La stazione internazionale di Chiasso - Eisenbahn-Amateur

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La stazione internazionale di Chiasso - Eisenbahn-Amateur
Ferrovia reale Svizzera

La stazione internazionale di Chiasso
       Principale porta d’accesso meridionale verso la Svizzera e il nord                            s­ vizzera che, attraverso il passo del San Got-
                                                                                                      tardo, raggiungeva Flüelen per la coinci-
       ­Europa, la stazione internazionale di Chiasso accoglie due amministra-                        denza con il battello per Lucerna (un esem-
                                                                                                      plare della vecchia diligenza è esposto al
        zioni ferroviarie e altrettanti sistemi di trazione e di segnalamento.                        Museo nazionale svizzero a Zurigo) – per
                                                                                                      diverso tempo la variante Camerlata–­
        Quasi 150 anni di continue trasformazioni e ampliamenti, mentre oggi                          Como–Chiasso fu soltanto una tra diverse
                                                                                                      altre opzioni, tra le quali la Milano–Saron-
        guarda al dopo AlpTransit.                                                                    no–Mendrisio (con Mendrisio sede di una
                                                                                                      stazione internazionale), la Cittiglio–Maga-
                                                                                                      dino–Bellinzona, e la Varese–Agno–La­
                                                                                                      mone–Monte Ceneri–Bellinzona. Alla fine,
                                                                                                      tuttavia, la scelta cadde sui tronchi Bellinzo-
                                                                                                      na–Monte Ceneri–Lugano-Chiasso e Bellin-
                                                                                                      zona–Magadino–Luino (tratta quest’ulti-
                                                                                                      ma che al tempo si pensava avrebbe accolto
                                                                                                      volumi di traffico ben superiori rispetto al
                                                                                                      ramo attraverso il Monte Ceneri e Chiasso),
                                                                                                      mentre la Convenzione tra la Svizzera e
                                                                                                      l’Italia per la congiunzione della ferrovia
                                                                                                      del Gottardo colle ferrovie italiane a Chias-
                                                                                                      so e a Pino del 23 dicembre 1873 fissò a
                                                                                                      Chiasso e a Luino le sedi delle stazioni inter-
                                                                                                      nazionali, regolando nel contempo anche
                                                                                                      l’utilizzo dei fabbricati delle amministrazio-
                                                                                                      ni ferroviarie di entrambi i Paesi.

                                                                                                     È quindi a partire dagli anni 1873–1874 che
                                                                                                     il territorio paludoso compreso tra la collina
                                                                                                     del Penz e l’abitato di Chiasso cominciò a
                                                                                                     subire profonde trasformazioni per acco-
                                                                                                     gliervi gli impianti ferroviari. Per adattare il
                                                                                                     terreno alla nuova funzione, fu necessario
                                                                                                     colmare l’area con un importante terrapie-
                                                                                                     no lungo 700 m, largo 100 e alto in alcuni
                                                                                                     punti oltre 6. L’operazione comportò un
                                                                                                     movimento di oltre 1’500’000 m3 di mate-
2.6.2021.                                                                     Fotos: C. Ammann      riale. In un primo tempo il terrapieno arri-
                                                                                                     vava fino al fiume Faloppia e solo nel bien-
       n Giampaolo Baragiola, Mendrisio            sta economico-commerciale, demografico e          nio 1875–1876 fu completato verso sud –
                                                   urbanistico.                                      con la costruzione di due sottopassaggi,
La stazione ha sempre caratterizzato e fa-                                                           l’uno stradale l’altro per incanalarvi il fiume
vorito lo sviluppo economico-urbanistico                                                             Faloppia – in vista del congiungimento con
del territorio in cui è collocata. Pure in Tici-    Chiasso, una scelta tutt’altro che               la rete italiana attraverso la galleria di
no, con l’entrata in esercizio delle Ferrovie      ­obbligata                                        ­Monte Olimpino (1775 m), avvenuto il 28
delle valli ticinesi nel 1874 e della galleria                                                        settembre 1876. Parte del materiale di ri-
Göschenen-Airolo con le relative rampe             L’ubicazione a Chiasso della stazione inter-       empimento proveniva dallo scavo della
d’accesso nel 1882 ad opera della Gotthar-         nazionale è tutt’altro che il frutto di un pro-    trincea ferroviaria di Coldrerio, parte dalla
dbahn, numerosi centri del Cantone hanno           cesso scontato. Infatti, neppure quando il         collina di Pontegana, a nord dell’abitato,
conosciuto significativi cambiamenti: non          San Gottardo riuscì a spuntarla sul Lucoma-        che fu parzialmente sbancata per una retti-
solo le principali città di Lugano, Bellinzona     gno nell’ambito del dibattito relativo alla        fica del tracciato della strada cantonale ver-
e Locarno, ma anche centri «minori» quali          questione dell’attraversamento ferroviario         so Balerna e, infine, una parte anche dalla
Airolo, Faido, Biasca, Giubiasco e Mendrisio.      delle Alpi (la Convenzione tra la Svizzera e       Valle Leventina.
In particolare a Chiasso, località di confine e    l’Italia circa la ferrovia del Gottardo è del
sede di una stazione internazionale, la fer-       15 ottobre 1869 e la Convenzione tra la           Proprio perché la direttrice di Chiasso era
rovia ha caratterizzato e in parte condizio-       Svizzera, la Germania e l’Italia sull’adesione    originariamente considerata secondaria ri-
nato lo sviluppo della città dal punto di vi-      dell’Impero germanico alla Convenzione            spetto a quella di Luino, nel 1874 il primo
                                                   del 15 ottobre 1869 tra la Svizzera e l’Italia,   edificio con funzione di stazione fu una
                                                   per la costruzione di una ferrovia del Got-       semplice e assai spartana costruzione in le-
Il presente articolo, in forma leggermente         tardo è del 28 ottobre 1871) e fu aperta          gno, posta circa 120 m più a nord dell’attua-
ridotta, è stato pubblicato sul no 8 di            all’esercizio la linea Chiasso–Lugano (il 6 di-   le ingresso principale. Il fabbricato passeg-
Eisen­bahn Amateur in lingua tedesca (pp.          cembre 1874), Chiasso era destinata a di-         geri ospitava uffici, locali per il personale di
339–347) e, in sintesi, in lingua francese         ventare la porta della Gotthardbahn verso         scorta ai treni, due sale d’aspetto, un buffet
(pp. 348–352), accompagnato da un ricco            l’Italia. Sebbene già dalla fine del 1849 la      e locali per i servizi doganali, postali e di
apparato iconografico, con tra le altre            ferrovia collegasse Milano con Camerlata –        ­polizia. L’impianto, con cinque binari tron-
­numerose fotografie storiche.                     da dove partiva la diligenza della posta           chi sul lato meridionale della lunghezza di

                                                                                                                                      EA 10/2021  1  
La stazione internazionale di Chiasso - Eisenbahn-Amateur
Ferrovia reale Svizzera

387 m, aveva inoltre un marciapiede, un              lo sviluppo degli impianti ferroviari, e ben-          1900   Costruzione di una nuova piattafor-
magazzino merci, una rampa di carico,
­                                                    ché la Gotthardbahn prima e le Ferrovie fe-            ma girevole per le locomotive e amplia-
una rimessa delle locomotive con tre binari          derali poi prevedessero comunque un rin-               mento della rimessa; a seguito della posa
e dotata di piattaforma girevole e una               novamento radicale della stazione, fino allo           del secondo binario sulla tratta Como-Chias-
latrina. Una provvisorietà assai precaria,
­                                                    scoppio del primo conflitto mondiale lo sca-           so, ampliamento della testata sud dei binari
dettata soprattutto dalle difficoltà di trova-       lo di Chiasso subì soltanto ampliamenti oc-            della stazione.
re un ­accordo fra Svizzera e Italia riguardo        casionali e provvisori.                                1901  Trasformazione delle testate nord e
­all’ubicazione definitiva.                                                                                 sud per migliorare l’ingresso e l’uscita dei
                                                     Oltre a quelli già citati, tra il 1883 e il 1915 fu­   treni; costruzione di una nuova piattaforma
                                                     rono eseguiti tra gli altri i seguenti interventi:     girevole per le locomotive italiane.
La seconda stazione                                                                                         1902  Ampliamento degli impianti per la
                                                     1883   Costruzione di un edificio per uffici e         gestione del bestiame ed estensione dell’il-
La costruzione della cosiddetta seconda              appartamenti per la Società per le Ferrovie            luminazione elettrica.
­stazione di Chiasso (la prima in muratura)          dell’Alta Italia (che gestiva allora la tratta         1903–1904  Ampliamento di alcuni fabbri-
 avvenne negli anni 1881–1885, un fabbrica-          Milano-Chiasso; dal 1885 Strade ferrate del            cati di servizio.
 to in pietra situato 120 m a sud del primo          Mediterraneo e dal 1905 FS-Ferrovie dello              1905   Prolungamento della rampa di carico
 edificio ligneo. Già all’indomani della firma       Stato); ampliamento della rimessa delle lo-            fra i binari XIII e XIV con attrezzatura per il
 della Convenzione del 1873, le competenti           comotive con costruzione di una fucina e di            carico del bestiame; ingrandimento della ri-
 autorità svizzere e italiane valutarono una         un magazzino con rampa coperta per il car-             messa delle locomotive italiane; collega-
 serie di progetti della vera e propria stazio-      bone; posa di un secondo binario dietro il             mento telefonico fra la gestione merci e
 ne internazionale. Le prime proposte della          magazzino doganale.                                    l’ufficio telegrafico. È interessante notare
 Gotthardbahn prevedevano un parziale svi-           1884   Costruzione di un edificio per la Po-           che per alleggerire Chiasso, nel 1905 alla
 luppo degli impianti in territorio italiano,        sta italiana a nord del fabbricato viaggiato-          stazione di Mendrisio furono posati 1’800
 soluzione respinta dall’allora Regno d’Ita-         ri; posa di binari di tiraggio a nord e a sud,         metri di binari per parcheggiare provviso-
 lia. L’accordo fu trovato nel marzo 1875 per        con trasformazione delle testate, per la ma-           riamente e manovrare treni merci prove-
 una stazione interamente in territorio sviz-        novra indipendente dei treni; costruzione              nienti da nord e diretti in Italia.
 zero su una lunghezza di 800 m.                     di infrastrutture per il trasporto del bestia-         1906   Aampliamento dei binari destinati al
                                                     me e di due nuove pese.                                traffico merci; messa in esercizio del primo
L’immobile principale, la cui facciata era           1886  Costruzione di un magazzino con                  impianto centrale di sicurezza Bruchsal G
­ricoperta di mattoni rossi, era composto da         cantina per la cooperativa degli impiegati;            per l’entrata e l’uscita dei treni come pure
 tre corpi di fabbrica, quello centrale, che         allestimento e ampliamento di diversi uffici;          per i movimenti di manovra, con tutti i rela-
 ospitava la biglietteria e gli uffici, legger-      installazione di segnali di manovra e costru-          tivi segnali e le cabine I, II e III.
 mente arretrato rispetto alle due ali latera-       zione di un casello al passaggio a livello del         1907  Ampliamento dei magazzini doga-
 li. Nell’ala nord si trovavano la polizia sviz-     cimitero.                                              nali svizzeri e italiani; costruzione di ulterio-
 zera, il telegrafo, la posta svizzera e la posta    1887   Centralizzazione di 5 scambi sul lato           ri magazzini e rampe di carico; ampliamen-
 italiana, mentre nell’ala sud la dogana e la        nord e installazione dell’illuminazione elet-          to dei binari di stazione ed estensione
 questura italiane, la dogana svizzera, la sala      trica in tutta la stazione.                            dell’illuminazione elettrica.
 di revisione per il controllo dei bagagli, il       1889  Prolungamento di 125 metri del bi-               1908   Costruzione di un edificio con locali
 buffet e la sala d’aspetto. Già negli anni          nario tronco XVII per la sosta dei treni.              di riposo per il servizio movimento nella
 1884–1885 le due ali laterali furono allun-         1891   Costruzione di un edificio per la Po-           parte meridionale della stazione; introdu-
 gate: quella settentrionale per l’amplia-           sta svizzera, di un fabbricato ausiliare desti-        zione del collegamento telefonico fra i sin-
 mento dei locali della posta italiana, quella       nato a officina, locali di sosta per i verifica-       goli uffici; introduzione della linea di con-
 meridionale per consentire l’ingrandimen-           tori dei veicoli, di un magazzino per il servi-        tatto per il segnale a campana da Como e
 to del buffet e la creazione delle sale d’a-        zio movimento e di una toilette pubblica.              installazione di due campane nella stazio-
 spetto di I e II classe. Benché siano scarse le     1892  Allungamento del marciapiede co-                 ne.
 immagini di questa seconda stazione, essa è         perto 1; costruzione di un fabbricato per              1913–1914  Soppressione del passaggio a
 raffigurata su alcune cartoline di inizio No-       l’amministrazione doganale svizzera; esten-            livello presso la rimessa delle locomotive
 vecento, che mostrano anche un filare albe-         sione della rete dell’illuminazione con la             svizzere, sostituito da un sottopassaggio.
 rato antistante l’edificio. Alla fine del 1885      posa di lampade ad arco sull’area di mano-             1914–1915   Nel corso dell’inverno, nei pres-
 i binari della stazione di Chiasso misuravano       vra. Verso le ore 5 del 20 febbraio 1892 un            si del vecchio cimitero posa di alcuni binari
 complessivamente 9743 m, mentre il fabbi-           violento incendio distrusse i magazzini del-           con rampa doganale per smaltire gli allora
 sogno d’acqua per l’alimentazione della             la grande e della piccola velocità, edifici in-        importanti transiti di carbone.
 stazione e il rifornimento delle locomotive,        teramente in legno che facevano parte an-
 in origine assicurato unicamente dal fiume          cora della prima stazione provvisoria del              Malgrado questi lavori, la situazione alla
 Faloppia, fu in seguito aumentato con la            1874 e che furono poi ricostruiti nel 1893             stazione di Chiasso rimaneva precaria. L’in-
 costruzione di una condotta di oltre 6 km           con il riutilizzo di una parte della rimessa           sufficienza dell’infrastruttura ferroviaria
 che convogliava a Chiasso le acque della            veicoli di Bellinzona.                                 chiassese era fonte di aspre critiche da parte
 trincea di Coldrerio.                               1894  Costruzione di un magazzino doga-                di tutti gli operatori convolti sia per le defi-
                                                     nale italiano con rampa coperta di 35 m e              cienze nella gestione del traffico merci
Come accennato in precedenza, contraria-             gru girevole; ampliamento del magazzino                (operazioni doganali e carico e scarico dei
mente alle previsioni originarie l’incremen-         doganale svizzero con prolungamento del-               carri che subivano ritardi di più giorni) sia
to dei traffici sulla direttrice di Chiasso risul-   la rampa di carico; costruzione di un im-              nel movimento dei passeggeri, come ne
tò nettamente più importante rispetto a              pianto per il lavaggio e la disinfezione dei           danno testimonianza a più riprese i nume-
quello registrato sulla linea di Luino, ragion       carri.                                                 rosi interventi presso le autorità competen-
per cui gli impianti chiassesi risultarono ben       1896   Ingrandimento dell’ufficio doganale             ti, la stampa dell’epoca («Ciò che avviene
presto sottodimensionati. Malgrado una si-           per il servizio viaggiatori nel fabbricato             attualmente nella stazione internazionale
tuazione logistica vieppiù critica, per una          principale.                                            di Chiasso rasenta l’incredibile», scrisse ad
serie di contingenze, tra le quali l’annosa          1899   Attivazione della comunicazione te-             esempio il quotidiano Il Dovere il 24 agosto
vertenza concernente l’esproprio e lo spo-           lefonica tra l’ufficio sottocapi e la gestione         1910) e il memoriale della Municipalità di
stamento del vecchio cimitero che impediva           merci.                                                 Chiasso all’attenzione delle autorità canto-

2  EA 10/2021
La stazione internazionale di Chiasso - Eisenbahn-Amateur
Ferrovia reale Svizzera

nali e federali del 12 maggio 1914. In que-
sto documento si scriveva di «[…] una sala
di revisione buia, mal ventilata, sporca, […]
sempre ingombra di viaggiatori e bagagli,
sale d’aspetto introvabili per la loro ubica-
zione, giri viziosi attraverso corridoi, buffet,
anticamere, steccati, latrine recondite […].
Sottacciamo poi lo spettacolo veramente
pietoso che giornalmente si svolge all’en-
trata della Stazione […], donne accovaccia-
te su sacchi e bagagli che allattano neonati,
bimbi d’ogni età affranti dalle fatiche del
viaggio che alternano il pianto al sonno, es-
seri stremati dalla fatica e dalle sofferenze,
in una parola il quadro più completo dell’u-
mana miseria».

In quegli anni per i treni diretti e regionali
era a disposizione un’unica banchina sia per
il traffico sud-nord sia per i convogli diretti
in Italia: poiché i treni dovevano sostare tut-
to il tempo necessario per espletare le ope-
razioni doganali, spesso gli altri convogli in     derrata importante per l’approvvigiona-             tà svizzera domiciliati nel canton Ticino al-
arrivo dovevano attendere davanti ai se-           mento di cereali durante la guerra.                 meno da due anni, o dimoranti fuori del
gnali d’entrata.                                                                                       Cantone, ma in possesso della cittadinanza
                                                   Solo grazie allo spostamento della stazione         ticinese», si contarono 34 progetti, che fu-
Lo scoppio del primo conflitto mondiale il         doganale si ebbe a disposizione lo spazio           rono esposti al pubblico durante un paio di
1° agosto 1914, l’entrata in guerra dell’Ita-      necessario per l’ampliamento della stazione         settimane prima del verdetto della giuria.
lia nel 1915 e il temporaneo crollo degli          viaggiatori e di smistamento, previa la de-         Questa, riunitasi il 7 e l’8 ottobre 1926, non
scambi commerciali internazionali congela-         molizione dei vecchi magazzini merci e la           proclamò alcun vincitore, ma si limitò ad as-
rono qualsiasi ambizioso progetto per circa        costruzione più a nord del nuovo deposito           segnare il secondo premio al progetto degli
un quindicennio.                                   delle locomotive FFS, ciò che avrebbe per-          architetti Arnoldo Ziegler e Giuseppe Mon-
                                                   messo di migliorare l’entrata e l’uscita dei        torfani di Lugano (motto Transito), il terzo
Ciò non di meno il 28 settembre 1917 il            treni, la sosta e la manovra dei convogli e         premio a quello dell’arch. Pietro Giovannini
CdA delle FFS approvò un progetto di am-           dei carri sulla sella di lancio. La rimessa delle   di Curio (motto Erato) e il quarto all’arch.
pliamento che prevedeva tra l’altro la co-         locomotive FS, originariamente prevista in          Giuseppe Antonini (motto Bibi). Il responso
struzione di un marciapiede mediano largo          territorio svizzero, sarà invece costruita in-      della giuria suscitò rammarico e insoddisfa-
13 m per gli arrivi e le operazioni doganali       teramente in territorio italiano, a sud             zione, provocando reazioni critiche sulla
dei treni diretti in Svizzera, lo spostamento      dell’impianto, nei pressi dell’imbocco della        stampa dell’epoca. Ai progetti premiati si
della stazione merci verso ovest (collegata        galleria di Monte Olimpino.                         rimproverava in particolare un’eccessiva
al resto dell’impianto solo dal lato sud) e                                                            ispirazione a stili nord-alpini, senza alcun ri-
l’edificazione di un nuovo deposito delle lo-                                                          ferimento alla cultura architettonica latina.
comotive svizzere con 11 posti; contempo-          Verso la nuova stazione viaggiatori:                Tra le critiche più decise, quelle della Fede-
raneamente le FS avevano chiesto la costru-        un iter tormentato                                  razione degli architetti diplomati del canto-
zione di un nuovo deposito per le locomoti-                                                            ne Ticino e della Sezione ticinese della So-
ve italiane da 15 posti, da realizzarne solo       L’11 giugno 1926 la direzione circondariale         cietà dei pittori, scultori e architetti svizzeri;
8 in una prima tappa.                              delle FFS di Lucerna bandì un concorso «per         quest’ultima esigeva tra l’altro il bando di
                                                   la presentazione di progetti di facciate del        un nuovo concorso. Malgrado le numerose
Iniziati nel 1918, questa serie di importanti      ricostruendo fabbricato viaggiatori nella           voci di dissenso, la direzione delle FFS con-
lavori infrastrutturali – che comportarono         stazione di Chiasso». Dal documento, con-           fermò il verdetto della giuria e deliberò la
grandi opere di sterro e la costruzione di         servato nell’Archivio storico dell’Ufficio tec-     ristrutturazione della stazione di Chiasso
sottopassaggi e cavalcavia – consentirono          nico della cittadina di confine, si desume          ­secondo il progetto degli architetti Ziegler
infatti lo spostamento del deposito delle lo-      che l’obiettivo dell’intervento non era tan-         e Montorfani, al quale, su richiesta anche
comotive svizzere e l’inaugurazione e la           to quello di una ristrutturazione e un am-           del locale Municipio, erano stati portati
messa in esercizio il 1° ottobre 1923 della        pliamento dell’edificio, quanto di un re-            ­alcuni correttivi.
nuova stazione merci e doganale, ad ovest          styling delle facciate. In effetti il bando pre-
della linea principale. Dotato di ampi ma-         vedeva solo limitati aumenti delle cubatu-          Se nel 1927 erano già in corso i lavori di rin-
gazzini con elevatori, gru e trattori, e di un     re, nessuna modifica delle piante ad                novamento, con lo scavo del sottopassag-
nuovo edificio per le amministrazioni dei          eccezione del corpo centrale con l’ingresso         gio verso il marciapiede centrale, il «nuovo»
servizi merci e doganali, l’impianto compor-       e il ristorante, e la possibilità di aumentare      fabbricato viaggiatori fu inaugurato solo
tò la posa totale di circa 9 km di nuovi bina-     l’altezza dei corpi di fabbrica unicamente          sei anni più tardi, il 12 aprile 1932.
ri, con sezioni di circa 1400 m. Inoltre il 6      nella zona dell’ingresso. Non erano invece
febbraio 1922 era stata attivata la trazione       posti particolari vincoli sul piano decorati-       Leggendo la stampa dell’epoca si può con-
elettrica sulla tratta Bellinzona–Chiasso,         vo; il bando si limitava ad esprimere «solo il      statare che la nuova stazione, «oggetto di
mentre il 1° luglio 1925 saranno inaugurati        desiderio di una facciata a linee semplici ma       non poche critiche nel corso della lunga sua
i Magazzini generali e il Punto franco             caratteristica ed in armonia con l’ambiente         trasformazione, ora ch’è ultimata, incontra
dell’ingegnere svizzero Robert Maillart. Nel       e con la destinazione speciale dell’edificio».      invece l’unanime approvazione». Molti fo-
1943, presso il Punto franco, vedrà la luce il                                                         gli ticinesi ripresero i contenuti dell’articolo
silo in cemento armato per lo stoccaggio di        Alla chiusura del concorso, al quale potero-        del direttore del circondario di Lucerna
granaglie provenienti dall’Argentina, una          no partecipare solo «architetti di nazionali-       Labhardt, che sul Bollettino SFF del marzo

                                                                                                                                          EA 10/2021  3  
Ferrovia reale Svizzera

1932 presentò una sintesi degli sviluppi             da allora in poi la stazione internazionale di     L’episodio più grave ebbe luogo l’11 genna-
dell’impianto ferroviario chiassese, dal 1874        Chiasso è il punto di arrivo di due sistemi di     io 1945 quando, verso le ore 13.15, 6 caccia
alla rinnovata stazione. Se c’era «chi defini-       corrente per la trazione elettrica (FFS cor-       anglo-americani sorvolarono il Basso Men-
va pittorescamente lo scomparso casamen-             rente alternata monofase 15 kV 16 2/3 Hz,          drisiotto da sud-est verso Stabio e uno di
to in mattoni una stazione del Far West» ,           FS corrente continua a 3 kV). L’evento fu          loro mitragliò un treno a vapore in mano-
ora i commenti sono praticamente unanimi             ­celebrato in modo particolarmente solen-          vra, composto dalla locomotiva E 4/4 8913,
nel riconoscerne una sobria funzionale ele-           ne, in quanto l’elettrificazione della linea      da una vettura postale e da una serie di car-
ganza. Sull’Illustrazione ticinese Florindo           Voghera–Milano–Chiasso era un tassello            ri carichi di carbone, uccidendo sul colpo il
Bernasconi constatava nel fabbricato viag-            importante e un elemento di particolare           macchinista e ferendo il fuochista. Pochi mi-
giatori «una notevole aria di signorilità. […]        vanto per l’allora regime fascista, impegna-      nuti prima la medesima squadriglia di aerei
La sua facciata misura 146 metri di lunghez-          to in un notevole programma di ammoder-           aveva mitragliato nei pressi della stazione
za per una larghezza media di trenta metri            namento della rete ferroviaria della Peniso-      di Como un treno merci diretto a Chiasso
circa. Essa è conformata a logica semplicità.         la. La congiunzione tra i due sistemi di ten-     che, sebbene colpito, riuscì a ripararsi e at-
[…] L’architettura è fissata in granito delle         sione avveniva attraverso un tratto neutro        tendere la fine dell’attacco all’interno della
cave di Osogna, a conci, con chiara onestà            di 30 m a sud della stazione, ma ancora in        galleria di Monte Olimpino. Questo fatto
di linee e di sfondi. Ciò conferisce alla massa       territorio svizzero. Un articolo pubblicato       aveva in un primo tempo suggerito l’ipotesi
una larga espressione di monumentalità.               sul n. 11 del 1939 del Nachrichtenblatt SBB       che gli aviatori avessero scambiato il treno
[…] Ora, il passeggero nella Stazione di              spiega che nei primi mesi d’esercizio i treni     in manovra a Chiasso con quello italiano
Chiasso trova festività di ambiente negli in-         diretti in Italia, una volta sganciato il loco-   partito poco prima da Como, un’ipotesi
gressi, nelle sale di revisione doganale, ne-         motore FFS, erano spinti da una locomotiva        presto abbandonata visto che il treno di
gli uffici, nelle varie sale d’aspetto. […] Tut-      a vapore sotto tensione FS, dove venivano         Chiasso era trainato da una locomotiva a
to l’interno di questo fabbricato è impron-           presi in consegna da una motrice italiana.        vapore mentre quello in territorio italiano
tato a semplicità di forma. Una gamma cro-            Già dal dicembre di quell’anno era comun-         aveva alla testa un locomotore elettrico.
matica di colori, sgargiante, che varia, si           que prevista la possibilità di commutare la       Al termine dell’incursione, il treno merci
avvicenda, da ufficio in ufficio, dalle sale          tensione nella settore sud della linea di con-    italiano poté raggiungere la stazione di
d’aspetto al ristorante, verdi chiari, gialli lu-     tatto del binario di corsa nord/sud, renden-      Chiasso dove il capotreno, rimasto ferito a
minosi, porporini delicati, bluastri, neri,           do così superflua la manovra descritta.           un braccio durante l’attacco, fu trasportato
qualche viola, caratterizza in modo bizzar-                                                             all’ospedale di Mendrisio. Tra le possibili
ro l’indole di questo edificio». Nell’atrio di       Sotto tensione FS 3 kV= erano elettrificati        cause dello sconfinamento, circostanza non
ingresso furono collocati il monumento Ita-          anche i tre binari tronchi per i treni locali      impossibile lungo il frastagliato confine
lia e Svizzera di Margherita Osswald Toppi           verso Milano, il gruppo di uscita per i treni      meridionale ticinese, le abbondanti nevica-
(1932) e il dipinto L’emigrante di Pietro            merci verso l’Italia e i binari del deposito       te di quei giorni, che avevano coperto gli
Chiesa (1933).                                       ­locomotive FS.                                    scudi svizzeri dipinti durante gli anni di
                                                                                                        guerra sui tetti di numerosi edifici del Men-
Con il rinnovamento del fabbricato viaggia-          Benché la diffusione sempre maggiore di            drisiotto.
tori migliorò anche la gestione del traffico         rotabili poli-tensione abbia reso ormai rara
nord-sud / sud-nord. L’ingresso e il licenzia-       la necessità di cambiare il locomotore, da         Una seconda incursione avvenne verso le
mento dei treni viaggiatori dalla Svizzera           allora i treni viaggiatori da nord verso l’Ita-    9.45 del 27 gennaio 1945 e colpì le stazioni
verso l’Italia avvenivano ora sul primo bina-        lia entrano in stazione sotto i 15 kV e, dopo      di Chiasso e Balerna, provocando il ferimen-
rio dotato di una banchina lunga 380 metri,          il cambio del locomotore e la commutazio-          to leggero di un manovratore che, sorpreso
che nella sua parte settentrionale era dota-         ne della tensione, ripartono a 3 kV=; i treni      dall’attacco, si riparò sotto un vagone ma fu
ta di binari tronchi per facilitare le opera-        da sud per la Svizzera entrano in stazione         comunque colpito da una scheggia. Questo
zioni di carico e scarico dei furgoni postali.       per inerzia con i pantografi abbassati e con       secondo attacco, durato oltre 10 minuti, si
Per i treni provenienti dall’Italia e diretti in     il sistema di sicurezza escluso fino all’arre-     accanì esplicitamente sugli impianti ferro-
Svizzera era a disposizione una banchina in-         sto del convoglio, dopo di che il locomotore       viari, danneggiando 3 locomotive a vapore
termedia lunga 400 m e larga 13, sulla qua-          italiano è trainato e riportato sotto tensio-      (tra le quali la Eb 3/5 5816 ), una ventina di
le si trovavano anche le infrastrutture per la       ne FS da locomotori di manovra FFS (in ori-        carrozze e vagoni, installazioni elettriche
visita doganale, uffici della dogana svizze-         gine e ancora fin verso la metà degli anni         compreso il taglio di due fili di contatto nei
ra, sale d’attesa, un chiosco per giornali, un       ’60 a vapore, soprattutto con locomotive           pressi del deposito locomotive FFS (anch’es-
piccolo buffet e i servizi. In quegli anni furo-     B 3/4, C 4/5, C 5/6, E 4/4, poi con locomotori     so colpito), alcuni magazzini e stabili ferro-
no ammodernati anche gli impianti di sicu-           diesel o quadricorrente Ee 3/3IV delle FFS).       viari come pure diversi edifici cittadini. A
rezza, con scambi e segnali centralizzati a          Per diversi anni l’unica eccezione fu il RAe       Balerna, la prima stazione a nord di Chias-
itinerari e azionati elettricamente attraver-        TEE II/RABe EC 1051-1055 (TEE Gottardo/Ti-         so, fu mitragliato il magazzino merci e feri-
so un apparato centrale elettrico Orenstein          cino Zurigo–Milano) a transitare senza so-         to un cavallo. Solo due giorni più tardi alcu-
& Koppel collocato nel fabbricato viaggia-           sta a Chiasso.                                     ne bombe caddero nei pressi della collina
tori; messo in esercizio il 17 settembre 1929,                                                          del Penz senza tuttavia colpire gli impianti
esso era coadiuvato da quattro cabine                Nel 1942 fu attivato un impianto elettrico         ferroviari.
esterne, tre sul lato nord (I, II, III) e una nuo-   di preriscaldamento dei treni FFS.
va a sud (IV, per gestire il settore di stazione
sviluppatosi ormai anche in territorio italia-                                                          Gli ampliamenti degli anni ’60
no).                                                  1945: fuoco anglo-americano sugli                 del Novecento
                                                     ­impianti ferroviari
Nel 1933 un incendio distrusse il magazzino                                                             Nonostante i precedenti ampliamenti, nel
1 presso la stazione merci; le fiamme minac-         Verso la fine della seconda guerra mondiale        secondo dopoguerra la stazione di Chiasso
ciarono anche gli altri depositi, uno dei            anche la stazione internazionale di Chiasso        non era più in grado di far fronte all’au-
quali conteneva benzina e olio.                      fu oggetto di alcuni attacchi da parte di cac-     mento e ai cambiamenti strutturali del traf-
                                                     cia alleati sconfinati in territorio svizzero      fico. Se in precedenza transitavano preva-
Il 28 ottobre 1939 fu attivata la trazione           durante operazioni belliche nel Comasco e          lentemente prodotti sfusi (nord/sud: carbo-
elettrica anche sulla linea Chiasso–Milano           nel Varesotto.                                     ne, ferro, rottami metallici e fertilizzanti,
con il sistema FS in corrente continua a 3 kV:                                                          sud/nord: grano, ghiaia di zolfo, prodotti

4  EA 10/2021
Ferrovia reale Svizzera

grezzi), che venivano immediatamente sdo-
ganati e inoltrati, a partire dal dopoguerra
si imposero sempre più semilavorati, mac-
chinari, prodotti alimentari, merci, che ri-
chiedevano operazioni doganali e di cam-
bio più complicate e che coinvolgevano in
parte anche le case di spedizione. Date le
circostanze, le operazioni doganali durava-
no così 4 ore nel migliore dei casi, ma in me-
dia 2–3 giorni, e in casi particolari fino a 10
giorni!

In questo contesto, in data 24-27 giugno
1947 il Municipio di Chiasso inviava alla Di-
rezione del II circondario FFS un secondo
memoriale concernente l’ampliamento del-
la stazione di confine.

Nel citato documento le autorità chiassesi
caldeggiavano anche un nuovo allaccia-
mento con Tavernola, oggi quartiere di
Como, dove avrebbe dovuto sorgere il nuo-
vo porto lacuale del capoluogo lariano. Fin
verso gli anni ’60 dalla stazione FS di Como
San Giovanni una linea sopraelevata rag-          to di questi interventi, il 30 maggio 1965 fu      controlli del caso ripartivano direttamente
giungeva un piccolo scalo ferroviario in riva     aperto un nuovo raccordo a binario unico           dal fascio L, gli altri venivano preparati per
al lago nei pressi dei giardini pubblici della    di 1400 m con pendenza del 21‰ sotto ten-          lo smistamento sulla sella di lancio (K),
città, un impianto già all’indomani del se-       sione FFS da nord per i treni merci che, stac-     ­dotata di due binari (K 7 e K 8) muniti di
condo conflitto mondiale ormai obsoleto e         candosi poco prima dell’ingresso nord della         freni a ganasce Thyssen.
senza alcuna possibilità di ampliamento. La       stazione di Balerna, passa in galleria (della
stazione presso il nuovo porto di Tavernola,      lunghezza di 616 m) sotto il borgo e la linea      Dalla sella di lancio circa i 2/3 dei carri era
oltre a liberare un’area pregiata del lungo-      principale nord-sud, e si inserisce all’ingres-    indirizzato ai fasci di direzione N-O compo-
lago di Como, avrebbe sgravato la stazione        so del fascio arrivi/partenze (L). Per facilita-   sti di 19 binari lunghi fra i 250 e i 650 m,
di Como San Giovanni dai carri destinati alle     re l’accesso da sud una linea elettrificata        mentre i rimanenti erano convogliati al
località lacuali, del Comasco e del Lecchese,     con il sistema FS lunga 2700 m, per un terzo       fascio doganale PRS (27 binari), dove si
                                                                                                     ­
offrendo così anche uno sfogo a Chiasso. La       della lunghezza nella parte meridionale a          ­svolgevano le operazioni di sdoganamento
progettata linea a binario unico di circa         doppio binario, con pendenza del 10–12 ‰            o di rispedizione.
2700 m, dopo un tratto di poco meno di un         si dirama a sud della stazione viaggiatori e,
chilometro a cielo aperto, avrebbe attraver-      costeggiando la collina del Penz e il fascio       Tra le merci anche il bestiame vivo, che do-
sato in galleria (1500 m) la collina di Quarci-   di ricovero (U), raggiunge il fascio arrivi/       veva essere foraggiato, e piante e frutta,
no per congiungersi alla linea principale         partenze (L), che dispone di alcuni binari         tutti da sottoporre a visita veterinaria e fi-
­Como–Chiasso nei pressi dello sbocco nord        con linea di contatto commutabile. Consi-          tosanitaria. Da notare che il fascio dogana-
 della galleria di Monte Olimpino. Le opera-      derati i due sistemi di corrente ed essendo        le, dotato di rampe in parte coperte, non è
 zioni di sdoganamento e di smistamento si        la stazione di smistamento solo parzialmen-        elettrificato per permettere al personale
 sarebbero svolte nella stazione internazio-      te elettrificata, le operazioni di manovra         delle amministrazioni svizzera e italiana di
 nale di Chiasso, di cui il porto in questione    sono assicurate da locomotori diesel o poli-       operare in tutta sicurezza dovendo talvolta
 avrebbe dovuto diventarne parte integran-        corrente, in origine soprattutto Bm 6/6,           salire sui tetti dei carri per il controllo delle
 te. Questo progetto, però, non ebbe alcun        Em 3/3 e Eem 6/6 (dal 1970).                       merci.
 seguito.
                                                  Inaugurata ufficialmente l’11 luglio 1967, in      Una volta espletate le formalità doganali, i
Tuttavia, a partire dalla seconda metà degli      quegli anni la stazione di smistamento             carri tornavano in zona L per essere indiriz-
anni ’50 gli impianti chiassesi poterono fi-      accoglieva quotidianamente in media 66
                                                  ­                                                  zati, sempre attraverso la sella di lancio K, ai
nalmente cambiare volto. Infatti, nel de-         treni: grosso modo un terzo dei convogli           fasci N-O o P (binari di formazione). A lato
cennio 1957–1967 la stazione merci e di           proseguiva la corsa senza modifiche, men-          della stazione viaggiatori si trova il fascio di
smistamento fu sottoposta a nuovi, impor-         tre i rimanenti due terzi dovevano essere          partenza C, comprendente 5 binari per la
tanti lavori di ampliamento in tre tappe,         scomposti sulla sella di lancio.                   formazione dei treni diretti a nord e 8 per
con l’estensione dei binari nei territori dei                                                        quelli diretti a sud; altri 5 servono al tempo-
comuni di Chiasso, Balerna, Novazzano e           I treni merci da nord e da sud arrivavano su       raneo ricovero di carri.
Pedrinate (oggi comune di Chiasso). Da una        uno degli odierni 12 binari del fascio L (di-
superficie di 380 000 m 2 gli impianti passa-     sposto in curva con un raggio di 400 m)            I 15 binari del fascio U (lunghi ciascuno 700
rono così a 590 000 m 2. La pianta dei binari     dove erano sottoposti a una serie di con-          m e in origine raccordati solo alla testata
ad asola è determinata unicamente dalla           trolli tecnici e doganali. Al tempo dei nume-      sud del fascio L), oggi in fase di ristruttura-
particolare conformazione del territorio,         rosi convogli di derrate alimentari deperibi-      zione e ulteriore elettrificazione, nonché
che non offriva spazio sufficiente per un più     li nel traffico sud-nord (con i celebri carri      collegati anche a sud alla linea FS, sono uti-
tradizionale sviluppo longitudinale.              refrigerati FS tipo F con il tetto a falde) ve-    lizzati sia per lo sdoganamento del traffico
                                                  niva effettuato il rifornimento di ghiaccio.       della piccola velocità sud-nord, sia per il ri-
La prima fase ha riguardato la costruzione        Se i treni di derrate alimentari provenienti       covero di carri destinati all’Italia eccedenti
dei fasci di ingresso, direzionali e doganali     dall’Italia e in transito attraverso la Svizze-    dal fascio PRS e di treni momentaneamente
della nuova stazione di smistamento e le li-      ra, come pure i convogli completi di carri         impossibilitati a varcare il confine a causa di
nee di accesso da nord e da sud. Nell’ambi-       vuoti in direzione sud-nord/nord-sud dopo i        difficoltà di accettazione in Italia.

                                                                                                                                       EA 10/2021  5  
Ferrovia reale Svizzera

I magazzini 1–5 del fascio M erano adibiti        La stazione viaggiatori nella seconda               Poiché la collisione avvenne per 24 m anco-
prevalentemente al traffico a piccole parti-      metà degli anni ‘80                                 ra in territorio italiano e avendo le compe-
te nord/sud e al traffico locale. A causa                                                             tenti autorità elvetiche scagionato da qual-
dell’ulteriore forte aumento del traffico         Tra il 1985 e il 1989 la stazione viaggiatori       siasi responsabilità sia il personale sia gli
merci generale sud-nord, nella terza fase è       subì un importante intervento di ristruttu-         impianti di sicurezza FFS, le indagini furono
stato costruito anche il fascio di binari Z con   razione soprattutto dal punto di vista tecni-       di competenza della Procura della Repub-
4 nuovi padiglioni doganali 10–13; oggi           co. Per migliorare la sicurezza e l’efficienza,     blica presso il tribunale di Como.
sono riservati al traffico collettame sud-        dal 9 all’11 aprile 1989 fu attivata la nuova
nord (sistema Hupac).                             cabina elettronica a sud del fabbricato             Secondo un rapporto della Direzione gene-
                                                  ­viaggiatori: sviluppata dalla Siemens AG di        rale per le investigazioni ferroviarie del Mi-
Il fascio riparazione veicoli T comprende          Braunschweig in collaborazione con i com-          nistero italiano delle infrastrutture e dei
una moderna officina che è stata messa in          petenti uffici delle FFS, essa segnò un passo      trasporti, pubblicato nel 2008, verso le ore
esercizio il 2 dicembre 1963.                      fondamentale nell’introduzione dell’elet-          22.46 il treno merci per il trasporto combi-
                                                   tronica nell’impiantistica ferroviaria in          nato 42006 di Trenitalia proveniente da Mi-
Tutte le operazioni e il movimento dei treni       ­Svizzera e mandò «in pensione» l’impianto         lano Certosa e diretto a Singen, composto
nella stazione di smistamento sono dirette          Orenstein & Koppel del 1929 presso il fab-        da 23 carri trainati dal locomotore FS E 636
dalla centrale di comando ubicata nel fab-          bricato viaggiatori e le 4 cabine di manovra      022, nella galleria di Monte Olimpino II su-
bricato K, dotata di un apparato a itinerari        (fa piacere ricordare che dal 1993 la cabina      però un primo segnale di via libera (verde)
«Spurplan» SpDrS 60, tipo FFS. Quattro              I, a nord della stazione, debitamente re-         a 70 km/h, un secondo avanzato disposto al
banchi di comando permettono l’aziona-              staurata, ospita la sede degli Amici ferro-       giallo a 90 km/h per giungere al segnale di
mento a distanza di 240 deviatoi con i rela-        modellisti Chiasso (http://www.afc-chiasso.       protezione all’ingresso sud della stazione di
tivi 374 segnali bassi di protezione per il         ch, associazione che fece parte dell’ASEA         Chiasso, che prescriveva l’arresto (rosso), a
­servizio di manovra e 23 segnali principali        dal 1983 al 2011 e che nel 1989 organizzò         97 km/h. Dopo altri 400 metri di folle corsa,
 con i relativi segnali avanzati che regolano       l’assemblea dei delegati). Oltre alla stazio-     alle 22.50 il treno si scontrò con il locomoto-
 la circolazione dei treni. Il sistema ISCHIA       ne viaggiatori chiassese, l’apparecchiatura       re FS E 633 220 in manovra (alla velocità di
 (Information System Chiasso, aggiornato            permetteva di telecomandare anche la              22 km/h). Al momento dell’impatto 8 carri
 nel 1992 con ISCHIA2), un programma in-            ­stazione di Balerna. Contemporaneamente          deragliarono e, dopo aver divelto diversi
 formatico sviluppato dalla Direzione gene-          fu pure semplificato l’impianto dei binari,      pali della linea di contatto e danneggiato
 rale FFS esclusivamente per la stazione in-         ciò che permise di aumentare la velocità di      binari e impianti di sicurezza, centrarono in
 ternazionale di Chiasso e realizzato dalla          entrata e di uscita dei treni da 40 km/h a       pieno l’edificio della cabina di manovra IV,
 Siemens AG di Braunschweig, consente la             60 km/h. Inoltre furono migliorate le infra-     utilizzato dalle FFS come deposito dopo
 sorveglianza elettronica di tutti i carri in        strutture per i servizi ai viaggiatori e gli     l’entrata in esercizio della cabina elettroni-
 transito dalla stazione. Nel 2022 ISCHIA2           ­spazi doganali, furono costruite rampe e lift   ca nel 1989, demolendolo completamente.
 sarà sostituito da un nuovo sistema infor-           d’accesso ai marciapiedi adattati alle nuove    Come anticipato il bilancio in vite umane fu
 matico per smistamento WaVe.                         norme e realizzati posteggi P+R e un mar-       assai grave: morirono i due macchinisti ita-
                                                      ciapiede di servizio per la Posta.              liani del treno investitore, mentre rimasero
Al momento della sua realizzazione, negli                                                             feriti i due macchinisti a bordo del locomo-
anni ’60 del Novecento, la stazione di Chias-     Infine, per evitare il passaggio dei treni          tore in manovra e 3 ferrovieri svizzeri, due
so doveva rispondere a particolari esigenze       merci dalla stazione di Como San Giovanni           che si trovavano nei pressi della cabina IV e
del traffico merci attraverso l’Europa. Lun-      e, non da ultimo, la salita verso Albate-­          uno estratto dalle macerie dello stabile.
ghe e complesse operazioni doganali e ban-        Camerlata, che necessita spesso il ricorso
carie, gestite sia dai funzionari dei due Stati   alla doppia trazione e a un locomotore di           Le indagini stabilirono che si trattò di un er-
sia dalle case di spedizione, esigevano la di-    spinta, nel giugno 1983 cominciarono i la-          rore umano, il mancato rispetto, nella galle-
sponibilità di mezzi e spazi per frequenti        vori di scavo della galleria Monte Olimpino         ria di Monte Olimpino II, del segnale che
movimentazioni di carri e lunghe soste dei        II. Entrato in esercizio il 10 aprile e inaugu-     annunciava la chiusura del segnale di prote-
convogli. Nel corso degli anni la situazione      rato il 19 giugno 1989, il manufatto lungo          zione all’entrata di Chiasso da parte dei due
è in gran parte cambiata, sia per le mutate       7,2 km (con pendenza massima dell’8 ‰) ha           macchinisti del treno 42006, forse a causa di
esigenze economico-logistiche sia, anche, a       l’imbocco nord accanto all’ingresso della           un colpo di sonno. Inspiegabilmente non
una serie di contingenze (l’apertura della        galleria originaria che porta a Como San            furono constatati nessun tentativo di frena-
galleria stradale del San Gottardo, lo svilup-    Giovanni e sbuca a sud di Albate-Camerlata          ta né di messa in salvo dei due macchinisti
po del traffico combinato, l’eliminazione         (Bivio Rosales). L’opera è stata finanziata         nella parte posteriore del locomotore.
del trattamento doganale delle merci in           anche dalla Svizzera con CHF 40 milioni a           ­Occorre tuttavia evidenziare che, benché la
transito, il libero accesso all’infrastruttura    fondo perso e 20 milioni di prestiti.                linea fosse munita dell’impianto di sicurez-
non più solo alle FFS ma a numerosi altri                                                              za di blocco automatico a correnti codifica-
operatori ferroviari): se all’inizio degli anni                                                        te, il locomotore E 636 022 (Società Nazio-
’80 del XX secolo venivano trattati in media      Il grave incidente del 21 febbraio 2002              nale Officine di Savigliano, 1942) era sprov-
oltre 500 000 carri all’anno e verso la metà                                                           visto dell’impianto di ripetizione dei segnali
degli anni ’90 erano ancora all’incirca           Quasi vent’anni or sono la stazione di               e del dispositivo dell’«uomo morto». A que-
360 000, in seguito il loro numero è drasti-      Chiasso fu teatro purtroppo di un grave
                                                  ­                                                    sto proposito il citato rapporto ministeriale,
camente diminuito, con evidenti ripercus-         ­incidente. La sera del 21 febbraio 2002 un          facendo riferimento alle sentenze proces-
sioni anche sull’occupazione, in particolare       treno merci proveniente dall’Italia si scon-        suali, ammette che se il locomotore fosse
dopo il 2001, quando FFS Cargo decise di           trò a ­oltre 90 km/h con un locomotore FS in        stato dotato di almeno uno dei due disposi-
concentrare a Basilea la preparazione dei          manovra: 8 carri deragliarono e si abbatte-         tivi molto probabilmente l’incidente non
convogli completi a lunga distanza per l’Ita-      rono sull’ex cabina di manovra IV distrug-          sarebbe avvenuto, perché si sarebbe auto-
lia. Dal 2017, tuttavia, con l’apertura delle      gendola completamente. Il bilancio fu di            maticamente attivata la frenatura d’emer-
gallerie di base del San Gottardo (nel 2016)       due morti, i macchinisti alla guida del treno       genza. D’altro canto, subito dopo lo scon-
e successivamente del Monte Ceneri (nel            investitore, e 5 feriti, alcuni dei quali in        tro, fonti sindacali italiane accusarono le FS
2020), si osserva un’inversione di tendenza,       modo abbastanza serio.                              di trascurare la sicurezza e la manutenzione
con un aumento del traffico e uno snelli-                                                              degli impianti e dei rotabili, e di costringere
mento delle operazioni doganali.                                                                       il proprio personale, a causa di carenze

6  EA 10/2021
Ferrovia reale Svizzera

d’organico, a turni massacranti e al manca-        ra (STAN), anche a nome e per conto dell’as-        to ridotto che, risalendo il versante sinistro
to rispetto delle ore di riposo.                   sociazione mantello nazionale Schweizer             della valle della Breggia, avrebbe raggiunto
                                                   Heimatschutz in Zurigo, a inoltrare al Muni-        Muggio o addirittura Scudellate, da dove
A seguito del tragico incidente furono ne-         cipio di Chiasso formale opposizione al pro-        una funicolare avrebbe proseguito fino
cessari notevoli lavori di riparazione e ripri-    getto. Nel frattempo le FFS hanno inoltrato         alla vetta del Monte Generoso, capolinea
stino, che paralizzarono a lungo l’attività        la domanda di costruzione, mentre verso la          dell’unica ferrovia a cremagliera (sistema
della stazione internazionale, tanto che           metà del corrente anno sarà inoltrata un’al-        Abt) della Svizzera italiana che dal 1891 sale
solo il 22 marzo fu possibile riaprire alla cir-   tra domanda di costruzione concernente un           da Capolago. Sebbene a inizio Novecento
colazione anche la galleria di Monte Olim-         risanamento parziale della Posta italiana,          fossero sul tavolo progetti e concessione,
pino II.                                           non essendo possibile realizzare il posteg-         purtroppo non se ne fece nulla. Ne riparle-
                                                   gio per biciclette e moto secondo la doman-         remo in un prossimo articolo.
Nel novembre 2002, però, la galleria dovet-        da preliminare.
te essere chiusa di nuovo a causa di un’infil-
trazione d’acqua, con grandi ripercussioni         Per il traffico merci, invece, entro fine 2021      Fonti principali
sui transiti, non essendo la vecchia linea in      saranno posati 5 nuovi binari da 750 m nel
grado di assorbire tutto il traffico (dislivello   fascio C della stazione viaggiatori, che servi-     – Isidoro Antognini, Dal San Gottardo alla
accentuato e sagoma di carico inferiore).          ranno soprattutto ai treni merci sud-nord               stazione internazionale di Chiasso. (Evo-
Monte Olimpino II fu di nuovo percorribile         che potranno così transitare evitando di                luzione storica e sviluppo del traffico),
su un unico binario e a velocità ridotta a         percorrere la salita del 21‰ tra la stazione            [s.l.], [s.n.], [1959] (Pagine di storia chias-
partire dal 5 aprile 2003 e completamente          di smistamento e Balerna. Nel contempo i                sese 3).
solo dall’8 agosto.                                binari del fascio U sono adattati per consen-       – Florindo Bernasconi, «Chiasso, nodo fer-
                                                   tire l’uscita verso l’Italia sotto tensione 3          roviario internazionale», in Illustrazione
                                                   kV=.                                                   ticinese, a. 2, n. 11, 19 marzo 1932, pp.
Chiasso al tempo dell’AlpTransit                                                                          250–254.
                                                   Nel 2020 si è concluso il risanamento del           – Chiasso, stazione internazionale, Chiasso,
Nell’ambito dello sviluppo dell’infrastruttu-      tetto e degli impianti elettrici del deposi-           Ferrovie federali svizzere, 1991.
ra ferroviaria a seguito dell’entrata in eser-     to-atelier delle locomotive dei primi anni          – Fabio Giacomazzi, Le città importate.
cizio delle gallerie di base del San Gottardo      ’20 del Novecento, mentre tra il 2022 e il             Espansioni e trasformazioni urbane del
(2016) e del Monte Ceneri (2020), alla sta-        2023, con un investimento di 15 milioni di             Ticino ferroviario 1882–1920, Locarno,
zione di Chiasso sono in corso da alcuni anni      franchi, è prevista la ricostruzione completa          Armando Dadò editore, 1998.
lavori di ristrutturazione e ampliamento a         dello stabile per la manutenzione dei carri         – Gn., «Mailand–Chiasso elektrisch», in
favore del traffico passeggeri e merci.            (l’attuale edificio risale al 1962) e l’installa-      Nachrichtenblatt SBB, n. 11, 1939, pp.
                                                                                                          ­
                                                   zione di un tornio in fossa. L’ammoderna-              214–216.
Anzitutto, tra il 2016 e il 2019 è stato realiz-   mento degli impianti per FFS Cargo garan-           – Hugo Hayoz, «Das elektronische Stel-
zato e messo in esercizio per Chiasso viag-        tirà la manutenzione di 45 carri e 20 loco-            lwerk in Chiasso», in Schweizer Eisen­
giatori un nuovo apparecchio centrale elet-        motori alla settimana.                                 bahn-Revue, n. 10, 1989, pp. 242–251.
tronico (eStw Simis W) comandato dalla                                                                 – E. Labhardt, «La nuova stazione di Chias-
Centrale d’esercizio sud di Pollegio, caratte-                                                            so», in Bollettino SFF. Organo per il perso-
rizzato da segnali FFS tipo N verso nord e         Giampaolo Baragiola                                    nale delle Strade ferrate federali, a. IX, n.
segnali FS per l’uscita verso l’Italia. Soprat-                                                           3, marzo 1932, pp. 45–50.
tutto per quanto concerne il traffico pas-         Sono estremamente grato a Maurizio Croci,           – Memoriale della Municipalità di Chiasso
seggeri sono terminati a fine 2020 gli inter-      già capostazione principale a Mendrisio e              circa l’ampliamento della Stazione Inter-
venti architettonici e infrastrutturali per mi-    capo sciolta presso la Cabina centrale elet-           nazionale, Chiasso, Tip. Chiassese, 1914.
gliorare il confort dei viaggiatori, l’adatta-     tronica (CCE) di Chiasso viaggiatori, per le        – Nicoletta Ossanna Cavadini, Chiasso fra
mento dei marciapiedi e delle pensiline agli       preziose informazioni concernenti l’eserci-            Ottocento e Novecento. La costruzione di
odierni standard privi di barriere architetto-     zio ferroviario a Chiasso.                             una forma urbana, Muzzano, Edizioni
niche e la creazione di un nuovo sottopas-                                                                San Giorgio, 1997.
saggio per migliorare i collegamenti tra il        Chiasso fu anche il capolinea di una linea          – Repubblica e Cantone Ticino. Insedia-
centro cittadino e i quartieri a sud degli im-     tramviaria suburbana a scartamento metri-              menti di importanza nazionale, a cura di
pianti ferroviari. Entro dicembre 2021 si          co che collegava la cittadina di confine con           Sibylle Heusser e Marco Piras, vol. 1 Men-
concluderanno gli interventi per l’attivazio-      Mendrisio, Capolago e Riva San Vitale. En-             drisiotto, Berna, Dipartimento federale
ne della transizione dinamica della linea di       trata in esercizio il 9 maggio 1910, la società        dell’interno, 2005 (Inventario degli inse-
contatto (3 kV/15 kV) e degli impianti di          Tram elettrici mendrisiensi venne soppressa            diamenti svizzeri da proteggere – ISOS).
­sicurezza, affinché i treni internazionali        tra il 1º maggio 1948 (tratta Mendrisio–            – Rivista tecnica della Svizzera italiana, di-
 non debbano fermarsi per la riconfigura-          Riva San Vitale) e il 1º gennaio 1951 (tratta          versi numeri, anni 1917, 1923, 1958, 1964,
 zione (setup) dei sistemi di bordo.               Chiasso–Mendrisio) e sostituita da un servi-           1965, 1967, 1988, 1989.
                                                   zio di autobus. Dal 1906 al 1938 anche 2            – Hans G. Wägli, Schienennetz Schweiz.
In questo contesto, nel 2019 le FFS hanno          tram interurbani a scartamento metrico col-            Strecken, Brücken, Tunnels, ein technisch-­
inoltrato al comune di Chiasso una doman-          legavano Como con Ponte Chiasso, senza                 historischer Atlas / Réseau ferré suisse.
da di costruzione preliminare che prevede,         allacciamento con la rete TEM: dal 6 giugno            ­Atlas technique et historique, toutes les
oltre al restyling del fabbricato viaggiatori,     1906 al 18 ottobre 1938 fu in esercizio la              lignes, les ponts, les tunnels, Bern, Gene-
la demolizione degli edifici della Posta sviz-     linea Como piazza Cavour–Villa Salazar–
                                                   ­                                                       ralsekretariat SBB, 1980.
zera e della Posta italiana – due stabili,         Ponte Chiasso; nel 1911 fu aperta la Como–          – Diversi quotidiani della Svizzera italiana
come gran parte dell’infrastruttura ferro-         Maslianico, prolungata nel 1913 fino a              .                                               n
viaria chiassese, iscritti nell’inventario ISOS    Ponte Chiasso e chiusa nel 1922 (Ponte
                                                   ­
per il loro significato urbanistico (obiettivo     Chiasso–Maslianico), rispettivamente il 18
di salvaguardia A) – e la costruzione di una       agosto 1938 (Como–Maslianico).
struttura a due piani destinata a park & ride
per biciclette e motociclette. Questo ha           Chiasso avrebbe anche potuto essere il pun-
spinto la Società ticinese per l’arte e la natu-   to di partenza di una ferrovia a scartamen-

                                                                                                                                          EA 10/2021  7  
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