La filiera della canapa: dalla coltivazione alla trasformazione ai fini dell'impiego nei vari settori - Giorgio Ragaglini - PANACEA H2020
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La filiera della canapa: dalla coltivazione alla trasformazione ai fini dell’impiego nei vari settori Giorgio Ragaglini
Cenni storici La canapa (Cannabis sativa L.) è considerata una delle prime coltivazioni note all’uomo. L’origine del genere Cannabis viene collocato in Asia centrale (Vavilov, 1952; de Candolle, 1883). I primi usi da parte dell’uomo sono stimati risalire a 10.000 anni fa (Schultes et al., 1974).
Cenni storici Ritrovamenti in Giappone, Corea, Cina ed India fanno ipotizzare che la coltivazione della canapa e della marjuana fosse diffuse già nel Neolitico, finalizzata sia alla produzione di fibre che sostanza psicotrope .
Cenni storici 1 2 3 1 2 3 Introduzione in Europa I Persiani introducono l’hashish nel Gli Indiani Hindu introducono attraverso migrazioni degli Sciti (1500 BCE) mondo islamico(1300-1200 CE) la cannabis in Africa orientale (1300-1200 CE)
Cenni storici 1 3 2 1 2 3 Prime evidenze di coltivazione di canapa Viaggiatori spagnoli introducono la In Virginia vengono ritrovate In Europa (1500 BCE) canapa nel nuovo continente, coltivazioni di canapa in villaggi nel corso del 1500 BCE. In Chile appaino di nativi (1607 BCE) le prime coltivazioni di canapa (1545 BCE)
Cenni storici, sviluppo e declino della coltivazione della canapa in Italia Declino come conseguenza dalla Emilia-Romagna, vi diffusione delle fibre sintetiche come il erano 45.000 ettari di terreno nylon, la stampa su carta derivante da coltivati a canapa, soprattutto alberi e dall’industria petrolchimica per nel Ferrarese quanto riguarda il mondo dei Introduzione e diffusione tramite attività commerciali combustibili. delle Repubbliche Marinare l’Italia era il secondo maggior il governo italiano sottoscriveva una Forniva olio combustibile per le produttore di canapa al convenzione internazionale lampade, fibra per i tessuti e mondo (dietro soltanto chiamata “Convenzione Unica sulle mangimi per il bestiame. all’Unione Sovietica) con Sostanze Stupefacenti” (seguita da Produzione di filati di alta quasi 100mila ettari quelle del 1971 e del 1988), in cui la qualità coltivati. canapa sarebbe dovuta sparire dal mondo entro 25 anni. 1400 1700 1910 Anni 50 1961
Prospettive di ripresa Il 14 Gennaio 2017 è entrata in vigore la legge 242 del 2 Dicembre 2016 con le disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa. Non è più necessaria alcuna autorizzazione per la La percentuale di THC nelle piante analizzate potrà semina di varietà di canapa certificate con oscillare dallo 0,2% allo 0,6% senza comportare contenuto di THC al massimo dello 0,2%. alcun problema per l’agricoltore. Gli unici obblighi per il coltivatore sono quello di Eventuali controlli sono eseguiti da un soggetto conservare i cartellini della semente acquistata per unico e sempre in presenza del coltivatore, e gli un periodo non inferiore a dodici mesi e di addetti al controllo sono tenuti a rilasciare un conservare le fatture di acquisto della semente per il campione prelevato per eventuali contro-verifiche. periodo previsto dalla normativa vigente. Nel caso in cui la percentuale di THC dovesse superare la soglia dello 0,6%, l’autorità giudiziaria può disporre il sequestro o la distruzione della coltivazione, ma “è esclusa la responsabilità dell’agricoltore“. 2013 – 400 ha 2017 2018 – 4000 ha
Quadro normativo L’ultima riforma della PAC 2014-2020 (Regolamento PAC 1307/2013): • riconosce la coltivazione di canapa tra quelle ammesse a ricevere i pagamenti della PAC, purché si tratti di semi certificati di varietà con tenore di THC inferiore allo 0,2% • concede agli Stati membri anche la possibilità di riconoscere un aiuto accoppiato alla coltivazione di canapa. Il Reg.-Delegato-n.-639-2014 che integra il Regolamento 1307/2013 stabilisce che: • le varietà di canapa ammesse ai pagamenti sono quelle iscritte nel catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole | Le varietà ammesse sono indicate anche nel “Plant variety database – European Commission“ La circolare ministero della salute 22 maggio 2009 ha ammesso in Italia anche gli usi alimentari del seme di canapa dichiarando sulla base delle indicazioni dell’istituto Superiore della Sanità, che “la possibilità di rilevare tracce (di THC) nei prodotti di lavorazione (farine e oli) è esclusivamente dovuta a contaminazione di organi fiorali e all’adozione di inidonee pratiche di mondatura del seme”. Reg. n. 1112/2009 nell’Allegato I stabilisce il metodo comunitario per la determinazione quantitativa del Δ9- tetraidrocannabinolo (THC) delle varietà di canapa ( pagina 48 ) Il Decreto-09-novembre-2015 cannabis farmaceutica del ministero della salute autorizza “la coltivazione delle piante di cannabis da utilizzare per la produzione di medicinali di origine vegetale a base di cannabis, sostanze e preparazioni vegetali ” (art.1), specificando che per piante di cannabis “si intendono le piante diverse da quelle di canapa coltivate esclusivamente da sementi certificate per la produzione di fibre o per altri usi industriali , come consentito dalla normativa dell’Unione europea
Quadro normativo Sentenza cassazione del 30 Maggio 2019 sulla cannabis light. • Vendere cannabis, infiorescenze, olio e resine, è sempre reato, anche se light e la percentuale di THC
Specie angiosperma dicotiledone annuale, appartenete all’ordine Rosales, sub-ordine Rosidae, famiglia Cannabaceae In natura è dioica: Le piante staminate (maschi) sono solitamente più snelle and alte e fioriscono prima delle piante pistillate (femmine). Impollinazione anemofila, le piante maschili muoiono dopo la produzione del polline. In matura possono svilupparsi occasionalmente piante monoiche, soprattutto in condizioni di giorno corto. Sono state selezionate varietà monoiche per ridurre alcuni problemi agronomici legati in particolare alla meccanizzazione per la raccolta dei semi e al deterioramento quali-quantitativo delle fibre conseguente la maturazione dei semi
Pericarpo Radichetta primaria Cotiledoni Frutto Epidermide Si formano dal meristema primario, Clorenchima sono più lunghe con pareti cellulari compatte. Sono più pregiate, adatte Fibre primarie all’industria tessile. Dette anche di “tiglio”. Fibre corticali Fibre secondarie Si formano dal meristema Cambio secondario, sono più corte e sottili, con un contenuto di lignina più elevato Xilema Sezione trasversale dello stelo
Fibre primarie allo stadio di sviluppo simplastico Fibre primarie allo stadio di sviluppo intrusivo
Tradizionalmente la coltivazione della canapa da industria è finalizzata alla produzione delle fibre primarie, quindi tutti I fattori che condizionano la loro quantità e qualità dovrebbero essere controllati. Tuttavia le caratteristiche delle fibre hanno una naturale variabilità all’interno di ogni singola pianta indipendentemente dalla tecnica agronomica Nelle varietà dioiche i maschi presentano più fibre primarie, un rapporto primarie /secondarie più elevato, e una qualità generalmente Spessore delle fibre Maturità delle fibre superiore alle femmine Maturità delle fibre Si hanno poche informazioni sulla composizione la struttura delle fibre legnose o canapolo
In Italia, nonostante la grande tradizione tessile, la mancanza di industrie e la competizione con altre fibre naturali ha stimolato l’interesse per la produzione del seme, motivata anche dalle caratteriste nutrizionali e dalle opportunità di mercato del settore della cosmesi.
I frutti sono piccoli acheni, contengono un Pericarpo solo seme ricoperto da un pericarpo sottile, e Radichetta primaria sono costituiti per la maggior parte dai Cotiledoni cotiledoni ricchi in sostanze di riserva. La dimensione è molto variabile Frutto Epidermide 2g a 70g per 1000 semi Clorenchima Fibre primarie Contenuto in olio pari al 30% Fibre secondarie Cambio Il panello del seme contiene il 20- 30% di proteine con buona digeribilità, contenente tutti gli Xilema amminoacidi essenziali Sezione trasversale dello stelo
75% dell’olio è costituito da PUFA (poly-unsaturated fatty acids) 3:1 il rapporto tra omega 6 e omega-3 Circa 1% di GLA (ϒ-linolenic acid, omega-3, 18:3) Industria cosmetica e farmaceutica Fino al 2% di SDA (stearidonic acid, omega-4, 20:4) EFA – Acidi Grassi Essenziali Attività antiossidante Industria alimentare, cosmetica e farmaceutica
Germinazione ed Fase vegetativa Fase vegetativa Sviluppo Fioritura e Senescenza emergenza giovanile fotosensibile dell’infiorescenza sviluppo del seme
La canapa si adatta a diversi ambienti, ed il principale limite di adattabilità è la sensibilità al fotoperiodo, ed il periodo della fioritura è determinante ai fini della resa quali quantitativa. La specie è brevidiurna e il fotoperiodo critico è circa 14 ore. Varietà selezionate ad alte latitudini tendono a fiorire precocemente se spostate verso l’equatore, rimanendo di taglia contenuta. Viceversa, varietà selezionate a basse latitudini tendono a non chiudere il ciclo, quindi a non produrre semi se coltivate a latitudini più elevate.
Scelta della varietà La scelta delle varietà in funzione del prodotto che si desidera ottenere deve proprio tenere conto di delle risposte al foto periodo. Varietà a ciclo lungo, Produzione di biomassa selezionate a basse latitudini Varietà a ciclo breve, Produzione di seme selezionate ad alte latitudini
Scelta della varietà In caso di duplice produzione fibra + seme, la scelta dovrebbe propendere verso varietà a ciclo precoce – medio precoce, con semina anticipata, di tipo moinoico femminizato (cioè con prevalenza di fiori femminili). I maschi delle varietà dioiche garantiscono una fibra di qualità superiore La selezione dovrebbe ricadere su genotipi, di ultima generazione, più facili da decorticare, in modo da garantire fibre migliori e ridurre i costi di lavorazione Scegliere solo tra varietà registrate con contenuto di THC
Suolo e lavorazioni del terreno Condizioni ottimali • pH: 6 – 7.5 • Tessitura: franco – franco sabbiosa –franco argillosa (condizioni estreme di argilla e sabbia non sono gradite) Non tollera • Il compattamento di strati superficiali anche se il fittone è consistente e può svilupparsi fino a 2m di profondità • il ristagno idrico E’ consigliabile l’aratura (30-40 cm) o la discissura come lavorazione principale in autunno/inverno, e l’affinamento poco prima della semina.
Epoca di semina L’epoca di semina deve essere definita in base a: 1. temperatura (> 8° C) e umidità del suolo al fine di favorire una germinazione ed un’emergenza rapide 2. fotoperiodo che regola la lunghezza della fase vegetativa e quindi la possibile resa in steli e/o seme • Solitamente la semina anticipata garantisce le migliori performance soprattutto in caso di duplice produzione, tuttavia al nord espone a rischi di una crescita lenta, con conseguenze sulla gestione delle infestanti, o danni da freddo, mentre al sud può ridurre eccessivamente la fase vegetative, con una drastica resa in termini di biomassa. • Nell’areale Mediterraneo le rese migliori sono state osservate con semine condotte tra Febbraio e Marzo • La semina anticipata può permettere di ottimizzare l’uso degli input (irrigazione)
Densità La densità di piantagione influenza in maniera limitata la produzione di biomassa ad ettaro. Alte densità permettono una chiusura rapida delle file, e migliorano la capacità di competizione con le infestanti e di intercettazione della radiazione nelle prime fasi, tuttavia stimolano anche la competizione intraspecifica col procedere della stagione.
Densità Se in termini di resa in biomassa la densità ha una scarsa influenza i caratteri biometrici rispondono invece chiaramente al variare della densità. Piante stimolate dalla competizione per la luce a produrre nodi più lunghi e fini nelle Alta densità prime fasi, successivamente la competizione intraspecifica limita la crescita, così da ottenere a fine ciclo piante più corte, sottili e con meno nodi Produzioni di piante più robuste, con più Bassa densità internodi e diametri superiori. Maggiore produzione, ma maggiore costo energetico per raccolta e lavorazione
Densità La densità influenza anche la quantità e la qualità delle fibre Resa più elevata in fibre fini con una Alta densità proporzione di fibre secondarie lignificate più bassa Si suppone che la lunghezza delle fibre sia associata alla lunghezza degli internodi e quindi alla densità, ma questo elemento è di difficile determinazione vista anche la diversa organizzazione e sviluppo delle fibre lungo lo stelo
Densità La densità di semina deve tenere conto della destinazione finale del prodotto Densità (piante m-2) Indirizzo produttivo 10-15 Seme e infiorescenze - Oli essenziali o sostanze psicotrope 30-75 Seme 90-100 Polpa da carta 150-350 Industria tessile 100 Per l’industria tessile tradizionale in Italia
Semina • 40-65 kg ha-1 per densità di 200- 300 piante m-2 per la produzione di fibra 9-17 cm tra le file 2-3 cm sulla fila • 20 kg ha-1 per la produzione di seme
Fertilizzazione Scarsa risposta alla concimazione azotata in terreni ben dotati, ottima risposta in con dizioni limitanti Efficienza uso N Variazione delle concimazione (incremento biomassa steli kgDM kgN-1) (kgN ha-1) 8 Da 80 a 200 12 Da 0 a 90 60 Da 0 a 120 0 Da 120 a 150 20 Da 100 a 220
Fertilizzazione Dosi per l’ambiente mediterraneo possono raggiungere da 100-220 kgN ha-1 per rese da 11 a 20 tDM ha-1 dose ottimale 50-100 per reintegrare le asportazioni Scarsa risposta a K e P, dosi consigliate in bibliografia in base alle asportazioni circa 65 kgK ha-1 e 50-70 kgP sempre in funzione della disponibilità nel suolo e del pH Alte dosi di N: • possono determinare allettamento e produzioni di fibre di più bassa qualità e meno forti (cellule con lume ingrandito) • incrementare la produzione di seme e ridurre il contenuto in olio
Irrigazione La scarsità di acqua abbinata ad alte temperature accelera la fioritura, ma ritarda la maturazione delle fibre Fabbisogno idrico (mm) Condizioni 500-700 Resa ottimale > 200 Durante la fase vegetativa > 250 Varietà monoiche precoci > 450 Varietà dioiche tardive 250-450 Al sud 200-300 Al nord
Raccolta L’epoca di raccolta è determinante ai fini della destinazione d’uso Stadio Produzione Risultato fenologico Fioritura piena Fibra corticale Massima resa in fibre primarie di qualità omogenea. maschi varietà Tra inizio e fine della fioritura la resa in fibre dioiche aumenta del 25%. Necessaria la macerazione per estrarre le fibre Dopo la fioritura Fibra legnosa Incremento resa in biomassa, ma riduzione della nelle varietà da resa in fibre primarie, incremento in fibre secondarie fibra e xilema, ma incrementa la decorticabilità degli steli senza macerazione Maturazione del Seme e fibra Incremento della proporzione di fibre lignificate seme Senescenza Polpa o Raccolta ritardata biomassa
Resa in fibre circa % resa in biomassa totale (15-20% degli steli)
Rotazione La canapa è un rinnovo primaverile estivo e ha effetti positivi sulle colture in successione in particolare frumento e soia. E’ sconsigliata la monosuccessione a causa di un rapido decremento delle rese in fibra, come conseguenza di patogeni pythium (marciume radicale), Sclerotinia sclerotiorum (muffa bianca) e Piralide.
Rimozione pectina e Estrazione fibra Decorticazione o Fibra tecnica (o lignina Fibre ordinate in base a corta sfibratura lana di canapa) con esplosione a caratteristiche vapore Raccolta Estrazione fibra Macerazione Strigliatura Pettinatura lunga In acqua In campo (fino a 4- Microbiologica, Bioenzimatica In acqua calda + soda 5 settime) dopo strigliatura (basso impatto) caustica
Per la Francia la principale destinazione d’uso delle fibre è la produzione di carta, per la quale il livello di impurità tollerato è del 35% (fibra legnosa) Il 2% è il limite per la fibra tecnica (materiali biocompositi ed isolanti) 0% è il limite tollerato per l’industria tessile.
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