La presenza dell'orso bruno in Alto Adige - Rapporto per l'anno 2009 - Ufficio Caccia e Pesca
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La presenza dell’orso bruno in Alto Adige Rapporto per l’anno 2009 Foto: Riserva di caccia di San Pancrazio Ufficio Caccia e Pesca Ripartizione Foreste Provincia autonoma di Bolzano 1
Introduzione L’orso bruno, è ormai da qualche anno un ospite regolare nella nostra provincia. Risulta importante documentare, annualmente, le presenze del plantigrado, che vengono registrate in Alto Adige, al fine di poter valutare l’entità del fenomeno di ricolonizzazione da parte dell’orso bruno della porzione centro-orientale dell’arco alpino italiano. Il coordinamento interregionale, ufficializzato con il piano d’azione PACOBACE, sottoscritto dal Ministro dell’Ambiente e da tutte le Regioni e Province autonome dell’arco alpino centro- orientale, garantisce un quadro complessivo della situazione per l’arco alpino italiano. Nell’ambito dell’Euregio Tirolo – Alto Adige – Trentino viene, inoltre, garantita anche una fattiva collaborazione a livello transfrontaliero, in particolare con il Tirolo del Nord. 1. Stato attuale del Progetto di reintroduzione dell’orso bruno in Trentino Come ormai risaputo, la presenza dell’orso bruno in Alto Adige è dovuta, in primo luogo, all’evoluzione del progetto di reintroduzione dell’orso bruno attuato nella confinante Provincia di Trento. Di seguito le principali informazioni a riguardo. Operazioni di rilascio Il progetto di reintroduzione dell’orso bruno (Life Ursus), attuato in provincia di Trento, ha come scopo la ricostituzione di una popolazione stabile di tale specie nell’arco alpino centrale. I rilasci sono stati eseguiti nel Parco Adamello Brenta, area di presenza storica di una residua popolazione autoctona di orso bruno, Anno individui nomi ormai in fase di completa estinzione. Essi 1999 2 Masun, Kirka hanno avuto luogo tra il 1999 ed il 2002 2000 3 Daniza, Joze, Irma con la liberazione di 10 esemplari 2001 2 Vida, Jurka subadulti (7 femmine e 3 maschi) 2002 3 Maja, Brenta, Gasper Totali 10 provenienti dalla Slovenia. Tab. 1: Orsi rilasciati nell’ambito del Progetto Life Ursus Il monitoraggio dell’andamento della popolazione e l’accertamento dell’identità dei singoli individui avviene tramite analisi genetiche di campioni organici – in primo luogo peli – che vengono eseguite presso il laboratorio dell’ISPRA (ex Istituto Nazionale Fauna Selvatica). Essendo tutti gli orsi reintrodotti sottoposti a mappatura genetica, si possono riconoscere gli eventuali discendenti, grazie al confronto dei patrimoni genetici degli individui mappati. Riproduzioni accertate Il successo riproduttivo degli individui rilasciati è stato notevole. Anno cucciolate nati Anche individui della seconda generazione (quindi provenienti 2002 1 2 dalle cucciolate 2002, 2003 e 2004) si sono a loro volta 2003 1 2 riprodotti. 2004 2 5 2005 2 4 Dal 2002 al 2009 sono state registrate 18 cucciolate, per un 2006 5 11 totale di 38 individui nati in natura. Il 2006 ha fatto registrare un 2007 2 3 picco di 5 cucciolate e 11 nuovi nati. Per il 2009, i responsabili 2008 3 8 2009 2 3 del monitoraggio in Provincia di Trento ritengono possibile la Totali 18 38 presenza di una terza cucciolata, non confermata tuttavia dalle Tab. 2: Nascite accertate analisi genetiche. 2
Mortalità e ulteriori perdite I casi di mortalità accertati, fino a fine 2009 sono i seguenti: • 2 individui adulti sono stati vittime di valanghe (Irma e Brenta) • 3 cuccioli (1 predazione aquila, 1 caduta da rocce, 1 investimento) sono stati trovati morti • 2 individui sono stati abbattuti (JJ1 in Baviera nel 2006 e JJ3 in Svizzera nel 2008), in quanto ritenuti pericolosi; • 1 femmina KJ2G1 è annegata a seguito di un’operazione di cattura. Tra le ulteriori perdite, vi è da segnalare l’orsa Jurka, catturata nel 2007 e confinata nel recinto di Casteller (TN) a causa del suo comportamento problematico. Oltre a questo individuo, “mancano all’appello” altri orsi. Ad esempio l’orsa Vida è andata in dispersione verso l’Austria e la sua presenza non è stata più accertata. Per alcuni altri individui non più accertati, che sono in totale 10, oltre ad eventuali morti naturali non rilevate, si deve supporre anche qualche atto di bracconaggio. Dei 10 individui fondatori rilasciati, fino a fine 2009, è possibile confermare la presenza nell’ambiente naturale di solo 2 orsi: il maschio Gasper e la femmina Daniza. Evoluzione della popolazione L’elevato numero di nascite ha determinato 30 un graduale e continuo incremento della 25 popolazione iniziale al netto delle perdite. I dati di popolazione, presentati a lato in 20 figura 1, evidenziano il numero di individui 15 confermati annualmente in base ai risultati 10 delle analisi genetiche su campioni di 5 materiale organico. Il numero complessivo, riportato in figura, si riferisce all’intera area 0 19 9 20 0 20 0 20 0 20 0 20 0 20 0 20 0 20 0 20 0 20 0 di frequentazione dell’orso e non solo al 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Trentino. Il numero reale di individui presenti nel Fig. 1: Evoluzione della popolazione in base ai risultati del monitoraggio genetico. 2009 potrebbe essere maggiore rispetto ai 25 capi (11 adulti, 11 giovani e 3 cuccioli) accertati geneticamente. La popolazione stimata dal Servizio Faunistico della Provincia di Trento è indicata in 25-30 individui. Dispersione degli individui Con l’aumentare del numero di orsi, si è ampliato l’areale di presenza della specie, andando ad interessare Alto Adige, Lombardia, Veneto, Svizzera (Grigioni-Engadina), Austria (Nord Tirolo) e Germania (Baviera), con le problematiche connesse alla gestione della specie in tali nuove aree. Il fenomeno di espansione ha riguardato quasi esclusivamente giovani maschi in esplorazione di nuovi territori, mentre le femmine, pur ampliando il proprio areale di presenza, sono rimaste tendenzialmente nella zona di rilascio, il Trentino Nord-occidentale. 3
2. L’orso bruno in Alto Adige La presenza di orsi in Alto Adige può essere determinata da spostamenti del nuovo nucleo di orsi del Trentino occidentale, ma anche da 3? spostamenti di orsi provenienti dalla popolazione slovena, che interessa anche le Alpi Austria Carniche. ca. 10 Per quanto riguarda la popolazione slovena di Slovenia 1 orso bruno, al margine sud-orientale dell’arco ca. 25-30 400-500 alpino, essa ha invece fatto registrare un’evoluzione positiva. Alcuni esemplari hanno Italia cominciato ad interessare le Alpi Carniche e, sia nel 1997 che nel 2002, il passaggio di un orso è Fig. 2: Collocazione geografica dell’Alto Adige rispetto stato registrato anche in Alto Adige, alle più vicine aree di presenza dell’ orso bruno. nell’estremità orientale del Comune di Sesto. L’anno 2009 ha fatto nuovamente registrare l’arrivo di un orso dalla popolazione di origine slovena; si tratta dell’orso M5 che ha transitato attraverso la Val Badia. L’avvio del progetto di reintroduzione nel Parco Adamello-Brenta e lo sviluppo della popolazione hanno finora comportato i seguenti indici di presenza. 2001-2002 Le prime segnalazioni di ingresso in Alto Adige di orsi, afferenti al progetto Life Ursus, risalgono al 2001 e 2002, quando l’orsa Vida, dotata di radiocollare, poco dopo il rilascio si è spostata in Alto Adige (Val Sarentina, Renon). Nel 2001, essa ha più volte attraversato la nostra provincia, venendo anche investita in autostrada nei pressi di Ora. Dopo la guarigione e l’inverno trascorso in Val di Scaleres, nel 2002 si è spostata verso est, raggiungendo la Carinzia e facendo quindi perdere le proprie tracce. 2003-2004 In questi due anni non si hanno segnalazioni di orsi sul territorio provinciale. 2005 A partire dal 2005, si può parlare di una più o meno costante presenza dell’orso sul territorio provinciale. In tale anno vennero raccolte, tra aprile e ottobre, 36 segnalazioni di presenza relative a JJ2, un maschio di 1,5 anni di età. La zona interessata è collocata in orografica destra della Val d’Adige tra Appiano e il Parco Nazionale dello Stelvio. Si sono anche registrate le prime predazioni al patrimonio zootecnico. Già in primavera JJ2 aveva mostrato scarsa diffidenza, avvicinandosi agli insediamenti e predando le pecore in prossimità dei masi. Nel corso dell’estate ha spostato il suo raggio d’azione in quota predando gli animali all’alpeggio. In autunno, questo orso si è spostato in Alta Venosta e quindi in Austria e Svizzera; da allora la sua presenza non è più stata confermata, e non si può escludere una uccisione illegale. In Alto Adige il bilancio annuale dei danni è stato di 60 pecore, 1 capra, 1 vitello e 3 galline predate, nonchè un apiario distrutto. 2006 Nell’anno successivo, il 2006, 3 segnalazioni hanno confermato il veloce passaggio di JJ1 (maschio di 2,5 anni, fratello di JJ2) sul territorio provinciale, nel suo tragitto verso l’Austria e la Baviera, dove poi l’orso è stato abbattuto nel mese di giugno. I danni, in Alto Adige, furono limitati a 3 pecore predate in aprile in Val Martello e ad un pollaio distrutto in Vallelunga (Curon). A settembre del 2006, è stata inoltre rilevata in Val d’Ultimo, per un breve periodo, la presenza dell’orso MJ5 (età 1,5 anni). 4
2007 In tale anno, si assiste sul territorio provinciale ad un intenso movimento e frequentazione da parte di giovani maschi. Nel corso della primavera ed estate 2007 sono stati, infatti, 4 gli individui riconosciuti tramite analisi genetica, che hanno frequentato e/o attraversato il territorio altoatesino. Questi erano: JJ3, MJ4, MJ5, e DG2. Complessivamente, sono state rilevate 48 segnalazioni di presenza nell’anno 2007. La presenza di questi 4 animali ha determinato un elevato numero di predazioni al patrimonio zootecnico. A fine stagione, si sono contate 104 tra pecore e capre predate. L’orso JJ3 si è fermato a giugno in Val di Trafoi, dove è stato anche filmato da un fotoamatore, spostandosi poi in Svizzera nella zona di Davos, mentre MJ4 si è fermato in Engadina, dove poi entrambi gli individui hanno svernato. MJ5 e DG2 si sono stabiliti nella zona Val d’Ultimo – Passo Palade; le predazioni che questi due individui hanno arrecato sono avvenute generalmente su alpeggi, lontano da centri abitati. 2008 Nel 2008 si è registrato un numero elevato (73) di segnalazioni di presenza orso. Tuttavia, le analisi genetiche sono state in grado di confermare la presenza di soli due individui diversi. Considerato il numero esiguo di campioni che è stato possibile analizzare positivamente (11), si può ipotizzare la presenza di un ulteriore individuo. I due orsi identificati geneticamente sono: l’orso DG2 e l’orso MJ4. L’orso DG2 è un individuo di 3,5 anni di età, già presente nel 2007 nella zona Val d’Ultimo – Passo Palade e che nel 2008 ha frequentato la medesima zona. L’orso MJ4 è un individuo di 4,5 anni di età, che nel 2007 aveva raggiunto la Svizzera e a maggio 2008 è stato accertato in Val Sarentino. Si è quindi spostato sull’altipiano del Salto, fino a raggiungere il comune di Scena. Le analisi genetiche ne confermano la successiva presenza in provincia di Trento fino a novembre. Risulta inoltre probabile che MJ5, già comparso in Alto Adige nel 2007, possa aver frequentato anche nel 2008 il territorio provinciale nel Gruppo delle Maddalene, in quanto anch’esso, come MJ4, è stato accertato geneticamente in Trentino, a ridosso del confine provinciale, nel corso dell’estate-autunno 2008. Nel corso del 2008, sono state registrate complessivamente 41 predazioni su animali domestici (36 pecore, 1 capra e 1 vitello) e 32 su apiari. 2.1 Presenza dell’orso bruno in Alto Adige nel 2009 Nel 2009 si sono registrate 61 segnalazioni di presenza orso. La figura 3, relativa alla distribuzione mensile 30 delle segnalazioni orso nel 2009, mostra la 2008 25 2009 maggiore concentrazione delle stesse nel periodo primaverile (aprile-maggio). Lo stesso 20 andamento è stato riscontrato anche nel 2008. 15 Rispetto al 2008 (73 segnalazioni in tale anno), 10 gli accertamenti sono diminuiti nel 2009. Ciò è dovuto, soprattutto, alla diminuzione delle 5 predazioni accertate, come si evince anche dalla 0 marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre tabella di confronto del tipo di osservazioni tra i 2 anni (vedi tab. 3) Fig. 3: Distribuzione mensile delle segnalazioni di presenza dell’orso bruno in Alto Adige nel 2008 e nel 2009. 5
Segnalazioni di presenza orso anno 2008 anno 2009 osservazioni relative a piste su neve 12 15 Tab. 3: confronto delle osservavazioni dirette 16 19 segnalazioni di presenza accertamento fotografico 1 2 orso tra l’anno 2008 e presenza su mangiatoia per ungulati 1 -- l’anno 2009 incidente con auto -- 1 accertamenti relativi a predazioni 43 24 Totale 73 61 Le analisi genetiche hanno evidenziato la presenza di almeno 4 diversi individui sul territorio dell’Alto Adige nel corso dell’anno 2009. L’orso DG2 Alla fine di marzo, le Autorità del Land Tirol hanno segnalato l’avvistamento di un orso nella Valle di Stubai, una laterale in orografica sinistra scendendo da Passo Brennero verso Innsbruck. Nella stessa zona, era stato registrato un avvistamento anche a ottobre 2008. Nel mese di aprile 2009, questo animale si è spostato in Alto Adige, attraversando il circondario di Vipiteno. La coltre nevosa, presente uniformemente, ha permesso di ricostruire il suo percorso, seguendo le tipiche orme del plantigrado. Le analisi genetiche di alcuni peli ritrovati hanno permesso l’identificazione di DG2 (secondo figlio degli orsi Daniza e Gasper), un maschio nato nel 2006 e, quindi, un subadulto di 3 anni d’età. L’orso DG2 era già stato registrato in Alto Adige, nella primavera – estate 2008, quando aveva frequentato il territorio compreso tra Passo Palade – Val d’Ultimo e Bassa Venosta. Nel 2009, l’unica sua predazione registrata è stata quella di 2 pecore in Valle di Mules. Per lunghi periodi tale orso è rimasto inosservato; l’ultima segnalazione è un avvistamento in una laterale della Val Ridanna, a metà luglio. Fig. 4: Spostamenti accertati dell’orso DG2 tra autunno 2008 e primavera 2009 6
L’orso M5 A metà maggio, due predazioni a pollai, a Longiarù e in località Pederù, rivelavano la presenza dell’orso anche in Val Badia. Il guardiacaccia Hubertus Tschaffert è riuscito, tramite trappola fotografica, ad immortalare un orso di media taglia durante la sua incursione notturna. Le analisi genetiche hanno dimostrato che non si tratta di un individuo proveniente dalla neo-costituita popolazione trentina del Brenta. Si dovrebbe, dunque, trattare di un orso proveniente dalla Slovenia e, transitato, lungo le Alpi Carniche, a cui è stato attribuito il codice “M5”. Tale orso, che è un maschio subadulto, era stato precedentemente identificato anche nella provincia di Belluno e si è spostato nella zona trentina del Primiero. Si tratta di un individuo che fa registrare frequenti predazioni. Fig. 5: L’orso M5 è di origine slovena; nel 2009 ha raggiunto la Val Badia e la zona del Primiero L’orso KJ2G2 A fine maggio, l’orso fa segnare la sua presenza anche in Alta Pusteria, a Sesto e a Versciaco e quindi nel Land Osttirol, per poi comparire successivamente presso il Lago di Anterselva. I peli raccolti identificano tale orso come “KJ2G2, un maschio nato nel 2006. Tale individuo ha lasciato la zona di nascita nel Trentino occidentale e, nella primavera 2008, ha attraversato l’autostrada all’altezza di Rovereto, per poi raggiungere l’altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza. In primavera 2009, ha Fig. 6: L’orso KJ2G2 ha compiuto uno dunque compiuto un notevole spostamento di notevole entità spostamento verso nord. Le 7
predazioni in territorio altoatesino sono state relative a 2 alveari e 1 capra, mentre nell’Osttirol i danni sono stati di entità maggiore. Dalla fine di giugno mancano segnalazioni di tale orso. L’orso MJ2G1 Ora veniamo alla ormai tradizionale zona di frequentazione dell’orso in Alto Adige. Si tratta dell’orografica destra Adige, che confina alla Val di Non e presenta una buona continuità di bosco a cavallo del confine tra le due province. In tale area geografica, si registra il passaggio di orsi a partire dal 2005. La prima segnalazione di MJ2G1 del 2009 risale al 10 aprile, quando un orso è stato urtato da una macchina che scendeva da Passo Palade. Alcuni giorni dopo, un escursionista, Reiner Eisenstecken, ha fotografato un orso di evidente colore chiaro, nella riserva di Appiano, sotto il Macaion. Le analisi genetiche hanno rivelato la presenza di MJ2G1, un orso maschio nato anch’esso nel 2006 e segnalato per la prima volta in Alto Adige. Le osservazioni dei cacciatori riportano, tuttavia, avvistamenti anche di un orso di colore più scuro; si ritiene dunque probabile che almeno un altro orso sia stato presente in zona; tuttavia non è stato possibile confermare questa supposizione con i risultati delle analisi. Nel 2008, in questa zona geografica erano stati segnalati anche MJ4 e MJ5, orsi nati nel 2005.Le segnalazioni di orsi nelle riserve di S.Felice, Madonna di Senale, Tesimo, Nalles, Appiano sono proseguite fino ad agosto, seppure con minore frequenza e minore intensità di danni rispetto al 2008. Fig. 7: L’orso MJ2G1 ha frequentato nel 2009 l’area a cavallo tra le province di Trento e Bolzano Ulteriori possibili presenze Da segnalare, infine, lo spostamento di un orso verso le Alpi Sarentinesi., e in particolare nella zona compresa tra Sarentino, il Salto e la Val Passiria. Per tale spostamento, che è durato circa una decina di giorni, non è possibile affermare di che orso si sia trattato, poiché le analisi genetiche dei peli non hanno dato risultato. Le 61 segnalazioni raccolte si riferiscono al periodo compreso tra il 10 aprile (prima segnalazione presso Passo Palade)e il 2 dicembre (ultima segnalazione a Grissiano, alle pendici della Mendola). 8
2.2 I danni registrati Nel corso del 2009, sono state registrate complessivamente 24 predazioni su animali domestici (22 pecore e 2 capre) e 4 su apiari. La frequenza delle predazioni è fortemente diminuita nel 2009 rispetto al 2008. A riguardo, si può considerare che il rigido inverno, causando un’elevata mortalità tra gli ungulati selvatici, può aver rappresentato una allettante fonte alimentare per gli orsi, al risveglio dal letargo, riducendo quindi la ricerca di animali domestici da predare. Occorre inoltre considerare, che la predisposizione alla predazione varia molto tra i singoli individui, in base a quanto hanno appreso dalla madre e alle esperienze individuali. Predazioni Orsi presenti a capi bestiame ad apiari 2005 65 1 JJ2 2006 4 0 JJ1, (MJ4) 2007 104 0 JJ3, MJ4, MJ5, DG2 2008 43 32 DG2, MJ4, (MJ5) 2009 24 4 DG2, KJ2G2, MJ2G1, M5 Tab. 4: Predazioni di orso bruno accertate tra il 2005 e il 2009 I risarcimenti dei danni La L.P. 14/1987 prevede la possibilità di risarcimento da parte della Provincia Autonoma di Bolzano di eventuali danni arrecati dai grandi carnivori al patrimonio agro-silvo-pastorale. Al fine di arginare il potenziale di conflittualità tra presenza dell’orso e allevatori, è stato previsto, a partire dal 2008, un risarcimento del 100% del danno arrecato e in tempi di circa 30 giorni. I danni vengono verificati ed eventualmente confermati dai posti di custodia ittico-venatoria territorialmente competenti, e liquidati in base a tariffe, che vengono periodicamente aggiornate da parte dell’Ufficio Zootecnico provinciale. A partire dal 2008, l’Amministrazione provinciale ha assunto a proprio carico anche il risarcimento dei danni provocati all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio. Il risarcimento del danno subito non viene erogato nel caso di predazioni al patrimonio zootecnico occorse in zone con divieto di pascolo o al di fuori del periodo consentito per il pascolo stesso. Danno accertato Indennizzo € € Tab. 5: Danno accertato e relativo 2007 16.180 12.950 indennizzo a carico dell’Autorità venatoria 2008 13.480 13.480 negli ultimi 3 anni 2009 3.230 3.230 A ferragosto 2009, è rimbalzata in radio e sui giornali la notizia che l’orso avrebbe fatto precipitare in dirupi delle vacche, nelle località della Alpe di Fane a Valles e a Flans. I responsabili dei posti di custodia ittico-venatoria di Bressanone e Vipiteno hanno perlustrato attentamente le due zone, 9
alla ricerca di peli o impronte che potessero confermare la presenza dell’orso. Tali ricerche non hanno dato alcun esito e neppure, nei giorni precedenti e successivi i fatti, non vi sono stati avvistamenti o segnalazioni di orsi. Talvolta, dunque, i mass media, alla ricerca di sensazioni, attribuiscono troppo frettolosamente all’orso la responsabilità di perdite di animali domestici. 2.3 Considerazioni finali Le presenze di orsi in Alto Adige continuano a riferirsi a giovani maschi. È probabile che MJ4 e MJ5, ormai di 4 anni d’età, precedentemente regolarmente segnalati, siano stati durante il periodo riproduttivo in Trentino, attirati dalla presenza di femmine. L’Alto Adige rimane dunque, per ora, un territorio di perlustrazione per individui erratici. Laddove l’habitat a disposizione delle femmine in Trentino iniziasse a diventare troppo “stretto”, potremmo essere confrontati con l’insediamento di qualche nucleo stabile. La sottostante tabella indica, che più della metà dei giovani maschi nati in territorio trentino nel periodo 2004-2006 si sono spostati anche verso l’Alto Adige. È quindi probabile che ulteriori giovani orsi arrivino nei prossimi anni in Provincia di Bolzano. Anno cucciolate femmine maschi Spostamenti 2002 1 2 0 verso Tab. 6: Molti dei maschi l‘Alto Adige nati in territorio Trentino si 2003 1 1 1 sono spostati verso l’Alto 2004 2 2 3 accertati Adige 2005 2 1 3 2006 5 5 6 2 2007 2 1 2 2 2008 3 4 4 4 2009 2 1 2 Totali 18 17 21 Solo individui maschi ??? Nel 2009, si sono incrociati nella zona dolomitica, condivisa tra le province di Belluno, Trento, Bolzano e il Land Osttirol, orsi di origine slovena con orsi nati in Trentino. Gradualmente la zona interessata dall’orso si amplia. Ora tutte le Amministrazioni dell’arco alpino centro orientale, le comunità degli allevatori e cacciatori sono stati confrontati con le tematiche gestionali legate alla presenza del plantigrado. Il ritorno dell’orso sulle Alpi è ancora una scommessa aperta; il problema principale è rappresentato sicuramente dalla convivenza tra le attività di allevamento ovino e le predazioni del plantigrado. Nel 2009 l’orso ha fatto registrare qualche punto a suo favore; non sono emersi situazioni problematiche e l’entità dei danni causati è fortemente diminuita. Vi è da augurarsi che, anche nei prossimi anni, l’orso si dimostri diffidente nei confronti dell’uomo, salvaguardando, al tempo stesso, le sue possibilità di una affermazione stabile sulle nostre montagne. 10
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