La Medina di Fès dove il tempo si è fermato ritorna all'antico splendore
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La Medina di Fès dove il tempo si è fermato ritorna all’antico splendore La Medina di Fès ha un nuovo look. Il quartiere storico della città imperiale è infatti nella fase finale di un ampio progetto di ristrutturazione di 27 siti storici e monumentali, un intervento con investimenti di oltre 55 milioni di euro interamente dedicati alla salvaguardia dell’immenso patrimonio culturale della città. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1981, Fès ha 1.200 anni di storia. L’importante operazione di restauro è nata dall’esigenza sia per la rivalorizzazione degli edifici di interesse storico, sia per dare un nuovo slancio economico e sociale alla Medina avvalendosi della produttività delle realtà locali tradizionali, coinvolgendo le maestranze della regione. Ora visitare la città è più facile grazie al nuovo volo diretto dell’Air Arabia Maroc (www.airarabia.com) che collega, con un moderno Airbus A320, Roma a Fèz il Lunedì (partenza ore 23,40 – arrivo 1,40) e il Giovedì (partenza ore 21,30 volo AIRARABIA 3O407 – arrivo 23,30 ); da Fèz a Roma il Lunedì (partenza ore 19 – arrivo 22,50) e il Giovedì (partenza ore 16,50 – arrivo 20,40), sempre secondo l’ora locale. In tal modo il collegamento aereo diretto con l’Italia aumenta a sette scali: Bergamo, Venezia, Bologna, Torino-Cuneo, Roma-Fiumicino,
Napoli e Catania, tutti a tariffa ridotta, consentendo così un maggior numero di scambi turistici e per affari. La città di Fès fu il polo commerciale del Marocco, aperto al mondo ed alla diversità culturale e religiosa. Fès non si limita a rappresentare il centro artistico e culturale del Regno, ma è anche custode di musica e cucina. La sua collocazione, inoltre, aggiunge ulteriore fascino al suo prestigio. Fès è situata infatti su una delle punte del triangolo turistico magico il cui perimetro include Meknès, altra città imperiale, le rovine romane di Volubilis e il borgo di Ifrane, nascosto fra i cedri sulle alture del Medio Atlante. Molto più di una semplice evasione, Fès conduce dolcemente il visitatore di un giorno, o di una vita, in una nuova dimensione spazio-temporale. Per viaggiatori che sanno apprezzare l’arte di vivere e desiderano provare l’esperienza del savoir-faire marocchino. Le ragioni per visitarla sono molteplici, si tratta della più antica città imperiale del Marocco, ricca di storia e di fascino, vera culla della cultura marocchina in cui le lancette dell’orologio sono ferme da secoli. Gli hotel hanno tutti i comfort e vi sono alberghi per ogni esigenza, da quelli in cui il lusso è davvero accentuato, a quelli per tutte le tasche. Per visitare la città sono stati allestiti sei itinerari per scoprire i vari aspetti del centro, ecco i temi: “Mura e fortificazioni”, “Fès el-Jdid”, “il quartiere andaluso”, “monumenti e souk”, “artigianato”, “giardini e palazzi andalusi”. Durante l’escursione sarà possibile vedere i giardini, come quelli di Jnan Sbil, Riad Moqri, Dar e Batha e i palazzi andalusi: una magnifica testimonianza della ricca storia di Fès, dell’architettura ispano-moresca dei suoi palazzi e dell’eleganza dei giardini ombreggiati. Fès è suddivisa in tre quartieri: Fès el-Bali (centro storico); Fès el-Jdid (città imperiale) e Fès ville nouvelle (città nuova). Due antiche cittadelle, Borj Nord e Borj Sud, delimitano la città ed offrono una splendida veduta panoramica dall’alto da dove si possono ammirare tramonti mozzafiato.
Capitale storica del Marocco, fondata nell’anno 808 da Moulay Idriss II, una città-museo a cielo aperto. Numerosi sono i monumenti religiosi e civili racchiusi tra le sue mura: Bab Boujloud, la principale porta di ingresso alla Medina. Questa magnifica porta, ornata da mattonelle decorative in stile moresco-andaluso, si apre sulla Talaa el Kebira (la Grande Salita), una delle due strade principali del centro storico. La Medina, edificata nel IX secolo, un vero e proprio dedalo di oltre 9.400 stradine e vicoli con souk, moschee, mederse ed edifici storici. In essa si aprono le botteghe degli oltre 30.000 artigiani e 11.000 laboratori artigianali che mantengono viva la loro arte ancestrale. Le preziose mattonelle smaltate dei vasai, le ceramiche o ancora le maioliche decorate con il celebre blu cobalto, contribuiscono ad accrescere la reputazione di eleganza di cui gode la città. Il vicino Medio Atlante è una riserva di profumi ed essenze che forniscono materie naturali impiegate dagli ebanisti nei loro intarsi ispirati ai palazzi, alle finestre ed alle sculture. Nel celebre quartiere dei conciatori si producono valigie, babbucce, divanetti, selle e cinture. Una visita è di rigore ad una conceria. Da una terrazza si potrà ammirare come gli operai addetti alla tintura delle pelli, lavorino immersi in vasche dove sono sciolti i colori vegetali: il papavero per il rosso; la menta per il verde; lo zafferano e la curcuma per il giallo; l’indaco per il blu; l’antimonio per il nero. Negli ultimi anni le tinture chimiche stanno sostituendo quelle vegetali. Le pelli lavorate vengono trasportate a dorso d’asino nei vicini cimiteri per l’asciugatura. Alcune persone protette a malapena con degli stivali e guanti, sono dediti alla prima fase di lavorazione: il trattamento con calce viva. Sono in corso dei lavori edili per rendere navigabile il fiume che si trova nelle vicinanze della conceria. Faro di cultura L’università Quaraouiyine, la più antica università del mondo,
è stata edificata nell’anno 859, prima di Bologna (1119) e Oxford (1229). Al suo interno sono conservati numerosi manoscritti rari. In essa vi è anche una moschea, che porta il medesimo nome, vero e proprio gioiello della Medina, è un simbolo della città di Fès. Secondo la tradizione, l’università fu fondata da una donna, Fatima El Fihriya. Nel corso del tempo, questo luogo di preghiera è diventato un importante centro di diffusione dei saperi più antichi: teologia, giurisprudenza, filosofia, matematica, astrologia, astronomia sono state studiate e trasmesse dai più grandi nomi dell’epoca, ove insegna attualmente il Prof. Fassi Fihri, peccato che si può visitare solo dall’esterno. Varie sono le mederse, antiche residenze universitarie destinate all’insegnamento accademico e religioso. La più nota è la medersa Bou Inania, unica nel suo genere per la sua imponenza, con il minareto e l’orologio idraulico. Da vedere anche la medersa Al Attraine, perla dell’architettura merinide, nonché il museo delle Arti e dei Mestieri del legno, collocato nell’antico caravanserraglio riconvertito Fondouk Nejjarine. La visita darà modo di ammirare il panorama dall’alto del tetto. Altro museo è quello delle Arti e delle Tradizioni marocchine, l’edificio costeggia i giardini di Boujloud. Questo antico palazzo in stile andaluso racchiude mirabili tesori dell’arte tradizionale di Fès e della sua regione: legno scolpito, ricami, zellij, ferro battuto, gioielli, monete e tappeti. Nello scorso mese di giugno si è tenuto il Festival des Musiques Sacrées du Monde, che è il festival della pace, del dialogo e dell’avvicinamento tra popoli e culture. Wellness e Hammam Il savoir-faire marocchino passa anche attraverso il palato. Una raffinata gastronomia ed una varietà di profumi e sapori sono da gustare: Tajiine, couscous, pastilla che combina il sapore del dolce e del salato, sapori unici da assaporare durante il soggiorno in città. Per scoprire rituali e
trattamenti di bellezza antichi non c’è nulla di meglio che un Hammam popolare o uno stabilimento termale, ai luoghi più tradizionali si possono anche preferire le SPA degli hotel di lusso o dei sontuosi riad della Medina. In entrambi i casi ci si troverà nelle mani di massaggiatori esperti che utilizzano articoli di origine naturale, prodotti locali come l’olio di Argan, il sapone nero di Fès o come il ghassoul, argilla minerale tipica della regione, che rigenera la pelle. Poco fuori Fès vi sono le terme di Moulay Yacoub, situate in collina, dalle sorgenti termali sgorga un’acqua sulfurea e salata. Le terme di Sidi Harazem, poco distanti, hanno una sorgente di acqua ricca di minerali curativi per le malattie del fegato e dei reni. Sono note fin dal secolo XVI per le loro virtù terapeutiche. Ifrane la piccola Svizzera del Marocco Il villaggio, ad un’ora di macchina da Fès, è un luogo ideale per una fresca gita in montagna nel Medio Atlante. Contornata dalla più grande foresta di cedri al mondo, in cui vive una comunità di docili macachi che volentieri accettano cibo dai turisti, pronti a mettersi in posa per la foto di rito. Vari laghetti e corsi d’acqua creano delle coreografiche cascate. Nel comprensorio turistico “Le vie dei cedri” è possibile praticare molteplici attività: escursioni, pesca alla trota nelle acque del lago e sci sugli altipiani di Michlifen o Jbel Hebri nei mesi invernali. Per i più pigri vi è un trenino che condurrà alla scoperta di artigiani che lavorano manualmente tappeti, cesti di rattan e ceramica. Vi è anche un hotel di lusso che offre servizi di alto livello e i cui prezzi sono certamente non elevati. Volubilis la Pompei del Sud E’ il principale sito archeologico del Marocco. Particolarmente interessante sarà la visita agli scavi dell’antica città romana e delle sue imponenti rovine. Verso il 285 d.C., quando i romani lasciarono Volubilis per Tangeri, la città antica, situata in piena campagna vicino all’attuale
Meknès, perse progressivamente la sua importanza. Fra i reperti del luogo, classificato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, si possono ammirare mosaici particolarmente elaborati che ornavano i pavimenti delle sontuose dimore. Per maggiori informazioni: www.visitmorocco.com www.espertidelmarocco-pro.it info@turismomarocco.it https://it-it.facebook.com/EnteNazionaleTurismoMarocco/ Harry di Prisco Estate a Cicerale: protagoniste le bellezze del Cilento e le tradizioni millenarie In calendario il meglio della cultura, dell’arte, degli antichi mestieri del territorio, tra sacro e profano, storia e leggenda
La ridente Cicerale, a pochi minuti dalla splendida spiaggia di Trentiva ad Agropoli ed immersa nel verde lussureggiante dei monti cilentani, famosa per la coltivazione dei ceci di alta qualità e per la cultura stessa del cece, primaria è rinomata risorsa nei secoli di un territorio ricco di storia e di tradizioni radicate, dedica l’ estate ad attività ludiche, artistiche e culturali e tra esse un concorso di bellezza mirato alla promozione delle giovani del territorio che aspirano ad entrare nel mondo della moda e dello spettacolo: “Miss l’Aurora di Cicerale 2017”. L’evento è in programma stasera in piazza Primicile Carafa ed è organizzato dall’ “Associazione Culturale L’Aurora” e fortemente voluta dal suo direttore artistico Enzo Trombetta unitamente al presidente Michele Calabrese, con la fattiva ed indispensabile collaborazione della Pro Loco di Cicerale, presieduta dall’instancabile Matteo Del Galdo, tra i fiori all’occhiello dei 38 comuni del Cilento, e con il Comune di Cicerale guidato con impegno dal sindaco Francesco Carpinelli. A presentare, Valeria Iuliano, coreografie di Denise e Nancy D´Arminio, Gessica De Martino, con la partecipazione della cantante Antonietta Speranza. “Anche per questo 2017 la manifestazione clou del territorio sarà la Festa dei Ceci, largamente ed attivamente partecipata da tutti gli abitanti, che richiama ogni anno migliaia di turisti nel nostro centro – annuncia il presidente Del Galdo – Si tratta di un una tre giorni, in programma dal 21 al 23, promossa dalla Pro Loco e dal Comune”. In essa, Cicerale testimonia le sue tradizioni e promuove le produzioni autoctone ed in primo luogo l’enogastronomia locale, col supporto di un’ambientazione particolare – con la mostra dedicata ai mestieri di un tempo e degli attrezzi antichi, gli abitanti in costumi d’epoca – che consente al visitatore di immergersi in un’atmosfera che lo riporta indietro nei secoli ed attraverso un mirato percorso a tappe, gli consente di conoscere gli angoli più suggestivi di Cicerale, ricchi di storia e di leggenda, ed allo stesso tempo di conoscere le proposte gastronomiche tipiche più antiche e
rappresentative. Una occasione da prendere al volo per avvicinarsi all’autentico Cilento e conoscerne i più intimi e genuini aspetti, in un’atmosfera di grande e sentita accoglienza, nella quale l’ospite è particolarmente accolto ed onorato, proprio come era d’uso – soprattutto per i nobili in visita e di passaggio – nei tempi antichi, quando la popolazione cilentana, fiera ed indomita, apriva le proprie case e le dispense a chi era stimato e considerato dunque meritevole di essere degnamente ospitato. “Abbiamo pensato di arricchire l’offerta delle manifestazioni estive sul nostro territorio includendo un appuntamento dedicato prioritariamente ai giovani ed in particolare alle tante belle ragazze cilentane, offrendo loro la possibilità di avvicinarsi concretamente al settore della moda ed a quello dello spettacolo. Il calendario degli eventi di luglio ed agosto si apre così a nuove prospettive non soltanto tradizionalmente culturali ed artistiche ma ad ampio raggio in quanto mirate a favorire i nostri ragazzi nel campo del lavoro e della formazione in vari ambiti” – afferma Matteo del Galdo. Inoltre, un’altra importante manifestazione è in calendario per questa estate: quella padronale, snche oarticokarmente partecipata, che parte il 18 agosto e prosegue il 19, a cura della parrocchia di San Giorgio e dedicata proprio all venerato santo patrono di Cicerale, organizzata sotto l’egida del parroco Don Peppino Dianese. Teresa Lucianelli
Animali del Parco del Vesuvio: un’autentica strage 400 animali tra mammiferi, uccelli e rettili morti per ogni ettaro di macchia mediterranea, bruciate vive 50 milioni di api sul Vesuvio, migliaia le varietà vegetali distrutte o gravemente danneggiate. Cancellata la produzione di miele e polline nella zona del vulcano simbolo di Napoli. Un bollettino di guerra emerge dalle note della Coldiretti, in merito all’incendio che ha devastato il Parco. Come se non bastasse, il bilancio già catastrofico è destinato a peggiorare inevitabilmente a causa delle conseguenze provocate dal fumo. Tra queste, la mancanza di orientamento negli insetti sopravvissuti: il 20% di essi è destinato a perire comunque. È una strage a cielo aperto quella che si è verificata. Le fiamme killer hanno ucciso la vita animale e vegetale sul vulcano partenopeo, con gravissimi danni e conseguenze ancora non del tutto prevedibili. Arse anche le arnie che costituivano uno dei tesori della zona. Questi i dati forniti da Coldiretti a seguito delle segnalazioni degli apicoltori del Vesuviano, soprattutto dall’Ercolanese su quanto rilevato dagli esperti Conaproa, Consorzio Nazionale Produttori Apistici in Campania. Essi
evidenziano che gli incendi che hanno devastato l’area del Vesuvio hanno coinvolto pure i nuclei di fecondazione. Tra i tanti, sono 100 i nuclei di riproduzione distrutti nell’azienda La Fattoria Biagino – sul posto tra i maggiori produttori – delle “casseforti genetiche” sulle quali gli apicoltori avevano investito notevolmente e lavorato per decenni, con impegno mirato alla tutela delle del patrimonio genetico, partecipando attivamente ad iniziative nazionali ed internazionali specifiche. Ormai inesistenti, le arnie nelle zone di Licola e ad Agnano a causa della distruzione della Riserva naturale degli Astroni. Alle stragi degli animali del Parco, secondo la Coldiretti va aggiunto che “sono migliaia le varietà vegetali danneggiate dagli incendi come i boschi di querce, di faggio, di castagno, di cerro, ed anche i funghi e le erbe aromatiche. Nelle foreste andate a fuoco saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono a settembre decine di migliaia di appassionati”. Danni ingenti di vario tipo, dunque. “L’incendio colpisce un comparto già fortemente messo in crisi dalla siccità. Le api erano già in sofferenza per le scarse precipitazioni che hanno ridotto la disponibilità di fiori, con conseguenti interventi di sostegno con acqua e zucchero. I roghi che stanno colpendo l’intero territorio nazionale rappresentano un gravissimo danno economico e ambientale tanto che ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco” – sottolinea Coldiretti. Inoltre, sono gravi i danni diretti alle coltivazioni agricole, le perdite di animali a causa della distruzione di numerosi fabbricati rurali. Infine, le disdette negli agriturismi con conseguenti altre
notevoli perdite economiche. Armando Giuseppe Mandile Claudia Cardinale legge il cinema al Social World Film Festival La diva ritirerà il Premio alla Carriera alla Mostra Internazionale del Cinema Sociale che si terrà a Vico Equense fino al 30 luglio. Icona di bellezza e di bravura, l’attrice Claudia Cardinale riceverà il Premio alla Carriera alla 7a edizione del Social World Film Festival. La musa di Luchino Visconti, Federico Fellini e Pasquale Squitieri si racconterà attraverso le fasi della sua carriera in piazza Mercato – Arena Loren domani (venerdì 28 luglio) recitando alcuni passi dei più
celebri film nazionali ed internazionali. Alla Cardinale verrà dedicata una retrospettiva con la proiezione di “8 e mezzo”, “Il Gattopardo”, “I guappi”e sarà insignita del titolo di Ambasciatrice del Museo del Cinema della Penisola Sorrentina. L’attrice, che campeggia anche sulla locandina del Festival, succede nell’albo d’oro dei premiati ad artisti come Giancarlo Giannini, Ornella Muti, Luis Bacalov, Valeria Golino, Leo Gullotta, Franco Nero, Maria Grazia Cucinotta. Inoltre, firmerà il Wall of Fame, monumento al cinema che custodisce i calchi in bronzo degli autografi dei più grandi artisti passati al festival. «Il Social World Film Festival ha avuto da sempre un’atmosfera “magica” – così Giuseppe Alessio Nuzzo, direttore generale e regista – Un festival che è partito, come tutte le cose belle e genuine, da un’idea astratta, un sogno che poi è diventato una “magica” realtà. A rendere concreto questo sogno sarà la partecipazione dell’icona del cinema mondiale, Claudia Cardinale». La serata verrà aperta dalla proiezione del film “Mine” di Fabio Guaglione e Fabio Resinato (Usa/Italia/Spagna, 106’), la presentazione del teaser del documentario sulla storia di Capone & Bungt Bangd, ed un omaggio a Gian Luigi Rondi. Alla Sala Troisi del Teatro Mio prosegue il “Concorso Internazionale – Giuria Giovani” con la proiezione dei lungometraggi in concorso con dibattiti alla presenza dei protagonisti: dalle 10 “Orecchie” di Alessandro Aronadio (Italia, 90’) e “Il crimine non va in pensione” di Fabio Fulco (Italia, 87’) e alle 17 “Saawan” di Farhan Alam (Anteprima europea – Pakistan, 138’). Al Museo del Cinema per il “Concorso Internazionale – Giuria Doc” dalle 17 “Strane Straniere” di Elisa Amoruso (Italia, 72’), “Mirko” di Stefano Sbrulli (Anteprima assoluta – Italia, 5’), “Sunday” di Danilo Currò (Italia, 20’), “Samosely – I sopravvissuti di Chernobyl” di Massimo Staiti (Ucraina, 60’). Al Complesso Monumentale S.S. Trinità e Paradiso dalle 17 per il “Concorso
Internazionale – Giuria Ragazzi” la proiezione di “The man who forgot to breathe” di Saman Hosseinpour (Iran, 15’), “The cloud and the whale” di Tomilova Alyona (Russia, 4’), “Beauty building” di Benoit Bargeton [Anteprima italiana] – Francia, 6’), “Lunch time” di Alireza Ghasemi [Anteprima italiana] – (Iran, 15’), “Goodbye love” di Antonello Novellino (Spagna, 12’), “Tanguito argentino” di Joaquin Braga (Argentina, 8’), “Tantalum” di Johannes Richard Voelkel (Germania, 5’), “(IN)Felix” di Maria Di Razza – (Italia, 10’), “Lurna” di Nani Matos (Spagna, 15’), “Uomo in mare” di Emanuele Palamara (Italia, 15’), “Mi Amigo Naim” di José Luis López Ortiz (Spagna, 12’), “Whoever was using this bed” di Andrew Kotatko (Australia, 20’). Dalle 19.30 in Piazza Umberto I la “Radio Marte Zone” con spazio per approfondimenti, presentazioni e incontri con i registi dei film in concorso. “Vico Jazz” dalle 23 con l’esibizione musicale dei “Marco Ferri meet Hammond Groovers” con Marco Ferri, Daniele Cordisco, Antonio Caps, Elio Coppola. Carrellata di artisti sul red capet per il Gran Gala di chiusura sabato 29 luglio: il regista Alessandro D’Alatri (presidente di giuria), Maria Pia Calzone, Lello Arena, Fabio Fulco, Maurizio Casagrande, Giorgio Marchesi, Monica Nappo, i Foja, (29 luglio) e tanti altri. Il Social World Film Festival si inserisce nel più ampio progetto della Città di Vico Equense “Promorecupevalorizza Penisola”, candidato ai POC 2014-2020 finanziati dalla Regione Campania.
START EVOLUTION NUOVO PIANO DI ASSUNZIONI 50 POSTI DI LAVORO IN CAMPANIA Evento presentazione dei nuovi progetti legati alla green economy Lunedì 31 luglio 2017 ore 19,30 – Ammot Cafè Conducono la serata Gigi & Ross Interverranno Andrea Diffido – CEO&President Start srl; Simona Amoroso – Assistant President Start srl; Ciro Borriello- Assessore allo sport e al patrimonio del Comune di Napoli Fabio Quadrelli–Direttore sviluppo IP/PA Strart srl; Paola Vitali – Sales Manager Sorgenia Spa Lunedì 31 luglio 2017 alle ore 19,30 presso la suggestiva location dell’Ammot Cafè la “Start”, azienda napoletana leader in Italia nella commercializzazione del settore energia e telecomunicazioni, celebrerà i grandi risultati ottenuti nel corso di quest’anno e presenterà il Piano di Sviluppo che partirà da settembre: previste per l’azienda partenopea ben 50 assunzioni intutta la Campania. Si tratta infatti di una società che conta attualmente circa 400 collaboratori e rappresenta una delle aziende napoletane col maggiore tasso di sviluppo e occupazione a livello nazionale. Durante la serata, presentata da Gigi & Ross, saranno
illustrati i punti di forza e le novità della Start: focus principale l’attenzione dell’azienda verso le nuove politiche di energia sostenibile e green. La prima parte dell’evento vedrà la presentazione del Progetto REC – consorzio associato,seguirà la Presentazione progetto ESCO, fiore all’occhiello della Start srl. Si tratta di un percorsoverso l’efficienza energetica con una progettualità atta ad individuare gli interventi tecnicogestionali necessari a rendere gli impianti gli edifici e le infrastrutture energicamente più efficienti. Il progetto è rivolto soprattutto ai comuni e agli enti pubblici che potrebbero consumare molto menoenergia rispettando così l’ambiente ottenendo un consumo sostenibile di risorse. Una grandeopportunità per migliorare l’ambiente, diminuendo l’inquinamento da combustibili fossili. I numeri parlano chiaro: la Start vanta già Uffici IP/PA, store e negozi, stand centri commerciali euffici commerciali ma non finisce qui: l’Azienda prevede già dai prossimi mesi l’assunzione di ben50 figure professionali: tra cui ingegneri, dirigenti di risorse umane eprogrammatori. “Oggi la Start è una realtà che nasce a Napoli e che conta 27 uffici in tutta Italia, formata da un team di circa 400 collaboratori – sottolinea – Andrea Diffido Presidente di Start – ma soprattutto è un’azienda che offre l’opportunità ai giovani talentuosi di crearsi un’avvenire. E vogliamo continuare su questa strada; nell’immediato futuro progettiamo una collaborazione fattiva con il mondo dell’Università. Insomma il nostro core business è sempre in evoluzione”.
CINEMA e TV, Il cast di “Braccialetti Rossi”, Cristina Donadio, Sabrina Impacciatore, Loredana Simioli e Fabio De Caro al Social World Film Festival Il cast di “Braccialetti Rossi”, Cristina Donadio, Sabrina Impacciatore, Loredana Simioli e Fabio De Caro al Social World Film Festival Al via il workshop “Young Media Campus”, prime proiezioni del “Concorso Internazionale” e del “Cartoon Space” La Mostra Internazionale del Cinema Sociale si terrà a Vico Equense fino al 30 luglio Cresce l’attesa per l’arrivo di Claudia Cardinale che riceverà
il premio alla carriera e reciterà alcuni brani del cinema mondiale (28 luglio) Serata dedicata alle serie televisive quella di domani (26 luglio) alla 7a edizione del Social World Film Festival. Il pubblico in piazza Mercato – Arena Loren vedrà sfilare sul red carpet il cast di “Braccialetti rossi” (Carmine Buschini, Mirko Trovato, Lorenzo Guidi, Pio Luigi Piscicelli, Maria Melandri, Antonietta Bello) e gli attori Cristina Donadio, Fabio De Caro, Loredana Simioli, Sabrina Impacciatore. Proiezione alle 20,30 del film “In guerra per amore” di Pif (Italia, 100’). Al termine dell’evento “Vico Jazz” in Piazza Umberto I con l’esibizione musicale di “Marco Ferri meet Hammond Groovers” con Marco Ferri, Daniele Cordisco, Antonio Caps, Elio Coppola. Nel pomeriggio, invece, alle 16 nel Complesso Monumentale S.S. Trinità e Paradiso prenderà il via il workshop “Young Media Campus” con Pina Meriano. Alle 16,30 al Teatro Mio per la selezione “Concorso Internazionale” la proiezione dei lungometraggi “Cronaca di una passione” di Fabrizio Cattani (Italia, 78’) e l’anteprima assoluta di “Era giovane e aveva gli occhi chiari” di Giovanni Mazzitelli (Italia, 87’), al termine dibattiti con i relativi protagonisti. Alle 17 nel Museo del Cinema il “Cartoon Space”, spazio dedicato ai bambini ed ai loro genitori per vivere insieme la visione di cartoon sociali e formativi su Rai Gulp, il canale di riferimento per il pubblico compreso tra gli 8 e 14 anni. Intanto cresce l’attesa per l’arrivo di Claudia Cardinale riceverà il Premio alla Carriera (venerdì 28 luglio) recitando alcuni passi dei più celebri film nazionali ed internazionali. Alla Cardinale verrà dedicata una retrospettiva con la proiezione di “8 e mezzo”, “Il Gattopardo”, “I guappi” e sarà insignita del titolo di Ambasciatrice del Museo del Cinema della Penisola Sorrentina. L’attrice, che campeggia anche sulla locandina del
Festival, succede nell’albo d’oro dei premiati ad artisti come Giancarlo Giannini, Ornella Muti, Luis Bacalov, Valeria Golino, Leo Gullotta, Franco Nero, Maria Grazia Cucinotta che hanno apposto la loro firma sul monumento “The Wall of Fame” sito nel centro storico della città. Il Social World Film Festival si inserisce nel più ampio progetto della Città di Vico Equense “Promorecupevalorizza Penisola”, candidato ai POC 2014-2020 finanziati dalla Regione Campania. “Positano gourmet”, cena a 4 mani con gli chef Tramontano e Bianco “Positano gourmet” all’hotel Le Agavi di Positano Cena a 4 mani con gli chef Luigi Tramontano e Salvatore Bianco Martedì 1 agosto ore 20.30 Secondo appuntamento con la rassegna “Positano Gourmet”
martedì 1 agosto al ristorante “La Serra” dell’Hotel Le Agavi di Positano (via G. Marconi, 169 – www.leagavi.it – 089 81 19 80). Una cena a 4 mani firmata dallo chef resident Luigi Tramontano e Salvatore Bianco, ospite per una sera dell’albergo 5 stelle. Il ristorante Aperto dal 1982 con un terrazzo da cui è possibile ammirare tutta la splendida baia, il ristorante “La Serra” è stato completamente rivisitato quest’anno dallo scenografo Gennaro Amendola. La sala è dominata da cupole decorate con foglie dorate e pavimento in maiolica azzurra. I tavoli per l’esterno, particolarissimi, sono stati realizzati a mano su disegno, che si è ispirato a differenti tipologie di marmo, le tappezzerie ed il tovagliato sono realizzati ad hoc, sempre su disegno. Propone piatti tipici e specialità nazionali ed internazionali a pranzo, gourmet solo la sera. La cantina, curata da Nicoletta Gargiulo, con annessa champagneria guarda il mare e gode di una vista eccezionale. Gli chef Luigi Tramontano, chef originario della Campania formatosi all’Etoile Academy, ha collaborato con alcuni dei più apprezzati alberghi e ristoranti italiani, tra cui il De Russie di Roma ed il Grand Hotel Quisisana di Capri, ma anche il “Don Alfonso 1890”, 2 stelle Michelin di Sant’Agata sui due Golfi, che lo ha consacrato come uno dei massimi interpreti della cucina mediterranea. Grazie al suo tocco di Re Mida “Il Flauto di Pan” a Villa Cimbrone (Ravello) ha ottenuto la stella Michelin, e la “Terrazza Bosquet” del Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento – dove ha lavorato come Executive Chef – è stata inserita nella Guida Michelin. Da
quest’tanno è alla guida delle cucine dell’albergo Le Agavi, che domina l’intera baia di Positano. Salvatore Bianco, classe 1978, è l’executive chef de Il Comandante, il ristorante gastronomico fiore all’occhiello di Romeo hotel premiato dal 2012 con la stella Michelin e dal 2016 inserito nella prestigiosa guida Le Soste. Originario di Torre del Greco, porta nei piatti i sapori e i profumi del golfo di Napoli, che ama sposare con ingredienti e suggestioni di altre culture e territori. La sua cucina si esprime attraverso piatti di rara eleganza, costruiti con materie prime di grande qualità, lavorate al minimo per non alterare sapori e valori nutrizionali. Ricerca, passione, cultura e rispetto del territorio e uno spiccato gusto estetico danno vita a creazioni gastronomiche che seducono gli occhi e il palato, solleticano il naso e persino l’udito. La cena Aperitivo – Panino al vapore con soffritto di tonno, lampascioni e misticanza (Chef Salvatore Bianco) – Tavola di canapa (Chef Salvatore Bianco) – “Impepata di cozze” – cozze con pepe di Timut e limone – Croccante di riso alle alghe con pomata di ostriche Menu – Eclissi lunare di Kandinsky – Variazione di crostacei con frutta e verdura
– Mare a Milano (Chef Salvatore Bianco) – Ventresca di tonno con genovese, sugo di arrosto e foglie d’ostriche – Sciroppo di melata di Positano, crumble di liquirizia – Amarelli e sorbetto di Pompelmo rosa – The matcha, edamame, xilitolo e ciliege fermentate (Chef Salvatore Bianco) Il costo della cena, che avrà inizio alle ore 20.30 ha un costo di euro 100,00 per persona. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria. Informazioni e prenotazioni: telefono: 089811890 | email: laserra@agavi.it | WhatsApp:3317232960 (segnando nome, cognome ed e-mail)
La pizza si inforna nel container: ecco la nuova idea di Johnny Take Uè Il vano merci si tramuta in pizzeria itinerante grazie alla joint venture con Ape Street Fooding Da vano per trasporto merci a vera e propria pizzeria. Questa è il nuovo utilizzo dei container che, grazie alla joint venture di Johnny Take Uè di Giovanni Kahn della Corte e Ape Street Fooding di Gianni Garofalo, da oggi sforneranno pizze della tradizione napoletana. Una pizzeria itinerante che può far leva sul forno elettrico di nuova generazione che mantiene 480 gradi costanti proprio come uno a legna. IL FORNO COLORATO. Forno che è elegantemente arricchito, così come tutti quelli a marchio Johnny, di un rivestimento con tappi colorati di bottiglie di ferro grazie all’artista Luigi Masecchia di Ttappost, progetto artistico, sociale ed ecologico, che coinvolge ragazzi diversamente abili o appartenenti a categorie svantaggiate che si occupano della selezione e trasformazione dei tappi rispettando il loro tempo attraverso delle donazioni economiche o di attività creative insieme PIZZAIOLO A VISTA E TAVOLINI ALL’ESTERNO. E poi il pizzaiolo che lavora a vista dietro al vetro con l’impastatrice al coperto. Tavolini ed una tenda elettrica con fari a led che consente ai clienti di consumare all’esterno. Tutto il personale è formato nel laboratorio di Johnny Take Uè, pizzeria e cucina d’eccellenza al Corso Vittorio Emanuele di Napoli, flagShip del network. L’ESORDIO. Questo innovativo format ha fatto il suo esordio nel McArthurGlen Serravalle Designer Outlet (Alessandria).
Prossime installazioni in Austria, Dubai, Tel Aviv. Le novità di Johnny Take Uè non terminano qui perché martedì 22 agosto in Viale Regina Margherità a 1 Milano, aprirà un nuovo locale con 80 coperti sempre caratterizzato dall’Apecar all’interno. Serata con show- cooking dello chef Gianfranco Vissani per la presentazione del progetto
Solania presenta “Il mio S. Marzano D.O.P.” in collaborazione con Coldiretti Campania e Consorzio S. Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino, Il progetto punta a consentire a pizzaioli e ristoratori do scegliere l’appezzamento ed il lotto di produzione e servirsi della personalizzazione dell’etichetta con il logo del locale, l’immagine è quanto altro. A Solania toccherà quindi approvvigionarsi del pomodoro tipico dalla cooperativa di agricoltori che aderisce alla rete di impresa, si richiesta da parte dei soci di QR Code all’istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno. Alle ore 19 la visita ai campi di coltivazione, a cura dei ricercatori del CNR Barbara Nicolais e Rocco Di Prisco, ai quali spetterà comunicare i più recenti risultati pubblicati sulle proprietà del S. Marzano. Quindi, alle ore 19,30 si terrà l’attesa degustazione una dimostrazione dei processi di lavorazione e trasformazione del pomodoro. L’inizio della Grande Festa è per le ore 20: show-cooking di Gianfranco Vissani presentato dal giornalista eno-gastronomico Luciano Pignataro. Concerto di musica classica napoletana con i maestri Mario Maglione ed Espedito de Marino. Prendono parte attiva all’evento: Giuseppe Vesi di Pizza Gourmet, vincitore del contest televisivo 4 ristoranti di Alessandro Borghese; il pizzaiolo-chansonnier Gianfranco Iervolino (reduce da Rai2), lo chef Maurizio De Riggi (Markus,
San Paolo Belsito) della F.I.C. Campania; Alfonso Crisci di (Taverna Vesuviana, San Gennaro Vesuviano), Antonio Arfè del Don Pedro della (Maison Toledo di Pozzuoli), in rappresentanza dell’A.P.C.I. Campania; Marco di Martino (Sky Garden Club di Castellammare di Stabia), Giuseppe Maglione (Daniele Gourmet ad Avellino); Helga Liberti e Vito De Vita (chef dei Grani). I pizzaioli dell’Associazione Pizza Verace e del Dream-Team Perrella, distributore del S. Marzano D.O.P. prodotto da Solania con il brand Napoletano, con Diego Vitagliano in testa. Per la pizza fritta, Aniello Falanga (Accademia di Terzigno); per le pizze in teglia, il mastro fornaio Domenico Fioretti; per il panino gourmet, Gianluca Ungaro (Ciacco&Bacco di Gragnano). Aniello Di Caprio e Giuseppe Daddio (scuola Dolce&Salato); dolci proposti da Salvatore Gabbiano (Pasticceria Gabbiano, Pompei), Carlo Cuofano (Pasticceria Svizzera a Salerno), Anna Chiavazzo (Giardino di Ginevra a Casapulla). Sorbetti della Gelateria Lavezzi, Sarno. Partners tecnici: Perrella Distribuzione, pasta Il Mulino di Gragnano e Antica Maccheroneria, per la pasta; Latteria Sorrentina: fior di latte e fior di fuscella; La Perla del Mediterraneo per la mozzarella di bufala campana D.O.P.; Porto di Mola di Galluccio: vini; Consorzio Colline Salernitane D.O.P.: olio Evo; Gusta Campania: liquori, per terminare in bellezza.
Da E’ Guagliune, protagonista sua eccellenza il Formaggio Incontro tra le eccellenze del Vesuviano e quelli degli altri territori della Campania, con qualche puntata fuori regione, per la presentazione della Carta d’Agosto di “E’ Guagliune”, a Pomigliano d’Arco. La risto-pizzeria oha ospitato per l’occasione i rappresentanti dei Media specializzati: giornalisti, blogger, fotografi del Food, insieme ad esperti del settore. A fare gli onori di casa il titolare Mario Filosa, esperto in formaggi, offerta vincente della location che punta appunto su prodotti caseari di eccellenza, protagonisti indiscussi della serata – organizzata dai Filosa, con Leo Cremano e Roberto Esse – provenienti prevalentemente dal Bagnolese e dai Monti Lattari, presentati con dovizia di particolari. Al suo fianco il figlio Gioacchino Filosa, che ha partecipato ad illustrare le caratteristiche dell’altro fiore all’occhiello della proposta alla clientela dei buongustai: i salumi, con in testa i salami, pancetta, lardo e la “pezzente”, una salsiccia secca ottenuta da parti non pregiate del maiale ma, non per questo, meno buona ed appetitosa degli altri prodotti suini in degustazione. Ad accompagnare queste bontà, la focaccia appena sfornata, opera del pizzaiolo Nicola Tranchese, ed i gustosi e profumati
pomodorini gialli a chilometro zero, raccolti in un territorio meraviglioso e ricco di eccellenze e di tradizioni purtroppo gravemente violentato dagli incendi. Il tutto innaffiato da calici di Falanghina, Fiano ed un Taurasi che hanno consentito con semplicità di assaporare le varie portate, senza prevalere ma predisponendo il palato man mano ai nuovi sapori proposti nel menu presentato per l’occasione. Un preciso percorso degustativo a testimonianza del lavoro di ricerca delle materie prime casearie, salumaie ed agroalimentari, compiuto con continuità sul territorio campano, che rendono interessante la carta de E’ Guagliune, preferita da una clientela abituale che raggiunge appositamente Pomigliano per potere assaporare soprattutto il ricco tagliere. Tra le proposte della Carta d’Agosto, i “Tubettoni fagioli e gamberi” del cuoco Vincenzo Mingaccio e la bruschetta “Giro d’Italia”: lardo di colonnata, Nduja calabrese, pomodorino giallo vesuviano. Poi la “Pizza di scarola cruda”: doppio panetto, peperoncino forte, alici salate, tarallo sbriciolato, che ha iniziato gli ospiti agli assaggi, insieme alla tradizionale “Marinara al ruoto”: pomodorini, aglio, olio, olive nere, acciughe e scaglie di parmigiano, preparate da Tranchese. Teresa Lucianelli
Al via la 7a edizione del Social World Film Festival La Mostra Internazionale del Cinema Sociale si terrà a Vico Equense dal 23 al 30 luglio Premio alla carriera a Claudia Cardinale che reciterà alcuni brani del cinema mondiale (28 luglio), madrina Laura Morante (24 luglio). Omaggi a Paolo Villaggio, Pasquale Squitieri e Gian Luigi Rondi. Attesi sul red carpet Enzo Avitabile (23 luglio), il cast di “Braccialetti Rossi”, Cristina Donadio, Sabrina Impacciatore, Loredana Simioli (27 luglio), Maria Pia Calzone, Maurizio Casagrande, Tosca D’Aquino, Lello Arena (29 luglio) e tanti altri. Torna il Mercato Europeo del Cinema Giovane e Indipendente 330 opere selezionate in concorso e fuori concorso, 100 in anteprima, provenienti da 48 nazioni 330 opere da tutto il mondo, di cui 100 in anteprima, provenienti da 48 diverse nazioni, e poi workshop, seminari e tanti ospiti. Questi gli ingredienti della 7a edizione del Social World Film Festival (tutte le attività ad ingresso
gratuito –www.socialfestival.com), diretto dal regista Giuseppe Alessio Nuzzo, che si terrà a Vico Equense dal 23 al 30 luglio. Claudia Cardinale riceverà il Premio alla Carriera (venerdì 28 luglio) recitando alcuni passi dei più celebri film nazionali ed internazionali. Alla Cardinale verrà dedicata una retrospettiva con la proiezione di “8 e mezzo”, “Il Gattopardo”, “I guappi” e sarà insignita del titolo di Ambasciatrice del Museo del Cinema della Penisola Sorrentina. L’attrice, che campeggia anche sulla locandina del Festival, succede nell’albo d’oro dei premiati ad artisti come Giancarlo Giannini, Ornella Muti, Luis Bacalov, Valeria Golino, Leo Gullotta, Franco Nero, Maria Grazia Cucinotta che hanno apposto la loro firma sul monumento “The Wall of Fame” sito nel centro storico della città. Madrina di questa edizione l’attrice Laura Morante che incontrerà il pubblico di Piazza Mercato – Arena Loren lunedì 24 luglio e presenzierà alle tante iniziative del festival come il Mercato Europeo del Cinema Giovane e Indipendente (26 luglio) che vedrà realtà dell’industria cinematografica tra cui Rai Cinema e Studio Universal, produttori, distributori e registi provenienti da vari Paesi, incontrarsi per discutere sulle novità del cinema giovane indipendente. Grandi film tutte le sere con proiezioni 2k e audio dolby surround: “Indivisibili” di Edoardo de Angelis (domenica 23 luglio), “Le verità” (ambientato e girato a Vico Equense) di Giuseppe Alessio Nuzzo (lunedì 24 luglio), “La Bella e la Bestia” di Bill Condon(martedì 25 luglio), “Io prima di te” di Thea Sharrock (mercoledì 26 luglio), “In guerra per amore” di Pif (giovedì 27 luglio), “Mine” di Fabio Guaglione e Fabio Resinato (venerdì 28 luglio). Omaggi ai compianti Paolo Villaggio, Pasquale Squitieri e Gian Luigi Rondi. Tra gli ospiti attesi Enzo Avitabile in concerto (23 luglio), Miriam Candurro, Bungaro (24 luglio), il cast di “Braccialetti Rossi”, Cristina Donadio, Sabrina Impacciatore, Loredana Simioli, Fabio De Caro (27 luglio), i registi Cinzia
Th Torrini e Alessandro D’Alatri (presidenti di giuria), Tosca D’Aquino, Maria Pia Calzone, Lello Arena, Fabio Fulco, Maurizio Casagrande, Giorgio Marchesi, Monica Nappo, i Foja, (29 luglio) e tanti altri. Il tema di quest’anno è “Magia. Incanto, suggestione, meraviglia”. Il Social World Film Festival si inserisce nel più ampio progetto della Città di Vico Equense “Promorecupevalorizza Penisola”, candidato ai POC 2014-2020 finanziati dalla Regione Campania. “Positano gourmet”, al via la rassegna di cene a 4 mani con gli chef Tramontano e Albini Venerdì 21 luglio ore 20.30 Primo appuntamento con la rassegna “Positano Gourmet” venerdì 21 luglio al ristorante “La Serra” dell’Hotel Le Agavi di Positano (via G. Marconi, 169 – www.leagavi.it – 089 81 19 80). Una cena a 4 mani firmata dallo chef resident Luigi Tramontano e Fabrizio Albini, ospite per una sera dell’albergo
5 stelle, per celebrare la cucina mediterranea. Un tripudio di colori e sapori accompagnati da calici di vino. Il ristorante Aperto dal 1982 con un terrazzo da cui è possibile ammirare tutta la splendida baia, il ristorante “La Serra” è stato completamente rivisitato quest’anno dallo scenografo Gennaro Amendola. La sala è dominata da cupole decorate con foglie dorate e pavimento in maiolica azzurra. I tavoli per l’esterno, particolarissimi, sono stati realizzati a mano su disegno, che si è ispirato a differenti tipologie di marmo, le tappezzerie ed il tovagliato sono realizzati ad hoc, sempre su disegno. Propone piatti tipici e specialità nazionali ed internazionali a pranzo, gourmet solo la sera. La cantina, curata da Nicoletta Gargiulo, con annessa champagneria guarda il mare e gode di una vista eccezionale. Gli chef Luigi Tramontano, chef originario della Campania formatosi all’Etoile Academy, ha collaborato con alcuni dei più apprezzati alberghi e ristoranti italiani, tra cui il De Russie di Roma ed il Grand Hotel Quisisana di Capri, ma anche il “Don Alfonso 1890”, 2 stelle Michelin di Sant’Agata sui due Golfi, che lo ha consacrato come uno dei massimi interpreti della cucina mediterranea. Grazie al suo tocco di Re Mida “Il Flauto di Pan” a Villa Cimbrone (Ravello) ha ottenuto la stella Michelin, e la “Terrazza Bosquet” del Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento – dove ha lavorato come Executive Chef – è stata inserita nella Guida Michelin. Da quest’tanno è alla guida delle cucine dell’albergo Le Agavi, che domina l’intera baia di Positano.
Classe 1976, figlio di un ferroviere, Fabrizio Albini ha ereditato dal padre la vocazione per i viaggi e il desiderio di conoscere il mondo, anche attraverso la cucina e i sapori. Giovanissimo, è stato notato da Vittorio Fusari, Chef di fama, suo primo mentore e maestro, che ha saputo indirizzarlo verso gli obiettivi più alti. È stata una lunga gavetta quella di Albini, già finalista del concorso Bocuse d’Or, che ha moltiplicato le esperienze all’estero, in un ristorante a Tel Aviv e in Francia – sua seconda casa d’elezione. Un percorso costellato di incontri determinanti, come quello con Marco Dallafina, grande amico e compagno di avventure, Gualtiero Marchesi, che lo ha voluto come Sous Chef da Henri Chenot, e Giorgio Armani, che lo ha “arruolato” per cucinare per gli ospiti del suo yacht. Negli ultimi anni è stato Executive Chef al ristorante La Colombara del Relais Franciacorta, poi al Cappuccini Resort di Cologne, nel bresciano, ed alla guida del ristorante “La Stube” del Hotel Cristallo di Cortina d’Ampezzo. Di recente è cominciata la sua nuova grande avventura come executive chef del ristorante The Stage – Replay a Milano. Un’esperienza che lo porta a confrontarsi con una città in grande fermento e sviluppo, anche e soprattutto dal punto di vista gastronomico La cena Aperitivo – Ricciola affumicata con spugna di pan brioche salato al profumo di cannella, salsa di yogurt e aneto – Bloodymari (Chef Fabrizio Albini) – Krapfen al parmigiano e noci (Chef Fabrizio Albini) – Panzerotto di pasta cresciuta ricotta basilico e datterino giallo
Menù – Il mare 2.0 (Finta cozza al nero di seppia, frutti di mare, percebes, astice, caviale di colatura di alici, spugna al placton, salicornia ed emulsione di ostriche) – Ravioli di mandorle e limone, triglia e capperi (Chef Fabrizio Albini) – Costina di maialino all’olio evo, alloro, fiore di zucca e Franciacorta (Chef Fabrizio Albini) Dolce – In riva al mare (Ciottoli con mousse al cocco e mango, alghe con spugna al pistacchio, sabbia con crumble alla nocciola e il mare blu con infuso di curaçao) Il costo della cena, che avrà inizio alle ore 20.30 ha un costo di euro 100,00 per persona. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria. Informazioni e prenotazioni: telefono: 089811890 | email: laserra@agavi.it |WhatsApp:3317232960 (segnando nome, cognome ed e-mail)
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