LA PRESBIACUSIA Medico Chirurgo Otoiatra e Audiologo - Dott.ssa Elisabetta Sartarelli - esartarelli.altervista.org

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LA PRESBIACUSIA

Dott.ssa Elisabetta Sartarelli

Medico Chirurgo
Otoiatra e Audiologo

Albano Laziale, 6 dicembre 2018
LA PRESBIACUSIA Medico Chirurgo Otoiatra e Audiologo - Dott.ssa Elisabetta Sartarelli - esartarelli.altervista.org
La Presbiacusia

Il termine presbiacusia, dal greco
(“prèsbys”=vecchio, logoro e    “akoe”= udito)
viene utilizzato genericamente per indicare una
diminuzione dell’efficienza della percezione uditiva
presente nelle persone anziane, che non hanno,
in genere, altre patologie dell’orecchio.
                                    Albano Laziale, 6 dicembre 2018
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La cecità allontana le persone dalle cose
      La sordità allontana le persone dalle persone

                        Generalità

•   La Presbiacusia è una progressiva riduzione di
    udito in rapporto all’età.
•   Sono colpiti soggetti di tutto il mondo.
•   È una malattia complessa e multifattoriale.
•   Ha un terribile impatto sulla qualità della vita di
    milioni di individui.
•   È compromessa la comprensione del linguaggio.

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•   La patologia presenta un’insorgenza graduale
    con un decorso progressivo.
•   Non mostra preferenze di sesso e non si associa
    ad altre malattie otologiche.
•   Interessa l'80% degli anziani, ed é il deficit
    sensoriale più frequente dopo i 60 anni.
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La Presbiacusia

È un’ipoacusia bilaterale, colpisce le alte frequenze,
si associa in genere ad un danno centrale con
indebolimento della attenzione uditiva, della
memoria a breve e lungo termine e decremento
dell’accuratezza e della informazione uditivo-
linguistica.

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La Presbiacusia
Sulla base di recenti studi circa la patogenesi
del danno alle cellule cocleari

è stato attribuito un ruolo importante:
 ai fattori ambientali
 agli stili di vita

Entrambi determinano
l’aumento dei
radicali liberi nell’organismo
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Patogenesi della presbiacusia
  Fattori
 genetici     Diabete

     Aterosclerosi         Fumo
                                           Sostanze
  Flogosi        Ipossia       Rumore      tossiche

      Stress ossidativo / Produzione ROS              Età

        Mutazioni del DNA mitocondriale

            Disfunzione mitocondriale

            Senescenza metabolica
                                                 ROS (Reactive Oxygen
             Apoptosi cellule ciliate            Species) = Composti
                                                 dell’ossigeno ad elevata
                  Presbiacusia                   attività ossidante.
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La Funzione uditiva

È stato suggerito uno screening sulla popolazione
over 65, condotto dai medici di famiglia sulla
eventuale presenza di problemi di udito,
equilibrio o recenti cadute.

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La Funzione uditiva

 Per ciò che attiene la funzione uditiva, è stato
 proposto (Ventry, Weinstein: ASHA; 1983; 25) il
 questionario: Hearing Handicap Inventory in
 the Elderly, con lo scopo di
 individuare i problemi che il
 deficit uditivo comporta.

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DIAGNOSI
     AUDIOMETRIA
       TONALE:

Il quadro audiometrico tonale
è in genere caratterizzato da
una perdita uditiva
simmetrica, più o meno
marcata sui toni acuti.

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Audiometria vocale:

  Il profilo audiometrico vocale è caratterizzato da
un deterioramento della discriminazione vocale
con un massimo che non raggiunge la soglia di
intellezione (100%) ed a volte neanche quella di
percezione (50%).
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Tipi di Presbiacusia:
   Sulla base di ricerche istopatologiche,
Schuknecht ha descritto, nel 1974, 4 diversi tipi di
presbiacusia:

    1. Sensoriale
    2. Neurale
    3. Metabolica
    4. Meccanica

   Sono poi state descritte altre due forme:
   Mista ed Indeterminata
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Capire “fischi per fiaschi”

                         Albano Laziale, 6 dicembre 2018
Presbiacusia centrale
 È noto che i soggetti presbiacusici lamentano in
particolare difficoltà di comprensione del parlato in
presenza di rumore.
 Pur tenendo conto della distorsione della
dinamica cocleare legata al fenomeno del
recruitment e del danno di discriminazione tonale
fine conseguente alla perdita di cellule ciliate
esterne, le sole lesioni periferiche non
possono giustificare completamente questo
deficit, soprattutto nei casi nei quali si riveli inutile
anche una corretta protesizzazione acustica.

                                      Albano Laziale, 6 dicembre 2018
Presbiacusia centrale
  L’età non danneggia soltanto la coclea ma anche
le vie uditive centrali, dal nervo cocleare sino alla
corteccia uditiva: riduzione delle fibre del nervo
VIII, minor plasticità neuronale, atrofia corticale.
Queste lesioni,
evidenziabili solo con
prove di audiometria
vocale sensibilizzata,
mostrano la comparsa
della cosiddetta
“presbiacusia centrale”.

                                    Albano Laziale, 6 dicembre 2018
Protesizzazione monoaurale
   La protesizzazione ideale dovrebbe essere sempre
    binaurale, ma nei soggetti con presbiacusia
    centrale, per squilibrio od asincronismo nei
    segnali binaurali, o per deficit associato dei
    processi cognitivi, è talora preferibile una
    protesizzazione del solo orecchio migliore.
   Alcuni soggetti con presbiacusia centrale hanno
    una miglior comprensione del linguaggio con
    protesi monoaurale.(Chmiel, Jerger; J Am Acad
    Audiol; 1996, 7)
   Nel rumore, il 71% dei presbiacusici ha migliori
    prestazioni con una sola protesi acustica (Henkin
    & Coll.; J Basic Clin Physiol Pharmacol; 2007,18).
                                     Albano Laziale, 6 dicembre 2018
Presbiacusia centrale
   Evidenze cliniche suggeriscono che gli anziani con
    perdita di udito abbiano una peggiore
    comprensione del parlato rispetto a giovani
    con una simile perdita di udito.
   Tale condizione denota un deficit di elaborazione
    uditiva. L’atrofia delle regioni uditive corticali si
    accompagna infatti ad un indebolimento delle reti
    coinvolte nella rilevazione degli eventi salienti, nel
    controllo adattativo e nella riallocazione della
    attenzione.
   Tali meccanismi corticali risultano impegnati in
    particolare durante l'ascolto in condizioni difficili.
                                        Albano Laziale, 6 dicembre 2018
Presbiacusia e declino cognitivo
• A seguito dell’invecchiamento e della perdita
dell'udito, l’ascolto diventa faticoso e il peso cognitivo
è costantemente elevato, riducendo la quantità di
risorse cognitive disponibili.
• L’ascolto difficoltoso e la ridotta capacità di riserva
cognitiva potrebbe accelerare il declino cognitivo
negli anziani con perdita di udito.
                       Carico           Declino cognitivo
                      cognitivo            Demenza
  PRESBIACUSIA
                      Isolamento            Peggior
                        sociale       funzionamento fisico

                                      Albano Laziale, 6 dicembre 2018
Presbiacusia e declino cognitivo
 A parità di età, i presbiacusici rispetto ai
 normoudenti, mostrano tassi accelerati di
 declino ai tests cognitivi non-verbali (Lin
 &coll., Neuropsycol. 2011,25).

   Rispetto ai soggetti normoudenti, quelli con
 lieve, moderata e severa ipoacusia hanno
 dimostrato un rischio di sviluppare demenza
 aumentato di due, tre e cinque volte (Lin &coll.,
 Arch.Neurol. 2011,68)

                                  Albano Laziale, 6 dicembre 2018
Prevenzione della demenza
In un articolo del 2017, la
apposita Commissione di Lancet,
ha inserito la perdita dell’udito
tra i potenziali “fattori di rischio
modificabili” per prevenire la
demenza. Si è calcolato che
possa incidere sino al 9%.

Allo stato attuale non esistono peraltro prove certe
che la sola protesizzazione acustica sia in grado di
prevenire il decadimento cognitivo nei presbiacusici.
                                       Albano Laziale, 6 dicembre 2018
Conclusioni

La   presbiacusia:
• contribuisce alla perdita
     dell’autosufficienza
• conduce all’isolamento sociale
• conduce alla depressione
• può facilitare l’insorgenza di
     decadimento cognitivo e demenza.

                              Albano Laziale, 6 dicembre 2018
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