Nuove tecnologie per la formazione degli insegnanti - Italian ...

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Nuove tecnologie
per la formazione
degli insegnanti
Le nuove possibilità di relazione offerte dalla tecnologia

Introduzione                                     · utilizzare metodi, contenuti e strumenti       Rosa Maria Bottino,
Nel nostro lavoro di ricerca affrontiamo il         informatici per trasformare e migliorare      Giampaolo Chiappini
problema della formazione in servizio degli         l’insegnamento nell’ambito dei vari cur-      Ricercatori IMA-CNR,
                                                                                                  Genova
insegnanti e, in particolare, il problema del-      ricula disciplinari.                          {bottino,chiappini}
la formazione all’uso delle nuove tecnolo-       La formazione degli insegnanti deve essere       @ima.ge.cnr.it
gie dell’informazione e della comunicazio-       adeguata al raggiungimento di questi due
ne (ICT) nel loro doppio ruolo di strumento      obiettivi. In questi anni il problema della
per la didattica in classe e di strumento me-    formazione degli insegnanti è stato affron-
diatore del processo di formazione degli in-     tato con modi e approcci diversi.
segnanti.                                        Il Piano Nazionale Informatica (PNI) è sta-
In un articolo comparso sul numero prece-        ta la prima iniziativa di formazione a livello
dente di questa rivista [vedi, Bottino &         nazionale degli insegnanti in servizio (inse-
Chiappini, 1998] abbiamo affrontato il pri-      gnanti di matematica e fisica in un primo
mo aspetto, cioè l’uso delle ICT nella di-       tempo e di materie letterarie successiva-
dattica in classe, concentrando l’analisi sul    mente) volto a fornire i primi rudimenti di
loro ruolo nella didattica della matematica;     informatica e di uso delle tecnologie nei
in questo articolo, affronteremo il problema     vari ambiti disciplinari.
del ruolo delle ICT nella formazione degli       Tale piano, anche se non è stato l’unica ini-
insegnanti.                                      ziativa di formazione per quanto riguarda
La progettazione di efficaci forme di for-       l’uso delle nuove tecnologie, è stato certa-
mazione e aggiornamento è cruciale per           mente la prima e la più importante realizza-
l’effettivo realizzarsi dei processi di inno-    zione a livello istituzionale centrale ed ha
vazione e cambiamento nella scuola, pro-         coinvolto un grande numero di scuole. Tale
cessi che attualmente appaiono sempre più        piano di formazione è stato realizzato attra-
necessari data la rapida obsolescenza del        verso corsi residenziali per insegnanti (del-
sapere da insegnare in molti campi e la pre-     la durata di circa un mese) in cui si alterna-
senza sempre più diffusa di nuove tecnolo-       vano lezioni tradizionali ad esercitazioni al
gie che comportano spesso un cambiamen-          calcolatore. La metodologia utilizzata è sta-
to di contenuti e di metodologie nell’inse-      ta “a cascata”, cioè il piano è stato attuato
gnamento.                                        attraverso formatori che erano insegnanti in
Per quanto riguarda l’introduzione delle         servizio specificatamente selezionati e for-
ICT nella scuola, osserviamo che negli ulti-     mati per poter poi a loro volta formare altri
mi 15-20 anni la spinta al cambiamento si è      insegnanti.
orientata verso il perseguimento dei se-         Altre iniziative di aggiornamento e di for-
guenti obiettivi principali:                     mazione in servizio sono state condotte a
· costruire negli studenti nuove competen-       livello locale coinvolgendo un numero di
   ze in grado di permettere loro l’inseri-      scuole più limitato. Attualmente, il Piano di
   mento in una società che le tecnologie        Sviluppo delle Tecnologie Didattiche del
   informatiche stanno modificando profon-       Ministero della Pubblica Istruzione prevede
   damente;                                      che ogni scuola organizzi e attui la forma-

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zione necessaria per lo sviluppo dei propri       pensi, ad esempio, al costruttivismo, alla
     progetti anche in collegamento con centri         teoria socio-culturale di Vigotsky, all’ap-
     di ricerca e/o di formazione esterni.             prendimento contestualizzato o situated
     Con questo lavoro intendiamo portare un           learning. L’evoluzione della tecnologia ha
     contributo al dibattito relativo ai modi e al-    fornito strumenti che hanno reso praticabile
     le forme più efficaci per realizzare una for-     l’implementazione di modelli di formazio-
     mazione nell’uso delle ICT in grado di in-        ne basati sul lavoro cooperativo, la condivi-
     cidere in modo significativo sui processi di      sione e la rielaborazione delle esperienze,
     insegnamento ed apprendimento nei vari            l’accesso all’informazione distribuita, coe-
     ambiti disciplinari.                              renti con le teorie di riferimento.
     Quello che attualmente si osserva è che,          Notiamo che questi nuovi modelli di for-
     nonostante gli sforzi profusi in questi anni      mazione sono generalmente sviluppati nel-
     sul terreno della formazione, l’impatto del-      l’ambito di progetti di ricerca condotti da
     le ICT nei vari ambiti disciplinari (non con-     ricercatori in didattica che coinvolgono ri-
     sideriamo qui ovviamente le discipline spe-       stretti gruppi di insegnanti particolarmente
     cifiche relative alla formazione tecnica in       motivati e seguiti. È il caso, ad esempio di
     informatica) è ancora relativamente limita-       studi che riguardano progetti innovativi di
     to. Ciò è dovuto sia alle resistenze di molti     uso delle ICT nell’insegnamento della ma-
     insegnanti al loro effettivo utilizzo in classe   tematica nella scuola primaria e secondaria
     (“perché devo cambiare?”, “che cosa mi of-        [citiamo, ad esempio, Bottino & Chiappini,
     fre in più la tecnologia?”, “sarà poi me-         1997; Bottino & Chiappini, 1998; Hoyles,
     glio?”, ...) sia al peso dei vincoli posti dal    1992; Artigue, 1998], o di studi relativi alla
     sistema scolastico nel suo complesso (nu-         formazione a distanza quali quelli condotti
     mero di argomenti sempre più vasto presen-        presso l’Istituto per le Tecnologie Didatti-
     te nei programmi, tempo limitato, problema        che del C.N.R [Trentin, 1996]. Questi studi
     della valutazione individuale degli studenti,     sono importanti perché consentono di deli-
     mancanza di personale tecnico che aiuti           neare percorsi formativi basati su paradig-
     nella gestione dei laboratori, ecc.).             mi nuovi e di verificarli sperimentalmente
     Notiamo, inoltre che, anche quando l’uso          in situazioni ristrette e, quindi, più facil-
     delle ICT, pur con modi e caratteristiche di-     mente gestibili e modificabili in base ai ri-
     verse, entra nella pratica didattica, spesso si   sultati ottenuti. Un’analisi attenta delle di-
     assiste a cambiamenti superficiali che non        verse esperienze citate consente, ad esem-
     riguardano un effettivo rinnovamento curri-       pio, di estrapolare un insieme di indicazioni
     culare e metodologico.                            che si sono rivelate significative ai fini di
     La ricerca, sia in Italia che all’estero, ha      un efficace aggiornamento:
     messo in luce che il grado di accettazione        • Importanza di partire da un’analisi sia
     con cui le nuove tecnologie entrano nella            epistemologica che pedagogica di ciò
     scuola, può dipendere da diversi fattori, tra        che si insegna e delle difficoltà che gli
     i quali emerge come cruciale il ruolo rive-          studenti possono incontrare.
     stito dalle concezioni sviluppate dagli inse-     • Necessità di esplicitare le ipotesi alla ba-
     gnanti sull’informatica e sull’uso delle tec-        se delle metodologie e dei contenuti in-
     nologie in rapporto a quelle relative alla           novativi che si propongono, le loro carat-
     propria disciplina e al suo insegnamento.            teristiche specifiche e la loro significati-
                                                          vità ai fini dell’apprendimento.
     Verso nuovi modelli e strumenti                   • Opportunità di far assumere un ruolo at-
     per l’aggiornamento degli insegnanti                 tivo all’insegnante sia nella messa a pun-
     in servizio                                          to sia nella sperimentazione di itinerari
     La ricerca ha mostrato la praticabilità e            didattici innovativi.
     l’efficacia di approcci alternativi all’aggior-   • Utilità di far riferimento a risultati del
     namento e alla formazione che consentono             lavoro sperimentale con gli alunni e/o di
     di incidere in modo non superficiale sulle           studiare un insieme di situazioni proble-
     concezioni e i comportamenti degli inse-             matiche scaturite in classe.
     gnanti. Tali approcci si basano su teorie che     • Importanza di stimolare una riflessione
     in questi anni si sono via via affermate, si         da parte degli insegnanti sulle proprie

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pratiche di insegnamento in modo da fa-           attua l’intervento formativo e con altri
   vorire un confronto di idee e di modi di          colleghi impegnati nella stessa attività.
   operare fra individui.                         • offerta di assistenza agli insegnanti fina-
• Utilità di promuovere attività di metaco-          lizzata a orientarli nella sperimentazione
   gnizione strettamente collegate all’atti-         in classe e a favorire il processo di riela-
   vità pratica in classe.                           borazione sulle esperienze condotte. Le
L’approccio ristretto a singole esperienze di        forme di assistenza, così come esplicita-
ricerca benché significativo sul piano delle         te, ad esempio in [Tharp & Gallimore,
idee e dei metodi, difficilmente ha la possi-        1989], sono molteplici (modellazione,
bilità di incidere sul terreno della pratica         gestione della contingenza, dare feed-
didattica ordinaria. Se si assume la prospet-        back, offrire informazioni, porre doman-
tiva delle scelte prese autonomamente dagli          de, delineare una struttura cognitiva).
insegnanti, ovvero indipendentemente da              L’attività di formazione dovrebbe essere
sperimentazioni guidate e controllate, oc-           progettata in modo tale da poter mettere
corre tener conto con particolare attenzione         in atto tali forme di assistenza.
di fattori quali la resistenza al cambiamen-      Le indicazioni che abbiamo brevemente ri-
to, la motivazione all’innovazione, il peso       portato derivano, come si è detto, da ricer-
della tradizione, il peso delle concezioni        che che abbiamo svolto in diversi settori e
che gli insegnanti hanno sviluppato sul pro-      principalmente nel settore della formazione
prio ambito disciplinare e sull’insegnamen-       degli insegnanti di matematica all’uso delle
to in generale, ecc. [per una discussione su      nuove tecnologie. Tuttavia tali studi sono
questi punti si veda, ad esempio, Spitzer,        suffragati da risultati e ricerche riferiti an-
1998].                                            che ad altri contesti. Citiamo a questo pro-
Quest’ultima prospettiva è infatti quella che     posito, ad esempio, le esperienze descritte
consente di collegare la ricerca con l’effet-     in [Collis, 1997; Briano, Midoro & Trentin,
tiva possibilità di realizzare un significativo   1997].
trasferimento di competenze e risultati. Per
esempio, nel lavoro [Bottino & Furinghetti,       Una esperienza in via di realizzazione
in stampa] si discutono alcuni risultati sa-      La messa a punto di modelli di aggiorna-
lienti di una ricerca sulle concezioni mo-        mento che tengano conto delle indicazioni
strate da insegnanti di matematica della          precedentemente riportate richiede di poter
scuola secondaria superiore (formati attra-       far riferimento a strumenti e tecnologie al-
verso il PNI) nell’uso di software per il loro    ternative rispetto a quelle tradizionali. È in-
lavoro di classe. Da questa ricerca emerge        fatti la disponibilità di mezzi adeguati che
il fatto che il processo di innovazione si        consente l’effettiva realizzazione dei sugge-
realizza attraverso piccoli passi che vengo-      rimenti messi in luce dalla ricerca [vedi an-
no accettati dagli insegnanti se essi aderi-      che quanto discusso in Fernandez-Manjon
scono ad obiettivi e bisogni che loro già         & Fernandez-Valmayor, 1997] .
percepiscono come propri. Si evidenziano i        Nel seguito ci riferiremo ad un progetto (il
limiti di una formazione basata su un mo-         progetto ARI-WEB), attualmente in fase di
dello di tipo trasmissivo e la necessità di       avanzata progettazione, che è studiato per
connettere l’acquisizione di nuove compe-         lo sviluppo di attività di formazione a di-
tenze con il loro effettivo utilizzo e verifica   stanza per insegnanti di matematica della
in classe. Ecco allora emergere alcune indi-      scuola dell’obbligo. Tale progetto prevede
cazioni che dovrebbero essere affiancate a        la realizzazione e l’integrazione di siti
quelle precedentemente sintetizzate:              WWW con particolari caratteristiche con
• aggiornamento basato sulla sperimenta-          sistemi per la comunicazione basati su
   zione in aula, dove all’insegnante non         computer conferences, cioè con sistemi che
   vengano solo trasmesse delle conoscen-         gestiscono, con particolari strutturazioni e
   ze, ma, anche, gli sia fornito un aiuto        modalità, la comunicazione tra utenti
   nella programmazione del lavoro e nella        Il progetto prende l’avvio da una ricerca,
   messa a punto di un itinerario didattico.      sviluppata presso il nostro Istituto, il cui
• necessità di favorire lo scambio di opi-        obiettivo era quello di valutare le opportu-
   nioni, problemi, esperienze, ecc. con chi      nità offerte dall’uso delle ICT nell’insegna-

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mento della matematica nella scuola del-           tivi alle sperimentazioni, manuali d’uso in-
     l’obbligo. La ricerca ha riguardato lo svi-        terattivi, itinerari didattici, ecc. La struttura
     luppo e la valutazione di un sistema softwa-       informativa è stata realizzata in modo tale
     re, il sistema ARI-LAB [vedi Bottino &             da rendere disponibili ambienti ipertestuali
     Chiappini, 1997; Bottino & Chiappini,              che potessero consentire un’integrazione
     1998], che integra ambienti di natura diver-       funzionale del diverso materiale a disposi-
     sa (micromondi di manipolazione diretta,           zione. In generale, si è fatto ricorso ad una
     data-base, ambiente per la comunicazione)          struttura a frames, più o meno accentuata a
     ed è finalizzato allo sviluppo di capacità nel     seconda del grado di interconnessione fra
     problem solving aritmetico. Tale sistema è         argomenti che si voleva enfatizzare. Una
     stato ampiamente e approfonditamente spe-          scansione del materiale ad indici strutturati
     rimentato in diverse situazioni scolastiche        è stata inoltre utilizzata per permettere op-
     sia con bambini normodotati che disabili           portunità di lettura e approfondimento di
     (sordi profondi). In particolare, con una          diverso livello. Con la progettazione e la
     classe è stato sperimentato per tutto il ciclo     realizzazione del sito si sono voluti perse-
     della scuola primaria (dalla seconda alla          guire i seguenti obiettivi specifici:
     quinta), integrando il suo uso nello svolgi-       • Relazione fra teoria e pratica. Volevamo
     mento della maggior parte del programma               presentare il progetto in modo da connet-
     di matematica. In ogni sperimentazione                tere la descrizione del sistema ARI-LAB,
     realizzata gli insegnanti delle classi coin-          delle esperienze realizzate e dei risultati
     volte erano sempre presenti e hanno parte-            ottenuti, con una discussione più genera-
     cipato attivamente sia alla messa a punto             le delle ipotesi psicologiche, didattiche e
     degli itinerari didattici sia nel seguire il la-      tecnologiche alla base della sua realizza-
     voro degli studenti al calcolatore. I positivi        zione e, sulla base di ciò, discutere le ca-
     esiti della ricerca in un settore che si è sem-       ratteristiche del sistema e la sua signifi-
     pre mostrato difficile per l’innovazione di-          catività ai fini dell’apprendimento.
     dattica e in cui tradizionalmente gli inse-        • Connessione fra la presentazione delle
     gnanti incontrano notevoli difficoltà, ci             funzionalità del sistema con il loro uti-
     hanno spinto alla realizzazione del progetto          lizzo nelle sperimentazioni in classe. La
     ARI-WEB con l’obiettivo di organizzare, in            presentazione del sistema ARI-LAB è
     modo da renderlo fruibile, il vasto materia-          stata effettuata realizzando due diversi ti-
     le che avevamo a disposizione pensandolo              pi di manuale fra loro interconnessi, uno
     come supporto per attività di aggiornamen-            più sintetico e visuale in cui le diverse
     to basate sulla messa a punto di itinerari di-        funzionalità del sistema sono messe in
     dattici e la sperimentazione in aula. L’inte-         relazione con modi d’uso di tali funzio-
     grazione di tale documentazione con possi-            nalità realizzate nelle diverse sperimen-
     bilità di comunicazione opportunamente                tazioni, l’altro più dettagliato e puntuale,
     studiate e con la possibilità, per gli utenti,        che l’utente può anche scaricare (down-
     di inserire dati relativi alla propria attività,      load) in locale.
     costituisce la base su cui si sviluppa il mo-      • Presentazione di itinerari didattici inte-
     dello formativo che stiamo definendo.                 grata con esempi di realizzazioni fatte
     Nel seguito ne analizzeremo brevemente le             dagli allievi e discussione di problemi e
     caratteristiche principali ed i modi con cui          risultati. La presentazione degli itinerari
     sono state implementate (o sono in via di             didattici seguiti, dei problemi proposti e
     implementazione).                                     delle attività sviluppate nelle sperimenta-
                                                           zioni, è stata connessa con esempi di so-
     Organizzazione                                        luzioni ottenute dagli allievi (di solito
     della struttura informativa                           non un solo esempio ma più di uno per
     La progettazione della struttura informativa          permettere confronti). In questo modo è
     basata sul Web richiedeva di organizzare              anche possibile seguire una lettura “per
     materiale di natura diversa inerente il pro-          allievo” (in un numero selezionato di ca-
     getto ARI-LAB. Tale documentazione com-               si significativi) che consente di farsi
     prendeva, infatti, articoli di ricerca, proto-        un’idea delle difficoltà e dei progressi di
     colli di osservazione in classe; filmati rela-        un singolo studente.

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Comunicazione da e fra utenti                      zioni che, tramite l’uso appropriato della
La comunicazione da e fra utenti è stata           tecnologia, si stabiliscono fra ricerca, for-
progettata considerando sia la possibilità         mazione e innovazione nella pratica didatti-
per l’utente di arricchire nel tempo la strut-     ca ordinaria. Esaminiamole sinteticamente:
tura informativa iniziale inserendo dati e         • La tecnologia, attraverso una struttura-
osservazioni derivanti dal proprio lavoro sia         zione ipertestuale della documentazione,
prevedendo la possibilità di uno scambio              consente di esplicitare il collegamento
organizzato di messaggi, osservazioni,                fra teoria e sperimentazioni realizzate in
commenti, fra utenti diversi attraverso com-          ambito di ricerca. In questo modo è pos-
puter conferences. Dal punto di vista tecni-          sibile rendere fruibile un modello del
co, in un primo tempo si è fatto riferimento          processo di insegnamento/apprendimen-
a prodotti commerciali quali il sistema First         to (nel caso esaminato, del processo me-
Class della Soft. Arc. Inc. e si sta studiando        diato dal sistema ARI-LAB). In tale mo-
l’utilizzo del sistema Domino Notes della             dello vengono esplicitate e descritte al-
Lotus. Aspetti cruciali affrontati nella pro-         cune variabili che sono di interesse per
gettazione della comunicazione sono i se-             gli obiettivi che la ricerca si prefigge. Gli
guenti:                                               insegnanti coinvolti nel processo di for-
• Comunicazione secondo obiettivi e mo-               mazione possono fare costantemente ri-
   dalità multiple (sia non strutturata che           ferimento a tale modello mentre utilizza-
   strutturata tramite form che consentano            no il sistema nella propria classe.
   di ampliare dinamicamente i data-base           • La possibilità offerta di rendere parte in-
   del sistema). È previsto, ad esempio, che          tegrante della struttura informativa il la-
   ogni utente possa inserire dati relativi al        voro realizzato in classe dagli insegnanti
   proprio lavoro in classe attraverso una            (mediante una strutturazione simile a
   strutturazione analoga a quella già pre-           quella utilizzata per le sperimentazioni
   sente nella struttura informativa.                 controllate, ma suscettibile di modifiche
• Supporto all’attività di sperimentazione            in itinere) consente di arricchire i model-
   ed analisi dei risultati. È prevista la figu-      li presentati con gestioni alternative del
   ra di un tutor che, a distanza, segua lo           lavoro in aula che dipendono dalle con-
   svilupparsi delle sperimentazioni attivan-         cezioni dei singoli insegnanti e dalle si-
   do gruppi di discussione (fra insegnanti           tuazioni specifiche di ogni classe. È così
   impegnati, ad esempio, nello stesso tipo           possibile creare un legame fra la speri-
   di sperimentazione), proponendo compi-             mentazione condotta in fase di ricerca e
   ti, richiedendo elaborati che andranno ad          la pratica didattica ordinaria. In quest’ul-
   arricchire la struttura informativa. È             tima entrano in gioco variabili diverse da
   inoltre prevista la comunicazione diretta          quelle precedentemente esplicitate che
   fra utenti secondo diverse modalità (uno           sono specifiche delle differenti situazioni
   a uno, uno a molti, ecc.)                          di apprendimento.
• Collegamento fra la struttura informativa        • Il lavoro in aula introduce nuove proble-
   e la parte di discussione. È prevista l’in-        matiche che possono trovare una sede di
   tegrazione dinamica degli scambi comu-             confronto, di discussione e di analisi nel-
   nicativi derivanti dalle discussioni che si        la computer conference. Scopo di tale
   sono sviluppate nelle computer confe-              confronto ed analisi è l’individuazione e
   rences con la parte documentale e infor-           la chiarificazione delle variabili di ap-
   mativa presente nelle applicazioni di da-          prendimento relative a ciascuna proble-
   ta-base.                                           matica. In tale processo di chiarificazio-
                                                      ne il ricercatore, o il tutor, svolgono un
Discussione                                           ruolo cruciale. Per l’insegnante, il pro-
Dal punto di vista tecnico, la struttura for-         cesso di discussione e di analisi consente
mativa realizzata si basa su un uso della             di realizzare una rielaborazione dell’e-
tecnologia sperimentato in un largo numero            sperienza condotta. Il processo di forma-
di progetti di educazione a distanza. Un              zione coincide con la possibilità di rea-
elemento di novità del lavoro riguarda la ri-         lizzare questa rielaborazione dell’espe-
flessione che è possibile svolgere sulle rela-        rienza all’interno di un processo collabo-

                                             TD n. 14 volume 2-1998                                   37
Figura 1
Relazione fra ricerca,              Ricerca                           Formazione                         Innovazione
formazione, pratica                                                                                       Didattica
didattica in un modello
tradizionale di formazione

                                rativo in cui vengono sfruttate, con la        Conclusioni
                                mediazione della tecnologia, tutte le pos-     Le ICT permettono di realizzare strutture
                                sibilità di assistenza che la ricerca e gli    informative e di comunicazione che posso-
                                altri insegnanti coinvolti possono fornire.    no consentire diverse forme di interazione
                                Il ricercatore può ricevere da tale proces-    tra ricerca, formazione e innovazione nella
                                so spunti interessanti per il proprio lavo-    pratica didattica ordinaria. In questo lavoro
                                ro: la messa a fuoco di nuove variabili        si è esaminato come tali opportunità possa-
                                del processo di insegnamento/apprendi-         no essere utilizzate nella definizione di
                                mento può dar vita anche a nuove pro-          nuovi modelli per la formazione e l’aggior-
                                blematiche di ricerca.                         namento degli insegnanti.
                             Da quanto detto scaturisce la possibilità di      In particolare, si è esaminato un modello
                             stabilire un nuova relazione fra ricerca, for-    che si basa sulla costruzione di una struttu-
                             mazione e innovazione all’interno della           ra informativa che incorpora risultati di ri-
                             pratica didattica ordinaria. La figura 1 met-     cerca in un certo settore e dinamicamente si
                             te in evidenza il tipo di legame che si stabi-    accresce di contributi e di esperienze dei
                             lisce nei corsi di formazione tradizionale.       vari insegnanti coinvolti nel processo di
                             In tali corsi, di solito, si osserva un proces-   formazione che possono essere memorizza-
                             so di tipo disseminativo dei risultati di ri-     te, fatte circolare, discusse. Ne risulta un
                             cerca che spesso non ottiene risultati sul        modello formativo di tipo nuovo rispetto a
                             piano della pratica didattica ordinaria. Si       quelli che prendono vita nelle esperienze di
                             può notare, inoltre, che in questi casi non       formazione tradizionali.
                             esistono in generale le condizioni per una        Il tutor, a differenza del formatore dei corsi
                             modifica del processo formativo sulla base        tradizionali, ha una funzione privilegiata,
                             del feedback ottenuto.                            ma non unica di emittente. Agli insegnanti
                             La figura 2 schematizza il modello di for-        coinvolti nel processo di formazione non è
                             mazione a cui ci siamo riferiti in questo la-     solo richiesta attenzione ma partecipazione
                             voro. L’uso della tecnologia crea le condi-       attiva. Essi possono utilizzare diverse mo-
                             zioni che permettono lo stabilirsi di un rap-     dalità di interazione sociale sia di tipo più
                             porto dialettico fra le varie componenti.         formale e strutturato sia di tipo informale

Figura 2
Relazione fra ricerca,
formazione, pratica
didattica in un nuovo
modello di formazione                                                    Ricerca
mediato dalla tecnologia.

                                    Formazione                                                         Innovazione
                                                                                                        Didattica

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(posta privata) che, a partire dalle esperien-       tri che si occupano di ricerca didattica e di
ze condotte, possano consentire forme di             formazione. È sempre più necessaria, infat-
rielaborazione in grado di sfruttare diversi         ti, una sinergia di apporti e un’attività col-
tipi di apporto e di competenze.                     laborativa che non sia solo sporadica ma
Naturalmente, perché i modelli formativi             che possa essere attiva sul medio-lungo pe-
del tipo che è stato brevemente schematiz-           riodo. Un nuovo rapporto tra ricerca, for-
zato possano essere fruttuosamente realiz-           mazione e innovazione didattica è infatti
zati e generalizzati all’interno del contesto        oggi possibile con la mediazione delle nuo-
scolastico occorre che si stabiliscano rap-          ve tecnologie.
porti nuovi fra istituzione scolastica e i cen-                                                  ●

Riferimenti Bibliografici
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