La stazione internazionale di Chiasso - Eisenbahn-Amateur
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Ferrovia reale Svizzera La stazione internazionale di Chiasso Principale porta d’accesso meridionale verso la Svizzera e il nord s vizzera che, attraverso il passo del San Got- tardo, raggiungeva Flüelen per la coinci- Europa, la stazione internazionale di Chiasso accoglie due amministra- denza con il battello per Lucerna (un esem- plare della vecchia diligenza è esposto al zioni ferroviarie e altrettanti sistemi di trazione e di segnalamento. Museo nazionale svizzero a Zurigo) – per diverso tempo la variante Camerlata– Quasi 150 anni di continue trasformazioni e ampliamenti, mentre oggi Como–Chiasso fu soltanto una tra diverse altre opzioni, tra le quali la Milano–Saron- guarda al dopo AlpTransit. no–Mendrisio (con Mendrisio sede di una stazione internazionale), la Cittiglio–Maga- dino–Bellinzona, e la Varese–Agno–La mone–Monte Ceneri–Bellinzona. Alla fine, tuttavia, la scelta cadde sui tronchi Bellinzo- na–Monte Ceneri–Lugano-Chiasso e Bellin- zona–Magadino–Luino (tratta quest’ulti- ma che al tempo si pensava avrebbe accolto volumi di traffico ben superiori rispetto al ramo attraverso il Monte Ceneri e Chiasso), mentre la Convenzione tra la Svizzera e l’Italia per la congiunzione della ferrovia del Gottardo colle ferrovie italiane a Chias- so e a Pino del 23 dicembre 1873 fissò a Chiasso e a Luino le sedi delle stazioni inter- nazionali, regolando nel contempo anche l’utilizzo dei fabbricati delle amministrazio- ni ferroviarie di entrambi i Paesi. È quindi a partire dagli anni 1873–1874 che il territorio paludoso compreso tra la collina del Penz e l’abitato di Chiasso cominciò a subire profonde trasformazioni per acco- gliervi gli impianti ferroviari. Per adattare il terreno alla nuova funzione, fu necessario colmare l’area con un importante terrapie- no lungo 700 m, largo 100 e alto in alcuni punti oltre 6. L’operazione comportò un movimento di oltre 1’500’000 m3 di mate- 2.6.2021. Fotos: C. Ammann riale. In un primo tempo il terrapieno arri- vava fino al fiume Faloppia e solo nel bien- n Giampaolo Baragiola, Mendrisio sta economico-commerciale, demografico e nio 1875–1876 fu completato verso sud – urbanistico. con la costruzione di due sottopassaggi, La stazione ha sempre caratterizzato e fa- l’uno stradale l’altro per incanalarvi il fiume vorito lo sviluppo economico-urbanistico Faloppia – in vista del congiungimento con del territorio in cui è collocata. Pure in Tici- Chiasso, una scelta tutt’altro che la rete italiana attraverso la galleria di no, con l’entrata in esercizio delle Ferrovie obbligata Monte Olimpino (1775 m), avvenuto il 28 delle valli ticinesi nel 1874 e della galleria settembre 1876. Parte del materiale di ri- Göschenen-Airolo con le relative rampe L’ubicazione a Chiasso della stazione inter- empimento proveniva dallo scavo della d’accesso nel 1882 ad opera della Gotthar- nazionale è tutt’altro che il frutto di un pro- trincea ferroviaria di Coldrerio, parte dalla dbahn, numerosi centri del Cantone hanno cesso scontato. Infatti, neppure quando il collina di Pontegana, a nord dell’abitato, conosciuto significativi cambiamenti: non San Gottardo riuscì a spuntarla sul Lucoma- che fu parzialmente sbancata per una retti- solo le principali città di Lugano, Bellinzona gno nell’ambito del dibattito relativo alla fica del tracciato della strada cantonale ver- e Locarno, ma anche centri «minori» quali questione dell’attraversamento ferroviario so Balerna e, infine, una parte anche dalla Airolo, Faido, Biasca, Giubiasco e Mendrisio. delle Alpi (la Convenzione tra la Svizzera e Valle Leventina. In particolare a Chiasso, località di confine e l’Italia circa la ferrovia del Gottardo è del sede di una stazione internazionale, la fer- 15 ottobre 1869 e la Convenzione tra la Proprio perché la direttrice di Chiasso era rovia ha caratterizzato e in parte condizio- Svizzera, la Germania e l’Italia sull’adesione originariamente considerata secondaria ri- nato lo sviluppo della città dal punto di vi- dell’Impero germanico alla Convenzione spetto a quella di Luino, nel 1874 il primo del 15 ottobre 1869 tra la Svizzera e l’Italia, edificio con funzione di stazione fu una per la costruzione di una ferrovia del Got- semplice e assai spartana costruzione in le- Il presente articolo, in forma leggermente tardo è del 28 ottobre 1871) e fu aperta gno, posta circa 120 m più a nord dell’attua- ridotta, è stato pubblicato sul no 8 di all’esercizio la linea Chiasso–Lugano (il 6 di- le ingresso principale. Il fabbricato passeg- Eisenbahn Amateur in lingua tedesca (pp. cembre 1874), Chiasso era destinata a di- geri ospitava uffici, locali per il personale di 339–347) e, in sintesi, in lingua francese ventare la porta della Gotthardbahn verso scorta ai treni, due sale d’aspetto, un buffet (pp. 348–352), accompagnato da un ricco l’Italia. Sebbene già dalla fine del 1849 la e locali per i servizi doganali, postali e di apparato iconografico, con tra le altre ferrovia collegasse Milano con Camerlata – polizia. L’impianto, con cinque binari tron- numerose fotografie storiche. da dove partiva la diligenza della posta chi sul lato meridionale della lunghezza di EA 10/2021 1
Ferrovia reale Svizzera 387 m, aveva inoltre un marciapiede, un lo sviluppo degli impianti ferroviari, e ben- 1900 Costruzione di una nuova piattafor- magazzino merci, una rampa di carico, ché la Gotthardbahn prima e le Ferrovie fe- ma girevole per le locomotive e amplia- una rimessa delle locomotive con tre binari derali poi prevedessero comunque un rin- mento della rimessa; a seguito della posa e dotata di piattaforma girevole e una novamento radicale della stazione, fino allo del secondo binario sulla tratta Como-Chias- latrina. Una provvisorietà assai precaria, scoppio del primo conflitto mondiale lo sca- so, ampliamento della testata sud dei binari dettata soprattutto dalle difficoltà di trova- lo di Chiasso subì soltanto ampliamenti oc- della stazione. re un accordo fra Svizzera e Italia riguardo casionali e provvisori. 1901 Trasformazione delle testate nord e all’ubicazione definitiva. sud per migliorare l’ingresso e l’uscita dei Oltre a quelli già citati, tra il 1883 e il 1915 fu treni; costruzione di una nuova piattaforma rono eseguiti tra gli altri i seguenti interventi: girevole per le locomotive italiane. La seconda stazione 1902 Ampliamento degli impianti per la 1883 Costruzione di un edificio per uffici e gestione del bestiame ed estensione dell’il- La costruzione della cosiddetta seconda appartamenti per la Società per le Ferrovie luminazione elettrica. stazione di Chiasso (la prima in muratura) dell’Alta Italia (che gestiva allora la tratta 1903–1904 Ampliamento di alcuni fabbri- avvenne negli anni 1881–1885, un fabbrica- Milano-Chiasso; dal 1885 Strade ferrate del cati di servizio. to in pietra situato 120 m a sud del primo Mediterraneo e dal 1905 FS-Ferrovie dello 1905 Prolungamento della rampa di carico edificio ligneo. Già all’indomani della firma Stato); ampliamento della rimessa delle lo- fra i binari XIII e XIV con attrezzatura per il della Convenzione del 1873, le competenti comotive con costruzione di una fucina e di carico del bestiame; ingrandimento della ri- autorità svizzere e italiane valutarono una un magazzino con rampa coperta per il car- messa delle locomotive italiane; collega- serie di progetti della vera e propria stazio- bone; posa di un secondo binario dietro il mento telefonico fra la gestione merci e ne internazionale. Le prime proposte della magazzino doganale. l’ufficio telegrafico. È interessante notare Gotthardbahn prevedevano un parziale svi- 1884 Costruzione di un edificio per la Po- che per alleggerire Chiasso, nel 1905 alla luppo degli impianti in territorio italiano, sta italiana a nord del fabbricato viaggiato- stazione di Mendrisio furono posati 1’800 soluzione respinta dall’allora Regno d’Ita- ri; posa di binari di tiraggio a nord e a sud, metri di binari per parcheggiare provviso- lia. L’accordo fu trovato nel marzo 1875 per con trasformazione delle testate, per la ma- riamente e manovrare treni merci prove- una stazione interamente in territorio sviz- novra indipendente dei treni; costruzione nienti da nord e diretti in Italia. zero su una lunghezza di 800 m. di infrastrutture per il trasporto del bestia- 1906 Aampliamento dei binari destinati al me e di due nuove pese. traffico merci; messa in esercizio del primo L’immobile principale, la cui facciata era 1886 Costruzione di un magazzino con impianto centrale di sicurezza Bruchsal G ricoperta di mattoni rossi, era composto da cantina per la cooperativa degli impiegati; per l’entrata e l’uscita dei treni come pure tre corpi di fabbrica, quello centrale, che allestimento e ampliamento di diversi uffici; per i movimenti di manovra, con tutti i rela- ospitava la biglietteria e gli uffici, legger- installazione di segnali di manovra e costru- tivi segnali e le cabine I, II e III. mente arretrato rispetto alle due ali latera- zione di un casello al passaggio a livello del 1907 Ampliamento dei magazzini doga- li. Nell’ala nord si trovavano la polizia sviz- cimitero. nali svizzeri e italiani; costruzione di ulterio- zera, il telegrafo, la posta svizzera e la posta 1887 Centralizzazione di 5 scambi sul lato ri magazzini e rampe di carico; ampliamen- italiana, mentre nell’ala sud la dogana e la nord e installazione dell’illuminazione elet- to dei binari di stazione ed estensione questura italiane, la dogana svizzera, la sala trica in tutta la stazione. dell’illuminazione elettrica. di revisione per il controllo dei bagagli, il 1889 Prolungamento di 125 metri del bi- 1908 Costruzione di un edificio con locali buffet e la sala d’aspetto. Già negli anni nario tronco XVII per la sosta dei treni. di riposo per il servizio movimento nella 1884–1885 le due ali laterali furono allun- 1891 Costruzione di un edificio per la Po- parte meridionale della stazione; introdu- gate: quella settentrionale per l’amplia- sta svizzera, di un fabbricato ausiliare desti- zione del collegamento telefonico fra i sin- mento dei locali della posta italiana, quella nato a officina, locali di sosta per i verifica- goli uffici; introduzione della linea di con- meridionale per consentire l’ingrandimen- tori dei veicoli, di un magazzino per il servi- tatto per il segnale a campana da Como e to del buffet e la creazione delle sale d’a- zio movimento e di una toilette pubblica. installazione di due campane nella stazio- spetto di I e II classe. Benché siano scarse le 1892 Allungamento del marciapiede co- ne. immagini di questa seconda stazione, essa è perto 1; costruzione di un fabbricato per 1913–1914 Soppressione del passaggio a raffigurata su alcune cartoline di inizio No- l’amministrazione doganale svizzera; esten- livello presso la rimessa delle locomotive vecento, che mostrano anche un filare albe- sione della rete dell’illuminazione con la svizzere, sostituito da un sottopassaggio. rato antistante l’edificio. Alla fine del 1885 posa di lampade ad arco sull’area di mano- 1914–1915 Nel corso dell’inverno, nei pres- i binari della stazione di Chiasso misuravano vra. Verso le ore 5 del 20 febbraio 1892 un si del vecchio cimitero posa di alcuni binari complessivamente 9743 m, mentre il fabbi- violento incendio distrusse i magazzini del- con rampa doganale per smaltire gli allora sogno d’acqua per l’alimentazione della la grande e della piccola velocità, edifici in- importanti transiti di carbone. stazione e il rifornimento delle locomotive, teramente in legno che facevano parte an- in origine assicurato unicamente dal fiume cora della prima stazione provvisoria del Malgrado questi lavori, la situazione alla Faloppia, fu in seguito aumentato con la 1874 e che furono poi ricostruiti nel 1893 stazione di Chiasso rimaneva precaria. L’in- costruzione di una condotta di oltre 6 km con il riutilizzo di una parte della rimessa sufficienza dell’infrastruttura ferroviaria che convogliava a Chiasso le acque della veicoli di Bellinzona. chiassese era fonte di aspre critiche da parte trincea di Coldrerio. 1894 Costruzione di un magazzino doga- di tutti gli operatori convolti sia per le defi- nale italiano con rampa coperta di 35 m e cienze nella gestione del traffico merci Come accennato in precedenza, contraria- gru girevole; ampliamento del magazzino (operazioni doganali e carico e scarico dei mente alle previsioni originarie l’incremen- doganale svizzero con prolungamento del- carri che subivano ritardi di più giorni) sia to dei traffici sulla direttrice di Chiasso risul- la rampa di carico; costruzione di un im- nel movimento dei passeggeri, come ne tò nettamente più importante rispetto a pianto per il lavaggio e la disinfezione dei danno testimonianza a più riprese i nume- quello registrato sulla linea di Luino, ragion carri. rosi interventi presso le autorità competen- per cui gli impianti chiassesi risultarono ben 1896 Ingrandimento dell’ufficio doganale ti, la stampa dell’epoca («Ciò che avviene presto sottodimensionati. Malgrado una si- per il servizio viaggiatori nel fabbricato attualmente nella stazione internazionale tuazione logistica vieppiù critica, per una principale. di Chiasso rasenta l’incredibile», scrisse ad serie di contingenze, tra le quali l’annosa 1899 Attivazione della comunicazione te- esempio il quotidiano Il Dovere il 24 agosto vertenza concernente l’esproprio e lo spo- lefonica tra l’ufficio sottocapi e la gestione 1910) e il memoriale della Municipalità di stamento del vecchio cimitero che impediva merci. Chiasso all’attenzione delle autorità canto- 2 EA 10/2021
Ferrovia reale Svizzera nali e federali del 12 maggio 1914. In que- sto documento si scriveva di «[…] una sala di revisione buia, mal ventilata, sporca, […] sempre ingombra di viaggiatori e bagagli, sale d’aspetto introvabili per la loro ubica- zione, giri viziosi attraverso corridoi, buffet, anticamere, steccati, latrine recondite […]. Sottacciamo poi lo spettacolo veramente pietoso che giornalmente si svolge all’en- trata della Stazione […], donne accovaccia- te su sacchi e bagagli che allattano neonati, bimbi d’ogni età affranti dalle fatiche del viaggio che alternano il pianto al sonno, es- seri stremati dalla fatica e dalle sofferenze, in una parola il quadro più completo dell’u- mana miseria». In quegli anni per i treni diretti e regionali era a disposizione un’unica banchina sia per il traffico sud-nord sia per i convogli diretti in Italia: poiché i treni dovevano sostare tut- to il tempo necessario per espletare le ope- razioni doganali, spesso gli altri convogli in derrata importante per l’approvvigiona- tà svizzera domiciliati nel canton Ticino al- arrivo dovevano attendere davanti ai se- mento di cereali durante la guerra. meno da due anni, o dimoranti fuori del gnali d’entrata. Cantone, ma in possesso della cittadinanza Solo grazie allo spostamento della stazione ticinese», si contarono 34 progetti, che fu- Lo scoppio del primo conflitto mondiale il doganale si ebbe a disposizione lo spazio rono esposti al pubblico durante un paio di 1° agosto 1914, l’entrata in guerra dell’Ita- necessario per l’ampliamento della stazione settimane prima del verdetto della giuria. lia nel 1915 e il temporaneo crollo degli viaggiatori e di smistamento, previa la de- Questa, riunitasi il 7 e l’8 ottobre 1926, non scambi commerciali internazionali congela- molizione dei vecchi magazzini merci e la proclamò alcun vincitore, ma si limitò ad as- rono qualsiasi ambizioso progetto per circa costruzione più a nord del nuovo deposito segnare il secondo premio al progetto degli un quindicennio. delle locomotive FFS, ciò che avrebbe per- architetti Arnoldo Ziegler e Giuseppe Mon- messo di migliorare l’entrata e l’uscita dei torfani di Lugano (motto Transito), il terzo Ciò non di meno il 28 settembre 1917 il treni, la sosta e la manovra dei convogli e premio a quello dell’arch. Pietro Giovannini CdA delle FFS approvò un progetto di am- dei carri sulla sella di lancio. La rimessa delle di Curio (motto Erato) e il quarto all’arch. pliamento che prevedeva tra l’altro la co- locomotive FS, originariamente prevista in Giuseppe Antonini (motto Bibi). Il responso struzione di un marciapiede mediano largo territorio svizzero, sarà invece costruita in- della giuria suscitò rammarico e insoddisfa- 13 m per gli arrivi e le operazioni doganali teramente in territorio italiano, a sud zione, provocando reazioni critiche sulla dei treni diretti in Svizzera, lo spostamento dell’impianto, nei pressi dell’imbocco della stampa dell’epoca. Ai progetti premiati si della stazione merci verso ovest (collegata galleria di Monte Olimpino. rimproverava in particolare un’eccessiva al resto dell’impianto solo dal lato sud) e ispirazione a stili nord-alpini, senza alcun ri- l’edificazione di un nuovo deposito delle lo- ferimento alla cultura architettonica latina. comotive svizzere con 11 posti; contempo- Verso la nuova stazione viaggiatori: Tra le critiche più decise, quelle della Fede- raneamente le FS avevano chiesto la costru- un iter tormentato razione degli architetti diplomati del canto- zione di un nuovo deposito per le locomoti- ne Ticino e della Sezione ticinese della So- ve italiane da 15 posti, da realizzarne solo L’11 giugno 1926 la direzione circondariale cietà dei pittori, scultori e architetti svizzeri; 8 in una prima tappa. delle FFS di Lucerna bandì un concorso «per quest’ultima esigeva tra l’altro il bando di la presentazione di progetti di facciate del un nuovo concorso. Malgrado le numerose Iniziati nel 1918, questa serie di importanti ricostruendo fabbricato viaggiatori nella voci di dissenso, la direzione delle FFS con- lavori infrastrutturali – che comportarono stazione di Chiasso». Dal documento, con- fermò il verdetto della giuria e deliberò la grandi opere di sterro e la costruzione di servato nell’Archivio storico dell’Ufficio tec- ristrutturazione della stazione di Chiasso sottopassaggi e cavalcavia – consentirono nico della cittadina di confine, si desume secondo il progetto degli architetti Ziegler infatti lo spostamento del deposito delle lo- che l’obiettivo dell’intervento non era tan- e Montorfani, al quale, su richiesta anche comotive svizzere e l’inaugurazione e la to quello di una ristrutturazione e un am- del locale Municipio, erano stati portati messa in esercizio il 1° ottobre 1923 della pliamento dell’edificio, quanto di un re- alcuni correttivi. nuova stazione merci e doganale, ad ovest styling delle facciate. In effetti il bando pre- della linea principale. Dotato di ampi ma- vedeva solo limitati aumenti delle cubatu- Se nel 1927 erano già in corso i lavori di rin- gazzini con elevatori, gru e trattori, e di un re, nessuna modifica delle piante ad novamento, con lo scavo del sottopassag- nuovo edificio per le amministrazioni dei eccezione del corpo centrale con l’ingresso gio verso il marciapiede centrale, il «nuovo» servizi merci e doganali, l’impianto compor- e il ristorante, e la possibilità di aumentare fabbricato viaggiatori fu inaugurato solo tò la posa totale di circa 9 km di nuovi bina- l’altezza dei corpi di fabbrica unicamente sei anni più tardi, il 12 aprile 1932. ri, con sezioni di circa 1400 m. Inoltre il 6 nella zona dell’ingresso. Non erano invece febbraio 1922 era stata attivata la trazione posti particolari vincoli sul piano decorati- Leggendo la stampa dell’epoca si può con- elettrica sulla tratta Bellinzona–Chiasso, vo; il bando si limitava ad esprimere «solo il statare che la nuova stazione, «oggetto di mentre il 1° luglio 1925 saranno inaugurati desiderio di una facciata a linee semplici ma non poche critiche nel corso della lunga sua i Magazzini generali e il Punto franco caratteristica ed in armonia con l’ambiente trasformazione, ora ch’è ultimata, incontra dell’ingegnere svizzero Robert Maillart. Nel e con la destinazione speciale dell’edificio». invece l’unanime approvazione». Molti fo- 1943, presso il Punto franco, vedrà la luce il gli ticinesi ripresero i contenuti dell’articolo silo in cemento armato per lo stoccaggio di Alla chiusura del concorso, al quale potero- del direttore del circondario di Lucerna granaglie provenienti dall’Argentina, una no partecipare solo «architetti di nazionali- Labhardt, che sul Bollettino SFF del marzo EA 10/2021 3
Ferrovia reale Svizzera 1932 presentò una sintesi degli sviluppi da allora in poi la stazione internazionale di L’episodio più grave ebbe luogo l’11 genna- dell’impianto ferroviario chiassese, dal 1874 Chiasso è il punto di arrivo di due sistemi di io 1945 quando, verso le ore 13.15, 6 caccia alla rinnovata stazione. Se c’era «chi defini- corrente per la trazione elettrica (FFS cor- anglo-americani sorvolarono il Basso Men- va pittorescamente lo scomparso casamen- rente alternata monofase 15 kV 16 2/3 Hz, drisiotto da sud-est verso Stabio e uno di to in mattoni una stazione del Far West» , FS corrente continua a 3 kV). L’evento fu loro mitragliò un treno a vapore in mano- ora i commenti sono praticamente unanimi celebrato in modo particolarmente solen- vra, composto dalla locomotiva E 4/4 8913, nel riconoscerne una sobria funzionale ele- ne, in quanto l’elettrificazione della linea da una vettura postale e da una serie di car- ganza. Sull’Illustrazione ticinese Florindo Voghera–Milano–Chiasso era un tassello ri carichi di carbone, uccidendo sul colpo il Bernasconi constatava nel fabbricato viag- importante e un elemento di particolare macchinista e ferendo il fuochista. Pochi mi- giatori «una notevole aria di signorilità. […] vanto per l’allora regime fascista, impegna- nuti prima la medesima squadriglia di aerei La sua facciata misura 146 metri di lunghez- to in un notevole programma di ammoder- aveva mitragliato nei pressi della stazione za per una larghezza media di trenta metri namento della rete ferroviaria della Peniso- di Como un treno merci diretto a Chiasso circa. Essa è conformata a logica semplicità. la. La congiunzione tra i due sistemi di ten- che, sebbene colpito, riuscì a ripararsi e at- […] L’architettura è fissata in granito delle sione avveniva attraverso un tratto neutro tendere la fine dell’attacco all’interno della cave di Osogna, a conci, con chiara onestà di 30 m a sud della stazione, ma ancora in galleria di Monte Olimpino. Questo fatto di linee e di sfondi. Ciò conferisce alla massa territorio svizzero. Un articolo pubblicato aveva in un primo tempo suggerito l’ipotesi una larga espressione di monumentalità. sul n. 11 del 1939 del Nachrichtenblatt SBB che gli aviatori avessero scambiato il treno […] Ora, il passeggero nella Stazione di spiega che nei primi mesi d’esercizio i treni in manovra a Chiasso con quello italiano Chiasso trova festività di ambiente negli in- diretti in Italia, una volta sganciato il loco- partito poco prima da Como, un’ipotesi gressi, nelle sale di revisione doganale, ne- motore FFS, erano spinti da una locomotiva presto abbandonata visto che il treno di gli uffici, nelle varie sale d’aspetto. […] Tut- a vapore sotto tensione FS, dove venivano Chiasso era trainato da una locomotiva a to l’interno di questo fabbricato è impron- presi in consegna da una motrice italiana. vapore mentre quello in territorio italiano tato a semplicità di forma. Una gamma cro- Già dal dicembre di quell’anno era comun- aveva alla testa un locomotore elettrico. matica di colori, sgargiante, che varia, si que prevista la possibilità di commutare la Al termine dell’incursione, il treno merci avvicenda, da ufficio in ufficio, dalle sale tensione nella settore sud della linea di con- italiano poté raggiungere la stazione di d’aspetto al ristorante, verdi chiari, gialli lu- tatto del binario di corsa nord/sud, renden- Chiasso dove il capotreno, rimasto ferito a minosi, porporini delicati, bluastri, neri, do così superflua la manovra descritta. un braccio durante l’attacco, fu trasportato qualche viola, caratterizza in modo bizzar- all’ospedale di Mendrisio. Tra le possibili ro l’indole di questo edificio». Nell’atrio di Sotto tensione FS 3 kV= erano elettrificati cause dello sconfinamento, circostanza non ingresso furono collocati il monumento Ita- anche i tre binari tronchi per i treni locali impossibile lungo il frastagliato confine lia e Svizzera di Margherita Osswald Toppi verso Milano, il gruppo di uscita per i treni meridionale ticinese, le abbondanti nevica- (1932) e il dipinto L’emigrante di Pietro merci verso l’Italia e i binari del deposito te di quei giorni, che avevano coperto gli Chiesa (1933). locomotive FS. scudi svizzeri dipinti durante gli anni di guerra sui tetti di numerosi edifici del Men- Con il rinnovamento del fabbricato viaggia- Benché la diffusione sempre maggiore di drisiotto. tori migliorò anche la gestione del traffico rotabili poli-tensione abbia reso ormai rara nord-sud / sud-nord. L’ingresso e il licenzia- la necessità di cambiare il locomotore, da Una seconda incursione avvenne verso le mento dei treni viaggiatori dalla Svizzera allora i treni viaggiatori da nord verso l’Ita- 9.45 del 27 gennaio 1945 e colpì le stazioni verso l’Italia avvenivano ora sul primo bina- lia entrano in stazione sotto i 15 kV e, dopo di Chiasso e Balerna, provocando il ferimen- rio dotato di una banchina lunga 380 metri, il cambio del locomotore e la commutazio- to leggero di un manovratore che, sorpreso che nella sua parte settentrionale era dota- ne della tensione, ripartono a 3 kV=; i treni dall’attacco, si riparò sotto un vagone ma fu ta di binari tronchi per facilitare le opera- da sud per la Svizzera entrano in stazione comunque colpito da una scheggia. Questo zioni di carico e scarico dei furgoni postali. per inerzia con i pantografi abbassati e con secondo attacco, durato oltre 10 minuti, si Per i treni provenienti dall’Italia e diretti in il sistema di sicurezza escluso fino all’arre- accanì esplicitamente sugli impianti ferro- Svizzera era a disposizione una banchina in- sto del convoglio, dopo di che il locomotore viari, danneggiando 3 locomotive a vapore termedia lunga 400 m e larga 13, sulla qua- italiano è trainato e riportato sotto tensio- (tra le quali la Eb 3/5 5816 ), una ventina di le si trovavano anche le infrastrutture per la ne FS da locomotori di manovra FFS (in ori- carrozze e vagoni, installazioni elettriche visita doganale, uffici della dogana svizze- gine e ancora fin verso la metà degli anni compreso il taglio di due fili di contatto nei ra, sale d’attesa, un chiosco per giornali, un ’60 a vapore, soprattutto con locomotive pressi del deposito locomotive FFS (anch’es- piccolo buffet e i servizi. In quegli anni furo- B 3/4, C 4/5, C 5/6, E 4/4, poi con locomotori so colpito), alcuni magazzini e stabili ferro- no ammodernati anche gli impianti di sicu- diesel o quadricorrente Ee 3/3IV delle FFS). viari come pure diversi edifici cittadini. A rezza, con scambi e segnali centralizzati a Per diversi anni l’unica eccezione fu il RAe Balerna, la prima stazione a nord di Chias- itinerari e azionati elettricamente attraver- TEE II/RABe EC 1051-1055 (TEE Gottardo/Ti- so, fu mitragliato il magazzino merci e feri- so un apparato centrale elettrico Orenstein cino Zurigo–Milano) a transitare senza so- to un cavallo. Solo due giorni più tardi alcu- & Koppel collocato nel fabbricato viaggia- sta a Chiasso. ne bombe caddero nei pressi della collina tori; messo in esercizio il 17 settembre 1929, del Penz senza tuttavia colpire gli impianti esso era coadiuvato da quattro cabine Nel 1942 fu attivato un impianto elettrico ferroviari. esterne, tre sul lato nord (I, II, III) e una nuo- di preriscaldamento dei treni FFS. va a sud (IV, per gestire il settore di stazione sviluppatosi ormai anche in territorio italia- Gli ampliamenti degli anni ’60 no). 1945: fuoco anglo-americano sugli del Novecento impianti ferroviari Nel 1933 un incendio distrusse il magazzino Nonostante i precedenti ampliamenti, nel 1 presso la stazione merci; le fiamme minac- Verso la fine della seconda guerra mondiale secondo dopoguerra la stazione di Chiasso ciarono anche gli altri depositi, uno dei anche la stazione internazionale di Chiasso non era più in grado di far fronte all’au- quali conteneva benzina e olio. fu oggetto di alcuni attacchi da parte di cac- mento e ai cambiamenti strutturali del traf- cia alleati sconfinati in territorio svizzero fico. Se in precedenza transitavano preva- Il 28 ottobre 1939 fu attivata la trazione durante operazioni belliche nel Comasco e lentemente prodotti sfusi (nord/sud: carbo- elettrica anche sulla linea Chiasso–Milano nel Varesotto. ne, ferro, rottami metallici e fertilizzanti, con il sistema FS in corrente continua a 3 kV: sud/nord: grano, ghiaia di zolfo, prodotti 4 EA 10/2021
Ferrovia reale Svizzera grezzi), che venivano immediatamente sdo- ganati e inoltrati, a partire dal dopoguerra si imposero sempre più semilavorati, mac- chinari, prodotti alimentari, merci, che ri- chiedevano operazioni doganali e di cam- bio più complicate e che coinvolgevano in parte anche le case di spedizione. Date le circostanze, le operazioni doganali durava- no così 4 ore nel migliore dei casi, ma in me- dia 2–3 giorni, e in casi particolari fino a 10 giorni! In questo contesto, in data 24-27 giugno 1947 il Municipio di Chiasso inviava alla Di- rezione del II circondario FFS un secondo memoriale concernente l’ampliamento del- la stazione di confine. Nel citato documento le autorità chiassesi caldeggiavano anche un nuovo allaccia- mento con Tavernola, oggi quartiere di Como, dove avrebbe dovuto sorgere il nuo- vo porto lacuale del capoluogo lariano. Fin verso gli anni ’60 dalla stazione FS di Como San Giovanni una linea sopraelevata rag- to di questi interventi, il 30 maggio 1965 fu controlli del caso ripartivano direttamente giungeva un piccolo scalo ferroviario in riva aperto un nuovo raccordo a binario unico dal fascio L, gli altri venivano preparati per al lago nei pressi dei giardini pubblici della di 1400 m con pendenza del 21‰ sotto ten- lo smistamento sulla sella di lancio (K), città, un impianto già all’indomani del se- sione FFS da nord per i treni merci che, stac- dotata di due binari (K 7 e K 8) muniti di condo conflitto mondiale ormai obsoleto e candosi poco prima dell’ingresso nord della freni a ganasce Thyssen. senza alcuna possibilità di ampliamento. La stazione di Balerna, passa in galleria (della stazione presso il nuovo porto di Tavernola, lunghezza di 616 m) sotto il borgo e la linea Dalla sella di lancio circa i 2/3 dei carri era oltre a liberare un’area pregiata del lungo- principale nord-sud, e si inserisce all’ingres- indirizzato ai fasci di direzione N-O compo- lago di Como, avrebbe sgravato la stazione so del fascio arrivi/partenze (L). Per facilita- sti di 19 binari lunghi fra i 250 e i 650 m, di Como San Giovanni dai carri destinati alle re l’accesso da sud una linea elettrificata mentre i rimanenti erano convogliati al località lacuali, del Comasco e del Lecchese, con il sistema FS lunga 2700 m, per un terzo fascio doganale PRS (27 binari), dove si offrendo così anche uno sfogo a Chiasso. La della lunghezza nella parte meridionale a svolgevano le operazioni di sdoganamento progettata linea a binario unico di circa doppio binario, con pendenza del 10–12 ‰ o di rispedizione. 2700 m, dopo un tratto di poco meno di un si dirama a sud della stazione viaggiatori e, chilometro a cielo aperto, avrebbe attraver- costeggiando la collina del Penz e il fascio Tra le merci anche il bestiame vivo, che do- sato in galleria (1500 m) la collina di Quarci- di ricovero (U), raggiunge il fascio arrivi/ veva essere foraggiato, e piante e frutta, no per congiungersi alla linea principale partenze (L), che dispone di alcuni binari tutti da sottoporre a visita veterinaria e fi- Como–Chiasso nei pressi dello sbocco nord con linea di contatto commutabile. Consi- tosanitaria. Da notare che il fascio dogana- della galleria di Monte Olimpino. Le opera- derati i due sistemi di corrente ed essendo le, dotato di rampe in parte coperte, non è zioni di sdoganamento e di smistamento si la stazione di smistamento solo parzialmen- elettrificato per permettere al personale sarebbero svolte nella stazione internazio- te elettrificata, le operazioni di manovra delle amministrazioni svizzera e italiana di nale di Chiasso, di cui il porto in questione sono assicurate da locomotori diesel o poli- operare in tutta sicurezza dovendo talvolta avrebbe dovuto diventarne parte integran- corrente, in origine soprattutto Bm 6/6, salire sui tetti dei carri per il controllo delle te. Questo progetto, però, non ebbe alcun Em 3/3 e Eem 6/6 (dal 1970). merci. seguito. Inaugurata ufficialmente l’11 luglio 1967, in Una volta espletate le formalità doganali, i Tuttavia, a partire dalla seconda metà degli quegli anni la stazione di smistamento carri tornavano in zona L per essere indiriz- anni ’50 gli impianti chiassesi poterono fi- accoglieva quotidianamente in media 66 zati, sempre attraverso la sella di lancio K, ai nalmente cambiare volto. Infatti, nel de- treni: grosso modo un terzo dei convogli fasci N-O o P (binari di formazione). A lato cennio 1957–1967 la stazione merci e di proseguiva la corsa senza modifiche, men- della stazione viaggiatori si trova il fascio di smistamento fu sottoposta a nuovi, impor- tre i rimanenti due terzi dovevano essere partenza C, comprendente 5 binari per la tanti lavori di ampliamento in tre tappe, scomposti sulla sella di lancio. formazione dei treni diretti a nord e 8 per con l’estensione dei binari nei territori dei quelli diretti a sud; altri 5 servono al tempo- comuni di Chiasso, Balerna, Novazzano e I treni merci da nord e da sud arrivavano su raneo ricovero di carri. Pedrinate (oggi comune di Chiasso). Da una uno degli odierni 12 binari del fascio L (di- superficie di 380 000 m 2 gli impianti passa- sposto in curva con un raggio di 400 m) I 15 binari del fascio U (lunghi ciascuno 700 rono così a 590 000 m 2. La pianta dei binari dove erano sottoposti a una serie di con- m e in origine raccordati solo alla testata ad asola è determinata unicamente dalla trolli tecnici e doganali. Al tempo dei nume- sud del fascio L), oggi in fase di ristruttura- particolare conformazione del territorio, rosi convogli di derrate alimentari deperibi- zione e ulteriore elettrificazione, nonché che non offriva spazio sufficiente per un più li nel traffico sud-nord (con i celebri carri collegati anche a sud alla linea FS, sono uti- tradizionale sviluppo longitudinale. refrigerati FS tipo F con il tetto a falde) ve- lizzati sia per lo sdoganamento del traffico niva effettuato il rifornimento di ghiaccio. della piccola velocità sud-nord, sia per il ri- La prima fase ha riguardato la costruzione Se i treni di derrate alimentari provenienti covero di carri destinati all’Italia eccedenti dei fasci di ingresso, direzionali e doganali dall’Italia e in transito attraverso la Svizze- dal fascio PRS e di treni momentaneamente della nuova stazione di smistamento e le li- ra, come pure i convogli completi di carri impossibilitati a varcare il confine a causa di nee di accesso da nord e da sud. Nell’ambi- vuoti in direzione sud-nord/nord-sud dopo i difficoltà di accettazione in Italia. EA 10/2021 5
Ferrovia reale Svizzera I magazzini 1–5 del fascio M erano adibiti La stazione viaggiatori nella seconda Poiché la collisione avvenne per 24 m anco- prevalentemente al traffico a piccole parti- metà degli anni ‘80 ra in territorio italiano e avendo le compe- te nord/sud e al traffico locale. A causa tenti autorità elvetiche scagionato da qual- dell’ulteriore forte aumento del traffico Tra il 1985 e il 1989 la stazione viaggiatori siasi responsabilità sia il personale sia gli merci generale sud-nord, nella terza fase è subì un importante intervento di ristruttu- impianti di sicurezza FFS, le indagini furono stato costruito anche il fascio di binari Z con razione soprattutto dal punto di vista tecni- di competenza della Procura della Repub- 4 nuovi padiglioni doganali 10–13; oggi co. Per migliorare la sicurezza e l’efficienza, blica presso il tribunale di Como. sono riservati al traffico collettame sud- dal 9 all’11 aprile 1989 fu attivata la nuova nord (sistema Hupac). cabina elettronica a sud del fabbricato Secondo un rapporto della Direzione gene- viaggiatori: sviluppata dalla Siemens AG di rale per le investigazioni ferroviarie del Mi- Il fascio riparazione veicoli T comprende Braunschweig in collaborazione con i com- nistero italiano delle infrastrutture e dei una moderna officina che è stata messa in petenti uffici delle FFS, essa segnò un passo trasporti, pubblicato nel 2008, verso le ore esercizio il 2 dicembre 1963. fondamentale nell’introduzione dell’elet- 22.46 il treno merci per il trasporto combi- tronica nell’impiantistica ferroviaria in nato 42006 di Trenitalia proveniente da Mi- Tutte le operazioni e il movimento dei treni Svizzera e mandò «in pensione» l’impianto lano Certosa e diretto a Singen, composto nella stazione di smistamento sono dirette Orenstein & Koppel del 1929 presso il fab- da 23 carri trainati dal locomotore FS E 636 dalla centrale di comando ubicata nel fab- bricato viaggiatori e le 4 cabine di manovra 022, nella galleria di Monte Olimpino II su- bricato K, dotata di un apparato a itinerari (fa piacere ricordare che dal 1993 la cabina però un primo segnale di via libera (verde) «Spurplan» SpDrS 60, tipo FFS. Quattro I, a nord della stazione, debitamente re- a 70 km/h, un secondo avanzato disposto al banchi di comando permettono l’aziona- staurata, ospita la sede degli Amici ferro- giallo a 90 km/h per giungere al segnale di mento a distanza di 240 deviatoi con i rela- modellisti Chiasso (http://www.afc-chiasso. protezione all’ingresso sud della stazione di tivi 374 segnali bassi di protezione per il ch, associazione che fece parte dell’ASEA Chiasso, che prescriveva l’arresto (rosso), a servizio di manovra e 23 segnali principali dal 1983 al 2011 e che nel 1989 organizzò 97 km/h. Dopo altri 400 metri di folle corsa, con i relativi segnali avanzati che regolano l’assemblea dei delegati). Oltre alla stazio- alle 22.50 il treno si scontrò con il locomoto- la circolazione dei treni. Il sistema ISCHIA ne viaggiatori chiassese, l’apparecchiatura re FS E 633 220 in manovra (alla velocità di (Information System Chiasso, aggiornato permetteva di telecomandare anche la 22 km/h). Al momento dell’impatto 8 carri nel 1992 con ISCHIA2), un programma in- stazione di Balerna. Contemporaneamente deragliarono e, dopo aver divelto diversi formatico sviluppato dalla Direzione gene- fu pure semplificato l’impianto dei binari, pali della linea di contatto e danneggiato rale FFS esclusivamente per la stazione in- ciò che permise di aumentare la velocità di binari e impianti di sicurezza, centrarono in ternazionale di Chiasso e realizzato dalla entrata e di uscita dei treni da 40 km/h a pieno l’edificio della cabina di manovra IV, Siemens AG di Braunschweig, consente la 60 km/h. Inoltre furono migliorate le infra- utilizzato dalle FFS come deposito dopo sorveglianza elettronica di tutti i carri in strutture per i servizi ai viaggiatori e gli l’entrata in esercizio della cabina elettroni- transito dalla stazione. Nel 2022 ISCHIA2 spazi doganali, furono costruite rampe e lift ca nel 1989, demolendolo completamente. sarà sostituito da un nuovo sistema infor- d’accesso ai marciapiedi adattati alle nuove Come anticipato il bilancio in vite umane fu matico per smistamento WaVe. norme e realizzati posteggi P+R e un mar- assai grave: morirono i due macchinisti ita- ciapiede di servizio per la Posta. liani del treno investitore, mentre rimasero Al momento della sua realizzazione, negli feriti i due macchinisti a bordo del locomo- anni ’60 del Novecento, la stazione di Chias- Infine, per evitare il passaggio dei treni tore in manovra e 3 ferrovieri svizzeri, due so doveva rispondere a particolari esigenze merci dalla stazione di Como San Giovanni che si trovavano nei pressi della cabina IV e del traffico merci attraverso l’Europa. Lun- e, non da ultimo, la salita verso Albate- uno estratto dalle macerie dello stabile. ghe e complesse operazioni doganali e ban- Camerlata, che necessita spesso il ricorso carie, gestite sia dai funzionari dei due Stati alla doppia trazione e a un locomotore di Le indagini stabilirono che si trattò di un er- sia dalle case di spedizione, esigevano la di- spinta, nel giugno 1983 cominciarono i la- rore umano, il mancato rispetto, nella galle- sponibilità di mezzi e spazi per frequenti vori di scavo della galleria Monte Olimpino ria di Monte Olimpino II, del segnale che movimentazioni di carri e lunghe soste dei II. Entrato in esercizio il 10 aprile e inaugu- annunciava la chiusura del segnale di prote- convogli. Nel corso degli anni la situazione rato il 19 giugno 1989, il manufatto lungo zione all’entrata di Chiasso da parte dei due è in gran parte cambiata, sia per le mutate 7,2 km (con pendenza massima dell’8 ‰) ha macchinisti del treno 42006, forse a causa di esigenze economico-logistiche sia, anche, a l’imbocco nord accanto all’ingresso della un colpo di sonno. Inspiegabilmente non una serie di contingenze (l’apertura della galleria originaria che porta a Como San furono constatati nessun tentativo di frena- galleria stradale del San Gottardo, lo svilup- Giovanni e sbuca a sud di Albate-Camerlata ta né di messa in salvo dei due macchinisti po del traffico combinato, l’eliminazione (Bivio Rosales). L’opera è stata finanziata nella parte posteriore del locomotore. del trattamento doganale delle merci in anche dalla Svizzera con CHF 40 milioni a Occorre tuttavia evidenziare che, benché la transito, il libero accesso all’infrastruttura fondo perso e 20 milioni di prestiti. linea fosse munita dell’impianto di sicurez- non più solo alle FFS ma a numerosi altri za di blocco automatico a correnti codifica- operatori ferroviari): se all’inizio degli anni te, il locomotore E 636 022 (Società Nazio- ’80 del XX secolo venivano trattati in media Il grave incidente del 21 febbraio 2002 nale Officine di Savigliano, 1942) era sprov- oltre 500 000 carri all’anno e verso la metà visto dell’impianto di ripetizione dei segnali degli anni ’90 erano ancora all’incirca Quasi vent’anni or sono la stazione di e del dispositivo dell’«uomo morto». A que- 360 000, in seguito il loro numero è drasti- Chiasso fu teatro purtroppo di un grave sto proposito il citato rapporto ministeriale, camente diminuito, con evidenti ripercus- incidente. La sera del 21 febbraio 2002 un facendo riferimento alle sentenze proces- sioni anche sull’occupazione, in particolare treno merci proveniente dall’Italia si scon- suali, ammette che se il locomotore fosse dopo il 2001, quando FFS Cargo decise di trò a oltre 90 km/h con un locomotore FS in stato dotato di almeno uno dei due disposi- concentrare a Basilea la preparazione dei manovra: 8 carri deragliarono e si abbatte- tivi molto probabilmente l’incidente non convogli completi a lunga distanza per l’Ita- rono sull’ex cabina di manovra IV distrug- sarebbe avvenuto, perché si sarebbe auto- lia. Dal 2017, tuttavia, con l’apertura delle gendola completamente. Il bilancio fu di maticamente attivata la frenatura d’emer- gallerie di base del San Gottardo (nel 2016) due morti, i macchinisti alla guida del treno genza. D’altro canto, subito dopo lo scon- e successivamente del Monte Ceneri (nel investitore, e 5 feriti, alcuni dei quali in tro, fonti sindacali italiane accusarono le FS 2020), si osserva un’inversione di tendenza, modo abbastanza serio. di trascurare la sicurezza e la manutenzione con un aumento del traffico e uno snelli- degli impianti e dei rotabili, e di costringere mento delle operazioni doganali. il proprio personale, a causa di carenze 6 EA 10/2021
Ferrovia reale Svizzera d’organico, a turni massacranti e al manca- ra (STAN), anche a nome e per conto dell’as- to ridotto che, risalendo il versante sinistro to rispetto delle ore di riposo. sociazione mantello nazionale Schweizer della valle della Breggia, avrebbe raggiunto Heimatschutz in Zurigo, a inoltrare al Muni- Muggio o addirittura Scudellate, da dove A seguito del tragico incidente furono ne- cipio di Chiasso formale opposizione al pro- una funicolare avrebbe proseguito fino cessari notevoli lavori di riparazione e ripri- getto. Nel frattempo le FFS hanno inoltrato alla vetta del Monte Generoso, capolinea stino, che paralizzarono a lungo l’attività la domanda di costruzione, mentre verso la dell’unica ferrovia a cremagliera (sistema della stazione internazionale, tanto che metà del corrente anno sarà inoltrata un’al- Abt) della Svizzera italiana che dal 1891 sale solo il 22 marzo fu possibile riaprire alla cir- tra domanda di costruzione concernente un da Capolago. Sebbene a inizio Novecento colazione anche la galleria di Monte Olim- risanamento parziale della Posta italiana, fossero sul tavolo progetti e concessione, pino II. non essendo possibile realizzare il posteg- purtroppo non se ne fece nulla. Ne riparle- gio per biciclette e moto secondo la doman- remo in un prossimo articolo. Nel novembre 2002, però, la galleria dovet- da preliminare. te essere chiusa di nuovo a causa di un’infil- trazione d’acqua, con grandi ripercussioni Per il traffico merci, invece, entro fine 2021 Fonti principali sui transiti, non essendo la vecchia linea in saranno posati 5 nuovi binari da 750 m nel grado di assorbire tutto il traffico (dislivello fascio C della stazione viaggiatori, che servi- – Isidoro Antognini, Dal San Gottardo alla accentuato e sagoma di carico inferiore). ranno soprattutto ai treni merci sud-nord stazione internazionale di Chiasso. (Evo- Monte Olimpino II fu di nuovo percorribile che potranno così transitare evitando di luzione storica e sviluppo del traffico), su un unico binario e a velocità ridotta a percorrere la salita del 21‰ tra la stazione [s.l.], [s.n.], [1959] (Pagine di storia chias- partire dal 5 aprile 2003 e completamente di smistamento e Balerna. Nel contempo i sese 3). solo dall’8 agosto. binari del fascio U sono adattati per consen- – Florindo Bernasconi, «Chiasso, nodo fer- tire l’uscita verso l’Italia sotto tensione 3 roviario internazionale», in Illustrazione kV=. ticinese, a. 2, n. 11, 19 marzo 1932, pp. Chiasso al tempo dell’AlpTransit 250–254. Nel 2020 si è concluso il risanamento del – Chiasso, stazione internazionale, Chiasso, Nell’ambito dello sviluppo dell’infrastruttu- tetto e degli impianti elettrici del deposi- Ferrovie federali svizzere, 1991. ra ferroviaria a seguito dell’entrata in eser- to-atelier delle locomotive dei primi anni – Fabio Giacomazzi, Le città importate. cizio delle gallerie di base del San Gottardo ’20 del Novecento, mentre tra il 2022 e il Espansioni e trasformazioni urbane del (2016) e del Monte Ceneri (2020), alla sta- 2023, con un investimento di 15 milioni di Ticino ferroviario 1882–1920, Locarno, zione di Chiasso sono in corso da alcuni anni franchi, è prevista la ricostruzione completa Armando Dadò editore, 1998. lavori di ristrutturazione e ampliamento a dello stabile per la manutenzione dei carri – Gn., «Mailand–Chiasso elektrisch», in favore del traffico passeggeri e merci. (l’attuale edificio risale al 1962) e l’installa- Nachrichtenblatt SBB, n. 11, 1939, pp. zione di un tornio in fossa. L’ammoderna- 214–216. Anzitutto, tra il 2016 e il 2019 è stato realiz- mento degli impianti per FFS Cargo garan- – Hugo Hayoz, «Das elektronische Stel- zato e messo in esercizio per Chiasso viag- tirà la manutenzione di 45 carri e 20 loco- lwerk in Chiasso», in Schweizer Eisen giatori un nuovo apparecchio centrale elet- motori alla settimana. bahn-Revue, n. 10, 1989, pp. 242–251. tronico (eStw Simis W) comandato dalla – E. Labhardt, «La nuova stazione di Chias- Centrale d’esercizio sud di Pollegio, caratte- so», in Bollettino SFF. Organo per il perso- rizzato da segnali FFS tipo N verso nord e Giampaolo Baragiola nale delle Strade ferrate federali, a. IX, n. segnali FS per l’uscita verso l’Italia. Soprat- 3, marzo 1932, pp. 45–50. tutto per quanto concerne il traffico pas- Sono estremamente grato a Maurizio Croci, – Memoriale della Municipalità di Chiasso seggeri sono terminati a fine 2020 gli inter- già capostazione principale a Mendrisio e circa l’ampliamento della Stazione Inter- venti architettonici e infrastrutturali per mi- capo sciolta presso la Cabina centrale elet- nazionale, Chiasso, Tip. Chiassese, 1914. gliorare il confort dei viaggiatori, l’adatta- tronica (CCE) di Chiasso viaggiatori, per le – Nicoletta Ossanna Cavadini, Chiasso fra mento dei marciapiedi e delle pensiline agli preziose informazioni concernenti l’eserci- Ottocento e Novecento. La costruzione di odierni standard privi di barriere architetto- zio ferroviario a Chiasso. una forma urbana, Muzzano, Edizioni niche e la creazione di un nuovo sottopas- San Giorgio, 1997. saggio per migliorare i collegamenti tra il Chiasso fu anche il capolinea di una linea – Repubblica e Cantone Ticino. Insedia- centro cittadino e i quartieri a sud degli im- tramviaria suburbana a scartamento metri- menti di importanza nazionale, a cura di pianti ferroviari. Entro dicembre 2021 si co che collegava la cittadina di confine con Sibylle Heusser e Marco Piras, vol. 1 Men- concluderanno gli interventi per l’attivazio- Mendrisio, Capolago e Riva San Vitale. En- drisiotto, Berna, Dipartimento federale ne della transizione dinamica della linea di trata in esercizio il 9 maggio 1910, la società dell’interno, 2005 (Inventario degli inse- contatto (3 kV/15 kV) e degli impianti di Tram elettrici mendrisiensi venne soppressa diamenti svizzeri da proteggere – ISOS). sicurezza, affinché i treni internazionali tra il 1º maggio 1948 (tratta Mendrisio– – Rivista tecnica della Svizzera italiana, di- non debbano fermarsi per la riconfigura- Riva San Vitale) e il 1º gennaio 1951 (tratta versi numeri, anni 1917, 1923, 1958, 1964, zione (setup) dei sistemi di bordo. Chiasso–Mendrisio) e sostituita da un servi- 1965, 1967, 1988, 1989. zio di autobus. Dal 1906 al 1938 anche 2 – Hans G. Wägli, Schienennetz Schweiz. In questo contesto, nel 2019 le FFS hanno tram interurbani a scartamento metrico col- Strecken, Brücken, Tunnels, ein technisch- inoltrato al comune di Chiasso una doman- legavano Como con Ponte Chiasso, senza historischer Atlas / Réseau ferré suisse. da di costruzione preliminare che prevede, allacciamento con la rete TEM: dal 6 giugno Atlas technique et historique, toutes les oltre al restyling del fabbricato viaggiatori, 1906 al 18 ottobre 1938 fu in esercizio la lignes, les ponts, les tunnels, Bern, Gene- la demolizione degli edifici della Posta sviz- linea Como piazza Cavour–Villa Salazar– ralsekretariat SBB, 1980. zera e della Posta italiana – due stabili, Ponte Chiasso; nel 1911 fu aperta la Como– – Diversi quotidiani della Svizzera italiana come gran parte dell’infrastruttura ferro- Maslianico, prolungata nel 1913 fino a . n viaria chiassese, iscritti nell’inventario ISOS Ponte Chiasso e chiusa nel 1922 (Ponte per il loro significato urbanistico (obiettivo Chiasso–Maslianico), rispettivamente il 18 di salvaguardia A) – e la costruzione di una agosto 1938 (Como–Maslianico). struttura a due piani destinata a park & ride per biciclette e motociclette. Questo ha Chiasso avrebbe anche potuto essere il pun- spinto la Società ticinese per l’arte e la natu- to di partenza di una ferrovia a scartamen- EA 10/2021 7
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