La gestione forestale sostenibile non può prescindere dalla conoscenza ecologica e conservazionistica attuale - SISEF.ORG
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Forest@ Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale Commenti e Prospettive doi: 10.3832/efor2782-015 vol. 15, pp. 51-55 La gestione forestale sostenibile non può prescindere dalla conoscenza ecologica e conservazionistica attuale Alessandro Chiarucci (1), Sustainable forest management can not disregard the current knowledge on ecology and conservation Gianluca Piovesan (2) In this note, the new Italian law for active forestry is discussed in relation to sustainable forest management criteria. In particular, we discuss how the law has serious flaws concerning the aim of “Maintenance, conservation and ap - propriate enhancement of biological diversity in forest ecosystems”. We ask for an inclusion of conservation biology principles following the “Half of the Earth Paradigm” stated by Edward Wilson to ensure forest biodiversity conser- vation for future generation. A sustainable forest policy should also consider adequate criteria for the preservation of existing old growth forests and the rewilding of remote or strategic environments at regional level through the ecological planning of strict reserves in the different ecoregions. Keywords: Sustainable Forest Management, Forest Europe, Conservation Bio- logy, Biodiversity, Naturalness, Rewilding Introduzione ne della biodiversità (Biodiversity Information System for Il dibattito che anima questi giorni sulla nuova legge fo- Europe 2018). restale italiana è largamente conseguenza di una mancan- Con l’approssimarsi dell’approvazione del nuovo Decre- za di una politica forestale comune della UE (Breur 2018) to Legislativo sulle foreste, una parte della comunità che, quindi, ruota intono ad una strategia di gestione fo- scientifica e numerose associazioni ambientaliste (p. es., restale produttiva (Multi-annual Implementation Plan of Italia Nostra, Lipu, Greenpeace WWF, Pro Natura) che the new EU Forest Strategy – European Commission 2015) non erano state coinvolte nella discussione e nei diversi di impronta alpina e nord europea. Un ruolo centrale in tavoli di lavoro (vedi anche il rapporto del WWF per i rilie- questo processo viene da anni svolto dall’EFI (European vi sulla adeguatezza del processo partecipativo – WWF Forest Institute) che considera le foreste una infrastruttu- 2018) ha sentito il bisogno di lanciare una petizione per ra verde capace di dare una risposta fondamentale ai di- chiedere una revisione del Decreto Legislativo (Fondazio- versi problemi di sostenibilità ambientale attraverso una ne Catalano 2018). Vari sono gli argomenti sollevati dal valorizzazione bioeconomica delle filiere forestali (EFI gruppo di botanici, zoologi, ecologi, forestali e altri che strategy 2025 - EFI 2018). La mancanza di una adeguata hanno sottoscritto un documento indirizzato al Presiden- considerazione della complessità dei processi dell’ecosi- te del Consiglio e al Presidente della Repubblica, ma il te- stema foresta preoccupa per gli impatti che possono deri- ma di fondo è quello che, alla luce delle conoscenze scien- vare da un ritorno diffuso della gestione attiva, che giuri- tifiche attuali, e per le necessità strategiche di sostenibili- dicamente viene dichiarata equivalente alla gestione fore- tà, i boschi non possono più essere considerati solo dal stale sostenibile, senza però prevedere nella legge una punto di vista della produzione, come del resto testimo- adeguata normativa per la tutela degli ambiti strategici niano gli stessi criteri del processo Forest Europe (Forest per la conservazione delle foreste come specificatamente Europe/FAO/UNECE 2015). La recente promulgazione del previsto nei criteri di Forest Europe (Forest Europe/FAO/ Decreto Legislativo da parte del Presidente della Repub- UNECE 2015) e nella strategia europea per la conservazio- blica rende tale discussione sulla attuale conoscenza eco- logica e conservazionistica di interesse strategico al fine di perseguire una gestione forestale sostenibile. (1) Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Infatti, la Gestione Forestale Sostenibile, definita dalla Ambientali, Università di Bologna, Bologna (Italy); (2) Diparti- Conferenza Ministeriale per la Protezione delle Foreste in mento di Scienze Agrarie e Forestali, Università della Tuscia, Europa ad Helsinki nel 1993 (Forest Europe/FAO/UNECE Viterbo (Italy) 2015), si realizza quando come riportato nell’art. 3 comma 2 lettera b del Decreto Legislativo: “la gestione e l’uso @ Alessandro Chiarucci (alessandro.chiarucci@unibo.it) delle foreste e dei terreni forestali nelle forme e ad un tas- so di utilizzo che consentono di mantenerne la biodiversi- Ricevuto: Mar 12, 2018 - Accettato: Apr 24, 2018 tà, produttività, capacità di rinnovazione, vitalità e poten- zialità di adempiere, ora e nel futuro, a rilevanti funzioni Citazione: Chiarucci A, Piovesan G (2018). La gestione forestale ecologiche, economiche e sociali a livello locale, nazionale sostenibile non può prescindere dalla conoscenza ecologica e e globale, senza comportare danni ad altri ecosistemi”. A conservazionistica attuale. Forest@ 15: 51-55. – doi: questo proposito un primo rilevante problema della nuo- 10.3832/efor2782-015 [online 2018-05-03] va legge forestale discende dall’equiparazione della ge- stione forestale sostenibile con la gestione attiva, attività Editor: Marco Borghetti che la legge intende rilanciare. Tuttavia, nella sua attuale forma, tale decreto sembra non tutelare in modo appro- © SISEF http://foresta.sisef.org/ 51 Forest@ (2018) 15: 51-55
Chiarucci A & Piovesan G - Forest@ 15: 51-55 priato gli aspetti naturali in generale, e di biodiversità in orizzonti nella gestione e valorizzazione del paesaggio Forest@ – Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale particolare, degli ecosistemi forestali poiché nei principi (European Commission 2018). della legge non vengono considerati in modo adeguato Paradossalmente, in questo momento molto più ambi- diversi criteri di Forest Europe (criteri 1, 2, 4 e 5). In questa zioso è l’approccio di Forest Europe nato con la conferen- nota critica, la discussione verterà principalmente intorno za di Strasburgo nel 1990, dove nel criterio 4 dedicato al al criterio 4 (Maintenance, conservation and appropriate tema delle biodiversità (Maintenance, conservation and enhancement of biological diversity in forest ecosystems), appropriate enhancement of biological diversity in forest con speciale riferimento alle componenti di biodiversità ecosystems) con gli indicatori 4.3 (superficie forestale na- specializzate per gli ambiente forestali più naturali. È in- zionale classificata secondo i tre livelli di naturalità della fatti ben noto nella biologia della conservazione che le at- FAO; naturalness: undisturbed by man, semi-natural, plan- tività selvicolturali, anche quelle a più basso impatto am- tations,) e 4.9 (The individual classes of protected and pro- bientale, possono interagire anche seriamente con quei tective forest and other wooded land, defined by the ma- processi naturali che sottendono strutture, composizioni nagement objective and restrictions to interventions) ven- e funzioni necessarie per conservare la biodiversità nemo- gono monitorati gli spazi privi di interferenza antropica rale (Di Filippo et al. 2017, Nascimbene et al. 2013). occupati o da foreste vetuste o da processi che si espri- mono secondo un diverso grado di naturalità. È forse ac- Le riserve integrali: un aspetto chiave nella cettabile che la legge non preveda concetti per garantire gestione forestale sostenibile un’adeguata distribuzione di riserve forestali integrali, Eppure in Europa abbiamo interessanti esempi di casi di strategiche per garantire la salvaguardia a lungo termine successo nella biologia della conservazione con una scuo- di processi ecologici e di importanti servizi ecosistemici la applicata a questi temi strategici per il futuro della vita nelle diverse ecoregioni del territorio forestale nazionale? sul Pianeta che vede nello studio e nella conservazione Eppure proprio in regioni importanti dal punto di vista delle foreste vetuste temperate un punto di riferimento biogeografico e forestale, quali ad esempio la Carnia, so- internazionale (Korpel 1995, Leibundgut 1993, Pedrotti no presenti lembi di foreste vetuste con funzioni protetti- 2007). Un esempio tra tutti sono le foreste vetuste di fag- ve (quest’ultime tutelate dal Decreto, art. 3 comma 2 let- gio, dove l’interesse dei ricercatori e le misure di conser- tera r), unici per la regione alpina, dove si stanno ricosti- vazione fondano le proprie radici negli anni ’20 e ’30 dello tuendo le complesse catene trofiche, come testimoniato scorso secolo con un testimone passato ad almeno tre dal ritorno di predatori apicali quali la lince e lo sciacallo generazioni e che è stato recentemente coronato dal rico- dorato. Che sarà di queste foreste risparmiate da decenni noscimento delle foreste vetuste di faggio come patrimo- dalle utilizzazioni forestali in seguito all’approvazione di nio UNESCO dell’umanità (UNESCO 2018). Detto questo, questa legge? Come nel caso delle aree di riserva integra- si osserva anche come l’Unione Europea non abbia avuto le di interesse strategico per la conservazione della biodi- mai una politica chiara sulla wilderness. Nella strategia per versità, sarebbe stato opportuno prevedere nell’articolo la biodiversità della UE (Biodiversity Information System 6, sulla base dell’art. 117 della Costituzione, dei vincoli nor- for Europe 2018), anche di fronte alle grandi sfide dei mativi a tutela dell’ambiente e dell’ecosistema foresta cambiamenti climatici e di perdita della biodiversità fore- (per esempio, superficie minima da lasciare al dinamismo stale, non si è andati molto oltre ai concetti, pur buoni, di naturale attraverso apposita zonizzazione del territorio) rete Natura 2000. Sappiamo bene i limiti della valutazione supportati da adeguati criteri procedurali al fine di garan- di incidenza, per cui anche di fronte a formazioni forestali tire l’attuazione del principio di gestione forestale soste- di estremo valore ecologico eventualmente presenti nei nibile a scala regionale. In questo modo il Paese avrebbe siti della rete Natura non sia praticabile l’interdizione potuto assolvere a quegli impegni di politica ambientale all’uso, ma sia possibile solo dare dei vincoli sulla base del siglati a livello internazionale che sono stati il presuppo- principio di cautela, in quanto la direttiva non prevede la sto della presente legge. realizzazione di aree di riserva integrale. A questo propo- Infatti, sebbene nella relazione illustrativa della nuova sito, con specifico riferimento alle attività di pianificazio- legge forestale si dichiari che questa è stata elaborata ne forestale è, tuttavia, interessante il Target 3 (Increase considerando le indicazioni e gli impegni delle conferenze the contribution of agriculture and forestry to maintaining ministeriali per la Protezione delle Foreste in Europa (Fo- and enhancing biodiversity- Action 12: Integrate biodiversi- rest Europe), il testo della legge non riporta alcun articolo ty measures in forest management plans) che prevede di che declini nel contesto nazionale e regionale una politica preservare delle wilderness areas (ossia ecosistemi di inte- per la tutela degli ambiti forestali di elevata naturalità, resse naturalistico da destinare al dinamismo naturale) con dei chiari obiettivi di indirizzo anche ai fini di una loro nei piani di gestione forestale dei Stati Membri. Tali aree eventuale espansione. Fa eccezione il richiamo alla neces- di riserva integrale, che nella forma spazialmente più ri- sità di speciali azioni di conservazione per i boschi vetusti, dotta prendono il nome di “isole” ad invecchiamento in- definiti però in modo troppo vago ed ecologicamente di- definito, opportunamente individuate nei boschi utilizzati scutibile, poiché gli attributi che caratterizzano lo stato sono fondamentali non solo per conservare la biodiversi- vetusto di un ecosistema non vengono individuati sulla tà forestale di habitat prioritari, ma anche per la funzione base di specifiche soglie cronologiche e dimensionali (per di corridoio ecologico o di stepping stones tra le riserve in- esempio, età, biomassa e necromassa). Tale definizione tegrali dei parchi. Il principio di lasciare porzioni di bosco “aperta” risulta, quindi, foriera di importanti problemi in- al dinamismo naturale, senza alcun intervento antropico, terpretativi e di tutela che non dovrebbero essere lasciati è fondamentale per lo sviluppo sostenibile ed è pure au- all’assoluta autonomia delle regioni per cui a questo pun- spicato da Forest Europe e dalla strategia europea per la to andrebbero puntualmente disciplinati nell’ambito delle conservazione della biodiversità, ma non viene recepito e apposite disposizioni previste all’art. 6 comma 7. Poiché i sancito dalla legge. Va inoltre detto che recentemente il numerosi contenziosi legali sulla presenza o meno di un dibattito sulla conservazione della natura e sul rewilding, bosco su una determinata area sono scaturiti anche in se- ossia su un approccio alla gestione del territorio che pun- guito alle differenti definizioni regionali rispetto a quella ta alla tutela integrale dei processi spontanei che sotten- nazionale che questa legge finalmente risolve ritornando dono la genesi dei paesaggi naturali, nel caso di quelli fo- ad un’unica definizione di bosco – sebbene non coinciden- restali dagli stadi pionieri alle foreste vetuste (Rewilding te con quella della FAO – situazioni problematiche simili, Europe 2018), sta interessando i decisori politici e finan- ma di bel altra gravità, potrebbero ripetersi mettendo a ri- ziari riservando appositi finanziamenti per aprire nuovi schio la conservazione delle foreste vetuste. Così, un ri- 52 Forest@ (2018) 15: 51-55
Ecologia, conservazione e gestione forestale sostenibile torno diffuso delle utilizzazioni in mancanza di una rico- pi di Forest Europe e della strategia europea per la conser- Forest@ – Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale gnizione rapida ed efficace – ossia operata da esperti fina- vazione della biodiversità che cercano di armonizzare la lizzata al loro rinvenimento e tutela – potrebbe compro- sfera naturale-ambientale con quella socio-economica. mettere la loro integrità bioecologica in conseguenza del- Così, ad esempio, con specifico riferimento ai cedui e dati la riattivazione dei tagli. Al di là delle motivazioni, questa gli obiettivi di politica ambientale internazionale, sarebbe carenza di indirizzo delle politiche forestali regionali in re- stato opportuno prevedere ogni volta che vi fossero le lazione agli accordi internazionali (sottoscritti dal gover- condizioni, come ad esempio nei cedui di faggio, per un no italiano come quelli di Parigi per la mitigazione dei indirizzo verso la conversione all’alto fusto capace di co- cambiamenti climatici e quello di Aichi per la conservazio- niugare l’uso delle risorse con la multifuzionalità degli ne della biodiversità) e degli schemi di Forest Europe mina ecosistemi forestali (WWF 2018). Va a questo proposito in modo serio la gestione forestale sostenibile. Con speci- sottolineato che le produzioni forestali posso essere anti- fico riferimento alla strategia europea per la conservazio- tetiche alla valorizzazione dei servizi ecosistemici (Pang et ne della biodiversità e a Forest Europe, le nazioni devono al. 2017), per cui sarebbe stato opportuno individuare nel- prevedere non solo spazi dedicati alla conservazione delle la legge un criterio di indirizzo assestamentale a tutela del aree ad alta naturalità (foreste vetuste, censite da Forest capitale legnoso in modo da valorizzare l’azione di rispar- Europe con l’indicatore 4.3: Naturalness), ma anche ade- mio operata fino ad oggi in molti distretti forestali e gene- guate aree per la wilderness (Biodiversity Information Sy- ratrice di quei servizi ecosistemici di cui stiamo godendo stem for Europe 2018, censite in Forest Europe con l’indi- in modo diffuso. Invece, l’effetto quasi diretto, speriamo catore 4.9: protected forest) e il rewilding, senza le quali non auspicato, sembra essere quello di voler diffondere una legge forestale al passo con i tempi non può raggiun- su tutto il territorio, ad eccezione delle poche riserve inte- gere gli obiettivi della gestione forestale sostenibile. Pen- grali, una gestione forestale attiva finalizzata a massimiz- siamo così alle foreste di Sasso Fratino (FC) dove con la zare l’utilizzazione, senza avere un fondamento scientifi- magistrale gestione del CFS è stato sufficiente fermare co che tale scelta possa condurre allo sviluppo sostenibile per alcuni decenni le utilizzazioni forestali per assistere al auspicato. Addirittura, si giunge a normare degli strumen- ritorno di una foresta vetusta secondaria, ricca di necro- ti di sostituzione diretta o di affidamento al fine di utilizza- massa, dove sono tornati a nidificare sugli alberi il picchio re un bosco “abbandonato”, contrastando così i naturali nero e l’aquila! processi di rigenerazione che stanno contribuendo, in mo- do importante, alla mitigazione dei cambiamenti climatici Ecologia applicata per una gestione forestale e alla conservazione della biodiversità. D’altro canto, la sostenibile legge non ha previsto negli strumenti di pianificazione fo- Normare solo gli aspetti relativi alle legittime aspettative restale specifici vincoli ambientali di uso in relazione alle socio-economiche di alcuni portatori di interessi senza in- sfide per la mitigazione dei cambiamenti climatici e la con- teressare gli aspetti ecologico-funzionali del sistema fore- servazione della biodiversità, per cui la sostenibilità della sta, con particolare riferimento alla biodiversità, rischia di pianificazione viene rimandata alla Strategia forestale na- determinare un vulnus grave per la funzionalità e la soste- zionale nonché ad altri strumenti/decreti attuativi. nibilità delle foreste nazionali. Infatti, lo Stato, rinuncian- In relazione agli obiettivi di politica ambientale sopra de- do alla potestà legislativa in tema di pianificazione strate- lineati tale stimolo alle attività selvicolturali, non contem- gica per la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi (art. 117 plando l’obbligo di tutela assoluta di quei lembi forestali della Costituzione), non da una risposta alle indicazioni e maturi e ricchi di biodiversità, può quindi mettere a rischio impegni di politica ambientale internazionale. In particola- aree di estremo interesse nella conservazione della natu- re, è grave il fatto che non venga dato un indirizzo ai me- ra non utilizzate da tempo, poiché collocate in aree remo- todi di pianificazione e alle tecniche selvicolturali, tema sì te o comunque di difficile accesso dove i costi delle utiliz- di pertinenza delle regioni, ma che avendo implicazioni zazioni superano i ricavi (prezzo di macchiatico negativo). sull’ambiente forestale richiede necessariamente una di- Ora, con lo strumento dei PES interpretato paradossal- sciplina nazionale che tracci le diverse attività, assegnan- mente fino ad includere praticamente qualunque forma di do a ciascuna regione degli obiettivi per rispondere agli selvicoltura (ad eccezione del taglio raso nella fustaia), in- accordi internazionali. Una ceduazione diventa così equi- clusa l’ordinaria gestione del bosco governato a ceduo, valente ad una conversione o ad un taglio colturale in fu- tale aree potrebbero diventare utilizzabili e convenienti staia, poiché in tutti questi casi i proprietari possono go- dal punto di vista finanziario, generando conseguenze ne- dere del pagamento dei servizi ecosistemici (PES, art. 7 gative certamente per la natura e la biodiversità che in comma 10), mentre ad esempio dal punto di vista degli questi lembi hanno trovato spazio. Gli effetti negativi po- obiettivi di Parigi di riduzione delle emissioni dei gas clima trebbero riguardare anche l’economia, se si considerano alteranti, questi tre tipi di trattamento determinano effet- le alterazioni possibili alle funzioni del bosco attivabili in ti molto differenti sullo stock del carbonio per unità di su- seguito alla gestione attiva in ambiti a rischio idrogeologi- perficie e sulla emissione dei gas clima alteranti. Addirittu- co. In altre parole, il combinato disposto dell’assenza di ra la scelta di non effettuare la gestione attiva del bosco una politica per la conservazione delle foreste e la con- viene praticamente cancellata – in quanto non specifica- temporanea spinta alla gestione attiva del bosco mettono tamente disciplinata ne supportata finanziariamente – a serio rischio gli ultimi spazi ad elevata naturalità rimasti precludendo così possibili processi di invecchiamento di nel paese. Come precedentemente sottolineato, tali nor- specifici lembi forestali e quindi anche la genesi di nuove me possono inoltre precludere la possibilità agli ecosiste- foreste vetuste. In altri termini, l’impostazione della legge mi forestali di progredire verso stadi più naturali. Eppure propende per una gestione attiva, tema che ritorna nei di- l’EAA (European Environment Agency) aveva dedicato una versi articoli anche perché considerato sinonimo di gestio- particolare attenzione a questi temi del monitoraggio del- ne forestale sostenibile, mentre le politiche per la biologia la naturalità finanziando studi specifici (Bastrup-Birk & della conservazione vengono nei fatti scoraggiate se non Marchetti 2014). Ora invece parte della classe politica e ostacolate. dei ricercatori forestali italiani guardano preoccupati al- Infatti, equiparare alcuni popolamenti forestali non sot- l’abbandono e al dilagante e a volte eccessivo rinselvati- toposti a determinati trattamenti selvicolturali ad un ter- chimento delle foreste italiane (Marchetti 2018), processo reno abbandonato (art. 3 comma 2 lettera g) è banalmen- di rewilding che nella biologia della conservazione rappre- te irragionevole dal punto di vista ecologico, selvicoltura- senta invece una opportunità importante nella strada ver- le e culturale ma, al solito tempo, va anche contro i princi- so lo sviluppo sostenibile (Navarro & Pereira 2015, vedi Forest@ (2018) 15: 51-55 53
Chiarucci A & Piovesan G - Forest@ 15: 51-55 anche sotto). zione, anche con la rinuncia a metà del pianeta, questo ri- Forest@ – Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale Infine, questo indirizzo fondamentalmente improntato sultato sarebbe ottimo rispetto alle previsioni per il pros- alla produzione, non sembra valorizzare opportunamente simo fine secolo. la cultura del bello, che nel caso degli ecosistemi forestali Riconoscendo ancora la loro non applicabilità nel conte- si identifica con la tutela dei processi capaci di generare sto socio-economico attuale, è però possibile pensare di maestose fustaie. La protezione di alcuni lembi di bosco integrare un minimo di questi concetti in una strategia fo- lasciati all’evoluzione naturale è infatti motivo di orgoglio restale nazionale nonché specifici vincoli nei piani foresta- e punto di forza della nostra nazione, poiché indicatore di li di indirizzo territoriale? Noi crediamo di sì, ad esempio scelte autonome di tutela del patrimonio forestale così ad esempio introducendo criteri di zonizzazione del terri- diffuse presso la collettività che molto prima della nascita torio forestale sulla base della funzione prevalente (con- del movimento ambientalista hanno permesso, per ragio- servazione vs. produzione vs. protezione) oppure della ni principalmente estetiche e ricreative, di risparmiare dal necessità di recuperare la funzionalità di ecosistemi de- taglio boschi collocati in situazioni prossime ai centri abi- gradati dall’eccessivo sfruttamento o da processi di depe- tati. Solo per citare alcuni casi tra i tanti, pensiamo alle rimento (per esempio, restauro ambientale). Inoltre, non maestose faggete del Cimino e di Oriolo Romano, recen- permettendo di utilizzare soldi pubblici dei PES per favori- temente entrate nella lista del Patrimonio Mondiale UNE- re le utilizzazioni in aree remote o di difficile accesso dove SCO, non per una scelta di politica ambientale, ma per un la selvicoltura non sarebbe finanziariamente sostenibile di sentire collettivo di salvaguardare le bellezze naturali. Si per se e l’apertura di strade porterebbe ad impatti am- tratta di processi tutt’altro che scontati poiché la limitrofa bientali rilevanti. E perché invece non utilizzare questi faggeta di Bassano Romano è stata invece destinata alla fondi anche per indennizzare del mancato reddito i pro- produzione di legname, mentre quella del Monte Venere prietari di habitat forestali da lasciare al dinamismo natu- è stata sottratta ai tagli in seguito alla recente approva- rale poiché strategici nella biologia della conservazione? zione della Regione Lazio di una norma a tutela delle fore- Del resto diversi boschi vetusti sono giunti fino a noi gra- ste vetuste sulla spinta di parte della comunità scientifica zie a questa scelta del non uso varata da Franco Tassi nel e di gruppi attivisti per la conservazione delle foreste. Parco d’Abruzzo già negli anni settanta. Dal punto di vista Una legge forestale al passo con i tempi avrebbe dovuto ecologico, questi ambiti del rewilding potranno diventare far tesoro di tutte queste esperienze con il fine di attuare dei serbatoi di biodiversità e di processi ecosistemici in in modo completo la Strategia forestale Europea con par- molti comparti (ad esempio, nel suolo, altro criterio di Fo- ticolare riferimento a norme finalizzate a proteggere le rest Europe non adeguatamente considerato in relazione foreste e migliorare i servizi ecosistemici. agli impatti derivanti delle utilizzazioni forestali; funzioni La biologia della conservazione riconosce da tempo protettive del bosco, criterio n. 4), che potranno generare l’importanza strategica delle foreste vetuste anche per- flussi positivi anche per le aree forestali a gestione attiva. ché questi ecosistemi permettono di mitigare l’impatto Inoltre, le aree lasciate al dinamismo naturale potranno dei cambiamenti climatici. Allo stesso tempo, sempre più servire da testimone (benchmark), non solo per confron- autori riconoscono la necessità di lasciare spazi nei quali i tare gli impatti delle utilizzazioni forestali produttive, ma processi naturali possano esprimersi, anche con la funzio- anche per comprendere l’efficacia di interventi di gestio- ne di serbatoi, tali da assicurare benefici anche agli ecosi- ne forestale attiva nel tentativo di mitigare l’impatto dei stemi forestali perturbati dall’uomo presenti nel territorio cambiamenti climatici, dei megadisturbi e delle infestazio- circostante (Watson & Venter 2017). Oggi disponiamo di ni. Considerazioni analoghe possono essere prodotte per sofisticati metodi per misurare il livello di naturalità di un altri criteri di Forest Europe, quali ad esempio il ruolo delle ecosistema forestale tramite l’analisi della composizione, foreste nel ciclo del carbonio e la diminuzione degli stock struttura e funzionalità (Bastrup-Birk & Marchetti 2014, Di in seguito alle utilizzazioni forestali (criterio 1). Inoltre, Filippo et al. 2017), per cui è giunto finalmente il momento una gestione attiva, che vede anche il ritorno dell’agricol- di attuare un’ecologia applicata finalizzata a permettere il tura in ambiti oggi occupati dalle successioni forestali de- restauro passivo o attivo delle strutture più complesse e termina un cambiamento negli stock di carbonio contri- dei processi tipici degli habitat forestali, con particolare buendo così ad un aumento di CO2 nell’atmosfera, disat- attenzione a quelli attualmente assenti nel paesaggio. tendendo in questo modo gli accordi di Parigi. Alla fine di questa breve nota è utile porsi una serie di Alcuni nodi da sciogliere nel cammino verso la domande a cui tentiamo di dare una prima risposta nel gestione forestale sostenibile tentativo di intraprendere la strada dello sviluppo sosteni- Il grande Edward O. Wilson, padre del concetto di biodi- bile. versità moderno e della sociobiologia, ha lanciato recen- Quale è stata la causa di questo cambiamento repentino temente un’idea, come obiettivo strategico, per salvare la nella politica forestale italiana, per cui, dopo decenni di vita sul pianeta così come l’abbiamo conosciuta noi, con- un’attenta gestione delle foreste, all’improvviso si vuole sistente nel lasciare metà del pianeta alla natura e ai suoi cambiare paradigma di riferimento culturale e colturale? processi (Wilson 2016). Difficilmente si potrà immaginare Può avere influito la recente decisione del Parlamento eu- di rinunciare, in questa fase storica, ad utilizzare metà del- ropeo di incrementare le utilizzazioni forestali che ha pra- la superficie delle foreste in questo caso. Tuttavia, quello ticamente aperto le porte anche a livello europeo ad una che ci preme evidenziare è come la Scienza attuale rico- crisi della sostenibilità nella gestione delle foreste (Kotia- nosca come causa prima di perdita di biodiversità proprio ho et al. 2017)? Così, ad esempio, per mitigare i cambia- l’indisponibilità di spazio a disposizione dei processi eco- menti climatici si è deciso di puntare sulle biomasse fore- logici. Una banale interpretazione delle relazioni specie- stali per produrre energia, ma sappiamo che questa scelta area dimostra come il numero di specie viventi nel piane- non funziona poiché non è carbon neutral e arreca allo ta sia destinato all’estinzione solo per mancanza di super- stesso tempo importanti impatti sul funzionamento degli ficie. In questi processi, l’estinzione non è immediata e ar- ecosistemi forestali e la conservazione della biodiversità riva ben dopo che l’area è stata sottratta, secondo il noto (Schlesinger 2018), per cui sarebbe stato opportuno nella modello del debito di estinzione. Wilson dimostra come il legge introdurre dei vincoli e dei contributi finalizzati a suo obiettivo, ad oggi paradossale, di lasciare metà del promuovere le filiere foresta-legno virtuose (ad esempio pianeta alla natura possa garantire la sopravvivenza produzione di assortimenti da destinare all’industria del dell’85% delle specie che oggi vivono sul pianeta. Nono- legno). Riteniamo inoltre che una legge forestale al passo stante il 15% delle specie sia comunque destinato all’estin- con i tempi debba innanzitutto disciplinare i diversi ambiti 54 Forest@ (2018) 15: 51-55
Ecologia, conservazione e gestione forestale sostenibile territoriali (rewilding vs. produzione vs. restauro). European Commission (2015). Multi-annual Implementation Plan Forest@ – Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale Perché nella legge, dato l’interesse strategico delle fore- of the new EU Forest Strategy. Commission Staff Working ste per la conservazione della natura, per le insostituibili Document, European Commission, Brussels, Belgium, pp. 34. funzione ecologiche e produttive, non si è deciso di attri- [online] URL: http://www.euroconsulting.be/wp-content/up buire i compiti della gestione attiva ad una figura profes- loads/2015/10/Foreste2015-164-EN-F1-1-051015.pdf sionale con specifiche competenze in materia? Per una European Commission (2018). Bank on nature: first loan agree- gestione forestale sostenibile, data la complessità degli ment backed by natural capital financing facility signed in Brus- ecosistemi forestali, sarebbe opportuno che almeno nella sels. European Commission Press release, Web site. [online] pianificazione e progettazione dei tagli fosse riconosciuto URL: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-914_en.htm l’obbligo del coinvolgimento di un dottore forestale, coa- Fondazione Catalano (2018). Una legge forestale contro ogni diuvato da esperti nelle scienze naturali, al fine di garanti- evidenza scientifica. Petizione per la modifica della legge fore- re il minor impatto possibile sugli ecosistemi oggetto del- stale, Fondazione Anna Maria Catalano - ONLUS, Web site. la gestione attiva. Di fronte a un mondo che va verso spe- [online] URL: http://www.fondazionecatalano.it/legge-foresta cializzazioni sempre più spinte il Decreto rilascia alle re- le-la-rivolta-degli-scienziati/ gioni il compito di individuare i soggetti di comprovata Forest Europe/FAO/UNECE (2015). State of Europe’s forests competenza professionale nel rispetto delle norme relati- 2015. Europe’s Status and Trends in Sustainable Forest Mana- ve ai titoli professionali richiesti, mentre sarebbe stato gement in Europe (Martin M ed). Forest Europe, Liaison Unit, opportuno per la tutela degli ecosistemi forestali e del- Madrid, Spain. l’ambiente prevedere, proprio sulla base dell’art. 117 della Korpel ST (1995). Die urwalder der westkarpaten. Fischer Verlag, Costituzione, specifiche competenze sulla biologia ed Stuttgart - New York. ecologia forestale, della difesa delle foreste, della dendro- Kotiaho JS, Ollikainen M, Seppälä J (2017). Forestry: sustainabi- metria, della selvicoltura, delle utilizzazioni forestali, della lity crisis brews in EU forestry. Nature 551 (7678): 33. tecnologia del legno, della pianificazione ecologica del Leibundgut H (1993). Europaische urwalder. Verlag Paul Haupt, territorio e delle sistemazioni idraulico-forestali. Berna, Switzerland. In nostro appello consiste quindi nel rivedere i punti de- Marchetti M (2018). Il nuovo Codice Forestale Nazionale, un boli della legge e nell’includere nel testo i temi sopra evi- testo di legge molto incoraggiante. Forest@ 15 (1): 18-19. - doi: denziati, tenendo a mente la cultura del nostro Paese che 10.3832/efor0074-015 nel campo della giurisprudenza ha fatto spesso da apripi- Nascimbene J, Thor G, Nimis PL (2013). Effects of forest manage- sta, specialmente sul tema ambientale. Certi concetti pre- ment on epiphytic lichens in temperate deciduous forests of senti nel testo sono vecchi di tre secoli e sinceramente ri- Europe - a review. Forest Ecology and Management 298: 27-38. teniamo che il ruolo sociale e culturale delle foreste, rico- - doi: 10.1016/j.foreco.2013.03.008 nosciuto per la prima volta in questa legge, debba consi- Navarro LM, Pereira HM (2015). Rewilding abandoned landsca- derare lo stato dell’arte della ricerca scientifica in tema di pes in Europe. In: “Rewilding European Landscapes”. Springer, ecosistemi e ambiente. D’altro canto, l’attenzione ormai Cham, pp. 3-23. costante della politica ambientale internazionale sul ruolo Pang X, Nordström EM, Böttcher H, Trubins R, Mörtberg U centrale delle foreste nello sviluppo sostenibile potrà ren- (2017). Trade-offs and synergies among ecosystem services dere necessarie alcune modifiche ed integrazioni al Decre- under different forest management scenarios-The LEcA tool. to al fine di perseguire gli obiettivi prefissati come nel ca- Ecosystem Services 28: 67-79. - doi: 10.1016/j.ecoser.2017.10.006 so del nuovo Regolamento sull’uso del suolo, sui cambia- Pedrotti F (2007). Biogeografia della foresta. Conferimento della menti d’uso del suolo e la selvicoltura (LULUCF) recente- Laurea specialistica ad honorem in Ecologia e Biologia, Univer- mente approvato dal Parlamento Europeo (17 aprile 2018) sità degli Studi di Palermo. per la riduzione delle emissioni dei gas serra. Rewilding Europe (2018). What is rewilding? Web site. [online] URL: http://www.rewildingeurope.com/about/what-is-rewildin Bibliografia g/ Bastrup-Birk A, Marchetti M (2014). Developing a forest natural- Schlesinger WH (2018). Are wood pellets a green fuel? Science ness indicator for Europe. EEA - European Environmental Agen- 359: 1328-1329. - doi: 10.1126/science.aat2305 cy, Copenhagen, Denmark, pp. 1-60. UNESCO (2018). Ancient and primeval beech forests of the Car- Biodiversity Information System for Europe (2018). Target 3b - pathians and other regions of Europe. Web site. [online] URL: Increase the contribution of forestry to maintaining and enhan- http://whc.unesco.org/en/list/1133 cing biodiversity. EU Biodiversity strategy, Overview EU 2020 Watson JE, Venter O (2017). Ecology: a global plan for nature Targets and actions, Web site. [online] URL: http://biodiversi- conservation. Nature 550 (7674): 48-49. - doi: 10.1038/nature ty.europa.eu/mtr/biodiversity-strategy-plan/target-3b-overview 24144 Breur MEG (2018). 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