LAMPEDUSA DA Fuocoammare di Gianfranco Rosi - Rai
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RADIOCORRIERE TV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA numero 4 - anno 86 30 gennaio 2017 Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 LAMPEDUSA DA Fuocoammare di Gianfranco Rosi
SOMMARIO SANREMO NEWS In attesa che si alzi il sipario N. 4 dell'Ariston, gustiamoci "Prima Festival" su Rai1 e 30 GENNAIO 2017 "SanremòPoli" su Rai3 RADIO 22 Su Radio 6 Teca "Ricordando Carosello", il VITA DA STRADA programma in due puntate FRANCO DI MARE ideato e realizzato da MUSICA 5 Elisabetta De Toma Dal 4 febbraio torna Con il doppio Cd "Best "Frontiere", in seconda Of Soul" Mario Biondi 38 serata su Rai1, per festeggia i primi dieci anni riaccendere i riflettori sul caso Regeni 42 ALMANACCO 24 Le copertine storiche del RadiocorriereTv FUOCOAMMARE 46 «Ho sempre sperato che il grido d'aiuto del AMADEUS CINEMA IN TV CELIA GUIMARAES film venisse raccolto» Il 3 febbraio ultima puntata Gianfranco Rosi commenta Nella classifica "Le 100 per "Music Quiz", ma per la nomitation agli Oscar del Una selezione dei film in donne nel digitale del 2016" il re del game è solo un suo documentario programma sulle reti Rai di startupitalia.eu figura arrivederci. A fine marzo, anche la giornalista di infatti, lo rivedremo su Rai1 44 RaiNews24 con "Identity" 18 10 14 CINEMA "La La Land" di Damien Chazelle con Emma Stone e PALINSESTI Ryan Goslin ha conquistato SETTIMANALI l'Academy e ora anche il ANTONELLA DI LAZZARO 48 pubblico italiano La vicedirettrice della 20 direzione Digital della Rai RAGAZZI spiega come sta cambiando Tante le novità in la fruizione televisiva CULTURA programma su Rai Gulp e Il meglio della RaiYoYo. Stay tuned! 6 programmazione di Rai5 e Rai Storia 40 26 CARLO ALBERTAZZI «Il nostro programma è un viaggio nel tempo, ma anche un modo per ricordare quello che siamo stati». Il giornalista conduce su Rai Radio1 "Il pescatore di perle" RADIOCORRIERETV DIRETTORE RESPONSABILE www.radiocorrieretv.it Hanno collaborato Fotografico 36 SETTIMANALE DELLA RAI FABRIZIO CASINELLI www.rai-com.com Simonetta Faverio Barbara Pellegrino www.ufficiostampa.rai.it Carlo Casoli RADIOTELEVISIONE ITALIANA Redazione - Rai Fabiola Sanesi Claudia Turconi Reg. Trib. n. 673 Via Umberto Novaro 18 HEADLINE GIORNALISTI Grafica, impaginazione Palinsesti del 16 dicembre 1997 00195 ROMA Marina Cocozza Cinzia Geromino Michele Trobbiani Numero 3 - anno 86 Tel. 0633178213 Claudia Tore Filippo Blandino 23 gennaio 2017 Maria Rita Burghi
Un lavoro lungo e complesso. Potrei dire quasi certosino. Un lavoro di grande ricerca che restituisce pagine importanti per la musica e lo spettacolo. Rai Teche continua nella sua opera di recupero di materiali radiotelevisivi perduti. L'acquisizione di programmi mancanti colma i vuoti dei cosiddetti buchi d'archivio e, insieme alla digitalizzazione completa delle Teche, permette di conservare e sfruttare al meglio la memoria storica del nostro Paese. Dopo aver recuperato in Germania una copia del Festival della Canzone italiana del 1966, la squadra capitanata da Maria Pia Ammirati ha messo a segno altri due colpi Vita da strada ritrovando una copia del famoso Festival del 1967, edizione segnata dal suicidio di Luigi Tenco, e la serata finale di Sanremo 1973. La copia del 1967, probabilmente realizzata in un paese sudamericano, è oggi disponibile anche se in versione non integrale. La finale di quel Festival tanto discusso è opera di un riversamento da vidigrafo in pellicola da 16 mm e riproduce una versione di quanto andato in onda il 28 gennaio dal Casinò municipale di Sanremo. Sicuramente fa parte del materiale che la Rai forniva ai Paesi stranieri che trasmettevano la kermesse in differita, adeguandosi ai propri fusi orari. Stupiscono ancora le prime esecuzioni di canzoni rimaste nella storia della nostra musica, nonché le esibizioni in diretta e mai più viste di pezzi come "La musica è finita"di Ornella Vanoni, "L'immensità"di Don Backy oppure Lucio Dalla con "Bisogna saper perdere"e Little Tony con "Cuore Matto”. Non manca l'orecchiabile pezzo "Io, tu e le rose"di Orietta Berti citato nella lettera-testamento di Luigi Tenco. Rai Teche ha recuperato anche la finale di Sanremo del 1973 presentata da Mike Bongiorno, che venne registrata a colori e mandata in onda in bianco e nero. Era la prima volta che la Rai utilizzava telecamere per la ripresa a colori, un vero e proprio evento se consideriamo che le prime trasmissioni a colori arrivarono in Itali il 1° Febbraio del 1977. Oggi, grazie a RaiPlay, è possibile rivedere e rivivere una piccola ma significativa pagina della storia della musica leggera del nostro Paese. Buona settimana Fabrizio Casinelli
ANTONELLA DI LAZZARO IL FUTURO VIAGGIA «Il servizio pubblico deve tentare di ridurre il gap, considerato che è ancora elevato il numero delle persone anziane che ignorano l'uso delle nuove tecnologie. Ai più giovani bisogna offrire tutti gli strumenti per usare il digitale SUL WEB in maniera sempre più consapevole e strutturata» Antonella Di Lazzaro, vicedirettrice della direzione Digital della Rai, parla di come sta cambiando la fruizione televisiva 6 TV RADIOCORRIERE 7
"L e 100 donne nel digitale del 2016". Leggiamo Sullo streaming Netflix "vola" e negli ultimi anni ha fatto regi- questo titolo su startupitalia.eu, scorriamo la strare un clamoroso boom di abbonamenti. Noi siamo ancora lista compilata in rigoroso ordine alfabetico molto lontani… e tra le eccellenze troviamo con orgoglio Noi siamo appena partiti, perciò lasciamoci il tempo di anche due nomi Rai: Antonella Di Lazzaro, vicedirettrice valutare e farci conoscere. È un dato di fatto che rimaniamo della direzione Digital della Rai, responsabile social tra i maggiori produttori di contenuti in Europa. C'è tantissima media e marketing, e Celia Guimaraes, giornalista della offerta di ciò che va in onda nei vari canali e ci avvaliamo di testata RaiNews24. «Questa classifica – spiega Di Lazzaro un patrimonio vastissimo che riguarda gli archivi e le Teche - viene stilata senza che le persone lo sappiano, si basa Rai. Puntiamo innanzitutto a dare rilevanza al ricco prodotto sull'osservazione. Ovviamente le classifiche hanno dei limiti che già abbiamo. perché tante altre donne preparate finiscono col rimanere fuori. In ogni caso mi ha fatto molto piacere esserci per il La tua ultima esperienza lavorativa l'hai fatta a Twitter. Come secondo anno consecutivo». funziona la comunicazione su questo social? Twitter conserva una peculiarità che lo differenzia da tutte le È interessante sapere che questo settore si coniuga bene anche altre piattaforme, ovvero ha la capacità di esserci in tempo al femminile perché le nuove tecnologie fino a poco tempo fa reale e fare notizia, perché twitter è aperta e attraverso erano considerate un po' "misogine". È così? un'hashtag è possibile seguire chiunque. Non ci sono In realtà i nostri giovani sono nativi digitali, quindi non farei barriere tra gli utenti per quanto riguarda le conversazioni. un distinguo di genere nell'approccio agli strumenti. Forse Pensiamo all'insediamento di Trump alla Casa Bianca e in Italia, ma anche in altri contesti europei, la questione agli innumerevoli hashtag con i commenti di tutti e da di genere rimane in piedi quando si tratta di andare ad tutto il mondo. La ricerca è veloce e consente di entrare in approfondire il coding, mi riferisco a tutti quei mestieri contatto con milioni di persone che stanno twittando video ascrivibili al concetto di sviluppatore web. Durante la mia e informazioni. La possibilità di non avere barriere, di stare esperienza a Twitter (Country Director Twitter Italia Media, sempre sulla notizia e di creare notizie differenzia Twitter ndr) c'era un grosso movimento della Silicon Valley e di altre da qualsiasi altra piattaforma. Non a caso ha generato compagnie per ridurre questo divario che era sentito anche diversi movimenti solidali come #porteaperte all'indomani negli Stati Uniti, perché quando si parla di fare del digitale dell'attentato a Parigi del novembre 2015 per offrire riparo un mestiere allora il divario esiste persino nei Paesi più a chi era in strada. progrediti. E gli altri Social? Il Dg Antonio Campo Dall'Orto ha recentemente fatto sape- Facebook e Instagram fanno prevalentemente relazione di re che in due mesi Rai Play ha raccolto novecentomila utenti community con la propria utenza. Stiamo osservando con registrati, mentre le visualizzazioni sono state settantacinque estremo interesse i nuovi prodotti di queste piattaforme, milioni. Siamo a buon punto? primo tra tutti la possibilità di realizzare video live, che RaiPlay ha in effetti avuto degli ottimi risultati in questi primi mesi, rispetto al percorso digitale della Rai sono recupera sulla capacità di essere in tempo reale. risultati incoraggianti. Resta tuttavia un grande lavoro da Le notizie del futuro viaggeranno più sulle piattaforme digitali fare, il servizio pubblico deve tentare di ridurre il gap. È che sui mezzi tradizionali d'informazione. Comuni cittadini che ancora molto elevato il numero di persone anziane che in di Rai Play, devono essere facili da usare, intuitivi e ricchi di Gli Europei di calcio e le Olimpiadi fruibili su diverse piattafor- si trovavano sul posto hanno documentato per primi i recenti Italia ignorano l'uso delle nuove tecnologie e ai più giovani contenuti. Invece per i prodotti di nuovissima generazione me sono state un successo. Un test ben riuscito? terremoti e la slavina. Un segnale che il web è diventato indi- devono essere forniti tutti gli strumenti per poter usare il come Rai Play per le tv connesse lo sforzo è duplice: da un Sicuramente lo sport a livello internazionale gode di grande spensabile? digitale in maniera sempre più consapevole e strutturata. lato è necessario costruire dei prodotti accessibili, dall'altro appeal, ma è pur vero che la Rai non si è fatta trovare Basta una foto postata per dare una notizia, bella o dobbiamo spiegare al nostro pubblico come si accede. Perciò Incuriosisce la tua affermazione che l'innovazione non deve impreparata e per questi due eventi ha sviluppato un'offerta drammatica che sia. È innegabile che chiunque possa è molto importante l'investimento sulle piattaforme digitali "pensare" fuori della scatola, ma dentro. Allora, come si può po- di app, browser e tv connesse tale che gli utenti hanno contribuire a far sapere ciò che sta accadendo e gran parte di distribuzione, ma anche l'evangelizzazione attraverso le tenziare il bacino blu di Rai Play? dell'utenza, principalmente quella più giovane, s'informa piattaforme tradizionali. potuto seguire le competizioni sportive ovunque fossero. L'investimento grande che la Rai ha sempre fatto nei contenuti prevalentemente sui social, che rappresentano una risorsa La scommessa è stata quella di sviluppare in tempo record rimarrà, deve rimanere. Raccontare la cultura, la storia del Una sorta di alfabetizzazione? enorme per la ricerca di notizie e la verifica delle fonti. Ma piattaforme distributive che potessero soddisfare tutti i nostro Paese è alla base del servizio pubblico. E l'obiettivo Sì. È fondamentale. Schiacciando il tasto blu del telecomando è necessario ricordare che la verifica va fatta nelle redazioni è di far arrivare questi contenuti dappertutto, su tutti gli c'è l'offerta Rai Play e un po' alla volta il pubblico più adulto bisogni di consumo. Un'ottima palestra che ci ha consentito giornalistiche, il racconto e gli approfondimenti sono a cura schermi possibili e nella maniera più semplice. Quindi i imparerà a usare gli strumenti digitali e i giovani capiranno di effettuare le nostre verifiche e, ci teniamo sempre a degli inviati sul posto. Il pubblico della Rai sa di poter trovare prodotti distributivi, come ad esempio le app e il sito internet come sfruttare al meglio le varie opportunità. ricordarlo, con un team tutto interno Rai. le informazioni su tutte le nostre piattaforme. 8 TV RADIOCORRIERE 9
CELIA GUIMARAES LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI iIN UNA MANO È un rapporto di vecchia data, coltivato con passione certosina, quello tra Celia Guimaraes e il web. La giornalista di RaiNews, Nella classifica "Le 100 donne nel che meritatamente figura nella lista "Le 100 donne nel digitale del digitale del 2016"di startupitalia. 2016"di startupitalia.eu, non ha mai smesso di seguire, inseguire e approfondire le nuove tecnologie che diversi anni fa venivano eu figura la giornalista di guardate quasi con diffidenza perché ai più facevano l'effetto di "mondi RaiNews24 Celia Guimaraes. marziani”. «Dietro le nuove tecnologie – Come hai accolto la notizia del riconoscimento delle tue competenze? spiega - c'è un grande lavoro Con grande sorpresa e soddisfazione. Questa notizia mi ha riempita di declinato a femminile, tra donne orgoglio perché secondo me rappresenta anche un segno di attenzione che si occupano d'innovazione, di della Rai verso queste tematiche e la possibilità che ci sta dando di sartup e di prodotto. Anche quelle poterle raccontare anche se sarebbe auspicabile dare sempre più che insegnano sono vere e proprie risalto a questi argomenti nelle redazioni. eccellenze» Un settore finora declinato al maschile. Perché? In realtà oggi non è esattamente così. Incontro sempre più donne che si occupano di digitale. E sono tutte molto brave. Ci sono colleghe giornaliste che magari non sono state incluse nella lista e lo avrebbero meritato. Cento è un numero rappresentativo ma anche piccolo rispetto al lavoro femminile che c'è dietro tra quelle che si occupano d'innovazione, di sartup e di prodotto. Senza parlare di coloro che 10 TV RADIOCORRIERE 11
insegnano alle ragazze perché non tutti sanno che ci sono nostrane famose in tutto il mondo. Un esempio sono le diverse iniziative sostenute dalle donne per le donne. ricercatrici dell'Istituto italiano di Tecnologia di Genova Alla base delle competenze c'è una ricerca costante e l'ag- che stanno lavorando sui robot umanoidi capaci di dare giornamento in tempo pressoché reale, perché parliamo di una sorta di risposta agli stimoli. E, insieme a un gruppo settori work in progress. di colleghe dell'università La Sapienza di Roma e del Cnr È un processo in continua evoluzione, non ti puoi fermare di Pisa, esplorano nella biotecnologia e nella biorobotica mai perché le novità sono sempre dietro l'angolo e ci sono studiando le piante e gli animali. tanti nuovi argomenti da seguire. Negli ultimi tempi le vicende della cyber security hanno avuto ampio spazio E l'uomo lavorerà sempre di meno? nell'informazione e ci stiamo rendendo conto che serve No. Credo che lo farà in maniera diversa, anche con l'aiuto attenzione ma servono anche persone preparate per del robot che sarà considerato un partner, un collega di aiutarci a districarsi in questi percorsi complessi. lavoro. Certamente le competenze dovranno cambiare. Quando ti sei avvicinata alle nuove tecnologie? Nasco con l'avvio dell'informatica e già dai tempi del liceo sono stata molto curiosa e mi sono avvicinata presto alla tecnologia con grande passione. Mio malgrado, non sono diventata un ingegnere, ma sono una giornalista che racconta quello che accade in questi settori. Oggi basta un telefonino per aprire una finestra sul mondo e l'i-phone compie già dieci anni… L'i-phone ha cambiato il modo di concepire questo strumento, che da semplice telefonino è diventato una sorta di cassetta degli attrezzi che ci portiamo in tasca e che ci consente di fare cose impensabili. In questi dieci anni quello che è cresciuto in modo esponenziale per tutti gli smartphone è stato lo sviluppo delle app, un settore che ha prodotto tanto lavoro perché dietro ci sono sviluppatori, ingegneri, programmatori e altre figure professionali che operano sul marketing e su nuove idee da mettere a disposizione del nostro telefonino. L'intuizione di Steve Jobs con la Apple è difficile da replicare? Indubbiamente è stata una rivoluzione che ha lasciato il segno, ma anche Bill Gates ha dato un forte contributo all'informatica creando il colosso Microsoft. Ci fa piacere sapere che sta investendo parte del suo immenso patrimonio in fondazioni che lavorano anche in un settore di pubblica utilità come quello biofarmaceutico. Quali saranno i maggiori trend del 2017? È sorprendente quello delle self driving cars, le auto con guida autonoma, inoltre s'investirà in viaggi spaziali e trasporti del futuro con treni sempre più veloci. E poi ci sono molte aziende che si stanno impegnando in settori che modificheranno in maniera radicale i nostri stili di vita. Pensiamo alla robotizzazione, che è già una realtà su cui la ricerca è molto avanti. L'Italia a che punto è? Il settore della robotica possiede delle eccellenze 12 TV RADIOCORRIERE 13
F ascino, bravura, fortuna? Ma cosa ha Amadeus più dei AMADEUS suoi colleghi intrattenitori da stenderli puntualmente al tappeto nell'agguerrito match degli ascolti? Il Radiocorriere Tv lo ha interpellato in merito svariate volte e la risposta è stata sempre la stessa: «Il pubblico mi vede come quello della porta accanto». E sicuramente ha ragione lui che ha fatto della spensieratezza il suo motto: «La gente ha voglia di rilassarsi, di accantonare per qualche ora i problemi di tutti i giorni. Mi seguono le famiglie, che hanno bisogno di distrarsi e sorridere». E loro non esitano a fare zapping sui canali Rai per trovare il suo faccione sorridente al mattino con "Mezzogiorno in famiglia", nel preserale con "Reazione a catena" e persino nella scomoda fascia del primo pomeriggio con "Colors". Lo inseguono da una rete all'altra per stargli dietro nei programmi serali, prima su Rai2 con "Stasera tutto è possibile" e poi sull'ammiraglia con "Music Quiz" confermando l'alto gradimento e la fidelizzazione. Ma non finisce qui perché l'ex dj dall'aria dinoccolata e affabile, con la sua simpatia sta per mettere trionfalmente piede anche nell'access prime time di Rai1 con il nuovo gioco che manderà in soffitta lo storico "Affari tuoi". Lo ha anticipato il direttore Andrea Fabiano qualche settimana fa: «Abbiamo deciso di far riposare i pacchi nel 2017 per sottrarlo all'effetto logorio da lungo uso. Dal 20 marzo ci sarà un nuovo programma condotto da Amadeus dal titolo provvisorio "Identity", un format Endemol che andrà in onda dal lunedì al venerdì e sarà un'evoluzione del gioco "Soliti ignoti" che conduceva Frizzi qualche anno fa». Intanto tutti pronti a seguire l'ultima puntata di "Music Quiz" che andrà in onda, come sempre in diretta dall'Auditorium Rai PUBBLICO di Napoli, il 3 febbraio. I vip che si sfideranno suddivisi in due squadre sono Romina Power, Serena Rossi, Vladimir Luxuria, Giovanna Civitillo, Teo Teocoli, Sergio Assisi, Luca Capuano e IL Sergio Friscia. Dovranno cercare di indovinare gl'interpreti delle canzoni proposte in studio. Tanti i brani da riconoscere, BENE di tutti i generi musicali e di tutti i tempi, in altrettanti giochi in cui la musica sarà protagonista e le cover risulteranno spesso insidiose perché eseguite in modo non tradizionale. MI VUOLE Alla fine verrà proclamato il Campione. In veste di guest star Anna Tatangelo si esibirà attingendo da vari repertori e non mancherà Luca Ward presente in tutte e sette le puntate. "Music Quiz", condotto da Amadeus il venerdì in prima serata su Rai1, è scritto da Fausto Enni, Gianluca Giorgi, Clarita Ialongo, Il 3 febbraio ultima puntata per il fortunato show "Music Quiz" Ermanno Labianca, Marco Pantaleo e Francesco Valitutti. La condotto da Amadeus. Ma per il re del game è un arrivederci a fine scenografia è di Emanuela Trixie Zitkowsky e la regia di Sergio marzo sulla stessa rete ammiraglia perché sarà lui il padrone di casa Colabona. Il programma è scritto da Yuri Grandone, che è anche il capo di "Identity", un nuovo quiz ispirato ai "Soliti ignoti", che prenderà il progetto, con Giovanni Giuliani, Simone Troschel ed Elisabetta posto dello storico "Affari tuoi" nell'access prime time Valori. La regia è di Alberto Di Pasquale. 14 TV RADIOCORRIERE 15
GIANFRANCO ROSI I MIGRANTI DI ROSI PARLANO UNA LINGUA UNIVERSALE «Ho sempre sperato che il grido d'aiuto del film venisse raccolto», Gianfranco Rosi commenta così la notizia che il suo "Fuocoammare" è nella cinquina in gara per l'Oscar come miglior documentario. Grande soddisfazione da parte Paolo Del Brocco, l'Ad di Rai Cinema che ha contribuito a produrlo, e del Dg Rai Antonio Campo Dall'Orto: «L'opera risponde appieno alla mission di servizio pubblico» «S olo quando ho finito di girare ho capito di aver fatto un film politico, anche se non era questa la mia intenzione iniziale. So che con il cinema non si può cambiare il corso della storia, ma ho sempre sperato che il grido d'aiuto del film venisse raccolto. E credo che questo sia avvenuto». Gianfranco Rosi si trovava a Tokyo quando ha ricevuto la notizia che il suo "Fuocoammare" è ufficialmente nella cinquina in gara per l'Oscar come miglior documentario. Fra le prime telefonate quella di Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, che ha contribuito a produrre il documentario. L'ad non nasconde la soddisfazione: «Rosi è in Giappone per promuovere il film e l'ho sentito felicissimo. Una gioia immensa per lui, per noi e, mi permetto di dire, per il Paese. Difficile non essere banale ma la sostanza, inevitabilmente, è che la nomination di "Fuocoammare" è una grande gioia, una gioia immensa». Nella cinquina dei documentari figurano anche "I am not your negro" di Raoul Peck, "Life animated" di Roger Ross Williams, "OJ: Made in America" di Ezra Edelman e "13th" Ava DuVernay. Già candidato dall'Italia come proprio titolo nella corsa per l'Oscar al miglior film in lingua straniera, "Fuocoammare" fu escluso il 16 dicembre scorso dalla lista ristretta dei candidati in questa categoria restando invece fra i favoriti per il miglior doc. L'opera di Rosi, che racconta l'isola di Lampedusa e i suoi abitanti alle prese col dramma degli sbarchi dei migranti, è prodotto da 21Uno Film, Stemal Entertainment, Istituto Luce-Cinecittà e Rai Cinema, una coproduzione italo-francese Les Films D'Ici e Arte France Cinema. È già stato premiato con l'Orso d'oro per il miglior film al Festival di Berlino e come miglior documentario agli European Film Awards. «Siamo molto felici – ha detto il Dg della Rai Antonio Campo Dall'Orto - che un film così importante e complesso abbia raggiunto questo splendido risultato. Un'opera che non solo risponde appieno alla mission di servizio pubblico, ma va oltre nell'alimentare un racconto che Rai s'impegna a far diventare sempre più internazionale. L'Italia è il Mediterraneo e Lampedusa ne è non solo il centro geografico, ma soprattutto l'anima. Un luogo di accoglienza e di apertura, esempio più alto della cultura italiana, al tempo stesso inno all'accoglienza e alla bellezza». E ha aggiunto: «"Fuocoammare" incarna questo ideale in tutta la sua forza, facendosi messaggio globale di solidarietà. Un'altra prova che l'audiovisivo italiano è un luogo di eccellenza capace di avere un impatto nella costruzione della pubblica opinione globale su temi tanto difficili quanto importanti come la questione dei migranti». La cerimonia di premiazione si terrà il 26 febbraio al Dolby Theatre di Los Angeles. 16 TV RADIOCORRIERE 17
CINEMA Con quattordici nominastion all'Oscar, dopo l'en plein ai Golden Globe e il boom d'incassi nelle sale americane, "La La Land" sta appassionando anche il pubblico italiano. Prodotto con Rai Cinema e interpretato da Emma Stone e Ryan Gosling, il musical è diretto dal giovanissimo premio Oscar Damien Chazelle che firma anche soggetto e sceneggiatura IO BALLO PER TE 18 TV RADIOCORRIERE 19
L 'Oscar è l'unico trofeo ancora mancante per "La La Land", che si aggiudica il record di quattordici nomination per l'ambita statuiettas dopo aver spopolato ai Golden Globe portandosi a casa ogni riconoscimento possibile. Il suo ingresso trionfale nelle sale americane ha fatto incassare oltre ottanta milioni di dollari. E in questi giorni il musical prodotto con Rai Cinema sta conquistando anche l'Italia grazie al suo tocco fresco e accattivante, pronto a trascinare a passo di danza in un'avvolgente storia d'amore. Siamo a Los Angeles e l'incontro fra i due protagonisti avviene in autostrada, nel mezzo di un pazzesco ingorgo stradale. Sebastian è un musicista che cerca di far appassionare la gente al jazz tradizionale, mentre l'aspirazione di Mia è di poter recitare davanti a un pubblico che sappia apprezzare il suo talento. Nessuno dei due si aspetta che quell'incontro così casuale li porterà a scelte che da soli non avrebbero mai fatto. Dietro la macchina da presa un illuminato Damien Chazelle, che firma anche il soggetto e la sceneggiatura di questo imprevedibile racconto fatto come un'esplosione di colori, luci, suoni, musica e parole: «Volevo che Mia e Seb fossero dei sognatori e che ad avvicinarli fossero le prospettive per il futuro, anche se nel film sono le stesse che li porteranno a separarsi, ad allontanarsi». Il regista, trentadue anni appena compiuti, ha già al suo attivo un Oscar conquistato nel 2014 con "Whiplash": «Penso che il musical sia un genere magnifico per esprimere l'equilibrio tra i sogni e la realtà. Qui ci siamo discostati dal concetto della commedia musicale classica, scegliendo di rimanere nella quotidianità Regia e sceneggiatura di Damien Chazelle contemporanea nonostante i costumi spesso riconducano Musiche di Justin Hurwitz alla vecchia Hollywood». A realizzare tutta la parte musicale Cast artistico: Ryan Gosling, Emma Stone, J.K. Simmons, Finn ci ha pensato Justin Hurwitz, amico fraterno di Chazelle: «È Wittrock, Sonoya Mizuno, Rosemarie DeWitt, Josh Pence, Jason Fuchs stato al mio fianco in ogni fase della lavorazione. Prima che io Un'esclusiva per l'Italia Leone Film Group in collaborazione scrivessi i dialoghi e mentre la storia era ancora in embrione con Rai Cinema lui si stava già concentrando sui temi musicali. Eravamo Distribuito da 01 Distribution inseparabili e anche durante il montaggio abbiamo lavorato in stanze attigue. Justin è stato un elemento fondamentale TRAMA del nostro team fin dal primo giorno perché la musica veniva composta seguendo lo sviluppo della sceneggiatura». Nel Una commedia musicale moderna che racconta l'intensa e ruolo dei protagonisti ha voluto Emma Stone Ryan Gosling, burrascosa storia d'amore tra un'aspirante attrice e un musicista una coppia di attori americani molto apprezzati e di grande che si sono appena trasferiti a Los Angeles in cerca di fortuna. appeal: «Sono stati perfetti nel destreggiarsi in questa Lei si chiama Mia (Emma Stone) e, tra un provino e l'altro, serve storia che, pur essendo profondamente romantica, vuole far cappuccini alle star del cinema. Sebastian (Ryan Gosling) è invece arrivare il messaggio di quanto sia grande ciò che perdiamo un musicista jazz che sbarca il lunario suonando nei piano-bar. per inseguire i nostri sogni. Loro, per riuscire a realizzarli, Dopo alcuni incontri casuali, fra i due esplode una travolgente dovranno separarsi. Mi commuove l'idea che nella vita puoi passione nutrita dalla condivisione di aspirazioni comuni, da incontrare qualcuno che ti aiuti a diventare la persona che sogni intrecciati e da una complicità fatta di incoraggiamenti hai sempre sognato di essere, ma alla fine devi andare avanti e sostegno reciproco. Ma quando iniziano ad arrivare i primi da solo. Può nascere un amore che influenzerà tutta la tua successi, i due si dovranno confrontare con alcune scelte che vita, ma che purtroppo non durerà tutta la vita». metteranno in discussione il loro rapporto. La minaccia più grande sarà rappresentata proprio dai sogni che condividono e dalle loro ambizioni professionali. 20 TV RADIOCORRIERE 21
SANREMO NEWS CONTO ALLA ROVESCIA In attesa che si alzi il sipario dell'Ariston, ogni sera alle 20.30, arrivano gli aggiornamenti di "Prima Festival"con Federico Russo e Tess Masazza per appagare le curiosità del pubblico su ciò che sta accadendo nella città dei fiori. Su Rai3, alle 20.15 c'è invece la fascia quotidiana "SanremòPoli"condotta da Pino Strabioli IVAL F IMA FEST ino all'11 febbraio, in diretta dalla Sala Biribissi del PR SSO Teatro del Casinò di Sanremo, va in onda ogni sera alle CON FED ERICO RU 20.30 su Rai1 "Prima Festival”, un breve e coinvolgente E TESS M ASAZZA notiziario che "marca stretto"l'evento più atteso dell'anno. In studio il giovane e frizzante Federico Russo, mentre la blogger Tess Masazza è pronta a intervenire come inviata con la sua abituale imprevedibilità e simpatia. Il programma, sotto la direzione artistica di Carlo Conti, si avvale della regia di Luca Romani. Ma dal 30 gennaio e per tutta la settimana che precede la kermesse anche Rai3 si occupa del Festival alle 20.15 con "SanremòPoli"condotto da Pino Strabioli. Al centro della striscia quotidiana l'interpretazione tutta personale dell'indimenticabile SANREMÒ Paolo Poli di alcuni grandi successi sanremesi. Frammenti tratti da alcuni spettacoli del grande artista recentemente scomparso, POLI CON PIN O STRABIO come "Sei brillanti”, "Sillabari”, "Il Mare"e "Rita da Cascia”, in cui LI il Maestro aveva riadattato e trasformato in pungenti satire, come solo lui avrebbe potuto fare, alcune famose canzoni del Festival: da "Edera"della "regina"Nilla Pizzi a "Tua"della scandalosa Jula De Palma, "Il pericolo numero uno"del duo Claudio Villa e Gino Latilla, "Tango italiano"di una giovane Milva o "Maledetta primavera”, il grande successo di Loretta Goggi. Un montaggio veloce e incalzante mette a confronto la versione degli interpreti originali con quella di Poli facendo emergere la sua grande ironia e originalità. Ma il legame tra Poli e Sanremo è costituito anche da un'edizione, quella del 1984, del Premio Tenco; in quell'anno infatti gli venne consegnato sul palco dell'Ariston il prestigioso riconoscimento. Fu l'occasione per l'artista di offrire al pubblico festivaliero alcune stravaganti esibizioni che, grazie al repertorio conservato nelle Teche Rai, vengono oggi riproposte ai telespettatori di Rai3. 22 TV RADIOCORRIERE 23
F Franco Di Mare riprende ranco Di Mare, il volto familiare di FRANCO DI MARE "UnoMattina", non ha mai perso le sue incursioni negli di vista il suo Dna di giornalista in approfondimenti con lo prima linea, di inviato di guerra Speciale "Frontiere" del 4 che ha saputo raccontare storie molto febbraio, in seconda serata drammatiche. Sabato 4 febbraio su Rai1 in su Rai1, per riaccendere i seconda serata, nello speciale di "Frontiere", riflettori sul caso Regeni. affronta una vicenda difficile da spiegare e Il giornalista, che conduce impossibile da dimenticare. Il titolo è "Tutto il programma quotidiano il male del mondo" e il protagonista è Giulio Regeni, il giovane ricercatore friulano la cui "UnoMattina" insieme morte ha lasciato tanti interrogativi rimasti a Francesca Fialdini, ha ancora senza risposta. Di Mare, anche recentemente pubblicato con l'autore del programma insieme a Daniele Rai Eri "L'anima di un luogo" Cerioni, Paola Miletich, Matilde D'Errico e Mauro Caporiccio, prova a mettere insieme ogni tassello in una narrazione appassionata e documentata dove tutti gli elementi di questo dramma sono presi in considerazione. Il giornalista non trascura nel frattempo il suo talento di scrittore e regala ai suoi lettori "L'anima di un luogo", pubblicato con Rai Eri. In questo suo ultimo libro ritorna a Bauci, un paese che esiste solo sulla carta e che in qualche modo ricorda una delle città immaginarie di Italo Calvino. Un paese che assomiglia molto a una cittadina del Sud Italia, con le sue bellezze e i suoi personaggi. Un posto dove tutto può accadere. Ma cos'è un luogo dell'anima? Come nasce una città di fantasia? Il giornalista risponde che è il ricordo di un tempo lontano. È quel luogo dove ci sentiamo a casa. È il porto sicuro MALE dove fare ritorno, il paesaggio idilliaco dei poeti. Però anche la città può trasformarsi in TUTTO un luogo rassicurante attraverso il filtro della memoria. L'autore racconta la sua versione IL dei fatti attingendo dal proprio bagaglio di cronista e lasciandosi andare alla narrazione inventando uno spazio che potrebbe essere MONDO qualsiasi luogo e personaggi che potrebbero DEL essere persone incontrate realmente. Talvolta la fantasia diventa più vera della realtà… 24 TV RADIOCORRIERE 25
E Sulla tela ra il 1941 quando il presidente CULTURA Roosevelt, nel discorso sullo stato dell'Unione, declamava le quattro libertà fondamentali di una società: libertà di parola, libertà di culto, libertà dal bisogno, libertà dalla paura. Poco tempo dopo l'artista Norman l'urlo di dolore Rockwell, tra i più famosi illustratori del XX secolo, le riportava su tela e per rappresentare la "libertà dal bisogno" decise di dipingere la scena di un pasto L del Ringraziamento. L'apprezzato chef Georges Blanc reinterpreta quest'opera e a brutalità dei bombardamenti della Luftwaffe sulla città il tipico menu della tradizione americana basca di Guernica sconvolge Picasso. Sulla tela che realizza, nel sesto episodio della nuova serie di Rai corpi macellati e case devastate urleranno per sempre l'orrore di tutte le guerre. "Guernica" è il quadro da cui parte Cultura "Art buffet, capolavori in cucina" Pablo Picasso è il protagonista il nuovo episodio della serie "Simon Schama, il potere dell'arte", in onda il 1° febbraio alle 7.25 e in OPERE D'ARTE in onda martedì 31 gennaio alle 20.20 su Rai5. Pablo Picasso, replica alle 13.55 su Rai5. Alla presenza di "Simon Schama, il potere genio spagnolo che ha scelto Parigi già dai primi del Novecento, del curatore del museo di Norman dell'arte", su Rai5. Nella puntata è attratto dal cinema e dall'arte africana. Frequenta i surrealisti, TUTTE DA GUSTARE Rockwell, Blanc aggiunge poi un "tocco del 31 gennaio viene presa studia come superare i limiti della forma per rappresentare solo di Bresse" al pranzo del Ringraziamento, in considerazione una celebre l'essenza delle cose. La storia gli passa accanto, è un pacifista celebrato da tutti gli americani il quarto opera in cui l'artista spagnolo convinto, dice che l'arte deve andare oltre la realtà e non occuparsi L'ispirazione arriva da un quadro o da una giovedì di novembre. E mentre gli esperti di politica. Ma rimane profondamente colpito dalla guerra civile raccontano la storia di questa tradizione volle raccontare la carneficina scultura universalmente apprezzata, poi spagnola; eccezionalmente esprime la sua propensione per la causa che simboleggia un momento di provocata dalla guerra civile che ci pensa un grande chef a renderla unica repubblicana. La brutalità dei bombardamenti della Luftwaffe anche per il palato. È questo il principio comunione con l'intera nazione, lui cuoce dilaniò la città basca di Guernica sulla città basca di Guernica lo catapulta improvvisamente in una un tacchino alla maniera della regione di su cui si basa la nuova serie "Art buffet, durissima realtà. E così sublima i corpi macellati e le case devastate Bresse accompagnandolo con un gratin in un'opera che trasuda tutta l'amarezza e la paura per il presente capolavori in cucina", su Rai5 alle 7.25 e in di zucca. Sarà un blogger del "New York e il futuro del suo Paese. E dipinge con grande partecipazione replica alle 13.55 Times" a giudicare l'interpretazione emotiva per raccontare al mondo l'orrore di tutte le guerre. dello chef stellato. Il programma torna il 2 febbraio con un pranzo "rupestre" a base di renna e miele confezionato dal francese Sébastien Bras, che si ispira a all'arte parietale delle Grotte di Lascaux e il 3 febbraio in cucina torna l'America con un piatto per eccellenza, l'hamburger. A proporlo lo chef a tre stelle Daniel Humm, astro nascente in Nord America, che rende omaggio a questo alimento partendo dall'opera pop "Hamburger" di Andy Warhol. L'episodio è stato girato a New York, l'unica città in cui l'artista si sia mai sentito davvero a suo agio. 26 TV RADIOCORRIERE 27
Tokyo, New York, Londra, Parigi e Praga sono alcune delle città dove la passione per il vinile sta esplodendo con rinnovato interesse. Lo racconta il 2 febbraio su Rai5 il documentario di Paolo Campana "Vinylmania" Nel documentario "George Harrison nel nuovo spazio pomeridiano di Up Close and Personal - La "Ghiaccio bollente" rivoluzione dell'anima", su Rai5 il 1° febbraio, sono raccontati alcuni aspetti inediti del più giovane e ascetico dei quattro Beatles «L a prima cosa che ricordo nella mia vita è THE U un disco di Mozart con cui mia madre la omo semplice e spirituale, era il più mattina mi svegliava.... Sono passati diversi giovane dei Beatles. Il documentario anni, ma i dischi in vinile non mi hanno mai "George Harrison Up Close and Personal abbandonato. E voi, avete mai ascoltato un disco in vinile - La rivoluzione dell'anima", che Rai con il suo suono unico e quel fruscio che vi accarezza? Vi TORNA LA FEBBRE DEL Cultura propone il 1° febbraio alle 22.15 su Rai5, siete mai immersi nei colori delle copertine? Lo avete mai esplora la vita del più solitario del quartetto annusato? La musica acquista un sapore unico, erotico». Il di Liverpool attraverso interviste a coloro che regista Paolo Campana presenta così il suo documentario QUIET gli sono stati più vicini, dall'infanzia fino alla "Vinylmania", che Rai Cultura propone giovedì 2 febbraio alle 33 >GIRI scomparsa avvenuta nel 2001. Lo chiamavano 18.35 all'interno del nuovo spazio pomeridiano di "Ghiaccio "The Quiet One" anche se aveva un grande senso bollente" che Rai5 dedica dal lunedì al venerdì a tutti gli dell'umorismo. Appassionato di automobilismo, appassionati di musica rock, pop, soul e jazz. Campana ci dopo lo scioglimento del gruppo l'artista ha guida nelle pieghe di un oggetto che non ha mai perso la intrapreso la carriera individuale, non solo come sua anima e si interroga su cosa lo renda così leggendario musicista, ma anche come produttore musicale in un mondo dominato dalla musica liquida. Semplice ONE e cinematografico. Il documentario descrive gli nostalgia? L'illusione di possedere il corpo della musica? La anni dell'infanzia, la vita in famiglia, le scelte ricerca di un'identità? Un grido contro il fiume digitale senza artistiche e personali. Alle interviste si alternano anima? Un grande e misterioso love affair? Da Tokyo a New rari filmati che testimoniano il suo indubbio York a Londra, Parigi e Praga "Vinylmania" incontra tribù di talento musicale, gli anni passati con i Beatles e collezionisti, dj, musicisti, artisti ed esploriamo negozi dove le sue convinzioni spirituali, che gli sono state di la passione si trasforma in febbre, e fabbriche dove le presse conforto fino alla prematura scomparsa, avvenuta hanno ripreso a stampare milioni di copie. Evidentemente i a soli cinquantotto anni. dischi da "toccare" sono tornati. 28 TV RADIOCORRIERE 29
Q uadri da stanza, di soggetto sacro, contrapposti a opere profane. Nel nuovo episodio della serie "La vera natura di Caravaggio", in onda il 3 febbraio in Prosegue su Rai5 la serie "La vera natura prima serata su Rai5, il professor Tomaso Montanari di Caravaggio". Il 3 febbraio il viaggio con il racconta le principali opere del Merisi, legate a vicende del professor Tomaso Montanari alla scoperta nuovo o dell'antico testamento, il cui filo conduttore è quello del vissuto dell'artista attraverso le sue opere dell'amore di Dio per gli uomini in contrapposizione alle opere si sofferma su quelle opere dove irrompe in cui l'artista fa prevalere l'amore terreno. Caravaggio torna prepotentemente il corpo umano a San Luigi de' Francesi a Roma per la pala d'altare con San Matteo e l'angelo. Ma il quadro non piace, non ha "decoro", e finisce tra le collezioni di Vincenzo Giustiniani. Allora l'artista O R ne dipinge un altro e sarà un successo. Aristocratici, cardinali A M e prelati gli chiedono opere per le proprie collezioni. Nascono così una serie di quadri da stanza, costruiti con mezze figure, di soggetto sacro come "Il sacrificio di Isacco" degli Uffizi dipinto SAC RO per Maffeo Barberini, la "Cattura di Cristo" di Dublino dei Mattei e "L'incoronazione di spine" di Vienna per Vincenzo Giustiniani. Proprio il marchese aveva chiesto a Caravaggio altre tele, poi AMOR passate nelle mani del re di Prussia, finite a Berlino e andate e distrutte nel 1945, come il "Cristo sul monte degli ulivi". Si conservano invece, in Germania, altre due tele del Giustiniani, P RO FA N O dove il pittore mette al centro della sua arte il corpo umano: quello ferito di Cristo nell'Incredulità di Tommaso e quello giovane e provocante di un Amore vincitore, un amore profano ritratto nell'atto di sconfiggere ogni cosa. Un'allegoria, che ha però delle forme reali: è il corpo dell'amico Cecco del Caravaggio, modello e forse amante del Merisi, per cui ha posato altre volte: come San Giovannino, ad esempio, in una tela che è oggi ai Musei Capitolini. 30 31
CULTURA TUTTI DAVANTI ALLA TV I NUOVI ANNI C'È CAROSELLO! DEL TERRORE I sanguinosi attentati di Parigi hanno rappresentato la punta d'iceberg di una spirale di violenza senza tregua. Nei "Grandi discorsi della Storia" del 31 gennaio Aldo Cazzullo prova ad analizzare le contrapposizioni tra mondo occidentale e terrorismo islamista D alle parole di François Hollande la notte degli attacchi di Parigi, in cui centotrenta persone hanno perso la vita in attacchi alla capitale rivendicati dall'Isis, alla spettrale dichiarazione di Al Baghdadi, che in un video del 4 luglio 2014 annuncia la nascita del Califfato. Dal discorso alla popolazione dell'Ayatollah Khomeini, capo della Rivoluzione dell'Iran nel 1979, dopo anni di esilio, al "non lasciate che il ramoscello d'ulivo mi cada di mano" del leader dell'OLP Yasser Arafat alle Nazioni Unite. Parole che Aldo Cazzullo analizza a "Grandi discorsi della Storia", il programma di Rai Cultura in onda martedì 31 gennaio alle 21.10 su Rai Storia. In primo piano i discorsi che stanno segnando il nostro tempo e danno voce alla contrapposizione tra mondo occidentale e terrorismo islamista. Tra le altre testimonianze l'improvvisato "Bullhorn Speech" del presidente George W. Bush Junior sulle macerie delle torri Gemelle, pochi giorni dopo il fatale attento che ha sconvolto il mondo e il lunghissimo intervento del Colonnello libico Muammar Gheddafi alle "Il giorno e la Storia" del 3 febbraio ricorda i sessant'anni dalla nascita del celebre siparietto Nazioni Unite. La puntata è arricchita dall'analisi retorica e linguistica di Flavia Trupia e dai contributi dei giornalisti Fausto Biloslavo e televisivo dedicato alla pubblicità, che era riuscito a fidelizzare fino a diciannove milioni di persone S Massimo Fini. "Grandi discorsi della Storia" è un programma condotto da Aldo essant'anni fa, il 3 febbraio del 1957, nasce Carosello, il primo spazio televisivo dedicato alla pubblicità. In Cazzullo, scritto da Erika Brenna, Aldo Cazzullo, Luciano Palmerino, onda ogni sera alle 20.50 sul Programma Nazionale, che all'epoca era l'unico canale Rai, il programma aveva regia di Tommaso Vecchio e Jovika Nonkovic. all'inizio una durata di dieci minuti con quattro "spot" della durata massima consentita di due minuti e quindici secondi, pari a sessantaquattro metri e venticinque centimetri di pellicola. Il debutto è raccontato nella puntata de "Il giorno e la Storia" in onda venerdì 3 febbraio su Rai Storia subito dopo mezzanotte e in replica in varie fasce orarie fino alle 20.10. Ogni spazio era venduto alle aziende a un milione e cinquecentomila lire. Tutti i più grandi attori, registi, cantanti e disegnatori passarono per Carosello, che nel 1976, all'apice della popolarità, riusciva a inchiodare davanti alla tv diciannove milioni di telespettatori. 32 TV RADIOCORRIERE 33
È Luigi Tenco, che si tolse la vita a Sanremo il 27 gennaio del 1967 mentre ancora non era calato il sipario sul Festival, il primo protagonista di "Storie sospette". Il programma di Gianni Borgna e Giancarlo Governi, su Rai Storia dal 5 febbraio, riaccende i riflettori su cinque vicende misteriose L e "Storie sospette" di Gianni Borgna e Giancarlo Governi, su Rai Storia dal 5 febbraio alle 19.30, raccontano cinque misteri italiani e altrettante storie di personaggi noti che hanno perso la vita in UNA GRANDE FAMIGLIA ALLARGATA circostanze misteriose. Si comincia con Luigi Tenco, uno degli innovatori della canzone italiana che alla fine degli anni Cinquanta si presentava legata a vecchi cliché melodici, ancorata alla classica rima cuore-amore. Arrivato a Genova da un paesino del Piemonte, Tenco si aggrega al gruppo dei "genovesi" Gino Paoli, Bruno Lauzi e Fabrizio De André, che Nel documentario di Giulio Calcinari "Ugo Tognazzi: l'uomo, l'attore e la televisione", suonano più che altro per diletto in locali e balere su Rai Storia il 4 febbraio, l'attore viene raccontato attraverso le sue passioni, dalla del capoluogo ligure e dintorni. Il giovane, che aveva recitazione alla cucina fino agli scherzi clamorosi cominciato come sassofonista, sfodera una voce calda e vellutata alla Nat King Cole e si trasforma in cantautore. Erano già nate le bellissime "Mi sono U innamorato di te", "Vedrai vedrai" e "Lontano lontano" go Tognazzi inizia a lavorare giovanissimo anche le donne: ne ha molte, ma pochissime sono quelle quando insieme agli altri genovesi ebbe la fortuna come impiegato al salumificio Negroni di importanti. In tutto tre: Pat O'hara, la ballerina inglese d'incontrare Nanni Ricordi, rampollo della celebre Cremona, la sua città. Ma di notte recita come madre di Ricky, Margarete Robsahm da cui avrà Thomas, casa discografica, che scommise su di loro per un attore filodrammatico a teatro. Inizia da qui il e l'ultima moglie, Franca Bettoja, madre di Gian Marco e rinnovamento radicale della canzone italiana. documentario di Giulio Calcinari "Ugo Tognazzi: l'uomo, Maria Sole. È Franca ad accogliere tutti i figli, amatissimi Nella metà degli anni Sessanta, come Paoli e l'attore e la televisione", su Rai Storia il 4 febbraio alle da Ugo, creando una grande famiglia allargata nella altri cantautori, Tenco lascia la Ricordi per la 19.00. Che la sua strada fosse la recitazione lo capì multinazionale RCA. L'industria del disco sta grande villa al mare di Torvaianica, alle porte di Roma. Una prima di ogni altro il suo datore di lavoro, che lo licenziò cambiando pelle e sforna successi a getto continuo scelta che darà scandalo negli anni Sessanta. Tognazzi permettendogli di ottenere i primi successi come attore con fatturati da capogiro. Per lui è l'inizio della fine muore il 27 ottobre del 1990 a sessantotto anni, reduce comico. Nel 1954 i due autori emergenti Renzo Tarabusi perché quello non è il suo mondo, il suo universo dal set del telefilm Rai "Una famiglia in giallo" e mentre e Giulio Scarnicci lo portano in televisione con Raimondo intimista non ha molto a che fare con i media e con SUICIDIO era in procinto di ritornare a Roma a recitare in teatro. Vianello per realizzare "Un due tre", il primo varietà del il festival di Sanremo. E sarà proprio lì, nel tempio piccolo schermo. Nel frattempo nella vita di Tognazzi si Tra le tante, ricordiamo una sua burla rimasta begli annali. della canzonetta dove era approdato alla ricerca di aggiunge un'altra passione, quella per la cucina, e tra Nel maggio 1979 si diffonde la notizia del suo arresto con un successo troppo a lungo mancato, che si toglierà un film e l'altro approfitta per invitare amici e colleghi l'accusa di essere il capo delle Brigate Rosse. Tutti i giornali la vita il 27 gennaio del 1967. Un gesto estremo per a cena. È il suo modo di essere attore fuori dal teatro ne parlano creando sconcerto, ma in realtà è uno scherzo l'amarezza di non essere entrato in finale e per il che non frequenta più e di essere applaudito come organizzato dal settimanale satirico "Il male" e l'attore si rimorso di avere coinvolto in quel fiasco clamoroso TUTTO DA CHIARIRE protagonista assoluto. Tra le sue grandi passioni ci sono era prestato goliardicamente a costruire la "bufala". la grande Dalida, in quel momento sua compagna anche nella vita. La sua morte lascerà aperti molti interrogativi. Che si sia trattato di suicidio appare pressoché certo, ma le motivazioni e la meccanica di quel gesto restano ancora tutte da chiarire. 34 TV RADIOCORRIERE 35
CARLO ALBERTAZZI Lo pieno di scrigno tesori «S eguire i lavori parlamentari non è Come si articola la trasmissione? cogliendo l'occasione per ricordare un episodio drammatico una cosa cosi arida come sembra, In tutto venticinque minuti costruiti attingendo soprattutto che s'incastona nella realtà violenta che caratterizzò però questo programma mi permette dai preziosi contributi degli archivi Rai, perché andiamo quell'epoca. Il 18 gennaio del 1977 per un tragico d'interrompere per un giorno a settimana sempre a pescare nella memoria e normalmente ci scherzo, come raccontarono le cronache, il centrocampista la responsabilità del coordinamento e mi restituisce il confrontiamo con testimoni o persone che abbiano della Lazio e della Nazionale Luciano Re Cecconi rimase piacere di tornare davanti al microfono». Il vicedirettore qualcosa da dire di originale su vicende già conosciute o freddato da un colpo di pistola sparato da un orafo. del Gr Parlamento Carlo Albertazzi conduce su Rai Radio1 su altre tutte da scoprire. Quest'ultimo reagì perché il calciatore stava simulando un "Il pescatore di perle"e tiene a presentare la sua piccola ma A cosa vi ispirate? furto nella sua gioielleria. Un giallo che lascia ancora tanti forte squadra: «In regia c'è Luca Bernardini e in redazione «Il nostro programma è un viaggio nel Prendiamo in considerazione quello che è intorno a noi, interrogativi aperti. abbiamo Valentina Galli e Minni Micocci, mentre Valerio leggendo i giornali, seguendo quotidianamente le notizie, tempo, ma anche un modo per ricordare Rosa cura delle "chicche"che solo lui sa trovare». soffermandoci su qualche curiosità o suggestione che E cosa ci racconterai prossimamente? quello che siamo stati. Una pausa per Carlo, ti ritroviamo dopo l'assenza di una stagione. Soddi- Parleremo del valore della sconfitta, sia nello sport che arriva dal web. riflettere e confrontarsi con opinioni sfatto? nella politica. La puntata si chiamerà "Bisogna saper Per la puntata di esordio avete scelto un campione dello diverse e raccontare storie più o meno Sicuramente. E voglio ringraziare il direttore Andrea perdere”. E poi mi piacerebbe raccontare i cinquant'anni Montanari che ha voluto ripristinare il programma nel sport. lontane». Carlo Albertazzi è tornato a del podio del maestro Riccardo Muti. Ma le perle sono nuovo palinsesto. Siamo ripartiti con la stessa voglia di Il grande Cassius Clay, che divenne Mohamed Alì. Un condurre su Rai Radio1 "Il pescatore di pugile e un campione straordinario, che ha fatto la storia davvero tante. ritrovare il nostro pubblico il sabato sera alle 23.35, dopo perle”, ogni sabato alle 23.35 una lunga giornata sportiva e prima delle notizie del Gr anche della tradizione americana. Un personaggio che ha Perla sta per oggetto prezioso da porgere ai tuoi ascoltatori? della mezzanotte. avuto un suo vissuto coinvolgente e un percorso umano Assolutamente sì. La pesca delle perle, che adesso non si particolarissimo. La sua stella è nata a Roma perché Chi è il pescatore di perle? fa più, era molto pericolosa, prevedeva l'immersione nelle è qui che ha vinto le Olimpiadi del 1960. Noi abbiamo Colui che va a cercare tesori nascosti, dimenticati, persi profondità marine e il tesoro, celato tra gli abissi, andava raccontato i suoi momenti di gloria e poi la malattia che nella memoria o nel tempo. Cerca di recuperarli e offrirli cercato esclusivamente con le mani. Anche noi andiamo a lo ha tormentato fino a giugno scorso, quando è venuto a agli ascoltatori con una nuova patina di freschezza. Il nostro pescarne alcune per donarle al nostro pubblico. mancare. programma è un viaggio nel tempo, ma anche un modo per Non è necessariamente un personaggio il protagonista della Il tema più aggregante? ricordare quello che siamo stati. Una pausa per riflettere, per confrontarsi con opinioni diverse e raccontare storie puntata. Come mai? Lo sport perché permette di parlare di un Paese che cresce più o meno lontane. Nel nostro salotto virtuale accogliamo Perché anche un luogo può essere testimone di qualcosa. e di un popolo che cambia. È un'occasione per spaziare a gli ospiti e mettiamo a confronto convinzioni diverse. Abbiamo raccontato la Roma degli anni di piombo trecentosessanta gradi. 36 TV RADIOCORRIERE 37
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