LE ASSOCIAZIONI CHE FANNO LA DIFFERENZA - Guida alle associazioni che agiscono per le pari opportunità uomo e donna in provincia di Trento - Pari ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Assessorato alla solidarietà internazionale e alla convivenza Osservatorio per le politiche di pari opportunità LE ASSOCIAZIONI CHE FANNO LA DIFFERENZA Guida alle associazioni che agiscono per le pari opportunità uomo e donna in provincia di Trento 2009 7
© Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla solidarietà internazionale e alla convivenza Redazione del testo e raccolta dati: dott.ssa Elena Bizzotto, dott.ssa Chiara Sartori, dott.ssa Elisa Fait Progettazione e coordinamento: dott.ssa Lucia Trettel, dott.ssa Sabrina Zanoni Le ASSOCIAZIONI che fanno la differenza: guida alle associazioni che agiscono per le pari opportunità fra uomo e donna in provincia di Trento. – [Trento] : Pro- vincia autonoma di Trento. Giunta, 2009. – 84 p. ; 24 cm. – (Osservatorio per le politiche di pari opportunità ; 7) In testa al front.: Provincia autonoma di Trento, Assessorato alla solidarietà internazionale e alla convivenza 1. Enti senza scopo di lucro – Trentino - Guide 361.7630945385
Osservatorio per le politiche di pari opportunità LE ASSOCIAZIONI CHE FANNO LA DIFFERENZA Guida alle associazioni che agiscono per le pari opportunità uomo e donna in provincia di Trento Giunta della Provincia Autonoma di Trento Trento 2009
indice Premessa 5 Nota metodologica 7 1 ASSOCIAZIONI ATTIVE PER LE PARI OPPORTUNITÀ 9 1 A.C.I.S.J.F. Casa Tridentina della Giovane 11 2 ADMI Associazione Donne Musulmane d’Italia 12 3 ALFID Associazione Laica Famiglie in Difficoltà 13 4 ArciLesbica L’Altra Venere Trentino-Alto Adige 14 5 ATAS Onlus 15 6 BANCA DEL TEMPO DI ROVERETO 17 7 CENTRO ITALIANO FEMMINILE 18 8 CGIL DEL TRENTINO 19 9 COORDINAMENTO DONNE PENSIONATE SPI-CGIL 20 10 COLDIRETTI DONNE IMPRESA 21 11 CONFARTIGIANATO DONNE IMPRESA 22 12 CONFESERCENTI DEL TRENTINO 23 13 CISL DEL TRENTINO 24 14 COORDINAMENTO DONNE CISL DEL TRENTINO 25 15 COORDINAMENTO DONNE DI TRENTO 26 16 COORDINAMENTO PROVINCIALE DONNE ACLI 28 17 DONNE IMMIGRATE AGORà 29 18 DONNE IN CAMPO 31 19 DONNE IN COOPERAZIONE 33 20 FIDAPA Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari 35 21 FONDAZIONE FAMIGLIA MATERNA 37 22 GRUPPO DONNE RENDENA 39 23 IL GIOCO DEGLI SPECCHI 40 24 LA VOCE DELLE DONNE 42
25 MAFALDA Associazione Donne Trento 44 26 MO.I.CA. Movimento Italiano Casalinghe 45 27 OSSERVATORIO DI CARA CITTà 46 28 PROGETTIO A.D.ELE. Associazione Donne Elettrici 47 29 PUNTO D’APPRODO Società Cooperativa Sociale Onlus 49 30 SILLABARIA-Scrittura di donne 51 31 SOCIETà ITALIANA DELLE LETTERATE - Gruppo di Trento 52 32 SOROPTIMIST INTERNATIONAL - Club di Trento 53 33 TERZIARIO DONNA Confcommercio della Provincia di Trento 55 34 TEUTA Associazione Culturale Donne Albanesi in Trentino 56 35 UIL del Trentino 57 2 BUONE PRASSI 59 1 CEAL+ 61 2 Circolo del cinema EFFETTO NOTTE 62 3 CITTà APERTA Ponti fra persone Lingue e Culture 63 4 Gruppo Vocale CONCENTUS CLIVI 64 5 OLTRE Cooperativa Sociale 65 6 KALEIDOSCOPIO Società Cooperativa Sociale 67 7 LA CASA DI FELTRO Laboratori sperimentali di ricerca 68 8 LILA TRENTINO 69 9 MORE Associazione di promozione sociale 70 3 SOGGETTI ISTITUZIONALI 71 1 ASSESSORATO alla solidarietà internazionale e alla convivenza 73 2 COMMISSIONE PROVINCIALE PARI OPPORTUNITà TRA UOMO E DONNA 76 3 CONSIGLIERA DI PARITà 79 4 CENTRO DI STUDI INTERDISCIPLINARI DI GENERE 83
LE ASSOCIAZIONI CHE FANNO LA DIFFERENZA
Premessa Il principio di pari opportunità tra uomo e donna, a partire dalle sollecitazioni europee, è un valore che si deve tradurre in azioni concrete di attenzione, sensibilizzazione e promozione ma anche di vere e proprie iniziative di riduzione delle eventuali disugua- glianze dovute all’appartenenza di genere. E’ evidente che si tratta di agire a più livelli, con varie modalità, utilizzando diversi strumenti, nella consapevolezza che nessuna azione è esaustiva, ma allo stesso tempo che è necessario un impegno costante. Per questo diventano importanti e preziose le competenze e le iniziative di tutti, per- ché ogni idea, ogni sollecitazione, ogni iniziativa riesce a cogliere un diverso punto di vista e contribuisce allo sviluppo e al processo che conduce alla piena cittadinanza. Ecco il perché di questa piccola guida che raccoglie in un unico contenitore i soggetti che sul territorio della provincia di Trento si occupano di pari opportunità tra uomo e donna. Ecco perché riteniamo fondamentale mettere insieme in primo luogo le associazioni che hanno tra i propri fini statutari, anche con sfumatura diversa, il principio delle pari opportunità tra uomini e donne, espresso anche come attenzione e consapevolezza della differenza tra i generi. Si tratta di un primo passo per costruire una rete ed una collaborazione tra chi agisce per un obiettivo comune. Accanto a queste associazioni è importante valorizzare le esperienze e le iniziative di qualità ideate e messe in campo anche da chi non ha, in modo esplicito, individuato le pari opportunità tra i propri fini statutari: è nella seconda parte di questa guida che si ritrovano queste “buone prassi” che possono costituire un ottimo esempio di cosa può essere fatto per costruire insieme la parità sostanziale. Infine abbiamo ritenuto utile riportare i soggetti pubblici che istituzionalmente si oc- cupano di pari opportunità tra uomini e donne a livello provinciale, quale contesto di riferimento e sostegno permanente nei confronti della società civile che si esprime attraverso le associazioni. L’idea è che non si tratti di una semplice pubblicazione, e tantomeno di una pubbli- cazione statica e definitiva, anzi. L’obiettivo è di gettare le basi per costruire insieme una rete di soggetti la cui singola azione possa inserirsi in un percorso comune per raggiungere la pari dignità sociale e la vera uguaglianza di cui parla la nostra Costi- tuzione. Lia Giovanazzi Beltrami
Nota metodologica La legge provinciale n. 41 del 1993 istituisce la Commissione provinciale pari op- portunità e prevede che i 12 componenti nominati dalla Giunta provinciale vengano designati dalle associazioni e dai movimenti femminili che abbiano come fine istitu- zionale la promozione di iniziative a favore della condizione femminile (art. 2, comma 2, lettera a). In provincia di Trento però non esiste un Albo “delle associazioni per le pari opportu- nità” o “delle associazioni femminili”. Per disporre di un riferimento costante dell’espressione della società civile a supporto del governo provinciale sulla questione di genere e delle pari opportunità tra uomo e donna, è nata perciò l’idea di questa pubblicazione, risultato tangibile di un’attività di ricognizione e raccolta delle associazioni che sul territorio provinciale agiscono a vario livello per le pari opportunità tra uomo e donna. La prima sezione della guida raccoglie quelle che, per i nostri fini, abbiamo denomi- nato “Associazioni attive per le pari opportunità”, ovvero quelle associazioni che, tra i propri fini statutari, hanno esplicitato le pari opportunità tra uomo e donna. Per costruire l’insieme di queste associazioni abbiamo percorso due strade: la prima ha previsto l’inclusione delle associazioni che hanno presentato la propria candida- tura per l’elezione dei componenti della Commissione provinciale delle pari opportu- nità: dato che secondo l’art. 2 della l.p. 41/1993 tali associazioni devono avere tra i propri fini istituzionali la promozione di iniziative a favore della condizione femminile rientrano con certezza tra le “Associazioni attive per le pari opportunità”. La presentazione della candidatura per l’elezione della Commissione è però volonta- ria, per cui non possiamo essere certi di conoscere tutte le associazioni del territorio. E’ stata pertanto percorsa una seconda strada, che ci ha permesso di verificare il più possibile tutte le associazioni presenti sul territorio provinciale nell’intento di comple- tare la ricognizione; a tal fine sono state contattate le associazioni iscritte all’elenco del Centro Servizi Volontariato della provincia di Trento, alle quali è stato chiesto di restituire i propri dati nel caso in cui le pari opportunità rientrassero tra gli scopi sta- tutari. L’insieme delle associazioni della prima e della seconda fonte costituisce così la prima sezione di questa pubblicazione, la sezione delle “Associazioni attive per le pari opportunità”. Trattandosi di una guida riguardante le associazioni non sono stati presi in considerazione i movimenti politici.
Abbiamo ritenuto però che potesse essere interessante rendere visibile anche la progettualità e le iniziative realizzate da associazioni diverse dalle prime, ossia senza finalità esplicite di pari opportunità nello statuto. Le protagoniste della seconda sezione sono diventate quindi le azioni interessanti per le pari opportunità, le cosiddette buone prassi che hanno ricevuto, per la loro realizza- zione, il contributo concesso dalla Provincia. La concessione del finanziamento presuppone infatti che l’idea progettuale sia stata verificata nella sua pertinenza nell’ambito delle pari opportunità e che sia stata valutata meritevole del finan- ziamento. In questa seconda sezione sono stati riportati i progetti innovativi e replicabili realizzati da associazioni che possano essere d’esempio anche per altre realtà indipendentemente dal periodo di realizzazione. La terza sezione, infine, riporta i soggetti che, a livello provinciale, hanno come fine istituzionale prioritario il principio delle pari opportunità tra uomo e donna. Per ogni soggetto delle tre sezioni sono riportate alcune informazioni utili: indi- rizzo, telefono ed orari, una breve descrizione dell’attività e degli obiettivi e, se presenti, le buone prassi attivate. Tutti i dati qui pubblicati sono altresì inseriti sul sito www.pariopportunita.pro- vincia.tn.it. L’intenzione è di mantenere monitorato ed aggiornato l’archivio dei soggetti at- tivi per le pari opportunità che per la prima volta viene qui divulgato: l’attività di ricognizione non va infatti considerata conclusa ma, al contrario, l’obiettivo è di permettere ad altri soggetti o ad altre buone esperienze, non contattate in questa prima fase, di rendersi visibili e di entrare a far parte di questa rete.
ASSOCIAZIONI ATTIVE PER LE PARI OPPORTUNITÀ
1 Nome A.C.I.S.J.F Casa Tridentina della Giovane Indirizzo Via della Prepositura, 58 - 38122 Trento - entrata Piazza Leonardo da Vinci Tel 0461 234315 Orario 24 ore su 24 per l’intero anno comprese le festività Mail acisjf.tn@casadellagiovane.191.it Sito www.acisjftrento.it Obiettivi La Casa Tridentina della Giovane – A.C.I.S.J.F è un centro di accoglienza e attività che ospita in un clima di conoscenza e integrazione reciproca, giovani e donne senza distinzione di religione, nazionalità ed estrazione sociale. A.C.I.S.J.F ospita inoltre, in appositi spazi, un gruppo di studenti di Scuola Media Superiore e delle Facoltà Universitarie. La struttura offre un servizio di pronta emergenza 24 ore su 24 e l’ac- coglienza di utenti con progetti strutturati in collaborazione con i servizi socio-sanitari. 11
2 Nome ADMI Associazione Donne Musulmane d’Italia Indirizzo Via Pranzelores, 58/10 - 38121 Trento Tel 339 4357091 Orario Mail admi-trento@gmail.com Sito www.efomw.eu Obiettivi L’obiettivo centrale dell’A.D.M.I è quello di informare le donne musulmane e attività sui loro diritti e sui servizi di cui possono usufruire. Più specificatamente, l’associazione si impegna a salvaguardare l’identità delle donne islami- che, combattendo la discriminazione e la violenza e promuovendo un’inte- grazione positiva e attiva tramite la conoscenza reciproca e il dialogo a più livelli (interreligioso, interculturale…). L’associazione opera, inoltre, per migliorare la situazione della donna musulmana immigrata e per aiutare le famiglie musulmane. Tali obiettivi si concretizzano attraverso la conoscen- za e la collaborazione con altre associazioni locali, nazionali ed europee; ascoltando i bisogni e le proposte delle donne; realizzando attività di vario genere (incontri, convegni, conferenze, corsi, laboratori, feste...). Buone Punto d’ascolto prassi Una o più donne residenti da decenni in Trentino, presso la sede dell’as- sociazione Comunità Islamica in Via Vivaldi 14/1, danno la disponibilità ad ascoltare le donne immigrate per dare sostegno morale e fornire infor- mazioni utili circa i loro diritti, i servizi offerti sul territorio, i recapiti di altre associazioni o enti a cui può essere utile rivolgersi. Lo scopo principale di questa prassi è dare la possibilità a molte donne (che altrimenti non sa- prebbero a chi rivolgersi) di essere ascoltate e di ricevere informazioni utili a risolvere le loro problematiche, un servizio che, inoltre, aiuta a creare fiducia nei confronti delle istituzioni. Periodo di realizzazione: 2009 12
3 Nome ALFID Associazione Laica Famiglie in Difficoltà Indirizzo Viale S. Francesco D’Assisi, 10 - 38100 Trento Tel 0461 235008 - 233528 Orario 8.30-12.30/14.00-18.00 Mail alfidtrento@libero.it Sito Obiettivi L’ALFID svolge attività di orientamento e consulenza, in particolare nella e attività crisi di coppia, e fornisce: informazioni e consulenza sui diritti e doveri reciproci dei coniugi e nei confronti dei figli; consulenza nelle crisi fami- liari, soprattutto in rapporto a un’eventuale separazione; informazioni e indicazioni sulla rete dei servizi pubblici e del privato sociale; mediazione familiare e/o sostegno genitoriale (supporto al genitore separato, even- tualmente sostegno psicologico e/o supporto pedagogico, mediazione familiare); ospitalità temporanea (alloggio temporaneo in struttura protetta per adulti singoli o con minori). L’ALFID offre questi servizi ai singoli (uomi- ni e donne) e alla coppia, con particolare attenzione ai componenti deboli delle famiglie e quindi ai figli. L’associazione svolge l’attività con operatori propri e con collaboratori esterni, in rete con servizi sociali, enti del privato sociale, tribunali, professionisti. 13
4 Nome ArciLesbica L’Altra Venere Trentino Alto-Adige Indirizzo Largo Nazario Sauro, 11 - 38122 Trento Tel 347 1379703 Orario Consulenza telefonica: 1° e 3° mercoledì del mese dalle 20.00 alle 22.00. Altro: da consultare sul sito dell’associazione. Mail laltravenere@yahoo.com Sito www.laltravenere.org Obiettivi L’associazione promuove l’affermazione dell’identità e la diffusione della e attività cultura lesbica attraverso varie iniziative (cineforum, mostre, conferenze, presentazione libri a tematica, partecipazione a corsi di formazione). Agisce, inoltre, per superare ogni forma di discriminazione e pregiudizio nei confronti dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, offre uno spazio per incontrare, comunicare, divertirsi e riflettere e un servizio di consulenza telefonica rivolto alle donne. Buone Guarda in faccia la Violenza prassi Sagome di donne e uomini a grandezza naturale, inserite in alcuni luoghi chiave del territorio, hanno raccontato storie di violenza subita da donne lesbiche e da uomini gay. L’evento/esibizione di sperimentazione culturale e di animazione sociale ha ricorso allo spazio pubblico nella sua dimensio- ne sociale, allo scopo di far emergere in contesti diversi e rivolgendosi a pubblici differenziati, il tema della violenza di genere nella sua declinazio- ne per orientamento sessuale. Tale iniziativa ha voluto informare, sensibi- lizzare e incrementare la consapevolezza ed il senso civico dei cittadini/e sull’argomento, con particolare attenzione ai/alle giovani. Periodo di realizzazione: settembre 2009 14
5 Nome ATAS Onlus Associazione Trentina Accoglienza Stranieri Indirizzo Via Madruzzo, 21 - 38121 Trento Tel 0461 263330 Orario Trento: lunedì-venerdì: 9.00 - 12.00; mercoledì: 17.00 - 19.00 Rovereto: martedì, 17.00 - 19.00; giovedì 9.00 - 12.00 - Via Bezzi, 29 Cles: mercoledì 10.00 - 13.00 - c/o Comprensorio C 6 Mail info@atas.tn.it Sito www.atas.tn.it Obiettivi ATAS Onlus opera per favorire tra gli stranieri la conoscenza e la consa- e attività pevolezza dei propri diritti e doveri di cittadinanza, sostenendoli in partico- lare nei rapporti con lo Stato, nell’accesso ai servizi pubblici, nella ricerca dell’alloggio e del lavoro, nel processo di inclusione sociale e culturale nel territorio trentino; far conoscere alla comunità locale le potenzialità positi- ve del fenomeno migratorio in modo da facilitare una convivenza pacifica e prevenire fenomeni di xenofobia e razzismo. Diverse e ad ampio raggio sono le modalità di sostegno agli stranieri da parte di ATAS Onlus: offre consulenza, alloggi temporanei, servizi immobiliari al privato (affinché pos- sa cedere in affitto un immobile all’associazione stessa che ne garantisce la gestione immobiliare), interviene presso le Case Circondariali trentine, promuove attività di volontariato al suo interno (ente accreditato presso il Servizio Civile Nazionale), offre un servizio di microcredito agli immigrati che hanno difficoltà ad accedere al prestito bancario e, inoltre, si occupa della progettazione e della realizzazione di attività formative. 15
5 ATAS Onlus Buone Casa accoglienza femminile prassi La “Casa di Accoglienza Femminile” (CAF) gestita da ATAS Onlus ha lo scopo di offrire a donne immigrate che si trovano in situazione di difficoltà un’accoglienza temporanea (6+6 mesi) in vista di un inserimento nella società. Dalla condivisione di spazi comuni tra le donne straniere possono nascere scambi interculturali, legami di amicizia e supporto, momenti di convivialità. All’interno della Casa sono presenti giornalmente le operatrici di ATAS onlus e una volontaria che sostengono le ospiti nella gestione della convivenza e negli eventuali problemi o difficoltà personali. Periodo di realizzazione: 1994-2009 Tutti i colori delle donne 1 e 2 Percorso formativo volto ad offrire alle partecipanti straniere competenze applicabili fin da subito nella vita quotidiana, atte a favorire l’inserimento nella società trentina. Uno dei punti di forza è risultato essere il fatto che non si è trattato di un corso che si può trovare preconfezionato sul merca- to, ma di un progetto che ha tenuto conto delle esigenze reali delle donne straniere che quotidianamente si rivolgono ad Atas. Ha inoltre contribuito a meglio inserire la CAF – presso la quale si sono tenute le sessioni for- mative – nel tessuto cittadino e urbano. La seconda edizione si terrà a Rovereto, fuori dal contesto “protetto” della CAF. Periodo di realizzazione: gennaio - marzo 2009 / agosto - dicembre 2009 16
6 Nome BANCA DEL TEMPO DI ROVERETO Indirizzo Via Vicenza, 5 - 38068 Rovereto Tel 0464 431260 Orario Mercoledì 16.00 - 17.00 Mail velvet6141@yahoo.it / carmen.simoncelli@dnet.it Sito Obiettivi Si tratta di un sistema di mutuo aiuto basato sul principio dello scambio: io e attività offro un po’ del mio tempo per qualcosa che sono in grado di fare e chiedo il tempo di un’altra persona per una mia necessità. Il tempo diventa una risorsa, una ricchezza che si può offrire per migliorare, nelle piccole cose, la qualità della vita e le relazioni umane. La Banca del tempo può offrire a figure femminili trentine, capaci in campo letterario ed in altri settori, spa- zio e opportunità di trasmettere le loro conoscenze e saperi. Inoltre, anche alle donne esperte in campi non riconosciuti ufficialmente può essere data l’occasione di farsi conoscere. 17
7 Nome CENTRO ITALIANO FEMMINILE Indirizzo Via Suffragio, 63 - 38122 Trento Tel 0461 924547 Orario martedì e venerdì 9.00 - 12.00 Mail cif.tn@virgilio.it Sito Obiettivi Il Centro Italiano Femminile opera per la promozione sociale e culturale e attività delle donne: si occupa di prevenzione per la salute della donna, attraverso l’attivazione di corsi di formazione, e collabora con l’associazione Donne Albanesi A.C.D.A.I.T. Il Centro Italiano Femminile di Trento è promotore di progetti volti a soste- nere azioni di contrasto allo sfruttamento della prostituzione; realizza corsi di classi di esercizi di Bioenergetica per la prevenzione della salute della donna; collabora con l’Associazione A.C.D.A.I.T. per la reciproca cono- scenza e l’approfondimento delle esperienze di pari opportunità nei rispet- tivi paesi (Albania-Italia); sostiene Progetti di formazione ed educazione all’Ascolto e alla Comunicazione per la diffusione delle Pari Opportunità. 18
8 Nome CGIL del Trentino Indirizzo Via Muredei, 8 - 38122 Trento Tel 0461 303911 - Fax 0461 303900 Orario 8.30 - 12.30 / 14.30 - 18.00 Mail info@cgil.tn.it Sito www.cgil.tn.it Obiettivi La CGIL è un’organizzazione sindacale generale che promuove la libera e attività associazione e l’autotutela solidale e collettiva delle lavoratrici e dei lavo- ratori dipendenti o eterodiretti, di quelli occupati in forme cooperative e autogestite, dei parasubordinati, dei disoccupati, inoccupati o comunque in cerca di prima occupazione, delle pensionate e dei pensionati, delle anziane e degli anziani. Promuove nella società, anche attraverso la con- trattazione, una politica di pari opportunità tra donne e uomini ed uniforma il suo ordinamento interno al principio della non discriminazione tra i sessi. Tutela inoltre il diritto di tutte le lavoratrici/lavoratori a rapporti corretti e imparziali, in riferimento all’eventualità di molestie e ricatti sessuali. 19
9 Nome Coordinamento Provinciale DONNE SPI-CGIL TRENTINO Indirizzo Via Muredei, 8 - 38122 Trento Tel 0461 303945 - Fax 0461 935176 Orario lunedì-venerdì 9.00 - 12.00 / 14.30 - 17.00 Mail spi.trentino@mail.cgil.it Sito www.cgil.tn.it Obiettivi Il Coordinamento provinciale donne SPI-CGIL Trentino svolge attività di e attività formazione per favorire l’entrata delle donne nel gruppo dirigente, elabora piattaforme per la contrattazione di genere e propone iniziative culturali. 20
10 Nome COLDIRETTI DONNE IMPRESA Indirizzo Via Giusti, 40 - 38122 Trento Tel 0461 915575 - Fax 0461 913093 Orario lunedì e giovedì 8.00 - 12.30 / 14.00 - 17.30 venerdì 8.00 - 12.00 Mail l.deavi@coldiretti.it Sito www.coldiretti.it/index.asp Obiettivi Coldiretti Donne Impresa si impegna a promuovere lo sviluppo dell’im- e attività prenditoria femminile in agricoltura e nel mondo rurale e ad elaborare in- dicazioni e proposte in materia di politiche sociali - a partire dalla analisi della realtà femminile agricola e del mondo rurale - in tutti i suoi cicli di vita. Coldiretti Donne Impresa affianca all’attività culturale e di comunica- zione verso i consumatori e la società, la promozione della partecipazione femminile all’azione sindacale, anche attraverso programmi di formazione delle donne, da realizzare nel quadro delle attività formative dell’organiz- zazione. Tra gli altri obiettivi: rappresentare Coldiretti nelle istituzioni di parità e negli organismi per le politiche femminili, a livello nazionale, eu- ropeo e internazionale; collaborare alla concreta attuazione dell’impegno sulle pari opportunità. Buone Donne e agricoltura. La situazione in Trentino. prassi è stata realizzata una pubblicazione in collaborazione con l’Assessorato Pari Opportunità della Provincia autonoma di Trento per porre l’attenzione sulla presenza femminile in agricoltura in quanto fattore chiave di uno svi- luppo rurale sostenibile ed equilibrato. 21
11 Nome Confartigianato donne impresa Indirizzo Via Brennero, 182 - 38121 Trento Tel 0461 803853 - Fax 0461 803856 Orario 8.00 - 12.30 / 14.00 - 17.30 Mail gruppodonneimpresa@artigiani.tn.it Sito www.artigiani.tn.it Obiettivi Confartigianato Donne Impresa, gruppo che rappresenta le donne im- e attività prenditrici dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento è finalizzato a promuovere obiettivi di carattere sociale, a incentiva- re lo sviluppo e il consolidamento dell’imprenditoria femminile e a tutelare gli interessi sociali ed economici delle donne iscritte. In particolare, si propone di favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità fem- minile e delle pari opportunità; promuovere la presenza delle imprenditrici presso Enti ed Organismi economici, sociali e culturali, pubblici e privati, nazionali ed internazionali; sostenere la diretta partecipazione delle donne imprenditrici all’attività sindacale, economica e sociale nel sistema Con- fartigianato nonché il loro accesso alle cariche elettive nell’ottica di una politica di pari opportunità; promuovere azioni di formazione professio- nale, manageriale, culturale, capaci di incrementare l’affermazione dello specifico femminile nel mondo del lavoro; essere attivamente presente con proprie proposte e iniziative nell’ambito delle tematiche sociali, per un consesso civile in cui siano prioritari i valori della solidarietà, del rispetto, della dignità dell’essere umano. 22
12 Nome CONFESERCENTI DEL TRENTINO Indirizzo Via Maccani, 207 - 38122 Trento Tel 0461 434200 - Fax 0461 434243 Orario 8.30 - 12.30 / 13.30 - 17.30 Mail confesercenti@rezia.it Sito www.tnconfesercenti.it Obiettivi Confesercenti del Trentino da 35 anni rappresenta le piccole e medie im- e attività prese del terziario e si impegna per promuovere gli interessi delle aziende associate con un’intensa attività sindacale. Nell’ultimo decennio ha raffor- zato anche il proprio impegno nella promozione delle pari opportunità svol- gendo attività di consulenza fiscale e normativa alle donne che intendono diventare imprenditrici (o che già hanno una micro-impresa) e partecipando a convegni e gruppi di lavoro provinciali e nazionali. In questo ambito, si tenta di dare le maggiori informazioni possibili per adottare particolari forme di flessibilità del lavoro, così da favorire l’occupazione femminile. Buone Albo provinciale Co-manager prassi Il progetto “Albo delle CoManager” è stato attivato e progettato in colla- borazione tra Associazione Artigiani e Piccole Imprese della provincia di Trento, Confesercenti del Trentino, Provincia Autonoma di Trento – As- sessorato alla convivenza ed alla solidarietà internazionale (Ufficio pari opportunità). Si tratta di un REGISTRO in cui sono memorizzati nominativi e caratteristiche professionali delle Co-manager, ossia potenziali sostitute delle imprenditrici, disponibili a sostituire le imprenditrici totalmente o par- zialmente. E’ uno strumento che può essere utilizzato dalle imprenditrici donne che necessitino di essere sostituite temporaneamente nella propria attività in momenti in cui è necessaria un’assenza prolungata (maternità; malattia e/o cure mediche; cura dei figli; cura degli anziani e in genere della famiglia allargata; studio e formazione). 23
13 Nome CISL DEL TRENTINO Indirizzo Via S.Croce, 61 - 38122 Trento Tel 0461 215111 Orario 9.00 - 12.00 / 15.00 - 18.00 Mail usr.trentiFno@cisl.it Sito www.cisltn.it Obiettivi La CISL è da sempre impegnata a sostenere le donne lavoratrici nel pieno e attività riconoscimento dei diritti fondamentali di parità, di trattamento e di oppor- tunità nel mercato del lavoro e in tutte le articolazioni della vita sociale e civile, favorendo azioni d’inclusione lavorativa consapevole della necessi- tà di affiancare ad esse politiche di conciliazione e condivisione dei tempi di cura e dei tempi di lavoro con iniziative efficaci e concrete per conciliare lavoro e famiglia, partendo dal rafforzamento dei servizi per l’infanzia e per gli anziani insieme alla promozione d’iniziative politiche per l’adozione di misure contro tutte le discriminazioni di genere. La CISL, in coerenza con i propri valori, è consapevole che, promuove- re l’occupazione femminile è diventata un’urgenza non solo per ragioni di pari opportunità e di giustizia sociale, ma soprattutto perché le donne sono le risorse fondamentali di cui sviluppo, innovazione ed economia del Paese, non possono fare a meno. Ciò nella consapevolezza che la pro- mozione, l’inclusione e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro, insieme all’affermazione dell’uguaglianza di genere sono i pre-requisiti per il raggiungimento degli obiettivi di Lisbona per il 2010. 24
14 Nome COORDINAMENTO DONNE CISL DEL TRENTINO Indirizzo Via S.Croce, 61 - 38122 Trento Tel 0461 215111 - Fax 0461 237458 Orario 9.00 - 12.00 / 15.00 - 18.00 Mail usr.trentino@cisl.it Sito www.cisltn.it Obiettivi Con particolare riferimento al genere l’associazione si occupa di coordi- e attività nare le attività e le proposte interne al sindacato; avanza sia proposte alle federazioni in ordine alla contrattazione che pareri alla segreteria in ordine a proposte politiche; progetta ed attiva iniziative di formazione; progetta ed attiva iniziative interne e/o rivolte alla cittadinanza in ordine a tematiche d’interesse generale e/o specifico. 25
15 Nome COORDINAMENTO DONNE di Trento Indirizzo Via Stoppani, 3/2 - 38122 Trento Tel 334 3616253; 0461 920553 Orario martedì e giovedì 17.00 - 19.00 Mail coordonnetn@virgilio.it Sito www.coordinamentodonneditrento.it Obiettivi Il Coordinamento donne di Trento si impegna affinché vengano realizzate e attività le pari opportunità tra uomo e donna in tutti i campi. L’associazione svolge azioni concrete di contrasto alla violenza contro le donne; azioni formative nei confronti delle donne straniere; azioni di sostegno alla creatività e alla crescita culturale delle donne; pressioni sulle istituzioni, anche in rete con altre associazioni, perché vengano difese le leggi volute dalle donne a sal- vaguardia della loro salute, della loro autodeterminazione e dei loro diritti. Buone Centro antiviolenza prassi Indirizzo Via Dogana 1 - 38122 Trento Tel 0461 220048 Orario lunedì, martedì, giovedì e venerdì 8.30 - 16.30; mercoledì 13.00 - 19.00 Mail centroantiviolenzatn@tin.it Sito www.centroantiviolenza.it Servizio rivolto a donne che nel rapporto di coppia, in famiglia, nelle re- lazioni interpersonali e in ogni altro contesto sociale sono minacciate o hanno esperienza di violenza fisica e/o sessuale e/o psicologica e/o eco- nomica. Il servizio consiste principalmente nello svolgimento di percorsi personalizzati finalizzati a permettere un incremento della consapevolez- za da parte della donna vittima di violenza rispetto al rischio che comporta, 26
15 COORDINAMENTO DONNE DI TRENTO per sé e per i propri eventuali figli/e, vivere in una situazione di violenza e/ o maltrattamento e di sostenerla nell’intraprendere percorsi di messa in si- curezza e di uscita dalla situazione di violenza (empowerment). Il servizio ha anche l’obiettivo di aumentare l’attenzione a tale problematica da parte dei servizi operanti sul territorio e di diffondere competenze e conoscenze sul tema della violenza sulle donne che favoriscano quel cambiamento culturale indispensabile a superare il fenomeno. Il servizio è referente per il Trentino del numero nazionale 1522 contro la violenza sulle donne. Progetto Donne Pachistane 15 incontri per un totale di 30 ore che hanno offerto, con l’aiuto costante dell’intermediatrice culturale e di donne volontarie che si sono occupa- te dei figli/e mentre le madri erano impegnate nel corso, un’opportunità di integrazione e di scambio culturale ad un gruppo di donne pachista- ne di Trento. Gli incontri hanno visto la partecipazione di donne italiane professionalmente competenti in vari settori, quali le pari opportunità, la comunicazione, la facilitazione linguistica, la sanità, la scuola, l’ambiente all’interno di corsi di alfabetizzazione/conversazione mirata e di riflessione di gruppo. Il percorso ha permesso di utilizzare gli argomenti ed i termini degli interventi di settore per la facilitazione linguistica ed ha favorito l’in- contro ed il confronto. Periodo di realizzazione: gennaio - aprile 2009 Sul filo della memoria In dieci incontri, tenuti da un’esperta in scrittura autobiografica seguendo gli stimoli derivati dal pensiero della filosofa Maria Zambrano, sono stati usati codici espressivi diversi (scrittura, manipolazione plastica, disegno, immagini, suoni) per esprimere quei pensieri che, legati al sentimento e alle emozioni, da sempre rendono possibile alle donne tenere uniti vita e senso della vita. Il percorso ha permesso di creare nella propria esperien- za e dentro di sé i motivi di conferma del proprio valore e del valore della propria vita. Periodo di realizzazione: febbraio - marzo 2009 27
16 Nome Coordinamento provinciale donne ACLI Indirizzo Via Roma, 57 - 38122 Trento Tel 0461 277277 Orario lunedì e venerdì 8.30 - 12.00 / 15.00 - 19.00 Mail segreteria@aclitrentine.it Sito www.aclitrentine.it Obiettivi Le Acli Trentine, attraverso i servizi promossi sul territorio, cercano di dare e attività risposte concrete ai bisogni della persona - non utente, non cliente, ma cittadino. La missione dell’associazione è quella di costruire una società giusta ed equa che mette in primo piano diritti umani, pace e solidarietà. La presenza delle donne nelle Acli costituisce un filo rosso costante nella loro storia fin dalle origini. Questo percorso promuove una progressiva consapevolezza e diffusione della cultura di genere, delle pari opportunità e della reciprocità tra le donne e gli uomini. Buone Progetto Mary Poppins prassi I ritmi e le esigenze lavorative di oggi impediscono spesso ai genitori di occuparsi direttamente dei figli, facendo emergere la necessità di servizi innovativi e risposte sempre più flessibili, con soluzioni personalizzate. Il progetto “Mary Poppins” mette a punto una possibilità di conciliare i tempi di lavoro, vita di famiglia e impegni educativi facilitando l’individuazione di babysitter qualificate e competenti in risposta alle esigenze delle singole famiglie. Inoltre, con particolare riferimento alle donne, il progetto facilita la formazione di babysitter qualificate attraverso un percorso formativo e l’inserimento nel mercato del lavoro; valorizza il ruolo delle babysitter attraverso un coordinamento pedagogico e un gruppo di riferimento. Periodo di realizzazione: 2008-2009 28
17 Nome Donne immigrate AGORA’ Indirizzo Via San Pio X, 48 - 38100 Trento Tel 328 0981382 Orario su appuntamento Mail nadiakol@libero.it Sito www.agora.tn.it Obiettivi Agorà si propone di unire, aiutare, orientare, formare e sostenere le don- e attività ne immigrate occupate nel settore di cura di anziani, malati e bambini. Per il raggiungimento delle sue finalità l’associazione offre principalmente sostegno ed ascolto. Lo statuto dell’associazione prevede: favorire l’inte- grazione delle donne immigrate a tutti i livelli sociali e culturali; realizzare attività dirette al loro sostegno e al superamento di difficoltà; assicurare orientamento alle donne ai servizi sul territorio; offrire mediazione in even- tuali conflitti tra i datori di lavoro e lavoratrici; supportare l’inserimento nel contesto territoriale ai figli delle donne; individuare bisogni sul territorio rispetto ai problemi della persona e della famiglia. Buone Corsi di formazione prassi Seminari di formazione: le tematiche dei seminari proposti (cura della per- sona, assistenza, problemi di demenza e morbo di Alzheimer, relazioni con utente e famiglia…) sono state scelte per la necessità di portare le donne immigrate, che lavorano come badanti, alla conoscenza delle rego- le e delle metodiche necessarie per poter svolgere bene il loro lavoro. Corsi benessere: corsi gestiti da medici con formazione specifica in gine- cologia e psicologia con l’obiettivo di aiutare ad affrontare i cambiamenti fisiologici e di conoscere il proprio corpo e la propria fisiologia. I corsi hanno inoltre permesso di attivare un confronto sulle situazioni di vita e d’integrazione personale delle donne straniere, di migliorare la loro con- 29
17 AGORA’ dizione psicologica, sostenere le situazioni di fragilità e, inoltre, mettere nelle condizioni di avere informazioni sulla propria salute e sui servizi sa- nitari e sociali territoriali. Viversi a Trento: corsi volti a migliorare le prestazioni in cucina italiana per le donne immigrate e ad apprendere la lingua russa e ucraina per i bambini e i ragazzi che hanno dimenticato la lingua d’origine. Scopo dei corsi è promuovere e aiutare l’inserimento delle straniere, ma anche salvaguardare le radici. Periodo di realizzazione: 2004-2005-2007-2009 Sidelki - Badanti Sidelki- Badanti è un documentario che rappresenta un tentativo di rac- contare agli italiani chi sono le donne straniere che si prendono cura di chi ne ha bisogno lavorando come badanti all’interno delle famiglie. A tal fine, alcune donne, arrivate da lontano, sono state intervistate per raccontare le motivazioni che le hanno spinte a cambiare il loro progetto di vita, le loro difficoltà e la loro nostalgia e talvolta disperazione che le accompagna. Le testimonianze sono state raccolte nel documentario, 50 minuti di racconti, rivelazioni, analisi del fenomeno con medici psichiatri e opinioni di figli e mariti che sono rimasti a casa. Sidelki – Badanti è il primo documentario in Italia che ha cercato di raccontare la verità, analizzando la situazione con una proposta di soluzioni. Periodo di realizzazione: 2006-2007 30
18 Nome DONNE IN CAMPO Indirizzo Via Maccani, 199 - 38121 Trento Tel 0461 421214 - Fax 0461 422259 Orario lunedì-giovedì 8.00 - 12.45 / 14.00 - 17.30 venerdì 8.00 - 13.00 Mail francesca.eccher@cia.tn.it Sito http://donneincampo.cia.tn.it Obiettivi Associazione che sostiene la crescita morale, civile ed economica delle e attività imprenditrici agricole e di tutte le donne che vivono nelle aree rurali. Don- ne in Campo si propone di: valorizzare l’imprenditorialità ed il protagoni- smo femminile nelle imprese agricole e nel territorio rurale; migliorare la condizione della donna in agricoltura e nelle zone rurali; promuovere e sostenere tutte le iniziative volte a realizzare condizioni di pari opportunità tra uomini e donne; promuovere la partecipazione femminile ai processi decisionali; incoraggiare una più sostanziale parità nella proprietà delle aziende agricole, nonché una più equa partecipazione alle attività interne all’azienda e alla gestione della stessa; offrire sostegno alle donne che operano in agricoltura per consentire loro di avere maggiore visibilità. At- traverso gruppi attivi di imprenditrici agricole e funzionarie, Donne in Cam- po realizza: mercati, degustazioni, fiere, incontri pubblici, seminari e corsi di formazione, studi, ricerche, pubblicazioni, attività di sensibilizzazione e informazione nelle scuole. 31
18 DONNE IN CAMPO Buone Laboratorio donne in campo prassi Formazione per donne che operano in agricoltura per valorizzare le loro competenze personali e professionali, acquisire maggiore consapevolez- za del proprio status e dei propri diritti e per fare rete. Nell’ambito del laboratorio sono stati affrontati dei temi nuovi come l’impresa, la multifun- zionalità dell’azienda, la tutela giuridica della donna, il marketing ecc. Periodo di realizzazione: novembre - dicembre 2007 Laboratorio di autopromozione per donne in campo Iniziativa formativa dedicata alle donne che operano in agricoltura affinché prendessero coscienza dell’importanza di dare visibilità alle loro attività di imprenditrici. I quattro incontri sono stati tenuti da una formatrice psi- cosociale esperta in dinamiche di gruppi e didattica attiva. Gli argomenti proposti hanno riguardato gli elementi di base della comunicazione e del- l’autopromozione, le strategie per il marketing e per l’autopromozione. Periodo di realizzazione: novembre - dicembre 2008 32
19 Nome DONNE IN COOPERAZIONE Indirizzo Via Segantini, 10 - 38122 Trento Tel 0461 898672; 0461 898667 Orario tutti i giorni 9.00 - 12.30; 14.30 - 17.00 Mail donne@ftcoop.it Sito www.ftcoop.it/donne Obiettivi L’Associazione Donne in Cooperazione si rivolge alle donne socie, am- e attività ministratrici e dipendenti di cooperativa che intendono promuovere e valorizzare l’impegno e il contributo femminile alla professione in ambito cooperativo e al movimento cooperativo trentino. Gli scopi statutari sono plurimi: la valorizzazione del lavoro femminile; la promozione di percorsi di formazione e di iniziative di informazione e sensibilizzazione sulle temati- che di genere e sulla normativa delle pari opportunità; il sostegno dell’ini- ziativa imprenditoriale trentina e la promozione di una maggiore presenza delle donne nei luoghi decisionali delle cooperative. Buone P.a.r.i. Politiche di Armonizzazione Responsabile dei tempi di prassi vita e lavoro nelle Imprese cooperative E’ stata realizzata una approfondita ricerca quantitativa e qualitativa sui mo- delli conciliativi tra i tempi di vita e lavoro sperimentati nelle cooperative ade- renti alla Federazione Trentina della Cooperazione con l’obiettivo di rendere visibili i benefici e sviluppare una politica aziendale socialmente respon- sabile orientata alla conciliazione. Successivamente, per sensibilizzare e promuovere la cultura aziendale della conciliazione, è stato organizzato un convegno per approfondire il tema, durante il quale, è stata anche presenta- ta una Guida sulla conciliazione come strumento concreto per promuovere strumenti e azioni di conciliazione e stimolare progettualità intercooperative per creare filiere di servizi a favore dei lavoratori e lavoratrici. 33
19 DONNE IN COOPERAZIONE www.ftcoop.it/portal/Portals/1/donne%20in%20cooperazione/convegno_ conciliazione/guida.pdf Periodo di realizzazione: 2007-2009 A.N.C.C.O.R.A. Analisi Negoziata nella Contrattazione Collettiva in un’Ottica di genere per Relazioni Antidiscriminatorie E’ stata realizzata un’attività di ricerca per verificare la possibilità di speri- mentare strumenti innovativi di contrattazione collettiva. Le tutele già previste si dimostrano insufficienti a rimuovere gli ostacoli ad una piena realizzazione della parità di opportunità di sviluppo professiona- le e di carriera; pertanto l’associazione ritiene importante il ruolo della con- trattazione collettiva nelle azioni a sostegno delle parità per dare risposta ad un bisogno collettivo di far progredire le pari opportunità effettive. Durante il seminario dal titolo “Che genere di Contrattazione? si è discus- so della possibilità di analizzare i contratti in un’ottica di genere cioè attra- verso una lettura critica delle clausole contrattuali e trovare poi misure e pratiche organizzative concrete a sostegno delle pari opportunità. http://www.ftcoop.it/portal/Default.aspx?tabid=588 Periodo di realizzazione: 2007-2009 Percorsi formativi in un’ottica di genere Percorsi formativi che tengono conto della dimensione di genere per raf- forzare competenze, far emergere potenzialità nascoste e in particolare superare stereotipi consolidati che attribuiscono caratteristiche specifiche al lavoro femminile e a quello maschile. I percorsi formativi sono volti da una parte ad agire sulle leve culturali e dall’altra a fornire efficaci strumenti professionali che possano attivare modelli organizzativi innovativi. L’obiet- tivo è quello di aiutare le cooperative e le persone che ne fanno parte a migliorare le proprie relazioni organizzative interne, valorizzare le risorse di genere interne e riequilibrare la partecipazione di genere alla governan- ce delle cooperative. http://www.ftcoop.it/portal/Default.aspx?tabid=588 Periodo di realizzazione: 2007-2010 34
20 Nome FIDAPA Federazione italiana Donne Arti Professioni e Affari Indirizzo Vicolo Santa Maria Maddalena, 22 - 38122 Trento Tel 0461 233429 Orario Mail loredana.bettonte@isit.tn.it Sito www.fidapa.it Obiettivi La Sezione di Trento di F.I.D.A.P.A. persegue le linee guida della Federazio- e attività ne internazionale su due temi fondanti. In quello nazionale: “Alla ricerca del valore perduto: il rispetto; l’esperienza della donna nella realtà culturale e socio/economica” i percorsi tematici che conducono ai cardini associativi di coesione ed amicizia toccano temi culturali, etici (violazione dei Diritti Umani e violenza contro le donne) e della legalità (organizzazione “Equal Pay Day”, mobbing e stalking), nel rispetto delle pari opportunità relative all’eguale trat- tamento economico in ambito professionale. Il tema internazionale: “Power to make a difference – Il potere di fare la differenza” vede potenziali donne leader che dedicheranno l’agire associativo verso risultati concreti, a livello naziona- le e locale, delle problematiche legate al genere. Saranno punti di riferimento per competenza e professionalità, soprattutto per la loro disponibilità e spirito associativo, in grado di trasformare il movimento di opinione in azione. Buone Il rispetto per la persona, per la sua integrità fisica, per il diritto prassi di pensiero, di religione e di parola. Per non dimenticare il pas- sato e perché non accada più. Contro la violenza sulle donne. Una serie di eventi ripercorrono tematiche legate al rispetto della persona, una mostra d’arte sulla situazione in Birmania, la condizione femminile nel mondo arabo e nella cultura islamica, il rispetto della Legge, le pari opportu- nità delle persone disabili, la depressione, riflessioni sulla pena di morte; la celebrazione della giornata della Memoria e la violenza sulle donne. Periodo di realizzazione: gennaio 2008 - maggio 2009 35
20 fidapa Buone “La donna: protagoniste del passato e del presente” prassi Una serie di eventi su tematiche che riguardano la donna protagonista di oggi e una mostra di pittura su quella di ieri, la donna nel teatro greco, nella cerimonia del thè, in politica e nella cultura e la leadership al fem- minile. Periodo di realizzazione: gennaio 2008 - maggio 2009. 36
21 Nome FONDAZIONE FAMIGLIA MATERNA Indirizzo Via Saibanti, 6 - 38068 Rovereto Tel 0464 435200 Orario Servizi residenziali: 24 ore su 24 Uffici: lunedì-venerdì 8.30 - 12.30; 14.00 - 18.00 Mail info@famigliamaterna.it Sito www.famigliamaterna.it Obiettivi Gli scopi dell’associazione, quali la promozione delle pari opportunità e attività ed il sostegno alle donne, si realizzano attraverso forme di accoglienza personalizzate e percorsi di reinserimento familiare, sociale e lavorativo. La Fondazione Famiglia Materna attualmente gestisce servizi per l’acco- glienza di minori e di donne (sole, in maternità o con figli) in difficoltà; interviene per il reinserimento familiare, sociale e lavorativo; progetta e gestisce interventi di promozione della condizione femminile. Buone Vivere insieme prassi Il progetto comprende 20 appartamenti in semiautonomia per un inseri- mento temporaneo durante il quale viene proposto un progetto mirato al reinserimento familiare, sociale e lavorativo delle donne e dei figli, dove presenti, fino al ripristino di una situazione di serenità e completa autono- mia. Il progetto è nato per garantire alle donne pari opportunità, rendendo le forme di accoglienza più flessibili e personalizzate; Vivere insieme per- mette alle ospiti un graduale reinserimento nel territorio cittadino valoriz- zando e potenziando le risorse personali. Periodo di realizzazione: 2001-2009 37
21 FONDAZIONE FAMIGLIA MATERNA Centro freeway Servizio di conciliazione per l’accoglienza di minori dai 3 mesi agli 11 anni, aperto a Rovereto e nell’Alto Garda, tutti i giorni dell’anno con orario fles- sibile e personalizzato. Riguardo ai bambini: offre opportunità di relazioni positive sia con i pari che con figure di riferimento adulte; favorisce un ambiente stimolante; permette di integrare le cure parentali in alcuni com- piti necessari al benessere del minore. Riguardo alle madri: facilita la con- ciliazione tra i tempi di lavoro e la cura dei figli grazie alla progettazione individualizzata degli orari di frequenza dei bambini; favorisce l’accesso al lavoro, specialmente per le madri sole o con orari di lavoro incompatibili con i servizi all’infanzia tradizionali; affianca la famiglia nelle sue funzio- ni educative e di cura, offrendo, in caso di particolari necessità, spazi di ascolto e di orientamento; favorisce l’integrazione di nuclei familiari in si- tuazione di rischio sociale. Periodo di realizzazione: 2002-2009 Progetto donne all’opera - le formichine Il progetto intende rispondere ai bisogni di formazione e reinserimento di donne che per motivi personali o familiari necessitano di un sostegno per ricollocarsi sul mercato del lavoro. Le aziende private sono direttamente coinvolte sia nella formazione che nel sostentamento economico del pro- getto e si opera al fine di facilitare il passaggio da una situazione protetta al mercato. L’iniziativa è inserita nel contesto più ampio del progetto “Le Formichine”, promosso dalla Fondazione insieme al Comune di Rovere- to e alla Cooperativa Punto d’Approdo. Tale progetto prevede interventi formativi a diversi livelli (occupazionale, dei prerequisiti lavorativi e degli inserimenti lavorativi protetti), accompagnando le donne in un percorso di crescita a partire dal loro livello di competenze. Periodo di realizzazione: 2007-2009 38
22 Nome GRUPPO DONNE RENDENA Indirizzo Frazione Mortaso, 15 - 38088 Spiazzo Rendena Tel 0465 801222 Orario Mail luisaromeri@hotmail.com Sito Obiettivi L’attività dell’associazione è diretta principalmente a sostenere e a favo- e attività rire la partecipazione delle donne alla vita civico-sociale. Uno degli scopi di Gruppo Donne Rendena è la divulgazione, attraverso l’organizzazione di incontri, dei principi civili e della consapevolezza delle capacità e dei diritti delle donne. L’associazione opera da 4 anni a favore della mobilità in valle, nella prospettiva di avvicinare la realtà periferica delle Giudicarie a quella del centro. Buone Il successo del quotidiano – prassi modelli al femminile nelle giudicarie Tre serate con incontri di presentazione di modelli di “successo” attuati da donne nelle Giudicarie per la valorizzazione del lavoro femminile. Lo sco- po dell’iniziativa è far conoscere e valorizzare donne che, con successo, hanno fatto scelte di vita interessanti, sostenute da forte passione. Periodo di realizzazione: settembre-dicembre 2009. Pubblicazione entro febbraio 2010 39
23 Nome IL GIOCO DEGLI SPECCHI Indirizzo Via San Pio X, 48 - 38123 Trento Tel 0461 916251 - Fax 0461 397472 Orario 9.00 - 13.00 Mail info@ilgiocodeglispecchi.org Sito www.ilgiocodeglispecchi.org Obiettivi Il Gioco degli Specchi è un’associazione culturale e di promozione sociale e attività che con le proprie attività intende valorizzare la dignità della persona uma- na e le potenzialità positive dei fenomeni migratori. I volontari organizzano dal 1994 dei corsi gratuiti di italiano per stranieri, corsi a sostegno per l’esame di patente, corsi per donne con servizio di assistenza ai bambini piccoli e momenti di conversazione tra italiani e stranieri. L’associazione offre stage e fornisce consulenza sui temi dell’intercultura, della migrazio- ne e della Pace, con bibliografie ed indicazioni di film, ed organizza corsi di formazione ed eventi culturali, anche su proposta. Buone Corso di italiano per donne straniere con servizio di baby sitting prassi Percorsi differenziati per rispondere alle esigenze primarie delle diverse persone in relazione alla conoscenza della lingua e dei servizi loro utili. Nel caso di donne con bambini piccoli si è aggiunta la possibilità di suppli- re ad una rete familiare persa con nuove relazioni amicali e la possibilità di uscire da condizioni di isolamento in cui vengono trattenute. L’apprendi- mento della lingua rappresenta per le donne straniere anche la conquista dell’autonomia da traduttori terzi e della possibilità di muoversi in un nuovo spazio. Periodo di realizzazione: settembre - dicembre 2007 marzo - dicembre 2008 40
23 IL GIOCO DEGLI SPECCHI La luna a dondolo La femminilizzazione dei flussi migratori e l’alto tasso di natalità degli stra- nieri vede anche molte donne straniere in situazione di fragilità sociale dovuta a fattori quali: precarie condizioni economiche e lavorative, lon- tananza dalla famiglia d’origine, accesso ai servizi ostacolato da barriere linguistico culturali. Gli incontri nell’ambito de LA LUNA A DONDOLO, tra cui un laboratorio di lingua italiana con servizio di baby sitting, oltre a van- taggi immediati per le partecipanti, hanno contribuito a creare consapevo- lezza della ricca e complessa società di oggi valorizzando i modi diversi che le culture hanno di affrontare l’allevamento dei bambini. Il risultato del progetto è stato quello di stimolare la formazione di una rete di relazioni amicali particolarmente importante, non solo per le dirette destinatarie, ma per l’intera società. Periodo di realizzazione: giugno - luglio 2009 Corsi continuativi per mamme con bambini piccoli Scopo del corso è quello di fornire alle partecipanti strumenti di comu- nicazione orale in lingua italiana utili a sostenere meglio le relazioni e di orientare ai servizi presenti sul territorio. Gli incontri rappresentano, inol- tre, un’occasione di scambio con altre mamme e donne immigrate. Periodo di realizzazione: 2000-2009 41
Puoi anche leggere