Lavoro e formazione: scenari evolutivi - Eugenio Gotti - Don Orione Italia

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Lavoro e formazione: scenari evolutivi - Eugenio Gotti - Don Orione Italia
Lavoro e formazione: scenari evolutivi

                              Eugenio Gotti
Lavoro e formazione: scenari evolutivi - Eugenio Gotti - Don Orione Italia
Legge di Bilancio 2018 (L.205/2017): principali novità

L’attuazione del 150/2015 e gli ultimi accordi in Conferenza Stato Regioni

Garanzia Giovani: fase 2 e prospettive

IP e IeFP: Decreto 61/2017
Lavoro e formazione: scenari evolutivi - Eugenio Gotti - Don Orione Italia
Legge di Bilancio 2018 (L.205/2017): principali novità

L’attuazione del 150/2015 e gli ultimi accordi in Conferenza Stato Regioni

Garanzia Giovani: fase 2 e prospettive

IP e IeFP: Decreto 61/2017
Lavoro e formazione: scenari evolutivi - Eugenio Gotti - Don Orione Italia
Legge di Bilancio 2018 (L.205/2017):
          principali novità
Lavoro e formazione: scenari evolutivi - Eugenio Gotti - Don Orione Italia
Indice delle misure
                                                                      della L. di Bilancio
                                                                      2018 (L.205/2017)

Ø   Risorse sistema duale (cc.110-112)
Ø   Partecipazione CFP PON Scuola (c.628)
Ø   Sgravi contributivi per i giovani (cc.100-108)
Ø   Risorse aggiuntive ITS (cc.67-69)
Ø   Credito di imposta per le spese di formazione 4.0 (cc.46-56)
Ø   Trasferimento dati agli accreditati nazionali ai servizi per il lavoro tramite il sistema
    informativo (cc.801,803)
Rafforzamento del sistema duale
       cc. 110-112, L. 205/2017
Finanziamento

Ø Stabilizzazione della “sperimentazione del sistema duale” (c. 110, lett. b):
à A decorrere dal 2018, € 75 Mln/anno per il finanziamento dei percorsi formativi rivolti
all’apprendistato di I livello e per quelli rivolti all’alternanza scuola-lavoro.

Ø Ulteriore finanziamento annuale per il sistema duale (c. 112):
à Per la sola annualità 2018, € 50 Mln per il finanziamento dei percorsi di apprendistato di I
  livello e alternanza scuola-lavoro.

                                               MA

Ø Abrogazione stanziamento di € 25 Mln/anno previsti a regime dal decreto di riordino dell’IP
  (d.lgs. 61/2017) per le attività di formazione duale rivolte all’apprendistato di primo livello.
Altre misure

Ø Estensione degli incentivi per le assunzioni con contratto di apprendistato di I livello
   previsti dall’art. 32, comma 1, del d.lgs.150/2015 (c. 110, lett. d):
• No contributo di licenziamento (art. 2, cc. 31 e 32, L. 92/2012);
• Riduzione del 5% dell’aliquota contributiva del 10% (art. 1, c. 773, L. 296/2006);
• Sgravio totale del contributo pari all’1,61% (1,31% per il finanziamento ASpI e 0,30% per i
   Fondi Interprofessionali).
Risorse:
à 2018: €5 Mln
à 2019: € 15,8 Mln
à A decorrere dal 2020: € 22 Mln/anno

Ø Finanziamento dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
  (comma 110, lett. e) per gli allievi iscritti ai corsi ordinamentali di IeFP curati dalle istituzioni
  formative e dagli istituti scolastici paritari accreditati:
  à A decorrere dal 2018, € 5 Mln/anno
Partecipazione dei CFP al PON Scuola
           c. 628, L. 205/2017
Partecipazione CFP al
                                                              PON Scuola

Partecipano alle misure del PON «Per la scuola - competenze e ambienti per
l'apprendimento» 2014/2020 anche le istituzioni formative accreditate ai sensi del
capo III, D.lgs. 226/2005 che fanno parte della Rete nazionale delle scuole
professionali (art. 7, c.3, D.lgs. 61/2017).
Sgravi contributivi per i giovani
           (cc.100-108)
Bonus assunzionali
                                                                    validi nel 2018

1. Bonus per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani under 35
2. Bonus assunzionale post alternanza scuola-lavoro e apprendistato formativo

N.B: Il bonus assunzionale post-alternanza o apprendistato formativo introdotto con la L. di
Bilancio 2017 (L.232/2016) è stato soppresso e sostituito dal nuovo bonus previsto dalla L. di
Bilancio 2018.

La L. di Bilancio 2018 non ha previsto la proroga degli incentivi per l’assunzione di:
Ø Giovani e disoccupati nel Mezzogiorno (Bonus Sud);
Ø «Neet» under 29 (Bonus Garanzia Giovani).
La proroga di questi incentivi non è stata ancora approvata e dovrà essere eventualmente
determinata da appositi provvedimenti amministrativi.
Rapporti incentivati

Ø Assunzioni a tempo indeterminato a decorrere dal 1° gennaio 2018.
Ø Assunzioni avvenute nei mesi di novembre e dicembre 2017, ferma restando la durata di 3
  anni a partire dal 1° gennaio 2018.
Ø Trasformazione di contratti a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato (fermo
  restando requisito anagrafico alla data della conversione)
Ø Prosecuzione di contratti di apprendistato in contratto a tempo indeterminato

Esclusioni:
Ø Rapporti di lavoro domestico
Ø Contratti di apprendistato
Ø Trasformazioni in contratti a tempo indeterminato di contratti di apprendistato
   professionalizzante stipulati con i lavoratori beneficiari di indennità di mobilità o di un
   trattamento di disoccupazione.
Limiti di età e ammontare
                                                                  dell’esonero

Ø   Limiti di età
•   Dal 1° gennaio 2018: fino a 35 anni.
•   A decorrere dal 1° gennaio 2019: fino a 30 anni.
•   Nel caso di prosecuzione di un contratto di apprendistato in rapporto a tempo
    indeterminato, il lavoratore non deve aver compiuto 30 anni alla data di prosecuzione
    del rapporto.

Ø Ammontare
• Esonero del 50% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (con esclusione
  dei premi e contributi dovuti all'INAIL)
Importo e durata massima

Ø Importo massimo: €3.000/anno

Ø Durata massima:
• 3 anni
• 1 anno nei casi di prosecuzione (successiva al 31 dicembre 2017) di un contratto di
  apprendistato in contratto a tempo indeterminato, a decorrere dal primo mese
  successivo a quello di scadenza dei benefici contributivi relativi al rapporto di
  apprendistato (art. 47, comma 7 d.lgs. 81/2015).
Condizioni per la
                                                               fruizione dell’incentivo

     Lavoratore: Non deve essere stato occupato a tempo indeterminato con il medesimo o
     con un altro datore di lavoro, escluso il caso di esonero parzialmente usufruito in
     relazione a precedenti assunzioni e comunque solo per il periodo residuo.

      Datore di lavoro
Ø No licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nella
   medesima unità produttiva nei 6 mesi precedenti l’assunzione.
Ø No licenziamento per giustificato motivo oggettivo del lavoratore assunto o di un lavoratore
   impiegato nella medesima unità produttiva e inquadrato con la medesima qualifica del
   lavoratore assunto con lo sgravio contributivo nei 6 mesi successivi l’assunzione, pena la
   revoca e il recupero del bonus già fruito.
N.B.: la revoca non ha effetti nei confronti degli altri datori di lavoro che assumono il
lavoratore.
Cumulabilità e principio di
                                                                 portabilità
Ø Cumulabilità:
Il beneficio contributivo NON è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di
finanziamento previste dalla normativa vigente, limitatamente al loro periodo di
applicazione.

Ø Principio di “portabilità” del bonus:
Nel caso in cui l’incentivo sia fruito solo parzialmente e il lavoratore venga assunto da un
nuovo datore di lavoro, il beneficio è riconosciuto al nuovo datore di lavoro per l’importo
residuo utile alla piena fruizione, indipendentemente dall’età anagrafica alla data della nuova
assunzione.
Bonus assunzionale
                                                post ASL o apprendistato formativo
Lo sgravio triennale diventa TOTALE (100% dei contributi fino a max €3.000/anno) per i datori di
lavoro che assumono, entro 6 mesi dall’acquisizione del titolo di studio:
 Ø Studenti che hanno svolto presso il medesimo datore di lavoro attività di alternanza scuola-
    lavoro pari a:
 • Almeno il 30 % delle ore di alternanza previste dalla L.107/2015 (400 ore per gli istituti
    tecnici e professionali e 200 ore per i licei);
 • Almeno il 30% del monte orario previsto per le attività di alternanza all’interno dei percorsi
    di IeFP;
 • Almeno il 30% del monte ore previsto per le attività di alternanza negli istituti tecnici
    superiori (ITS);
 • Il 30% del monte ore previsto dai rispettivi ordinamenti per le attività di alternanza nei
    percorsi universitari.

Ø Studenti che hanno svolto, presso il medesimo datore di lavoro, periodi di apprendistato di I
  livello o in alta formazione.
Bonus assunzionali

DESTINATARI                        RAPPORTI INCENTIVATI                         AMMONTARE                  OPERATIVITÁ
BONUS GIOVANI
Soggetti che non hanno compiuto    Ø Assunzioni a tempo indeterminato a         Sgravio contributivo del   Vigente dal
35 anni (30 anni dal 2019) e non   tutele crescenti                             50% fino all’importo di    2018
siano stati occupati a t.          Ø Trasformazione di contratti a tempo        3.000 euro annui per:
indeterminato                      determinato in rapporti a tempo              Ø 36 mesi (assunzioni e
                                   indeterminato (fermo restando requisito          conversioni)
                                   anagrafico alla data della conversione)      Ø 12 mesi
                                   Ø Prosecuzione       di      contratti  di       (prosecuzione)
                                   apprendistato in contratto a tempo
                                   indeterminato

BONUS POST ALTERNANZA O APPRENDISTATO FORMATIVO
Studenti che non hanno compiuto Assunzioni a tempo indeterminato a              Sgravio contributivo del   Vigente dal
35 anni (30 anni dal 2019) che     tutele crescenti, entro 6 mesi               100% fino all’importo di   2018
hanno svolto presso il medesimo dall’acquisizione del titolo di studio          3.000 euro annui per 36
datore di lavoro:                                                               mesi
  Ø attività di alternanza scuola-
    lavoro per almeno il 30%
    delle ore di alternanza
  Ø periodi di apprendistato di I
    livello e di alta formazione
Bonus assunzionali
DESTINATARI                  RAPPORTI INCENTIVATI                                       AMMONTARE                    OPERATIVITÁ
ASSUNZIONE DI SOGGETTI IN “PIANI DI RICOLLOCAZIONE”
Lavoratori indicati in “Piani di        Ø Assunzioni a tempo indeterminato a            Sgravio contributivo del 50% Vigente dal
Ricollocazione” (cfr. Slide “Assegno di   tutele crescenti                              fino all’importo di 4.030 euro 2018
ricollocazione per i percettori di      Ø Assunzioni a tempo determinato                annui per:
CIGS”)                                  Ø Trasformazione di contratti a tempo           Ø 18 mesi se assunti a t.
                                          determinato in rapporti a tempo                  indeterminato
                                          indeterminato                                 Ø 12 mesi se assunti a tempo
                                                                                           determinato, più altri 6
                                                                                           mesi se il rapporto è
                                                                                           trasformato a t.
                                                                                           indeterminato
BONUS SUD (Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna)
Ø Soggetti che non hanno compiuto Ø Assunzioni a tempo indeterminato a Sgravio contributivo del 100% Scaduto il 31
  35 anni                                tutele crescenti                    fino a 8.060 euro annui per 36 dicembre 2017
Ø Soggetti dai 35 anni di età privi di Ø Assunzioni a tempo determinato      mesi
  impiego da almeno 6 mesi             Ø Trasformazione di contratti a tempo
                                         determinato in rapporti a tempo
                                         indeterminato
BONUS GARANZIA GIOVANI
Neet iscritti a G.G. tra i 15 e i 29 anni   Ø Assunzioni a tempo indeterminato a       Sgravio contributivo per 12    Scaduto il 31
cadenza:                                      tutele crescenti                         mesi:                          dicembre 2017
31 dicembre 2017                            Ø Assunzioni in apprendistato              Ø del 100% dei contributi fino
                                            Ø Assunzioni a tempo determinato di durata   a 8.060 euro annui per le
                                              > 6 mesi                                   assunzioni a t.
                                                                                         indeterminato
                                                                                       Ø del 50% dei contributi fino
                                                                                         a 4.030 euro annui per le
                                                                                         assunzioni a t.
                                                                                         determinato.
Risorse aggiuntive ITS
  cc. 67-69, L. 205/2017
Incremento risorse
                                                                         ITS
Incremento progressivo dei Fondi per il finanziamento dei percorsi di ITS nel triennio
2018/2020

L’attuale stanziamento di €13 Mln a valere sul Fondo per l'istruzione e formazione tecnica
superiore (legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, comma 875) viene incrementato di:
Ø 10 milioni per il 2018
Ø 20 milioni per il 2019
Ø 35 milioni a decorrere dal 2020.
Pertanto, a decorrere dal 2020 gli ITS potranno godere di un finanziamento aggiuntivo stabile
di 35 milioni.

Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge:
Ø DM del MIUR di assegnazione delle risorse aggiuntive, per definire quali programmi di
  sviluppo finanziare a livello nazionale.
Credito di imposta per le spese di
         formazione 4.0
         cc.46-56, L. 205/2017
Credito di imposta

Ø Credito di imposta nella misura del 40% delle spese relative al solo costo aziendale
  del personale dipendente per il periodo in cui viene dedicato ad attività di
  formazione definite con le parti sociali
Ø Per le spese in attività di formazione effettuate a partire dal 1° gennaio 2018
Ø Risorse stanziate: € 250 Mln per l’anno 2019

Per l’operatività, occorrerà attendere l’emanazione di un DM del MISE, di concerto con il
MEF e con il MLPS, da adottare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge
di Bilancio.
Il DM definirà le disposizioni applicative necessarie, in particolare:
• documentazione richiesta
• controlli
• cause di decadenza dal beneficio.
Condizioni

Ø   Periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017
Ø   Costo del personale dipendente occupato in attività di formazione
Ø   Riconosciuto il 40% del costo
Ø   Limite: € 300.000/anno per ciascuna azienda
Ø   Attività di formazione definite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali
Ø   Attività di formazione legate al Piano Nazionale Impresa 4.0
Spese ammissibili
Ø Attività di formazione svolte per acquisire e/o consolidare le conoscenze delle tecnologie
   previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 quali:
• big data e analisi dei dati
• cloud e fog computing
• cyber security
• sistemi cyber-fisici
• prototipazione rapida
• sistemi di visualizzazione e realtà aumentata
• robotica avanzata e collaborativa
• interfaccia uomo macchina
• manifattura additiva
• internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali
applicate negli ambiti specificamente previsti dalla L. di bilancio (elencati nell’Allegato A alla
L. 205/2017).
Ambiti previsti
                                                   (Allegato A, L. 205/2017)

Ø Vendita e marketing
Ø Informatica
Ø Tecniche e tecnologie di produzione

Allegato A, L.205/2017:
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/12/29/17G00222/sg
Ammissibilità
Ø I costi devono essere certificati dal soggetto incaricato della revisione legale o dal
  collegio sindacale o da un professionista iscritto nel Registro dei revisori legali.
Ø Le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale
  devono comunque avvalersi della certificazione di un revisore legale dei conti o di una
  società di revisione legale dei conti.
Ø Le imprese con bilancio certificato sono esenti dai predetti obblighi di certificazione dei
  costi.
Ø Limite massimo per le spese sostenute per l'attività di certificazione contabile da parte
  delle imprese non soggette a revisione legale dei conti: € 5.000.

! Non sono ammissibili le spese relative a:
Formazione ordinaria o periodica organizzata dall’impresa per conformarsi alla normativa
vigente in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, di protezione dell’ambiente e
ad ogni altra normativa obbligatoria in materia di formazione.
Trasferimento dati agli accreditati nazionali
  ai servizi per il lavoro tramite il sistema
                  informativo
             cc.801,803, L. 205/2017
Trasferimento dati soggetti
                                                           disoccupati o a rischio
                                                               disoccupazione

Ø Per favorire la ricollocazione delle persone nel mercato del lavoro e al fine di garantire una
  maggiore efficacia dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro, ANPAL comunica i dati
  relativi alle persone in stato di disoccupazione o a rischio di disoccupazione ai:
• soggetti iscritti all'albo informatico delle agenzie per il lavoro (art. 4, d.lgs. 276/2003)
• soggetti iscritti all'albo nazionale dei soggetti accreditati ai servizi per il lavoro (art. 12,
  d.lgs. 150/2015).

Ø La messa a disposizione dei dati è effettuata per il tramite del sistema informativo
  unitario, (art.13 del d.lgs.150/2015), cui i soggetti iscritti all'albo informatico delle agenzie
  per il lavoro e all'albo nazionale dei soggetti accreditati a servizi per il lavoro sono
  interconnessi.
Legge di Bilancio 2018 (L.205/2017): principali novità

L’attuazione del 150/2015 e gli ultimi accordi in Conferenza Stato Regioni

Garanzia Giovani: fase 2 e prospettive

IP e IeFP: Decreto 61/2017
DLGS 150/2015:
PRINCIPI E STATO DELL’ARTE
Stato dell’arte dei provvedimenti attuativi
                                                                          (Ministero del lavoro e delle politiche sociali)
                                        Riferimento       Tipo di provvedimento                               Stato
Linee di indirizzo triennali            Art. 2            DM previa intesa in Conferenza Stato Regioni        Intesa sancita
Obiettivi annuali                       Art. 2            DM previa intesa in Conferenza Stato Regioni        Intesa sancita
LEP                                     Art. 2, comma 1   DM previa intesa in Conferenza Stato Regioni        Intesa sancita
Tempi entro cui convocare i
                                        Art. 2, comma 2   DM previa intesa in Conferenza Stato Regioni        Intesa sancita
disoccupati

                                        Art. 3, comma 3                                                       Bozza di
Offerta congrua                                           DM su proposta ANPAL
                                        e Art. 25                                                             provvedimento

Linee di indirizzo per l'attuazione
della normativa nazionale in            Art. 3, comma 3   DM su proposta ANPAL
materia di PAL

Indirizzo sul sistema della
                                        Art. 3, comma 3   DM su proposta ANPAL
formazione professionale continua

Linee Guida per l’accreditamento di
                                        Art. 3, comma 3   DM previa intesa in Conferenza Stato Regioni
Enti di formazione

Criteri accreditamento servizi per il
                                        Art. 12           DM previa intesa in Conferenza Stato Regioni        Intesa sancita
lavoro

Piano di coordinamento
                                        Art. 24, comma
finanziamento Assegno di                                  DM previa intesa in Conferenza Stato Regioni
                                        2
Ricollocazione

                                                                                                     (aggiornato al 10 gennaio 2018)
Stato dell’arte dei provvedimenti attuativi
                                                                                     (ANPAL)

                                                Riferimento        Tipo di provvedimento   Stato
                                                                                           Delibera n.7-2016 CDA
Istituzione albo nazionale soggetti accreditati Art. 12, comma 3   Non specificato
                                                                                           ANPAL
                                                                                           Implementazione DID
                                                                                           online, rafforzata la
Sistema informativo unitario                    Art. 13            Non specificato
                                                                                           cooperazione applicativa
                                                                                           SAP
Definizione scheda Anagrafico Professionale
                                                Art. 13, comma 3   Non specificato
(SAP)
Sistema informativo Formazione                  Art. 15            Non specificato
Definizione Standard di Servizio                Art. 9             Non specificato
                                                                   Delibera CDA ANPAL,     Delibera n.1-2017 CDA
Determinazione delle modalità operative e
                                                Art. 9             previa approvazione     ANPAL (sostituisce la
dell’ammontare dell’ADR
                                                                   MLPS                    delibera n. 9-2016)

                                                                                           Delibera n.6-2016 CDA
Definizione delle metodologie di profilazione                                              ANPAL (Definizione
                                                Art. 9             Non specificato
degli utenti                                                                               profilazione online sistema
                                                                                           informativo)

Definizione standard di costo                   Art. 9             Non specificato
                                                                   Convenzioni con altre
Accesso ai dati per prestazioni previdenziali   Art. 19
                                                                   amministrazioni

                                                                                           (aggiornato al 10 gennaio 2018)
Le ultime intese in Conferenza Stato Regioni
           e Conferenza Unificata
Intese Sancite il 21 dicembre 2017

Nella seduta del 21 dicembre 2017 della Conferenza Stato
Regioni e della Conferenza unificata sono state sancite
importanti intese:
§ direttamente attinenti l’attuazione del Dlgs 150/2015
§ relative allo sviluppo e il rafforzamento delle Politiche Attive
  del Lavoro (Piano di rafforzamento dei servizi e delle misure
  di politica attiva del lavoro, in attuazione dell’articolo 15 del
  D.L. 78/2015.
Unico DM che prevede:
                          § Le linee di indirizzo triennali dell’azione in materia di
                            PAL (art. 1)
                          § Gli obiettivi annuali (2018) dell’azione in materia di PAL
Linee di indirizzo          (art. 2): tra cui, erogazione dell’Assegno di
triennali
                            Ricollocazione a tutti i destinatari aventi diritto;
                            definizione di Unità di Costo Standard e standard di
                            servizio per tutto il territorio nazionale.
Obiettivi annuali
                          § La specificazione dei LEP da garantire su tutto il
                            territorio nazionale (art. 3 e allegato B)
                          § I tempi di convocazione da parte dei CPI delle diverse
LEP                         categorie di utenti (art. 4): massimo 90 giorni per il
                            disoccupato e il disoccupato beneficiario di sostegno al
                            reddito.
Tempi entro cui           § Gli indicatori degli obiettivi annuali per il 2018 (art. 5 e
convocare i disoccupati     allegato A): tra gli altri, l’obiettivo di tempestività (24h)
                            della trasmissione della DID/SAP da parte delle Regioni
                            al nodo nazionale.
                          § Le azioni di monitoraggio da parte di ANPAL (art. 6)
Specificazione dei LEP

Salto di qualità rispetto alle politiche attive del lavoro realizzate dai livelli
regionali
Con entrata in vigore d.lgs 150/2015 -> diritto esigibile dai cittadini

Presenti nel DM standard e procedure a cui non sono associate
specifiche risorse.

Non si prevede una adeguata copertura economica per la
sostenibilità dei LEP
Criteri per l’accreditamento regionale
         dei servizi per il lavoro
I criteri
                                                     dell’accreditamento regionale
                                                        (art.12 d.lgs. 150/2015)
I seguenti criteri sono oggetto di definizione del decreto del Ministro del lavoro e
delle politiche sociali (presentato di seguito) e allo stesso tempo base dell’Albo
nazionale dei soggetti accreditati (ANPAL):
• coerenza con il sistema di autorizzazione allo svolgimento delle attività di
   somministrazione, intermediazione, ricerca e selezione del personale, supporto
   alla ricollocazione professionale, di cui agli articoli 4 e 6 del decreto legislativo
   n. 276 del 2003;
• definizione di requisiti minimi di solidità economica ed organizzativa, nonché
   di esperienza professionale degli operatori, in relazione ai compiti da svolgere;
• obbligo di interconnessione con il sistema informativo di cui all'articolo 13 del
   presente decreto, nonché' l'invio all'ANPAL di ogni informazione utile a
   garantire un efficace coordinamento della rete dei servizi per le politiche del
   lavoro;
• raccordo con il sistema regionale di accreditamento degli organismi di
   formazione;
• definizione della procedura di accreditamento dei soggetti abilitati ad operare
   con lo strumento dell'assegno di ricollocazione di cui all'articolo 23.
Lo schema di DM su cui è
                                     stata raggiunta l’intesa
                   § Maggior controllo delle Regioni sui servizi per il lavoro che
                     vengono erogati sul proprio territorio da parte degli operatori
                     accreditati a livello nazionale
                   § risolvere il problema del “doppio regime” dell’accreditamento
Criteri              (nazionale e regionale), disciplinando le modalità con cui gli
accreditament        accreditati a livello nazionale potranno operare sui territori.
o servizi per il   § Le Regioni si adeguano alle nuove disposizioni del DM entro
lavoro               dodici mesi dall’entrata in vigore del DM.

                   Nelle more dell’adeguamento delle discipline regionali restano
                   validi i vigenti regimi di accreditamento regionali con la possibilità
                   di continuare a partecipare alle misure finanziate dalle Regioni.
Criteri di accreditamento
                                         servizi per il lavoro

              Requisiti per l’accreditamento regionale
                 A. Requisiti minimi per l’accreditamento regionale
                       Per accreditarsi a livello regionale, i soggetti dovranno
                       rispettare i seguenti requisiti:
                          § generali di ammissibilità;
                          § di carattere giuridico-finanziario;
I requisiti               § strutturali
                 B. Requisiti aggiuntivi per l’accreditamento regionale

              Raccordo con l’accreditamento nazionale
Piano di rafforzamento dei servizi e delle
   misure di politica attiva del lavoro
Rappresenta un primo livello di programmazione per l’avvio di
                  azioni di sistema e attività rafforzamento dei servizi pubblici per
                  l’impiego ai fini dell’erogazione delle politiche attive
Piano di
rafforzamento     Il Piano prevede per l’attuazione delle Politiche Attive del Lavoro:
dei servizi e     § La realizzazione di azioni di sistema
delle misure di   § La definizione di servizi e misure di PAL.
politica attiva
del lavoro
                  Pur non essendo direttamente attuativo del Dlgs 150/2015
                  rappresenta un importante atto di programmazione per lo sviluppo
                  e il rafforzamento delle Politiche Attive del Lavoro.
Azioni di sistema (impattano, a tendere, sull’intero eco-sistema
                  delle Politiche Attive del Lavoro):
Piano di          § la definizione della metodologia di profilazione che associ alla
rafforzamento       profilazione automatica anche metodologie comuni per una
dei servizi e       profilazione qualitativa dell’utente;
delle misure di   § l’elaborazione di standard di servizio e standard di costo;
politica attiva   § la determinazione delle modalità operative e dell’ammontare
del lavoro          dell’Assegno di ricollocazione;
#                 § l’integrazione dei sistemi informativi, da realizzare attraverso la
Azioni di           realizzazione del portale nazionale per la registrazione dei
sistema             disoccupati, l’interscambio di informazioni con Inps, la
                    definizione del Sistema informativo della formazione
                    professionale e l’introduzione del Fascicolo del lavoratore.
Ancora in termini di azioni di sistema:
                  § si prevede un rafforzamento dei servizi pubblici per l’impiego
Piano di            attraverso un rafforzamento degli organici, che ammonta a
rafforzamento       1.600 operatori aggiuntivi (1.000 + 600 dedicati al REI)
dei servizi e       ripartiti tra le Regioni;
delle misure di   § la formazione specialistica per gli operatori.
politica attiva
del lavoro        Il Piano pone l’obiettivo di rafforzare la “reputazione” dei servizi
#                 pubblici per l’impiego attraverso lo sviluppo di servizi per le
Azioni di         imprese, utili a valorizzare il ruolo di intermediazione dei servizi
Sistema           pubblici per il matching tra domanda e offerta di lavoro.
Assegno di Ricollocazione

• Dopo la prima sperimentazione, nel 2018 messa a regime

• 386 milioni nel periodo 2018-2020 (residui anni precedenti) + PON SPAO

• Platea di destinatari di circa 1 milione di persone l’anno

• Previsione di adesione tra il 10% e il 20%
Assegno di Ricollocazione per
                                                     i lavoratori di imprese in crisi

• I lavoratori dichiarati in esubero nell’ambito delle procedure di consultazione nell’ambito
  della richiesta della CIGS, possono richiedere all’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive
  del Lavoro (ANPAL) l’assegno di ricollocazione.
• L’AdR è spendibile in costanza di trattamento straordinario di integrazione salariale al
  fine di ottenere un servizio intensivo di assistenza nella ricerca di un altro lavoro.

N.B.: Di norma, i percettori di CIGS non rientrano tra i destinatari dell’AdR, perché sono
formalmente non disoccupati e quindi non percettori di Naspi (sussidio di disoccupazione).
In relazione alle risorse finanziarie totali:
                  § il Piano si pone come elemento di raccordo tra i fondi
                      per le Politiche Attive allo scopo di razionalizzare la
                      strategia nazionale
                  § il Piano fa affidamento su circa 3 miliardi e 600 milioni di
Piano di              euro (ricognizione delle risorse dei POR regionali
rafforzamento         obiettivo Tematico 8, PON SPAO ed economie di Welfare
dei servizi e         to Work)
delle misure di
politica attiva   NB:
del lavoro        Coordinamento di tali risorse: il Piano prevede che entro
#                 45 giorni dall’approvazione in Conferenza Unificata,
Risorse           l’autorità di gestione del PON SPAO e le Regioni debbano
                  provvedere a formalizzare l’allocazione delle risorse tra gli
                  strumenti identificati nel piano.
Legge di Bilancio 2018 (L.205/2017): principali novità

L’attuazione del 150/2015 e gli ultimi accordi in Conferenza Stato Regioni

Garanzia Giovani: fase 2 e prospettive

IP e IeFP: Decreto 61/2017
Garanzia Giovani

 Attuazione Fase II
Fase II Garanzia Giovani

• Rifinanziamento del Piano Nazionale Garanzia Giovani à Fase
  II del Programma
• Finanziamento di circa €1,2 Mld ripartiti tra le Regioni
• Nuove “schede di misura” che disciplinano i vari servizi
  attivabili all’interno del Programma.
• Decreto Direttoriale n. 22 del 17.01.2018 à assegnazione
  risorse aggiuntive a valere sul PON IOG
• Approvazione PAR da parte delle Regioni
Riparto risorse
Riparto risorse
Fase I e Fase II
Principali differenze tra le schede di misura
Novità della Fase II

Rispetto alla Fase I, si aggiungono alcune schede:
• 1-D (Intercettazione e attivazione di giovani NEET svantaggiati)
• 2-C (Assunzione e formazione)
• 5-bis (Tirocinio extracurriculare in mobilità geografica)
• 6-bis (Servizio civile nazionale nell’Unione Europea)
• 9-bis (Incentivo Occupazione Giovani)

Altre risultano modificate:
• 2-A (Formazione mirata all’inserimento lavorativo)
• 2-B (Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi)
• 3 (Accompagnamento al lavoro)
• 4-A (Apprendistato per la qualifica e il diploma)
• 4-C (Apprendistato di alta formazione e ricerca)
• 5 (Tirocinio extracurriculare)
• 6 (Servizio civile)
Misure non rifinanziate

Nella Fase II, non sono state rifinanziate le seguenti misure:

• 4-B (Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere)

• 9 (Bonus occupazionale)

Sostituita dall’Incentivo Occupazione Giovani
Differenze tra Fase I e Fase II
Fase I                                      Fase II
Misura 1-A (Accoglienza, presa in carico,   Confermata
orientamento: informazioni sul
Programma
Misura 1-B (Accoglienza, presa in carico,   Confermata
orientamento: accesso alla Garanzia)
Misura 1-C (Accoglienza, presa in carico,   Confermata
orientamento)
Non prevista                                SCHEDA 1-D (Intercettazione e attivazione di giovani NEET svantaggiati)

Misura 2-A (Formazione mirata               Confermata
all’inserimento lavorativo)
Misura 2-B (Reinserimento di giovani 15-    Confermata
18enni in percorsi formativi)
Non prevista                                SCHEDA 2-C (Assunzione e formazione)
Misura 3 (Accompagnamento al lavoro)        Confermata
Misura 4-A (Apprendistato per la            Confermata
qualifica e il diploma)
Misura 4-C (Apprendistato di alta           Confermata
formazione e ricerca)
Misura 5 (Tirocini)                         Confermata
                                            Inserita la SCHEDA 5 bis (Tirocinio extracurriculare in mobilità geografica)
Misura 6 (Servizio civile)                  Confermata
                                            Inserita la SCHEDA 6 bis (Servizio Civile Nazionale nell’Unione Europea)
Misura 9 (Bonus occupazionale)              Sostituita dalla Misura 9 bis (Incentivo Occupazione Giovani)
Iter di attuazione
Iter approvazione PAR
                                         CONVENZIONE:                                   L’ AdG comunica l’esito negativo
                                         Ø data di avvio delle attività                    con nota di sintesi delle non
L’Autorità di Gestione (AdG) inoltra     Ø determinazione e allocazione delle                  conformità rilevate
  il testo della nuova Convenzione         risorse per Misura
     per la sottoscrizione digitale      Ø modalità di adozione del Si.Ge.Co                               Entro 10 giorni
                                         Ø assegnazione delle risorse di AT
                                         Ø indicazione dei costi semplificati che gli
                                           OO.II dovranno utilizzare                     L’O.I. trasmette all’AdG un PAR
                                                                                                    aggiornato
  L’O.I controfirma e restituisce la
            Convenzione

                      Entro 30 giorni                                                       L’AdG verifica l’avvenuto
                                         PAR:                                            recepimento delle osservazioni
L’O.I approva il Piano di Attuazione     Ø aggiornamento dell’analisi di contesto e
  Regionale (PAR) e lo trasmette           degli indicatori
        all’AdG tramite PEC              Ø ripartizione finanziaria delle risorse
                                           aggiuntive della Fase II
                     Entro 10 giorni                                                     Il nuovo PAR viene approvato

                                                                     Esito negativo
L’AdG informa l’O.I. degli esiti della
verifica, registrandoli in un’apposita
               checklist.

                    Esito positivo

L’O.I.:
Ø approva il PAR con specifico atto
   amministrativo
Ø trasmette formalmente il PAR
   tramite PEC
Legge di Bilancio 2018 (L.205/2017): principali novità

L’attuazione del 150/2015 e gli ultimi accordi in Conferenza Stato Regioni

Garanzia Giovani: fase 2 e prospettive

IP e IeFP: Decreto 61/2017
Revisione dell’Istruzione Professionale
    e raccordo con i percorsi di IeFP
Decreto legislativo n. 61 del 13 aprile 2017 recante “Revisione dei percorsi dell'istruzione
professionale, nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi
dell'istruzione e formazione professionale, a norma dell’articolo 1, comma 181, lettera d), della
legge 13 luglio 2015, n. 107”
Diversi decreti per l’attuazione
Diversi nodi non sono stati risolti con il d.lgs. 61/2017, ma rinviati a decreti attuativi:

✅   1. Decreto del MIUR, di concerto con MLPS, MEF, Min. Salute, previa intesa in sede di CSR e PA
       • Determinazione dei profili di uscita degli indirizzi di studio dei percorsi di IP, distinguendoli da quelli degli IT, e dei relativi
         risultati di apprendimento
       • Riferimento degli indirizzi di studio ai codici ATECO
       • Indicazioni per il passaggio al nuovo ordinamento
       • Correlazione tra i titoli IeFP e quelli della IP anche per facilitare il sistema dei passaggi

    2. Decreto del MIUR, di concerto con MLPS, MEF, previa intesa in sede di CSR e PA

       • Definizione dei criteri generali per favorire il raccordo tra il sistema dell’IP e il sistema di IeFP e realizzazione percorsi IeFP
         in sussidiaria (da definire poi con accordo USR/Regione)

    3. Accordo in CSR

       • Disciplina delle fasi del passaggio dai percorsi di IP ai percorsi di IeFP

    4. Decreto del MIUR, di concerto con il MLPS, previa intesa in sede di Conferenza unificata

       • Disciplina della Rete nazionale delle scuole professionali

    5. Intese MIUR e Regioni per definire i criteri generali dei corsi annuali per esame di stato
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