Giugno 2021 risultati, persone, fatti della ricerca di Ateneo - Università degli Studi di Parma
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UNIPR Ricerca: un nuovo strumento per fare conoscere la nostra migliore ricerca in evidenza: Gentili lettrici e lettori, siamo al sesto appuntamento semestrale con il magazine UNIPRicerca e nel Nutrizione, idratazione e sarco- preparare questo editoriale ho passato in rassegna le edizioni precedenti. È penia negli anziani stato sorprendente “ri-misurare” la quantità di nuovo sapere prodotta in un lasso di tempo così breve dai 35 gruppi di ricerca presentati finora. In questo Micotossine e biotrasformazio- numero ne presentiamo altri cinque altrettanto interessanti, e il pensare alla ne: un approccio transdiscipli- ricaduta di queste nuove conoscenze, alla loro insostituibile azione formati- nare va su generazioni di giovani laureandi e dottorandi, mi fa sentire orgoglioso appartenente alla nostra comunità della ricerca. Vedere, confrontare o genera- re immagini. Con l’intelligenza Ad aprile è terminata la campagna di valutazione della ricerca 2015-19 (VQR). L’Università di Parma ha conferito 2403 “prodotti della ricerca”, ovvero articoli artificiale si può su riviste, monografie, capitoli di libri. Oltre il 90% di questi lavori sono catalo- gati nelle classi A-Eccellente ed estremamente rilevante e B-Eccellente. Un ri- Se la giustizia viaggia tra algo- sultato che conferma il valore, in termini qualitativi e quantitativi, della ricerca ritmi e database in primo piano condotta presso il nostro Ateneo. La procedura VQR è complessa e comporta vanno sempre tenuti i diritti un notevole sforzo organizzativo oltre ad un grande investimento di tempo ed energie. Che sia la via migliore a fornire una oggettiva valutazione della qualità Videogiochi e altri contesti digi- della ricerca ed una obiettiva classificazione delle università resta però, a pare- tali. Uso problematico o oppor- re del sottoscritto, discutibile. In particolar modo a causa di quel comma del tunità? bando che invita i GEV (Gruppi di Esperti Valutatori) a suddividere i prodotti fra tutte le cinque classi A-E attribuendo, indicativamente, a ciascuna catego- ria almeno il 5% e non più del 25% dei prodotti. Cosa ne sarà del nostro 90% nelle classi A e B è quindi al momento un grande punto interrogativo. Comunque sia, la campagna VQR è terminata e serve più che mai concentrarsi sulle prossime sfide. È un momento di grande fermento per la ricerca italiana. Da un lato la società, complice anche la drammatica pandemia, ha finalmente riconosciuto il valore intrinseco di scienza e ricerca, sia per i rapidi successi ottenuti in campo medico che per il formidabile supporto fornito dalle tec- nologie digitali alle imprese e alle famiglie nel duro periodo di isolamento. UNIPR Ricerca D’altro canto, con il nuovo PNR sono state tracciate le direttrici della ricerca Giugno 2021 fondamentale e applicata del prossimo quinquennio, mentre il PNRR renderà disponibili risorse finanziarie senza precedenti nel panorama della ricerca a cura di: italiana. A questo si aggiunge il lancio, in questi giorni, del nuovo program- Coordinamento: Roberto Fornari ma quadro Horizon Europe. All’interno di questi grandi programmi le parole Redazione: Barbara Rondelli, Licia chiave spesso ripetute sono: digitalizzazione e innovazione; clima, energia e Gambarelli, Giovanna Greci rivoluzione ecologica; smart cities e mobilità sostenibile; nutrizione, ambiente Grafica e impaginazione: Nicola e salute; inclusione e coesione sociale. Sfide che si vincono solo coniugando Franchini scienza e ragione. inviare commenti, segnalazioni e spunti a: Molti gruppi dell’Università di Parma da tempo sono attivi in questi ambiti di vitale importanza e sono pronti a fare la loro parte. È essenziale però che le dirigenza.ricerca@unipr.it regole di accesso ai fondi programmati siano sì competitive ma anche semplici archivio: e chiare, tali da consentire la redazione di progetti altrettanto chiari e realistici. www.unipr.it/ricerca La vera scienza non ha bisogno di ridondanti sovrastrutture o di mega-cordate entro le quali non si riesce a distinguere chi fa cosa. in copertina: elaborazione grafica immagini: fornite e concesse dai docenti autori delle ricerche Un augurio di buona lettura e i più cordiali saluti, Le notizie a pagina 21 sono in parte tratte e riadattate dall’archivio noti- Roberto Fornari zie del portale www.unipr.it Prorettore per la Ricerca
NUTRIZIONE, IDRATA- ZIONE E SARCOPENIA Il team di ricerca da sinistra: Sara Tagliaferri, Chiara Cattabiani, Giovanna Pelà, Fulvio Lauretani, Marco NEGLI ANZIANI Salvi, Marcello Maggio e Yari Longobucco Nell’ambito dei progetti PROVIDE e SPRINTT, il team del prof. Marcello Giuseppe Maggio si occupa di nutrizione, idratazione e sarcopenia nel soggetto anziano. Le ricerche del nostro docente partono “per caso” nel 2005 ad un congresso negli USA presso l’Università di Saint Louis al 3rd Annual Academy of Nutrition and Aging. Inizia da quel momento la collaborazione con la Società Tedesca di Nutrizione Clinica e la Società Europea di Nutrizione Clinica e Metabolismo. Oggi il docente di Medicina In- terna e Direttore della Clinica Geriatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Par- ma è inserito in diversi ambiti di coordinamento nazionali e internazionali nel settore della nutrizione dell’anziano, incluso quello di coordinatore di European Innovation Partnership in Active and Healthy Aging (EIP-AHA) ossia il Gruppo Tecnico Europeo che supporta l’Unione Europea nella scelta delle innovazioni scientifiche e tecnologi- che da adottare per un invecchiamento attivo. I suoi studi relativi all’importanza della questi insegnamenti nel campo delle L’approccio multidimensionale per- nutrizione, idratazione e sarcopenia relazioni tra modificazioni endocrine mette di esplorare le diverse dimen- negli anziani nascono “per caso”. Ci in corso di invecchiamento e modifi- sioni che caratterizzano il soggetto spieghi meglio. cazioni della composizione corporea anziano, ossia quella fisica (che co- Mi trovavo negli USA per un periodo che partono e si concentrano le niuga gli aspetti clinici propriamente di studio (dal 2004 e fino al 2007) mie ricerche. La valutazione della detti con velocità del cammino, forza come post-doc fellow e visiting sarcopenia, ossia della ridotta massa muscolare, stato nutrizionale), quella professor presso il National Institu- e forza muscolare, è parte integrante neuropsicologica (che esplora lo te on Aging, National Institutes of della valutazione della malnutrizione. stato cognitivo e comportamentale, Health di Baltimora e mi sono trovato L’assetto endocrino unitamente a il tono dell’umore) e quella socio-re- a dover sostituire il prof. Giorgio quello nutrizionale costituiscono car- lazionale (il vivere e sentirsi soli, la Valenti, impossibilitato a tenere la dini dell’inquadramento multidimen- presenza eventuale di una rete di relazione, alla terza Annual Academy sionale che dovrebbe caratterizzare supporto formale e informale). Le of Nutrition and Aging tenutasi a ciascun soggetto anziano e che ha Linee Guida Europee sulla Nutrizione Saint Louis nel maggio 2005. Il prof. l’obiettivo, a dispetto della presenza e Idratazione pubblicate nel 2019, a Valenti è stato il nostro “capo scuola” di più patologie croniche, di delineare distanza di 13 anni dalle precedenti, per l’insegnamento della geriatria ed con tempestività lo stato biopsico- cercano di guardare al problema della è stato anche Direttore della Scuola sociale, e favorire una traiettoria di malnutrizione per difetto e, in parte, di specializzazione in Endocrinologia invecchiamento attivo. anche a quella per eccesso. Esse e malattie del ricambio qui nel nostro mirano innanzitutto a dare segui- In che senso approccio multidimensio- Ateneo, nonché professore ordinario to a precedenti studi sul soggetto nale? di Medicina Interna. È proprio da anziano di carattere prevalentemente 3
leucina, tutti particolarmente utili per un mantenimento di una funzione muscolare e fisica adeguata. A tal riguardo, il team di ricerca da me coordinato ha fatto parte dello studio PROVIDE, nello specifico intitola- to “Effetti della supplementazione nutrizionale sulla performance fisica del soggetto anziano”: è uno studio internazionale supportato da Nutricia Danone con un finanziamento di 120.000 euro. Questo studio multi- centrico (18 centri), condotto paralle- lamente in sei paesi europei (Belgio, Germania, Irlanda, Italia, Svezia e Regno Unito), è stato completato nel 2015. Lo studio ha coinvolto 380 soggetti di età media di 78 anni, con ridotta massa muscolare (sarcopeni- ci) e performance fisica, ed è servito a valutare gli effetti di 13 settimane figura 1. Team UNIPR del progetto europeo SPRINTT (Sarcopenia and Physical fRailty IN older di trattamento con un integratore people: multi-componenT Treatment strategies). nutrizionale contenente vitamina D, biomedico (miglioramento del peso dall’UNESCO nel 2010 quale patri- leucina e proteine di siero del latte corporeo, composizione corporea, monio dell’umanità) si è dimostrata rispetto ad un prodotto isocalorico. morbidità e mortalità) ma al tempo efficace nel contrastare, nell’anzia- Questo trattamento ha indotto un stesso valutando anche la qualità no come nell’adulto, l’evoluzione significativo miglioramento del- di vita, il rapporto costo/efficacia e di singole patologie croniche ed il la massa muscolare e della forza l’aspetto funzionale (la fragilità) dello deterioramento funzionale/cognitivo. agli arti inferiori. Anche il progetto stesso. Le Linee si articolano in 4 D’altra parte è anche consigliabile europeo SPRINTT (Sarcopenia and grandi capitoli che si focalizzano su: per il soggetto anziano non affetto da Physical fRailty IN older people: mul- 1. Domande di base e principi gene- insufficienza renale cronica, introdur- ti-componenT Treatment strategies) rali; 2. Raccomandazioni nei soggetti re 1-1.2 g di proteine pro kg di peso è un’iniziativa di respiro internaziona- anziani con malnutrizione o a rischio corporeo, soprattutto di elevata bio- le che ha l’obiettivo di comprendere e di malnutrizione; 3. Raccomanda- disponibilità, come quelle di siero del contrastare l’invecchiamento inteso zioni in soggetti anziani con pato- latte, ed arricchite in micronutrienti come fragilità fisica. Si tratta di uno logie specifiche (fratture di femore, come magnesio, selenio, vitamina studio d’intervento con esercizio delirium, ecc.). Il quarto capitolo si D e aminoacidi specifici, come la fisico, di intervento nutrizionale e sofferma sulle raccomandazioni volte a prevenire, identificare e trattare la disidratazione ed una delle 82 rac- comandazioni complessive riguarda l’assunzione giornaliera di liquidi ossia 1.5 litri al giorno per le donne e di 2 litri al giorno per gli uomini non affetti da scompenso cardiaco croni- co ed insufficienza renale. Il tipo di dieta riveste un’importanza fondamentale in tutte le fasce d’età, ma nell’anziano che impatto ha? Nell’anziano la dieta (nutrizione e idratazione) può ricoprire un ruolo di prevenzione nei confronti dello sviluppo e nella progressione di nu- merose patologie, e al tempo stesso rappresentare uno strumento utile per ottimizzare la qualità della vita, migliorare la traiettoria di invecchia- mento e la funzione fisica e cognitiva. La Dieta Mediterranea (riconosciuta figura 2. Ecografo muscolare ESAOTE . 4 giugno 2021
monitoraggio tecnologico dell’atti- vità (figura 1). A tal proposito, per misurare i parametri morfostrutturali e muscolo-scheletrici degli anziani durante la degenza nella nostra clini- ca, nel 2016 è stato acquisito, con il contributo della Fondazione Caripar- ma, l’ecografo muscolare ESAOTE (figura 2). L’ecografo ha permesso di acquisire immagini del muscolo va- sto laterale della gamba che, secondo le ultime Linee Guida Europee sulla sarcopenia, cui abbiamo contribu- ito, costituisce una valida tecnica alternativa ad altre consolidate come Bioimpedenziometria, DEXA, TAC e RMN per la misurazione della com- posizione corporea ed in particolare della massa muscolare. I risultati dello studio SPRINTT, nella fase di rendicontazione finale, saranno pubblicati nelle prossime settimane da una prestigiosa rivista scientifica internazionale. figura 3. Attività fisica con gli anziani. Lei è autore di numerose pubblicazioni to conseguente a livello ospedaliero Il tema della corretta nutrizione e e linee guida nell’ambito della nutri- e nelle diverse strutture residenziali. dell’attività fisica moderata (figura zione negli anziani, queste indica- Iniziative che ci vedono coinvolti, 3) è oggetto di collaborazioni con zioni sono state applicate in qualche come il Nutrition Day Worldwide (la Campagna Amica Parma, il punto contesto? giornata mondiale della nutrizione, d’incontro tra il produttore agricolo Sì, ad esempio il Mini Nutritional quest’anno il 4 Novembre 2021) e il consumatore, CUPLA (Coor- Short form che abbiamo contribu- contribuiscono a mantenere alto e dinamento Unitario dei Pensionati ito a validare e tradurre in italiano costante il livello di attenzione su del Lavoro Autonomo), Coldiretti è uno strumento di screening della questo tema fondamentale per il Nazionale Senior, ed attraverso un filo malnutrizione di facile utilizzo che soggetto anziano. Questi temi sono diretto con il Presidente Giorgio Gren- è stato adottato in tutto il mondo. oggetto di lezioni specifiche e corsi zi, con la Coldiretti Parma e il Con- Faccio parte del gruppo di lavoro per formativi oltre che all’interno di Corsi sorzio Agrario di Parma. Massima le “Linee di indirizzo regionali per la di Laurea Magistrale di Medicina, sinergia progettuale esiste anche con ristorazione dell’anziano in struttura Infermieristica, Fisioterapia e Scienze AUSER, associazione di volontariato e residenziale RSA” che fa parte del della Nutrizione Umana anche presso di promozione sociale, impegnata nel Piano della Prevenzione della Regione Strutture Residenziali del territorio di favorire e valorizzare il ruolo degli an- Emilia Romagna, all’interno del Parma e Piacenza, e fanno parte del ziani nella società. Le attività condivi- quale vi è il progetto “Alimentazione programma delle Lezioni dell’Univer- se con queste associazioni riguardano dell’anziano”, che prevede specifiche sità degli Anziani rivolto agli iscritti di la promozione dell’invecchiamento azioni da mettere in atto su tutto questa preziosa risorsa locale. Inoltre attivo tra i cittadini senior, l’attenzione il territorio regionale a favore degli dal 2019 sono componente del Board costante alla sua “cura”, esigenza for- ospiti delle strutture socio-assisten- per la ricerca e l’innovazione dell’A- temente riemersa nel corso della pan- ziali. Nell’ambito di tali azioni, le linee zienda Ospedaliero-Universitaria di demia, e la “protezione” del soggetto guida hanno la finalità di assicurare il Parma, volto a favorire l’integrazio- anziano in tutti i contesti di cura. Le raggiungimento di standard nutri- ne e la cooperazione nella ricerca associazioni citate sono tutte acco- zionali coerenti con i documenti scientifica tra Ospedale e Università, munate dal voler enfatizzare, a livello d’indirizzo nazionali (LARN 2014 - proponendo progetti che prevedono istituzionale e nella società civile, il Livelli di Assunzione di Riferimento di l’impiego comune di competenze, ruolo valoriale del soggetto anziano Nutrienti ed energia per la popolazio- spazi e tecnologie innovative, ed ini- come custode e testimone di valori ne italiana) e internazionali (ESPEN ziative che favoriscono il trasferimen- positivi della nostra società. Tutti i no- European Society for Clinical Nutri- to tempestivo dei risultati di ricerca stri partner supportano, con diverse tion and Metabolism, della quale fac- nella pratica clinica. modalità, le iniziative scientifiche da cio personalmente parte), che hanno noi curate e che hanno come finalità il Sicuramente saranno state avviate la finalità di diffondere e di garantire ruolo di interventi proattivi mirati alla molte collaborazioni nel corso degli un’attenzione costante al tema della prevenzione della disabilità fisica e anni, ce ne può parlare? malnutrizione e ad un comportamen- cognitiva nel soggetto anziano. 5
figura 4. Linee guida ESPEN (European Society for Clinical Nutrition and Metabolism). Attività nel futuro immediato? organizzatori dell’iniziativa, organiz- plications volto ad approfondire il Il congresso europeo/mondiale zandola nella “culla” della Food Val- ruolo e l’impatto dell’alterazione del ESPEN che si terrà in data 14-19 ley, che il nostro Ateneo ben rappre- controllo neuromuscolare e la perdita settembre 2021 del cui comitato senta, come testimoniato dalla posa di motoneuroni nel soggetto anzia- scientifico locale faccio parte insieme della prima pietra del “Food Project”, no. Lo studio ci darà la possibilità di al prof. Fiaccadori. L’ESPEN (Europe- assume ancor di più valenza. verificare se 6 mesi di esercizio fisico an Society for Clinical Nutrition and Avremo modo di approfondire e di supplementazione di succo di Metabolism) è una società scien- l’esperienza acquisita con il proget- barbabietola ricco di nitrati riescano tifica europea/mondiale all’interno to SPRINTT attraverso il progetto a mitigare e posporre l’insorgenza di della quale trova spazio un gruppo di ricerca di rilevanza nazionale indebolimento neuromuscolare e di specifico di interesse sulla nutrizione finanziato nel 2020 chiamato PRIN identificare la popolazione anziana in geriatria (figura 4). Avere l’oppor- NEUAGE NEUromuscular AGEing: più sensibile al trattamento. tunità di essere noi tra i promotori ed Mechanisms and Functional Im- Il team di ricerca Il nostro team multidisciplinare comprende il prof. Fulvio Lauretani, che si occupa prevalentemente di patologie neu- rodegenerative ed in modo particolare di demenza di Alzheimer e Parkinson e parkinsonismi vascolari del paziente anziano, dalla dott.ssa Sara Tagliaferri, biologa specializzata in Scienze dell’Alimentazione e ricercatore a tempo determinato in Statistica Medica presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia, dal dott. Yari Longobucco, infermie- re, assegnista di ricerca, dalla dott.ssa Chiara Cattabiani, e dal dott. Marco Salvi, medico geriatra e specializzando in Geriatria dell’UO di Clinica Geriatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e dalla prof.ssa Giovanna Maria Pelà ricercatore di Malattie dell’apparato cardiovascolare. Con questo gruppo sono state condotte negli anni numerose ricerche volte a identificare quali sono i principali pre- dittori di disabilità motoria e cognitiva nel soggetto anziano: 1. le modificazioni endocrine in corso di invecchiamento. 2. la polifarmacoterapia ed il suo management attraverso un corretto processo di revisione, riconciliazione farmaco- logica ed appropriatezza prescrittiva. 3. il “loop disfagia-malnutrizione-fragilità”. 4. le modificazioni combinate dei muscoli scheletrici e cardiaci in corso di invecchiamento e le molecole/processi che guidano la comunicazione del cosiddetto asse “muscolo-cuore”. 6 giugno 2021
MICOTOSSINE E BIOTRASFORMAZIONE: UN APPROCCIO TRANSDISCIPLINARE Renato Bruni Chiara Dall’Asta Laura Righetti Le piante possono assorbire, trasformare e accumulare quasi ogni composto or- ganico presente nel suolo: dai farmaci che l’uomo rilascia nell’ambiente fino alle sostanze emesse da vegetali e microorganismi per comunicare o competere. La gestione di queste molecole è affidata a una sorta di “fegato vegetale”, un sistema di detossificazione enzimatica distribuito in ogni cellula, che modifica gli xeno- biotici nel tentativo di renderli meno nocivi o più adatti a essere compartimentati. Questo fenomeno riguarda anche le micotossine, composti tossici di origine fungi- na coinvolti in molte filiere alimentari, tra cui quella dei cereali. In questo contesto, la collaborazione in atto tra il gruppo della prof.ssa Chiara Dall’Asta, nell’area della Chimica degli Alimenti, e quello di Biologia Farmaceutica guidato dal prof. Renato Bruni, sta aprendo scenari di ricerca importanti per la sicurezza alimentare, per lo sviluppo di varietà resistenti ai patogeni e per la comprensione di interazioni tra piante e microrganismi fino ad ora sottovalutate. Prof. Bruni, si parla spesso di mico- normative che impongono controlli Cosa succede quando una pianta viene tossine in riferimento alla sicurezza regolari e fissano le soglie ammesse, a contatto con le micotossine e perché alimentare, perché? molto basse e diverse al variare del si parla di micotossine mascherate? Le micotossine sono metaboliti tipo di micotossina e di alimento. Funghi e muffe producono le mi- secondari di generi come Fusarium, Ad esempio, nei cereali destinati al cotossine per indebolire i vegetali Aspergillus e Penicillium; possiedono consumo umano i contenuti massimi e infettarli più rapidamente, per strutture chimiche e azioni biologiche ammissibili di aflatossina B1 sono pari questo motivo la loro concentrazione diverse, ma sono accomunate da una a 2 μg/kg, per la frutta secca sono di è massima negli organi aggrediti. forte tossicità per gli animali. Le più 10 μg/kg, mentre per l’aflatossina M1 La risposta difensiva prevede però importanti sono aflatossine, ocratos- nel latte sono di 0,05 μg/kg. Quest’ul- più azioni, una delle quali indica la sine, fumonisine, tricoteceni, zearale- tima in particolare è frutto della bio- biotrasformazione di questi composti none e patulina. Possono accumularsi trasformazione nell’organismo ospite: per consentirne una traslocazione in varie piante destinate all’alimen- la sua presenza nel latte è considerata più rapida, per abbatterne la potenza tazione durante la crescita in campo, una conseguenza del metabolismo o per neutralizzarli, accumulandoli fino a raggiungere dosi così elevate da animale a seguito dell’alimentazione in parti della pianta meno sensibili costituire un fattore di rischio: la loro con foraggi contaminati. Il nostro come le pareti cellulari e i tessuti presenza è infatti associata a immu- gruppo ha però da poco scoperto che destinati ad andare persi, come le nosoppressione e a un maggior rischio invece può essere prodotta anche da foglie. Si tratta soprattutto di coniu- tumorale. Per questo esistono severe piante alimentari. gati in cui le micotossine originarie 7
vengono legate a zuccheri, ossidate, (EFSA) ha manifestato più atten- ma si è rivelato prezioso per scoprire alterate per aumentare la solubilità in zione e iniziano a comparire soglie la via percorsa dalle micotossine acqua. Queste forme sono chiamate massime anche per le micotossine mascherate in una pianta, per capire micotossine mascherate perché un mascherate, il che implica sviluppare che risposte fisiologiche inducono, tempo non venivano rilevate dai me- metodi analitici ottimali per investi- ad esempio inibendo o stimolando la todi analitici usati per le valutazioni gare a fondo come si formano, e quali biosintesi di metaboliti secondari e di sicurezza alimentare. dinamiche fisiologiche le coinvolgono primari della pianta. a livello vegetale e ambientale. Questo ci ha permesso di scoprire Però anche questi composti modificati che queste sostanze possono entrare rappresentano un rischio per la nostra Sembrerebbe che per far progredire nelle piante già attraverso il suolo salute. Per quale motivo? le conoscenze in questo campo siano prima che i microrganismi le aggre- Queste sostanze possono comun- necessari anche strumenti analitici discano, confermando che questi que manifestare una certa tossicità inediti. Quali metodologie d’indagine composti hanno degli effetti precisi nell’uomo e, soprattutto, possono sono state sviluppate a questo proposi- nelle piante e forse sono utilizzate essere riattivate, tornando alla loro to e cosa hanno prodotto? dai vegetali stessi come un segnale forma originaria, a seguito dell’espo- Grazie alle metodologie messe a d’allarme nei confronti di possibili sizione alla flora microbica intestina- punto dal dott. Enrico Rolli del Dipar- pericoli. le. Proprio per questo si usa la parola timento di Scienze Chimiche, della “mascherate”, perché la loro presen- Vita e della Sostenibilità Ambientale, Perché scoprire questo fenomeno nelle za negli alimenti potrebbe costituire abbiamo recentemente sviluppato piante sane è importante, che prospet- un fattore di rischio addizionale per il più modelli in vitro, basati sulla mi- tive apre? consumatore. Tuttavia, solo recen- cropropagazione di piantine di grano Attualmente la letteratura è focaliz- temente, le autorità hanno iniziato a e di mais (figura 1) e su colture di zata sugli aspetti chimico-analitici, prenderle in considerazione in termi- loro organi, per esplorare se e come con una prospettiva che non rende ni di valutazione del rischio mentre i queste piante trasformano le mico- bene l’idea della complessità dello ricercatori stanno investigando il loro tossine anche in assenza del patoge- scenario. Ad esempio sono disponibili ruolo ecologico e l’effettiva tossici- no. Le piantine, ad esempio, vengono poche informazioni sulla correlazione tà. Una delle conseguenze è che si fatte crescere su un terreno arricchito tra tessuti vegetali, assorbimento, rischia di sottostimare l’esposizione in micotossine (figura 2), poi i loro biotrasformazione e distribuzione e umana alle micotossine, conside- organi sono analizzati per vedere sia non si sfruttano appieno gli approcci rando solo i composti originari e non come vengono assorbite e biotrasfor- moderni come quelli offerti dalla quelli modificati. mate che per valutare conseguenze metabolomica. Nonostante il numero Da qualche tempo però l’Autorità sul metabolismo vegetale. Il modello crescente di micotossine mascherate Europea per la Sicurezza Alimentare è lontano dallo scenario di campo, note, attualmente non comprendia- figura 1. Plantule di grano micropropagate, pronte per il trattamento con micotossine. 8 giugno 2021
Un altro campo interessante che stiamo esplorando riguarda la possi- bilità di usare le piante come “fabbri- che verdi” per produrre micotossine mascherate da impiegare come standard analitici, un settore che a seguito delle richieste di EFSA po- trebbe espandersi. Soprattutto però questa modalità di lavoro permette di interpretare le relazioni più fini tra piante, microrganismi e ambiente, quelle condotte usando le sostanze chimiche come segnali, come armi o come strumenti di difesa. L’Università di Parma è fortemen- te impegnata in ricerche in ambito agro-alimentare. In che modo la vostra ricerca è caratterizzante e quali sono le possibili ricadute? Quello delle micotossine masche- rate è un tema che vede l’Università di Parma protagonista sin dagli albori di queste ricerche. Ormai 16 anni fa la prof.ssa Chiara Dall’Asta ha partecipato all’identificazione della prima micotossina mascherata riportata in letteratura e da allora si cerca costantemente di fornire un contributo di qualità al tema, avvalendosi del maggior numero possibile di collaborazioni (anche internazionali) e degli strumenti tecnologici e culturali più avanza- ti. Il contesto è particolarmente com- plesso, in quanto serve una lettura che non sia esclusivamente chimica o esclusivamente alimentare: oc- corre miscelare e trarre il massimo da quel che suggeriscono anche la fisiologia vegetale, la chimica anali- tica o la tossicologia e l’agronomia, aggiornando tecniche e integrando figura 2. L’uso di modelli replicabili basati sulla microproagazione consente di limitare le conoscenze spesso frazionate su variabili in gioco. mo a dovere la risposta della pianta a questa esposizione. Non sappiamo se Altre applicazioni della metabolomica in campo Plant/Food le micotossine assorbite dalle radici si La metabolomica prevede l’impiego di tecniche di descrizione chimica accumulano nelle parti commestibili talmente allargate da apparire quasi omnicomprensive, in grado di misu- di una pianta né se questa modifica rare con un’unica analisi quasi tutte le sostanze presenti in un campione. alcune sue caratteristiche compositi- Si parla di foodomica se, anziché essere applicata a una materia prima, ve o di resa a seguito dell’esposizione essa viene estesa a un alimento elaborato e ancor più complesso. Il suo ambientale, dovuta alle tossine che ricorso permette la descrizione qualitativa e quantitativa di tutto ciò che i funghi rilasciano nel suolo prima di una pianta sintetizza e offre un enorme potenziale non solo nella caratte- aggredire le piante. Questo impli- rizzazione dei prodotti alimentari (discriminazione d’origine, studi degli ca che nella selezione agronomica effetti di lavorazioni o di tecniche colturali, guida alla selezione agrono- qualcosa sulla resistenza naturale mica) ma anche nello studio di fenomeni complessi come la plasticità delle piante ai patogeni ci potrebbe fenotipica e le relazioni tra piante e ambiente. sfuggire. 9
figura 3. Il nuovo spettrometro di massa. diversi dipartimenti. Questo tipo Inoltre, abbiamo spiegato come difensivi in grano e mais. di approccio multidisciplinare ci quasi tutto il ventaglio di micotossine Ma soprattutto, il risultato più rilevan- permette di raggiungere risultati mascherate noto sia frutto del lavoro te è che unendo competenze spesso importanti, sempre più spesso pub- della pianta: di fatto abbiamo separa- separate e liberandosi da vincoli set- blicati su riviste prestigiose. to ciò che sintetizza il fungo da quel toriali si può migliorare la qualità della che biotrasforma il vegetale. Questo ricerca e alzare l‘asticella dei traguar- Ci parli dei risultati più significativi nei ha anche permesso di individuare nel di. Nel nostro caso questo ha signifi- vostri ultimi lavori. mais, per la prima volta, micotossine cato uscire dagli schemi convenzionali Abbiamo dimostrato, su più specie, altrimenti note solo in ambito animale dei rispettivi ambiti disciplinari, lavo- che le micotossine presenti nelle come l’aflatossina M1. rando sul reciproco beneficio che una filiere alimentari potrebbero non Abbiamo iniziato infine a esplorare la prospettiva metabolomica e fitochimi- derivare solo dalla contaminazione risposta metabolica della pianta, sco- ca può fornire alla fisiologia vegetale, microbica, ma anche da quel che le prendo che le micotossine assorbite inserendo le osservazioni ottenute in piante “aspirano” dal suolo. Sono dal suolo a basse dosi probabilmente una cornice alimentare. Più che di una piccole quantità, ma non erano atte- costituiscono un segnale d’allarme, prospettiva interdisciplinare si tratta se. che incrementa la sintesi di composti di un’operazione transdisciplinare. Il network internazionale Tra febbraio e luglio del 2019 la dott.ssa Laura Righetti, RTD-A in Biologia Farmaceutica, è stata Visiting Resear- cher presso l’Institute of Inorganic and Analytical Chemistry della Justus-Liebig-Universität Gießen in Germania, nell’ambito di una fellowship finanziata dal DAAD (German Academic Exchange Service). Questa collaborazione ha consentito l’acquisizione del know-how necessario allo svolgimento di analisi di metabolomica avanzata e di imaging in spettrometria di massa (figura 3), una tecnica che permette di individuare simultaneamente la precisa collocazio- ne nei tessuti vegetali di un enorme numero di composti prodotti dalle piante. Quelle nuove competenze consentono di sfruttare al meglio le strumentazioni recentemente acquisite dall’Ateneo col proprio programma poliennale di potenziamento delle attrezzature e infrastrutture di ricerca. 10 giugno 2021
VEDERE, CONFRONTARE O GENERARE IMMAGINI. CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIA- Il team di ricerca da sinistra: Massimo Bertozzi, Tomaso Fontanini, Luca Donati, Andrea Prati, LE SI PUÒ Leonardo Rossi; in basso: Akbar Karimi Il riconoscimento e la classificazione delle immagini, la localizzazione e il rileva- mento di oggetti, il riconoscimento dei volti: nell’ambito dell’intelligenza artificiale, e in particolare del “deep learning”, sono aree di applicazione tipiche del cosiddetto modello della rete neurale convoluzionale (CNN), settore in grande espansione negli ultimi anni di cui si occupa il team di ricerca coordinato dal prof. Andrea Prati del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Ateneo. Prof. Prati, semplificando, una rete Le CNN sono reti neurali “profonde”, da layer di tipo diverso: i più impor- neurale artificiale è un modello mate- nel senso che rispetto alle reti neurali tanti sono i layer convoluzionali, che matico che vuole simulare i compor- “tradizionali” hanno molti più neuroni, eseguono una convoluzione con un tamenti di neuroni biologici intercon- organizzati in strati (layers). Questi filtro tridimensionale: le due dimen- nessi tra loro: oggi il modello delle Reti layers sono potenzialmente tantissimi, sioni dell’immagine, più la dimensione Neurali Convoluzionali (CNN) è una il che rende, da una parte, la rete più dei canali dell’immagine, tipicamente delle architetture di Deep Learning efficace, capace di “imparare” ad ef- R (red), G (green) e B (blue). Altri tipi più utilizzate nella computer vision. Ci fettuare operazioni più difficili, dall’al- di layer servono per ridurre la dimen- descrive le principali caratteristiche e i tra più complessa e più difficile da sione dell’immagine o per giungere al punti di forza di questo modello? addestrare. Le CNN sono composte risultato finale (figura 1). figura 1. Esempio di architettura di una CNN. 11
figura 2. Alcune applicazioni delle CNN: image classification, object detection e instance segmentation. Le CNN vengono utilizzate per varie (universalmente utilizzato anche nella nostra vita? Tendenzialmente, applicazioni: il punto di forza princi- come base di confronto) rilasciato nel la CNN sarebbe più performante del pale è la loro sorprendente abilità di 2009 contiene circa 15 milioni di im- nostro cervello, che, per la verità, deve riconoscere la presenza di un oggetto magini per oltre 1000 classi di oggetti. fare anche altre cose ed è più sogget- di una certa classe in un’immagine, Il funzionamento delle CNN non è to ad invecchiare di una CNN! localizzarlo o “segmentarlo” (figura stato ancora compreso pienamente Quali sono i principali interessi di ricer- 2), a patto che la rete sia stata adde- dal punto di vista matematico. Que- ca del vostro team in questo settore? strata a riconoscerlo. sto è sicuramente un limite ma, allo stesso tempo, costituisce un’area di Principalmente analizzare e provare La complessità di tale struttura sembra a risolvere i limiti delle CNN che sviluppo che offre margini di miglio- essere direttamente proporzionale abbiamo appena visto. ramento. alle risorse richieste per il processo di Uno è proprio la comprensione del addestramento, ad oggi ancora lon- Funziona meglio una CNN o il cervello funzionamento delle CNN o le altre tano dalla complessità e capacità del umano? loro varianti (numerosissime), come cervello umano. D’altra parte, però, il Il cervello di un adulto, che è stato i VAE (Variational Auto-Encoder) vantaggio di un apprendimento “lento” “addestrato” per anni, funziona gene- e le GAN (Generative Adversarial si palesa nella fase successiva, quella ralmente meglio di una CNN: siamo in Network). In queste architetture di di esecuzione. Le reti neurali addestra- grado di riconoscere istantaneamente software, ad esempio, si è capito che te possono, infatti, esaminare enormi se in un’immagine c’è un cane, come tutta l’informazione che serve per moli di dati e fare confronti su molti anche la sua razza, se nella nostra vita “ricostruire” (nei VAE) o “generare” più parametri contemporaneamente, a siamo stati “addestrati” a riconoscer- (nelle GAN) un’immagine di una un livello inimmaginabile per il nostro la. Però il nostro addestramento è classe viene codificata all’interno di cervello. Quali sono attualmente i limiti durato anni. Cosa potrebbe succedere uno spazio ristretto di valori mate- del modello? E gli ambiti di migliora- se una CNN venisse addestrata per matici, chiamato latent space. Riusci- mento? anni con tutte le immagini con cui re a capire la struttura geometrica del il nostro cervello è stato addestrato latent space è fondamentale non solo Essendo le CNN reti con mol- ti parametri, per funzionare bene necessitano di molti dati per essere addestrate correttamente. Durante l’addestramento si devono fornire molte immagini con e senza l’ogget- to cercato (rispettivamente esempi positivi e negativi) affinché la rete lo sappia riconoscere correttamente. Un po’ come il nostro cervello che, per riconoscere qualcosa, deve averlo prima visto, o aver visto qualcosa di simile in passato. Tanti dati e tanti pa- rametri da imparare richiedono anche tanto tempo, tante risorse computa- zionali e di memoria da impiegare per un corretto addestramento. Per dare qualche numero, il dataset ImageNet figura 3. Esempio di architettura di una GAN. 12 giugno 2021
per conoscerne il funzionamento, ma anche per imparare a manipolarlo per ottenere variazioni nelle immagini ricostruite o generate. L’altro limite è dato dalla grande mole di dati necessari per l’addestramento. Innanzitutto, non sempre è possibile averli e, secondariamente, etichettarli (per indicare se sono esempi positivi o negativi) può essere un’operazione lunga e noiosa. Per ovviare a questo problema stiamo studiando vari ap- procci, che possono essere annovera- ti sotto i termini few-shot o zero-shot learning, cioè riuscire ad addestrare la rete con pochi (few) o nessun (zero) esempi di quella classe. Ovviamente il trucco sta nell’insegnare alla rete, una volta che ha imparato a ricono- scere una tigre, a riconoscere, con pochi esempi o anche nessuno, anche un leopardo, visivamente simile. Quali i progetti e le collaborazioni che state portando avanti e i progetti in corso? L’uso di CNN per risolvere problemi reali è molto interessante per il trasfe- rimento tecnologico verso le aziende. Abbiamo avuto e abbiamo ancora in corso varie collaborazioni con azien- de del territorio per utilizzare archi- tetture CNN in ambito industriale, ad esempio per riconoscere la presenza di sporco nelle strade, o la posizione 3D di oggetti, classificare prodotti ortofrutticoli buoni o da scartare. Abbiamo anche applicato queste reti in ambito creativo, grazie a una lunga collaborazione con la multinazio- nale tedesca Adidas, dove abbiamo utilizzato le CNN per riconoscere in automatico le caratteristiche dei loro capi di abbigliamento (come la forma del collo, tipo e grandezza del logo, tipologia di vestito, ecc.), ma anche per generare (tramite le GAN) delle immagini di scarpe per la successiva stagione. In quest’ultimo caso, la rete viene addestrata con molte immagini di modelli di scarpe reali di Adidas e poi genera esempi “plausibili” di scar- pe. L’idea non è sostituirsi al designer (la creatività queste reti, e il compu- ter in generale, non l’hanno ancora imparata!), ma fornire suggerimenti da cui prendere spunto. Un altro settore in forte espansione è quello delle reti generative avversarie (GAN), quelle, per intenderci, che han- no reso possibile lo sviluppo della famo- figura 4. Esempi di applicazioni delle GAN per generazione di immagini. sissima app “FaceApp” per smartphone. 13
altro protagonista, spesso raggiun- gendo livelli di verosimiglianza difficili da distinguere all’occhio umano. Po- tremmo in futuro ritoccare la nostra foto per renderci più giovani o con capelli più folti. Un altro esempio è riportato in figura 5 dove si vedono 8 immagini. Se le dicessi che solo una è generata, saprebbe dirmi quale? È quindi chiaro che alla questione dell’etica si aggiunge anche quella della contraffazione, per fortuna limi- tata alle immagini e non ai prodotti reali. Per ora, almeno. Però è chiaro che il problema non è nello strumento, quanto nell’uso che se ne fa. Tant’è che proprio recente- mente la Commissione Europea ha figura 5. Sette immagini reali e una generata da una GAN: quale? pubblicato una proposta di regola- Ci descrive il modello, le applicazioni e re casuale, l’altra (discriminatore) mento sull’intelligenza artificiale, di gli aspetti più rilevanti anche dal punto che viene addestrata a riconoscere cui il deep learning è una sotto-bran- di vista dell’etica della ricerca? sempre meglio un’immagine vera di ca, che mira a tutelare i diritti e i quella classe da una falsa (figura 3). valori dell’Europa in alcune applica- Mentre le CNN sono reti cosiddette Queste reti competono fra loro fino zioni ad alto rischio dell’intelligenza “discriminative” (in grado di distin- a che nessuna delle due riesce più a artificiale come, ad esempio, l’iden- guere, riconoscere, localizzare, ecc.), superare l’altra in bravura: il falsario tificazione biometrica da remoto o il le GAN sono reti “generative”, cioè (generatore) è riuscito a produrre im- social scoring. in grado di generare dati (in questo caso immagini). Si basano sulla teo- magini così realistiche che il detective Vostri contributi in questo settore? ria dei giochi di John Nash. L’esempio (discriminatore) non è più in grado di distinguere una falsa da una vera. Come detto in precedenza, stiamo tipico del “gioco” è quello di un falsa- lavorando molto sull’uso di GAN rio (o forger) di quadri e dell’esperto Le applicazioni vanno dalla gene- in uno scenario di few- o zero-shot d’arte (o detective). Il falsario cerca di razione di immagini per coadiuvare learning. Prima con algoritmi di fare quadri falsi sempre più autentici alcuni processi (come nell’esempio meta-learning, adesso cercando di e l’esperto (che conosce i veri quadri delle scarpe di Adidas), alla modifica comprendere e manipolare il latent di quel pittore) cerca di migliorare di caratteristiche visuali della faccia space. Abbiamo anche lavorato molto sempre più nel riconoscere il vero di una persona, come nel caso di Fa- sullo sfruttamento del meccanismo quadro dal falso. E competono, nel ceApp, alla generazione di immagini della cosiddetta attenzione. Queste senso che il falsario cerca di imparare partendo da un’immagine e applican- reti (sia CNN che GAN) durante dall’esperto come riesce a distin- do lo stile di un’altra (style transfer), l’addestramento e nei vari layer si guere i veri quadri dai falsi, mentre o anche generare immagini partendo focalizzano su certe parti dell’imma- l’esperto cerca di capire dal falsario da un testo descrittivo (figura 4). gine con il maggiore contenuto infor- come fa a riprodurre il tratto di un Quest’area di ricerca è molto florida mativo rispetto all’obiettivo che viene certo pittore. È un processo iterativo e promettente, ma pone, come molti loro assegnato. È possibile sfruttare che conduce entrambi a migliorarsi. altri campi dell’intelligenza artificiale, questa focalizzazione (o attenzione) Allo stesso modo, una GAN (Gene- anche problemi di etica. L’esempio per migliorare le prestazioni della rative Adversarial Network) ha due classico è quello del cosiddetto “deep GAN. Ad esempio: se la classe da reti (varianti di CNN), una (generato- fake”. Esistono esempi, anche emersi applicare all’immagine è la barba re) che viene addestrata a generare nella cronaca quotidiana, in cui, con otterrò sicuramente un risultato più sempre meglio un’immagine di una queste tecniche, è possibile creare realistico se riesco ad addestrare certa classe (ad esempio, una cifra video o immagini sostituendo, ad la rete a focalizzarsi sulla parte del scritta a mano) partendo da rumo- esempio, al protagonista originale un mento e non sulla fronte. Intelligenza Artificiale in Regione ER A livello di Regione Emilia-Romagna, il tema dell’Intelligenza Artificiale è oggetto di grande attenzione: “Tra le varie iniziative – racconta Prati - si possono citare le iniziative nell’ambito dell’Associazione Big Data (https://as- sociazionebigdata.it/) e del Competence Center Bi-Rex (https://bi-rex.it/) a cui l’Università di Parma partecipa. Personalmente sono poi coinvolto in un gruppo di lavoro costituito a livello regionale sull’Intelligenza Artificiale, di cui faccio parte insieme al prof. Federico Bergenti, in rappresentanza del nostro Ateneo. Il gruppo, fortemente voluto dagli assessori regionali Paola Salomoni e Vincenzo Colla, ha ricevuto mandato di pensare ad iniziative a livello regionale sull’IA in tema di progettualità, ricerca e formazione. L’obiettivo ambizioso è essere pronti, come Regione, ad attrarre eventuali finanziamenti sul tema dal prossimo Recovery Fund”. 14 giugno 2021
SE LA GIUSTIZIA VIAGGIA TRA ALGORITMI E DATABASE IN PRIMO PIANO VANNO SEM- PRE TENUTI I DIRITTI Lucia Scaffardi La scienza giuridica è sempre più permeata e condizionata dalla tecnologia. Viviamo in un’epoca in cui le infrastrutture informatiche “intercettano” il quotidiano: immagini, visi e dati di ogni genere che corrono in rete. Se giustamente la tecnologia e il sapere scientifico diventano strumenti indispensabili al servizio del giudice è altrettanto giu- sto che non vadano a ledere i diritti della persona. Questi i temi che la prof.ssa Lucia Scaffardi del Dipartimento di Giurisprudenza, Studi politici e Internazionali esplora da anni nelle sue ricerche. Docente di Diritto Pubblico Comparato e coordinatrice del Progetto BRICS Parma, la prof.ssa Lucia Scaffardi ha avuto incarichi di rilievo istituzionale nel Comitato Naziona- le di Biosicurezza, Biotecnologie e Scienze della Vita (CNBBSV) e come consigliere giu- ridico della Presidenza del Consiglio. Le dinamiche che intersecano diritti individuali e tutela della sicurezza collettiva l’hanno portata ad approfondire gli studi sull’utilizzo dei dati genetici e biometrici, il riconoscimento facciale e l’identità digitale e genetica. Le forze dell’ordine, per combatte- comunità. In questa lotta incessante, la legge deve determinare fino a che re la criminalità organizzata e non, le tecnologie informatiche, che ogni punto si può spingere la tecnologia si dotano di strumenti sempre più giorno propongono nuove soluzioni grazie alla quale è oggi possibile uti- all’avanguardia, di tecnologie informa- di contrasto e controllo, sono un lizzare informazioni “personalissime”, tiche spesso coniugate all’ intelligenza alleato importante. una volta chiamate sensibili, a partire artificiale. Chi definisce il rapporto tra Il giurista deve però contemperare da quelle genetiche. diritto e tecnologia? risultato e garanzie, efficienza e tute- Nel 2009 viene istituita in Italia la Ho iniziato ad occuparmi di que- le. Diversamente il rischio di possibili Banca Dati del DNA, ma arriviamo al ste tematiche con l’esplodere del violazioni dei diritti fondamentali 2017 per vederla finalmente operativa. terrorismo internazionale. Erano gli può divenire superiore ai vantaggi La velocità della tecnologia non va di anni dell’attentato alle Torri Gemelle attendibili. Per questo servono regole pari passo con la complessità dell’im- quando si avvertì improvvisamente chiare e condivise, in grado di garan- pianto normativo, ce ne può parlare? l’esigenza di un coordinamento a tire che l’utilizzo trasparente delle informazioni (non dimentichiamo Come giustamente osserva, sono livello globale per affrontare l’emer- che stiamo vivendo nell’era dei big stati necessari purtroppo molti anni genza. Ma la lotta al crimine non è da data) sia gestito nel pieno rispetto per dare piena attuazione alla legge leggersi solo sul piano globale, quan- della tutela della privacy individuale e italiana, frutto di un iniziale accor- to anche su quello della quotidianità, collettiva. I database sono uno stra- do (Prüm) tra alcuni Paesi europei, per preservare la sicurezza delle ordinario patrimonio di indagine, ma accordo poi trasposto anche nei 15
Trattati. È vero, adesso l’Italia si è do- genetici e dell’introduzione del ricono- tata di questo importante strumento, scimento facciale. A che punto siamo? attraverso una sorta di co-gestione È così, la Ue ha commissionato studi tra Ministero dell’Interno e Ministero sul rafforzamento degli strumenti della Giustizia, ma i casi trattati (e normativi ed operativi di scambio di risolti) sono ancora limitati rispetto dati genetici e sull’ampliamento della a quanto potenzialmente si potrebbe cooperazione tra forze dell’ordine fare, proprio per la lentezza che ha mediante l’impiego di dati biometrici, caratterizzato il processo di imple- nonché della tecnica del riconosci- mentazione del database nel nostro mento facciale (figura 2). Queste figura 2. Sistema di riconoscimento facciale. Paese (figura 1). analisi e gli studi preliminari hanno lo forma di sorveglianza indiscriminata di massa”. Ecco, installare telecamere che possano consentire di effettuare un raffronto tra le immagini facciali captate e quelle contenute in una banca dati (“watch list”), contenente fino a 10mila volti, costituisce una interferenza nella vita privata delle persone che non può essere giusti- ficata, neppure dalla fondamentale finalità di prevenzione e repressione dei reati, qualora tutto ciò non sia previsto da una legge approvata dal Parlamento. Una normativa apposita sarebbe in grado di svolgere tutte le verifiche del caso sulla possibile lesione dei diritti dei cittadini, spesso ignari di subire “possibili schedature di massa”, nonché a stabilire speci- fiche tutele e modalità di impiego e funzionamento (come ad esempio i tempi di conservazione di questi figura 1. Il DNA dell’informazione genetica, che contraddistingue ogni individuo. dati). Insomma, il pericolo potremmo riassumerlo ricordando un famoso scopo di comprendere le difficoltà in libro di orwelliana memoria: 1984. Aspetto positivo, però, è come il cui il legislatore UE potrebbe incorre- nostro Paese abbia scelto un ap- re nell’approvare norme troppo inva- proccio garantista per l’utilizzo delle sive nei confronti della sfera privata informazioni genetiche, recependo dei suoi cittadini. al proposito anche le decisioni della Per esemplificare uno di questi profili Corte europea dei diritti dell’uomo. problematici, possiamo richiama- Quest’ultima era stata chiamata a re un recente pronunciamento del intervenire per valutare il rispetto Garante della Privacy italiano che dei diritti sanciti dalla Convenzione è destinato ad avere grandissimo Europea per la salvaguardia dei Diritti rilievo, anche perché finisce per det- dell’Uomo e delle libertà fondamen- tare i tempi della piena adozione di tali (CEDU) da parte di normative che tecnologie per la sicurezza. Lo scorso alcuni Paesi avevano adottato e che 16 aprile il Garante per la Protezione avevano provocato evidenti lesioni dei Dati personali ha infatti “boccia- dei diritti alla privacy e alla protezione to” l’utilizzo del sistema di riconosci- dei dati. Addirittura era stato possi- mento facciale “Sari Real Time” da bile in un Paese UE conservare nel parte del Ministero dell’Interno. database nazionale i dati genetici di Secondo il Garante, in linea con soggetti che erano solo stati sospet- quanto stabilito dal Consiglio d’Euro- tati di aver commesso crimini, ma pa, “il sistema, oltre ad essere privo che erano stati poi assolti dei reati di una base giuridica che legittimi il loro ascritti (fra questi anche minori). trattamento automatizzato dei dati L’Unione Europea sta riflettendo da biometrici per il riconoscimento figura 2. Orwell, George. 1984, a Novel. tempo su questi temi, in particolare facciale a fini di sicurezza, realizze- New York: New American Library, 1949, sull’ampliamento dello scambio di dati rebbe per come è progettato una Digital Collections at the University of Maryland. 16 giugno 2021
Nel suo ultimo lavoro, pubblicato parlare della quantità di telecamere i dati, le informazioni e le abitudini sulla rivista “Federalismi.it”, parla e strumenti di controllo di massa delle persone senza regola alcuna. Il di “Next Generation Prüm” e della sempre più intelligenti e pervasivi, pensiero corre –anche se l’epoca sto- disomogeneità tra Stati membri. Quali gestiti spesso da privati o da grandi rica era diversa e le ragioni politiche sono criticità e potenzialità di questo società. Queste le criticità che l’Euro- dello spionaggio evidenti– a quanto percorso? pa è chiamata ad affrontare, ma che tratteggiato nello splendido film “Le Il progetto “Next Generation Prüm” soprattutto gli Stati dovrebbero con- vite degli altri”. vorrebbe un ampliamento dell’utiliz- siderare prioritariamente. Con questo Si tratta del resto di un processo zo dei dati, per quanto riguarda quelli non voglio ‘demonizzare’ in toto dialettico inevitabile: da una parte genetici, con un utilizzo transfronta- l’impiego di questi nuovi strumenti l’incessante sviluppo tecnologico e liero sempre più ampio degli stessi e l’utilizzo dei dati biometrici per ga- dall’altra la libertà individuale, due e con la possibilità di aggiungervi rantire una corretta ed univoca iden- facce della società contemporanea in anche dati biometrici provenienti da tificazione: in alcuni Paesi al mondo continua evoluzione. sistemi di riconoscimento faccia- (pensiamo ad esempio alla Colombia o al Pakistan) questi mezzi innovativi Esiste qualcosa di più universale e le. Tutto ciò da scambiare su base vengono utilizzati per sconfiggere la importante della libertà? Non è una europea. pandemia e per garantire una corret- domanda retorica ovviamente e oggi, I problemi non sono pochi già sul pri- dopo la pandemia, lo comprendiamo ta ed efficiente gestione dell’accesso mo punto, nel senso che all’interno ancor meglio. Libertà e tecnologia alle vaccinazioni. Servono però regole dell’Europa diverse sono le legislazio- non devono diventare i punti estremi chiare e specifiche, in grado di limi- ni e non perfettamente armonizzate. di un rapporto antitetico; seguendo tare al minimo il rischio di abusi o di Per fare un esempio, in alcuni Paesi con attenzione il dettato costituzio- pratiche pericolose ed incontrollate solo persone condannate vedono i nale, le tecnologie volte alla repres- di sorveglianza. loro dati genetici inseriti nelle Banche sione del crimine devono divenire uno Dati, mentre in altri i dati inseriti Possiamo definirla una nuova sfida per strumento per accrescere la libertà possono essere anche di persone l’Unione Europea? stessa. È in gioco il rapporto tra semplicemente sospettate, seppur Sì, lo è e non c’è tempo da perdere. rispetto della persona umana e volon- per reati gravi. Si intuisce come si Una regolamentazione chiara dello tà dello stato di prevenire il crimine. creino degli squilibri sul sistema. È scambio delle informazioni, unita ad Ma le operazioni di bilanciamento dei invece ancora tutto da considerare un ampliamento ragionato e condivi- molteplici valori Costituzionali in gio- il tema del riconoscimento facciale so delle categorie di dati che possono co devono sempre avvenire all’interno dove gli interventi legislativi in Euro- essere trasmesse, è ciò di cui non di confini (limiti) indicati. pa sono ancora residuali e si iniziano solo la UE ha bisogno per garantire la Personalmente sono affascinata a riscontrare le prime pronunce di sicurezza ai suoi cittadini, ma anche da queste tematiche, alle quali mi giudici che, in assenza di norme spe- e soprattutto per dare senso pieno dedico attraverso il prisma del diritto cifiche, cercano di riportare i diritti alla “politica” comunitaria di garan- comparato da anni, ma parimenti dei cittadini in primo piano. zie. non posso che essere preoccupata, Per tutto questo, da studiosa, non Il grande tema che si sta facendo anche da cittadina, di come l’e- posso che essere preoccupata: strada e che ha sollevato polemi- quilibrio tra sicurezza e tutele dei i rischi per i diritti fondamentali che a livello globale è quello del diritti possa essere quotidianamente aumentano se pensiamo, ad esem- riconoscimento facciale. Non sono messo in discussione dall’ingresso in pio, allo scambio di dati biometrici, una “fondamentalista” delle tutele campo di una nuova tecnologia, dalle sempre più a portata di mano anche personali e collettive, ma non si può potenzialità tutte da verificare, che con l’utilizzo quotidiano di apparec- neppure immaginare che si possano necessitano del vaglio di un legislato- chi telefonici e informatici, per non liberamente utilizzare le immagini, re (politico) attento. Next Generation Prum Potete leggere l’articolo a questo indirizzo https://www.federalismi.it/nv14/articolo-documento.cfm?Artid=45094 17
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