LA R-EVOLUTION DEL TRASPORTO - Gruppo TIM

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LA R-EVOLUTION DEL TRASPORTO - Gruppo TIM
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LA R-EVOLUTION                                                                           Le sfide tecnologiche
                                                                                         di R-Evolution
                                                                                                                                       territorio e la stratificazione tecno-
                                                                                                                                       logica rendono molto difficoltoso
                                                                                                                                                                                 requisiti posti dal 5G (ridotta laten-
                                                                                                                                                                                 za, sincronismo, etc.) e di abilitare

DEL TRASPORTO
                                                                                                                                       un trasporto efficiente del traffico      la diffusione dei punti di erogazio-
                                                                                         Flessibili, efficienti, affidabili e a pro-   raccolto in questo segmento.              ne dei servizi di rete (Edge Com-
                                                                                         va di futuro (senza limiti di scalabi-        Nel corso del 2017, quindi, le nuo-       puting, EC), consentendo quindi
                                                                                         lità).                                        ve sfide poste dall’avvento del 5G        di realizzare una rete flessibile e
                                                                                         Queste le principali caratteristiche          come dal continuo incremento di           adattabile a nuovi scenari.
Raffaella Asmone, Paolo Gelosia, Lorella Parmeggiani, Rossella Tavilla                   delle nuove tecnologie in rete che            traffico hanno portato a ripensar-
                                                                                         consentono di fornire alla clientela          ne completamente il trasporto.            L’estensione della copertura IP e
                                                                                         servizi digitali di altissima qualità,                                                  DWDM facilita l’accesso dei clien-
                                                                                         capaci di adattarsi rapidamente alla          Con il progetto R-Evolution in TIM        ti alla connettività e, per ridurre i
                                                                                         continua crescita del traffico e alle         si è deciso di indirizzare lo svilup-     tempi di delivery, gli apparati sono
                                                                                         trasformazioni della domanda.                 po verso una rete unica per il tra-       equipaggiati in misura tale da ga-
                                                                                         Portando l’IP ai bordi della rete, R-         sporto di tutto il traffico: voce, bro-   rantire nuove attivazioni in moda-
                                                                                         Evolution si pone come “accelera-             adband e ultrabroadband, fisso e          lità “touchless”.
                                                                                         tore” della diffusione di applicazio-         mobile, generato da clienti retail,       Inoltre sugli apparati del progetto
                                                                                         ni legate alla sfera del 5G (con alta         business e wholesale.                     R-Evolution viene ribaltato, sede
                                                                                         capacità e bassa latenza quali Video                                                    per sede, tutto il traffico traspor-
                                                                                         ad altissima qualità, Augmented               Per massimizzare l’efficienza si          tato su tecnologie precedenti,
                                                                                         Reality, IoT), dell’Edge Computing e          è stabilito di puntare solo su due        abilitando una grande efficienza
                                                                                         di nuovi servizi per la clientela Busi-       tecnologie, IP/MPLS e DWDM, di            in termini di semplicità di gestio-
                                                                                         ness e Wholesale, abilitando scena-           estenderne la copertura a tutte le        ne, risparmio energetico e spazi in
                                                                                         ri di Cloud, automazione e virtualiz-         sedi di centrale (circa 3200 quelle       centrale.
                                                                                         zazione.                                      da coprire) e di consolidare il nu-
                                                                                                                                       mero di fornitori di apparati (2 per      Insomma, una vera rivoluzione del
                                                                                                                                       il layer IP e 2 per il layer DWDM)        trasporto dei bit.
                                                                                                                                       con rilevanti ottimizzazioni gestio-
                                                                                         Perché R-Evolution                            nali. Come vedremo nel seguito
Questo ar ticolo si propone di raccontare                                                                                              dell’articolo, la tecnologia IP/MPLS

R-Evolution, la nuova rete di Raccolta e Aggrega-                                        Il segmento di Raccolta e Aggrega-            consentirà di aggregare traffico          Architettura
zione di TIM.                                                                            zione rilega le sedi di centrale pe-          generato dai più disparati utilizzi e     R-Evolution
                                                                                         riferiche, alle quali sono attestati          caratterizzato da qualsiasi esigen-
                                                                                         i clienti finali e le Stazioni Radio          za di banda, mentre con il DWDM           Nei paragrafi vediamo come si arti-
Descrivendone gli obiettivi di progetto, l’archi-
                                                                                         Base della rete mobile, con i PoP             si avrà una enorme capacità di            cola l’architettura di trasporto a ten-
tettura, la struttura complessiva e le tecnologie                                        principali della rete, a loro volta           trasporto di dati e la possibilità di     dere, frutto delle nuove implemen-
IP e fotoniche utilizzate.                                                               collegati tra loro da un Backbone             ridurre al minimo la necessità di         tazioni dettate da R-Evolution.
                                                                                         nazionale.                                    posa di nuovi cavi in fibra ottica.
                                                                                                                                       Le due nuove tecnologie in siner-         Il Layer IP
                                                                                         La grande numerosità delle sedi               gia saranno in grado di supportare        Oggi il layer IP nel segmento di rete
                                                                                         (in TIM sono circa 3.750 quelle con           la promessa di grande efficienza          di Raccolta e Aggregazione consi-
                                                                                         prospettiva di utilizzo a lungo ter-          operativa della Network Automa-           ste nella rete OPM che ripartisce
                                                                                         mine), la loro diffusione sparsa nel          tion, di rispondere agli stringenti       il territorio nazionale in 30 Macro
LA R-EVOLUTION DEL TRASPORTO - Gruppo TIM
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                                                                                                                        (RTR), ciascuna con almeno due         trasmissive di generazioni prece-       tion (RA), che collega le sedi di
                                                                                                                        punti di interconnessione con          denti.                                  centrale periferiche ai Feeder.
                                                                                                                        la Rete di Trasporto Nazionale
                                                                                                                        (RTN).                                 La struttura ad albero della rete,      Anche dal punto di vista architet-
                                                                                                                                                               che concentra il traffico verso i       turale i due segmenti sono diversi
                                                                                                                        Oggi le reti regionali sono caratte-   PoP Nazionali, determina un diffe-      e sono posti in comunicazione al
                                                                                                                        rizzate dalla stratificazione di di-   renziale nella capacità trasmissiva     livello delle sedi Feeder, come me-
                                                                                                                        verse tecnologie. Questa situazio-     necessaria, che è minore verso le       glio descritto in seguito.
                                                                                                                        ne eterogenea determina enormi         sedi periferiche e via via crescen-
                                                                                                                        differenze nelle prestazioni della     te verso il livello intermedio di ag-   Il segmento RC, che comprende
                                                                                                                        connettività offerta da ciascuna       gregazione (Feeder) e poi verso gli     tutte le sedi Feeder e altri impor-
                                                                                                                        sede ed una grande disottimizza-       stessi PoP Nazionali.                   tanti snodi di rete, è caratterizzato
                                                                                                                        zione a livello operativo.                                                     da una maglia di collegamenti resa
                                                                                                                                                               Questa circostanza ha reso conve-       possibile dalla buona disponibilità
                                                                                                                        Il progetto R-Evolution prevede        niente suddividere ciascuna delle       di cavi in questo segmento di rete.
                                                                                                                        la diffusione di apparati ROADM        14 reti regionali in due segmenti       La magliatura consente di riparti-
                                                                                                                        in tutte le sedi COLT, in modo da      disgiunti con caratteristiche pre-      re il traffico su più instradamenti
                                                           1
                                                           L’evoluzione del progetto R-Evolution nel layer IP del       uniformare ed adeguare la capa-        stazionali diverse, il Regional Core    diversi, garantendo al contempo
                                                           segmento di raccolta e aggregazione                          cità di connettività ed abilitare la   (RC), che collega i Feeder ai PoP       maggiore capacità trasmissiva e
                                                                                                                        dismissione di tutte le tecnologie     Nazionali, e il Regional Aggrega-       protezione dai guasti.

Aree (MAN) che fanno capo cia-         che fa capo a ciascun Feeder ne         Packet Regional) e costituito dai
scuna ad un PoP di backbone na-        costituisce il Bacino di Raccolta.      Local Aggregator, che uniforma le
zionale (fanno eccezione le MAN        L’estensione capillare del layer IP,    tecnologie di raccolta con grandi
di Roma e di Milano che hanno 2        prevista dal progetto R-Evolution,      benefici in termini di prestazioni,                                                                                                  2
PoP ciascuna, per un totale di 32      si realizza introducendo nuovi rou-     efficienza nell’utilizzo di risorse di                                                                                               Schema
PoP nazionali). In ciascuno di tali    ter denominati “Local Aggregator”       rete ed effort operativo.                                                                                                            architetturale di una
                                                                                                                                                                                                                    Rete Trasmissiva
PoP si trova una coppia di nodi Me-    in ciascuna sede periferica, che                                                                                                                                             Regionale
tro, router di grande capacità che     non sia già sede di Feeder.             Per migliorare l’affidabilità com-                                                                                                   R-Evolution
assicurano la raccolta del traffico                                            plessiva, inoltre, ciascun Local
dell’intera MAN.                       La funzione di questi apparati è        Aggregator viene collegato tra-
                                       quella di raccogliere tutte le esi-     mite link ottici su DWDM ad una
In ciascuna MAN esiste poi un li-      genze di connettività della sede,       coppia di nodi Feeder, in modo
vello intermedio di aggregazione       che oggi vengono veicolati ai Fee-      che in caso di fault di uno dei due,
costituito dai Feeder, che sono ro-    der in svariati modi (switch ether-     il secondo possa continuare a tra-
uter che raccolgono il traffico ori-   net, PTN, OLT, DSLAM, fibra nuda).      sportare il traffico verso il Metro.
ginato dalle sedi periferiche e lo
inoltrano in forma aggregata ver-      Agli attuali due livelli di aggrega-    Il layer DWDM
so i nodi Metro. I Feeder costitui-    zione della rete OPM (Metro/Fee-        Il layer trasmissivo regionale di
scono il perimetro della rete OPM      der), quindi, si aggiunge un terzo      TIM è territorialmente ripartito
e l’insieme delle sedi di centrale     livello denominato OPR (Optical         in 14 Redi di Trasporto Regionali
LA R-EVOLUTION DEL TRASPORTO - Gruppo TIM
48                                      APPROFONDIMENTO                             notiziariotecnico       anno 29  3/2020                             APPROFONDIMENTO
                                                                                                                                                                                                                          49

Il DWDM e i nodi ottici                                                                                       macro-gruppi di funzionalità, per cominciare quella
                                                                                                              di trasduzione ottica-elettrico-ottica, di interfaccia
                                                                                                              verso l’esterno della rete e che permette di adattare
                                                                                                                                                                          quali solo i canali ottici in pass-through attraversa-
                                                                                                                                                                          no la matrice ottica mentre i canali ottici generati
                                                                                                                                                                          localmente dai transponder/muxponder sono rigida-
                                                                                                              il bit rate e la frequenza di un generico servizio clien-   mente associati ad una direzione (directional) e la
                                                                                                              te al bit rate e alle frequenze compatibili con la loro     loro frequenza è definita dalla porta del (de)multi-
                                                                                                              multiplazione nella rete ottica.                            platore fisso al quale sono connessi (colored); quelli
DWDM è l’acronimo di Dense Wavelength Di-           in frequenza sono gli OADM (Optical Add-Drop Mul-                                                                     Colorless-Directionless – Flexgrid (CD-F) in Fig.c, nei
vision Multiplexing e si riferisce ad una ormai     tiplexer).                                                La funzionalità viene associata ai componenti HW            quali tutti i canali ottici generati nel nodo possono
consolidata tecnologia, che permette di mul-                                                                  detti Transponder (se il bit rate del servizio cliente è    essere attestati su qualsiasi porta del (de)multipla-
tiplare su una sola coppia di f ibre in un unico    Le frequenze multiplate sono spaziate tra loro se-        paragonabile a quello del canale ottico) e Muxpon-          tore (colorless) e possono essere instradati verso una
f lusso ottico f ino ad oltre 96 lunghezze d’on-    condo una griglia di riferimento (ITU G.694.1) fissa      der (se il bit rate dei client è molto più piccolo di       qualunque direzione del nodo (directionless), ma la
da (chiamate anche frequenze o colori o canali      per i bit-rate sino a 200Gbit/s o variabile (Flex-grid)   quello del canale ottico e su questo possono essere         matrice ottica non può gestire più cross-connessioni
ottici) ad un estremo di una connessione e di       per i bit rate più elevati.                               multiplati a divisione di tempo più servizi cliente); la    locali con la stessa frequenza; nei R-OADM Colorless-
separare all’altro estremo ogni singola lunghez-                                                              funzionalità di commutazione ottica è il cuore di un        Directionless-Contentionless-Flexgrid (CDC-F) viene
za d’onda; i nodi che nelle reti di trasporto ot-   Le componenti fondamentali di un OADM, oltre quel-
tiche attuano l’operazione di (de)-multiplazione    la di (de)-multiplazione, possono essere riferite a tre
                                                                                                                                                                          superato anche il limite sul riutilizzo di una stessa
                                                                                                                                                                          frequenza per i canali generati localmente: la matri-
                                                                                                              nodo e permette di instradare ciascun canale di un          ce ottica può instradare su direzioni distinte canali
                                                                                                              OADM su uno dei flussi aggregati del nodo (o dire-
                                                                                                              zioni o degree): se l’instradamento è fatto con una
                                                                                                              bretella fisica (o patchcord ottica) che richiede un        ottici con la stessa frequenza.
                                                                                                              intervento manuale diretto, il nodo è detto Fixed-          Infine la funzionalità di amplificazione fa in modo
                                                                                                              OADM (FOADM), vedi Fig.a; se invece si è in grado           che la potenza luminosa del flusso aggregato in usci-
                                                                                                              di decidere la direzione di una singola frequenza uti-      ta da un nodo sia opportunamente amplificata per
                                                                                                              lizzando una matrice ottica di commutazione ricon-          permettere la trasmissione tra OADM posti a distan-
                                                                     A-B-C
                                                                     Caratterizzazione di una rete DWDM       figurabile da sistema di gestione, il nodo viene det-       ze geografiche (da qualche decina sino a un centi-
                                                                                                              to Reconfigurable-OADM o ROADM: esistono molte              naio di km con gli amplificatori utilizzati in ambito
                                                                                                              varianti di ROADM, quelli Colored-Directional (b) nei       terrestre).

                                                                                                                                                                                               Rossella.Tavilla@telecomitalia.it
LA R-EVOLUTION DEL TRASPORTO - Gruppo TIM
50                                                                                                                    notiziariotecnico   anno 29  3/2020                                                                                             51

                                                                                                                                             R-Evolution DWDM                        TIM ha sperimentato sinora la           As You Grow (PAYG), per consen-
                                                                                                                                                                                     potenza di trasporto del DWDM           tire di costruire una rete quanto
                                                                                                                                             Le reti di trasporto DWDM sono          ed ha verificato gli impatti di pro-    più possibile provisioning ready e
                                                                                                                                             utilizzate per il trasporto traspa-     cesso ed economici di apparati          zero-touch: tutti i nodi di un arco
                                                                                                                                             rente su grandi distanze geogra-        con flessibilità limitata e con la      previsti dal PdS, come le compo-
                                                                                                                                             fiche e su una sola coppia di fibre     necessità di interventi manuali in      nenti ottiche di amplificazione
                                                                                                                                             ottiche, di una molteplicità di ser-    fase di provisioning e delivery di      e di multiplazione, sono infatti
                                                                                                                                             vizi cliente ad elevato bit-rate (da    un nuovo servizio.                      installati alla prima esigenza di
                                                                                                                                             1Gbit/s sino a 100Gbit/s), diversi                                              connettività IP tra uno degli LA e
                                                                                                                                             tra loro per protocollo, velocità       La proposizione elaborata per la        i Feeder, ma i restanti nodi sono
                                                                                                                                             e applicazioni con throughput           rete ottica di R-Evolution ha l’am-     attivati, con un meccanismo di
                                                                                                       3                                     complessivi di rete elevatissimi.       bizione di spostare la nuova rete       licenze, solo quando il traffico vi
                                                                                                       Caratterizzazione di una rete
                                                                                                                                             Per caratterizzare una rete ottica      DWDM verso performance mol-             sarà terminato.
                                                                                                       DWDM
                                                                                                                                             possono essere analizzati diversi       to elevate (vedi linea continua
                                                                                                                                             parametri, ma per avere un focus        in Fig.3), rilasciando in esercizio     Nel perimetro Regional Core i
                                                                                                                                             sulla sua capacità complessiva          nodi ROADM CD-F che possono             nodi sono tutti ROADM Colored-
                                                                                                                                             di trasporto e sulla sua facilità di    multiplare sino a 80 canali ottici      Directional, che possono svilup-
                                                                                                                                             utilizzo possiamo riferirci a 3 in-     a 200Gbit/s su ciascuna loro dire-      parsi sino a 6 direzioni, ciascuna
l segmento RA, che comprende                     so che dovessero avere le stesse                      cogliere gli apparati di acces-       dicatori:                               zione, con l’obiettivo di superare      con 80 canali a 200Gbit/s: que-
le rimanenti sedi COLT, è carat-                 funzionalità attuali e innovative                     so fisso e mobili, tra cui i nodi     1. Il numero di canali multiplati       le limitazioni emerse in anni di        sta configurazione permette di
terizzato da archi che rilegano un               dei Feeder di OPM, ma taglia in-                      mobili 5G, nativi a 10G,                   su una coppia di fibre;            esperienza diretta e di mettere a       mantenere contenuti i costi di
certo numero di sedi alla coppia di              feriore, dato il bacino di raccolta               • La QoS evoluta, per dare a              2. Il massimo bit rate di ciascu-       disposizione dei processi di crea-      prima installazione, ma allo stes-
Feeder di afferenza.                             ridotto, e quindi prezzo inferiore.                   ciascun servizio il trattamento            no di essi;                        tion e provisioning nuovi ed effi-      so tempo consente a tutti i nodi
Questo schema di collegamento                    Il requisito fondamentale riguar-                     corretto in base alle esigenze,       3. La flessibilità nel (re)instra-      caci strumenti.                         di evolvere, senza alcun impatto
consente di ottimizzare l’impiego                da le funzionalità di routing IP/                 • Un'elevata affidabilità e la                 damento del traffico;                                                      sul traffico, verso una configu-
di fibra ottica, risorsa scarsa nel-             MPLS, per poter costituire i mat-                     fast recovery da guasti (
LA R-EVOLUTION DEL TRASPORTO - Gruppo TIM
52                                                APPROFONDIMENTO                                notiziariotecnico        anno 29  3/2020                                      APPROFONDIMENTO
                                                                                                                                                                                                                                                           53

Le tecnologie innovative                                                                                                    ne mai raggiunta in precedenza sulle reti TIM e potrebbe
                                                                                                                            essere utilizzata anche per altre applicazioni e servizi.
                                                                                                                                                                                                      SDN e Automation
                                                                                                                                                                                                      La principale applicazione della Network Automation sul-

nel layer IP
                                                                                                                                                                                                      la rete OPM/OPR riguarda la fase di inserimento in rete
                                                                                                                            Segment Routing                                                           (Network Creation - NC) dei nuovi LA. Vista la numerosità
                                                                                                                            Il Segment Routing2 è uno strumento che permette, in-                     degli apparati da dispiegare in tempi ristretti, sono sta-
                                                                                                                            sieme alla QoS e alle VPN, di realizzare la Network Slicing,              ti sviluppati dei package di automazione per facilitare e
In questo box di approfondimento vediamo nel detta-            rete OPM. Si realizza mediante l’installazione in ogni MAN   espansione del concetto di slicing definito dal 3GPP per la               parallelizzare le attività necessarie. Come riportato nella
glio le principali funzionalità innovative del layer IP.       di due Master Clock, che ricevono dal GPS il segnale di      Core Network 5G, creando delle “fette” logiche della rete                 figura B, dopo le prime due fasi di installazione fisica e di
                                                               sincronismo, lo inviano ai Metro, che lo rigenerano e lo     con SLA garantiti. Il SR consente infatti, di differenziare               configurazione minimale (per la raggiungibilità da remo-
Sincronizzazione di Fase                                       passano ai Feeder e questi ai LA, che lo forniscono infine   il percorso in rete di un servizio in base alla latenza, alla             to del nodo), vengono eseguite automaticamente le con-
I nodi mobili 5G e LTE advanced richiedono la sincroniz-       ai nodi mobili: ogni apparato dati della catena tra il Ma-   disponibilità di banda , o alla completa differenziazione di              figurazioni sui nodi LA e sugli altri nodi di rete coinvolti,
zazione di fase, oltre a quella in frequenza, per imple-       ster Clock ed il nodo mobile deve supportare la funziona-    risorse di rete, in modalità evoluta e semplificata rispetto              previste all’interno delle norme di NC.
mentare nuovi servizi, raggiungere throughput elevati          lità di “Boundary clock” (vedi figura A); inoltre il DWDM    al tradizionale Traffic Engineering RSVP. Il Segment Rou-                 L’automazione della NC è diventata operativa fin dalle
ed ottimizzare l’utilizzo delle risorse radio. Il metodo più   che collega gli apparati deve essere perfettamente tra-      ting è stato standardizzato in ambito IETF ed è alla base                 prime attivazioni: si può quindi dire che i LA di R-Evolution
semplice per fornire tale sincronizzazione di fase è instal-   sparente al segnale di sincronizzazione.                     della futura integrazione IP+ottico.                                      nascono già “automatizzati”.
lare un ricevitore GPS per ogni sito mobile, ma è anche il     La sincronizzazione di fase sarà disponibile su tutte le
più costoso, quindi in TIM si è studiata e messa a punto       MAN entro fine 2020. La soluzione di fornitura del sincro-                                                                                                   Lorella.Parmeggiani@telecomitalia.it
una soluzione innovativa che prevede la distribuzione su       nismo di fase tramite la rete OPM presenta una precisio-

           A
           Schema di rete di sincronizzazione
           su OPM (fonte Luciano Venuto)

                                                                                                                                                                                                                                               B
                                                                                                                                                                                                                                               Processo di
                                                                                                                                                                                                                                               automazione
                                                                                                                                                                                                                                               di Network
                                                                                                                                                                                                                                               Creation
                                                                                                                                                                                                                                               per i Local
                                                                                                                                                                                                                                               Aggregator
                                                                                                                                                                                                                                               (fonte Assunta
                                                                                                                                                                                                                                               Falco e Matteo
                                                                                                                                                                                                                                               Cravero)

                                                                                                                            2) Per tutorial sul Segment Routing si può consultare il sito https://www.segment-routing.net
LA R-EVOLUTION DEL TRASPORTO - Gruppo TIM
54       APPROFONDIMENTO   notiziariotecnico   anno 29  3/2020                            APPROFONDIMENTO
                                                                                                                                                       55

I Piani di Struttura di
                                               I Piani di Struttura sono documenti che descrivo-         questi, rispettando il descritto criterio di diversi-
                                               no l’architettura e la struttura delle reti di TIM,       ficazione.
                                               intendendo per architettura lo schema logico che
                                               rappresenta la rete, mentre per struttura il detta-       Una volta definite in questo modo le coppie di

								R-Evolution
                                               glio degli apparati utilizzati, delle sedi di centrale    Feeder ed i relativi bacini di sedi di afferenza, si
                                               nelle quali gli apparati vengono installati, nonché       è passati a definire la struttura dei collegamenti
                                               dei portanti fisici (cavi in fibra ottica) che collega-   trasmissivi necessari, che rispondono ai requisiti
                                               no apparati in sedi diverse.                              di massima diversificazione (per migliorare l’affi-
                                                                                                         dabilità della rete) e di minimo consumo di fibre,
                                               I Piani di Struttura sono generati, quindi, come          anche tramite la massimizzazione delle sedi per
                                               conseguenza delle scelte tecnologiche ed archi-           coppia Feeder senza superare i vincoli tecnologici
                                               tetturali, ma, al tempo stesso, possono portare           (max 9 apparati WDM attraversati).
                                               essi stessi a modifiche architetturali. Di fatto la
                                               definizione dell’architettura di rete e dei relativi      Anche in questo caso l’informatica ci è venuta in
                                               Piani di Struttura è un processo iterativo, che cer-      soccorso con un algoritmo sviluppato ad hoc mo-
                                               ca di cogliere tutti i vantaggi tecnici, operativi ed     dificando l’algoritmo di Dijkstra, noto in lettera-
                                               economici dall’applicazione in rete della tecnolo-        tura per la ricerca di cammini minimi all’interno
                                               gia scelta.                                               di un grafo.

                                               Nel caso del Progetto R-Evolution di TIM, per             I risultati sono stati quindi integrati da un attento
                                               esempio, l’idea di attestare ciascun Local Aggre-         lavoro di analisi e verifica in stretta collaborazio-
                                               gator ad una coppia di Feeder è nata proprio in           ne con le strutture di Planning Territoriale: non è,
                                               fase di definizione della struttura di rete, vedendo      infatti, possibile estrapolare in modo automatico
                                               che, la maggior parte dei percorsi dei cavi in fibra,     le informazioni di dettaglio sulle strutture di posa
                                               da una sede di centrale al Feeder di afferenza,           non diversificate, le fibre ad elevata guastabilità
                                               passa, in seconda via, anche da un'altra sede Fee-        o le relazioni di traffico privilegiate.
                                               der. La variazione architetturale suggerita in fase
                                               di definizione strutturale inoltre migliora l’affida-
                                               bilità della rete senza costi aggiuntivi.
                                                                                                                            mariachiara.bossi@telecomitalia.it
                                               Per semplificare l’operatività si è tuttavia richie-
                                               sto che le coppie Feeder da definire nei Piani di
                                               Struttura fossero fisse, ovvero che tutti i Local
                                               Aggregator di una data area fossero raccolti dalla
                                               stessa coppia Feeder (i Feeder sono monogami!).

                                               A questo scopo è stato sviluppato un algoritmo
                                               che, da un lato, individua per ciascuna sede di
                                               centrale i due Feeder più vicini raggiungibili con
                                               due percorsi in fibra massimamente disgiunti e,
                                               dall’altro, trova le coppie di Feeder che consento-
                                               no di massimizzare il numero di sedi attestabili a
LA R-EVOLUTION DEL TRASPORTO - Gruppo TIM
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vizi 100Gbe o di un mix dei due       Conclusioni                             quindi facilmente accessibile, più    ACRONIMI
bit-rate: le unità Muxponder pos-                                             affidabile, facilmente gestibile, e
sono essere comunque installate       TIM sta “R-Evolutionando” il seg-       adattabile a nuovi scenari.           1. COLT (Central Office Long Term) Centrale che nei                  Multiplexing), può essere fisso (FOADM) o
e completamente equipaggiate          mento di Raccolta e Aggregazio-                                                  piani di trasformazione di lungo termine di TIM                   riconfigurabile (ROADM)
per garantire il principio di una     ne: il 5G, il video su internet e più   Per ottenere questo risultato sono       rimane necessaria per raccogliere la clientela              9.    OLT. (Optical Line Termination) Elemento ottico
rete Zero-Touch e Provisioning        in generale la prospettiva di forte     state valutate le architetture più       NGAN mediante una rete di distribuzione in Fibra                  della rete PON (Passive Optical Network) che svolge
Ready e un meccanismo di licenze      crescita di traffico determinano        idonee, selezionate le migliori          Ottica.                                                           la funzione di interfaccia tra la PON stessa e la rete
permette l’attivazione delle inter-   l’esigenza di una rete con migliori     tecnologie, aggiornati i processi     2. DSLAM. (Digital Subscriber Line Access Multiplexer)               di Backbone. OLT è collocato in sede di centrale
facce client solo quando ve ne è      prestazioni, più flessibile ed ef-      operativi e infine, ora, si sta co-      Apparato Multiplatore di Linee di Accesso Digitali:         10.   OPM. Optical Packet Metro, E’una rete metro-
richiesta.                            ficiente, capillarmente diffusa e       struendo la nuova rete ■                 elabora segnali digitali di diversi clienti, le cui linee         regionale di raccolta che fornisce connettività
                                                                                                                       sono attrezzate di tecnologie xDSL, e ne multipla le              Ethernet e IP per il traffico di rete fissa e mobile,
                                                                                                                       comunicazioni su un collegamento ad alta velocità                 nonché per la clientela Retail o Wholesale.
                                                                                                                       verso la dorsale internet.                                        E’costituita da router IP distribuiti su tre livelli
                                                                                                                    3. DWDM (Dense Wavelength Division Multiplexing)                     gerarchici di aggregazione: Local Aggregator,
                                                                                                                       Tecnologia per multiplare e trasmettere                           Feeder e Metro, interconnessi tra loro in double
                                                                                                                       contemporaneamente segnali ottici con differenti                  homing mediante link in doppia via fisicamente
                                                                                                                       lunghezze d’onda lungo una singola coppia di fibre                diversificata (ove possibile).
                                                                                                                       ottiche al fine di aumentare la quantità di banda           11.   PDH. Plesiocronous Digital Hierarchy E’ una
                                                                                                                       disponibile.                                                      tecnologia di livello fisico, ossia di trasporto,
                                                                                                                    4. FOADM. Fixed Optical Add Drop Multiplexer E’                      usato per la multiplazione a divisione di tempo
                                                                                                                       un multiplatore ottico in grado di commutare                      e la successiva trasmissione digitale di telefonia
                                                                                                                       traffico in un sistema WDM (Wavelength-Division                   e dati in reti di telecomunicazioni geografiche su
                                                                                                                       Multiplexing) utilizzando permute in fibra realizzate             fibra ottica, cavo elettrico o ponte radio. Non è
                                                                                                                       in situ                                                           necessaria una rete di sincronizzazione a scapito
                                                                                                                    5. IP/MPLS . (Internet Protocol/Multi Protocol                       di un aggravio economico e operativo rispetto alla
                                                                                                                       LabelSwitching) Protocollo di commutazione a                      tecnologia SDH
                                                                                                                       pacchetto che ottimizza le prestazioni della rete           12.   PoP (Point Of Presence) Il POP è un punto di
                                                                                                                       mediante la mappatura del flusso di dati end-                     accesso alla rete (router), fornito da un Internet
                                                                                                                       to-end (IP) sul traffico tra nodi di rete adiacenti               Service Provider (ISP), in grado di instradare il
                                                                                                                       contrassegnato da Label con significato locale, su                traffico per gli utenti finali connessi ad esso.
                                                                                                                       cui si basa la commutazione dei router (MPLS).              13.   PTN. (Packet Transport Network). E’una classe di
                                                                                                                       L’MPLS è usato anche per “imbustare” il traffico                  apparati che implementa nativamente le tecnologie
                                                                                                                       Ethernet non IP, e simulare la connettività di livello            SDH e Ethernet, ovvero è in grado di trasportare e
                                                                                                                       2.                                                                commutare separatemente entrambi questi due tipi
                                                                                                                    6. MAN. Metropolitan Area Network, Macro area di                     di traffic. E’ utilizzata per collegare sedi di Centrali
                                                                                                                       raccolta di traffico IP/Ethernet                                  minori, periferiche, a sedi maggiori, che è un caso
                                                                                                                    7. EC. Edge Computing, architettura di rete che abilita              di utilizzo dove accanto a traffico a pacchetto (es.
                                                                                                                       la capacità di cloud computing o di servizi IT in                 backhauling di siti mobili e di accesso broadband) si
                                                                                                                       prossimità del cliente                                            può trovare anche traffico a circuito (es. telefonia,
                                                                                                                    8. OADM. Optical Add Drop multiplexer E’ un                          backhauling 2G).
                                                                                                                       multiplatore ottico in grado di commutare                   14.   ROADM. (Reconfigurable Optical Add-
                                                                                                                       traffico in un sistema WDM (Wavelength-Division                   Drop Multiplexer) E’ un multiplatore ottico
LA R-EVOLUTION DEL TRASPORTO - Gruppo TIM
58                                                                                               notiziariotecnico      anno 29  3/2020                                                                                                              59

    riconfigurabile da remoto in grado di commutare            17. SDN. Software Defined Network, controllo
    traffico in un sistema WDM (Wavelength-Division                centralizzato e intelligente di singoli componenti                        Raffaella Asmone            raffaella.asmone@telecomitalia.it

    Multiplexing).                                                 hardware tramite software                                                 Raffaella Asmone opera nel gruppo di Network Architecture con il ruolo di coordinamento del Piano
                                                                                                                                             Tecnologico di Gruppo e dal 2019 si occupa del Piano triennale delle architetture della rete metro regionale.
15. RSVP: Resource reSerVation Protocol, è un                  18. VPLS. Virtual Private Lan service, servizio di tipo                       Si è laureata nel 1990 in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso l’Università “la Sapienza” di Roma ed è
    protocollo di trasporto finalizzato a prenotare                multipoint to multipoint che consente l’emulazione                        entrata nello stesso anno in Telecom Italia (SIP). Dopo l’anno di corso di specializzazione presso la SSGRR e il
                                                                                                                                             Brooklyn Polytechnic ha lavorato nella Pianificazione Strategica occupandosi dello di sviluppo di nuovi servizi
    risorse logiche o fisiche, utilizzato in particolare per       di LAN Ethernet su una rete IP/MPLS                                       per la clientela Consumer e sulla Rete Intelligente. Nel 1995 effettua un’internship presso Bellcore NJ (Telcordia,
    traffic engineering                                        19. VPN (Virtual Private Network). E’una rete                                 iconective) sullo sviluppo delle reti a Larga Banda in fibra ottica. Nel 2001 entra in TILAB occupandosi di
                                                                                                                                             standardizzazione e IPR e dal 2006 inizia la sua attività di coordinamento del Piano Tecnologico di gruppo. Nel
16. SDH. (Synchronous Digital Hierarchy) E’ una                    progettata per cliente business o un ente pubblico                        2014 passa nell’area di Planning and Architectures mantenendo la guida del Piano Tecnologico e lavorando
    tecnologia di livello fisico, ossia di trasporto, usato        o per uno specifico servizio, utilizzando le                              al Piano di Sviluppo triennale.

    per la multiplazione a divisione di tempo e la                 infrastrutture di un carrier, e che opera in modo da
                                                                                                                                             Paolo Gelosia        paolo.gelosia@telecomitalia.it
    successiva trasmissione digitale di telefonia e dati           sembrare una rete fisica dedicata a quello specifico
                                                                                                                                             Paolo Gelosia dal 2017 si occupa di architetture delle reti di trasporto nazionali e regionali e in questo ambito
    in reti di telecomunicazioni geografiche su fibra              utilizzatore.                                                             ha curato la definizione del Progetto R-Evolution.
    ottica, cavo elettrico o ponte radio. E’ caratterizzata                                                                                  Laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso l’Università La Sapienza di Roma, dopo una esperienza
                                                                                                                                             come system integrator presso la Ernst & Young Consultants, nel 1996 è entrato in Telecom Italia dove si è
    da un sincronismo comune a tutti gli apparati                                                                                            occupato del testing dei sistemi di gestione nell’ambito della linea di Esercizio. Dal 2001 è stato responsabile
    presenti in rete.                                                                                                                        del Provisioning dei collegamenti trasmissivi sulla rete SDH e DWDM, partecipando a progetti come la
                                                                                                                                             migrazione su IP del traffico voce nazionale e la realizzazione della rete mobile di terza generazione. Dal 2008
                                                                                                                                             è passato alla linea di Pianificazione dove si è occupato del Piano di Sviluppo tecnico-economico, di progetti
                                                                                                                                             di cofinanziamento pubblico e del dimensionamento degli investimenti per la Rete di Trasporto Regionale.

                                                                                                                                             Lorella Parmeggiani             lorella.parmeggiani@telecomitalia.it
                                                                                                                                             Lorella Parmeggiani dal 2006 coordina le attività di Ingegneria delle Reti Metro IP di TIM, conducendo
                                                                                                                                             l’industrializzazione di nuovi servizi e apparati della rete OPM e il progetto R-Evolution.
                                                                                                                                             Si è laureata con lode in Ingegneria Elettronica, indirizzo Telecomunicazioni, presso l’Università di Bologna.
                                                                                                                                             Entrata in Telecom Italia nella Direzione Territoriale Centro Nord, dal 1998 opera in Direzione Generale
                                                                                                                                             Technology, prima occupandosi di norme di realizzazione per impianti in fibra ottica, poi di sviluppo apparati
                                                                                                                                             di rete di accesso fissa e infine passando alle Reti Dati, con la nascita delle MAN GBE per clienti Business e
                                                                                                                                             poi di OPM, la rete Metro convergente multiservizio di TIM, con un’intermezzo di project management sul
                                                                                                                                             Backbone IP (OPB).

                                                                                                                                             Rossella Tavilla            rossella.tavilla@telecomitalia.it
                                                                                                                                             Rossella Tavilla lavora nel gruppo di Ingegneria della rete ottica e cura le evoluzioni a breve e medio termine, gli
                                                                                                                                             sviluppi tecnologici e le sinergie delle reti DWDM metro-regionali. Ha lavorato alla definizione, alla validazione
                                                                                                                                             e al rilascio in esercizio di tutte le reti WDM metro-regionali di TIM e continua ad affrontarne tutti gli aspetti di
                                                                                                                                             integrazione gestionale e processiva. RT ha conseguito la Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso
                                                                                                                                             l’Università “la Sapienza” di Roma ed è entrata in Telecom Italia nel 2000.
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