LA PROGETTAZIONE DI UN NETWORK TERRITORIALE TRA CIBO, SALUTE E DESIGN THE PLANNING OF A TERRITORIAL NETWORK AMONG FOOD, HEALTH AND DESIGN
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AGATHÓN – International Journal of Architecture, Art and Design | n. 08 | 2020 | pp. 262-271 DESIGN ISSN print: 2464-9309 – ISSN online: 2532-683X | doi.org/10.19229/2464-9309/8252020 RESEARCH & EXPERIMENTATION LA PROGETTAZIONE DI UN NETWORK TERRITORIALE TRA CIBO, SALUTE E DESIGN THE PLANNING OF A TERRITORIAL NETWORK AMONG FOOD, HEALTH AND DESIGN Pier Paolo Peruccio, Alessandra Savina ABSTRACT Oggigiorno i modelli di produzione e consumo alimentare ad alto impatto, stanno contribuendo alla perdita di biodiversità e identità culturale, innescando un cambia- mento irreversibile. Per questo, tra le sfide suggerite dagli Obiettivi di Sviluppo Soste- nibile 2030, il tema di una nutrizione sana, come fondamento di un equilibrio socio- ambientale, è trattato trasversalmente. Lo scopo di questo articolo è indagare come, attraverso un progetto territoriale multidisciplinare, sia possibile il perseguimento di un migliore stato comunitario di salute. L’articolo descrive il progetto Cibo, Comunità e Salute – sviluppato dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Tori- no e l’Associazione CioCheVale – il quale ha avviato un confronto utile tra stakeholder differenti attorno al tema del cibo, della salute e della sostenibilità, mediato e guidato dalla progettazione sistemica. Today’s high-impact food production and consumption patterns are contributing to the loss of biodiversity and cultural identity, triggering irreversible change. This is why healthy nutrition, as the foundation of a socio-environmental balance, is considered transversally in the challenges suggested by the 2030 Sustainable Development Goals. The aim of this article is to investigate how the pursuit of better health at com- munity level can be achieved through a multidisciplinary territorial project. The article describes the Cibo, Comunità e Salute project – developed by the Department of Ar- chitecture and Design of Politecnico di Torino and the CioCheVale Association – which has initiated a useful discussion between different stakeholders on the themes of food, health and sustainability, mediated and guided by systemic design. KEYWORDS multidisciplinarietà, design sistemico, sistemi agro-alimentari sostenibili, benessere territoriale, comunità consapevole multidisciplinarity, systemic design, sustainable agri-food systems, territorial well- being, conscious community Pier Paolo Peruccio, Architect and PhD, is an Associate Professor of Design at the Department of Architecture and Design of the Politecnico di Torino (Italy) where he carries out research mainly in the field of the Design History and Environmental Sus- tainability. Mob. +39 333/81.79.241 | E-mail: pierpaolo.peruccio@polito.it Alessandra Savina, Systemic Designer, is a PhD Candidate in Management, Produc- tion and Design at the Department of Architecture and Design of the Politecnico di Torino (Italy), where she carries out research mainly in the field of Systemic Design for agri-food networks, health systems and sustainable living. Mob. +39 389/34.35.866 | E-mail: alessandra.savina@polito.it 262
Peruccio P. P., Savina A. | AGATHÓN | n. 08 | 2020 | pp. 262-271 Nel panorama attuale il tema dei sistemi è possibile citare le malattie neurodegenerati- le citare il progetto Social Food Club promosso agro-alimentari virtuosi come forma di sosten- ve, quelle cardiovascolari, il cancro, il diabete, dal Dipartimento di Design del Politecnico di tamento necessario al benessere presente e l’obesità (Trasande, 2019). È chiaro che, in Milano, all’interno del quale, attraverso il coin- futuro di ogni individuo sul Pianeta è divenuto questo scenario, da un lato emerge una pro- volgimento e l’interazione tra Università, asso- una priorità, essendo elemento fondamentale duzione alimentare malsana ad alto impatto ciazioni, istituzioni privati e cittadini, è stato svi- di un concetto più ampio di salute (Capra and anche per i sistemi agro-ambientali, dall’altro è luppato un percorso imprenditoriale centrato Luisi, 2014; Berrino, 2015; Shiva, Patwardhan, complice un consumo sempre più inconsape- sul cibo che ha supportato le comunità locali and Shiva, 2018). Oggi, i modelli di produzione vole di cibo altamente processato e sempre più deboli (Maffei et alii, 2016). e consumo alimentare ad alto impatto, con- più a basso costo. Gli Obiettivi di Sviluppo So- Sono inoltre numerosi anche i progetti di nessi alle complesse e predominanti dinami- stenibile 2030 hanno già denunciato l’urgente design all’interno dei quali, in termini di econo- che della globalizzazione, stanno contribuendo necessità di gestire una sfida multisettoriale di mia circolare, ci si focalizza su tipici prodotti progressivamente al cambiamento climatico e così grande portata. Nello specifico si fa riferi- agroalimentari e sulla rivalutazione degli scarti alla perdita di biodiversità e identità cultura- mento agli Obiettivi 2 – Zero Hunger, 3 – Good provenienti dalla loro produzione, per avviare le, innescando così un cambiamento probabil- Health and Well-Being, 11 – Sustainable Cities delle innovazioni territoriali atte a valorizzare il mente irreversibile. Per tale ragione, tra le linee and Communities e 12 – Responsible Consump- patrimonio culturale e le tradizioni locali (Cata- guida suggerite dagli Obiettivi di Sviluppo So- tion and Production. nia, 2017). In questo modo, agendo con le co- stenibile 2030 presentati dalle Nazioni Unite Le questioni relative ai temi del cibo, della munità e per i territori, il l design diviene stru- (United Nations, 2015), il tema di una nutrizio- salute e della sostenibilità ambientale sono sta- mento per creare relazioni tra le realtà produtti- ne sana e adeguata, come fondamento di un te trattate in maniera distinta e indipendente al- ve territoriali, innescando un legame virtuoso e equilibrio sociale, ambientale ed economico, è l’interno di tali Obiettivi, sebbene si tratti una sostenibile tra tradizione e innovazione (Russo trattato in maniera trasversale. sfida sistemica che richiede un approccio tran- and Tamborrini, 2018). Nella sua evoluzione, anche il design ha af- sdisciplinare e un dialogo sempre più solido tra frontato i grandi temi del cibo e della salute in gli attori coinvolti. Tali obiettivi e i loro specifici Il progetto Cibo, Comunità, Salute: struttu- maniera indipendente, indagandone le connes- indicatori sono infatti estremamente intercon- ra, obiettivi e metodologia | All’interno dello sioni non sempre con strumenti adeguati a nessi (Fig. 1) e richiedono un’azione congiunta scenario indagato, si sviluppa il progetto Cibo, comprendere la reale complessità di due siste- per la riconversione sostenibile di un presente Comunità, Salute attraverso la collaborazione mi che nella realtà si contaminano fortemente. ad alto impatto e la costruzione di un futuro vi- tra il Dipartimento di Architettura e Design del Esso si è focalizzato da un lato sullo studio di vibile e accogliente per le generazioni future. Politecnico di Torino e l’Associazione di Pro- prodotti e ambienti sanitari (Ulrich et alii, 2008), Allo stesso tempo, all’interno di territori e co- mozione Sociale e Ambientale CioCheVale. Il in ottica di maggiore funzionalità ed efficienza, munità, le relazioni tra professionisti afferenti al progetto coinvolge 40 Comuni appartenenti al dall’altro sulla ri-progettazione di filiere agroali- settore agro-alimentare e quelli invece connes- territorio della collina torinese (Fig. 2), molti dei mentari lineari, in ottica di riduzione dell’impatto si al settore sanitario appaiono difficoltose e ra- quali sono caratterizzati dalla produzione di socio-ambientale e valorizzazione territoriale (Bi- ramente affrontate, con un conseguente tratta- prodotti alimentari tipici del Piemonte. Il cibo stagnino, 2011). Tuttavia, negli ultimi anni il de- mento settoriale di questioni complesse quale ha da sempre rappresentato un elemento car- sign ha colto le responsabilità del proprio ruolo, la tutela della salute pubblica e dei territori, la dine dell’equilibrio psico-fisico dell’essere uma- non solo come ambito disciplinare di progetta- gestione della malnutrizione per eccesso, per no (Berrino, 2015), oltre a essere un elemento zione di prodotti e processi. Nello specifico, il difetto e per mancata consapevolezza alimen- che nutre le nostre comunità e i nostri territori design sistemico e il design per territori si sono tare, la prevenzione di malattie croniche non da un punto di vista culturale, relazionale ed prestati a svolgere azioni di connessione e me- trasmissibili in costante crescita (GBD 2017 economico. Per tale ragione, il progetto mira diazione tra professionisti che gravitano attorno Diet Collaborators, 2019). alla creazione di un network territoriale che riu- alla sfera alimentare e sanitaria. Si tratta di figu- Tali argomenti sono stati raramente affron- nisca, attraverso un approccio sistemico, pro- re che nella realtà dialogano purtroppo con dif- tati all’interno di una disciplina quale il design, duttori agroalimentari, cuochi, chef e ristora- ficoltà, raggiungendo pertanto risultati non sem- che tuttavia oggi si presta in maniera sempre tori, medici di base, professionisti sanitari e ov- pre duraturi in termini di cambiamento respon- più adeguata alla gestione delle complesse sfi- viamente cittadini attorno al tema del cibo, sabile e benessere comunitario. de globali (Irwin, 2015), non solo per la sua ca- esplorando le potenzialità che esso ha per crea- Lo scopo del presente articolo è indagare pacità di problem solving, ma anche e soprat- re salute e relazioni. come, attraverso un progetto territoriale multi- tutto per il suo ruolo di catalizzazione e media- Il progetto ha seguito una metodologia pre- disciplinare, sia possibile raggiungere in manie- zione tra i diversi stakeholder di un territorio, e cisa che ha accolto una prima fase di desk re- ra egualitaria un migliore stato di salute comu- per la sua capacità di influenzare i comporta- search, all’interno della quale è stata vagliata nitaria, promuovendo realtà agricole sostenibili, menti quotidiani attraverso la progettazione di la letteratura scientifica legata ai temi del De- riconvertendo città e comunità e divulgando prodotti, servizi e strategie utili all’adozione di sign for Food (Fassio and Tecco, 2018) e del modelli produttivi più responsabili; per lo sco- abitudini quotidiane maggiormente virtuose Design for Health (Jones, 2013). Inoltre al fine po, si illustrerà il progetto Cibo, Comunità e (Wendel, 2013). Si tratta di un ruolo che rende di mappare geograficamente il modo in cui la Salute, sviluppato nell’ambito di una collabora- il designer attivatore di nuovi network e stra- cultura del design dialoga con gli attuali temi zione tra il Dipartimento di Architettura e Desi- tegie in grado di raggiungere specifici obietti- del cibo, della salute e dello sviluppo soste- gn del Politecnico di Torino e l’Associazione vi di rigenerazione di territori e di sviluppo di ca- nibile è stata utilizzata la lente della WDO1 CioCheVale. pitale umano. (World Design Organization). Sono stati infatti È necessario ricordare infatti che per nutri- intervistati differenti membri a essa afferenti I sistemi agro-alimentari ad alto impatto: re quest’ultimo non è sufficiente la progettazio- provenienti da diverse aree geografiche del conseguenze sulla salute di cittadini e terri- ne dell’ambiente costruito, ma anche e soprat- mondo (Africa, Australia, Asia e Nord Ameri- tori | Gli attuali modelli di produzione e consu- tutto un processo di engagement costante che ca). Tra questi, è possibile citare Srini Sriniva- mo sono oggi tra gli elementi più responsabili conduca a un’interazione costruttiva tra gli at- san, Mugendi K. M’Rithaa e Brandon Gien2. della perturbazione dello stato di salute di inte- tori territoriali (Parente and Sedini, 2018). Nello Tale analisi è stata in seguito supportata da re comunità e territori (Robin, 2012). L’ingente specifico, quello alimentare è uno dei settori una raccolta e categorizzazione di diversi casi utilizzo di sostanze di derivazione chimica (pe- che meglio si presta a una progettazione terri- studio nazionali e internazionali attraverso i sticidi, fertilizzanti, antibiotici, ormoni, additi- toriale di questo tipo, considerando che l’iden- quali è stato possibile definire punti di forza vi, ecc.) all’interno delle grandi monocolture in- tità di un luogo coinvolge la sua cultura, la qua- e criticità su cui lavorare. In particolar modo, dustriali, dei vastissimi allevamenti intensivi e lità dei suoi prodotti, le attività che si sviluppa- lo studio diretto di alcuni casi come il proget- dei sistemi di trasformazione del cibo è infatti no attorno alle sue risorse, le sue filiere, le tra- to canadese Nourish – The Future of food in strettamente connesso all’insorgenza di diffe- dizioni e i rituali (Fagnoni, 2018). Lo testimonia- Healthcare (Hsu and Lapalme, 2019) ha per- renti malattie croniche non trasmissibili, tra cui no differenti progetti territoriali tra cui è possibi- messo di incrociare questa fase di ricerca teo- 263
Peruccio P. P., Savina A. | AGATHÓN | n. 08 | 2020 | pp. 262-271 gimento di tale obiettivo è stata essenziale un’analisi qualitativa dello stato attuale delle re- lazioni presenti tra gli attori coinvolti all’interno del territorio selezionato. Per facilità, tali rela- zioni sono state categorizzate in: 1) relazioni critiche e/o frammentarie, 2) relazioni buone o in crescita, 3) relazioni assenti (Fig. 4). Attraverso un questionario e differenti inter- viste a un panel di professionisti locali e un workshop che li ha riuniti allo stesso tavolo, è stato possibile formulare delle schede che rias- sumessero il loro profilo in cinque sezioni, ov- vero interessi, tendenze, necessità, limiti e strategie auspicabili. Da tale analisi è emersa una scarsa collaborazione tra specialisti sanita- ri e medici di base, nonostante in molti abbia- no ritenuto che una maggiore interazione ridur- rebbe le diagnosi errate e incrementerebbe la ricerca di cure efficaci. L’interazione con il cit- tadino malato risulta frammentata e quasi as- sente nei casi di individui sani, dove, le infor- mazioni sanitarie per la prevenzione e un cor- retto stile di vita, arrivano da politiche comunali o governative. La relazione tra medico e pro- duttore alimentare è del tutto assente. I pro- duttori alimentari si attengono alle leggi e ai si- stemi di controllo nazionale per la gestione del rischio microbiologico e per l’utilizzo di conta- Fig. 1 | Links between the indicators of the 2030 Sustainable Development Goals, which best respond to the global chal- minanti chimici (Robin, 2012). La medesima va- lenges on the issues of food and health. lutazione può essere condotta per chef, cuochi e trasformatori. Per quanto concerne le Associazioni, si no- rica a una prima fase di field research. Tale Nello specifico gli obiettivi del progetto so- ta una prevalente adesione a piattaforme di ca- momento ha assistito alla conduzione di una no molteplici: 1) condurre a una riflessione par- tegoria, o altre forme di associazionismo tradi- serie di workshop multidisciplinari che hanno tecipata sui temi interconnessi del consumo e zionale. Non si tratta quindi di realtà eteroge- permesso di sperimentare un primo dialogo tra della produzione alimentare, della salute e della nee multidisciplinari, all’interno delle quali ap- gli stakeholder del progetto e un’analisi quali- prevenzione, generando un’interazione concre- paiono invece presenti i produttori alimentari tativa delle loro attuali relazioni. ta tra professionisti che generalmente non dia- locali. Rispetto all’interazione medico-medico, A seguito di queste due fasi sono state logano tra loro; 2) generare maggiore consa- quella produttore-produttore è abbastanza ra- tracciate cinque Linee Guida Progettuali indi- pevolezza alimentare, attraverso relazioni diret- dicata, soprattutto se si fa riferimento alle coo- spensabili per lo sviluppo del progetto Cibo, te, eventi, esperienze; 3) guidare a un consu- perative locali. Tuttavia, anche in questo caso Comunità, Salute. Esse si indirizzano verso una mo alimentare consapevole, sano, sostenibile sarebbe auspicabile un’interazione che in una restituzione di valore al cibo sano e locale, una e locale, riducendo la dipendenza da un cibo nuova ottica di circolarità, possa innescare una riconnessione degli attori della filiera agro-ali- altamente processato o prodotto con metodi produzione a impatto zero, mirata a una mag- mentare e sanitaria, la generazione di maggio- intensivi, proveniente dalle grandi compagnie giore valorizzazione degli output organici, dun- re consapevolezza alimentare in cittadini e agro-industriali (Petrini, 2016); 4) riumanizzare, que a una maggiore generazione di valore. La stakeholder, una creazione di relazione e reci- a livello locale, il processo di produzione e ven- relazione tra produttore alimentare locale e cit- proca responsabilità e, infine, la produzione di dita del cibo, tracciandone le connessioni con tadino, invece, varia a seconda dei territori, del- un impatto positivo a lungo termine sul territo- la sfera sanitaria; 5) produrre un impatto positi- la loro dimensione e della loro struttura. In siti rio. Tali direzioni progettuali hanno rappresenta- vo a lungo termine a livello sociale, ambientale urbani decisamente ampi, predomina il potere to le basi della progettazione del network terri- ed economico. della Grande Distribuzione Organizzata e la for- toriale. Esso è supportato dallo studio di una Tali obiettivi, spiegano l’esigenza di proget- za magnetica di un’offerta alimentare interna- piattaforma virtuale, ovvero da una serie di ca- tare un network territoriale virtuoso che coin- zionale (Petrini, 2016); tuttavia nei piccoli siti nali di connessione e divulgazione, in relazione volga gli attori generalmente presenti all’interno periferici caratterizzati da una prossimità alle tra loro, che si servono di realtà locali già esi- dei sistemi agroalimentari e sanitari. All’interno zone rurali, il rapporto tra consumatore e pro- stenti e affini al progetto. Nello specifico, tale di questo network entrano in gioco però nuo- duzione locale si intensifica. piattaforma virtuale si basa sulla progettazione ve figure, ovvero quella del designer sistemico In tale scenario, cuochi e trasformatori ap- di tre canali fondamentali (Fig. 3): 1) una rubrica come mediatore e progettista di relazioni e quel- paiono figure che agiscono dietro le quinte e multidisciplinare all’interno di una webtv locale la delle Associazioni locali, che divengono ele- che pertanto non coltivano alcun rapporto di- la quale prende il nome del progetto da cui si mento di connessione strategico con il territo- retto con cittadini e medici se non attraverso la sviluppa (ovvero Cibo, Comunità e Salute) e si rio e la sua comunità. preparazione del loro cibo. Per ovvie ragioni è presenta come il programma di punta di Chie- maggiormente presente la relazione tra cuoco riWebTv3; 2) una rubrica dal medesimo nome Analisi qualitativa delle relazioni attuali tra e produttore alimentare, sebbene spesso mi- all’interno di Picchioverde4, una rivista di cultura gli stakeholder del progetto | Il network terri- nacciata da forme di vendita e distribuzione di e promozione del territorio, disponibile online e toriale, che il progetto Cibo, Comunità, Salute prodotti all’ingrosso non locali e a basso costo. in tutte le edicole dell’area geografica coinvol- intende strutturare sui territori espressi, punta Anche in questo caso, la predilezione di forme ta nel progetto; 3) un’applicazione mobile (an- a creare le basi per una solida relazione tra di associazionismo di settore ha lasciato meno cora in fase di progettazione) in grado di racco- produttori e trasformatori agro-alimentari, cuo- spazio all’adesione a realtà multidisciplinari. gliere i contenuti dei primi due canali e perpe- chi, chef, specialisti sanitari, Associazioni locali, L’associazionismo settoriale manifesta in ma- tuare le relazioni create tra gli attori in gioco, of- designer ed esperti di vario genere connessi al niera tangibile la disconnessione e il mancato frendo tuttavia un kit di servizi aggiuntivi. settore alimentare e della salute. Per il raggiun- dialogo tra gli stakeholder analizzati, che nel mi- 264
Peruccio P. P., Savina A. | AGATHÓN | n. 08 | 2020 | pp. 262-271 Fig. 2 | The involved territory in the Cibo, Comunità e Salute project. It was developed through the collaboration between the Department of Architecture and Design of Politec- nico di Torino and CioCheVale Association. Fig. 3 | Actors, platforms and channels of the Cibo, Comunità e Salute project. Fig. 4 | Qualitative analysis of the current relationships between the stakeholders of the Cibo, Comunità e Salute project. 265
Peruccio P. P., Savina A. | AGATHÓN | n. 08 | 2020 | pp. 262-271 mente citate, può prendere parola, esternan- do commenti, curiosità, dubbi o quesiti. Risultati raggiunti: le nuove relazioni tra gli stakeholder | Nel mese di Ottobre 2020, a se- guito del lancio del progetto Cibo, Comunità, Salute sui canali di ChieriWebTv e Picchioverde, è stato possibile monitorare le nuove relazioni innescate tra gli stakeholder. L’indotta e media- ta interazione tra tali attori, afferenti a settori di- versi, ha facilitato il dialogo, mitigato ostacoli comunicativi, mediato background differenti, fa- cilitato la condivisione di un obiettivo e una vi- sione comune. Il livello di soddisfazione espres- so dai professionisti coinvolti (Fig. 8) ha dato vi- ta a nuove forme autogestite di relazioni territo- riali, esterne al progetto, le quali hanno conse- guenzialmente prodotto una situazione di fer- mento nel tessuto sociale locale. Professioni- Fig. 5 | Multidisciplinary meetings of the Cibo, Comunità e Salute channel among health professionals, experts, de- sti sanitari e agroalimentari hanno dimostrato signers, cooks and agri-food producers. All the meetings were organized and conducted by Alessandra Savina. maggiore predisposizione a nuove forme di col- laborazione, ma soprattutto minore diffidenza verso ambiti disciplinari diversi da quelli di ap- gliore dei casi dialogano solo con i professioni- dedicare ad altre attività. Tali condizioni hanno partenenza e volontà di superare ostacoli con- sti del loro medesimo campo disciplinare. L’e- prodotto uno scenario di grande fermento onli- cettuali spesso propri di scenari caratterizzati lenco di Associazioni, Organizzazioni, piattafor- ne, negli ambiti più disparati, creando un’op- da linguaggi e metodologie differenti. Allo stes- me e realtà in cui identificarsi e del quale poter portunità proficua per il progetto e per il dialo- so tempo, i cittadini interlocutori del progetto essere membri, oggi è estremamente ampia. go multidisciplinare che esso intendeva e in- hanno dimostrato interesse e partecipazione Tuttavia, se si fa riferimento al binomio cibo- tende creare. Da qui, nasce la volontà di pro- crescente e predisposizione a modificare scelte salute, la lista si riduce a pochi sforzi di natura gettare e mediare un programma settimanale d’acquisto e abitudini alimentari ad alto impatto. prevalentemente alimentare. su una webtv locale (Fig. 5) che, attraverso Tali riscontri, raccolti attraverso nuove in- Pertanto, rimane responsabilità del cittadi- l’approccio del design sistemico, creasse un terviste e dialoghi diretti, hanno permesso di no o nel migliore dei casi dei gruppi di consu- dialogo tra gli stakeholder del progetto, sfrut- svolgere un’ulteriore analisi delle nuove relazio- matori, perseguire scelte e azioni in grado di tando la possibilità di incontro virtuale e aggi- ni innescate tra gli stakeholder (Fig. 9). Innanzi- innescare un’inversione di tendenza. È quindi rando gli ostacoli prima rappresentati da orari tutto, è possibile affermare che dopo solo 5 compito del progettista sistemico agevolare ta- di lavoro e impegni differenti per ogni profes- mesi dal lancio concreto del progetto, le rela- le dinamica, progettando punti di contatto e in- sione. Il programma ha permesso di rendere zioni precedentemente definite critiche e/o fram- terazione che possano consolidare le buone questi incontri accessibili a tutti senza limiti mentarie sono state rafforzate, le relazioni buo- relazioni, nutrire quelle frammentarie e instabili, spazio-temporali attraverso modalità parteci- ne sono state maggiormente consolidate e le tesserne di nuove e fruttuose attraverso la pia- pate sulle piattaforme Zoom, Facebook e You- relazioni assenti sono state innescate. Sono nificazione di una piattaforma multisettoriale tube, creando progressivamente una raccolta queste ultime, in particolar modo quelle tra me- dove professionisti differenti che condividono online di incontri, interviste e dibattiti, sempre dici e produttori, le relazioni che necessitano di stessi valori, obiettivi e stesso codice etico, consultabili. maggiore cura e nutrimento nel tempo. Per fa- possano mettere le proprie competenze o la Tutti i contenuti del programma Cibo, Comu- cilità, all’interno di questo nuovo processo di propria produzione a disposizione del cittadino nità e Salute mandati in onda su ChieriWebTv analisi qualitativa, le relazioni tra singoli attori e degli altri professionisti aderenti. sono poi stati elaborati in forma grafica e te- locali sono state contrassegnate da specifiche stuale al fine di essere divulgati anche in for- attività, fortemente interdipendenti, connesse I canali utilizzati dal progetto | Connettersi al mato stampa, sulla rivista di cultura e promo- ai settori di riferimento degli attori in gioco (pro- territorio e alla comunità locale è un processo zione del territorio Picchioverde (Fig. 6). Tale gettazione, connessione e mediazione, produ- lento che richiede non solo le strategie giuste scelta è stata affrontata per offrire la possibilità zione e trasformazione alimentare, aggregazio- ma anche il tempo adeguato ad acquisire la fi- a chi non ha l’opportunità di accedere alle mo- ne, condivisione, azione, guida e consiglio, ac- ducia dei cittadini e degli attori coinvolti. Per ta- dalità online, di conoscere il contenuto degli quisto, recezione e consumo, informazione e di- le ragione il progetto Cibo, Comunità e Salute incontri e accedere alle informazioni divulgate. vulgazione). sceglie di appoggiarsi a realtà già esistenti co- La rubrica prevede un tema per ogni appunta- La relazione maggiormente rafforzata è sta- me ChieriWebTv e Picchioverde, servendosi mento, il quale è strutturato essenzialmente in ta senza dubbio quella tra cittadini e produt- del loro legame con il territorio, consolidandolo due sezioni (Fig. 7): 1) una sezione teorica che tori locali agro-alimentari virtuosi. Il progetto ne e rinnovandolo. È chiaro però che un’alleanza prevede un’introduzione al tema della puntata ha infatti permesso una più ampia conoscenza di questo tipo, può avvenire solo se tra realtà da parte del designer, progettista e mediatore, sul territorio, generando maggiore interesse territoriali vi è una condivisione di intenti e valori una presentazione degli ospiti in connessione, da parte dei cittadini a connettersi con le lo- e se l’utenza di riferimento coincide. Inoltre, la ma soprattutto un dibattito con un professio- ro realtà agricole produttive, più consapevoli pandemia da Covid-19 ha condotto a un cam- nista sanitario o un esperto del settore agroali- ora dei luoghi in cui rintracciare cibo sano, lo- bio drastico delle abitudini comportamentali mentare; 2) una sezione pratica che prevede cale e identitario. Tuttavia,11 se da un lato i ri- quotidiane, toccando anche la sfera del consu- lo sviluppo di una ricetta adeguata ai contenuti sultati raggiunti appaiono ottimali, dall’altro non mo alimentare; tra queste, il distanziamento so- teorici precedentemente presentati, la presen- sono assenti i limiti applicativi della ricerca. Tra ciale forzato ha condotto a una minore predi- tazione dei prodotti locali e stagionali utilizzati, questi è possibile citare certamente la riduzio- sposizione all’incontro come forma di tutela e selezionati sulla base delle loro proprietà, e un ne delle occasioni di incontro diretto, a cau- prevenzione anche nelle fasi che hanno segui- dibattito con una cuoca e il produttore agroali- sa della pandemia da Covid-19, dunque il to il periodo di quarantena. mentare locale da cui i prodotti sono stati ac- rallentamento della riproducibilità delle con- Le nuove modalità di smart-working hanno quistati. Entrambe le sezioni sono seguite da nessioni createsi e una predilezione a relazione reso maggiormente flessibili gli orari di lavoro, tempi di interazione con il pubblico che, colle- di tipo virtuale a cui i canali attualmente speri- permettendo ai cittadini di avere più tempo da gandosi sulle piattaforme online precedente- mentati si prestano tuttavia moltissimo. Infine, a 266
Peruccio P. P., Savina A. | AGATHÓN | n. 08 | 2020 | pp. 262-271 causa della stessa crisi sanitaria, un limite tran- cultural identity, triggering a change that is prob- Food, health and environmental sustainabil- sitorio è il focus serrato sul contenimento del ably irreversible. This is why adequate, healthy ity issues have been addressed separately and Covid-19 da parte dei professionisti sanitari, i nutrition, as the foundation of a social, envi- independently within these Goals, despite be- quali per ovvie ragioni hanno scelto di dedi- ronmental and economic balance, is consid- ing a systemic challenge that requires a trans- care minor tempo al progetto rispetto a quel- ered transversally in the guidelines suggested disciplinary approach and an increasingly strong lo dichiarato in partenza. by the 2030 Sustainable Development Goals interaction between those involved. These goals presented by the United Nations (2015). and their specific indicators are closely inter- Conclusione | Il contributo ha descritto un pro- Throughout its evolution, design has also linked (Fig. 1) and require joint action for the getto di progettazione territoriale che mira al dia- tackled the great themes of food and health in- sustainable conversion of a high-impact pre- logo tra il settore agroalimentare e quello sani- dependently, investigating their connections, sent and the construction of a viable and wel- tario, dimostrando come il design si presti effi- albeit with tools that have not always been ad- coming future for the generations to come. At cacemente al supporto delle ‘wicked interac- equate, to understand the real complexity of the same time, relations between professionals tions’ (Granovetter, 1973), alla creazione di reti two systems which are strongly interrelated. in the agri-food sector and those working in informali locali, contribuendo al capitale socia- On one hand, it has focused on the study of the health sector seem to be difficult and rarely le territoriale. Inoltre, esso ambisce a testimo- healthcare products and environments (Ulrich addressed within territories and communities. niare come il design possa essere una discipli- et alii, 2008), with a view to improving function- This leads to the sectorial treatment of com- na estremamente idonea al coordinamento di ality and efficiency, while on the other, it has plex issues such as the protection of public gruppi multidisciplinari di progetto e alla gestio- focused on the re-design of linear agri-food health and territories, the management of mal- ne di progetti ‘community-centred’ (Manzini and chains, with a view to reducing their social-en- nutrition due to overeating, undereating and a Meroni, 2014) ovvero iniziative in cui le comu- vironmental impact and promoting territorial de- lack of food awareness, as well as the preven- nità locali (stakeholder e cittadini) partecipano velopment (Bistagnino, 2011). However, in re- tion of non-communicable disease, which are attivamente al percorso progettuale, condu- cent years, design has embraced the responsi- constantly on the rise (GBD 2017 Diet Collabo- cendo al raggiungimento di un risultato olistico. bilities of its role, and not only in terms of prod- rators, 2019). In molti casi tali progetti possono divenire dei uct and process design. Systemic design and These topics have rarely been dealt with modelli versatili replicabili in territori differenti. design by territories have lent themselves to within the field of design, which now lends it- Ad oggi, il progetto Cibo, Comunità, Salute linking up and mediating between professionals self with increasing adequacy to the manage- ha infatti raggiunto un nuovo territorio e una working in the food and healthcare sectors. ment of complex global challenges (Irwin, specifica filiera. Si tratta della Valle di Susa (Pie- These are figures who rarely communicate with 2015), not only due to its problem-solving ca- monte, Italy) nella quale è già stato condotto one another and, consequently, fail to achieve pacity, but also and above all because of its un workshop all’interno del Mulino Valsusa (in- durable results in terms of responsible change role as a catalyst and mediator between the titolato Per una Filiera del Grano Sostenibile – and community wellbeing. various stakeholders of a territory, and its abil- Da un Modello Lineare a un Approccio Siste- The aim of this article is to investigate how ity to influence everyday behaviour, with the mico) all’interno del quale produttori di grano, we can achieve a better state of community design of products, services and strategies panificatori, mulini, ristoratori, venditori al det- health in an equitable manner thanks to the ap- that are conducive to the adoption of more taglio, agronomi, nutrizionisti e oncologi – at- plication of a multidisciplinary territorial project, virtuous daily habits (Wendel, 2013). This is traverso la mediazione e la guida di un desi- promoting sustainable agricultural practices, a role that makes the designer an activator gner sistemico – hanno lavorato assieme per il converting cities and communities and dissemi- of new networks and strategies, capable of re-design sostenibile della filiera locale del gra- nating more responsible production models; achieving specific goals in terms of territori- no, con un focus specifico sulla coltivazione e the Cibo, Comunità e Salute project, developed la valorizzazione dei grani antichi locali. Il coin- in partnership between the Department of Ar- volgimento di un nuovo territorio dimostra co- chitecture and Design of Politecnico di Torino me il progetto possa essere replicato in territori and the CioCheVale Association, will be used distinti e su specifiche filiere, sebbene con de- as an example for this purpose. terminate modifiche sulla base delle peculia- rità delle nuove aree geografiche e delle rela- High-impact agri-food systems and conse- zioni presenti tra gli attori locali coinvolgibili. quences for the health of the public and ter- Per concludere, il progetto non solo ha in- ritories | Current production and consumption nescato comportamenti virtuosi su piani diffe- models are among the elements most respon- renti, oscillando dalla sfera produttiva a quella sible for disrupting the health of entire commu- di consumo, ma ha anche promosso una mag- nities and territories (Robin, 2012). The massive giore conoscenza del ruolo del designer, in par- use of chemically derived substances (pesti- ticolar modo del designer sistemico, in altri am- cides, fertilisers, antibiotics, hormones, addi- biti disciplinari e sul territorio, conducendo a una tives, etc.) in large industrial single-crop farm- richiesta consapevole e sempre più frequente ing, intensive livestock farming and food pro- del suo intervento nella progettazione di scenari cessing systems is closely linked to the onset futuri sostenibili, in grado di non danneggiare le of various non-communicable disease (NCDs), Comunità e i territori che le supportano. including neurodegenerative and cardiovascu- lar disease, cancer, diabetes and obesity (Tra- sande, 2019). It is clear that, in this scenario, unhealthy food production with a high impact The theme of virtuous agri-food systems as a also for agri-environmental systems emerges necessary form of sustenance for the present on one hand, while on the other, there is an in- and future well-being of every individual on the creasingly unwitting consumption of highly pro- Planet has become a priority today, being an cessed and increasingly low-cost food. The essential element of a broader concept of health 2030 Sustainable Development Goals have al- (Capra and Luisi, 2014; Berrino, 2015; Shiva, ready highlighted the urgent need to address Patwardhan and Shiva, 2018). Today’s high- this major multi-sectoral challenge. Specific ref- impact food production and consumption pat- erence is made to Goals 2 – Zero Hunger, 3 – Fig. 6 | Picchioverde, magazine of culture and promo- terns, linked to the complex and predominant Good Health and Well-Being, 11 – Sustainable tion of the territory (pianalto, chierese, collina torinese e dynamics of globalisation, are gradually fuelling Cities and Communities and 12 – Responsible basso Monferrato) and the first article in the Cibo, Co- climate change and the loss of biodiversity and Consumption and Production. munità e Salute section (credits: Savina A., 2020). 267
Peruccio P. P., Savina A. | AGATHÓN | n. 08 | 2020 | pp. 262-271 Fig. 7 | Structure of the Cibo, Comunità e Salute section within the ChieriWebTv channel. Next page Fig. 8 | Local actors involved in the Cibo, Comunità e Salute project. Fig. 9 | Qualitative analysis of the new relationships generated between local stakehold- ers through the Cibo, Comunità e Salute project. al regeneration and the development of hu- ating relationships between territorial produc- search to examine scientific literature on De- man capital. tion realities, triggering a virtuous and sustain- sign for Food (Fassio and Tecco, 2018) and We have to remember that nourishing the able link between tradition and innovation (Rus- Design for Health (Jones, 2013). Moreover, the latter requires not only the design of the built en- so and Tamborrini, 2018). WDO1 (World Design Organization) lens was vironment, but also and above all a constant used to geographically map the way design engagement process that leads to a construc- Cibo, Comunità, Salute Project: structure, culture interacts with current food, health and tive interaction between all local stakeholders goals and methodology | The Cibo, Comu- sustainable development issues. Several mem- (Parente and Sedini, 2018). Specifically, the food nità, Salute project has been developed thanks bers from different geographical areas of the sector is one of those that lends itself best to the partnership between the Department of world (Africa, Australia, Asia and North Ameri- to this kind of territorial planning, considering Architecture and Design of Politecnico di Tori- ca) were interviewed. These included Srini Srini- that the identity of a place involves its culture, no and the Association of Social and Environ- vasan, Mugendi K. M’Rithaa and Brandon the quality of its products, the activities that mental Promotion CioCheVale. The project in- Gien2. This analysis was subsequently backed develop around its resources, its production volves 40 municipalities located in the hills up by a compendium and categorisation of and supply chains, traditions and rituals (Fa- around Turin (Fig. 2), many of which are char- several national and international case studies, gnoni, 2018). The Social Food Club project pro- acterised by the production of typical Pied- which were used to define strengths and criti- moted by the Design Department of Politecni- montese speciality foods. Food has always cal points to work on. In particular, the direct co di Milano, which has developed a food-cen- been a key element in the human psycho- study of some cases such as the Canadian tred entrepreneurial path that has supported physical balance (Berrino, 2015), as well as project Nourish – The Future of food in Health- the weakest local communities thanks to the being an element that nourishes our commu- care (Hsu and Lapalme, 2019) made it possi- involvement of and interaction between Uni- nities and territories from a cultural, relational ble to link this phase of theoretical research to versities, associations, private institutions and and economic point of view. This is why the an initial phase of field research. This phase citizens, is proof (Maffei et alii, 2016). project aims to create a territorial network that consisted of a series of multidisciplinary work- There are also numerous design projects in brings together food producers, cooks, chefs shops that allowed a first discussion between which, in terms of circular economy, the focus and restaurateurs, GPs, health professionals the project’s stakeholders and a qualitative is on typical agri-food products and the reval- and obviously members of the public around analysis of their current relationships. uation of waste from their production, to initi- the theme of food, thanks to a systemic ap- Five Project Guidelines which are essential ate territorial innovations aimed at enhancing proach, exploring its potential to create health for the development of the Cibo, Comunità, Sa- cultural heritage and local traditions (Catania, and relationships. lute project were drawn up as a result of these 2017). In this way, by acting with communities The project followed a specific methodolo- two phases. Their aim is to restore value to healthy and territories, design becomes a tool for cre- gy which involved an initial phase of desk re- and local food, reconnect the stakeholders in 268
Peruccio P. P., Savina A. | AGATHÓN | n. 08 | 2020 | pp. 262-271 the agri-food and health supply chain, generate generally have no communication with each kinds connected with the food and health sec- greater food awareness in the public and stake- other; 2) to generate greater food awareness, tors. To achieve this, a qualitative analysis of the holders, create relationships and mutual re- through direct relationships, events, experi- current state of relations between the stake- sponsibility and, last but not least, generate ences; 3) to encourage conscious, healthy, sus- holders involved within the territory selected a positive long-term impact on the territory. tainable and local food consumption, reducing was essential. For ease of use, these relation- These guidelines formed the basis for the de- dependence on highly processed or intensively ships have been categorised in: 1) critical and/or sign of the territorial network, supported by the produced food from large agri-industrial compa- fragmentary relations, 2) good or growing rela- study of a virtual platform, i.e. a series of con- nies (Petrini, 2016); 4) to re-humanise the pro- tions, 3) absent relations (Fig. 4). necting and dissemination channels which cess of food production and sale at local level, With the aid of a questionnaire and several work together with existing local organisations. mapping its connections with the health sector; interviews with a panel of local professionals, This virtual platform is based on the design of 5) to generate a positive long-term impact at as well as a workshop that brought them to- three fundamental channels (Fig. 3): 1) a multi- social, environmental and economic level. gether at the same table, it was possible to disciplinary feature of a local webtv named af- These aims explain the need to design a summarise their profile in five sections, i.e. in- ter the project it is based on (i.e. Cibo, Comu- virtuous territorial network that involves the terests, trends, needs, limits and desirable nità, Salute) and presented as the top pro- stakeholders usually present within the agri- strategies. This analysis revealed a lack of col- gramme of ChieriWebTv3; 2) a feature, of the food and health systems. This network, how- laboration between health specialists and same name, of Picchioverde4, a magazine on ever, now involves new figures, i.e. the sys- GPs, despite the fact that many felt that in- local culture and promotion of the territory, temic designer as mediator and relationship creased interaction would reduce misdiagno- available online and at all newsstands in the planner, and local associations, which become sis and increase the search for effective treat- area involved in the project; 3) a mobile app strategic elements of connection with the terri- ments. Interaction with the sick is fragmented (still in the planning stages) capable of uniting tory and its community. and almost absent in cases of healthy individ- the contents of the first two channels and per- uals, where health information for prevention petuating the relationships created between Qualitative analysis of current relations be- and a correct lifestyle comes from municipal the stakeholders involved, offering a set of ad- tween project stakeholders | The territorial or government policies. The relationship be- ditional services. network, which the Cibo, Comunità, Salute tween doctors and food producers is com- Specifically, the project has several aims: 1) project intends to build within the territories in- pletely absent. Food producers base their ac- to lead to a participatory reflection on the inter- dicated, aims to create the basis for a solid re- tions on compliance with national laws and related issues of food consumption and pro- lationship between food producers and pro- control systems for microbiological risk man- duction, health and prevention, generating a cessors, cooks, chefs, health specialists, local agement and the use of chemical contami- tangible interaction between professionals who associations, designers and experts of various nants (Robin, 2012). The same assessment can 269
Peruccio P. P., Savina A. | AGATHÓN | n. 08 | 2020 | pp. 262-271 be carried out for chefs, cooks and processors. ly be successful if the territories concerned agri-food professionals have shown a greater As far as the associations are concerned, share the same intents and values, and if the predisposition towards new forms of collabo- people tend mostly to be members of trade reference users coincide. Moreover, the Covid- ration and, more importantly, less distrust to- platforms or other traditional forms of associa- 19 pandemic has caused a drastic change in wards disciplinary areas other than those to tion. These are not heterogeneous multidisci- daily habits, also affecting the sphere of food which they belong and a willingness to over- plinary organisations, whose members seem consumption. Forced social distancing has led come conceptual obstacles often typical of to be local food producers. Compared to the to a reduced inclination to meet up with oth- scenarios characterised by different languages doctor-doctor interaction, the producer-pro- ers, as a form of protection and prevention, and methodologies. At the same time, the ducer interaction is quite deep-rooted, espe- even after the end of the quarantine period. members of the public involved in the project cially if we consider to local cooperatives. How- Hence the desire to design and mediate a have shown increasing interest and participa- ever, in this case too it would be desirable to weekly programme on a local webtv (Fig. 5) tion, and a willingness to change purchasing have an interaction that, in a new perspective which, thanks to the systemic design approach, choices and high-impact eating habits. of circularity, could trigger production with zero would create a discussion between the pro- These findings, gathered from new inter- impact, aimed at making the most of organic ject’s stakeholders, exploiting the possibility of views and direct discussions, have made it pos- output and a greater generation of value. The virtual meetings and bypassing the former ob- sible to analysis the new relationships triggered relationship between local food producers and stacles posed by working hours and commit- among stakeholders in greater depth (Fig. 9). the public, on the other hand, varies depend- ments that were different for every profession. First of all, just five months after the launch of ing on the territories, their size and structure. In The programme made these meetings acces- the project, we can say that relationships pre- bigger urban areas, the power of the large- sible to everyone with no limits in terms of viously described as critical and/or fragmentary scale retail trade and the magnetic force of an space and time, thanks to participation via the have been strengthened, good relationships international food supply predominate (Petrini, Zoom, Facebook and YouTube platforms, pro- have been consolidated and relationships that 2016); in small outlying areas characterised by gressively creating an online series of meet- were absent have been initiated. It is the latter, proximity to the countryside, however, the rela- ings, interviews and debates, always available especially between doctors and producers, tionship between consumer and local produc- for consultation. that require more care and nurturing over time. tion intensifies. All the contents of the Cibo, Comunità, Sa- To simplify things, within this new process of In this scenario, cooks and processors seem lute programme broadcast on ChieriWebTv were qualitative analysis, relations between individu- to be figures who act behind the scenes with- then elaborated in graphic and textual form for al local stakeholders have been marked by spe- out cultivating any direct relationship with the publication in print, in the Picchioverde local cific, strongly interdependent activities, linked public and doctors, except through the prepa- culture and territorial promotion magazine (Fig. to the reference sectors of the stakeholders in ration of their food. For obvious reasons, the 6). This choice was made in order to offer question (planning, connection and mediation, relationship between cooks and food produc- those with no online access the opportunity to food production and processing, aggregation, ers is stronger, although often threatened by learn about the content of the meetings and to sharing, action, guidance and advice, purchase, forms of sales and distribution of non-local and access the information disclosed. The feature reception and consumption, information and low-cost wholesale products. In this case too, offers a theme for each appointment, which is disclosure). the preference for forms of associationism in basically arranged into two sections (Fig. 7): 1) The relationship that has been strength- the sector has left less room for membership a theoretical section that includes an introduc- ened the most is, without a doubt, that between of multidisciplinary organisations. Sector-spe- tion to the episode by the designer, planner the public and virtuous local agri-food produc- cific associationism tangibly manifests the lack and mediator, a presentation of the guests ers. The project has promoted broader knowl- of connection and communication between the and, above all, a debate with a health profes- edge of the territory, making members of the stakeholders analysed, who, at best, interact sional or an expert in the agri-food sector; 2) a public more interested in connecting with local exclusively with professionals in their own disci- practical section that envisages the develop- farmers and making them more aware of plinary field. The list of Associations, Organisa- ment of a recipe tailored to the theoretical con- where to find healthy, local and distinctive food. tions, platforms and bodies that they can iden- tents presented beforehand, the presentation However, while the results achieved appear to tify with and join is now very long. However, if of the local and seasonal produce used, cho- be excellent, there are still some limits to the reference is made to the food-health combina- sen on the basis of their properties, and a dis- application of the research. These include a re- tion, the list is reduced to a limited number of cussion with a cook and the local food produc- duction in opportunities for direct meetings, predominantly food-related activities. er from whom the produce was purchased. due to the Covid-19 pandemic, and the con- Consequently, members of the public or, at Both sections are followed by moments of in- sequent slowdown in the reproducibility of the best, consumer groups continue to be respon- teraction with the public who, using the previ- connections created, with people tending to sible for pursuing choices and actions capable ously mentioned online platforms, can take the prefer virtual relationships, to which the chan- of triggering a turnaround. It is the systemic floor, stating their opinion, sharing information, nels currently being experimented lend them- designer’s job to facilitate this dynamic, design- asking questions and expressing any doubts selves very well. Lastly, the health crisis means ing points of contact and interaction that can they may have. that those working in the health sector are consolidate good relations, nourish those that temporarily required to concentrate all their ef- are fragmented and unstable, and weave new Results achieved: the new relationships be- forts on containing Covid-19 and therefore, for and fruitful ones by planning a multisectoral tween stakeholders | In October 2020, follow- obvious reasons, have less time to devote to platform where different professionals who share ing the launch of the Cibo, Comunità, Salute the project now than they did at the outset. the same values, goals and code of ethics can project on ChieriWebTv and Picchioverde chan- make their skills or production available to the nels, it was possible to monitor the new rela- Conclusion | The aim of this contribution is to public and other professionals. tionships triggered between stakeholders. The describe a territorial design project that aims to induced and mediated interaction between promote communication between the agri- The channels used by the project | Linking these stakeholders, who come from different food and health sectors, showing how design up with the territory and the local community is sectors, facilitated the discussion, mitigated lends itself effectively to the support of ‘wicked a slow process that requires not only the right communication obstacles, mediated different interactions’ (Granovetter, 1973) and to the cre- strategies but also enough time to gain the backgrounds, and simplified the sharing of a ation of informal local networks, contributing to trust of the people and stakeholders involved. common goal and vision. The level of satisfac- the territorial social capital. It also aims to show This is why the Cibo, Comunità, Salute project tion expressed by the professionals involved how design can be very well suited to the co- chooses to rely on existing organisations such (Fig. 8) has given rise to new self-managed ordination of multidisciplinary project teams and as ChieriWebTv and Picchioverde, using their forms of territorial relations, outside of the pro- the management of ‘community-centred’ pro- link with the territory, consolidating and renew- ject, which have consequently generated activ- jects (Manzini and Meroni, 2014), i.e. initiatives ing it. Obviously an alliance of this kind can on- ity within the local social fabric. Healthcare and in which local communities (stakeholders and 270
Peruccio P. P., Savina A. | AGATHÓN | n. 08 | 2020 | pp. 262-271 the public) participate actively in the design tion and guidance of a systemic designer) on territory. This has led to a conscious and in- process, leading to the achievement of a holis- the sustainable re-design of the local wheat creasingly frequent demand for intervention in tic result. In many cases, these projects can chain, focusing specifically on the cultivation the design of sustainable future scenarios, with become versatile models that can be replicat- and enhancement of ancient local grains. The a view to preventing damage to the communi- ed in different territories. involvement of a new territory shows how the ties and territories that support them. To date, the Cibo, Comunità, Salute pro- project can be replicated in distinct areas and ject has succeeded in relaching a new territory specific supply chains, albeit with certain modi- and a specific supply chain. The Susa Valley fications based on the peculiarities of the new (Piedmont, Italy), where a workshop has already geographical areas and the relationships be- been conducted within the Mulino Valsusa. tween the local stakeholders involved. The title of the workshop is For a Sustainable In conclusion, the project has not only trig- Wheat Chain – From a Linear Model to a Sys- gered virtuous behaviour on different levels, temic Approach and it has given wheat pro- ranging from production to consumption, but ducers, bakers, mills, restaurateurs, retailers, has also promoted greater knowledge of the agronomists, nutritionists and oncologists an role of the designer, especially the systemic opportunity to work together (with the media- designer, in other disciplinary areas and on the Acknowledgements 2017”, in The Lancet, vol. 393, issue 10184, pp. 1958- Ulrich, R. S., Zimring, C., Zhu, X., DuBose, J., Seo, 1972. 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