La sorveglianza epidemiologica regionale dell'influenza e il ruolo della nutrizione e del vaccino come strumenti di prevenzione per la stagione ...
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La sorveglianza epidemiologica regionale dell’influenza e il ruolo della nutrizione e del vaccino come strumenti di prevenzione per la stagione influenzale 2018-2019.
ESISTONO DUE TIPI PRINCIPALI DI VIRUS DELL’INFLUENZA : A e B. I virus dell'influenza A sono classificati in sottotipi basati su due proteine di superficie: emoagglutinina (HA) e neuraminidasi(NA). Tre sottotipi di HA (H1, H2 e H3) e due sottotipi di NA (N1 e N2) sono riconosciuti tra i virus dell'influenza A come causa di malattia umana diffusa nel corso dei decenni. L’ immunità alle proteine HA e NA riduce la probabilità di infezione e riduce la gravità della malattia in caso di infezione. I virus dell'influenza B si sono evoluti in due lineaggi antigenicamente distinti dalla metà degli anni '80, rappresentati dai virus B/Yamagata/16/88 e B/Victoria/2/87-like. I virus di entrambi i ceppi B/Yamagata e B/Victoria contribuiscono variabilmente alla malattia influenzale ogni anno. La possibilità che compaiano varianti antigeniche attraverso il drift antigenico, che può verificarsi in uno o più ceppi di virus dell'influenza, è la ragione per cui annualmente sorge la necessità di cambiare uno o più ceppi nei vaccini antinfluenzali della stagione successiva.
Definizione di influenza. • La definizione clinica di “sindrome influenzale” adottata in Europa dall’ European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) include qualsiasi soggetto che presenti un improvviso e rapido insorgere di : • almeno uno tra i seguenti sintomi generali: 1. febbre > 38°C per almeno 3 giorni; 2. malessere/spossatezza; 3. mal di testa; 4. dolori muscolari; • almeno uno tra i seguenti sintomi respiratori: 1. tosse; 2. mal di gola; 3. respiro affannoso.
Modalità di trasmissione. • L'influenza è trasmessa principalmente dalle goccioline diffuse attraverso la tosse o gli starnuti e può anche essere trasmessa attraverso il contatto diretto o indiretto con le secrezioni respiratorie contaminate. • Il periodo di incubazione dell'influenza stagionale è solitamente di due giorni, ma può variare da uno a quattro giorni. • Gli adulti possono essere in grado di diffondere l'influenza ad altri da un giorno prima dell'inizio dei sintomi a circa cinque giorni dopo l'inizio dei sintomi. • I bambini e le persone con un sistema immunitario indebolito possono essere più contagiosi.
Differenza tra Influenza e ILI • Spesso quella che viene comunemente chiamata influenza è in realtà una sindrome simil-influenzale che presenta sintomi simili a quelli dell’influenza ma meno intensi e con durata più breve. • L'influenza è causata da due tipi di virus: A e B mentre le ILI possono essere causate da una serie di agenti infettivi diversi, principalmente di natura virale. Non sempre i virus che causano l'influenza sono gli stessi responsabili anche delle sindromi simil- influenzali. Solo le sindromi simil- influenzali causate dai virus A e B si possono prevenire con la vaccinazione. Per questo, in molti casi, le persone si ammalano di "influenza" nonostante si siano vaccinate. • La percentuale di casi di sindrome simil-influenzale causata dai virus A e B varia di anno in anno.
Sindromi simil-influenzali (ILI) in Puglia. • La sorveglianza epidemiologica delle sindromi simil-influenzali (ILI) in Puglia è realizzata attraverso l’adesione a un sistema nazionale “sentinella” denominato InfluNet, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). • Il sistema InfluNet si basa su una rete di “medici sentinella” costituita da Medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di Libera Scelta (PLS) reclutati su base volontaria da una struttura di referenza regionale. • I medici sentinella segnalano i casi di ILI osservati tra i loro assistiti e collaborano alla raccolta di campioni biologici per l’identificazione dei virus circolanti. • Lo scopo del sistema è stimare il carico complessivo di sindromi simil- influenzali (e non di influenza) con accertamento diagnostico. • L’assunto teorico del sistema è che una quota rilevante delle sindromi simil-influenzali osservate sono legate a virus influenzali. (Grafico 6).
Andamento stagionale delle ILI. • L’analisi dei dati del sistema di sorveglianza InfluNet, aggiornata alla 17° settimana del 2018, ha consentito di stimare, nella stagione 2017/18, 453.047 casi di sindrome simil-influenzale (ILI) in cittadini pugliesi. • A partire dalla 50° settimana del 2017 si e verificato un notevole aumento della morbosità per ILI in Puglia. • Il picco di incidenza e stato raggiunto tra la 1° e la 2° settimana dell’anno 2018 (intensità MOLTO ALTA); l’incidenza e progressivamente diminuita fino a ritornare a livelli pre-epidemia nella 10° settimana del 2018. • Mediamente, le sindromi simil-influenzali (ILI) colpiscono ogni anno il 9% della popolazione italiana, con un minimo del 4%, osservato nella stagione 2005-06 e un massimo del 15% registrato nella stagione 2017-18.
Ruolo dell’OER nella sorveglianza. • I medici sentinella possiedono delle credenziali per l’accesso ad una pagina riservata del sito InfluNet, attraverso cui hanno inviato settimanalmente i dati relativi al numero di casi di sindromi simil-influenzali osservati tra i loro assistiti nel periodo compreso (per quanto riguarda la passata stagione) tra la 42° settimana del 2017 (16 ottobre 2017) e la 17° settimana del 2018 (29 aprile 2018). • L’ISS svolge un ruolo di coordinamento tecnico-scientifico a livello nazionale, aggregando settimanalmente i dati raccolti sul portale InfluNet, analizzandoli e producendo un rapporto settimanale con i dati nazionali. • L’Osservatorio Epidemiologico Regionale (OER) si occupa dell’arruolamento, della formazione, del coordinamento dei medici sentinella e delle funzioni di supporto per la rete regionale.
Ruolo dell’OER nella sorveglianza. • Il requisito minimo necessario per garantire una corretta stima dell’incidenza delle sindromi influenzali è arruolare un campione di medici sentinella sufficiente a garantire la sorveglianza di almeno il 2% della popolazione nazionale. • Per la stagione 2017/2018 l’OER ha arruolato 143 medici sentinella distribuiti in maniera omogenea tra le province della regione. • La DGR 565/2014 prevede che ognuno dei medici sentinella invii, al laboratorio di riferimento regionale (UOC di Igiene Policlinico di Bari) , non meno di tre campioni biologici (tamponi naso-faringei) prelevati da soggetti con diagnosi di sindrome simil-influenzale. Il laboratorio di riferimento provvede all’accertamento diagnostico, al fine di valutare i tipi virali circolanti nella popolazione.
Andamento epidemico dell’influenza. • Nella stagione 2017-2018 sono stati notificati un numero di casi gravi di influenza che ha richiesto il ricovero in reparti di terapia intensiva superiore alle stagioni passate. • Nella metà dei casi gravi e stato identificato il ceppo A/H1N1pdm09, seguito dal B/Yamagata nel 40% dei casi. • L’ 82% dei pazienti ricoverati non era stato vaccinato! • Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale prevede, per i soggetti ≥ 65 anni e per le categorie a rischio come obiettivo minimo perseguibile il 75% di copertura vaccinale antinfluenzale e il 95% come obiettivo ottimale, nella stagione 2017/2018 é stata raggiunta in Puglia una copertura vaccinale del 59,4%.
Coperture vaccinali nei soggetti >65 anni.
Casi ospedalizzati, casi gravi, decessi. • Nel trimestre novembre-gennaio, sono stati segnalati 10 casi gravi e complicati di influenza, 4 dei quali (40%) deceduti. • Il 50% dei casi segnalati era di genere maschile; l’età media era di 67,8―21,5 anni. • Il 90% dei casi era risultato affetto da una o più patologie croniche. • Nel 100% dei casi è stata riportata una positività per virus A/H3N2. soltanto 2 pazienti (20%) erano stati vaccinati. (tabella 2)
Report finale passata stagione. • La stagione 2017-2018 è stata caratterizzata da una prevalente circolazione di ceppi di tipo B del lineaggio Yamagata, con estesi focolai epidemici che hanno interessato anche adulti e anziani. In particolare, in Puglia, così come a livello nazionale, si è registrato un elevato numero di casi gravi e complicati sostenuti da virus B nei soggetti ultra 65enni. • In questa fascia d’età si è dunque verificato un notevole mismatch per quanto riguarda il vaccino trivalente, utilizzato nella formula adiuvata: il ceppo B circolante predominante in questa stagione non era quello contenuto nel vaccino trivalente. In Puglia il mismatch si è verificato nella stagione 2015/2016 e 2017/2018), però nella stagione2015-2016 la prevalenza del ceppo B è stata molto contenuta.
Sorveglianza dell’OMS per la nuova stagione influenzale. • Dal 19 al 21 febbraio 2018 si è svolto a Ginevra il meeting annuale dell’OMS per l’aggiornamento della composizione del vaccino antinfluenzale per la stagione 2018-2019 per l’emisfero Nord. • Le raccomandazioni emanate sono il risultato dei dati di sorveglianza virologica forniti da tutti i centri nazionali di riferimento (NIC), afferenti alla rete nazionale dell’OMS attualmente composta da oltre 140 laboratori. • Il picco influenzale avviene in inverno e poiché nell’emisfero boreale (Europa) e in quello australe l'inverno giunge in periodi dell'anno diversi, esistono due diverse stagioni influenzali ogni anno. Per questo motivo l'OMS raccomanda due diverse formulazioni di vaccino ogni anno, una per il nord e una per il sud.
Composizione del vaccino per la stagione influenzale 2018-2019. Per la stagione influenzale 2018-2019 le raccomandazioni sulla composizione vaccinale sono: • per il vaccino trivalente: A/Michigan/45/2015 (H1N1)pdm09-like virus; A/Singapore/INFIMH-16-0019/2016 (H3N2)-like virus; B/Colorado/06/2017-like virus (B/Victoria/2/87 lineage). • Per il vaccino quadrivalente anche: B/Phuket/3073/2013-like virus (B/Yamagata/16/88 lineage). • Il vaccino per la stagione 2018/2019 conterrà una nuova variante antigenica di sottotipo A(H3N2) che sostituisce il ceppo A/HongKong/4801/2014, ed una nuova variante antigenica di tipo B, lineaggio B/Victoria, che sostituirà il ceppo B/Brisbane/60/2008
Sorveglianza della nuova stagione influenzale. • La rilevazione dei dati è iniziata, come di consueto nella 42esima settimana del 2018 (lunedì 15 ottobre 2018) e terminerà nella 17esima settimana del 2019 (domenica 28 aprile 2018), salvo ulteriori comunicazioni legate alla situazione epidemiologica nazionale. • Il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza InfluNet è coordinato dall’Iss, grazie al supporto del Ministero della Salute, dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, della rete dei laboratori di riferimento per l’influenza e degli Assessorati regionali alla Sanità.
Andamento stagione influenzale 2018-2019. Dati InfluNet. • Nel periodo antecedente l’inizio della sorveglianza virologica ,alcuni laboratori di riferimento hanno segnalato casi sporadici di infezione da virus influenzale in Italia. • Durante la settimana 44/2018 (29 Ottobre- 4 Novembre), sono stati confermati i seguenti 2 casi di influenza: 1 virus A(H3N2) identificato dall’Az. Ospedaliera-Universitaria di Parma in una donna di 27 anni, con sintomatologia influenzale acuta (febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari); 1 virus A(H1N1)pdm09 identificato dal Reparto Malattie Infettive dell’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari, in un bambino di 3 anni con polmonite.
Dati InfluNet. stagione 2018-2019 Durante la settimana 47/2018 (19-25 novembre) sono stati segnalati, attraverso il portale InfluNet 222 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet e di questi: 13 (6%) sono risultati positivi al virus influenzale. In particolare: 10 sono risultati di tipo A (3 di sottotipo H1N1pdm09) 2 di sottotipo H3N2 1 di tipo B (lineaggio Yamagata).
InfluNet sett. n.47 L’attività dei virus influenzali è ai livelli di base. Nella 47a settimana del 2018 l’incidenza totale è pari a 1,86 casi per mille assistiti. Il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 112.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 373.000 casi. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 4,32 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 1,69 nella fascia 15-64 anni a 1,96 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,15 casi per mille assistiti.
InfluNet sett. n.48 Lentamente cresce il numero di casi in Italia. Nella 48a settimana del 2018 (26 Novembre - 2 Dicembre), il livello di incidenza totale è pari a 2,52 casi per mille assistiti, sotto la soglia che determina l’inizio del periodo epidemico. Il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 152.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza di circa 647.000 casi. In Piemonte, Lombardia, P.A. di Trento, Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania, Calabria e in Sicilia è stata superata la soglia epidemica nazionale. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 6,55 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 2,57 nella fascia 15-64 anni a 2,59 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,27 casi per mille assistiti.
Chi deve vaccinarsi? Come riportato nel sito del Ministero della Salute, il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e non presentino specifiche controindicazioni. Viene OFFERTA GRATUITAMENTE ai soggetti che, per le loro condizioni personali, corrono un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso contraggano l'influenza. In particolare, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per: ultra 65enni; bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza; donne che all'inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza;
Chi deve vaccinarsi? persone ricoverate presso strutture per lungodegenti, medici e personale sanitario di assistenza, familiari e contatti di soggetti ad alto rischio, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori (come le forze di polizia, i vigili del fuoco, ecc); personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti all'attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori, veterinari pubblici e libero-professionisti).
Influenza e anziani. Gli anziani hanno un maggiore rischio di complicanze dell’influenza per effetto di due fattori: l’immunosenescenza la presenza di patologie croniche che sono frequentemente associate tra loro e creano un quadro clinico complesso da riconoscere e da trattare. • L’immunosenescenza consiste nel progressivo deterioramento del sistema immunitario e comprende diversi fenomeni che vanno dalla deficienza del processo emopoietico nel midollo osseo, all’insufficienza della migrazione, della maturazione e del funzionamento dei linfociti periferici. • Questi difetti determinano una riduzione della capacità di risposta a nuovi antigeni, una deficienza della memoria immunologica (l’induzione inefficiente dei linfociti della memoria) e un persistente stato di infiammazione di basso grado.
Perché gli anziani sviluppano complicanze con maggiore frequenza?
Quando vaccinarsi? La Circolare Ministeriale “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2018-2019” stabilisce che la campagna vaccinale va dalla metà di ottobre fino alla fine dicembre e che, siccome la protezione indotta dal vaccino comincia circa due settimane dopo la somministrazione e perdura per un periodo di sei-otto mesi dopo i quali tende a declinare e poiché possono cambiare i ceppi circolanti, è necessario sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale ogni anno all’inizio della stagione influenzale.
Combattere l’influenza con tre semplici azioni! • Vaccinazione • Misure di protezione individuale • Nutrizione
Raccomandazioni dell’Oms per prevenire l’influenza. • La vaccinazione rimane il principale strumento di prevenzione dell’influenza. • Per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, è importante mettere in atto anche MISURE DI PROTEZIONE PERSONALI (non farmacologiche) come per esempio: Lavare accuratamente le mani con acqua e sapone, per almeno 40-60 secondi ogni volta, specialmente dopo aver tossito o starnutito e asciugarle. I disinfettanti per le mani a base alcolica riducono la quantità di virus influenzale dalle mani contaminate e possono rappresentare una valida alternativa in assenza di acqua; buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente e lavarsi le mani);
Ulteriori raccomandazioni. Evitare di toccarsi occhi, naso o bocca. I virus possono diffondersi quando una persona tocca qualsiasi superficie contaminata da virus e poi si tocca occhi, naso o bocca. Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale. Evitare il contatto stretto con persone ammalate, ad es. mantenendo una distanza di almeno un metro da chi presenta sintomi dell’influenza ed evitare posti affollati. Quando non è possibile mantenere la distanza, ridurre il tempo di contatto stretto con persone malate. Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali).
Grazie per l’attenzione e…
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