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Nel 1875 fu istituito a Parigi un Ufficio Internazionale Pesi e Misure
Nell’ottobre del 1960 la Commissione ha approvato
il Sistema Internazionale delle Unità di Misura (SI)
                                         Il sistema SI è basato su sette grandezze fondamentali e
                                         due grandezze supplementari ed è un sistema assoluto.
                                         Le unità derivate sono ricavate in modo coerente dalle
                                         unità fondamentali.

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L’energia è l’attitudine a compiere lavoro

F [N] = m · a [kg · m/s]
La forza di 1 Newton (simbolo N) è quella forza che determina
una accelerazione unitaria (1 m/s) quando è applicata a una
massa unitaria (1 kg)

L [J] = F · d [N · m]
Il lavoro fatto da una forza F per spostare di uno spazio d un oggetto
(ovvero l’energia occorrente per spostarlo) si misura in Joule (simbolo J)

                                    Per mezzo di un esperimento Joule
                                    determinò un valore dell'equivalente
                                    meccanico del calore pari a 4.18 J/cal,
                                    valore di straordinaria precisione per i tempi.

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                                    Tabella : Unita’ di misura per l’energia e fattori di conversione

Unita di misura e         cal              J              kWh              TEP               TEC          BTU           eV
    simbolo
     caloria               1             4,18          1,16. 10-6         1. 10-10        1,4. 10-10    3,97. 10-3   2,6. 1019
      (cal)
      joule              0,239             1            2,8. 10-7        2,3. 1011        3,42. 10-11   9,5. 10-4    6,2. 1016
       (J)
  kilowattora           8,6. 105       3,6. 106             1            8,3. 10-5        1,23. 10-4    3,41. 103    2,25. 1025
     (kWh)
  Tonnellate           1,03. 1010     4,35. 1010        1,2. 104             1               1,49       3,97. 107    2,7. 10-27
 equivalenti di
   petrolio
     (TEP)
  Tonnellate           6,95. 109      2,92. 1010        8,08. 103          0,67               1         2,7. 107     1,8. 1029
 equivalenti di
   carbone
    (TEC)
 British Termal        2,53. 102      1,055. 103       2,93. 10–4        2,52. 10-8       3,7. 10–11        1        6,6. 1021
       Unit
      (BTU)
  elettronVolt         3,8. 10–20      1,6. 10–19       4,5. 10-26       3,7. 10–30       5,5. 10–30    1,5. 10–22       1
      (eV)

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         Prefissi del Sistema Internazionale
•      Fattore                           Prefisso       Simbolo
•      1018                              exa-           E
•      1015                              peta-          P
•      1012                              tera-          T
•      109                               giga-          G
•      106                               mega-          M
•      103                               kilo-          k
•      102                               hecto-         h
•      101-1                             deka-
                                         deci-          da
                                                        d
•      10-2                              centi-         c
•      10-3                              milli-         m
•      10-6                              micro-         m
•      10-9                              nano-          n
•      10-12                             pico-          p
•      10-15                             femto-         f
•      10-18                             atto-          a

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POTENZA ED ENERGIA                                                                               14

                                                             Il sole trasforma in energia una massa
        3,6 • 1026 W                                         (E = m٠c2) di 4 milioni di tonnellate
                                                             (4 ٠ 109 kg) ogni secondo e irradia
 Sole                                                        nello spazio un’energia totale di
                                                             3,6 ٠ 1026 J ogni secondo

                                                                                         Terra
Consumo normalizzato
mondiale di energia:                                     Sulla Terra arrivano 1,72 • 1017 W
1,33 • 1013 W
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La potenza è definita come il lavoro (L) compiuto nell'unità di tempo (t):

In base al principio di uguaglianza tra lavoro ed energia, la potenza
misura anche la quantità di energia scambiata nell'unità di tempo
All'inverso, l'energia trasformata durante un processo, si ottiene dalla potenza
sviluppata moltiplicandola per la sua durata.

Nel sistema internazionale di unità di misura la potenza si misura
coerentemente in watt (W), come rapporto tra unità di energia in Joule (J)
e unità di tempo in secondi (s):

                                            W = J/s

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Il Sole trasforma in energia una massa (E = mּc2) di 4 milioni di
tonnellate = 4 • 109 kg ogni secondo ed irradia nello spazio
un’energia totale di 3,6 • 1026 J ogni secondo

Una grande centrale elettrica può produrre circa 109 J/s (1000 MW)

Su ogni m2 della superficie terrestre incide un’energia solare
media di 600 J/s, equivalente a circa 107 J al giorno

Un essere umano, per sopravvivere, ha bisogno di 2000-2500
kcal/giorno (2300-2900 Wh; cioè circa 8-10 MJ) sotto forma di cibo
ingerito

100 g di zucchero forniscono un’energia di circa 2 • 106 J

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L'energia può essere suddivisa in categorie in base all'ordine della sua utilizzazione.

Per energia primaria s'intende il potenziale energetico presentato dai vettori
energetici nella loro forma naturale, ad esempio il petrolio, il gas naturale, il
carbone, l'uranio naturale, l'acqua e altre fonti energetiche rinnovabili.

L'energia secondaria è energia ricavata da energia primaria attraverso un
processo di trasformazione e con una perdita di energia (ad esempio coke,
mattonelle di carbone e catrame, elettricità, calore a distanza, idrogeno, olio
combustibile o benzina).

L'energia finale è la forma di energia utilizzata direttamente dai consumatori,
ad esempio l'olio combustibile o la benzina nel serbatoio, il gas naturale dalla
condotta, l'elettricità dall'azienda elettrica, gli agglomerati di legno, il calore a
distanza, ecc.

L'energia fornita al consumatore è energia finale trasformata in energia utile

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IL CALORE                                                                              18

 Come detto per effettuare un bilancio energetico di un edificio valuteremo
 principalmente flussi di energia termica, ci occuperemo cioè della forma di energia
 usualmente chiamata calore.
 Il calore è una forma di energia trasferita da un corpo (o da un
 sistema) ad un altro a temperatura differente.

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Principali grandezze che definiscono quantità di calore:
calore specifico [ J / kg · K]: quantità di calore da fornire all’unità di massa
di un corpo per variare di 1°C la sua temperatura Q = m c (Tf – Ti)
Il prodotto tra calore specifico di un corpo e massa del corpo stesso prende
il nome di capacità termica del corpo Q = C (Tf – Ti)

calore latente: quantità di calore da fornire all’unità di massa di un corpo
dall’inizio alla fine di un suo passaggio di stato (fusione,
evaporazione/ebollizione, sublimazione)

calore di reazione: quantità di calore sviluppata o assorbita durante una
reazione chimica. Esso ha un valore diverso se misurato a pressione
costante o a volume costante. Un caso particolare è il calore di
combustione, che è la quantità di calore sviluppata dalla combustione
completa dell’unità di massa di una sostanza

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Il processo mediante il quale avviene lo scambio di energia è noto come
trasmissione del calore.

Come già accennato, la branca della scienza che si occupa delle
relazioni tra il calore e le altre forme di energia è la termodinamica

il primo principio della termodinamica afferma sostanzialmente che
l’energia non può essere creata né distrutta, ma solo trasformata da
una forma all’altra ∆U = Q - L
Questo principio governa quantitativamente ogni trasformazione di energia, ma non pone
alcuna restrizione al verso della trasformazione

il secondo principio della termodinamica afferma invece che non è
possibile alcuna trasformazione il cui unico risultato sia il passaggio di
calore da una regione a temperatura minore verso una regione a
temperatura maggiore
Tutti i processi di trasmissione del calore comportano lo scambio e la conversione di
energia e devono quindi obbedire al primo ed al secondo principio della termodinamica

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REGIME STAZIONARIO                                                          21

 Nella soluzione di problemi di trasmissione del calore, non basta
 individuare i meccanismi di scambio termico in gioco, ma è anche
 necessario stabilire se il processo avviene o meno in regime stazionario
 (detto anche regime permanente)

 Si parla di regime stazionario quando la potenza termica in un
 sistema non varia nel tempo e la temperatura in ciascun punto non
 cambia. In qualsiasi punto del sistema, la potenza termica entrante è
 pari esattamente a quella uscente e non si ha alcuna variazione
 dell’energia interna.

 Quando, invece, la temperatura in qualche punto varia nel tempo, allora
 si dice che la trasmissione del calore nel sistema avviene in condizioni
 di regime non stazionario (detto anche regime transitorio): poiché una
 variazione di temperatura sta ad indicare una variazione di energia
 interna, è evidente che l’accumulo di energia è tipico del flusso non
 stazionario.

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LA TRASMISSIONE DEL CALORE                                                                22

 Il calore può fluire da un corpo ad un altro secondo tre
 meccanismi
 CONDUZIONE
 L’energia termica si propaga per contatto attraverso un
 mezzo solido, liquido o gassoso
 CONVENZIONE
 Un fluido interposto tra i corpi si mette in moto e trasporta
 energia trai corpi stessi
 IRRAGGIAMENTO
 Il calore viene emesso o assorbito sotto forma di radiazione
 elettromagnetica
 E’ bene sottolineare che, nella maggior parte dei fenomeni naturali, il calore fluisce
 secondo più meccanismi contemporaneamente.

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CONDUZIONE                                                                                     23

                                                    La "conducibilità" o "conduttività termica",
                                                    indicata con λ, è la quantità di calore
                                                    trasferito in una direzione perpendicolare ad
                                                    una superficie di area unitaria, a causa di un
                                                    gradiente di temperatura, nell'unità di tempo
                                                    e in condizioni stabili. [W / m · K]
                                                    In termini semplici, è l'attitudine di una
                                                    sostanza a trasmettere il calore.

                                                        Φ = Q/t

    Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
24

Parete Monostrato                                       Parete Multistrato

                                                        s2, λ2

                                                                             s3, λ3
                                                                 t1
                                                                              t2
                                                        s1, λ1

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CONVEZIONE                                                                                  25

Si ha quando un fluido (come l'acqua o l'aria) entra in contatto con un corpo
la cui temperatura è maggiore di quella del fluido stesso.
La convezione non è rigorosamente conforme alla definizione di scambio termico, in quanto
essa dipende anche dal trasporto di materia.

        Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
26

                                                    Φ = hc S (tp – ta)
                                                    Dove hc rappresenta il
                                                    coefficiente di scambio
                                                    convettivo in W / m2 · K

                 tp                          ta

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IRRAGGIAMENTO                                                           27

 L'irraggiamento è un fenomeno che si presenta ad ogni temperatura e
 interessa ogni aggregato materiale, non importa se solido, liquido o
 gassoso.

       Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
28

La quantità di calore emessa da un corpo per irraggiamento è
proporzionale a T4, cioè alla quarta potenza della sua temperatura
A basse temperature l'irraggiamento è responsabile di una frazione
trascurabile del flusso di calore rispetto alla convezione e alla conduzione,
ma al crescere della temperatura la sua importanza aumenta rapidamente
fino a diventare il principale artefice della trasmissione del calore per
temperature medio-alte.

Φ = ε · σ · S · T4
Dove ε rappresenta il coefficiente di
emissione o emissività ed è una misura
della capacità di un materiale di irraggiare
energia e σ è la costante di Boltzmann che
vale 5,7 x 10-8 [W / m2 K4]

       Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
TRASMITTANZA                                                                  29

 Nei casi correnti è possibile unificare le tre forme di propagazione del
 calore derivando un’unica espressione

 regime stazionario (flusso di calore costante nel tempo)
 parete piana di estensione infinita
 materiale componente perfettamente omogeneo ed isotropo
 le due facce esterne della parete sono considerate come superfici isoterme

        Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
30

La trasmittanza U (o K) si definisce come il flusso di calore che attraversa
una superficie unitaria sottoposta a differenza di temperatura pari ad 1°C ed
è legata alle caratteristiche del materiale che costituisce la struttura e alle
condizioni di scambio termico liminare e si assume pari all’inverso della
sommatoria delle resistenze termiche degli strati

                                                              Data una generica parete
                                                              edilizia multistrato il flusso
                                                              termico che attraversa la
                                                              parete in condizioni
                                                              stazionarie è proporzionale
                                                              alla differenza di temperatura
                                                          S   fra i due ambienti ed alla
                                                              superficie della parete stessa

      Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
IL BILANCIO ENERGETICO di un EDIFICIO                                        31

   Negli edifici vi è una domanda di servizi, non di energia
   La scelta della fonte energetica per soddisfare una certa esigenza è
   funzione del costo dell’energia, della disponibilità e dell’innovazione
   tecnologica, e da qualche anno anche dell’impatto sull’ambiente

      Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
32

Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
FABBISOGNO DI CALORE DELL’EDIFICIO                                         33

 Nel calcolo dei consumi energetici si prendono in considerazione anche
 gli apporti gratuiti
 Gli apporti gratuiti però non vengono utilizzati completamente ma vanno
 ridotti

       Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
ENERGIA DISPERSA durante la stagione di                                          34
riscaldamento

                                                                   Temperatura
                                                                   media esterna
Trasmittanza
                                                                Fattore correttivo

               H = coefficiente di dispersione termica [W/K]
               GG = gradi giorno [K]
               t = durata stagione di riscaldamento in giorni

          Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
APPORTI di CALORE durante la stagione di                                        35
riscaldamento

      Apporti solari QS = Σ [IS · AS · (FS · FC · FF) · g]
      IS = Radiazione solare incidente per unità di superficie [kWh/m2]
      AS = Area lorda del serramento [m2]
      FS, FC, FF = Coefficienti correttivi (ombreggiamenti, tendaggi, telaio)
      g = fattore solare del vetro

      Apporti interni QI = a · AU
      a = Apporti interni per unità di superficie di pavimento [kWh/m2]
      AU = Superficie utile di pavimento [m2]

      Coefficiente di utilizzazione degli apporti ηU
      Aumenta al diminuire del rapporto tra apporti e dispersioni (QG / QL)
      Aumenta all’aumentare della capacità termica dell’edificio

       Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
IMPIANTO TERMICO                                                       36

 L’impianto può essere schematizzato mediante quattro sub-sistemi
 1) SISTEMA DI PRODUZIONE
 2) SISTEMA DI DISTRIBUZIONE
 3) SISTEMA DI EMISSIONE
 4) SISTEMA DI REGOLAZIONE
 Ognuno di questi sistemi avrà delle perdite e quindi dei rendimenti

       Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
RENDIMENTI DI IMPIANTO                                   37

     Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
38

Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
IL PROGETTO DELL’IMPIANTO TERMICO                         39

 Bilancio di potenze termiche [W]

      Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
40

Potenze disperse in condizioni di progetto [W]

                     Ti = temperatura dell’aria interna = 20 °C
                  Te = temperatura dell’aria esterna di progetto

      Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
IL BILANCIO ENERGETICO SECONDO LA                                                      41
UNI EN ISO 13790

Il bilancio di energia viene definito includendo le seguenti quantità
(si considera solo il calore sensibile)

- dispersione termica per trasmissione e ventilazione
dall’ambiente riscaldato verso l’ambiente esterno;

- scambio termico per trasmissione e ventilazione tra zone adiacenti;

- apporti termici interni;

- apporti solari;

- perdite di generazione, distribuzione, emissione e
regolazione dell’impianto di riscaldamento;

- energia assorbita dall’impianto di riscaldamento.
Il bilancio di energia può anche considerare l’energia recuperata da sorgenti varie.

         Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
TERMINI PRINCIPALI DEL B.E.                              42

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PROCEDIMENTO DI CALCOLO                                                              43

Definire i confini dell’ambiente riscaldato e, se appropriato, delle differenti
zone ed ambienti non riscaldati
Nel caso di riscaldamento intermittente o ventilazione intermittente,
definire, all’interno del periodo di calcolo, i periodi aventi modalità differenti
di riscaldamento e ventilazione
Per una zona termica singola o per un calcolo multi-zona, calcolare il
coefficiente di dispersione termica dell’ambiente riscaldato
Per il calcolo stagionale, definire o calcolare la durata e i dati climatici della
stagione di riscaldamento
Per ciascun periodo di calcolo (mese o stagione di riscaldamento):
calcolare la temperatura interna corretta per ciascun periodo
calcolare la dispersione termica, QL
calcolare gli apporti termici interni, Qi
calcolare gli apporti solari, Qs
calcolare il fattore di utilizzazione degli apporti termici, η
calcolare il fabbisogno termico, Qh, per tutti i periodi di calcolo
calcolare il fabbisogno termico annuale, Qh
calcolare il fabbisogno di energia per il riscaldamento, tenendo in considerazione
le perdite dell’impianto di riscaldamento

        Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
CONCLUSIONI                                              44

 Lo scopo del sistema edificio-impianto è il comfort

 Il risparmio energetico non deve essere perseguito a
 scapito del comfort

 Un edificio può avere un alto consumo energetico,
 ma una scarsa qualità ambientale

 Il comfort non è garantito soltanto dalle condizioni
 termo-igrometriche, ma anche dalla qualità dell’aria,
 dell’ambiente interno, dell’illuminazione e dalla
 protezione dai rumori

     Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
45

Mario Butera – Architetture Sostenibili - Palermo
L’AMBIENTE ESTERNO e L’EDIFICIO                                                                       46

                                  L’evoluzione dell’architettura è stata condizionata dall’esigenza
                                     primaria di consentire la vita dell’uomo all’interno dell’edificio

                            Un architetto non può prescindere dal considerare l’edificio come un
                                     sistema vitale nel quale si sommano effetti fisici determinati
                                      dall’interazione dello stesso edificio con l’ambiente esterno

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