La disciplina della generazione elettrica nucleare - Un benchmark per l'Italia - SafeOnline.it
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La disciplina della generazione elettrica nucleare Un benchmark per l’Italia
Indice 1. Prefazione 3 2. La filiera della generazione elettrica nucleare 4 3. Ciclo di vita di un impianto nucleare 6 4. Le agenzie internazionali del nucleare 8 4.1. International Atomic Energy Agency (IAEA) 8 4.2. Nuclear Energy Agency (NEA) 10 5. European Atomic Energy Community (EURATOM) 12 5.1. Aree di attività 13 5.2. Convenzione sulla sicurezza nucleare 14 6. La responsabilità civile per il danno derivante da un incidente nucleare 16 7. Benchmark dei principali paesi attivi nella generazione nucleare 20 7.1. Germania 20 7.2. Spagna 28 7.3. Francia 33 7.4. USA 40 8. Risultato dei benchmark 50 8.1. Modello di licensing 50 8.2. Finanziamenti al programma nucleare 50 8.3. Ruolo delle agenzie nazionali per la sicurezza nucleare 52 8.4. Gestione scorie e rifiuti 52 8.5. Decommissioning 52 9. Situazione Italia: prospettive per il ritorno al nucleare 54 9.1. Cenni storici 54 9.2 Prospettive per il futuro 56 Appendice 1 60 Tavola sinottica delle convenzioni internazionali nel settore dell’energia nucleare Appendice 2 61 Tavola sinottica delle convenzioni internazionali in tema di responsabilità civile nucleare Appendice 3 62 Decreto legislativo sulla localizzazione degli impianti nucleari Referenze 66
1. Prefazione Con l’approvazione della Legge “Svi- L’obiettivo del presente studio condotto Ciò al fine di derivare alcune considera- luppo”, avvenuta lo scorso luglio 2009, congiuntamente da Accenture e SAFE è zioni fondamentali circa i modelli nazio- sono state gettate le basi per avviare il quello di fornire una panoramica del nali di licensing, finanziamento, esercizio “ritorno” dell’Italia alla produzione di contesto internazionale e del quadro e decommissioning delle centrali nucleari energia elettrica da fonte nucleare. Il regolatorio di quattro Paesi ritenuti che possano essere utilizzate come successivo decreto legislativo del feb- rappresentativi in tema di generazione riferimento in Italia per i provvedimenti braio 2010 ha attuato la delega del elettrica da fonte nucleare: Francia, in corso di emanazione. Governo in materia definendo i criteri e Germania, Spagna e USA. Sono stati le procedure per la localizzazione, la analizzati nello specifico gli impianti Come descritto, la definizione dei modelli realizzazione e l’esercizio nel territorio di legislativi adottati dai 4 benchmark per si basa sui quadri regolatori adottati da impianti di produzione nucleare, di ciascuna fase del ciclo di vita di un ciascuno dei paesi presi in esame. Per- impianti di fabbricazione del combusti- impianto nucleare, dal regime di conces- tanto ringraziamo per la collaborazione bile, di sistemi di stoccaggio e le misure sione e di finanziamento al processo lo Studio Legale Putti, nelle persone del compensative alle popolazioni locali autorizzativo, alle operations (inclusa la prof.Pietro Maria Putti e delle avvocatesse interessate. gestione delle scorie) e al decommissio- Valentina Baini e Paola Giuliani. ning. Ampio spazio è inoltre stato riser- vato alla descrizione delle autorità nazionali coinvolte nelle varie fasi del ciclo di vita, con particolare focus sui ruoli rivestiti dall’autorità di sicurezza nucleare. 3
2. La filiera della generazione elettrica nucleare1 La legislazione nazionale ed internazionale sul nucleare si articola, a diversi livelli di intervento e con varie autorità preposte, a partire dalla filiera della generazione elettrica da fonte nucleare (Vedere Figura 1). Prima di procedere con l’analisi di dettaglio della normativa sul nucleare verranno pertanto intro- dotti gli aspetti salienti di ciascuna fase della filiera, dall’approvvigionamento della materia prima fino al deposito definitivo dei materiali radioattivi. Figura 1. Schematizzazione della filiera della generazione elettrica nucleare. Approvvigio- Arricchimento Produzione Generazione Stoccaggio waste Deposito namento uranio combustibile elettrica spent fuel definitivo Approvvigionamento uranio l’Iran. Per quanto riguarda le riserve U235 al 2-3% rispetto al più comune identificate di Uranio, da un punto di U238. Tale trasformazione è piuttosto La coltivazione delle miniere di Uranio è vista geografico esse si trovano distribu- complessa poiché, non essendo possibile tecnologicamente simile a quella utiliz- ite in tutti i continenti, senza una con- la separazione degli isotopi per via zata per gli altri minerali. Tuttavia, la centrazione particolare. Si stima che le chimica, l’unico sistema è sfruttare la produzione di uranio risulta non essere risorse uranifere estraibili a costi non piccolissima (meno dell’1,5%) differenza semplice vista la sua bassa concentra- superiori a 130 $/kg attualmente accer- di peso. zione nei minerali di partenza, pertanto tate a livello mondiale ammontano a si fa solitamente ricorso al trattamento circa 5,5 milioni di tonnellate. Alle chimico, dopo la frantumazione e maci- riserve identificate, si aggiungono altre Produzione combustibile nazione delle rocce. Nel 2007 la produ- categorie: quelle prognosticate, quelle zione di Uranio ha recuperato il suo speculative e quelle definite come “non Il combustibile nucleare è solitamente livello storico, riportandosi a circa 43 kt, convenzionali” per le quali, ad oggi, la posizionato, all’interno del reattore, in dopo che nel 2006 era scesa a 39,6 kt, a tecnologia non è ancora in grado di barre che rendono più agevole sia il loro causa della chiusura di alcuni centri di estrarre l’Uranio in modo economico.2 trasporto che la loro estrazione a fine produzione e della minore ricchezza di ciclo. In base al tipo di reattore, il com- concentrazione dell’Uranio nei giaci- bustibile può essere direttamente l’ele- menti. Arricchimento mento fissile o piuttosto un suo ossido, può essere in forma di una lastra metal- Questa produzione, che va sotto il nome Il combustibile usato nei reattori è lica o costituito da tante sferette - dette di “produzione primaria”, ha coperto nel l’isotopo 235 dell’Uranio, la cui percen- granuli - alternate ad altre sostanze che 2006 soltanto il 60% circa del fabbiso- tuale in natura però è molto più bassa svolgono la funzione di moderatore. Il gno dei reattori nucleari esistenti. I rispetto all’Uranio stabile 238 (0,72% materiale fissile deve essere collocato maggiori paesi produttori sono: Canada, contro il 99,27%). Al fine di ottenere un con una disposizione geometrica che Australia, Kazakistan, Russia, Niger, combustibile idoneo, occorre far ricorso massimizza l’efficienza dell’effetto Namibia, Uzbekistan, Stati Uniti, Ucraina. a un processo di arricchimento che catena, tenuto conto della necessità di A questi si è di recente aggiunto anche aumenti la concentrazione dell’isotopo lasciare sufficiente spazio per inserire il 4
moderatore (ovvero il materiale utiliz- reazione non vengono disperse, ma perda il proprio potenziale di pericolo. Il zato per rallentare la velocità dei neu- rimangono principalmente all’interno plutonio ad esempio, con un’emivita di troni e rendere possibile il controllo del delle barre stesse o degli elementi circa 24.000 anni, richiede un periodo processo di fissione). Solitamente si immediatamente confinanti. Con l’uso le d’isolamento che è nell’ordine di 240 utilizza una forma cilindrica ottenuta barre diventano sempre più povere di mila anni mentre, nel suo complesso, il dall’accostamento di un gran numero di materiale fissile, fino ad arrivare ad un combustibile scaricato da un reattore di barre. punto in cui non è più efficiente sfrut- seconda e terza generazione ad uranio tarle e devono essere sostituite. La mantiene una pericolosità elevata per un configurazione a barre permette la tempo dell’ordine del milione di anni. Generazione Elettrica sostituzione soltanto delle parti più esaurite. Le barre esaurite, sono diven- La generazione elettrica da fonte nucle- tate altamente radioattive a causa della are sfrutta l’energia che viene liberata presenza dei prodotti di fissione generati dalla trasformazione di nuclei atomici. Il dalle reazioni nonché di altro materiale decadimento di alcuni isotopi di elementi che è stato attivato durante il processo pesanti come ad esempio l’Uranio, è per cattura neutronica o in conseguenza associato alla liberazione di energia. Tale di altre reazioni nucleari. Lo smaltimento trasformazione avviene attraverso un delle barre esaurite è pertanto la parte processo detto di “fissione” che consiste più complessa della gestione dei rifiuti nella “rottura” di nuclei pesanti. La del reattore. fissione nucleare è una forma di decadi- mento forzato, fatto avvenire in tempi brevi, con emissioni di energia che Deposito definitivo possono essere regolate e moderate, oppure lasciate volutamente senza Per le scorie a basso livello di radioatti- controllo. vità si ricorre al deposito superficiale, ovvero il confinamento in aree terrene Il modo più pratico per ottenere una protette e contenute all’interno di fissione nucleare è quello di utilizzare barriere ingegneristiche, mentre per le come proiettili dei neutroni per disinte- scorie a più alto livello di radioattività si grare gli elementi instabili. I neutroni, utilizza, dopo un eventuale riprocessa- infatti, elettricamente neutri, possono mento, il deposito geologico, ovvero lo penetrare nei nuclei atomici senza dover stoccaggio in bunker sotterranei profondi temere la repulsione da parte dei pro- e schermati in modo da evitare la fuoriu- toni, ma la loro velocità va rallentata se scita di radioattività nell’ambiente si vuole tenere la reazione sotto con- esterno. Ad oggi tuttavia non esiste al trollo. Il calore generato dalla fissione mondo alcun deposito geologico defini- viene utilizzato per riscaldare acqua che, tivo in esercizio. In genere comunque, a sua volta, viene convertita in vapore, il prima del riprocessamento o comunque quale va ad alimentare la turbina e prima del deposito delle scorie, queste quindi i convenzionali gruppi turboalter- vengono stoccate per un periodo di non natori per la produzione di energia meno di cinque mesi, in apposite piscine elettrica. in dotazione alle centrali con lo scopo di raffreddarle e di far rilasciare una parte della radioattività, generata dagli ele- Stoccaggio waste e spent menti con “emivita” (o tempo di dimez- fuel zamento ovvero il tempo che un deter- minato elemento impiega a dimezzare la A differenza di quanto avviene per un propria radioattività) più breve, agevo- combustibile tradizionale, in un reattore lando così le fasi successive. Il problema nucleare il consumo del combustibile è maggiore legato alle scorie nucleari molto lento e una volta caricato dura rimane comunque l’elevatissimo numero generalmente, secondo il tipo di reattore di anni necessari affinché si raggiunga e il suo utilizzo, parecchi anni. Inoltre, le un livello di radioattività non pericoloso. operazioni di ricarica sono notevolmente È quindi necessario un tempo molte volte più complesse. Le scorie prodotte dalla superiore all‘emivita affinché l’elemento 5
3. Ciclo di vita di un impianto nucleare3 La generazione elettrica da fonte nucleare si compone di varie fasi, descritte a seguire (Vedere Figura 2), che comprendono azioni di tipo amministrativo – burocratico, relative all’assolvimento di obblighi autorizzativi ma anche atti- vità tecniche, concernenti ad esempio l’edificazione e la gestione operativa degli impianti. Figura 2. Riepilogo delle principali fasi del ciclo di vita di un impianto nucleare. Identificazione sito Costruzione impianto Esercizio Decommissioning Identificazione sito mento poiché incide sui costi di trasporto Costruzione impianto dei materiali e di approvvigionamento Per sito di un impianto nucleare si delle risorse idriche. La costruzione di un impianto di produ- intende genericamente un’area di circa zione di energia elettrica da nucleare 150 ettari su cui sorge l’impianto stesso. Nell’attività di selezione del sito dunque richiede l’ottenimento di una specifica Al suo interno sono individuabili le aree dovranno essere attivate strette collabo- autorizzazione rilasciata dagli organi dette di Exclusion Zone (area entro un razioni tra gli operatori, le autorità locali nazionali pertinenti e la verifica di raggio di 0,8 km circa) e di Low Popula- e territoriali, e la popolazione interessata controllo e sicurezza da parte delle tion Zone (area entro un raggio di 5 km in modo da minimizzare le criticità agenzie internazionali competenti. circa) che hanno precise funzioni in caso connesse con le aree interessate. Solita- L’autorizzazione può essere unica o sepa- di incidenti. L’identificazione di un sito mente le prime informazioni richieste per rata rispetto a quella di esercizio. I tempi idoneo ad ospitare una centrale nucleare l’individuazione dei siti sono di carattere di realizzazione dell’impianto possono rappresenta una fase piuttosto delicata. generico sulle caratteristiche geologiche variare a seconda della dimensione e sismologiche del territorio, su quelle dell’impianto, della tecnologia utilizzata, Essa richiede infatti, la soddisfazione di meteorologiche e ambientali dell’area e e della “velocità burocratica”, media- opportuni requisiti e la predisposizione di sui suoi aspetti demografici, sociali ed mente però la sola costruzione del vari documenti autorizzativi e coinvolge economici. In seguito nell’ambito della reattore richiede minimo cinque anni. I numerosi soggetti pubblici e privati tra fase autorizzativa saranno richieste reattori oggi in uso si distinguono cui la popolazione residente nell’area. ulteriori e più tecniche informazioni, essenzialmente per il tipo di combusti- L’identificazione del sito include quindi ottenute tramite indagini dirette. Altro bile utilizzato (Uranio più o meno arric- considerazioni relative alla sicurezza del aspetto importante da valutare nell’iden- chito o una miscela di ossidi di Uranio e sito e alla pubblica sicurezza, alla tutela tificazione del sito riguarda il sistema Plutonio), il sistema di raffreddamento ambientale oltre che a requisiti ingegne- elettrico inteso sia in termini di domanda (ad acqua normale o pesante, gas, sali ristici e di progettazione. La scelta del e offerta di elettricità che di rete elet- fusi) ed il tipo di moderazione (ad acqua sito si ripercuote inoltre in modo consi- trica (vicinanza al sito, entità, stato e leggera o pesante, a grafite o un insieme derevole anche sull’entità dell’investi- possibile sviluppo infrastrutturale). delle due). 6
Esercizio dell’impianto, in modo che una volta ogni stato membro dell’UE a comunicare smantellata, nell’area della centrale non alla commissione i dati relativi ad ogni Nell’ambito dell’esercizio di un impianto vi sia alcun vincolo radiologico. In molti eventuale previsto rilascio di sostanze nucleare, rientrano numerose attività paesi dell’Organisation for Economic radioattive. Queste informazioni devono oltre a quella principale di produzione di Co-operation and Development (OECD) rivelare se e quali tipi di inquinamento energia elettrica quali ad esempio: lo smantellamento di un reattore nucle- radioattivo comporti lo smantellamento manutenzione, approvvigionamento e are può cominciare soltanto dopo che sia e che tipo di impatto essi possano avere gestione del combustibile e dei rifiuti. stata concessa la licenza appropriata sull’ambiente degli Stati Membri della UE. Ciascuna di esse è sottoposta ad un prevista dalla legislazione vigente sul determinato regime regolatorio dettato territorio. dalla legislazione nazionale e dalle regole stabilite dalle Agenzie internazio Come parte della procedura autorizza- nali del nucleare. tiva, devono essere elaborati vari docu- menti e sono necessarie ispezioni e perizie approfondite che porteranno a Decommissioning redigere rapporti destinati all’autorità’ competente. Nell’UE questi documenti Una delle operazioni più delicate in tema sono le basi della valutazione di impatto di produzione di energia elettrica da ambientale (VIA) e della valutazione fonte nucleare è la disattivazione degli ambientale strategica (VAS), in accordo impianti nucleari - ovvero il loro sman- alla Direttiva del Consiglio 85/337/CEE. tellamento fino allo stato finale deside- Una precondizione per la concessione di rato. Lo smantellamento comporta molte questa licenza è la soddisfazione delle azioni amministrative, oltre che inter- condizioni poste dall’articolo 37 del venti tecnici. Consiste nell’insieme delle Trattato European Atomic Energy Com- attività mirate alla rimozione della radio- munity (Euratom) sottoscritto dalla Com- attività e alla progressiva demolizione missione Europea. Tale articolo obbliga 7
4. Le agenzie internazionali del nucleare La complessa materia nucleare è disciplinata sia da fonti dirette disponibili a livello nazionale, sia da fonti di carattere internazionale che costituiscono un inquadramento complessivo. In ambito internazionale ricoprono un il 29 luglio 1957 nell’ambito delle in consultazione e, se del caso, in colla- ruolo di primo piano, due grandi agenzie: Nazioni Unite. L’Agenzia riunisce ad oggi borazione con gli organi competenti l’International Atomic Energy Agency (luglio 2009) 150 Stati Membri. delle Nazioni Unite e con le agenzie (IAEA), istituita nel 1957 come agenzia specializzate, le norme di sicurezza per la delle Nazioni Unite specializzata nella Scopo dell’Agenzia è promuovere l’uti- tutela della salute e la minimizzazione cooperazione internazionale in materia lizzo pacifico e sicuro dell’energia nucle- del rischio per la vita delle persone. di nucleare, ad uso civile e militare, e la are, attraverso la definizione di standard Nuclear Energy Agency (NEA), agenzia di sicurezza non vincolanti. La missione della IAEA, è guidata dall’in- attiva e competente nell’attività di teresse dei suoi Stati Membri e sintetiz- armonizzazione della regolazione Nell’esercizio delle sue funzioni e zata nei tre pilastri principali che sorreg- dell’energia nucleare, creata apposita- secondo quanto stabilito nello Statuto, gono la sua attività, ovvero: Safety and mente dall’Organizzazione per la coopera- l’Agenzia sostiene e incoraggia la ricerca, Security; Science and Technology; zione e lo sviluppo economico (OECD). lo sviluppo e l’applicazione pratica Safeguards and Verification. L’Agenzia, formalmente costituita nel dell’energia atomica per usi pacifici in 1972, rappresenta un’evoluzione di tutto il mondo con lo scopo di porre 4.1.1. Profilo dell’Agenzia carattere più globale dell’originaria l’energia nucleare al servizio dello Il Segretariato della IAEA ha sede a European Nuclear Energy Agency nata sviluppo economico e del progresso del Vienna presso l’International Center, nel 1958. mondo. Per soddisfare tale scopo, l’Agen- mentre altri uffici operativi di collega- zia funge anche da intermediario per mento sono presenti a Ginevra, New garantire agli Stati Membri la presta- York, Toronto e Tokyo. 4.1. International Atomic zione di servizi e la fornitura di materiali, Energy Agency4 apparecchiature o strutture. L’Agenzia, guidata dal Direttore Generale Yukiya Amano e da sei Vice Direttori L’Agenzia Internazionale dell’Energia L’agenzia favorisce inoltre lo scambio di Generali a capo dei maggiori diparti- Atomica o, secondo l’acronimo inglese, informazioni e di attività di formazione menti, conduce o supporta centri di (IAEA) è l’organizzazione di cooperazione di ricercatori ed esperti nel campo ricerca e laboratori scientifici a Vienna e internazionale nel settore nucleare, nata dell’energia nucleare; stabilisce o adotta Seibersdorf, in Austria, Monaco e Trieste. 8
L’organizzazione dispone di circa 2200 pubblicazione delle norme di sicurezza Science and Technology collaboratori (350 dei quali ispettori) dell’IAEA. Il Consiglio infine, è responsa- La IAEA aiuta i paesi ad attivare applica- provenienti da oltre 90 paesi diversi. bile, previa approvazione della Confe- zioni pacifiche della scienza e della renza Generale, della nomina del Diret- tecnologia nucleare. Il suo lavoro contri- I programmi e i budget sono stabiliti tore Generale. buisce, tra gli altri, al raggiungimento degli organi decisori, i 35 membri del degli obiettivi di sviluppo sostenibile nei “Board of Governors” e la Conferenza 4.1.2. Aree di attività della IAEA settori dell’energia, dell’ambiente, della Generale degli Stati Membri. Report salute e dell’agricoltura e alla coopera- dell’attività della IAEA sono periodica- Safety and Security zione nei settori chiave della scienza e mente inviati all’Assemblea Generale L’Agenzia ha il compito di affiancare i della tecnologia nucleare. delle Nazioni Unite e, nei casi di non- paesi membri nello sviluppo sicuro del compliance degli Stati agli obblighi di nucleare e nell’affrontare le emergenze Il lavoro dell’Agenzia Nucleare per gli usi salvaguardia o nell’ipotesi di rischi armonizzando la propria attività a sicuri e pacifici della scienza e della riguardanti la pace e la sicurezza inter- convenzioni internazionali, norme e tecnologia nucleare gioca così un ruolo nazionale, al Consiglio per la Sicurezza orientamenti con lo scopo principale di chiave nel perseguimento della sicurezza dell’ONU. Le attività della IAEA sono proteggere le persone e l’ambiente e della pace a livello internazionale e nel finanziate con risorse provenienti da un dall’esposizione a radiazioni nocive. raggiungimento degli “Obiettivi del “Regular Budget”, che per il 2007 Millennio” per lo sviluppo sociale, econo- ammontava a 283.611.000 Euro, e da Nell’ambito dell’area safety le attività mico e ambientale del nostro Pianeta. contributi volontari. prioritarie riguardano gli impianti nucle- ari, le sorgenti radioattive, i materiali Le principali aree di attività riguardano: Come organizzazione internazionale radioattivi nel settore dei trasporti e i cooperazione tecnica; ricerca e sviluppo; indipendente legata al sistema delle rifiuti radioattivi. Rappresenta inoltre un energia ed elettricità. Nazioni Unite, le relazioni della IAEA con elemento centrale in quest’area la le NU sono regolate da uno speciale promozione e l’applicazione degli stan- Cooperazione tecnica. Si configura nel accordo. dard internazionali (non vincolanti) di sostegno a progetti di cooperazione al sicurezza per la gestione e la regolazione fine di raggiungere tangibili benefici La Conferenza Generale delle attività che coinvolgono l’uso di economici e sociali per le popolazioni nei La Conferenza Generale è l’organo politico materiali nucleari e radioattivi. paesi in via di sviluppo. supremo dell’IAEA ed è composto da rappresentanti di tutti gli Stati membri Nell’ambito dell’area security le attività Ricerca e Sviluppo. In collaborazione dell’Agenzia. La Conferenza Generale si prioritarie riguardano sia i materiali con istituti e laboratori di tutto il mondo, riunisce annualmente, solitamente nel nucleari e radioattivi che le installazioni la IAEA sostiene la ricerca e sviluppo su mese di settembre, per esaminare e nucleari con l’obiettivo di aiutare gli Stati problemi critici nei paesi in via di svi- approvare il programma e il bilancio Membri a prevenire, individuare e rispen- luppo (come la salute, l’acqua, e le zone dell’Agenzia e per decidere su altre dere ad atti di natura terroristica o ambientali in cui le tecnologie nucleari e questioni ad essa sottoposte dal Consi- criminale - come il possesso illegale, l’uso, le radiazioni possono fare la differenza). glio di Amministrazione, dal Direttore il trasporto e il traffico di tali materiali Generale, o degli Stati Membri. - e a proteggere le installazioni nucleari Energia e Elettricità. La IAEA aiuta i e il trasporto da atti di sabotaggio. paesi a valutare e pianificare il loro Consiglio di amministrazione fabbisogno energetico, e quindi la Il consiglio di amministrazione è compo- Il lavoro della IAEA ha posto le basi per produzione elettrica da nucleare. Grande sto dai rappresentanti dei 35 Stati gli sforzi di cooperazione finalizzati a importanza viene posta sul ruolo delle membri, designati ed eletti dalla Confe- costruire e rafforzare un regime di tecnologie “innovative” ed avanzate renza Generale. Il consiglio di ammini- sicurezza e protezione internazionale. ritenute di vitale importanza per soddi- strazione si riunisce di norma presso la Tale regime comprende norme interna- sfare le esigenze del mondo dell’energia. sede dell’IAEA a Vienna cinque volte zionali, codici e guide, convenzioni all’anno - a marzo e giugno, per due vincolanti, verifiche per valutare le In questo contesto l’attività della IAEA è volte nel mese di settembre (prima e operazioni messe in atto a livello nazio- reso ancora più importante per via dei dopo la conferenza generale), e a dicem- nale e le infrastrutture utilizzate ed un vantaggi comparativi derivanti dalla bre. Nel corso di tali riunioni, la commis- sistema internazionale di preparazione e scelta di puntare sullo sviluppo di sione esamina e formula raccomanda- risposta alle emergenze. scienza e tecnologia per dare soluzione zioni alla Conferenza Generale sui conti, ai molti problemi che ostacolano lo i programmi e il bilancio dell’IAEA ed Il Department of Nuclear Safety and sviluppo nei paesi più poveri. esamina le richieste di adesione. Approva Security è l’organizzazione centrale per inoltre gli accordi di salvaguardia e la questo pilastro dell’attività dell’Agenzia. 9
Tre sono i dipartimenti che conducono La NEA si pone come obiettivo quello di 4.2.2. Le aree di attività della programmi nel campo della scienza e aiutare i paesi membri a sviluppare ed NEA delle tecnologie nucleari: Department of utilizzare in modo ambientalmente Technical Cooperation; Department of responsabile ed economico, l’energia Sicurezza nucleare e regolamentazione Nuclear Sciences and Applications; nucleare per scopi pacifici, attraverso la L’obiettivo della NEA in quest’area è Department of Nuclear Energy. cooperazione internazionale sulla base di quello di assistere i paesi membri affin- fondamenti scientifici, tecnologici e ché garantiscano elevati standard di Safeguards and Verification giuridici che ne garantiscano la sicurezza. sicurezza nell’uso dell’energia nucleare, La IAEA rappresenta l’ispettorato nucle- sostenendo lo sviluppo di un’efficace ed are del mondo, con oltre quarant’anni di Per raggiungere questo obiettivo, la NEA efficiente regolamentazione e la vigi- esperienza. Gli ispettori lavorano per opera come un “forum” per la condivi- lanza degli impianti nucleari, contri- verificare che il materiale nucleare sione di informazioni e di esperienze buendo a mantenere e a far avanzare le custodito e le attività realizzate non attraverso la cooperazione internazionale conoscenze tecnologiche di base. siano finalizzati a scopi militari. L’Agen- in modo da facilitare l’analisi delle zia è inoltre responsabile per il dossier politiche e lo sviluppo di un consenso Ciò viene realizzato attraverso svariate nucleare sull’Iraq su mandato del Consi- sulla base del suo lavoro tecnico. attività volte a garantire un efficace glio di Sicurezza dell’ONU. scambio, tra i paesi membri, di informa- 4.2.1. Profilo dell’Agenzia zioni rilevanti ai fini della sicurezza e La IAEA ispeziona gli impianti nucleari e Da un punto di vista strutturale, la sviluppare intese ed approcci comuni per le relative misure di sicurezza in base ad segreteria della NEA serve sette commis- assicurarla identificando le problemati- accordi con più di 145 Stati in tutto il sioni tecniche permanenti e specializzate che di carattere generale e le tendenze mondo. La maggior parte di questi sotto la guida del Comitato Direttivo per che possono influenzare la sicurezza accordi sono con gli Stati che si sono l’Energia Nucleare, l’organo di governo relativa agli impianti nucleari per antici- impegnati a livello internazionale, a non della NEA che riferisce direttamente al parne i potenziali problemi di attacchi. possedere armi nucleari. Tali accordi Consiglio dell’OECD. sono conclusi a norma del trattato Al fine di aiutare i paesi membri nella mondiale di non-proliferazione delle Le Commissioni tecniche permanenti, risoluzione di questioni legate alla armi nucleari (Treaty on the Non-Prolife- che rappresentano ciascuna delle sette sicurezza degli attuali impianti e delle ration of Nuclear Weapons (NPT)), per aree principali del programma dell’Agen- future tecnologie, la NEA svolge attività il quale la IAEA svolge il ruolo di autorità zia, sono composte da esperti dei paesi che permettono ai paesi membri da un di verifica. membri che partecipano al programma di lato di mantenere un adeguato livello di lavoro. Le Commissioni tecniche svol- capacità e competenze tecniche e Il dipartimento che nella IAEA si occupa gono numerose funzioni tra cui: dall’altro di migliorare la comprensione delle questioni di salvaguardia è il • fornire un forum per scambi approfon- dei requisiti stabiliti della normativa Department of Safeguards. diti di informazioni tecniche e pro- nazionale che incoraggi l’armonizzazione grammatiche; delle norme regolamentari e migliori • stimolare lo sviluppo di informazioni l’efficienza e l’efficacia del processo di 4.2. Nuclear Energy Agency5 utili per l’avvio e lo svolgimento di regolamentazione. cooperazioni/ricerche sui principali L’Agenzia per l’energia nucleare (Nuclear problemi; Sviluppo dell’energia nucleare Energy Agency (NEA)) è un’agenzia • sviluppare posizioni comuni, su que- Per garantire lo sviluppo del nucleare, la internazionale istituita nel 1972 all’in- stioni tecniche e politiche; NEA fornisce informazioni affidabili sulle terno dell’Organizzazione per la coopera- • individuare le aree in cui siano neces- tecnologie nucleari, gli economics, le zione e lo sviluppo economico (OECD) sari ulteriori studi e garantire che le strategie e le risorse per i governi, come con sede a Parigi. Gli attuali paesi attività della NEA rispondano alle esi- ausilio alle analisi di politiche e nelle membri sono 28 presenti in Europa, Nord genze reali dei paesi membri; decisioni anche sul futuro ruolo America e la regione Asia-Pacifico e • organizzare progetti comuni per con- dell’energia nucleare in una prospettiva insieme rappresentanti circa l’85% della sentire ai paesi interessati di effet- più ampia di sviluppo sostenibile. A tale capacità nucleare installata nel mondo. tuare ricerche su questioni particolari scopo la NEA analizza l’impatto dei attraverso una ripartizione dei costi. cambiamenti nei mercati dell’energia La NEA lavora a stretto contatto con elettrica supportando i paesi membri a l’Agenzia Internazionale dell’Energia Ato- identificare il ruolo dell’energia nucleare mica (IAEA) a Vienna, con la Commissione nella propria politica energetica, facendo Europea a Bruxelles e in coordinamento anche valutazioni più specifiche sulla con l’International Energy Agency (IEA). disponibilità (o scarsità) di combustibile nucleare e di infrastrutture necessarie 10
per lo sviluppo dell’energia nucleare. Per Leggi e responsabilità L’Agenzia ha quindi il compito di raffor- promuovere la cooperazione internazio- Nell’ambito di questa funzione la NEA si zare le attuali conoscenze scientifiche nale per lo sviluppo di innovativi sistemi pone come obiettivo quello di contribuire necessarie per migliorare le prestazioni e di energia nucleare, l’Agenzia stabilisce e alla creazione di regimi giuridici nazio- la sicurezza degli attuali sistemi nucleari alimenta una rete di comunicazione nali e internazionali necessari per gli usi partecipando alla costruzione di una all’interno e al di fuori dell’OECD al fine pacifici dell’energia nucleare, compreso il solida base scientifica e tecnica per lo di fornire informazioni concrete sulle commercio internazionale di materiale sviluppo della futura generazione di questioni nucleari. nucleare e di attrezzature, affrontando sistemi nucleari, custodendo allo stesso inoltre, i temi della responsabilità e del tempo il bagaglio di conoscenze fonda- Gestione dei rifiuti radioattivi risarcimento per danni nucleari e racco- mentali in questo campo della scienza. Un’altra funzione importante di cui la gliendo, analizzando e diffondendo le NEA si occupa, è la gestione dei rifiuti informazioni sulle leggi in materia di Banca dati radioattivi. nucleare in generale e sulle questioni di Attraverso la banca dati la NEA si pone attualità. La NEA assiste così i paesi come un centro di riferimento interna- In tale ambito assiste i paesi membri membri nello sviluppo, nel rafforzamento zionale per i paesi membri per quanto nella gestione dei rifiuti radioattivi e dei e nell’armonizzazione della legislazione riguarda gli strumenti di base come i materiali, concentrandosi sullo sviluppo nucleare basata su principi condivisi a codici informatici e i dati sul nucleare, di strategie per la gestione sicura, livello internazionale per l’uso sicuro e utilizzabili a supporto di analisi e previ- sostenibile e ampiamente accettabile di pacifico dell’energia nucleare. sioni dei fenomeni nel settore. La banca tutti i tipi di rifiuti radioattivi, in partico- dati fornisce quindi un servizio diretto ai lare quelli di lunga vita e del combusti- Scopo dell’Agenzia è anche quello di propri utenti attraverso lo sviluppo, il bile esaurito. Nella convinzione che un contribuire alla modernizzazione dei miglioramento e la convalida di questi tema così delicato e comune a tutti i regimi internazionali di gestione nucle- strumenti che sono a disposizione su paesi che fanno uso della fonte nucleare are e favorire il rafforzamento delle richiesta. richieda una visione condivisa e su larga convenzioni che regolano le responsabi- scala della gestione dei rifiuti radioattivi lità e il risarcimento dei danni. Il ruolo primario è quello di fornire agli e dei materiali, la NEA si prefigge di esperti dei paesi membri, dati affidabili e facilitare l’elaborazione di strategie di Sviluppi scientifici programmi informatici da utilizzare in gestione dei rifiuti a livello nazionale e Nell’ambito di questa funzione, la NEA diverse applicazioni nucleari. internazionale armonizzate. assiste i paesi membri nell’individua- zione, raccolta, sviluppo e diffusione Attraverso la banca dati, la NEA garanti- Radioprotezione e tutela della salute delle conoscenze tecnico-scientifiche di sce la preservazione e diffusione delle pubblica base necessarie per garantire un funzio- conoscenze e dei dati in suo possesso, L’importanza di una attuazione del namento sicuro, affidabile ed economi- tra i vari paesi membri. sistema di protezione radiologica effi- camente sostenibile degli attuali sistemi cace richiede di affrontare questioni nucleari e sostiene lo sviluppo di nuove La Figura 3, fornisce un riepilogo delle scientifiche, politiche, normative, opera- tecnologie. attività svolte dalle principali agenzie tive e sociali in modo tempestivo presentate di sopra descrite. tenendo conto delle loro implicazioni sulla sicurezza e sulla salute pubblica. Figura 3. Tabella riepilogativa delle attività svolte dalle principali agenzie internazionali. Occorre infatti, che siano individuate le problematiche emergenti nel campo Aree di attività IAEA NEA della scienza della radioprotezione e Sicurezza nucleare e regolamentazione x x migliorata l’applicazione delle cono- Sviluppo dell’Energia Nucleare x x scenze scientifiche in questo campo. Compito della NEA in tale ambito è Gestione rifiuti radioattivi x quello di assistere i responsabili delle Radioprotezione e tutela della salute pubblica x x politiche per lo sviluppo nella scelta dell’ordinamento che meglio rifletta lo Verifiche ispettive x stato dell’arte della scienza e delle Leggi e responsabilità x x tecnologie all’avanguardia, migliorando le capacità operative nella protezione Sviluppo scientifico x x radiologica dei paesi membri. Banca dati x Fonte: Accenture e SAFE analisi. 11
5. European Atomic Energy Community (EURATOM)6 La Comunità Europea dell’Energia Atomica (Euratom) è nata nel marzo 1957 nell’ambito dei “trattati di Roma”. Nonostante il trattato Euratom non conferi- sca alla Comunità competenze rigorose ed esclusive in alcuni campi, esso costi- tuisce un vero valore aggiunto per i suoi membri. Lo schema istituzionale del trattato Il trattato Euratom è stato inizialmente Il trattato garantisce la sicurezza degli Euratom è simile a quello del trattato creato per coordinare i programmi di approvvigionamenti di energia atomica, che istituiva la Comunità Economica ricerca per l’uso pacifico dell’energia nel quadro di un sistema centralizzato di Europea (CEE) ed è basato sul “triangolo nucleare degli Stati membri, mentre oggi monitoraggio, agendo in vari settori istituzionale” (Consiglio, Commissione e aiuta la condivisione delle conoscenze, connessi con energia atomica, compresa Parlamento europeo). La realizzazione delle infrastrutture e del finanziamento la ricerca e l’elaborazione delle norme di dei compiti affidati alla Comunità è dell’energia nucleare. In tale contesto, sicurezza. Uno degli obiettivi fondamen- assicurata anche dalla Corte di giustizia esso si applica solo a taluni soggetti (gli tali del trattato Euratom è quello di e dalla Corte dei conti. Ciascuna istitu- Stati membri, le persone fisiche e le assicurare che tutti gli utenti dell’UE zione agisce entro i limiti delle attribu- imprese o le istituzioni di diritto pubblico godano di un approvvigionamento zioni che le sono conferite dal trattato. Il o privato) che esercitano l’insieme o regolare ed equo di minerali e combusti- Consiglio e la Commissione sono assistiti parte delle loro attività in un settore bili nucleari (materie grezze e materie da un Comitato economico e sociale che disciplinato dal trattato, e cioè: le fissili speciali). A tal fine, il trattato Eura- esercita funzioni consultive. Le istituzioni materie fissili speciali, le materie grezze tom, ha creato l’Agenzia di approvvigio- comunitarie sono responsabili dell’attua- e i minerali da cui vengono estratte le namento (Euratom Supply Agency) zione del trattato e dei due organismi in materie grezze. operativa dal 1°giugno 1960, avente un seno all’Euratom: l’Agenzia di approvvi- proprio statuto. gionamento e l’Ufficio di controllo di sicurezza (che effettua controlli contabili e fisici in tutti gli impianti nucleari della Comunità). 12
5.1. Aree di attività particolare relativo al controllo • delle direttive, che vincolano gli Stati assunto dalla Comunità in virtù di un membri con riferimento alle finalità Secondo il trattato, le missioni specifiche accordo concluso con uno Stato terzo o che esse perseguono ed agli obiettivi dell’Euratom sono (art. 2 del trattato): con una organizzazione internazionale. che pongono e necessitano pertanto di • sviluppare la ricerca e assicurare la Sono queste le attività di controllo di essere recepite dai singoli ordinamenti diffusione delle conoscenze tecniche; sicurezza, di cui al Capo 7 del trattato, interni; • stabilire e garantire l’applicazione di l’esecuzione delle quali è affidata alla • dei regolamenti, che trovano applica- norme di sicurezza uniformi per la pro- Commissione e la cui finalità è quella di zione ed efficacia diretta all’interno tezione sanitaria della popolazione e individuare oltre che la distrazione di dei sistemi normativi dei singoli Stati dei lavoratori; si inscrive in questo con- materiali dichiarati, anche le attività membri; testo l’attività normativa dell’Euratom nucleari non dichiarate; • delle raccomandazioni e delle deci- in materia di radioprotezione, discipli- • esercitare il diritto di proprietà che le è sioni, che per quanto non vincolanti, nata dal Capo 3 del trattato (infra); riconosciuto sulle materie fissili spe- stabiliscono norme a livello europeo. • agevolare gli investimenti e assicurare ciali; la realizzazione degli impianti fonda- • promuovere il progresso nell’utilizza- In applicazione delle disposizioni sulla mentali necessari allo sviluppo zione pacifica dell’energia nucleare in protezione sanitaria (Capo 3) e sui dell’energia nucleare nell’UE; collaborazione con i paesi terzi e con le controlli di sicurezza (Capo 7), l’Euratom • garantire che le materie nucleari civili organizzazioni internazionali; ha dato vita ad una robusta legislazione non siano distolte dalle finalità cui • costituire imprese comuni. in materia di salute e sicurezza, radio- sono destinate (in particolar modo di protezione, protezione fisica, prevenzione tipo militare) e che siano osservate le Nell’ambito delle competenze conferitele e repressione del traffico illecito e disposizioni relative all’approvvigiona- dal trattato, l’Euratom emana atti controlli sulle esportazioni dei materiali mento, nonché qualsiasi impegno normativi nella forma: nucleari (Vedere Figura 4). Figura 4. Principali atti normativi di origine comunitaria. Aree di attività Atti normativi Safety & Security • Direttiva 2009/71/Euratom del Consiglio del 25 giugno 2009, che istituisce un quadro comunitario per la sicurezza nucleare degli impianti nucleari. • Regolamento (Euratom) n. 300/2007, del 19 febbraio 2007, che istituisce uno strumento per la coo- perazione in materia di sicurezza nucleare. • Direttiva 2003/122/Euratom del Consiglio, del 22 dicembre 2003, sul controllo delle sorgenti radio- attive sigillate ad alta attività e delle sorgenti orfane. • Direttiva 97/43/Euratom del Consiglio del 30 giugno 1997 riguardante la protezione sanitaria delle persone contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti connesse a esposizioni mediche e che abroga la direttiva 84/466/Euratom. • Direttiva 96/29/Euratom del Consiglio del 13 maggio 1996 che stabilisce le norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i pericoli deri- vanti dalle radiazioni ionizzanti. • Direttiva 89/618/Euratom del Consiglio, del 27 novembre 1989, concernente l’informazione della popolazione sui provvedimenti di protezione sanitaria applicabili e sul comportamento da adottare in caso di emergenza radioattiva. • Raccomandazione 2009/120/Euratom DELLA COMMISSIONE dell’11 febbraio 2009 sull’attuazione di un sistema di contabilità e di controllo delle materie nucleari da parte degli operatori di impianti nucleari. Trasporto dei materiali • Regolamento (Euratom) n. 1493/93 del Consiglio, dell’8 giugno 1993, sulle spedizioni di sostanze nucleari radioattive tra gli Stati membri. • Direttiva 2006/117/Euratom del Consiglio del 20 novembre 2006 relativa alla sorveglianza e al con- trollo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito. • Decisione della Commissione 2008/312/Euratom, del 5 marzo 2008, relativa al documento uniforme per la sorveglianza e il controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esau- rito di cui alla direttiva 2006/117/Euratom del Consiglio. Salvaguardia nucleare • Regolamento (Euratom) n. 302/2005 della Commissione, dell’8 febbraio 2005, concernente l’applica- zione del controllo di sicurezza dell’Euratom - Dichiarazione del Consiglio e della Commissione. Fonte: Studio Legale Putti analisi. 13
Più di recente, sulla scorta di un’inter- 5.2. Convenzione sulla • la proposta di direttiva (Euratom) del pretazione estensiva delle competenze di sicurezza nucleare Consiglio che definisce gli obblighi cui al Capo 3, avallata da alcune sen- fondamentali e i principi generali nel tenze della Corte di Giustizia che hanno La convenzione sulla sicurezza nucleare settore della sicurezza degli impianti riconosciuto l’esistenza di un nesso è una convenzione internazionale volta a nucleari e la proposta di direttiva intrinseco tra la radioprotezione e la migliorare la sicurezza nucleare a livello (Euratom) del Consiglio sulla gestione sicurezza nucleare (intesa come safety mondiale. del combustibile nucleare esaurito e che è concetto distinto da quello di dei residui radioattivi [COM(2003) 32 security, ossia di protezione fisica dei In forza di tale Convenzione tutti gli Stati def.], facenti parte del c.d. nuclear materiali nucleari i cui relativi profili Membri dell’UE, in qualità di parti contra- package, che tuttavia non ha mai visto sono disciplinati da apposita normativa), enti, si obbligano a delineare un quadro la luce; sono state riconosciute alla Comunità normativo e regolatorio idoneo a realiz- • la direttiva 71/2009 del Consiglio del competenze nei settori regolati dalla zare e ad assicurare la sicurezza (intesa 25 giugno 2009, che istituisce un qua- Convenzione sulla sicurezza nucleare e, come safety) degli impianti nucleari. dro comunitario per la sicurezza nucle- dunque, della sicurezza nucleare come Costituiscono capisaldi di tale quadro: are degli impianti nucleari e che è tutto sopra intesa. • la creazione di un organismo di rego- quanto è risultato all’esito del processo lamentazione indipendente (regulatory di normazione nel quale si inscrivevano Più in dettaglio, la Corte di Giustizia nel body) preposto al rilascio delle auto- le proposte sopra menzionate. 2002 ha confermato espressamente alla rizzazioni e al controllo del rispetto dei Commissione i poteri di definire in regolamenti; Le finalità della direttiva 71/2009 sono materia di sicurezza nucleare, un sistema • la creazione di un sistema di autoriz- quelle di: di autorizzazione che deve essere appli- zazioni per gli impianti nucleari ed il • stabilire un quadro comunitario al fine cato da tutti gli stati membri in aggiunta divieto di esercire un impianto senza di mantenere e promuovere il continuo agli standard di base. Fondamentale in autorizzazione; miglioramento della sicurezza nucleare questo senso il ruolo delle autorità • la previsione di un sistema di controllo e della relativa regolamentazione; indipendenti di controllo nazionali sulle e valutazione in punto di sicurezza, sia • assicurare che gli Stati membri adot- quali la comunità europea vigila con per le fasi che precedono la realizza- tino adeguati provvedimenti in ambito riferimento alle modalità di attuazione zione dell’impianto sia durante la vita nazionale per un elevato livello di delle verifiche stesse e non direttamente dell’impianto stesso, nonché in punto sicurezza nucleare al fine di proteg- sul merito delle condizioni di sicurezza di rispetto delle prescrizioni normative gere i lavoratori e la popolazione dai dei siti. e di quelle “di corredo” alle autorizza- pericoli derivanti dalle radiazioni zioni; ionizzanti degli impianti nucleari. Tale evoluzione si inserisce nel contesto • la prescrizione di norme adeguate di dell’adesione della Comunità europea sicurezza nazionale nel rispetto dei Essa riguarda principalmente gli impianti dell’energia atomica alla suddetta principi fondamentali posti dalla Con- nucleari ai fini della garanzia della Convenzione (fatta a Vienna il 20 set- venzione. sicurezza dei quali impone agli Stati tembre del 1994 sotto l’egida della membri i seguenti obblighi: IAEA). Sia l’Italia sia i paesi benchmark La Convenzione pone la sicurezza nucle- • istituire, mantenere e migliorare un qui presi in considerazione vi hanno are al centro di tutte le attività afferenti quadro legislativo, regolamentare e aderito. alla realizzazione ed all’esercizio degli organizzativo («quadro nazionale») per impianti (dal siting, al design, alla la sicurezza nucleare degli impianti construction, all’operation). nucleari che attribuisca le responsabi- lità, preveda il coordinamento tra gli Chi è responsabile di un impianto dovrà organismi statali competenti e con- pertanto dotarsi di un programma di templi, inter alia: garanzia della qualità che assicuri il - la predisposizione di un sistema di rispetto delle prescrizioni normative e concessione di licenze e di divieto di regolamentari in punto di sicurezza. esercizio degli impianti nucleari L’Agenzia internazionale dell’energia ato- senza licenza; mica (IAEA) svolge le funzioni di segreta- - la predisposizione di un sistema riato. di supervisione della sicurezza nucleare; All’adesione alla Convenzione sulla - azioni di garanzia dell’esecuzione; sicurezza nucleare e al riconoscimento di più estese competenze all’Euratom hanno fatto seguito: 14
• istituire un’autorità di regolamenta- zione competente in materia di sicu- rezza nucleare degli impianti nucleari, dotata di propri mezzi e funzional- mente separata da ogni altro organi- smo o organizzazione coinvolto nella promozione o nell’utilizzazione dell’energia nucleare, sì da assicurarne l’effettiva indipendenza da ogni influenza indebita sul suo processo decisionale regolatorio; • provvedere affinché la responsabilità primaria per la sicurezza degli impianti nucleari resti in capo ai titolari delle licenze, senza possibilità che sia dele- gata, con obbligo a carico dei titolari stessi, sotto la supervisione dell’auto- rità di regolamentazione competente, di valutare e verificare periodicamente, nonché di migliorare costantemente, la sicurezza nucleare dei loro impianti nucleari in modo sistematico e verifi- cabile; • provvedere affinché le informazioni riguardanti la regolamentazione della sicurezza nucleare siano rese accessi- bili ai lavoratori e al pubblico confor- memente alle legislazioni nazionali e agli obblighi internazionali, ed affin- ché l’autorità di regolamentazione competente informi il pubblico nei settori di sua competenza. 15
6. La responsabilità civile per il danno derivante da un incidente nucleare7 I profili della responsabilità civile per il Con quest’ultimo atto sono state intro- • la garanzia di un adeguato risarci- danno derivante da incidente nucleare dotte regole che mirano a realizzare mento alle potenziali vittime di un sono regolati da un regime internazionale un’integrazione tra la disciplina del incidente nucleare. uniforme che trova fonte in una serie di risarcimento del danno nucleare di cui convenzioni internazionali: alla Convenzione di Parigi e quella di cui Tanto la Convenzione di Parigi quanto la • la Convenzione di Parigi (CP) del 1960 alla Convenzione di Vienna. In virtù del Convenzione di Vienna sono rette dai sulla responsabilità civile nel campo Protocollo congiunto, se un incidente si medesimi principi, fortemente innovativi dell’energia nucleare e quella ad essa verifica sul territorio di uno stato contra- rispetto alle regole generali e tradizionali complementare di Bruxelles (CB) del ente la CP, hanno diritto ad essere risar- in tema di responsabilità civile: 1963, entrambe modificate con Proto- cite sia le vittime che si trovano sul • la responsabilità è “canalizzata” collo di emendamento nel 2004, per territorio dello stato CP sia coloro che per sull’esercente l’impianto nucleare (i.e. il l’area OECD; effetto di quell’incidente abbiano subito titolare della licenza di esercizio), che • la Convenzione di Vienna (CV) del 1963 danni sul territorio di uno stato CV. Il dunque è il solo destinatario delle sulla responsabilità civile per danno Protocollo sia applica solo agli Stati che azioni di risarcimento; in caso di inci- nucleare ed il Protocollo di emenda- abbiano stipulato l’una o l’altra Conven- dente verificatosi in corso di trasporto, mento alla stessa, adottato nel 1997, zione (di Parigi o di Vienna); restano la responsabilità è, a seconda dei casi, per l’area IAEA; pertanto esclusi quei paesi che non sono dell’esercente l’impianto di provenienza • la Convenzione sul risarcimento sup- parti né dell’una né dell’altra conven- dei materiali che abbiano causato l’in- plementare (CSC), adottata anch’essa zione, tra cui ad esempio gli Stati Uniti. cidente ovvero dell’esercente l’impianto nel 1997; di destinazione degli stessi; • il Protocollo Congiunto (JP) sull’appli- Le regole in materia di responsabilità per • la responsabilità dell’esercente è ogget- cazione della Convenzione di Parigi e danno nucleare sono il frutto del tenta- tiva (no fault liability); della Convenzione di Vienna, adottato tivo di contemperare due opposte esi- • la responsabilità è limitata nell’am- nel 1988. genze: montare e nel tempo; • la promozione dell’industria nucleare civile nei territori di tutti gli Stati con- traenti; 16
• contro la responsabilità per danno avuto o avrebbe dovuto avere cono- • ha esteso la nozione di danno nucleare, nucleare l’esercente ha l’obbligo di scenza del danno e dell’identità includendo oltre al danno da morte, al approntare un’adeguata copertura assi- dell’esercente responsabile); danno alla persona e ai danni materiali, curativa o altra garanzia finanziaria. • ha esteso l’applicazione della Conven- i danni (economic loss) da questi deri- zione ai danni “ovunque subiti”, con- vanti, il costo delle misure necessarie Prima dell’incidente di Chernobyl la sentendo espressamente alla normativa per ripristinare l’ambiente, il lucro ces- prevalente esigenza di promuovere lo nazionale di escludere la copertura dei sante causato dal danneggiamento sviluppo dell’industria nucleare aveva danni subiti nei territori di Stati terzi o dell’ambiente e i costi delle misure di ispirato il principio della responsabilità nelle zone marine da questi istituite prevenzione, ivi inclusi le perdite o i limitata dell’esercente nel suo ammontare conformemente al diritto internazio- danni derivanti da queste misure; massimo, per quel che riguarda la Con- nale del mare (a meno che non si tratti • ha esteso a 30 anni i termini prescri- venzione di Parigi, ed il principio della di Stati che, al momento dell’incidente, zionali per l’esercizio dell’azione di responsabilità canalizzata ed oggettiva, siano privi di impianti nucleari o che, se risarcimento per danno da morte o per nonché limitata nel tempo, per quel che dotati di impianti, accordino benefici lesioni alla persona; concerne entrambe le convenzioni (CP e reciproci equivalenti); • ha eliminato il limite massimo imposto CV); dopo l’evento del 26 aprile 1986, si è • ha elevato l’ammontare minimo della all’ammontare della responsabilità fatta strada l’esigenza di imprimere un copertura dei danni a 300 milioni di dell’esercente nucleare. cambiamento al regime uniforme nella SDR (Special Drawing Rigths - diritti opposta direzione di una maggiore tutela speciali di prelievo del Fondo monetario La Convenzione sul risarcimento supple- delle vittime di un incidente nucleare. internazionale) (si ricorda che la Con- mentare del 1997: In questo ambito si collocano le revisioni venzione di Vienna non ha mai previsto • è una convenzione di supplemento del del 1997 della Convenzione di Vienna e un limite massimo, mentre ha sempre sistema di risarcimento approntato del 2004 della Convenzione di Parigi, imposto un limite minimo all’ammon- dalle legislazioni nazionali degli Stati come già emendata dalla Convenzione tare della responsabilità dell’esercente); contraenti che o implementano gli supplementare di Bruxelles del 1963. • ha assimilato al territorio (che si consi- strumenti di cui alle Convenzioni di dera comprendente il mare territoriale) Parigi o Vienna o adottano soluzioni In particolare, il Protocollo di emenda- anche l’eventuale zona economica normative in punto di risarcimento del mento alla Convenzione di Vienna del esclusiva di uno Stato costiero al fine danno nucleare conformi ai principi 1997: di meglio tutelare le vittime di un inci- base della Convenzioni di Parigi e • ha esteso la nozione di danno nucleare dente verificatosi, in corso di trasporto Vienna (responsabilità assoluta ed risarcibile, prescrivendo che oltre al marittimo, al di là del mare territoriale esclusiva dell’esercente nucleare, assi- risarcimento dei danni da morte, dei di uno Stato. curazione o garanzia finanziaria obbli- danni alla persona e dei danni mate- gatoria); riali, sia dovuto il risarcimento dei Il Protocollo di emendamento alla Con- • prevede la costituzione di un fondo danni (non material – pure economic venzione di Parigi del 2004: internazionale cui sono chiamati a con- loss) dai primi derivanti, del costo delle • ha esteso l’operatività della conven- tribuire tutti gli Stati parti della Con- misure di ripristino dell’ambiente, del zione (si ricorda che la Convenzione di venzione destinato per il 50% al risar- lucro cessante derivante dal danneg- Parigi del 1960 limitava il proprio cimento dei danni sofferti sul territorio giamento dell’ambiente, del costo delle campo di applicazione agli incidenti dello Stato di installazione; per l’altro misure preventive adottate dopo l’inci- nucleari verificatisi nel territorio di uno 50% solo al risarcimento dei danni dente per prevenire o minimizzare i Stato parte e ai danni ivi verificatisi): transfrontalieri, cioè dei danni subiti danni, delle perdite economiche ad esse 1) ai danni nucleari sofferti in uno Stato nel territorio di Stati diversi da quelli consequenziali, di ogni altra perdita non parte della Convenzione (inclusa la dell’impianto, ma comunque parti della economica (diversa da quella causata zona marittima) purché: a) sia parte Convenzione. dal danneggiamento dell’ambiente) nei della Convenzione di Vienna e del Pro- limiti previsti dalla legislazione nazio- tocollo congiunto del 1988; oppure b) Per le differenze intercorrenti tra la nale in punto di responsabilità civile; nel proprio territorio non abbia Convenzione di Parigi (CP), la Conven- • ha elevato a 30 anni (contro i 10 previ- impianti nucleari; oppure c) la legisla- zione di Vienna (CV) come emendate, e la sti dalla Convenzione di Vienna) il ter- zione nazionale in materia nucleare Convenzione sul risarcimento supplemen- mine di prescrizione per l’esercizio contempli equivalenti reciproci benefici tare si veda la tabella comparativa dell’azione volta ad ottenere il risarci- e sia basata su principi identici a quelli sottostante. mento dei danni alle persone (pur contenuti nella Convenzione di Parigi; lasciando agli Stati contraenti la possi- 2) agli impianti nucleari che sono in La Figura 5 propone un riepilogo delle bilità di fissare un termine diverso, pur- fase di decommissioning e a tutti gli principali differenze tra convenzioni ché di almeno tre anni, a decorrere dal impianti nucleari per lo smaltimento internazionali. momento in cui il danneggiato abbia delle materie nucleari. 17
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