LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE RICADUTE CULTURALI - e le sue Marco Pietripaoli Manageritalia 16 ottobre 2019
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LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE e le sue RICADUTE CULTURALI Marco Pietripaoli Manageritalia 16 ottobre 2019
LO SVILUPPO DEL NON PROFIT i dati quantitativi: i censimenti ISTAT 1980 – 57.000 org. / 165.000 addetti 2001 – 235.000 org / 488.000 addetti 2011 – 301.000 org. / 680.000 add / 4,7 mil volont 2015 – 336.000 org. / 780.000 add / 5,5 mil volont + 3 mil vol individuali 2016 – 343.432 org. / 812.706 addetti 2017 – 350.492 org. / 844.775 addetti = 7% dip ind e serv valore economico è stimato in 200 miliardi di euro
L’AFFERMAZIONE DEL CONCETTO DI TERZO SETTORE L’esordio: il documento Delors/Ruffolo (1985) Il seminario F. Zancan (1987) Il convegno di Bassano (1988) ”Il terzo sistema: una nuova dimensione della complessità economica e sociale” Le leggi degli anni ‘90: OdV; cooperative sociali; APS; Onlus Il Forum del Terzo Settore e i CSV (1997)
RIMODELLAMENTO DELLE RELAZIONI Il Terzo Settore si afferma progressivamente come un ambito sociale ed economico sempre più rilevante Al dualismo Stato/Mercato si sostituisce il tripolarismo Stato/Terzo Settore/Mercato Si tratta di un processo in divenire, con esiti né certi né definitivi Opportunità di una normativa unitaria (unica in Europa) che istituzionalizza l’economia civile
LE ESIGENZE 1. Crescita del TS (n° e varietà) e della partecipazione di cittadini attivi 2. Mettere ordine nella legislazione stratificata 3. Ampliare la platea degli Enti includendo 4. Far decollare l’Impresa Sociale 5. Tenere alta reputazione dividendo grano/loglio 6. Incrementare le attività degli ETS 7. Aumento e diversificazione fonti economiche 8. Ricalibrare i vantaggi fiscali e strutturare le reti 9. Rafforzare i rapporti tra Enti pubblici e TS 10. Dare una rappresentanza per il TS
I DUBBI E LE PREOCCUPAZIONI 1. Troppa poca attenzione al Volontariato 2. Troppa attenzione all’Impresa sociale 3. Norme ancora troppo complicate con costi per adeguamento 4. Troppi decreti e circolari attuative (non ancora emesse) con tempi di avviavo molto dilatati 5. Alcuni soggetti non ridefiniti (es. società sportive) 6. Troppo conservativa e poco innovativa
IL PROCESSO • Aprile 2014 annuncio riforma • Maggio 2014 linee guida • Ottobre 2014 disegno di legge del Governo • Aprile 2015 approvazione Camera • Maggio 2016 approvazione Senato • 6 giugno 2016 approvazione definitiva Camera L.106 • 3 luglio 2017 approvazione D. Lgs. 117 • 3 agosto 2018 approvazione correttivo al D.Lgs. 117/17 • 23 ottobre 2018 Decreto Fiscale con integrazioni al 117/17 • 14 dicembre 2018 Decreto Legge con integrazioni al 117/17 • 27 giugno 2019 Decreto Crescita con proroga al 30/06/20 per modifiche statuti • 9 agosto 2019 Decreto Linee guida Bilancio Sociale • 12 settembre 2019 Decreto Linee guida Valutazione Impatto • …..
D. Lgs 117/17 articolo 1 Finalità ed oggetto 1. Al fine di sostenere l’autonoma iniziativa dei cittadini che concorrono, anche in forma associata, 2. a perseguire il bene comune, 3. ad elevare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione e protezione sociale, favorendo la partecipazione, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona, 4. a valorizzare il potenziale di crescita e di occupazione lavorativa, 5. in attuazione degli articoli 2, 3, 4, 9, 18 e 118, quarto comma, della Costituzione, 6. il presente Codice provvede al riordino e alla revisione organica della disciplina vigente in materia di enti del Terzo settore.
D. Lgs 117/17 articolo 2 Principi generali 1. È riconosciuto il valore e la funzione sociale degli enti del Terzo settore, dell’associazionismo, dell’attività di volontariato e della cultura e pratica del dono quali espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, 2. ne è promosso lo sviluppo salvaguardandone la spontaneità ed autonomia, 3. e ne è favorito l’apporto originale per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, 4. anche mediante forme di collaborazione con lo Stato, le Regioni, le Province autonome e gli enti locali.
D. Lgs 117/17 articolo 4 Enti del Terzo settore Sono enti del Terzo settore ✓ le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali, incluse le cooperative sociali, le reti associative, le società di mutuo soccorso, le associazioni, riconosciute o non riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società ✓ costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale ✓ mediante lo svolgimento di una o più attività di interesse generale ✓ in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi, ✓ ed iscritti nel registro unico nazionale del Terzo settore.
Enti non commerciali Enti commerciali ENTI NON COMMERCIALI ETS Organizzazioni di Volontariato associazioni Associazioni di Promozione Sociale associazioni Enti filantropici associazioni o fondazioni Altri enti di terzo settore associazioni o fondazioni Reti associative *** associazioni Società di Mutuo Soccorso società ENTI COMMERCIALI ETS Imprese sociali associazioni o fondazioni o imprese o Cooperative sociali ALTRI ENTI NON COMMERCIALI NON ETS (non profit) Fondazioni Origine Bancaria, Associazioni politiche, sindacati, associazioni professionali, rappresentanza categorie economiche, di datori di lavoro, enti religiosi, altri enti associativi (si applica art 148 TUIR e DPR 917/86)
Decreto Legislativo 3 luglio 2017 n. 117 Codice del Terzo Settore I. Disposizioni generali II. Degli enti di terzo settore in generale III. Del volontariato e dell’attività di volontariato IV. Delle associazioni e delle fondazioni del terzo settore V. Di particolari categorie di enti di terzo settore VI. Del registro unico nazionale del terzo settore VII. Dei rapporti con li enti pubblici VIII. Della promozione e del sostegno degli enti del terzo settore IX. Titoli di solidarietà degli enti di terzo settore ed altre forma di finanza sociale X. Regime fiscale degli enti di terzo settore XI. Dei controlli e del coordinamento XII. Disposizioni transitorie e finali
UNA RIFORMA CHE SERVE A Enti pubblici progettazione locale, convenzione, assegnazione immobili, … Imprese private partnership, donazioni, investimenti a basso rischio e basso ritorno, … Cittadini volontariato, donazioni, appartenenza, …
La disciplina che si potrebbe entrare in vigore dalla fine del 2019 Dall’esercizio successivo al 31.12.19 e fino all’autorizzazione della Comunità Europea, indicativamente dal 1.1.20 fino a fine ’20 (o fine ’21) (per le associazioni che hanno un esercizio finanziario coincidente con anno solare), entrano in vigore norme relative a (art. 104, comma 1): ✓Social bonus (art. 81) ✓Imposte indirette e tributi locali (art. 82) ✓Detrazioni e deduzioni delle erogazioni liberali (art. 83) ✓Redditi immobili ODV (art. 84, comma 2) ✓Redditi immobili APS (art. 85, comma 7) Vengono abrogate norme relative a (art. 102, comma 1): ✓Deduzione aziende erogazioni liberali APS ✓Deducibilità distacco personale ad onlus da parte di aziende ✓Detraibilità erogazioni liberali APS ✓+ dai, - versi
La disciplina che potrebbe entrare in vigore a partire dal 2020 Dall’operatività del Registro Unico Nazionale, indicativamente prevista per fine 2020 (o inizio 2021), vengono abrogate (art. 102, comma 4) norme relative a: ✓Registro ODV ✓Registri APS Dal periodo successivo all’autorizzazione della Comunità Europea, indicativamente dal 1.1.20 (o 1.1.21) (per le associazioni che hanno un esercizio finanziario coincidente con anno solare), entrano in vigore (art. 101, comma 10) norme relative a ✓Credito emittenti titoli di solidarietà (art. 77, comma 10) ✓Regime forfettario per ETS (art. 80)
La disciplina che potrebbe entrare in vigore a partire dal 2021 Dal periodo successivo all’autorizzazione della Comunità Europea e comunque non prima del periodo successivo all'operatività del Registro Unico Nazionale, indicativamente prevista per fine 2020 (o inizio 2021) (per le associazioni che hanno un esercizio finanziario coincidente con anno solare), entrano in vigore norme relative a (art. 104, comma 2) ✓Titolo X: norme fiscali Vengono abrogate norme relative a (art. 102, comma 2) ✓Norma onlus ✓Obblighi contabili onlus ✓Defiscalizzazione istituzionali e connesse onlus ✓ODV: esclusione IVA e esenzione su imposte su donazioni e legati ✓Legge 398 per associazioni diverse da ASD ✓Legge 398 per associazioni bandistiche ✓Defiscalizzazione per prestazioni a familiari APS ✓Esenzioni imposta intrattenimento APS
Decreto Legislativo 3 luglio 2017 n. 112 Revisione disciplina Impresa Sociale 1. Nozione e qualifica di impresa sociale 2. Attività di impresa di interesse generale 3. Assenza scopo di lucro 4. Struttura proprietaria e disciplina dei gruppi 5. Costituzione 6. Denominazione 7. Cariche sociali 8. Ammissione ed esclusione 9. Scritture contabili 10. Organi di controllo interno 11. Coinvolgimento dei lavoratori, degli enti e di altri soggetti interessati alle attività 12. Trasformazione, fusione, scissione, cessazione dell’azienda e devoluzione del patrimonio 13. Lavoro nell’impresa sociale 14. Procedure concorsuali 15. Funzioni di monitoraggio, ricerca e controllo 16. Fondo per la promozione e lo sviluppo delle imprese sociali 17. Norme di coordinamento e transitorie 18. Misure fiscali e di sostegno economico 19. Abrogazioni 20. Copertura finanziaria
Metodo Milano Soggetti di terzo settore, enti pubblici e imprese per: ❑ Interpretare culturalmente e operativamente questa attesa riforma ❑ Cogestire un piano strategico di azioni a supporto degli enti di terzo settore (volontariato, mutualità, imprenditorialità, filantropia) ❑ Elaborare riflessioni e proposte utili anche sul tavoli dei decisori locali, regionali e nazionali
Le domande del percorso Quali sono le opportunità della Riforma del Terzo Settore ? Come la mia organizzazione si sta attrezzando per affrontare la sfida culturale e gestionale insieme agli altri soggetti del territorio ?
Obiettivo Costruire un percorso di pensiero e di visione sul Empowerment Terzo Settore per: del TS ➢ dare legittimità e ambrosiano centralità al suo ruolo, come attore paritetico e sinergico rispetto al Con un’attenzione privato e al pubblico alla trasferibilità ➢ come soggetto in dialogo sul livello con gli altri due settori. nazionale (Osservatorio)
Grazie e buon lavoro
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