PROFILO DI SALUTE del Distretto dell'APPENNINO - BOLOGNESE AGGIORNAMENTO Comitato di Distretto - Area ...

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Distretto di Committenza e Garanzia
                      Dell’Appennino Bolognese

PROFILO DI SALUTE
del Distretto dell’APPENNINO
         BOLOGNESE

    AGGIORNAMENTO

       Comitato di Distretto
         Gennaio 2017
Il territorio e la
                                      popolazione
Gli indicatori socio economici lo pongono ai livelli più bassi per
istruzione, occupazione, reddito (vulnerabilità sociale)
inerzie demografiche: bassa natalità con saldo negativo più
alto degli ultimi 15 anni e invecchiamento della popolazione con
>65enni: +1 punto % all’anno dal 2001 al 2015; > 80enni: +
2,5 punti % all’anno
alto carico assistenziale su pop. adulta per forte
sbilanciamento tra popolazione in età lavorativa (popolazione
attiva) e popolazione inattiva (bambini e anziani)
Bassa probabilità di partecipazione al mondo del
lavoro:parte giovanile più ridotta, difficoltà di reinserimento di
quella più adulta
Critica sostenibilità sociale: popolazione sempre più
dipendente da quella adulta, problemi di integrazione sociale e di
ascesa sociale della componente immigrata; famiglie unipersonali
                                                                     2
popolazione: calo
                        preoccupante

…specie giovanile e adulta: nell’ultimo quinquennio
pari al 0,8% medio (1% nell’ultimo anno)
                                                  3
Variazione popolazione
  residente – ambito
     metropolitano
Variazione popolazione
  straniera – ambito
     metropolitano
saldo naturale e
   migratorio

                   6
>65enni:
               +4% in 4
                 anni

  Ogni 100
minori sotto
i 15 anni ci
  sono 208
   anziani

                          7
I BISOGNI DI SALUTE
I bisogni di salute
                        Popolazione generale
Percezione bassa del proprio stato di salute,
sedentarietà, abitudine al fumo, eccesso ponderale
e abuso di alcool
speranza di vita più bassa a livello aziendale
tasso di mortalità generale più alto sia per i maschi
che per le femmine, seppur in calo progressivo
negli ultimi 20 anni
Statisticamente significativo l’eccesso di mortalità
generale per tutta la popolazione e per le donne in
particolare nel caso delle patologie tumorali; per
uomini e donne nel caso delle patologie del
sistema cardiocircolatorio

                                                        9
Tasso di mortalità

Trend di mortalità in calo negli ultimi due decenni
                                                      10
Tasso di mortalità

Si registrano valori più alti nell’area dell’Appennino
                        bolognse
Patologie croniche
• Le malattie croniche,
  considerate la nuova
  “epidemia” del XXI
  secolo, sono presenti
  in tutte le fasce di
  popolazione, ma in
  modo particolare nelle
  fasce di età avanzata
• Sono fortemente
  correlate all’età (al
  loro avanzare
  aumentano e
  aggravano lo stato di
  fragilità delle persone
  che ne soffrono) e
  sono spesso
  invalidanti
Patologie croniche

• Più frequenti:
   – Demenze, parkinson, ictus, depressione,
     polineuropatie, cardiopatia ischemica, scompenso
     cardiaco, aritmie, arteriopatie periferiche, ipertensione,
     diabete, artrosi, broncopneumopatie croniche sono le
     maggiore patologie croniche invalidanti.
• Queste patologie risultano spesso concomitanti
  e responsabili in larga parte dell'elevata richiesta
  sanitaria e della perdita di autonomia di
  un'ampia fascia della popolazione anziana
I bisogni di salute
                            Popolazioni fragili

Malati oncologici: fragilità e vulnerabilità sociale
che richiedono setting domiciliari e residenziali
temporanei
Nell’area della salute mentale e delle dipendenze
patologiche è significativa la presenza degli alcolisti
e sempre più diffusi i bisogni (non sempre
manifesti) di cura e terapia di persone con
ludopatie
Tra i bisogni dell’area della prima infanzia e
dell’adolescenza si deve sottolineare l’alta
percentuale di residenti di altre nazionalità che
sono spesso in condizioni di isolamento
ambientale, sociale e culturale tali da determinare
aggravamento degli elementi di rischio psico-             14
sociale
I bisogni di salute
                            Popolazioni fragili
prevalenza di bisogni sociali afferenti alla sfera
economica, legati per lo più a perdita del lavoro e
a difficoltà nel mantenimento dell’abitazione e
dei figli (target di popolazione “adulta” e
“minori e famiglie”) o a carichi assistenziali
ingenti che gravano sui familiari (target
“anziani” e “disabili”)
I bisogni delle persone disabili segnano un trend
in crescita per la presenza di disabilità non solo
congenite, ma acquisite nel corso della vita a
causa di traumi o malattie
La popolazione anziana (circa 14.000 persone) ha
discrete o buone condizioni buone di salute (85%
dei casi); il restante 15% presenta livelli di fragilità   15

sanitaria a medio-alto rischio
La piramide della
                                                                fragilità
                                      ALTISSIMO
                                      Rischi Relativi
                       A                                   Ricoveri x 10
                   Rischio                                     ADI x 13
                  altissimo                                 Sociale x 10

                                               ALTO
                                               Rischi Relativi
                     B                                              Ricoveri x 5
                Rischio Alto                                            ADI x 8
                                                                     Sociale x 7
                                                                MODERATO
                   C                                            Rischi Relativi
           Rischio Moderato                                                       Ricoveri x 2
                                                                                      ADI x 4
                                                                                   Sociale x 4

                   D
             Rischio Basso

Indagine svolta sulla pop. Anziani della Prov di Ravenna
Indice di fragilità
 (alta e molto alta)
ultimo quinquennio
 ambito metropolitano
I bisogni di salute
                       Popolazioni fragili

                                     51 anziani
                                   per ogni MMG

>65enni sono il 29% degli assistiti dei MMG
2.000 anziani (15%) con classe di rischio > 30
                                                  18
Sig.ra Franca
                            Rischio di fragilità > 80

85 anni, vive sola
scompenso cardiaco, diabete e BPCO
assume più di 5 tipi di farmaci al giorno
22 visite spec., 4 accessi al PS e 3 ricoveri urgenti
nell’ultimo anno
nessun servizio sociale

abita in una zona deprivata
reddito basso
problemi vista e udito (rischio cadute)

                                                        19
Ambiti di intervento
                                          per target
1.   Verificare il bisogno dei
     “molto fragili” sconosciuti
     ai servizi (anticipare il loro
     bisogno)

2.   Offrire opportunità di
     sostegno e
     accompagnamento ai
     fragili (prevenire
     l’aggravamento della
     fragilità)

3.   Promuovere
     l’invecchiamento attivo
Fragilità, co-morbilità
      e disabilità
La ricaduta
                           sui consumi

I problemi sopra considerati, tendono a
tradursi in un aumento del ricorso ai
servizi sanitari e sociali e, nel caso di
servizi socio-sanitari ad alta intensità di
assistenza, in difficoltà crescenti per la
tenuta delle reti formali e informali di aiuto e
di cura
Diverse e diseguali modalità di accesso e
fruizione dei servizi …ed esiti di salute più
sfavorevoli
                                                   22
Perché occuparsi
                            dei fragili?

• La fragilità se non presa in cura aumenta il
  ricorso ai servizi sanitari più complessi e
  onerosi (il 25% della popolazione assorbe
  55% costi sanitari)
• Si riduce la QdV di anziani e familiari (costi
  sociali)
• La comunità perde una risorsa, aumenta la
  vulnerabilità sociale (erosione della
  coesione sociale)
I consumi di prestazioni e
 servizi delle popolazioni
           fragili
Popolazioni fragili

TOTALE POPOLAZIONI FRAGILI: in carico il 14%
delle famiglie con minori, disabili, salute mentale,
anziani

                                                       25
Popolazioni fragili

ANZIANI: indice di copertura pari all’11% della
popolazione target (>74enni): il 3% è inserito in
strutture protette, il restante 8% riceve servizi di
sostegno al domicilio

DIMISSIONI PROTETTE: 570 persone segnalate
dagli ospedali:
   35% accede a Posti temporanei o Sollievo in CRA
   40% rientra al domicilio (1/4 con supporto assistenziale)
   25% segnalazioni improprie/altre soluzioni

                                                               26
Popolazioni fragili

SALUTE MENTALE
  Circa un migliaio le persone seguite dai
  centri di salute mentale;
  bassi tassi di ospedalizzazione e TSO
  4 su 10 sono nuovi utenti (alto ricambio
  della popolazione servita)
  Alta vulnerabilità sociale: disoccupati
  (56%); donne (60%); 30% ha più di 65
  anni; 4% sono utenti immigrati

                                             27
Popolazione generale

alta copertura della popolazione con servizi
di Assistenza domiciliare infermieristica e
medica
Buona copertura screening
Alta copertura donne in gravidanza
Alto livello copertura vaccinazioni
critico, anche se in via di progressivo
miglioramento, il consumo di farmaci,
potenzialmente inappropriato,

                                               28
50%
immigrate
Popolazioni fragili

MINORI DISABILI E/O CON PSICOPATOLOGIE:
circa 650 minori in carico (7,6% della popolazione
target); 200 nuovi casi
Oltre un ¼ hanno una certificazione di disabilità,
(circa il 2%della popolazione target)
bambini e ragazzi di altre nazionalità presi in
carico in condizioni di isolamento ambientale,
sociale e culturale
Oltre 200 i minori seguiti con presa in carico
integrata socio-sanitaria: circa il 20% dei casi in
carico ai servizi sociali che contano oltre 1.100 di
minori in 730 famiglie, di cui oltre la metà
immigrati; 30% con provvedimenti dell’AG; il 2%
fuori famiglia (25 minori)
                                                       31
Popolazioni fragili

DISABILI ADULTI
Oltre 200 utenti in carico (trend di crescita pari al
30% in 10 anni)
trend di crescita costante di nuovi utenti con
problemi sanitari acquisiti, specie nell’ambito
delle gravissime disabilità conseguenti a patologie
neurologiche e cerebrolesioni, che richiedono
servizi ad alta intensità assistenziale (la media
regionale segna un aumento di oltre l’80% negli
ultimi 10 anni)
Malati oncologici: oltre 200 persone seguite da
ANT; una decina di persone ospitate in 1 pl CRA
ANT
                                                        32
Popolazione generale

I cittadini privilegiano le strutture pubbliche
e i servizi presenti, offerti anche dal privato
accreditato, sul proprio territorio
è il Distretto con i più alti indici di
dipendenza da strutture territoriali

                                                  33
Popolazione generale

Prestazioni specialistiche
  alta autosufficienza territoriale: oltre 70%
  indici di consumo allineati alla media aziendale
  offerta per “pacchetti” di prestazioni
  Indici di performance ottimali
Cure ospedaliere
  buoni indici di dipendenza dalle strutture distrettuali
  pubbliche e private (50%) e pubbliche dell’Ausl
  (63%)
Medicina generale
  alto numero di medici in associazione: 90% di MMG
  associati (contro una media aziendale del 77%) e
  89% di PdLS associati (contro 60%)
Popolazione generale

Ospedalizzazione medicina interna:
740 a Vergato
1.700 a Porretta
70% vs 40% (Vergato/Porretta) delle
dimissioni per:
  Broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO)
  Malattie sensibili al trattamento ambulatoriale
  Polmoniti
  Complicanze diabete

                                                    37
Popolazione generale

Lungodegenza: 370 ricoveri nei presidi pubblici
(50% H Vergato/H Porretta)
Ortopedia: oltre 400 persone ricoverate
Oncologia: oltre 400 persone ricoverate (DH)
Ginecologia: 56 ricoveri
Pediatria: 125 ricoveri
Chirurgia: 429 ricoveri (83% programmati)
Urologia: 27 ricoveri

                                              38
Tasso ospedalizzazione
Popolazione generale

Accesso al PS più consistente e, in parte,
potenzialmente inappropriato : 30% PS Vergato;
30% PS Porretta; 10% PI Villa Nobili; circa il
20% ospedali cittadini
Emergenza: 30% i casi gravi (“codice rosso”)
su un totale di oltre 2.500 casi

                                             40
Oltre 20.000 accessi, di
              cui:
• 12% accesso tramite 118
• 85% fascia diurna
•87/89% codici bianchi e verdi
•12%-15% accesso seguito da
ricovero (H Vergato/H Porretta)
• 35% anziani >65enni
• 40% accesso per traumi (PS
Vergato)
Profilo di salute
dell’Appennino Bolognese
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