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La gestione della persona in nutrizione enterale LABORATORIO PROFESSIONALIZZANTE – 2° ANNO A.A. 2019 - 2020 DOTT.SSA L. DE BIASIO
LA NUTRIZIONE ENTERALE (N.E.) La Nutrizione Enterale rappresenta un sistema di nutrizione artificiale che rispetta la fisiologia dell’apparato intestinale. DISPOSITIVI PER N.E.: Sondino nasogastrico se il bisogno è per un tempo < 30 giorni Se il bisogno di nutrizione artificiale supera i 30 giorni: PEG o Percutaneus Endoscopic Gastrostomy - accesso più comunemente utilizzato PEJ o Percutaneus Endoscopic Jejunostomy se vi è rischio di ab ingestis - se lo stomaco non è accessibile per ulcera, neoplasia o pregressi interventi
IL SONDINO NASO GASTRICO Può essere utilizzato per: o Aspirare il contenuto gastrico o Somministrare la nutrizione enterale o Svuotare lo stomaco da contenuti pericolosi (gastrolusi o lavanda gastrica) o Prevenire la distensione dello stomaco prima o dopo un intervento chirurgico Tipologie di Sondini • In silicone • In poliuretano Diametro utilizzabile • Compreso tra 8 e 12 French
PEG – Sonda per gastrostomia endoscopica cutanea Dal testo: Fondamenti di Assistenza Infermieristica secondo Kozier ed Erb – Ed. Piccin
Raccordo con tappo Sonda PEG Dal testo: Fondamenti di Assistenza Infermieristica secondo Kozier ed Erb – Ed. Piccin Ammortizzatore – bumper esterno Estremità terminale del catetere
PEJ – sonda per digiunostomia endoscopica percutanea Ammortizzatore- bumper esterno Dal testo: Fondamenti di Assistenza Infermieristica secondo Kozier ed Erb – Ed. Piccin Palloncino di ancoraggio interno Punta della sonda da cui esce il nutrimento
PERCHE’ VIENE SCELTA LA PEG Va presa in considerazione: o nei casi in cui la nutrizione enterale si protragga per più di 30 giorni o quando l’apporto nutrizionale è inadeguato - sia in termini qualitativi sia in termini quantitativi - da almeno 2-3 settimane La PEG è la tecnica di scelta nei pazienti con: Disfagia secondaria a patologie neurologiche acute traumi cranio-encefalici, accidenti cerebro- vascolari Disfagia secondaria a patologie neurologiche croniche sclerosi laterale amiotrofica, malattia di Parkinson, morbo di Alzheimer, tumori cerebrali, paralisi cerebrale Patologie oncologiche del distretto cervico-cefalico e gastroenterico alto E’ un presidio invasivo che crea una soluzione di continuità tra parete addominale e parete gastrica!!!
VALUTAZIONE DI TIPO ETICO - 1 - sull’utilità della procedura per quella persona - quale è l’aspettativa di vita complessiva per quella persona - quale è/sarà la QUALITA’ di VITA - Prevede il consenso informato del malato o del suo delegato secondo il codice deontologico medico - Come tutti i trattamenti medici ha indicazioni e controindicazioni ed effetti indesiderati (SINPE 2007) La domanda: è lecito nutrire un paziente che inevitabilmente, per la sua malattia di base, morirà a breve termine o quando la sua qualità di vita è scadente? SINPE e le società scientifiche internazionali (come ESPEN e ASPEN) ritengono che: la NA è sempre un atto medico anche nell’ambito delle cure palliative
VALUTAZIONE DI TIPO ETICO - 2 Non nutrire un paziente terminale oncologico che ha quindi una aspettativa di vita breve per definizione è facilmente accettato Non nutrire un paziente in stato vegetativo persistente (SVP) o con patologie neurologiche degenerative o vascolari in fase avanzata viene spesso ritenuto disumano (SINPE 2007) Il medico si può provare spesso un disagio angosciante sull’ agire o non agire L’infermiere può trovarsi in difficoltà nell’esercitare il suo ruolo: sostenere l’assistito nelle scelte, fornire informazioni fino al termine della vita all’assistito tutelando la volontà del malato di porre dei limiti agli interventi che non siano proporzionati alla sua condizione clinica e coerenti con la concezione da lui espressa della qualità di vita.
VALUTAZIONI DI TIPO ETICO - 3 Il ricorso alla PEG non fa insorgere problemi diversi da quelli di altre procedure invasive. Ogni intervento invasivo deve avvenire nel pieno rispetto della volontà validamente espressa dal soggetto, per motivi etici e per ottemperare ai dettami della legge a partire dalla Costituzione italiana, del Codice di Deontologia medica, nel rispetto della Convenzione di Oviedo e del Codice Deontologico dell’Infermiere. PRESUPPOSTI NORMATIVI CODICE PENALE ITALIANO Art. 50 Consenso dell’avente diritto Art. 54 Stato di necessità Si riconosce l’opportunità dell’interruzione della nutrizione artificiale enterale quando si configura la Art. 610 Violenza privata condizione di «accanimento terapeutico» CODICE CIVILE ITALIANO Art. 1 Capacità giuridica Art. 5 Atti di disposizione del proprio corpo
VALUTAZIONI DI TIPO ETICO – 4 I Principi Etici di riferimento: AUTONOMIA riconosce il diritto e la possibilità di una scelta consapevole dopo appropriate INFORMAZIONI BENEFICIENZA mantenere appropriati standard professionali per dare i benefici che si aspetta tutte le decisioni sul trattamento devono considerare la malattia, la qualità di vita e gli aspetti psicologici e spirituali NON MALEFICIENZA ogni trattamento non proporzionale allo stato clinico deve essere evitato GIUSTIZIA l’accesso alle cure deve essere uguale per tutti i cittadini
VALUTAZIONE DI TIPO ETICO - 5 Nel caso rappresenti terapia alla fine della vita o nello Stato Vegetativo Permanente la NA dovrà rispondere ai criteri di beneficenza in Medicina o di Medicina Compassionevole cioè assicurarla o interromperla rispettando le documentate convinzioni etiche del paziente ma anche del suo ambiente di vita ESPEN guideline on ethical aspects of artificial nutrition and hydration (Clinical Nutrition 2016 in press)
COMPLICANZE PSICOLOGICHE • La persona rifiuta la PEG • La persona o il care giver non collabora alla corretta infusione della nutrizione enterale • La persona riferisce sintomatologia fantasma • La persona manifesta sentimenti di preoccupazione – disturbo del concetto di sé PORRE ATTENZIONE ALLA COMUNICAZIONE FORNIRE UNA CORRETTA E ADEGUATA INFORMAZIONE COINVOLGERE LA PERSONA E IL CARE GIVER ATTIVAMENTE
COMPLICANZE POTENZIALI durante la NE ASPIRAZIONE = rappresenta la complicanza più severa SONDA OSTRUITA – impiego di nutrienti poco fluidi rispetto al diametro interno sonda o errata tecnica di lavaggio o presenza di precipitati che ostruiscono la sonda ALTRI SINTOMI GASTROINTESTINALI DISTENSIONE ADDOMINALE e CRAMPI ADDOMINALI = dovute ad eccessiva velocità o elevati volumi – raramente intolleranza alla miscela o alla sua elevata osmolarità Indicazioni: iniziare l’infusione a bassa velocità e progredire a step di 20 ml/h/die DIARREA = > 3 scariche liquide/die con un volume totale superiore a 400 ml Prevenzione: ridurre le manipolazioni della miscela e della via di infusione, evitare aggiunte di farmaci o acqua; cambiare la sacca e la via di infusione ogni 12 ore Trattamento: ridurre o interrompere l’infusione, cambiare il tipo di miscela (es. fibre)
NAUSEA, VOMITO = accertarsi che il vomito o rigurgito siano della miscela enterale e non di altro materiale gastro-enterico. Trattamento: controllo frequente del ristagno gastrico (ogni 4 ore) posizionamento a 30° gradi o decubito laterale destro ALTRE COMPLICANZE POSSIBILI DISLOCAMENTO della PEG = il device non è più nella posizione anatomica di partenza INFEZIONE DELLA STOMIA e ALLARGAMENTO ed ARROSSAMENTO della stomia
ALCUNE COMPETENZE SPECIFICHE DELL’INFERMIERE - 1 Dare informazioni alla persona e ai famigliari Attuare la terapia nutrizionale prescritta L’infermiere partecipa alla realizzazione del piano terapeutico assicurando: SICUREZZA prevenire l’aspirazione : mantenere il busto della persona ad almeno 30° - se non controindicato monitorare la persona ogni 4 ore, minimizzare l’uso di sedativi in quanto il riflesso nelle vie aeree è ridotto, monitorare la tolleranza alla nutrizione ACCURATEZZA utilizzare una pompa di infusione per garantire la somministrazione corretta APPROPRIATEZZA EFFICACIA
ALCUNE COMPETENZE SPECIFICHE DELL’INFERMIERE – 2 Prevenire le complicanze legate all’accesso nutrizionale Verificando sistematicamente il corretto posizionamento, integrità e funzionamento fare attenzione al livello della tacca sulla sonda monitorare la qualità del respiro verificare segni di tensione addominale ( sintomi di tensione addominale) Acronimo M.A.R.K. – Consensun Recommendation ASPEN 2017 M segnare l’uscita del tubo con un pennarello indelebile la lunghezza in cm A controllo dell’ancoraggio della sonda R rivalutazione del posizionamento della sonda K mantenere la pressione sulla cute e garantire la gestione sicura del presidio
ALCUNE COMPETENZE SPECIFICHE DELL’INFERMIERE – 3 Prevenire le complicanze correlate alla gestione della miscela nutrizionale Deve gestire i nutrienti secondo i tempi e i modi di somministrazione corretti Attenzione alla conservazione dei nutrienti Monitora e Valuta le condizioni cliniche della persona e le eventuali modificazioni La nutrizione enterale può essere iniziata dopo 24 h dal posizionamento PEG
MODALITA’ DI SOMMINISTRAZIONE della NE Somministrazione in BOLO in modo rapida e intermittente di una grande quantità di miscela utilizzando una siringa. Questo metodo può dar luogo frequentemente a complicanze = aspirazione – rigurgito e problemi gastrointestinali Somministrazione INTERMITTENTE mima gli intervalli dei pasti e permette al pH gastrico di rimanere entro limiti normali riducendo il livello dei batteri Somministrazione CONTINUA prevede la somministrazione del volume di miscela prescritta a velocità costante. Non è considerato fisiologicamente normale e mantiene il pH alcalino nello stomaco permettendo ai batteri gastrici di prosperare - Nutripompa : deflussore inserito in una pompa di infusione su cui impostare i parametri di infusione ATTENZIONE!! La sacca con la miscela non va somministrata per tempi > alle 8 ore
CONSIDERAZIONI INFERMIERISTICHE PRIMA DI INIZIARE L’INFUSIONE Controllare che la posizione della sonda, che presenta delle tacche centimetrate, non si modifichi Prima di somministrare la miscela nutrizionale controllare la pervietà della sonda ed il ristagno gastrico: se maggiore di 100 (!) ml seguire il protocollo della struttura o avvisare il medico Poi re-introdurre il ristagno lentamente se non è di tipo biliare o ematico (evidenza dell’AIOSS) Esaminare l’addome per valutare eventuali anomalie (es. distensione gastrica, gonfiore o dolore addominale) Mantenere il busto del Paziente sollevato a 30° durante l’infusione, interrompere se la persona deve essere messa distesa Lavare la sonda con acqua (30 cc) ogni 4 ore, se la somministrazione nutrizionale è continua, o al termine di ogni somministrazione se è a bolo Lavare la sonda con acqua prima e dopo la somministrazione di farmaci (da preferire quelli in formulazione liquida) con almeno 15 cc di acqua – 1 principio attivo alla volta!!!!!!!!!
DURATA DELLA PEG La durata media della sonda Peg è di circa 1 anno, ma può variare in base al materiale utilizzato (silicone 6 mesi, poliuretano 2 a.a, carbotano >3 a.a) ed alla manutenzione. I dispositivi di sostituzione sono: LA SONDA SOSTITUTIVA IL BOTTONE COMPLICANZE La P.E.G. è una procedura sicura, gravata da una bassa incidenza di complicanze maggiori Devono essere conosciute e riconosciute dall’infermiere
QUANDO SOSTITUIRE UNA PEG? Le raccomandazioni pratiche dicono che: I protocolli sviluppati devono tener conto delle linee guida delle ditte produttrici La sostituzione del presidio per una buona gestione NON È necessaria Nel caso di problemi si può sostituire prima delle indicazioni delle linee guida per: - deterioramento e malfunzionamento - rottura del palloncino di ancoraggio - rottura del tratto gastrico - infezioni peristomali che persistono anche dopo il trattamento antibiotico - cute lesionata - presenza di ulcere croniche che non rispondono ai trattamenti di wound care - presenza di fistole Riposizionare il presidio solo dopo che la stomia sia ben consolidata Consensus Recommendation ASPEN 2017
COSA FARE IN CASO DI RIMOZIONE ACCIDENTALE della PEG In pazienti in stato confusionale può accidentalmente succedere Nel caso di una completa rimozione, coprire la stomia con una garza, mantenere il paziente a digiuno si può applicare un catetere tipo Foley (senza gonfiare il palloncino) che mantenga pervio il tratto fistoloso facilitando così le manovre di inserimento di una sonda sostitutiva PEG. Il controllo radiologico con mezzo di contrasto tipo Gastrographin, viene sempre effettuato quando la rimozione della Peg è avvenuta accidentalmente
MISCELE NUTRIZIONALI - Impostate dal nutrizionista Normocaloriche – 100 Kcal/100 ml Ipercaloriche – 150-200 Kcal/100 ml Ipocaloriche 50/75 Kcal/100 ml Specifiche per INTOLLERANZE o altri problemi Sono costituite da Proteine, Carboidrati, Grassi, Vitamine, Sali Minerali, Acqua Conservare i prodotti secondo le indicazioni
SINDROME DA RIALIMENTAZIONE È una condizione che può avvenire entro 4 giorni da una alimentazione adeguata Le persone possono sviluppare disturbi idro-elettrolitici ipofosfatemia con disturbi neurologici, polmonari, Cardiaci, neuromuscolari ed ematologici Quando si rialimenta la secrezione di insulina riprende in risposta alla glicemia che aumenta Aumentano i livelli di glicogeno, i grassi e le proteine Tutto questo lavoro dell’organismo richiede Fosfati – Magnesio e Potassio MA i livelli sono BASSI Questa condizione porta a una disfunzione cellulare e a un’insufficiente ossigenazione dei tessuti e organi Aumenta il metabolismo basale con presenza di sintomi: - Confusione mentale - Coma - Convulsioni - Insufficienza cardiaca
PROCEDURA POSIZIONAMENTO SONDINO NASO GASTRICO - 1 Materiale: Guanti monouso non sterili SNG in poliuretano o silicone Lubrificante Siringa da 60 cc cono largo Bacinella reniforme Garze Telino Bicchiere acqua Cerotto per fissaggio fonendoscopio
PROCEDURA POSIZIONAMENTO DEL SONDINO NASOGASTRICO – 2 Posizionamento Informare l’assistito Posizionare l’assistito semiseduto nella posizione di Fowler Ispezionare le cavità nasali per verificare eventuali deformazioni e scegliere la narice più pervia Rimuovere le eventuali protesi dentali Far soffiare il naso all’assistito se cosciente Misurare la distanza orecchio-naso-processo xifoideo determina la lunghezza di inserimento Lubrificare la punta del SNG e introdurlo delicatamente Ispezionare il cavo orale per controllare che il SNG non si arrotoli in bocca Far bere un sorso d’acqua se collaborante Invitarlo a deglutire l’acqua quando il SNG raggiunge il faringe In caso di tosse, cianosi, ipossia RIMUOVERE immediatamente il SNG e ripetere la manovra A posizionamento avvenuto fissare il SNG con il cerotto al naso Registrare chiaramente la lunghezza inserita (il SNG è provvisto di tacche segnaletiche)
MATERIALE per la gestione della PEG MATERIALE PER IGIENE CUTE PERISTOMALE MISCELA NUTRIZIONALE A TEMPERATURA AMBIENTE DEFLUSSORE O SET INFUSIONE NUTRIPOMPA (da sostituire ogni 12 ore) SIRINGHE CONO CATETERE ACQUA NATURALE SUPPORTO AD ASTA POMPA INFUSIONALE TELINO DI PROTEZIONE GUANTI MONOUSO NON STERILI PREPARAZIONE AMBIENTE AMBIENTE CONFORTEVOLE SPAZIO SUFFICIENTE GARANTIRE LA PRIVACY
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE INFORMARE SULLA PROCEDURA POSIZIONARE LA PERSONA IN DECUBITO DI FOWLER ESECUZIONE EFFETTUARE IL LAVAGGIO SOCIALE DELLE MANI INDOSSARE I GUANTI NON STERILI E POSIZIONARE IL TELINO DI PROTEZIONE VALUTARE IL CORRETTO POSIZIONAMENTO SONDA E LO STATO DELLA CUTE PERISTOMALE VALUTARE IL RISTAGNO GASTRICO RIEMPIRE IL DEFLUSSORE DELLA NUTRIZIONE ENTERALE SECONDO LE INDICAZIONI DELLA DITTA PRODUTTRICE PREPARARE LA POMPA NUTRIZIONALE CON VELOCITA’ DEL FLUSSO PREVISTA COLLEGARE L’ESTREMITA’ DELLA SONDA PEG CON IL SET (facendo attenzione alle eventuali fuoriuscite di contenuto gastrico) AVVIARE IL FLUSSO DELLA NUTRIZIONE
MEDICAZIONE SITO PEG La prima medicazione avviene il giorno successivo alla procedura procedura asettica come avviene per una ferita chirurgica. Viene consigliato di non interporre la garza tra la cute e il dispositivo di ancoraggio solo se non sono presenti secrezioni Durante la prima settimana è necessario rinnovare la medicazione ogni giorno. Verificare bene la zona dello stoma , attenzione ad arrossamento, edema, irritazione, succo gastrico e pus Dopo 7-10 giorni si può eseguire la medicazione con acqua e sapone neutro, asciugare bene e lasciare scoperta la zona di inserzione (se non sono presenti secrezioni) Mobilizzare la sonda con movimenti dentro-fuori e rotatori a 360° in senso orario e antiorario senza esercitare trazioni dopo 24 ore e poi una volta a settimana
Video https://www.youtube.com/watch?v=_sy6Fnw_U1I
Bibliografia Manuale di Tecniche e Procedure Infermieristiche di Taylor – P. Lynn ed. Piccin L’Infermiere tra Teoria e Prassi – P. Albinelli, K. Cottafavi, P. Ferri ed. Athena Fondamenti di Assistenza Infermieristica secondo Kozier ed Erb – A. Berman, S. Snyder, G. Frandsen ed. Piccin Dossier Infad – anno 2 – n. 26/11/2007 Consensus Recommendation ASPEN 2017 ESPEN guideline on ethical aspects of artificial nutrition and hydration – Clinical Nutrition 2016 in press Sitografia http://www.aioss.it/assets/linee-guida-peg-2016.pdf Linea guida sulla gestione infermieristica della PEG/PEJ in pazienti adulti - Giugno 2016 http://www.sinpe.org/linee-guida/ http://www.sinpe.org/linee-guida/contenuti-linee-guida-aspen/
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