LA PROGETTAZIONE DI UN NETWORK TERRITORIALE TRA CIBO, SALUTE E DESIGN THE PLANNING OF A TERRITORIAL NETWORK AMONG FOOD, HEALTH AND DESIGN

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LA PROGETTAZIONE DI UN NETWORK TERRITORIALE TRA CIBO, SALUTE E DESIGN THE PLANNING OF A TERRITORIAL NETWORK AMONG FOOD, HEALTH AND DESIGN
AGATHÓN – International Journal of Architecture, Art and Design | n. 08 | 2020 | pp. 262-271
DESIGN                       ISSN print: 2464-9309 – ISSN online: 2532-683X | doi.org/10.19229/2464-9309/8252020

RESEARCH & EXPERIMENTATION

                             LA PROGETTAZIONE DI UN
                             NETWORK TERRITORIALE TRA
                             CIBO, SALUTE E DESIGN

                             THE PLANNING OF A
                             TERRITORIAL NETWORK AMONG
                             FOOD, HEALTH AND DESIGN

                             Pier Paolo Peruccio, Alessandra Savina

                             ABSTRACT
                             Oggigiorno i modelli di produzione e consumo alimentare ad alto impatto, stanno
                             contribuendo alla perdita di biodiversità e identità culturale, innescando un cambia-
                             mento irreversibile. Per questo, tra le sfide suggerite dagli Obiettivi di Sviluppo Soste-
                             nibile 2030, il tema di una nutrizione sana, come fondamento di un equilibrio socio-
                             ambientale, è trattato trasversalmente. Lo scopo di questo articolo è indagare come,
                             attraverso un progetto territoriale multidisciplinare, sia possibile il perseguimento di
                             un migliore stato comunitario di salute. L’articolo descrive il progetto Cibo, Comunità
                             e Salute – sviluppato dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Tori-
                             no e l’Associazione CioCheVale – il quale ha avviato un confronto utile tra stakeholder
                             differenti attorno al tema del cibo, della salute e della sostenibilità, mediato e guidato
                             dalla progettazione sistemica.

                             Today’s high-impact food production and consumption patterns are contributing to
                             the loss of biodiversity and cultural identity, triggering irreversible change. This is why
                             healthy nutrition, as the foundation of a socio-environmental balance, is considered
                             transversally in the challenges suggested by the 2030 Sustainable Development
                             Goals. The aim of this article is to investigate how the pursuit of better health at com-
                             munity level can be achieved through a multidisciplinary territorial project. The article
                             describes the Cibo, Comunità e Salute project – developed by the Department of Ar-
                             chitecture and Design of Politecnico di Torino and the CioCheVale Association – which
                             has initiated a useful discussion between different stakeholders on the themes of food,
                             health and sustainability, mediated and guided by systemic design.

                             KEYWORDS
                             multidisciplinarietà, design sistemico, sistemi agro-alimentari sostenibili, benessere
                             territoriale, comunità consapevole

                             multidisciplinarity, systemic design, sustainable agri-food systems, territorial well-
                             being, conscious community

                             Pier Paolo Peruccio, Architect and PhD, is an Associate Professor of Design at the
                             Department of Architecture and Design of the Politecnico di Torino (Italy) where he
                             carries out research mainly in the field of the Design History and Environmental Sus-
                             tainability. Mob. +39 333/81.79.241 | E-mail: pierpaolo.peruccio@polito.it

                             Alessandra Savina, Systemic Designer, is a PhD Candidate in Management, Produc-
                             tion and Design at the Department of Architecture and Design of the Politecnico di
                             Torino (Italy), where she carries out research mainly in the field of Systemic Design for
                             agri-food networks, health systems and sustainable living. Mob. +39 389/34.35.866 |
                             E-mail: alessandra.savina@polito.it

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LA PROGETTAZIONE DI UN NETWORK TERRITORIALE TRA CIBO, SALUTE E DESIGN THE PLANNING OF A TERRITORIAL NETWORK AMONG FOOD, HEALTH AND DESIGN
Peruccio P. P., Savina A. | AGATHÓN | n. 08 | 2020 | pp. 262-271

     Nel panorama attuale il tema dei sistemi          è possibile citare le malattie neurodegenerati-            le citare il progetto Social Food Club promosso
agro-alimentari virtuosi come forma di sosten-         ve, quelle cardiovascolari, il cancro, il diabete,         dal Dipartimento di Design del Politecnico di
tamento necessario al benessere presente e             l’obesità (Trasande, 2019). È chiaro che, in               Milano, all’interno del quale, attraverso il coin-
futuro di ogni individuo sul Pianeta è divenuto        questo scenario, da un lato emerge una pro-                volgimento e l’interazione tra Università, asso-
una priorità, essendo elemento fondamentale            duzione alimentare malsana ad alto impatto                 ciazioni, istituzioni privati e cittadini, è stato svi-
di un concetto più ampio di salute (Capra and          anche per i sistemi agro-ambientali, dall’altro è          luppato un percorso imprenditoriale centrato
Luisi, 2014; Berrino, 2015; Shiva, Patwardhan,         complice un consumo sempre più inconsape-                  sul cibo che ha supportato le comunità locali
and Shiva, 2018). Oggi, i modelli di produzione        vole di cibo altamente processato e sempre                 più deboli (Maffei et alii, 2016).
e consumo alimentare ad alto impatto, con-             più a basso costo. Gli Obiettivi di Sviluppo So-               Sono inoltre numerosi anche i progetti di
nessi alle complesse e predominanti dinami-            stenibile 2030 hanno già denunciato l’urgente              design all’interno dei quali, in termini di econo-
che della globalizzazione, stanno contribuendo         necessità di gestire una sfida multisettoriale di           mia circolare, ci si focalizza su tipici prodotti
progressivamente al cambiamento climatico e            così grande portata. Nello specifico si fa riferi-         agroalimentari e sulla rivalutazione degli scarti
alla perdita di biodiversità e identità cultura-       mento agli Obiettivi 2 – Zero Hunger, 3 – Good             provenienti dalla loro produzione, per avviare
le, innescando così un cambiamento probabil-           Health and Well-Being, 11 – Sustainable Cities             delle innovazioni territoriali atte a valorizzare il
mente irreversibile. Per tale ragione, tra le linee    and Communities e 12 – Responsible Consump-                patrimonio culturale e le tradizioni locali (Cata-
guida suggerite dagli Obiettivi di Sviluppo So-        tion and Production.                                       nia, 2017). In questo modo, agendo con le co-
stenibile 2030 presentati dalle Nazioni Unite               Le questioni relative ai temi del cibo, della         munità e per i territori, il l design diviene stru-
(United Nations, 2015), il tema di una nutrizio-       salute e della sostenibilità ambientale sono sta-          mento per creare relazioni tra le realtà produtti-
ne sana e adeguata, come fondamento di un              te trattate in maniera distinta e indipendente al-         ve territoriali, innescando un legame virtuoso e
equilibrio sociale, ambientale ed economico, è         l’interno di tali Obiettivi, sebbene si tratti una         sostenibile tra tradizione e innovazione (Russo
trattato in maniera trasversale.                       sfida sistemica che richiede un approccio tran-             and Tamborrini, 2018).
     Nella sua evoluzione, anche il design ha af-      sdisciplinare e un dialogo sempre più solido tra
frontato i grandi temi del cibo e della salute in      gli attori coinvolti. Tali obiettivi e i loro specifici     Il progetto Cibo, Comunità, Salute: struttu-
maniera indipendente, indagandone le connes-           indicatori sono infatti estremamente intercon-             ra, obiettivi e metodologia | All’interno dello
sioni non sempre con strumenti adeguati a              nessi (Fig. 1) e richiedono un’azione congiunta            scenario indagato, si sviluppa il progetto Cibo,
comprendere la reale complessità di due siste-         per la riconversione sostenibile di un presente            Comunità, Salute attraverso la collaborazione
mi che nella realtà si contaminano fortemente.         ad alto impatto e la costruzione di un futuro vi-          tra il Dipartimento di Architettura e Design del
Esso si è focalizzato da un lato sullo studio di       vibile e accogliente per le generazioni future.            Politecnico di Torino e l’Associazione di Pro-
prodotti e ambienti sanitari (Ulrich et alii, 2008),   Allo stesso tempo, all’interno di territori e co-          mozione Sociale e Ambientale CioCheVale. Il
in ottica di maggiore funzionalità ed efficienza,       munità, le relazioni tra professionisti afferenti al       progetto coinvolge 40 Comuni appartenenti al
dall’altro sulla ri-progettazione di filiere agroali-   settore agro-alimentare e quelli invece connes-            territorio della collina torinese (Fig. 2), molti dei
mentari lineari, in ottica di riduzione dell’impatto   si al settore sanitario appaiono difficoltose e ra-         quali sono caratterizzati dalla produzione di
socio-ambientale e valorizzazione territoriale (Bi-    ramente affrontate, con un conseguente tratta-             prodotti alimentari tipici del Piemonte. Il cibo
stagnino, 2011). Tuttavia, negli ultimi anni il de-    mento settoriale di questioni complesse quale              ha da sempre rappresentato un elemento car-
sign ha colto le responsabilità del proprio ruolo,     la tutela della salute pubblica e dei territori, la        dine dell’equilibrio psico-fisico dell’essere uma-
non solo come ambito disciplinare di progetta-         gestione della malnutrizione per eccesso, per              no (Berrino, 2015), oltre a essere un elemento
zione di prodotti e processi. Nello specifico, il       difetto e per mancata consapevolezza alimen-               che nutre le nostre comunità e i nostri territori
design sistemico e il design per territori si sono     tare, la prevenzione di malattie croniche non              da un punto di vista culturale, relazionale ed
prestati a svolgere azioni di connessione e me-        trasmissibili in costante crescita (GBD 2017               economico. Per tale ragione, il progetto mira
diazione tra professionisti che gravitano attorno      Diet Collaborators, 2019).                                 alla creazione di un network territoriale che riu-
alla sfera alimentare e sanitaria. Si tratta di figu-        Tali argomenti sono stati raramente affron-           nisca, attraverso un approccio sistemico, pro-
re che nella realtà dialogano purtroppo con dif-       tati all’interno di una disciplina quale il design,        duttori agroalimentari, cuochi, chef e ristora-
ficoltà, raggiungendo pertanto risultati non sem-       che tuttavia oggi si presta in maniera sempre              tori, medici di base, professionisti sanitari e ov-
pre duraturi in termini di cambiamento respon-         più adeguata alla gestione delle complesse sfi-             viamente cittadini attorno al tema del cibo,
sabile e benessere comunitario.                        de globali (Irwin, 2015), non solo per la sua ca-          esplorando le potenzialità che esso ha per crea-
     Lo scopo del presente articolo è indagare         pacità di problem solving, ma anche e soprat-              re salute e relazioni.
come, attraverso un progetto territoriale multi-       tutto per il suo ruolo di catalizzazione e media-               Il progetto ha seguito una metodologia pre-
disciplinare, sia possibile raggiungere in manie-      zione tra i diversi stakeholder di un territorio, e        cisa che ha accolto una prima fase di desk re-
ra egualitaria un migliore stato di salute comu-       per la sua capacità di influenzare i comporta-              search, all’interno della quale è stata vagliata
nitaria, promuovendo realtà agricole sostenibili,      menti quotidiani attraverso la progettazione di            la letteratura scientifica legata ai temi del De-
riconvertendo città e comunità e divulgando            prodotti, servizi e strategie utili all’adozione di        sign for Food (Fassio and Tecco, 2018) e del
modelli produttivi più responsabili; per lo sco-       abitudini quotidiane maggiormente virtuose                 Design for Health (Jones, 2013). Inoltre al fine
po, si illustrerà il progetto Cibo, Comunità e         (Wendel, 2013). Si tratta di un ruolo che rende            di mappare geograficamente il modo in cui la
Salute, sviluppato nell’ambito di una collabora-       il designer attivatore di nuovi network e stra-            cultura del design dialoga con gli attuali temi
zione tra il Dipartimento di Architettura e Desi-      tegie in grado di raggiungere specifici obietti-           del cibo, della salute e dello sviluppo soste-
gn del Politecnico di Torino e l’Associazione          vi di rigenerazione di territori e di sviluppo di ca-      nibile è stata utilizzata la lente della WDO1
CioCheVale.                                            pitale umano.                                              (World Design Organization). Sono stati infatti
                                                            È necessario ricordare infatti che per nutri-         intervistati differenti membri a essa afferenti
I sistemi agro-alimentari ad alto impatto:             re quest’ultimo non è sufficiente la progettazio-           provenienti da diverse aree geografiche del
conseguenze sulla salute di cittadini e terri-         ne dell’ambiente costruito, ma anche e soprat-             mondo (Africa, Australia, Asia e Nord Ameri-
tori | Gli attuali modelli di produzione e consu-      tutto un processo di engagement costante che               ca). Tra questi, è possibile citare Srini Sriniva-
mo sono oggi tra gli elementi più responsabili         conduca a un’interazione costruttiva tra gli at-           san, Mugendi K. M’Rithaa e Brandon Gien2.
della perturbazione dello stato di salute di inte-     tori territoriali (Parente and Sedini, 2018). Nello        Tale analisi è stata in seguito supportata da
re comunità e territori (Robin, 2012). L’ingente       specifico, quello alimentare è uno dei settori             una raccolta e categorizzazione di diversi casi
utilizzo di sostanze di derivazione chimica (pe-       che meglio si presta a una progettazione terri-            studio nazionali e internazionali attraverso i
sticidi, fertilizzanti, antibiotici, ormoni, additi-   toriale di questo tipo, considerando che l’iden-           quali è stato possibile definire punti di forza
vi, ecc.) all’interno delle grandi monocolture in-     tità di un luogo coinvolge la sua cultura, la qua-         e criticità su cui lavorare. In particolar modo,
dustriali, dei vastissimi allevamenti intensivi e      lità dei suoi prodotti, le attività che si sviluppa-       lo studio diretto di alcuni casi come il proget-
dei sistemi di trasformazione del cibo è infatti       no attorno alle sue risorse, le sue filiere, le tra-        to canadese Nourish – The Future of food in
strettamente connesso all’insorgenza di diffe-         dizioni e i rituali (Fagnoni, 2018). Lo testimonia-        Healthcare (Hsu and Lapalme, 2019) ha per-
renti malattie croniche non trasmissibili, tra cui     no differenti progetti territoriali tra cui è possibi-     messo di incrociare questa fase di ricerca teo-

                                                                                                                                                                    263
LA PROGETTAZIONE DI UN NETWORK TERRITORIALE TRA CIBO, SALUTE E DESIGN THE PLANNING OF A TERRITORIAL NETWORK AMONG FOOD, HEALTH AND DESIGN
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                                                                                                                          gimento di tale obiettivo è stata essenziale
                                                                                                                          un’analisi qualitativa dello stato attuale delle re-
                                                                                                                          lazioni presenti tra gli attori coinvolti all’interno
                                                                                                                          del territorio selezionato. Per facilità, tali rela-
                                                                                                                          zioni sono state categorizzate in: 1) relazioni
                                                                                                                          critiche e/o frammentarie, 2) relazioni buone o
                                                                                                                          in crescita, 3) relazioni assenti (Fig. 4).
                                                                                                                               Attraverso un questionario e differenti inter-
                                                                                                                          viste a un panel di professionisti locali e un
                                                                                                                          workshop che li ha riuniti allo stesso tavolo, è
                                                                                                                          stato possibile formulare delle schede che rias-
                                                                                                                          sumessero il loro profilo in cinque sezioni, ov-
                                                                                                                          vero interessi, tendenze, necessità, limiti e
                                                                                                                          strategie auspicabili. Da tale analisi è emersa
                                                                                                                          una scarsa collaborazione tra specialisti sanita-
                                                                                                                          ri e medici di base, nonostante in molti abbia-
                                                                                                                          no ritenuto che una maggiore interazione ridur-
                                                                                                                          rebbe le diagnosi errate e incrementerebbe la
                                                                                                                          ricerca di cure efficaci. L’interazione con il cit-
                                                                                                                          tadino malato risulta frammentata e quasi as-
                                                                                                                          sente nei casi di individui sani, dove, le infor-
                                                                                                                          mazioni sanitarie per la prevenzione e un cor-
                                                                                                                          retto stile di vita, arrivano da politiche comunali
                                                                                                                          o governative. La relazione tra medico e pro-
                                                                                                                          duttore alimentare è del tutto assente. I pro-
                                                                                                                          duttori alimentari si attengono alle leggi e ai si-
                                                                                                                          stemi di controllo nazionale per la gestione del
                                                                                                                          rischio microbiologico e per l’utilizzo di conta-
Fig. 1 | Links between the indicators of the 2030 Sustainable Development Goals, which best respond to the global chal-   minanti chimici (Robin, 2012). La medesima va-
lenges on the issues of food and health.                                                                                  lutazione può essere condotta per chef, cuochi
                                                                                                                          e trasformatori.
                                                                                                                               Per quanto concerne le Associazioni, si no-
rica a una prima fase di field research. Tale                       Nello specifico gli obiettivi del progetto so-         ta una prevalente adesione a piattaforme di ca-
momento ha assistito alla conduzione di una                    no molteplici: 1) condurre a una riflessione par-           tegoria, o altre forme di associazionismo tradi-
serie di workshop multidisciplinari che hanno                  tecipata sui temi interconnessi del consumo e              zionale. Non si tratta quindi di realtà eteroge-
permesso di sperimentare un primo dialogo tra                  della produzione alimentare, della salute e della          nee multidisciplinari, all’interno delle quali ap-
gli stakeholder del progetto e un’analisi quali-               prevenzione, generando un’interazione concre-              paiono invece presenti i produttori alimentari
tativa delle loro attuali relazioni.                           ta tra professionisti che generalmente non dia-            locali. Rispetto all’interazione medico-medico,
     A seguito di queste due fasi sono state                   logano tra loro; 2) generare maggiore consa-               quella produttore-produttore è abbastanza ra-
tracciate cinque Linee Guida Progettuali indi-                 pevolezza alimentare, attraverso relazioni diret-          dicata, soprattutto se si fa riferimento alle coo-
spensabili per lo sviluppo del progetto Cibo,                  te, eventi, esperienze; 3) guidare a un consu-             perative locali. Tuttavia, anche in questo caso
Comunità, Salute. Esse si indirizzano verso una                mo alimentare consapevole, sano, sostenibile               sarebbe auspicabile un’interazione che in una
restituzione di valore al cibo sano e locale, una              e locale, riducendo la dipendenza da un cibo               nuova ottica di circolarità, possa innescare una
riconnessione degli attori della filiera agro-ali-              altamente processato o prodotto con metodi                 produzione a impatto zero, mirata a una mag-
mentare e sanitaria, la generazione di maggio-                 intensivi, proveniente dalle grandi compagnie              giore valorizzazione degli output organici, dun-
re consapevolezza alimentare in cittadini e                    agro-industriali (Petrini, 2016); 4) riumanizzare,         que a una maggiore generazione di valore. La
stakeholder, una creazione di relazione e reci-                a livello locale, il processo di produzione e ven-         relazione tra produttore alimentare locale e cit-
proca responsabilità e, infine, la produzione di                dita del cibo, tracciandone le connessioni con             tadino, invece, varia a seconda dei territori, del-
un impatto positivo a lungo termine sul territo-               la sfera sanitaria; 5) produrre un impatto positi-         la loro dimensione e della loro struttura. In siti
rio. Tali direzioni progettuali hanno rappresenta-             vo a lungo termine a livello sociale, ambientale           urbani decisamente ampi, predomina il potere
to le basi della progettazione del network terri-              ed economico.                                              della Grande Distribuzione Organizzata e la for-
toriale. Esso è supportato dallo studio di una                      Tali obiettivi, spiegano l’esigenza di proget-        za magnetica di un’offerta alimentare interna-
piattaforma virtuale, ovvero da una serie di ca-               tare un network territoriale virtuoso che coin-            zionale (Petrini, 2016); tuttavia nei piccoli siti
nali di connessione e divulgazione, in relazione               volga gli attori generalmente presenti all’interno         periferici caratterizzati da una prossimità alle
tra loro, che si servono di realtà locali già esi-             dei sistemi agroalimentari e sanitari. All’interno         zone rurali, il rapporto tra consumatore e pro-
stenti e affini al progetto. Nello specifico, tale               di questo network entrano in gioco però nuo-               duzione locale si intensifica.
piattaforma virtuale si basa sulla progettazione               ve figure, ovvero quella del designer sistemico                  In tale scenario, cuochi e trasformatori ap-
di tre canali fondamentali (Fig. 3): 1) una rubrica            come mediatore e progettista di relazioni e quel-          paiono figure che agiscono dietro le quinte e
multidisciplinare all’interno di una webtv locale              la delle Associazioni locali, che divengono ele-           che pertanto non coltivano alcun rapporto di-
la quale prende il nome del progetto da cui si                 mento di connessione strategico con il territo-            retto con cittadini e medici se non attraverso la
sviluppa (ovvero Cibo, Comunità e Salute) e si                 rio e la sua comunità.                                     preparazione del loro cibo. Per ovvie ragioni è
presenta come il programma di punta di Chie-                                                                              maggiormente presente la relazione tra cuoco
riWebTv3; 2) una rubrica dal medesimo nome                     Analisi qualitativa delle relazioni attuali tra            e produttore alimentare, sebbene spesso mi-
all’interno di Picchioverde4, una rivista di cultura           gli stakeholder del progetto | Il network terri-           nacciata da forme di vendita e distribuzione di
e promozione del territorio, disponibile online e              toriale, che il progetto Cibo, Comunità, Salute            prodotti all’ingrosso non locali e a basso costo.
in tutte le edicole dell’area geografica coinvol-               intende strutturare sui territori espressi, punta          Anche in questo caso, la predilezione di forme
ta nel progetto; 3) un’applicazione mobile (an-                a creare le basi per una solida relazione tra              di associazionismo di settore ha lasciato meno
cora in fase di progettazione) in grado di racco-              produttori e trasformatori agro-alimentari, cuo-           spazio all’adesione a realtà multidisciplinari.
gliere i contenuti dei primi due canali e perpe-               chi, chef, specialisti sanitari, Associazioni locali,      L’associazionismo settoriale manifesta in ma-
tuare le relazioni create tra gli attori in gioco, of-         designer ed esperti di vario genere connessi al            niera tangibile la disconnessione e il mancato
frendo tuttavia un kit di servizi aggiuntivi.                  settore alimentare e della salute. Per il raggiun-         dialogo tra gli stakeholder analizzati, che nel mi-

264
LA PROGETTAZIONE DI UN NETWORK TERRITORIALE TRA CIBO, SALUTE E DESIGN THE PLANNING OF A TERRITORIAL NETWORK AMONG FOOD, HEALTH AND DESIGN
Peruccio P. P., Savina A. | AGATHÓN | n. 08 | 2020 | pp. 262-271

Fig. 2 | The involved territory in the Cibo, Comunità e Salute project. It was developed
through the collaboration between the Department of Architecture and Design of Politec-
nico di Torino and CioCheVale Association.
Fig. 3 | Actors, platforms and channels of the Cibo, Comunità e Salute project.
Fig. 4 | Qualitative analysis of the current relationships between the stakeholders of the
Cibo, Comunità e Salute project.

                                                                                                                                                        265
LA PROGETTAZIONE DI UN NETWORK TERRITORIALE TRA CIBO, SALUTE E DESIGN THE PLANNING OF A TERRITORIAL NETWORK AMONG FOOD, HEALTH AND DESIGN
Peruccio P. P., Savina A. | AGATHÓN | n. 08 | 2020 | pp. 262-271

                                                                                                                      mente citate, può prendere parola, esternan-
                                                                                                                      do commenti, curiosità, dubbi o quesiti.

                                                                                                                      Risultati raggiunti: le nuove relazioni tra gli
                                                                                                                      stakeholder | Nel mese di Ottobre 2020, a se-
                                                                                                                      guito del lancio del progetto Cibo, Comunità,
                                                                                                                      Salute sui canali di ChieriWebTv e Picchioverde,
                                                                                                                      è stato possibile monitorare le nuove relazioni
                                                                                                                      innescate tra gli stakeholder. L’indotta e media-
                                                                                                                      ta interazione tra tali attori, afferenti a settori di-
                                                                                                                      versi, ha facilitato il dialogo, mitigato ostacoli
                                                                                                                      comunicativi, mediato background differenti, fa-
                                                                                                                      cilitato la condivisione di un obiettivo e una vi-
                                                                                                                      sione comune. Il livello di soddisfazione espres-
                                                                                                                      so dai professionisti coinvolti (Fig. 8) ha dato vi-
                                                                                                                      ta a nuove forme autogestite di relazioni territo-
                                                                                                                      riali, esterne al progetto, le quali hanno conse-
                                                                                                                      guenzialmente prodotto una situazione di fer-
                                                                                                                      mento nel tessuto sociale locale. Professioni-
Fig. 5 | Multidisciplinary meetings of the Cibo, Comunità e Salute channel among health professionals, experts, de-   sti sanitari e agroalimentari hanno dimostrato
signers, cooks and agri-food producers. All the meetings were organized and conducted by Alessandra Savina.           maggiore predisposizione a nuove forme di col-
                                                                                                                      laborazione, ma soprattutto minore diffidenza
                                                                                                                      verso ambiti disciplinari diversi da quelli di ap-
gliore dei casi dialogano solo con i professioni-            dedicare ad altre attività. Tali condizioni hanno        partenenza e volontà di superare ostacoli con-
sti del loro medesimo campo disciplinare. L’e-               prodotto uno scenario di grande fermento onli-           cettuali spesso propri di scenari caratterizzati
lenco di Associazioni, Organizzazioni, piattafor-            ne, negli ambiti più disparati, creando un’op-           da linguaggi e metodologie differenti. Allo stes-
me e realtà in cui identificarsi e del quale poter            portunità proficua per il progetto e per il dialo-        so tempo, i cittadini interlocutori del progetto
essere membri, oggi è estremamente ampia.                    go multidisciplinare che esso intendeva e in-            hanno dimostrato interesse e partecipazione
Tuttavia, se si fa riferimento al binomio cibo-              tende creare. Da qui, nasce la volontà di pro-           crescente e predisposizione a modificare scelte
salute, la lista si riduce a pochi sforzi di natura          gettare e mediare un programma settimanale               d’acquisto e abitudini alimentari ad alto impatto.
prevalentemente alimentare.                                  su una webtv locale (Fig. 5) che, attraverso                   Tali riscontri, raccolti attraverso nuove in-
     Pertanto, rimane responsabilità del cittadi-            l’approccio del design sistemico, creasse un             terviste e dialoghi diretti, hanno permesso di
no o nel migliore dei casi dei gruppi di consu-              dialogo tra gli stakeholder del progetto, sfrut-         svolgere un’ulteriore analisi delle nuove relazio-
matori, perseguire scelte e azioni in grado di               tando la possibilità di incontro virtuale e aggi-        ni innescate tra gli stakeholder (Fig. 9). Innanzi-
innescare un’inversione di tendenza. È quindi                rando gli ostacoli prima rappresentati da orari          tutto, è possibile affermare che dopo solo 5
compito del progettista sistemico agevolare ta-              di lavoro e impegni differenti per ogni profes-          mesi dal lancio concreto del progetto, le rela-
le dinamica, progettando punti di contatto e in-             sione. Il programma ha permesso di rendere               zioni precedentemente definite critiche e/o fram-
terazione che possano consolidare le buone                   questi incontri accessibili a tutti senza limiti         mentarie sono state rafforzate, le relazioni buo-
relazioni, nutrire quelle frammentarie e instabili,          spazio-temporali attraverso modalità parteci-            ne sono state maggiormente consolidate e le
tesserne di nuove e fruttuose attraverso la pia-             pate sulle piattaforme Zoom, Facebook e You-             relazioni assenti sono state innescate. Sono
nificazione di una piattaforma multisettoriale               tube, creando progressivamente una raccolta              queste ultime, in particolar modo quelle tra me-
dove professionisti differenti che condividono               online di incontri, interviste e dibattiti, sempre       dici e produttori, le relazioni che necessitano di
stessi valori, obiettivi e stesso codice etico,              consultabili.                                            maggiore cura e nutrimento nel tempo. Per fa-
possano mettere le proprie competenze o la                       Tutti i contenuti del programma Cibo, Comu-          cilità, all’interno di questo nuovo processo di
propria produzione a disposizione del cittadino              nità e Salute mandati in onda su ChieriWebTv             analisi qualitativa, le relazioni tra singoli attori
e degli altri professionisti aderenti.                       sono poi stati elaborati in forma grafica e te-           locali sono state contrassegnate da specifiche
                                                             stuale al fine di essere divulgati anche in for-          attività, fortemente interdipendenti, connesse
I canali utilizzati dal progetto | Connettersi al            mato stampa, sulla rivista di cultura e promo-           ai settori di riferimento degli attori in gioco (pro-
territorio e alla comunità locale è un processo              zione del territorio Picchioverde (Fig. 6). Tale         gettazione, connessione e mediazione, produ-
lento che richiede non solo le strategie giuste              scelta è stata affrontata per offrire la possibilità     zione e trasformazione alimentare, aggregazio-
ma anche il tempo adeguato ad acquisire la fi-                a chi non ha l’opportunità di accedere alle mo-          ne, condivisione, azione, guida e consiglio, ac-
ducia dei cittadini e degli attori coinvolti. Per ta-        dalità online, di conoscere il contenuto degli           quisto, recezione e consumo, informazione e di-
le ragione il progetto Cibo, Comunità e Salute               incontri e accedere alle informazioni divulgate.         vulgazione).
sceglie di appoggiarsi a realtà già esistenti co-            La rubrica prevede un tema per ogni appunta-                   La relazione maggiormente rafforzata è sta-
me ChieriWebTv e Picchioverde, servendosi                    mento, il quale è strutturato essenzialmente in          ta senza dubbio quella tra cittadini e produt-
del loro legame con il territorio, consolidandolo            due sezioni (Fig. 7): 1) una sezione teorica che         tori locali agro-alimentari virtuosi. Il progetto ne
e rinnovandolo. È chiaro però che un’alleanza                prevede un’introduzione al tema della puntata            ha infatti permesso una più ampia conoscenza
di questo tipo, può avvenire solo se tra realtà              da parte del designer, progettista e mediatore,          sul territorio, generando maggiore interesse
territoriali vi è una condivisione di intenti e valori       una presentazione degli ospiti in connessione,           da parte dei cittadini a connettersi con le lo-
e se l’utenza di riferimento coincide. Inoltre, la           ma soprattutto un dibattito con un professio-            ro realtà agricole produttive, più consapevoli
pandemia da Covid-19 ha condotto a un cam-                   nista sanitario o un esperto del settore agroali-        ora dei luoghi in cui rintracciare cibo sano, lo-
bio drastico delle abitudini comportamentali                 mentare; 2) una sezione pratica che prevede              cale e identitario. Tuttavia,11 se da un lato i ri-
quotidiane, toccando anche la sfera del consu-               lo sviluppo di una ricetta adeguata ai contenuti         sultati raggiunti appaiono ottimali, dall’altro non
mo alimentare; tra queste, il distanziamento so-             teorici precedentemente presentati, la presen-           sono assenti i limiti applicativi della ricerca. Tra
ciale forzato ha condotto a una minore predi-                tazione dei prodotti locali e stagionali utilizzati,     questi è possibile citare certamente la riduzio-
sposizione all’incontro come forma di tutela e               selezionati sulla base delle loro proprietà, e un        ne delle occasioni di incontro diretto, a cau-
prevenzione anche nelle fasi che hanno segui-                dibattito con una cuoca e il produttore agroali-         sa della pandemia da Covid-19, dunque il
to il periodo di quarantena.                                 mentare locale da cui i prodotti sono stati ac-          rallentamento della riproducibilità delle con-
     Le nuove modalità di smart-working hanno                quistati. Entrambe le sezioni sono seguite da            nessioni createsi e una predilezione a relazione
reso maggiormente flessibili gli orari di lavoro,             tempi di interazione con il pubblico che, colle-         di tipo virtuale a cui i canali attualmente speri-
permettendo ai cittadini di avere più tempo da               gandosi sulle piattaforme online precedente-             mentati si prestano tuttavia moltissimo. Infine, a

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LA PROGETTAZIONE DI UN NETWORK TERRITORIALE TRA CIBO, SALUTE E DESIGN THE PLANNING OF A TERRITORIAL NETWORK AMONG FOOD, HEALTH AND DESIGN
Peruccio P. P., Savina A. | AGATHÓN | n. 08 | 2020 | pp. 262-271

causa della stessa crisi sanitaria, un limite tran-      cultural identity, triggering a change that is prob-           Food, health and environmental sustainabil-
sitorio è il focus serrato sul contenimento del          ably irreversible. This is why adequate, healthy          ity issues have been addressed separately and
Covid-19 da parte dei professionisti sanitari, i         nutrition, as the foundation of a social, envi-           independently within these Goals, despite be-
quali per ovvie ragioni hanno scelto di dedi-            ronmental and economic balance, is consid-                ing a systemic challenge that requires a trans-
care minor tempo al progetto rispetto a quel-            ered transversally in the guidelines suggested            disciplinary approach and an increasingly strong
lo dichiarato in partenza.                               by the 2030 Sustainable Development Goals                 interaction between those involved. These goals
                                                         presented by the United Nations (2015).                   and their specific indicators are closely inter-
Conclusione | Il contributo ha descritto un pro-               Throughout its evolution, design has also           linked (Fig. 1) and require joint action for the
getto di progettazione territoriale che mira al dia-     tackled the great themes of food and health in-           sustainable conversion of a high-impact pre-
logo tra il settore agroalimentare e quello sani-        dependently, investigating their connections,             sent and the construction of a viable and wel-
tario, dimostrando come il design si presti effi-         albeit with tools that have not always been ad-           coming future for the generations to come. At
cacemente al supporto delle ‘wicked interac-             equate, to understand the real complexity of              the same time, relations between professionals
tions’ (Granovetter, 1973), alla creazione di reti       two systems which are strongly interrelated.              in the agri-food sector and those working in
informali locali, contribuendo al capitale socia-        On one hand, it has focused on the study of               the health sector seem to be difficult and rarely
le territoriale. Inoltre, esso ambisce a testimo-        healthcare products and environments (Ulrich              addressed within territories and communities.
niare come il design possa essere una discipli-          et alii, 2008), with a view to improving function-        This leads to the sectorial treatment of com-
na estremamente idonea al coordinamento di               ality and efficiency, while on the other, it has          plex issues such as the protection of public
gruppi multidisciplinari di progetto e alla gestio-      focused on the re-design of linear agri-food              health and territories, the management of mal-
ne di progetti ‘community-centred’ (Manzini and          chains, with a view to reducing their social-en-          nutrition due to overeating, undereating and a
Meroni, 2014) ovvero iniziative in cui le comu-          vironmental impact and promoting territorial de-          lack of food awareness, as well as the preven-
nità locali (stakeholder e cittadini) partecipano        velopment (Bistagnino, 2011). However, in re-             tion of non-communicable disease, which are
attivamente al percorso progettuale, condu-              cent years, design has embraced the responsi-             constantly on the rise (GBD 2017 Diet Collabo-
cendo al raggiungimento di un risultato olistico.        bilities of its role, and not only in terms of prod-      rators, 2019).
In molti casi tali progetti possono divenire dei         uct and process design. Systemic design and                    These topics have rarely been dealt with
modelli versatili replicabili in territori differenti.   design by territories have lent themselves to             within the field of design, which now lends it-
     Ad oggi, il progetto Cibo, Comunità, Salute         linking up and mediating between professionals            self with increasing adequacy to the manage-
ha infatti raggiunto un nuovo territorio e una           working in the food and healthcare sectors.               ment of complex global challenges (Irwin,
specifica filiera. Si tratta della Valle di Susa (Pie-     These are figures who rarely communicate with              2015), not only due to its problem-solving ca-
monte, Italy) nella quale è già stato condotto           one another and, consequently, fail to achieve            pacity, but also and above all because of its
un workshop all’interno del Mulino Valsusa (in-          durable results in terms of responsible change            role as a catalyst and mediator between the
titolato Per una Filiera del Grano Sostenibile –         and community wellbeing.                                  various stakeholders of a territory, and its abil-
Da un Modello Lineare a un Approccio Siste-                    The aim of this article is to investigate how       ity to influence everyday behaviour, with the
mico) all’interno del quale produttori di grano,         we can achieve a better state of community                design of products, services and strategies
panificatori, mulini, ristoratori, venditori al det-      health in an equitable manner thanks to the ap-           that are conducive to the adoption of more
taglio, agronomi, nutrizionisti e oncologi – at-         plication of a multidisciplinary territorial project,     virtuous daily habits (Wendel, 2013). This is
traverso la mediazione e la guida di un desi-            promoting sustainable agricultural practices,             a role that makes the designer an activator
gner sistemico – hanno lavorato assieme per il           converting cities and communities and dissemi-            of new networks and strategies, capable of
re-design sostenibile della filiera locale del gra-       nating more responsible production models;                achieving specific goals in terms of territori-
no, con un focus specifico sulla coltivazione e           the Cibo, Comunità e Salute project, developed
la valorizzazione dei grani antichi locali. Il coin-     in partnership between the Department of Ar-
volgimento di un nuovo territorio dimostra co-           chitecture and Design of Politecnico di Torino
me il progetto possa essere replicato in territori       and the CioCheVale Association, will be used
distinti e su specifiche filiere, sebbene con de-          as an example for this purpose.
terminate modifiche sulla base delle peculia-
rità delle nuove aree geografiche e delle rela-           High-impact agri-food systems and conse-
zioni presenti tra gli attori locali coinvolgibili.      quences for the health of the public and ter-
     Per concludere, il progetto non solo ha in-         ritories | Current production and consumption
nescato comportamenti virtuosi su piani diffe-           models are among the elements most respon-
renti, oscillando dalla sfera produttiva a quella        sible for disrupting the health of entire commu-
di consumo, ma ha anche promosso una mag-                nities and territories (Robin, 2012). The massive
giore conoscenza del ruolo del designer, in par-         use of chemically derived substances (pesti-
ticolar modo del designer sistemico, in altri am-        cides, fertilisers, antibiotics, hormones, addi-
biti disciplinari e sul territorio, conducendo a una     tives, etc.) in large industrial single-crop farm-
richiesta consapevole e sempre più frequente             ing, intensive livestock farming and food pro-
del suo intervento nella progettazione di scenari        cessing systems is closely linked to the onset
futuri sostenibili, in grado di non danneggiare le       of various non-communicable disease (NCDs),
Comunità e i territori che le supportano.                including neurodegenerative and cardiovascu-
                                                         lar disease, cancer, diabetes and obesity (Tra-
                                                         sande, 2019). It is clear that, in this scenario,
                                                         unhealthy food production with a high impact
The theme of virtuous agri-food systems as a             also for agri-environmental systems emerges
necessary form of sustenance for the present             on one hand, while on the other, there is an in-
and future well-being of every individual on the         creasingly unwitting consumption of highly pro-
Planet has become a priority today, being an             cessed and increasingly low-cost food. The
essential element of a broader concept of health         2030 Sustainable Development Goals have al-
(Capra and Luisi, 2014; Berrino, 2015; Shiva,            ready highlighted the urgent need to address
Patwardhan and Shiva, 2018). Today’s high-               this major multi-sectoral challenge. Specific ref-
impact food production and consumption pat-              erence is made to Goals 2 – Zero Hunger, 3 –
                                                                                                                   Fig. 6 | Picchioverde, magazine of culture and promo-
terns, linked to the complex and predominant             Good Health and Well-Being, 11 – Sustainable              tion of the territory (pianalto, chierese, collina torinese e
dynamics of globalisation, are gradually fuelling        Cities and Communities and 12 – Responsible               basso Monferrato) and the first article in the Cibo, Co-
climate change and the loss of biodiversity and          Consumption and Production.                               munità e Salute section (credits: Savina A., 2020).

                                                                                                                                                                          267
Peruccio P. P., Savina A. | AGATHÓN | n. 08 | 2020 | pp. 262-271

                                                                                    Fig. 7 | Structure of the Cibo, Comunità e Salute section within the ChieriWebTv channel.

                                                                                    Next page
                                                                                    Fig. 8 | Local actors involved in the Cibo, Comunità e Salute project.
                                                                                    Fig. 9 | Qualitative analysis of the new relationships generated between local stakehold-
                                                                                    ers through the Cibo, Comunità e Salute project.

al regeneration and the development of hu-               ating relationships between territorial produc-             search to examine scientific literature on De-
man capital.                                             tion realities, triggering a virtuous and sustain-          sign for Food (Fassio and Tecco, 2018) and
     We have to remember that nourishing the             able link between tradition and innovation (Rus-            Design for Health (Jones, 2013). Moreover, the
latter requires not only the design of the built en-     so and Tamborrini, 2018).                                   WDO1 (World Design Organization) lens was
vironment, but also and above all a constant                                                                         used to geographically map the way design
engagement process that leads to a construc-             Cibo, Comunità, Salute Project: structure,                  culture interacts with current food, health and
tive interaction between all local stakeholders          goals and methodology | The Cibo, Comu-                     sustainable development issues. Several mem-
(Parente and Sedini, 2018). Specifically, the food        nità, Salute project has been developed thanks              bers from different geographical areas of the
sector is one of those that lends itself best            to the partnership between the Department of                world (Africa, Australia, Asia and North Ameri-
to this kind of territorial planning, considering        Architecture and Design of Politecnico di Tori-             ca) were interviewed. These included Srini Srini-
that the identity of a place involves its culture,       no and the Association of Social and Environ-               vasan, Mugendi K. M’Rithaa and Brandon
the quality of its products, the activities that         mental Promotion CioCheVale. The project in-                Gien2. This analysis was subsequently backed
develop around its resources, its production             volves 40 municipalities located in the hills               up by a compendium and categorisation of
and supply chains, traditions and rituals (Fa-           around Turin (Fig. 2), many of which are char-              several national and international case studies,
gnoni, 2018). The Social Food Club project pro-          acterised by the production of typical Pied-                which were used to define strengths and criti-
moted by the Design Department of Politecni-             montese speciality foods. Food has always                   cal points to work on. In particular, the direct
co di Milano, which has developed a food-cen-            been a key element in the human psycho-                     study of some cases such as the Canadian
tred entrepreneurial path that has supported             physical balance (Berrino, 2015), as well as                project Nourish – The Future of food in Health-
the weakest local communities thanks to the              being an element that nourishes our commu-                  care (Hsu and Lapalme, 2019) made it possi-
involvement of and interaction between Uni-              nities and territories from a cultural, relational          ble to link this phase of theoretical research to
versities, associations, private institutions and        and economic point of view. This is why the                 an initial phase of field research. This phase
citizens, is proof (Maffei et alii, 2016).               project aims to create a territorial network that           consisted of a series of multidisciplinary work-
     There are also numerous design projects in          brings together food producers, cooks, chefs                shops that allowed a first discussion between
which, in terms of circular economy, the focus           and restaurateurs, GPs, health professionals                the project’s stakeholders and a qualitative
is on typical agri-food products and the reval-          and obviously members of the public around                  analysis of their current relationships.
uation of waste from their production, to initi-         the theme of food, thanks to a systemic ap-                      Five Project Guidelines which are essential
ate territorial innovations aimed at enhancing           proach, exploring its potential to create health            for the development of the Cibo, Comunità, Sa-
cultural heritage and local traditions (Catania,         and relationships.                                          lute project were drawn up as a result of these
2017). In this way, by acting with communities                The project followed a specific methodolo-              two phases. Their aim is to restore value to healthy
and territories, design becomes a tool for cre-          gy which involved an initial phase of desk re-              and local food, reconnect the stakeholders in

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the agri-food and health supply chain, generate       generally have no communication with each                kinds connected with the food and health sec-
greater food awareness in the public and stake-       other; 2) to generate greater food awareness,            tors. To achieve this, a qualitative analysis of the
holders, create relationships and mutual re-          through direct relationships, events, experi-            current state of relations between the stake-
sponsibility and, last but not least, generate        ences; 3) to encourage conscious, healthy, sus-          holders involved within the territory selected
a positive long-term impact on the territory.         tainable and local food consumption, reducing            was essential. For ease of use, these relation-
These guidelines formed the basis for the de-         dependence on highly processed or intensively            ships have been categorised in: 1) critical and/or
sign of the territorial network, supported by the     produced food from large agri-industrial compa-          fragmentary relations, 2) good or growing rela-
study of a virtual platform, i.e. a series of con-    nies (Petrini, 2016); 4) to re-humanise the pro-         tions, 3) absent relations (Fig. 4).
necting and dissemination channels which              cess of food production and sale at local level,             With the aid of a questionnaire and several
work together with existing local organisations.      mapping its connections with the health sector;          interviews with a panel of local professionals,
This virtual platform is based on the design of       5) to generate a positive long-term impact at            as well as a workshop that brought them to-
three fundamental channels (Fig. 3): 1) a multi-      social, environmental and economic level.                gether at the same table, it was possible to
disciplinary feature of a local webtv named af-           These aims explain the need to design a              summarise their profile in five sections, i.e. in-
ter the project it is based on (i.e. Cibo, Comu-      virtuous territorial network that involves the           terests, trends, needs, limits and desirable
nità, Salute) and presented as the top pro-           stakeholders usually present within the agri-            strategies. This analysis revealed a lack of col-
gramme of ChieriWebTv3; 2) a feature, of the          food and health systems. This network, how-              laboration between health specialists and
same name, of Picchioverde4, a magazine on            ever, now involves new figures, i.e. the sys-            GPs, despite the fact that many felt that in-
local culture and promotion of the territory,         temic designer as mediator and relationship              creased interaction would reduce misdiagno-
available online and at all newsstands in the         planner, and local associations, which become            sis and increase the search for effective treat-
area involved in the project; 3) a mobile app         strategic elements of connection with the terri-         ments. Interaction with the sick is fragmented
(still in the planning stages) capable of uniting     tory and its community.                                  and almost absent in cases of healthy individ-
the contents of the first two channels and per-                                                                 uals, where health information for prevention
petuating the relationships created between           Qualitative analysis of current relations be-            and a correct lifestyle comes from municipal
the stakeholders involved, offering a set of ad-      tween project stakeholders | The territorial             or government policies. The relationship be-
ditional services.                                    network, which the Cibo, Comunità, Salute                tween doctors and food producers is com-
      Specifically, the project has several aims: 1)   project intends to build within the territories in-      pletely absent. Food producers base their ac-
to lead to a participatory reflection on the inter-    dicated, aims to create the basis for a solid re-        tions on compliance with national laws and
related issues of food consumption and pro-           lationship between food producers and pro-               control systems for microbiological risk man-
duction, health and prevention, generating a          cessors, cooks, chefs, health specialists, local         agement and the use of chemical contami-
tangible interaction between professionals who        associations, designers and experts of various           nants (Robin, 2012). The same assessment can

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be carried out for chefs, cooks and processors.          ly be successful if the territories concerned         agri-food professionals have shown a greater
     As far as the associations are concerned,           share the same intents and values, and if the         predisposition towards new forms of collabo-
people tend mostly to be members of trade                reference users coincide. Moreover, the Covid-        ration and, more importantly, less distrust to-
platforms or other traditional forms of associa-         19 pandemic has caused a drastic change in            wards disciplinary areas other than those to
tion. These are not heterogeneous multidisci-            daily habits, also affecting the sphere of food       which they belong and a willingness to over-
plinary organisations, whose members seem                consumption. Forced social distancing has led         come conceptual obstacles often typical of
to be local food producers. Compared to the              to a reduced inclination to meet up with oth-         scenarios characterised by different languages
doctor-doctor interaction, the producer-pro-             ers, as a form of protection and prevention,          and methodologies. At the same time, the
ducer interaction is quite deep-rooted, espe-            even after the end of the quarantine period.          members of the public involved in the project
cially if we consider to local cooperatives. How-             Hence the desire to design and mediate a         have shown increasing interest and participa-
ever, in this case too it would be desirable to          weekly programme on a local webtv (Fig. 5)            tion, and a willingness to change purchasing
have an interaction that, in a new perspective           which, thanks to the systemic design approach,        choices and high-impact eating habits.
of circularity, could trigger production with zero       would create a discussion between the pro-                 These findings, gathered from new inter-
impact, aimed at making the most of organic              ject’s stakeholders, exploiting the possibility of    views and direct discussions, have made it pos-
output and a greater generation of value. The            virtual meetings and bypassing the former ob-         sible to analysis the new relationships triggered
relationship between local food producers and            stacles posed by working hours and commit-            among stakeholders in greater depth (Fig. 9).
the public, on the other hand, varies depend-            ments that were different for every profession.       First of all, just five months after the launch of
ing on the territories, their size and structure. In     The programme made these meetings acces-              the project, we can say that relationships pre-
bigger urban areas, the power of the large-              sible to everyone with no limits in terms of          viously described as critical and/or fragmentary
scale retail trade and the magnetic force of an          space and time, thanks to participation via the       have been strengthened, good relationships
international food supply predominate (Petrini,          Zoom, Facebook and YouTube platforms, pro-            have been consolidated and relationships that
2016); in small outlying areas characterised by          gressively creating an online series of meet-         were absent have been initiated. It is the latter,
proximity to the countryside, however, the rela-         ings, interviews and debates, always available        especially between doctors and producers,
tionship between consumer and local produc-              for consultation.                                     that require more care and nurturing over time.
tion intensifies.                                              All the contents of the Cibo, Comunità, Sa-      To simplify things, within this new process of
     In this scenario, cooks and processors seem         lute programme broadcast on ChieriWebTv were          qualitative analysis, relations between individu-
to be figures who act behind the scenes with-             then elaborated in graphic and textual form for       al local stakeholders have been marked by spe-
out cultivating any direct relationship with the         publication in print, in the Picchioverde local       cific, strongly interdependent activities, linked
public and doctors, except through the prepa-            culture and territorial promotion magazine (Fig.      to the reference sectors of the stakeholders in
ration of their food. For obvious reasons, the           6). This choice was made in order to offer            question (planning, connection and mediation,
relationship between cooks and food produc-              those with no online access the opportunity to        food production and processing, aggregation,
ers is stronger, although often threatened by            learn about the content of the meetings and to        sharing, action, guidance and advice, purchase,
forms of sales and distribution of non-local and         access the information disclosed. The feature         reception and consumption, information and
low-cost wholesale products. In this case too,           offers a theme for each appointment, which is         disclosure).
the preference for forms of associationism in            basically arranged into two sections (Fig. 7): 1)          The relationship that has been strength-
the sector has left less room for membership             a theoretical section that includes an introduc-      ened the most is, without a doubt, that between
of multidisciplinary organisations. Sector-spe-          tion to the episode by the designer, planner          the public and virtuous local agri-food produc-
cific associationism tangibly manifests the lack          and mediator, a presentation of the guests            ers. The project has promoted broader knowl-
of connection and communication between the              and, above all, a debate with a health profes-        edge of the territory, making members of the
stakeholders analysed, who, at best, interact            sional or an expert in the agri-food sector; 2) a     public more interested in connecting with local
exclusively with professionals in their own disci-       practical section that envisages the develop-         farmers and making them more aware of
plinary field. The list of Associations, Organisa-        ment of a recipe tailored to the theoretical con-     where to find healthy, local and distinctive food.
tions, platforms and bodies that they can iden-          tents presented beforehand, the presentation          However, while the results achieved appear to
tify with and join is now very long. However, if         of the local and seasonal produce used, cho-          be excellent, there are still some limits to the
reference is made to the food-health combina-            sen on the basis of their properties, and a dis-      application of the research. These include a re-
tion, the list is reduced to a limited number of         cussion with a cook and the local food produc-        duction in opportunities for direct meetings,
predominantly food-related activities.                   er from whom the produce was purchased.               due to the Covid-19 pandemic, and the con-
     Consequently, members of the public or, at          Both sections are followed by moments of in-          sequent slowdown in the reproducibility of the
best, consumer groups continue to be respon-             teraction with the public who, using the previ-       connections created, with people tending to
sible for pursuing choices and actions capable           ously mentioned online platforms, can take the        prefer virtual relationships, to which the chan-
of triggering a turnaround. It is the systemic           floor, stating their opinion, sharing information,     nels currently being experimented lend them-
designer’s job to facilitate this dynamic, design-       asking questions and expressing any doubts            selves very well. Lastly, the health crisis means
ing points of contact and interaction that can           they may have.                                        that those working in the health sector are
consolidate good relations, nourish those that                                                                 temporarily required to concentrate all their ef-
are fragmented and unstable, and weave new               Results achieved: the new relationships be-           forts on containing Covid-19 and therefore, for
and fruitful ones by planning a multisectoral            tween stakeholders | In October 2020, follow-         obvious reasons, have less time to devote to
platform where different professionals who share         ing the launch of the Cibo, Comunità, Salute          the project now than they did at the outset.
the same values, goals and code of ethics can            project on ChieriWebTv and Picchioverde chan-
make their skills or production available to the         nels, it was possible to monitor the new rela-        Conclusion | The aim of this contribution is to
public and other professionals.                          tionships triggered between stakeholders. The         describe a territorial design project that aims to
                                                         induced and mediated interaction between              promote communication between the agri-
The channels used by the project | Linking               these stakeholders, who come from different           food and health sectors, showing how design
up with the territory and the local community is         sectors, facilitated the discussion, mitigated        lends itself effectively to the support of ‘wicked
a slow process that requires not only the right          communication obstacles, mediated different           interactions’ (Granovetter, 1973) and to the cre-
strategies but also enough time to gain the              backgrounds, and simplified the sharing of a          ation of informal local networks, contributing to
trust of the people and stakeholders involved.           common goal and vision. The level of satisfac-        the territorial social capital. It also aims to show
This is why the Cibo, Comunità, Salute project           tion expressed by the professionals involved          how design can be very well suited to the co-
chooses to rely on existing organisations such           (Fig. 8) has given rise to new self-managed           ordination of multidisciplinary project teams and
as ChieriWebTv and Picchioverde, using their             forms of territorial relations, outside of the pro-   the management of ‘community-centred’ pro-
link with the territory, consolidating and renew-        ject, which have consequently generated activ-        jects (Manzini and Meroni, 2014), i.e. initiatives
ing it. Obviously an alliance of this kind can on-       ity within the local social fabric. Healthcare and    in which local communities (stakeholders and

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the public) participate actively in the design                tion and guidance of a systemic designer) on                     territory. This has led to a conscious and in-
process, leading to the achievement of a holis-               the sustainable re-design of the local wheat                     creasingly frequent demand for intervention in
tic result. In many cases, these projects can                 chain, focusing specifically on the cultivation                  the design of sustainable future scenarios, with
become versatile models that can be replicat-                 and enhancement of ancient local grains. The                     a view to preventing damage to the communi-
ed in different territories.                                  involvement of a new territory shows how the                     ties and territories that support them.
    To date, the Cibo, Comunità, Salute pro-                  project can be replicated in distinct areas and
ject has succeeded in relaching a new territory               specific supply chains, albeit with certain modi-
and a specific supply chain. The Susa Valley                  fications based on the peculiarities of the new
(Piedmont, Italy), where a workshop has already               geographical areas and the relationships be-
been conducted within the Mulino Valsusa.                     tween the local stakeholders involved.
The title of the workshop is For a Sustainable                    In conclusion, the project has not only trig-
Wheat Chain – From a Linear Model to a Sys-                   gered virtuous behaviour on different levels,
temic Approach and it has given wheat pro-                    ranging from production to consumption, but
ducers, bakers, mills, restaurateurs, retailers,              has also promoted greater knowledge of the
agronomists, nutritionists and oncologists an                 role of the designer, especially the systemic
opportunity to work together (with the media-                 designer, in other disciplinary areas and on the

Acknowledgements                                              2017”, in The Lancet, vol. 393, issue 10184, pp. 1958-              Ulrich, R. S., Zimring, C., Zhu, X., DuBose, J., Seo,
                                                              1972. [Online] Available at: doi.org/10.1016/S0140-67            H.-B., Choi, Y.-S., Quan, X. and Joseph, A. (2008), “A
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the Authors. It summarises much of Alessandra Savina’s           Granovetter, M. S. (1973), “The Strenght of Wick              Healthcare Design”, in Health Environments Research
PhD research, for which Pier Paolo Peruccio is Tutor.         Ties”, in American Journal of Sociology, vol. 78, issue          & Design Journal, vol. 1, issue 3, pp. 61-125. [Online]
Consequently, it is to be attributed to both authors in       6, pp. 1360-1380. [Online] Available at: www.jstor.org/          Available at: doi.org/10.1177/193758670800100306 [Ac-
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