La rivoluzione - Fresia Alluminio
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La rivoluzione dell’efficienza Il potenziale di eff icienza energetica negli usi f inali di energia elettrica in Italia al 2020 e i benefici connessi ad un suo largo dispiegamento
La rivoluzione dell’efficienza Il potenziale di efficienza energetica negli usi finali di energia elettrica in Italia al 2020 e i benefici connessi Coordinamento progetto per Greenpeace Giuseppe Onufrio Rapporto di Gruppo di ricerca sull’efficienza negli usi finali dell’energia Dipartimento di Energetica, Politecnico di Milano febbraio 2007 prima edizione febbraio 2008 edizione elettronica riveduta e corretta Realizzato a cura di Gianluca Ruggieri Simulazioni a cura di Fabio Forfori Con contributi di Pierluigi Alari Nicola Labanca Lorenzo Pagliano (Direttore di eERG) Andrew Pindar Paolo Zangheri Greenpeace è un'associazione non violenta, che utilizza azioni dirette per denunciare in maniera creativa i problemi ambientali e promuovere soluzioni per un futuro verde e di pace. Greenpeace è indipendente e non accetta fondi da enti pubblici, aziende o partiti politici. In copertina: azione di Greenpeace a Porto Tolle, dicembre 2006 (Greenpeace/Vasari)
Introduzione Come conferma il quarto rapporto dell’IPCC, la l’efficienza energetica potrebbe ridurre quasi il principale sfida ambientale del ventunesimo secolo 50% del fabbisogno di energia previsto dagli scena- è quella del clima globale. Per mantenere l’aumen- ri dell’International Energy Agency dell’OCSE al to del riscaldamento entro il limite dei 2°C, limite 2050. I prossimi anni saranno decisivi per le deci- oltre il quale i rischi di un collasso degli ecosistemi sioni politiche sulla riduzione delle emissioni di gas sono elevatissimi, vanno attuate riduzioni delle a effetto serra e per aprire davvero una strategia emissioni di gas serra dell’ordine del 60-80% entro basata sulla diffusione di tecnologie più efficienti il secolo. Si tratta di una doppia sfida: non solo le nell’uso dell’energia. emissioni di anidride carbonica stanno alterando in modo pericolosamente rapido il clima del pianeta Il 20% al 2020: ma le sorgenti principali di questi gas sono le fonti fossili di energia, fonti comunque limitate e il cui un obiettivo praticabile e conveniente controllo è all’origine di tensioni geopolitiche e con- Nel recente Piano d’azione per l’efficienza energe- flitti bellici. Per ridurre sensibilmente queste emis- tica presentato dalla Commissione Europea, l’indi- sioni è necessaria una rivoluzione del settore ener- cazione generale è quella di un obiettivo di aumen- getico su vasta scala. Un futuro “business-as- tare l’efficienza con cui consumiamo l’energia del usual” – prolungare nel futuro la struttura energe- 20% entro il 2020. Non si tratta di un obiettivo tica attuale con i prevedibili aumenti dei consumi e vincolante, ma di un’indicazione basata sulla valu- delle emissioni di gas a effetto serra – non è sempli- tazione che esistono enormi sprechi nell’utilizzo cemente compatibile con il futuro del pianeta. attuale dell’energia, e che dunque una riduzione del 20% sia economicamente fattibile. Questo obietti- vo di miglioramento, peraltro, è espressamente cita- L’efficienza è la base to nel Programma del Governo. della rivoluzione energetica Il presente Rapporto, commissionato da La necessità di una diversa strategia energetica è Greenpeace al gruppo eERG del Politecnico di dunque allo stesso tempo un imperativo ambientale Milano, rappresenta un vero e proprio studio di fat- e il presupposto per un pianeta più pacifico. Per tibilità dell’obiettivo del 20% di aumento dell’effi- questa ragione Greenpeace, insieme a EREC cienza per quanto riguarda gli usi finali dell’elettri- (European Renewable Energy Council) ha recente- cità in l’Italia. Lo studio è basato su ipotesi ampia- mente pubblicato un rapporto – Energy [R]evolu- mente cautelative sul potenziale di efficienza. tion - che presenta un possibile scenario per dimez- Il Rapporto ci presenta una buona notizia. Esiste in zare le emissioni di anidride carbonica dal settore Italia un potenziale di efficienza ampiamente otteni- energetico su scala globale entro il 2050. Il titolo bile entro il 2020 e superiore al 20% che, se realiz- allude a una rivoluzione/evoluzione del sistema di zato, produrrebbe benefici economici netti. È possi- produzione e consumo di energia nei diversi settori bile tagliare 50 milioni di tonnellate di CO2 rispetto il cui perno fondamentale è l’espansione significati- allo scenario tendenziale con un vantaggio economi- va dell’efficienza energetica. Il concetto di rivolu- co per la società e aumentando l’occupazione. zione/evoluzione energetica è basato proprio sul ruolo di risorsa energetica - virtuale ma efficace - Il Rapporto individua tecnologie e settori, costi e che l’efficienza può giocare negli usi finali, dell’elet- benefici, identifica le barriere che non consentono tricità come degli usi di calore e nei trasporti. un uso più efficiente dell’energia e fornisce indica- Solo un aumento significativo dell’efficienza con zioni per il loro superamento. Si tratta di uno studio cui usiamo e produciamo energia, infatti, può con- che condensa dati, informazioni e elaborazioni tec- sentire alle fonti rinnovabili di veder crescere in niche che il gruppo eERG del Politecnico di Milano modo rilevante il loro contributo al fabbisogno glo- ha sviluppato sin dal 1996 in diversi studi condotti bale di energia. Negli scenari proposti dal rapporto, in campo internazionale e italiano. 1
Una prospettiva per l’Italia - i certificati bianchi - da soggetti terzi, definiti per legge. La normativa, entrata in vigore con tre anni Un’idea abbastanza comune - ma in effetti un po’ di ritardo, prevede obblighi che, al 2009, rappresen- invecchiata - è che l’Italia non abbia granché da tano per il settore elettrico il 2% dell’elettricità migliorare in termini di efficienza energetica, perché consumata in Italia. La questione che dunque si fa già un uso relativamente efficiente dell’energia, pone è come moltiplicare questi obblighi in modo da anche per avere costi più elevati della media euro- raggiungere il 20% al 2020. pea. Il superamento delle diverse barriere che ostacola- L’indicatore che viene assunto come riferimento per no la diffusione delle tecnologie più efficienti richie- giustificare questa affermazione è l’intensità ener- de non solo qualche generoso incentivo ma un qua- getica, che misura la quantità di energia necessaria dro coerente di politiche, misure e strategie di inter- a produrre l’unità di PIL. Usare questo indicatore - venti mirati. Mettere a sistema l’obiettivo dell’effi- sul quale peraltro l’Italia è arretrata in questi ulti- cienza energetica, oltre che un imperativo ambien- mi anni - è tuttavia fuorviante. tale, rappresenta anche una prospettiva economica Diverse sono le ragioni di una intensità energetica per il nostro Paese. relativamente bassa: un paniere industriale poco Tanto più che il costo dell’elettricità risparmiata energy intensive, un peso più elevato dei servizi, un con le tecnologie qui identificate e per la quota di clima più mite, e altri. Al contrario, non è vero che efficienza di oltre il 20% risulta inferiore a quello le tecnologie utilizzate nell’industria e negli uffici, dell’elettricità di nuova produzione. nelle case e nel commercio, o nella pubblica ammi- nistrazione in Italia siano più efficienti della media Se in una politica energetica tradizionalmente lega- europea. E il maggior costo dell’energia è semmai ta all’offerta di energia, il settore è “naturalmente” un fattore che rende gli interventi di efficienza negli oligopolistico (pochi attori economici e con quote di usi finali ancora più convenienti. mercato abbastanza prevedibili), lo sviluppo dell’ef- ficienza energetica per coprire una quota rilevante Un quadro coerente di politiche e misure orientato dei servizi energetici richiesti, potrebbe aprire una ad abbattere le barriere per la diffusione delle tec- nuova prospettiva. nologie più efficienti già disponibili sul mercato avrebbe una grande rilevanza proprio in un Paese Obiettivi ambientali e obiettivi economici e occupa- come l’Italia che ha grande bisogno di diffondere zionali potrebbero in un nuovo quadro convergere. innovazione nelle tecnologie utilizzate e nella Mettere in concorrenza l’efficienza con le altre gestione dell’energia, cultura tecnica ed economica, fonti di energia significa rinnovare lo stock di tecno- e dare una spinta a ricerca e sviluppo per l’industria logie che utilizzano l’elettricità in modo più rapido manifatturiera. e costruire meno centrali. Significa anche investire in settori a minore intensità di capitale e maggiore Motori industriali più efficienti e a velocità variabi- intensità di lavoro, significa aumentare l’occupazio- le, sistemi di illuminazione a basso consumo, siste- ne indotta. mi di refrigerazione ed elettrodomestici a più alta efficienza, monitor e attrezzature da ufficio a basso Questo Rapporto conferma che in Italia c’è lo spa- consumo e altre tecnologie applicate nei vari setto- zio tecnico ed economico per introdurre un sistema ri possono ridurre notevolmente i consumi previsti di convenienze per le quali la riduzione dei consumi di elettricità e le emissioni di gas serra responsabili di elettricità - a parità di servizi resi - sia utile per del riscaldamento globale. L’investimento in tecno- i diversi attori economici e per la società nel suo logia efficiente rappresentano inoltre un’occasione complesso oltre che per l’ambiente. Trasformare di sviluppo anche per l’occupazione. questo potenziale in realtà è la sfida che Greenpeace propone a governo e industria. Una rivoluzione copernicana nel settore energetico Giuseppe Onufrio La normativa attualmente in vigore (DM 20 luglio Direttore delle Campagne 2004) ha introdotto l’obbligo per i distributori di energia elettrica e gas di effettuare misure di effi- Francesco Tedesco cienza, o di acquistare titoli di efficienza energetica Responsabile Campagna Clima ed Energia 1 2
Sintesi dei risultati Questo rapporto è stato elaborato con l’obiettivo di sporto su rotaia. La selezione degli usi finali da stimare il potenziale di risparmio negli usi finali includere nel calcolo del potenziale è stata effettua- elettrici in Italia ottenibile attraverso interventi da ta in base all’importanza dell’uso finale in termini attuarsi tra il 2007 e il 2020. I benefici in termini percentuali, e alla disponibilità di dati sufficienti a di riduzione della bolletta energetica e dell’impatto determinare il potenziale di risparmio e il costo del- ambientale si estenderebbero fin oltre il 2040. l’energia risparmiata. Sono stati calcolati 3 diversi potenziali di rispar- mio: Promuovere la penetrazione di tecnologie efficienti da qui al 2020 a) il Potenziale Tecnico di risparmio rappresenta il risparmio possibile grazie all’introduzione genera- permetterebbe di risparmiare circa lizzata delle tecnologie più efficienti tra tutte quel- 100 TWh/anno sui consumi di energia le effettivamente disponibili, senza limitarne l’appli- elettrica cazione a quelle economicamente convenienti Sono state identificate gruppi di misure (già dispo- b) il Potenziale di risparmio Ottenibile al 2020 è nibili sul mercato) per l’incremento dell’efficienza quella frazione del potenziale tecnico di risparmio energetica in diversi usi finali: dai sistemi di illumi- che si valuta di poter effettivamente raccogliere nazione ai motori industriali, dagli elettrodomestici attraverso una serie di programmi e politiche per la ai sistemi di refrigerazione. rimozione delle barriere alla diffusione delle tecno- Per la scarsezza di analisi aggregate disponibili non logie è stato incluso il potenziale di risparmio di energia c) il Potenziale di risparmio Economicamente elettrica connesso con il miglioramento degli involu- Conveniente rappresenta il risparmio che si produr- cri edilizi, la diffusione di tecnologie di raffresca- rebbe grazie all’introduzione generalizzata delle mento passivo, e il miglioramento di prestazioni tecnologie più efficienti tra tutte quelle effettiva- degli impianti di climatizzazione attivi. mente disponibili, e che risultano avere i costi tota- Il Potenziale Tecnico di risparmio negli usi finali e li minori, considerando sia i costi d’acquisto che settori considerati è dell’ordine di 140 TWh/anno e quelli di esercizio viene descritto sinteticamente nelle tabelle seguen- Sono stati analizzati gli usi finali elettrici in Italia, ti, distinguendo tra misure per cui è stato possibile nei settori industriale, domestico, terziario e tra- stimare i costi, e misure per cui questo non è stato Potenziale Tecnico di risparmio di energia elettrica al 2020 valutabile dal punto di vista dei costi Settore Totale Residenziale Terziario Terziario Industriale commerciale Pubblico Uso finale [TWh/anno] [TWh/anno] [TWh/anno] [TWh/anno] [TWh/anno] Illuminazione 45,4 4,5 20,7 4,7 15,5 Motori elettrici 39,4 1,1 10,7 1,0 26,6 Elettrodomestici 7,5 7,5 0,0 0,0 0,0 Altro 10,7 0,0 5,9 1,6 3,2 Totale 103,0 13,1 37,2 7,3 45,3 1 3
possibile. Tra queste ultime alcune (gli stand-by) Applicando le misure economicamente hanno costi molto bassi, anche se non stimati nel convenienti si cumulerebbe un risparmio dettaglio data la grande varietà di forme tecnologi- economico di 65 miliardi (in euro che sotto cui sono presenti. Oltre ai consumi delle 2007), al netto degli investimenti parti di alimentazione elettrica di apparecchiature elettroniche ed elettriche che permangono anche Applicare tra il 2007 e il 2020 soltanto le misure quando l'apparecchiatura viene posta in stato di già oggi economicamente convenienti consentirebbe stand-by, vengono qui considerati anche gli usi di di accumulare un beneficio economico al netto degli energia "a vuoto" cioè quando le apparecchiature investimenti di 65 miliardi di euro (attualizzati al sono accese senza che svolgano effettivamente la 2007), e un risparmio energetico man mano cre- funzione per cui sono previste. Per esempio un scente fino a raggiungere 83 TWh/anno nel 2020. impianto di illuminazione o ventilazione in funzione Negli investimenti sono considerati sia i costi delle fuori dalle ore di uso di un ufficio; nastri trasporta- tecnologie che dei programmi di diffusione. tori, macchinari, aria compressa in funzione senza Tale risultato positivo in termini economici riflette utilizzo nell'industria. il fatto che il gruppo di interventi identificato pre- Per realizzare la gran parte di questo Potenziale senta un costo del kWh risparmiato inferiore a Tecnico, tra il 2007 e il 2020 si potrà fare ricorso quello di nuova generazione e quindi a fortiori ben ad un mix di politiche e programmi che, sulla base al di sotto del prezzo dell’energia al consumatore di esperienze internazionali consolidate, possano finale. ridurre le barriere attuali (incentivi agli utilizzatori Il costo medio per risparmiare un kWh con le tec- finali, estensione e miglioramento etichettatura e nologie considerate risulta inferiore a 5,4 standard di efficienza minima, accordi volontari coi Ecent/kWh. Nelle ipotesi cautelative assunte alla produttori, ecc.). base dei nostri calcoli, il prezzo del kWh sul merca- Il Potenziale di risparmio Ottenibile – come quota to all’ingrosso nel periodo considerato oscilla tra i 5 del Potenziale Tecnico - con questa serie di inter- e i 6 Ecent/kWh. venti risulta dell’ordine dei 100 TWh/anno al 2020, Le indicazioni contenute in numerosi documenti ben oltre il 20% dei consumi stimati nello scenario dell’Unione Europea (tra cui, per ultimo, il Piano di riferimento (“Business as Usual”) alla stessa d’azione per l’efficienza energetica) sull’esistenza data. di un potenziale di risparmio energetico economica- Raccoglierlo significherebbe mantenere sostanzial- mente conveniente dell’ordine del 20% dei consumi mente inalterati i consumi elettrici ai livelli attuali vengono quindi confermate da questo studio nel da qui al 2020, anziché registrare un aumento caso specifico degli usi finali elettrici in Italia. medio di circa il 2% l’anno. La conseguente riduzione delle emissioni di CO2 – Potenziale Tecnico di risparmio di energia elettrica al 2020 non valutabile dal punto di vista dei costi Misura di risparmio di energia elettrica Potenziale [TWh/anno] Riduzione consumo Stand-by e consumi a vuoto 25 Aumento efficienza treni e tram 3 Produzione acqua calda sanitaria con solare termico 4 Lavatrici e lavastoviglie con alimentazione di acqua calda prodotta esternamente 3 Interventi su involucro edilizio, raffrescamento passivo e a basso consumo n.d. Totale 35 1 4
stimabili in circa 50 milioni di tonnellate al 2020 - re e di azioni, iniziative e obiettivi normativi. comporterebbe dunque non un costo, ma un benefi- cio economico netto per la società. In questo studio Ulteriori effetti positivi non sono stati quantificati altri benefici economici sull’economia nazionale addizionali relativi ad esempio all’evitare l’acquisto di permessi di emissione nell’ambito dell’Emission Il dispiegamento di politiche per la diffusione del- Trading System. l’efficienza energetica su larga scala porta ulteriori importanti vantaggi economici quali la nota ridu- zione della dipendenza energetica dell’Italia dall’e- R i s u l t a t i n o t ev o l i stero; vogliamo citarne altri due in particolare: c o n i p o t e s i c a u t e l a t i ve quando una tecnologia si espande passando da una A fronte di questi risultati, le ipotesi assunte alla nicchia ad una diffusione di massa, e viene prodot- base dello studio sono ampiamente cautelative: gli ta e distribuita su scala più vasta i suoi costi si ridu- usi finali dell’elettricità qui considerati non sono cono grazie a economie di scala; questo risulta un esaustivi ma riguardano quelle applicazioni per le beneficio per tutti gli utenti, non solo quelli parteci- quali sono disponibili maggiori dati e informazioni; panti ai programmi, ed ha effetti diretti sull’aumen- per valutare gli incrementi dell’efficienza degli usi to della efficienza economica del sistema paese; finali scelti si considerano solo le soluzioni tecnica- mente disponibili al 2006 e valutandone i costi al diversi studi internazionali concludono che il dispie- 2006, senza considerare possibili future riduzioni di gamento di investimenti a supporto dell’efficienza costo dovute al loro dispiegamento su larga scala. energetica è in grado di produrre nuovi posti di Infine il costo di produzione dell’elettricità è assun- lavoro (o in alternativa di conservarne altri destina- to progressivamente in calo in termini reali, anche ti a scomparire); per esempio lo studio Wade, J. questa un’ipotesi cautelativa ai fini delle stime (2000), analizzando in dettaglio l’efficacia e l’e- riportate per la valutazione della convenienza eco- stensione di una serie di programmi attuati in diver- nomica. si stati propone come un intervallo probabile quello tra 8 e 14 persone-anno per milione di euro di inve- Dove si può risparmiare di più stimento; supponendo una intensità di lavoro simile, Nel cumulare gli 83 TWh/anno di risparmio econo- il dispiegamento in Italia tra il 2007 e 2020 del micamente conveniente ottenibili al 2020, i settori Potenziale di risparmio economicamente conve- di maggiore peso sono l’industria (47%) e il terzia- niente individuato, comportando un investimento di rio commerciale (33%) seguiti dal settore dell’am- circa 80 miliardi di euro potrebbe produrre occupa- ministrazione pubblica (7%) e dal residenziale zione indicativamente per 60 000 posti di lavoro (13%). per 14 anni. Tra gli usi finali – integrando le misure in tutti i set- tori – l’illuminazione e i motori elettrici rappresen- tano circa i 2/3 di tutti i risparmi e presentano una buona convenienza economica. R i m u ov e r e l e b a r r i e r e e sistem atizzare gli interventi Nel rapporto vengono identificate le principali bar- riere che impediscono alle tecnologie più efficienti di diventare riferimento di mercato. La rimozione di queste barriere – di informazione, di formazione e cultura tecnica, di mancanza di accesso al credito e di fondi, di incentivi divisi – è un elemento fonda- mentale per qualunque politica di diffusione dell’ef- ficienza energetica. A questo fine vengono suggerite, sulla base delle migliori esperienze internazionali, una serie di misu- 1 5
Sommario Sintesi dei risultati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3 Sommario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6 Indice delle Figure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8 Indice delle Tabelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9 Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10 Premessa L’obiettivo del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .11 1. Potenziale tecnico di risparmio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14 1.1.Scenario Business as Usual . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14 Scenario Business as Usual assunto in questo studio . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15 1.2.Potenziale tecnico di risparmio valutabile dal punto di vista dei costi . . . . . . .16 Settore residenziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .16 Settore industriale e terziario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .17 Potenziale tecnico di risparmio valutabile dal punto di vista dei costi . . . . . . .17 1.3.Potenziale tecnico di risparmio non valutabile dal punto di vista dei costi . . . .18 Interventi per la riduzione dello Stand-by e consumi a vuoto . . . . . . . . . . . . .18 Treni e tram elettrici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .19 Misure di fuel switching dall’elettricità ad altri vettori . . . . . . . . . . . . . . . . . .20 Cogenerazione e solare fotovoltaico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .21 Riduzione della domanda di energia per comfort estivo . . . . . . . . . . . . . . . . .21 Potenziale tecnico di risparmio non valutabile dal punto di vista dei costi . . . .21 1.4.Potenziale tecnico di risparmio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .22 2. Il potenziale di risparmio economicamente conveniente . . . . . . . . . . . .23 2.1.I risultati delle simulazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .25 2.2.Valutazioni economiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .30 2.3.Alcuni scenari di condivisione dei costi degli investimenti . . . . . . . . . . . . . . . .32 3. Il potenziale ottenibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34 Potenziale ottenibile secondo lo studio di Krause . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34 Calcolo aggiornato del potenziale ottenibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .35 I risultati della stima di eERG confrontati con quelli di Krause . . . . . . . . . . .37 Quanto è effettivamente ottenibile il potenziale di risparmio? . . . . . . . . . . . . .38 1 6
4. Le barriere di Mercato che impediscono il dispiegamento del Potenziale 39 4.1.Barriere identificate nel settore privato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .39 Insufficiente informazione per gli utenti finali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .39 Insufficiente formazione ed informazione per i professionisti . . . . . . . . . . . . .42 Una ridotta propensione al rischio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .42 Difficoltà di accesso al credito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .42 4.2.Barriere identificate nel settore pubblico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .42 Mancanza di priorità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .42 Mancanza di informazione e insufficiente formazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . .43 La complessità delle procedure di approvvigionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . .43 Mancanza di un cultura dell’investimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .43 Incentivi divisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .44 Mancanza di fondi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .44 Mancanza di tempo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .44 5. Alcuni Meccanismi di supporto per la promozione dell’efficienza energetica 45 5.1.Misure Orizzontali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .45 Recepimento Direttiva 32 del 2006 sui Servizi energetici e adeguamento Decreti Ministeriali 24 luglio 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .45 Tassazione sull’energia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .46 5.2.Misure settoriali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .46 Enti pubblici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .46 Piccole e medie imprese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .47 5.3.Misure per particolari usi finali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .48 Elettrodomestici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .48 Comfort estivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .49 Motori elettrici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .50 6. Considerazioni macroeconomiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .51 Curve di apprendimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .51 Effetto sull’occupazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .52 Effetto Rimbalzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .53 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .54 1 7
I n d i c e d e l l e fi g u r e Figura 1 Figura 10 Curva di costo come funzione discreta . . . . . . .23 Distribuzione del potenziale di risparmio Economicamente Conveniente nei diversi settori Figura 2 (dati in percentuale al 2020, elaborazione eERG) Curva di costo marginale del risparmio energetico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .30 annuo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24 Figura 11 Figura 3 Costi e benefici del dispiegamento del Potenziale Evoluzione consumi di elettricità [GWh] fino al di risparmio Economicamente Conveniente (dati in 2020 secondo gli scenari BAU e implementazione milioni di Euro all’anno, elaborazione eERG) . .30 del Potenziale Economicamente Conveniente (elaborazione ERG) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .26 Figura 12 Figura 4 Benefici netti cumulati risultanti dal dispiegamento Risparmi di energia elettrica [GWh], del Potenziale di risparmio Economicamente in percentuale rispetto al BaU e assoluti, Conveniente fra il 2007 e il 2020 (dati in milioni nello scenario di implementazione del Potenziale di Euro attualizzati al 2007, elaborazione eERG) Economicamente Conveniente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .31 (elaborazione eERG) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .26 Figura 13 Figura 5 Distribuzione per classi di efficienza energetica dei Potenziale di risparmio Economicamente modelli di Frigoriferi, frigocongelatori e congelatori Conveniente [GWh] aggiuntivo annuale sul mercato europeo (CECED) . . . . . . . . . . . . .39 tra il 2007 e il 2020 (elaborazione eERG) . . . .27 Figura 14 Figura 6 Distribuzione per classi di efficienza energetica Potenziale di risparmio Economicamente dei modelli di Lavabiancheria sul mercato europeo Conveniente nel settore residenziale (dati (CECED) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .40 al 2020 in percentuale, elaborazione eERG) . . .28 Figura 15 Figura 7 Distribuzione per classi di efficienza energetica Potenziale di risparmio Economicamente dei modelli di Lavastoviglie sul mercato europeo Conveniente nel settore industriale (dati (CECED) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .40 al 2020 in percentuale, elaborazione eERG) . . .28 Figura 8 Figura 16 Potenziale di risparmio Economicamente Cronogramma per la definizione degli standard Conveniente nel settore terziario commerciale minimi di efficienza (tratta da Action Plan (dati in percentuale al 2020, elaborazione eERG) for Energy Efficiency COM (2006) 545) . . . .49 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .29 Figura 17 Figura 9 Andamento dei prezzi reali di misure per l’efficienza Potenziale di risparmio Economicamente energetica durante la realizzazione dei programmi Conveniente nel settore dei servizi pubblici (dati per l’efficienza realizzati nel Regno Unito Grafico in percentuale al 2020, elaborazione eERG) . . .29 tratto da Lees (2006) . . . . . . . . . . . . . . . . . . .51 1 8
Indice delle tabelle Tabella 1 Potenziale di risparmio ottenibile al 2020 rispetto Sintesi risultati Krause (1999) per il potenziale di al potenziale tecnico utilizzando l’approccio di risparmio negli usi finali elettrici al 2010 . . . . .13 Krause 1999-2015 (elaborazione eERG) . . . . .35 Tabella 2 Tabella 12 Scenari per i consumi elettrici in Italia in Mantzos, Potenziale di risparmio ottenibile al 2020 utilizzan- L. et al. (2003) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14 do l’approccio di Krause 1999-2015 nei consumi per Stand-by e consumi a vuoto (elaborazione Tabella 3 eERG) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .36 Scenario tendenziale per i consumi elettrici in Italia in Degli Espinosa et al. (2006) . . . . . . . . . . . .15 Tabella 13 Potenziale di risparmio Ottenibile al 2020 (elabo- Tabella 4 razione eERG) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .37 Confronto degli scenari Business as Usual per l’i- dentificazione dei consumi al 2020 . . . . . . . . .15 Tabella 14 Confronto domanda di energia elettrica al 2020 in Tabella 5 vari scenari (elaborazione eERG) . . . . . . . . . . .37 Potenziale tecnico di risparmio valutabile dal punto di vista dei costi (elaborazione eERG) . . . . . . .17 Tabella 15 Sintesi risultati della stima eERG per le proiezioni Tabella 6 al 2020 e confronto con i risultati di Krause Potenziale tecnico di risparmio per riduzione degli (1999) per le proiezioni al 2010 . . . . . . . . . . .38 Stand-by e consumi a vuoto (elaborazione eERG) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .19 Tabella 16 Investimenti in efficienza energetica e effetti sul- Tabella 7 l’occupazione - valori mediani, da Wade et al. Potenziale di risparmio nel campo della loco- (2000) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .52 mozione ferroviaria elettrica, elaborazione eERG a partire da Nolte et al. (2003) . . . . . . . . . . . . .20 Tabella 8 Potenziale Tecnico di risparmio non valutabile dal punto di vista dei costi . . . . . . . . . . . . . . . . . .22 Tabella 9 Consumi nello Scenario BaU e nello Scenario di implementazione del Potenziale di risparmio Economicamente Conveniente (PEC) . . . . . . . .27 Tabella 10 Sovrapprezzo del kWh a copertura degli investi- menti per l’efficienza energetica (elaborazione eERG) in diversi scenari . . . . . . . . . . . . . . . . .33 Tabella 11 1 9
Glossario Le seguenti definizioni derivano dalla Direttiva lizzata delle tecnologie più efficienti tra tutte quel- 2006/32/CE del Parlamento Europeo e del le effettivamente disponibili e prossime alla com- Consiglio, dalla prima edizione del World Energy mercializzazione, senza considerarne i costi. “È un Assessment (UNDP (2000)) e da Krause (1999). indicatore di limite superiore. [...] Questo indicato- re è definito dalla completa attuazione di tutte le misure di efficienza energetica disponibili e dalla INDICE DI EFFICIENZA ENERGETICA piena implementazione di tutte le migliori tecnolo- Un rapporto tra un output di prestazione, servizio, gie in rapporto all’efficienza energetica, nel corso di merci o energia e un input di energia [da Direttiva un ciclo completo di ricambio dello stock di [tecno- 2006/32/CE] logie che utilizzano energia].” [Da Krause (1999)]. MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA POTENZIALE OTTENIBILE (O POTENZIALE Un incremento dell’efficienza degli usi finali dell’e- MARKET TREND) nergia, risultante da cambiamenti tecnologici, com- “Il concetto di potenziale ottenibile implica il rico- portamentali e/o economici; [da Direttiva noscimento che non tutti gli investimenti annui in 2006/32/CE] sostituzioni e nuovi acquisti di [tecnologie che uti- lizzano energia] si spostino sulla migliore tecnolo- gia disponibile e che i programmi potrebbero non RISPARMIO ENERGETICO essere applicabili in tutti gli anni che compongono il La quantità di energia risparmiata, determinata periodo considerato dallo studio” [Da Krause mediante una misurazione e/o una stima del consu- (1999)]. mo prima e dopo l’attuazione di una o più misure di miglioramento dell’efficienza energetica, assicuran- do nel contempo la normalizzazione rispetto a con- POTENZIALE DI RISPARMIO dizioni esterne che influiscono sul consumo energe- ECONOMICAMENTE CONVENIENTE tico; [da Direttiva 2006/32/CE] Il Potenziale di risparmio economicamente conve- niente rappresenta il risparmio ottenibile grazie all’introduzione generalizzata delle tecnologie più POTENZIALE DI RISPARMIO efficienti tra tutte quelle effettivamente disponibili e Si definisce come potenziale di risparmio l’ammonta- prossime alla commercializzazione, e che risultano re dei risparmi ottenibili a seguito dell’introduzione avere i costi totali minori, considerando i costi d’ac- di misure che migliorano l’efficienza energetica. La quisto e quelli d’esercizio (comprensivi di costi di definizione di potenziale varia a seconda delle ipote- manutenzione e di costi per i consumi energetici). si che si introducono per valutarne l’ammontare. Questo concetto può essere declinato in modi diver- si. A seconda del punto di vista che si vuole tenere, POTENZIALE TEORICO DI RISPARMIO la convenienza economica può essere valutata: Il potenziale teorico di risparmio è l’ammontare dei Dal punto di vista dell’investitore risparmi ottenibile introducendo tutte le tecnologie Dal punto di vista della società (in questo caso è che ottengono lo stesso risultato di quelle utilizzate possibile inserire nella valutazione i costi esterni attualmente riducendone i consumi al minimo teori- evitati, ad esempio quelli ambientali) co calcolato in base alle leggi fondamentali della Il Potenziale di risparmio economicamente conve- termodinamica. niente implica un mercato ben funzionante, dove le scelte dei vari attori sono razionali, esiste una reale POTENZIALE TECNICO DI RISPARMIO competizione tra le risorse sul lato domanda e sul Il Potenziale tecnico di risparmio rappresenta il lato offerta e dove le eventuali barriere sono state risparmio ottenibile grazie all’introduzione genera- corrette dall’intervento di politiche energetiche. 10 1
Premessa L’ o b i e t t i v o d e l l av o r o Area investigata Uniti d’America programmi su vasta scala per la gestione della domanda di energia, Demand Side L’obiettivo del presente studio è quello di stimare il Management programmes per l’incremento dell’ef- potenziale di risparmio negli usi finali elettrici in ficienza energetica. Italia ottenibile attraverso interventi da attuarsi tra Per quanto interessa questo lavoro sono inclusi uni- il 2007 e il 2020, e in particolare la sua frazione camente i programmi di gestione della domanda economicamente conveniente. I benefici in termini che hanno come diretta conseguenza una riduzione di riduzione della bolletta energetica e dell’impatto dei consumi di energia a parità di servizio finale ambientale si estenderebbero fino al 2040. reso. I programmi di gestione della domanda che A questo scopo sono stati analizzati gli usi finali semplicemente modificano il profilo di carico della elettrici in Italia, nei settori industriale, domestico, domanda senza ridurne l’ammontare complessivo, terziario e trasporto su rotaia. non sono analizzati in questo studio. Per approfon- La selezione degli usi finali da includere nel calcolo del dimenti si veda, York et al. (2005). potenziale è stata effettuata in base ai seguenti criteri: Le analisi condotte sui risultati di questi program- l importanza dell’uso finale in termini percentuali mi sono concordi sulla loro convenienza economica. sul totale dei consumi Per esempio, nel Regno Unito, il National Audit l disponibilità di dati in letteratura o da precedenti Office ha concluso nel 1998 (Bourn, 1998) che i analisi di eERG sufficienti a determinare il potenzia- programmi per l’efficienza energetica realizzati dai le di risparmio e il costo dell’energia risparmiata distributori di energia elettrica tra il 1994 e il 1998 La selezione finale comprende una parte rilevante hanno comportato costi dell’energia risparmiata ma non esaustiva degli usi finali elettrici in Italia. pari a 2,8 Ecent/kWh, ben al di sotto dei prezzi Questo implica che qualora si includessero gli usi dell’elettricità per quel periodo (11,2 Ecent/kWh finali qui non considerati, il potenziale di risparmio al picco; 4,2 Ecent/kWh fuori dal picco). Da que- risulterebbe maggiore di quanto qui valutato. sta (e altre analisi) risulta che, per una larga serie In particolare, per la scarsezza di analisi aggregate di tecnologie e interventi, risparmiare un kWh di disponibili (si veda per esempio Hinge A. et al., energia elettrica costa meno non solo del prezzo al 2004 e database Odyssee), non è stato stimato il dettaglio, ma anche del prezzo sul mercato all’in- potenziale di risparmio connesso con il migliora- grosso. Dalla stessa analisi risulta che, tenendo mento degli involucri edilizi, la diffusione di tecno- conto di tutti i costi (sia quelli affrontati dalle logie di raffrescamento passivo, e il miglioramento aziende energetiche per la realizzazione dei pro- di prestazioni degli impianti di climatizzazione atti- grammi inclusi gli incentivi economici, sia i costi vi, che pertanto non è incluso né nel Potenziale affrontati dagli utenti che partecipavano al pro- Tecnico né nel Potenziale Economicamente gramma, o da altri partner) un rapporto tra i bene- Conveniente. Un’analisi mirata sarebbe utile per fici economici e i costi totali di 4 a 1. valutare il potenziale di risparmio in questo uso Uno studio condotto per il Direttorato Generale finale tenuto conto della sua dinamica di crescita. Energia e Trasporti della Commissione Europea Rilevanti attività internazionali su questo tema (BEST - Bringing Energy Services to the sono in corso (si veda per esempio IEA task 28, Liberalised Markets, i cui risultati sono presentati Low Energy Cooling). in Thomas et al. (2002)), ha selezionato i migliori esempi di programmi e servizi realizzati da aziende 1980-2001 energetiche negli stati membri negli ultimi anni. I risultati ottenuti in altri paesi Europei Estendendo la realizzazione di tali programmi a e negli Stati Uniti d’America tutti i 15 stati attualmente membri dell’Unione Europea per un periodo di dieci anni si potrebbe A partire dalla prima crisi petrolifera si sono svi- ottenere un risparmio del 10% dei consumi annui di luppati in diversi altri paesi Europei e negli Stati elettricità e gas rispetto alle previsioni di consumo. 11 1
Questo risparmio originerebbe un beneficio econo- Tra i molteplici vantaggi delle misure di incremento mico complessivo di circa 10 miliardi di Euro dell’efficienza energetica negli usi finali ricordiamo: all’anno. l la riduzione della bolletta energetica nazionale La International Energy Agency ha monitorato la l la riduzione delle importazioni di risorse energeti- riuscita di questi programmi attraverso il database che dall’estero INDEEP (van der Laar (2004)), e il rapporto The l lo spostamento delle risorse economiche su beni e experience with energy efficiency policies and pro- servizi a più alta intensità occupazionale in cui il grammes in IEA countries; Learning from the nostro paese ha ancora un ruolo importante Critics curato da Howard Geller e Sophie Attali nel l l’aumento della efficienza economica grazie alla 2005 (Geller at al. (2005)). riduzione dei costi di produzione e alla specializ- Si evidenziano due sostanziali risultati. zazione su settori ad alto valore aggiunto l l la riduzione delle emissioni di inquinanti locali e di il costo totale della gran parte dei programmi è inferiore a 0,06 $/kWh: nel 40% dei casi il costo gas serra, grazie alle mancate combustioni l la compatibilità con qualsiasi fonte energetica, in è inferiore ai 0,03 $/kWh. l l’utilizzo di un tasso di sconto reale dell’ordine del particolare la compatibilità con l’aumento dell’u- 5% per valutare la convenienza economica di pro- tilizzo di fonti rinnovabili nella filiera energetica grammi di gestione della domanda viene conside- Tra gli atti di politica energetica recentemente rato adeguato in quanto in linea con i tassi di adottati dalla Commissione Europea nel campo del- sconto utilizzati per analizzare altre politiche/pro- l’efficienza energetica ricordiamo: grammi pubblici o per la costruzione di impianti di l la Direttiva 91 del 2002 sul rendimento energeti- generazione/trasmissione da parte di aziende co nell’edilizia energetiche; si possono adottare tassi minori se si l il Libro Verde sull’efficienza energetica: fare di ritiene di tenere conto dei benefici ambientali a più con meno (COM (2005) 265) lungo termine dei programmi di gestione della l la Direttiva 32 del 2005 relativa all’istituzione di domanda un quadro per l’elaborazione di specifiche per la In particolare negli Stati Uniti d’America è presen- progettazione ecocompatibile dei prodotti che te in diversi stati una Public Benefit Charge, cioè consumano energia una quota della tariffa destinata al finanziamento l la Direttiva 32 del 2006 concernente l’efficienza di programmi di gestione della domanda che nel degli usi finali dell’energia e i servizi energetici 2001 ammontava mediamente 0,18 $¢/kWh nel l il Piano d’azione per l’efficienza energetica 2001. (Action Plan for Energy Efficiency: Realising the In Italia il meccanismo di finanziamento delle atti- Potential COM (2006) 545) vità connesse ai Decreti Ministeriali 20 luglio 2004 Alcuni di questi documenti si appoggiano su studi per la promozione dell’efficienza energetica negli che quantificano il potenziale di risparmio a livello usi finali arriverà a regime a 0,05 $¢/kWh o al di Unione Europea. Per esempio nel libro verde si massimo a 0,10 $¢/kWh qualora l’Autorità deci- afferma che “Secondo numerosi studi l’UE potreb- desse di raddoppiare il rimborso ai Distributori. be risparmiare almeno il 20% rispetto al suo con- sumo attuale di energia, per un importo pari a 60 2000-2006 miliardi di euro all’anno, equivalente al consumo Le priorità di politica energetica energetico di Germania e Finlandia messe assie- dell’Unione Europea me.” E a supporto di queste cifre si cita ad esempio Lechtenböhmer et al. (2005) “Gli scenari da noi Negli anni più recenti l’efficienza energetica negli elaborati recentemente con riferimento alle politi- usi finali è diventata un obiettivo prioritario delle che e alle misure (P&M) per l’UE-25 tracciano una politiche energetiche dell’Unione Europea. “strategia ambiziosa” per conseguire riduzioni con- L’aumento dei costi delle risorse fossili e della siderevoli delle emissioni di gas a effetto serra entro dipendenza dei paesi dell’Unione dalle importazioni il 2020. Questa strategia realizza circa l’80% del ha rilanciato le prospettive a breve e medio termine potenziale di risparmio attualmente disponibile. per l’implementazione di programmi di efficienza Essa parte tuttavia dal presupposto che i responsa- energetica su larga scala. bili politici siano meglio informati sulle misure da 12 1
adottare grazie a politiche attive e cambino il loro risultava quindi competitivo con i costi marginali atteggiamento nei confronti delle migliori tecnolo- della produzione elettrica. gie di efficienza energetica disponibili. I risultati di Il rapporto che state leggendo sintetizza un lavoro questo scenario di P&M mostrano chiaramente che che tra gli obiettivi ha quello di rivedere le stime l’efficienza energetica nell’economia dell’UE a 25 condotte alla fine degli anni novanta per gli usi fina- aumenterebbe del 29%.” li elettrici in Italia e aggiornarle in base: l alle innovazioni tecnologiche introdotte nel frat- 2007-2020 tempo, che hanno aumentato l’efficienza delle Il potenziale di risparmio negli usi finali migliori tecnologie sul mercato elettrici in Italia e il presente studio l alle modifiche delle tendenze di mercato, con un miglioramento dell’efficienza media dei prodotti Nei materiali preparatori e nei documenti ufficiali sul mercato della commissione Europea, tra gli altri è citato l alle modifiche del contesto legislativo di supporto, anche il noto lavoro di Florentin Krause Strategie in particolare l’implementazione dei Decreti ed interventi per la riduzione delle emissioni di gas Ministeriali 20 luglio 2004 per la promozione del- ad effetto serra attraverso misure di efficienza l’efficienza energetica negli usi finali negli usi finali di energia elettrica rapporto IPSEP per conto di ANPA, Roma (Krause (1999)). Lo stu- Nel primo capitolo presenteremo una stima dello dio, commissionato dal Ministero per l’Ambiente scenario Business as Usual dei consumi elettrici in aveva due obiettivi: Italia al 2020 e sulla base di questo una stima del Potenziale Tecnico di Risparmio. l una stima del potenziale tecnico di risparmio ener- getico negli usi finali elettrici valutato all’interno Nel secondo capitolo verrà presentato il Potenziale di degli scenari correnti all’epoca (lo studio fu pub- risparmio Economicamente Conveniente e ne verrà blicato in versione definitiva nel 1999, basandosi valutata l’efficacia in termini di analisi costi-benefici. su dati del 1995, anno da cui partivano le stime); Nel terzo capitolo verrà presentata una stima del l una valutazione della quota intercettabile nel Potenziale ottenibile al 2020. medio periodo (2010-15) e i relativi costi (costo Nel quarto e quinto capitolo verranno brevemente dell’unità di energia risparmiata) e benefici sulla presentate le barriere di Mercato che impediscono il bolletta energetica nazionale. dispiegamento del Potenziale e i Meccanismi di sup- Su un potenziale complessivo dell’ordine del 46%, porto per la promozione dell’efficienza energetica. circa il 14% risultava ottenibile in maniera econo- Infine si presenteranno alcune considerazioni sugli micamente conveniente in 10 anni e 18% in 15 effetti che le misure di miglioramento dell’efficien- anni: le attività previste erano particolarmente con- za energetica possono produrre sull’economia in venienti nel settore industriale e terziario, meno in generale, al di là dei benefici diretti per i singoli quello residenziale. Il costo del kWh risparmiato attori economici che le applicano. Tabella 1 - Sintesi risultati Krause (1999) per il potenziale di risparmio negli usi finali elettrici al 2010 Consumi Consumi Potenziale Potenz. Potenz. rilevati previsti tecnico ottenibile economico di risparmio di risparmio di risparmio (1995) (2010) (2010) (2010) (2010) Settore: TWh TWh TWh % 2010 TWh % 2010 TWh % 2010 Domestico 57 80 40 50% 22 27% Terziario 62 102 53 51% 23 23% Industriale 125 153 60 39% 21 13% Totale 243 335 153 46% 66 20% 46 14% 1
1 - Po t e n z i a l e t e c n i c o d i r i s p a r m i o 1.1. Scenario Business as Usual Tabella 2 - Scenari per i consumi elettrici in Italia in Mantzos, L. et al. (2003) La prima difficoltà che si incontra nella ricerca del potenziale di risparmio è la definizione dello scena- rio di riferimento, da qui in avanti scenario Mtep TWh Business as Usual. (energia usi finali) Tenendo conto che l’orizzonte temporale di nostro 1990 Dato 18,41 219,5 interesse è l’anno 2020, vogliamo nel seguito con- 1995 Dato 20,44 243,7 frontare i risultati di alcuni degli studi più autore- voli in materia, prima di delineare una nostra stima 2000 Dato 23,43 279,3 autonoma. 2005 Stima 24,76 295,2 2010 Stima 26,80 319,5 Scenario prolungamento del trend 2015 Stima 28,45 339,2 del periodo 1990-2005 2020 Stima 30,26 360,7 Nel 2005 i consumi elettrici sono stati pari a 310 TWh secondo i dati riportati in Terna (2006). La stima di crescita effettuata dall’Unione Europea alcuni anni fa è stata ampiamente superata, avendo previsto nel quinquennio 2000-2005 un aumento pari al 5,7% a fronte di un aumento effettivo del Stima ISSI 10,9%. Istituto Sviluppo Sostenibile Italia Dagli stessi dati di Terna si osserva come nel quin- dicennio 1990-2005 si sia assistito ad un aumento Lo scorso mese di ottobre è stato pubblicato il volu- dei consumi elettrici pari al 41,7%. Se si verificas- me Italia 2020 - Energia e ambiente dopo Kyoto a se lo stesso aumento nel quindicennio successivo, si cura di Paolo degli Espinosa - Istituto Sviluppo arriverebbe nel 2020 a un consumo elettrico di 439 Sostenibile Italia. TWh Nel capitolo 2 vengono identificati una serie di sce- nari per i consumi energetici totali Italiani al 2020. “Si può considerare in primo luogo per il futuro la Scenario APAT-ENEA media del quinquennio 2000-2005 [...]. L’aumento del quadriennio è stato di 0,1 Mtep, che corrispon- In Gracceva et al. (2004) Francesco Gracceva e de a 0,02 Mtep all’anno. In percentuale equivale a Mario Contaldi identificano la richiesta di energia 0,2% all’anno.” elettrica sulla rete al 2020 in 446 TWh. In particolare per quanto riguarda i consumi di energia elettrica, “ritenendo che una tendenza di Scenario Unione Europea conversione verso i consumi elettrici debba ancora continuare [...] ipotizziamo nei prossimi 16 anni un Nel 2003 il Direttorato Generale Energia e aumento medio tendenziale dei consumi elettrici Trasporti della Commissione Europea ha pubblica- dell’1,6%, che può considerarsi cautelativo.” Nella to lo studio European energy and transport trends tabella seguente sono presentate le stime dello sce- to 2030 (Mantzos, L. et al. (2003)). Lo scenario nario tendenziale cautelativo al 2012 e al 2020. individuato per il settore elettrico italiano, è L’aumento complessivo stimato nel quindicennio mostrato nella seguente tabella. 2005-2020 si attesta al 31,5%. 14 1
Tabella 3 - Scenario tendenziale per i consumi elettrici in Italia in Degli Espinosa et al. (2006) Totale Civile Industria Agricoltura Trasporti TWh TWh TWh TWh TWh 2000 Dato 272,1 123,3 136,4 4,1 8,3 2005 Dato 298,9 146,6 137,3 5,0 10,0 2012 Stima 331,5 165,1 151,2 5,1 10,1 2020 Stima 393,1 202,0 174,4 5,6 11,1 Scenario Business as Usual assunto nel database dei potenziali e costi di diverse misure in questo studio di efficienza energetica. Lo scenario di riferimento a cui si riferisce il programma è derivato a sua volta A partire dall’anno 2003 è stato sviluppato un pro- dal programma PRIMES così come presentato in gramma di simulazione chiamato GreenNet. Il pro- Mantzos, L. et al. (2006). Questo lavoro rappresen- gramma è il frutto di un progetto finanziato all’in- ta sostanzialmente un aggiornamento del preceden- terno del Sesto Programma Quadro di Ricerca e te Mantzos, L. et al. (2003) ma gli scenari ivi rap- Sviluppo dell’Unione Europea. presentati riguardano l’intera Unione Europea e Oggi è fruibile via Internet (http://www.greennet- non il singolo stato membro. L’utilizzo di questi dati europe.org/) ed è in grado di permettere l’identifi- porta il programma Greennet a stimare i consumi cazione, per diversi scenari, di: elettrici in Italia al 2020 in circa 423 TWh/anno. l potenziale per l’elettricità prodotta da fonti rinno- Lo scenario Business as Usual identificato è presen- vabili e relativi costi in un contesto dinamico; tato nella seguente tabella. Dove è confrontato con l capacità della rete elettrica dell’Unione Europea i dati degli altri scenari presentati. di integrazione dell’elettricità prodotta da fonti Lo scenario Business as Usual adottato nel presen- rinnovabili; te studio risulta quindi più elevato di quelli di riferi- l costo delle misure sul lato domanda; mento (Mantzos, L. et al. (2003) Degli Espinosa et l definizione di una lista di priorità a costo minimo, al. (2006)). suddivisa per tecnologia e Paese, al fine di diffon- Emerge chiaramente la diversa natura dei quattro dere l’utilizzo di elettricità prodotta da fonti rin- scenari presentati: novabili e di raggiungere le quote prescritte. l Gli scenari GreenNet, Prolungamento del Trend Il Gruppo di ricerca sull’efficienza negli usi finali ed ENEA-APAT sostanzialmente prevedono un dell’energia del Politecnico di Milano ha partecipa- congelamento dell’efficienza ai valori odierni e to al progetto come responsabile dell’integrazione quindi un aumento dei consumi simile a quanto Tabella 4 - Confronto degli scenari Business as Usual per l’identificazione dei consumi al 2020 Scenario GreenNet Scenario Scenario Scenario Scenario (assunto come prolungamento Enea Mantzos ISSI BaU di questo studio) del trend Apat Domanda di elettricità TWh 423 439 446 361 393 Aumento complessivo rispetto al 2005 % 36,5% 41,6% 43,9% 16,5% 26,8% Aumento medio annuo % 2,1% 2,3% 2,5% 1,0% 1,6% 15 1
avvenuto in passato. In questo caso si parla anche alle abitazioni occupate. La proiezione è stata effet- di “domanda lorda di elettricità” o di domanda di tuata utilizzando i tassi di crescita e demolizione servizi dall’elettricità. ipotizzati in MURE (1999) l Gli scenari Mantzos e Degli Espinosa invece, già MISURE SULL’ILLUMINAZIONE contengono delle stime di aumento dell’efficienza Si è valutato il potenziale di risparmio ottenibile rispetto al presente che però si prevede interven- con la sostituzione di lampadine a incandescenza gano anche se nessuna azione di supporto aggiun- con lampadine compatte fluorescenti (CFL). tiva verrà intrapresa. Il risparmio è ottenuto come differenza dei consumi La definizione dello scenario si riflette anche nella prima e dopo la sostituzione. A partire dai dati rac- definizione del potenziale di risparmio. colti da eERG durante il progetto Eureco e presen- tati in Sidler et al. (2002) si è ipotizzato di sostitui- Le nostre ipotesi per definire lo scenario re le lampade dei cinque punti luce più utilizzati in Business as usual sono quindi che ciascuna abitazione, considerando che già sono pre- l’efficienza rimanga congelata ai valori senti alcune lampadine compatte fluorescenti. attuali, e che i consumi aumentino del 36,5%, nel quindicennio 2005-2020 I costi sono dati dalla differenza dei prezzi pratica- attestandosi sui 423 TWh/anno. ti sul mercato. Si è ipotizzato di installare lampadi- ne CFL standard e non quelle a lunga durata (che Come conseguenza di questa definizione il potenzia- hanno prezzi maggiori). le di risparmio dovrà comprendere necessariamente MISURE SUGLI ELETTRODOMESTICI tutte le possibili misure per l’efficienza energetica, comprese quelle che prevedibilmente saranno adot- Si è ipotizzata la sostituzione degli elettrodomesti- tate dagli attori anche in assenza di interventi pub- ci con i più efficienti sul mercato, considerando: blici. l lavabiancheria e lavastoviglie l congelatori e frigocongelatori: cautelativamente si è considerata la sostituzione dei modelli attuali 1.2. Potenziale tecnico di risparmio con modelli di classe A+, anzichè A++ già oggi valutabile dal punto di vista dei costi disponibile sul mercato l televisori: si sono considerati televisori fino a tren- In questa sezione verranno elencate tutte le misure ta pollici. I modelli a cristalli liquidi sono più effi- per l’aumento dell’efficienza energetica di cui è cienti di quelli tradizionali a tubi catodici, ma si stato possibile nell’ambito di questo studio identifi- osserva un aumento della dimensione media e care il potenziale di risparmio e i costi dell’energia anche dei consumi. Questo effetto è incluso nello risparmiata. Si tratta complessivamente di scenario Business as Usual. l 12 azioni nel settore residenziale, Il risparmio è ottenuto come differenza dei consu- mi tra un modello medio sul mercato ad oggi e il l 29 azioni nel settore industriale, modello più efficiente così come riportati dalle eti- l 23 azioni nel settore terziario. chette energetiche. Tutte queste misure sono valutate secondo un I costi sono dati dalla differenza dei prezzi pratica- approccio bottom up, cioè sommando i risultati di ti sul mercato. singole azioni possibili chiaramente identificabili in termini di potenziale di risparmio e di costi dell’e- MISURE SUI MOTORI ELETTRICI nergia risparmiata. Ricordiamo che il potenziale di Si è ipotizzata la sostituzione delle pompe di circo- risparmio viene espresso in percentuale rispetto ai lazione degli impianti di riscaldamento con modelli consumi al 2020 nello scenario Business As Usual più efficienti. Il risparmio è ottenuto come differen- e non rispetto ai consumi attuali. za dei consumi tra un modello medio sul mercato ad oggi e il modello più efficiente così come riportati Settore residenziale dalle specifiche tecniche dei costruttori. Lo stock delle abitazioni è stato calcolato per l’an- I costi sono dati dalla differenza dei prezzi pratica- no 2020 a partire dai dati ISTAT (2004) relativi ti sul mercato. 16 1
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