La disciplina della generazione elettrica nucleare - Un benchmark per l'Italia - SafeOnline.it

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La disciplina della generazione
elettrica nucleare
Un benchmark per l’Italia
Indice
1.     Prefazione                                                                              3

2.     La filiera della generazione elettrica nucleare                                         4

3.     Ciclo di vita di un impianto nucleare                                                   6

4.     Le agenzie internazionali del nucleare                                                  8
4.1. International Atomic Energy Agency (IAEA)                                                 8
4.2. Nuclear Energy Agency (NEA)                                                              10

5.     European Atomic Energy Community (EURATOM)                                             12
5.1. Aree di attività                                                                         13
5.2. Convenzione sulla sicurezza nucleare                                                     14

6.     La responsabilità civile per il danno derivante da un incidente nucleare               16

7.     Benchmark dei principali paesi attivi nella generazione nucleare                       20
7.1.   Germania                                                                               20
7.2.   Spagna                                                                                 28
7.3.   Francia                                                                                33
7.4.   USA                                                                                    40

8.     Risultato dei benchmark                                                                50
8.1.   Modello di licensing                                                                   50
8.2.   Finanziamenti al programma nucleare                                                    50
8.3.   Ruolo delle agenzie nazionali per la sicurezza nucleare                                52
8.4.   Gestione scorie e rifiuti                                                              52
8.5.   Decommissioning                                                                        52

9.     Situazione Italia: prospettive per il ritorno al nucleare                              54
9.1. Cenni storici                                                                            54
9.2 Prospettive per il futuro                                                                 56

Appendice 1                                                                                   60
Tavola sinottica delle convenzioni internazionali nel settore dell’energia nucleare
Appendice 2                                                                                   61
Tavola sinottica delle convenzioni internazionali in tema di responsabilità civile nucleare
Appendice 3                                                                                   62
Decreto legislativo sulla localizzazione degli impianti nucleari

Referenze                                                                                     66
1. Prefazione

Con l’approvazione della Legge “Svi-            L’obiettivo del presente studio condotto     Ciò al fine di derivare alcune considera-
luppo”, avvenuta lo scorso luglio 2009,         congiuntamente da Accenture e SAFE è         zioni fondamentali circa i modelli nazio-
sono state gettate le basi per avviare il       quello di fornire una panoramica del         nali di licensing, finanziamento, esercizio
“ritorno” dell’Italia alla produzione di        contesto internazionale e del quadro         e decommissioning delle centrali nucleari
energia elettrica da fonte nucleare. Il         regolatorio di quattro Paesi ritenuti        che possano essere utilizzate come
successivo decreto legislativo del feb-         rappresentativi in tema di generazione       riferimento in Italia per i provvedimenti
braio 2010 ha attuato la delega del             elettrica da fonte nucleare: Francia,        in corso di emanazione.
Governo in materia definendo i criteri e        Germania, Spagna e USA. Sono stati
le procedure per la localizzazione, la          analizzati nello specifico gli impianti      Come descritto, la definizione dei modelli
realizzazione e l’esercizio nel territorio di   legislativi adottati dai 4 benchmark per     si basa sui quadri regolatori adottati da
impianti di produzione nucleare, di             ciascuna fase del ciclo di vita di un        ciascuno dei paesi presi in esame. Per-
impianti di fabbricazione del combusti-         impianto nucleare, dal regime di conces-     tanto ringraziamo per la collaborazione
bile, di sistemi di stoccaggio e le misure      sione e di finanziamento al processo         lo Studio Legale Putti, nelle persone del
compensative alle popolazioni locali            autorizzativo, alle operations (inclusa la   prof.Pietro Maria Putti e delle avvocatesse
interessate.                                    gestione delle scorie) e al decommissio-     Valentina Baini e Paola Giuliani.
                                                ning. Ampio spazio è inoltre stato riser-
                                                vato alla descrizione delle autorità
                                                nazionali coinvolte nelle varie fasi del
                                                ciclo di vita, con particolare focus sui
                                                ruoli rivestiti dall’autorità di sicurezza
                                                nucleare.

                                                                                                                                      3
2. La filiera della generazione elettrica nucleare1

La legislazione nazionale ed internazionale sul nucleare si articola, a diversi
livelli di intervento e con varie autorità preposte, a partire dalla filiera della
generazione elettrica da fonte nucleare (Vedere Figura 1). Prima di procedere
con l’analisi di dettaglio della normativa sul nucleare verranno pertanto intro-
dotti gli aspetti salienti di ciascuna fase della filiera, dall’approvvigionamento
della materia prima fino al deposito definitivo dei materiali radioattivi.

Figura 1. Schematizzazione della filiera della generazione elettrica nucleare.

    Approvvigio-            Arricchimento       Produzione             Generazione          Stoccaggio waste      Deposito
    namento uranio                              combustibile           elettrica            spent fuel            definitivo

Approvvigionamento uranio                      l’Iran. Per quanto riguarda le riserve        U235 al 2-3% rispetto al più comune
                                               identificate di Uranio, da un punto di        U238. Tale trasformazione è piuttosto
La coltivazione delle miniere di Uranio è      vista geografico esse si trovano distribu-    complessa poiché, non essendo possibile
tecnologicamente simile a quella utiliz-       ite in tutti i continenti, senza una con-     la separazione degli isotopi per via
zata per gli altri minerali. Tuttavia, la      centrazione particolare. Si stima che le      chimica, l’unico sistema è sfruttare la
produzione di uranio risulta non essere        risorse uranifere estraibili a costi non      piccolissima (meno dell’1,5%) differenza
semplice vista la sua bassa concentra-         superiori a 130 $/kg attualmente accer-       di peso.
zione nei minerali di partenza, pertanto       tate a livello mondiale ammontano a
si fa solitamente ricorso al trattamento       circa 5,5 milioni di tonnellate. Alle
chimico, dopo la frantumazione e maci-         riserve identificate, si aggiungono altre     Produzione combustibile
nazione delle rocce. Nel 2007 la produ-        categorie: quelle prognosticate, quelle
zione di Uranio ha recuperato il suo           speculative e quelle definite come “non       Il combustibile nucleare è solitamente
livello storico, riportandosi a circa 43 kt,   convenzionali” per le quali, ad oggi, la      posizionato, all’interno del reattore, in
dopo che nel 2006 era scesa a 39,6 kt, a       tecnologia non è ancora in grado di           barre che rendono più agevole sia il loro
causa della chiusura di alcuni centri di       estrarre l’Uranio in modo economico.2         trasporto che la loro estrazione a fine
produzione e della minore ricchezza di                                                       ciclo. In base al tipo di reattore, il com-
concentrazione dell’Uranio nei giaci-                                                        bustibile può essere direttamente l’ele-
menti.                                         Arricchimento                                 mento fissile o piuttosto un suo ossido,
                                                                                             può essere in forma di una lastra metal-
Questa produzione, che va sotto il nome        Il combustibile usato nei reattori è          lica o costituito da tante sferette - dette
di “produzione primaria”, ha coperto nel       l’isotopo 235 dell’Uranio, la cui percen-     granuli - alternate ad altre sostanze che
2006 soltanto il 60% circa del fabbiso-        tuale in natura però è molto più bassa        svolgono la funzione di moderatore. Il
gno dei reattori nucleari esistenti. I         rispetto all’Uranio stabile 238 (0,72%        materiale fissile deve essere collocato
maggiori paesi produttori sono: Canada,        contro il 99,27%). Al fine di ottenere un     con una disposizione geometrica che
Australia, Kazakistan, Russia, Niger,          combustibile idoneo, occorre far ricorso      massimizza l’efficienza dell’effetto
Namibia, Uzbekistan, Stati Uniti, Ucraina.     a un processo di arricchimento che            catena, tenuto conto della necessità di
A questi si è di recente aggiunto anche        aumenti la concentrazione dell’isotopo        lasciare sufficiente spazio per inserire il

4
moderatore (ovvero il materiale utiliz-         reazione non vengono disperse, ma               perda il proprio potenziale di pericolo. Il
zato per rallentare la velocità dei neu-        rimangono principalmente all’interno            plutonio ad esempio, con un’emivita di
troni e rendere possibile il controllo del      delle barre stesse o degli elementi             circa 24.000 anni, richiede un periodo
processo di fissione). Solitamente si           immediatamente confinanti. Con l’uso le         d’isolamento che è nell’ordine di 240
utilizza una forma cilindrica ottenuta          barre diventano sempre più povere di            mila anni mentre, nel suo complesso, il
dall’accostamento di un gran numero di          materiale fissile, fino ad arrivare ad un       combustibile scaricato da un reattore di
barre.                                          punto in cui non è più efficiente sfrut-        seconda e terza generazione ad uranio
                                                tarle e devono essere sostituite. La            mantiene una pericolosità elevata per un
                                                configurazione a barre permette la              tempo dell’ordine del milione di anni.
Generazione Elettrica                           sostituzione soltanto delle parti più
                                                esaurite. Le barre esaurite, sono diven-
La generazione elettrica da fonte nucle-        tate altamente radioattive a causa della
are sfrutta l’energia che viene liberata        presenza dei prodotti di fissione generati
dalla trasformazione di nuclei atomici. Il      dalle reazioni nonché di altro materiale
decadimento di alcuni isotopi di elementi       che è stato attivato durante il processo
pesanti come ad esempio l’Uranio, è             per cattura neutronica o in conseguenza
associato alla liberazione di energia. Tale     di altre reazioni nucleari. Lo smaltimento
trasformazione avviene attraverso un            delle barre esaurite è pertanto la parte
processo detto di “fissione” che consiste       più complessa della gestione dei rifiuti
nella “rottura” di nuclei pesanti. La           del reattore.
fissione nucleare è una forma di decadi-
mento forzato, fatto avvenire in tempi
brevi, con emissioni di energia che             Deposito definitivo
possono essere regolate e moderate,
oppure lasciate volutamente senza               Per le scorie a basso livello di radioatti-
controllo.                                      vità si ricorre al deposito superficiale,
                                                ovvero il confinamento in aree terrene
Il modo più pratico per ottenere una            protette e contenute all’interno di
fissione nucleare è quello di utilizzare        barriere ingegneristiche, mentre per le
come proiettili dei neutroni per disinte-       scorie a più alto livello di radioattività si
grare gli elementi instabili. I neutroni,       utilizza, dopo un eventuale riprocessa-
infatti, elettricamente neutri, possono         mento, il deposito geologico, ovvero lo
penetrare nei nuclei atomici senza dover        stoccaggio in bunker sotterranei profondi
temere la repulsione da parte dei pro-          e schermati in modo da evitare la fuoriu-
toni, ma la loro velocità va rallentata se      scita di radioattività nell’ambiente
si vuole tenere la reazione sotto con-          esterno. Ad oggi tuttavia non esiste al
trollo. Il calore generato dalla fissione       mondo alcun deposito geologico defini-
viene utilizzato per riscaldare acqua che,      tivo in esercizio. In genere comunque,
a sua volta, viene convertita in vapore, il     prima del riprocessamento o comunque
quale va ad alimentare la turbina e             prima del deposito delle scorie, queste
quindi i convenzionali gruppi turboalter-       vengono stoccate per un periodo di non
natori per la produzione di energia             meno di cinque mesi, in apposite piscine
elettrica.                                      in dotazione alle centrali con lo scopo di
                                                raffreddarle e di far rilasciare una parte
                                                della radioattività, generata dagli ele-
Stoccaggio waste e spent                        menti con “emivita” (o tempo di dimez-
fuel                                            zamento ovvero il tempo che un deter-
                                                minato elemento impiega a dimezzare la
A differenza di quanto avviene per un           propria radioattività) più breve, agevo-
combustibile tradizionale, in un reattore       lando così le fasi successive. Il problema
nucleare il consumo del combustibile è          maggiore legato alle scorie nucleari
molto lento e una volta caricato dura           rimane comunque l’elevatissimo numero
generalmente, secondo il tipo di reattore       di anni necessari affinché si raggiunga
e il suo utilizzo, parecchi anni. Inoltre, le   un livello di radioattività non pericoloso.
operazioni di ricarica sono notevolmente        È quindi necessario un tempo molte volte
più complesse. Le scorie prodotte dalla         superiore all‘emivita affinché l’elemento

                                                                                                                                          5
3. Ciclo di vita di un impianto nucleare3

La generazione elettrica da fonte nucleare si compone di varie fasi, descritte
a seguire (Vedere Figura 2), che comprendono azioni di tipo amministrativo –
burocratico, relative all’assolvimento di obblighi autorizzativi ma anche atti-
vità tecniche, concernenti ad esempio l’edificazione e la gestione operativa
degli impianti.

Figura 2. Riepilogo delle principali fasi del ciclo di vita di un impianto nucleare.

    Identificazione sito              Costruzione impianto              Esercizio                        Decommissioning

Identificazione sito                           mento poiché incide sui costi di trasporto      Costruzione impianto
                                               dei materiali e di approvvigionamento
Per sito di un impianto nucleare si            delle risorse idriche.                          La costruzione di un impianto di produ-
intende genericamente un’area di circa                                                         zione di energia elettrica da nucleare
150 ettari su cui sorge l’impianto stesso.     Nell’attività di selezione del sito dunque      richiede l’ottenimento di una specifica
Al suo interno sono individuabili le aree      dovranno essere attivate strette collabo-       autorizzazione rilasciata dagli organi
dette di Exclusion Zone (area entro un         razioni tra gli operatori, le autorità locali   nazionali pertinenti e la verifica di
raggio di 0,8 km circa) e di Low Popula-       e territoriali, e la popolazione interessata    controllo e sicurezza da parte delle
tion Zone (area entro un raggio di 5 km        in modo da minimizzare le criticità             agenzie internazionali competenti.
circa) che hanno precise funzioni in caso      connesse con le aree interessate. Solita-       L’autorizzazione può essere unica o sepa-
di incidenti. L’identificazione di un sito     mente le prime informazioni richieste per       rata rispetto a quella di esercizio. I tempi
idoneo ad ospitare una centrale nucleare       l’individuazione dei siti sono di carattere     di realizzazione dell’impianto possono
rappresenta una fase piuttosto delicata.       generico sulle caratteristiche geologiche       variare a seconda della dimensione
                                               e sismologiche del territorio, su quelle        dell’impianto, della tecnologia utilizzata,
Essa richiede infatti, la soddisfazione di     meteorologiche e ambientali dell’area e         e della “velocità burocratica”, media-
opportuni requisiti e la predisposizione di    sui suoi aspetti demografici, sociali ed        mente però la sola costruzione del
vari documenti autorizzativi e coinvolge       economici. In seguito nell’ambito della         reattore richiede minimo cinque anni. I
numerosi soggetti pubblici e privati tra       fase autorizzativa saranno richieste            reattori oggi in uso si distinguono
cui la popolazione residente nell’area.        ulteriori e più tecniche informazioni,          essenzialmente per il tipo di combusti-
L’identificazione del sito include quindi      ottenute tramite indagini dirette. Altro        bile utilizzato (Uranio più o meno arric-
considerazioni relative alla sicurezza del     aspetto importante da valutare nell’iden-       chito o una miscela di ossidi di Uranio e
sito e alla pubblica sicurezza, alla tutela    tificazione del sito riguarda il sistema        Plutonio), il sistema di raffreddamento
ambientale oltre che a requisiti ingegne-      elettrico inteso sia in termini di domanda      (ad acqua normale o pesante, gas, sali
ristici e di progettazione. La scelta del      e offerta di elettricità che di rete elet-      fusi) ed il tipo di moderazione (ad acqua
sito si ripercuote inoltre in modo consi-      trica (vicinanza al sito, entità, stato e       leggera o pesante, a grafite o un insieme
derevole anche sull’entità dell’investi-       possibile sviluppo infrastrutturale).           delle due).

6
Esercizio                                     dell’impianto, in modo che una volta         ogni stato membro dell’UE a comunicare
                                              smantellata, nell’area della centrale non    alla commissione i dati relativi ad ogni
Nell’ambito dell’esercizio di un impianto     vi sia alcun vincolo radiologico. In molti   eventuale previsto rilascio di sostanze
nucleare, rientrano numerose attività         paesi dell’Organisation for Economic         radioattive. Queste informazioni devono
oltre a quella principale di produzione di    Co-operation and Development (OECD)          rivelare se e quali tipi di inquinamento
energia elettrica quali ad esempio:           lo smantellamento di un reattore nucle-      radioattivo comporti lo smantellamento
manutenzione, approvvigionamento e            are può cominciare soltanto dopo che sia     e che tipo di impatto essi possano avere
gestione del combustibile e dei rifiuti.      stata concessa la licenza appropriata        sull’ambiente degli Stati Membri della UE.
Ciascuna di esse è sottoposta ad un           prevista dalla legislazione vigente sul
determinato regime regolatorio dettato        territorio.
dalla legislazione nazionale e dalle
regole stabilite dalle Agenzie internazio­    Come parte della procedura autorizza-
nali del nucleare.                            tiva, devono essere elaborati vari docu-
                                              menti e sono necessarie ispezioni e
                                              perizie approfondite che porteranno a
Decommissioning                               redigere rapporti destinati all’autorità’
                                              competente. Nell’UE questi documenti
Una delle operazioni più delicate in tema     sono le basi della valutazione di impatto
di produzione di energia elettrica da         ambientale (VIA) e della valutazione
fonte nucleare è la disattivazione degli      ambientale strategica (VAS), in accordo
impianti nucleari - ovvero il loro sman-      alla Direttiva del Consiglio 85/337/CEE.
tellamento fino allo stato finale deside-     Una precondizione per la concessione di
rato. Lo smantellamento comporta molte        questa licenza è la soddisfazione delle
azioni amministrative, oltre che inter-       condizioni poste dall’articolo 37 del
venti tecnici. Consiste nell’insieme delle    Trattato European Atomic Energy Com-
attività mirate alla rimozione della radio-   munity (Euratom) sottoscritto dalla Com-
attività e alla progressiva demolizione       missione Europea. Tale articolo obbliga

                                                                                                                                   7
4. Le agenzie internazionali del nucleare

La complessa materia nucleare è disciplinata sia da fonti dirette disponibili a
livello nazionale, sia da fonti di carattere internazionale che costituiscono un
inquadramento complessivo.

In ambito internazionale ricoprono un         il 29 luglio 1957 nell’ambito delle             in consultazione e, se del caso, in colla-
ruolo di primo piano, due grandi agenzie:     Nazioni Unite. L’Agenzia riunisce ad oggi       borazione con gli organi competenti
l’International Atomic Energy Agency          (luglio 2009) 150 Stati Membri.                 delle Nazioni Unite e con le agenzie
(IAEA), istituita nel 1957 come agenzia                                                       specializzate, le norme di sicurezza per la
delle Nazioni Unite specializzata nella       Scopo dell’Agenzia è promuovere l’uti-          tutela della salute e la minimizzazione
cooperazione internazionale in materia        lizzo pacifico e sicuro dell’energia nucle-     del rischio per la vita delle persone.
di nucleare, ad uso civile e militare, e la   are, attraverso la definizione di standard
Nuclear Energy Agency (NEA), agenzia          di sicurezza non vincolanti.                    La missione della IAEA, è guidata dall’in-
attiva e competente nell’attività di                                                          teresse dei suoi Stati Membri e sintetiz-
armonizzazione della regolazione              Nell’esercizio delle sue funzioni e             zata nei tre pilastri principali che sorreg-
dell’energia nucleare, creata apposita-       secondo quanto stabilito nello Statuto,         gono la sua attività, ovvero: Safety and
mente dall’Organizzazione per la coopera-     l’Agenzia sostiene e incoraggia la ricerca,     Security; Science and Technology;
zione e lo sviluppo economico (OECD).         lo sviluppo e l’applicazione pratica            Safeguards and Verification.
L’Agenzia, formalmente costituita nel         dell’energia atomica per usi pacifici in
1972, rappresenta un’evoluzione di            tutto il mondo con lo scopo di porre            4.1.1. Profilo dell’Agenzia
carattere più globale dell’originaria         l’energia nucleare al servizio dello            Il Segretariato della IAEA ha sede a
European Nuclear Energy Agency nata           sviluppo economico e del progresso del          Vienna presso l’International Center,
nel 1958.                                     mondo. Per soddisfare tale scopo, l’Agen-       mentre altri uffici operativi di collega-
                                              zia funge anche da intermediario per            mento sono presenti a Ginevra, New
                                              garantire agli Stati Membri la presta-          York, Toronto e Tokyo.
4.1. International Atomic                     zione di servizi e la fornitura di materiali,
Energy Agency4                                apparecchiature o strutture.                    L’Agenzia, guidata dal Direttore Generale
                                                                                              Yukiya Amano e da sei Vice Direttori
L’Agenzia Internazionale dell’Energia         L’agenzia favorisce inoltre lo scambio di       Generali a capo dei maggiori diparti-
Atomica o, secondo l’acronimo inglese,        informazioni e di attività di formazione        menti, conduce o supporta centri di
(IAEA) è l’organizzazione di cooperazione     di ricercatori ed esperti nel campo             ricerca e laboratori scientifici a Vienna e
internazionale nel settore nucleare, nata     dell’energia nucleare; stabilisce o adotta      Seibersdorf, in Austria, Monaco e Trieste.

8
L’organizzazione dispone di circa 2200        pubblicazione delle norme di sicurezza          Science and Technology
collaboratori (350 dei quali ispettori)       dell’IAEA. Il Consiglio infine, è responsa-     La IAEA aiuta i paesi ad attivare applica-
provenienti da oltre 90 paesi diversi.        bile, previa approvazione della Confe-          zioni pacifiche della scienza e della
                                              renza Generale, della nomina del Diret-         tecnologia nucleare. Il suo lavoro contri-
I programmi e i budget sono stabiliti         tore Generale.                                  buisce, tra gli altri, al raggiungimento
degli organi decisori, i 35 membri del                                                        degli obiettivi di sviluppo sostenibile nei
“Board of Governors” e la Conferenza          4.1.2. Aree di attività della IAEA              settori dell’energia, dell’ambiente, della
Generale degli Stati Membri. Report                                                           salute e dell’agricoltura e alla coopera-
dell’attività della IAEA sono periodica-      Safety and Security                             zione nei settori chiave della scienza e
mente inviati all’Assemblea Generale          L’Agenzia ha il compito di affiancare i         della tecnologia nucleare.
delle Nazioni Unite e, nei casi di non-       paesi membri nello sviluppo sicuro del
compliance degli Stati agli obblighi di       nucleare e nell’affrontare le emergenze         Il lavoro dell’Agenzia Nucleare per gli usi
salvaguardia o nell’ipotesi di rischi         armonizzando la propria attività a              sicuri e pacifici della scienza e della
riguardanti la pace e la sicurezza inter-     convenzioni internazionali, norme e             tecnologia nucleare gioca così un ruolo
nazionale, al Consiglio per la Sicurezza      orientamenti con lo scopo principale di         chiave nel perseguimento della sicurezza
dell’ONU. Le attività della IAEA sono         proteggere le persone e l’ambiente              e della pace a livello internazionale e nel
finanziate con risorse provenienti da un      dall’esposizione a radiazioni nocive.           raggiungimento degli “Obiettivi del
“Regular Budget”, che per il 2007                                                             Millennio” per lo sviluppo sociale, econo-
ammontava a 283.611.000 Euro, e da            Nell’ambito dell’area safety le attività        mico e ambientale del nostro Pianeta.
contributi volontari.                         prioritarie riguardano gli impianti nucle-
                                              ari, le sorgenti radioattive, i materiali       Le principali aree di attività riguardano:
Come organizzazione internazionale            radioattivi nel settore dei trasporti e i       cooperazione tecnica; ricerca e sviluppo;
indipendente legata al sistema delle          rifiuti radioattivi. Rappresenta inoltre un     energia ed elettricità.
Nazioni Unite, le relazioni della IAEA con    elemento centrale in quest’area la
le NU sono regolate da uno speciale           promozione e l’applicazione degli stan-         Cooperazione tecnica. Si configura nel
accordo.                                      dard internazionali (non vincolanti) di         sostegno a progetti di cooperazione al
                                              sicurezza per la gestione e la regolazione      fine di raggiungere tangibili benefici
La Conferenza Generale                        delle attività che coinvolgono l’uso di         economici e sociali per le popolazioni nei
La Conferenza Generale è l’organo politico    materiali nucleari e radioattivi.               paesi in via di sviluppo.
supremo dell’IAEA ed è composto da
rappresentanti di tutti gli Stati membri      Nell’ambito dell’area security le attività      Ricerca e Sviluppo. In collaborazione
dell’Agenzia. La Conferenza Generale si       prioritarie riguardano sia i materiali          con istituti e laboratori di tutto il mondo,
riunisce annualmente, solitamente nel         nucleari e radioattivi che le installazioni     la IAEA sostiene la ricerca e sviluppo su
mese di settembre, per esaminare e            nucleari con l’obiettivo di aiutare gli Stati   problemi critici nei paesi in via di svi-
approvare il programma e il bilancio          Membri a prevenire, individuare e rispen-       luppo (come la salute, l’acqua, e le zone
dell’Agenzia e per decidere su altre          dere ad atti di natura terroristica o           ambientali in cui le tecnologie nucleari e
questioni ad essa sottoposte dal Consi-       criminale - come il possesso illegale, l’uso,   le radiazioni possono fare la differenza).
glio di Amministrazione, dal Direttore        il trasporto e il traffico di tali materiali
Generale, o degli Stati Membri.               - e a proteggere le installazioni nucleari      Energia e Elettricità. La IAEA aiuta i
                                              e il trasporto da atti di sabotaggio.           paesi a valutare e pianificare il loro
Consiglio di amministrazione                                                                  fabbisogno energetico, e quindi la
Il consiglio di amministrazione è compo-      Il lavoro della IAEA ha posto le basi per       produzione elettrica da nucleare. Grande
sto dai rappresentanti dei 35 Stati           gli sforzi di cooperazione finalizzati a        importanza viene posta sul ruolo delle
membri, designati ed eletti dalla Confe-      costruire e rafforzare un regime di             tecnologie “innovative” ed avanzate
renza Generale. Il consiglio di ammini-       sicurezza e protezione internazionale.          ritenute di vitale importanza per soddi-
strazione si riunisce di norma presso la      Tale regime comprende norme interna-            sfare le esigenze del mondo dell’energia.
sede dell’IAEA a Vienna cinque volte          zionali, codici e guide, convenzioni
all’anno - a marzo e giugno, per due          vincolanti, verifiche per valutare le           In questo contesto l’attività della IAEA è
volte nel mese di settembre (prima e          operazioni messe in atto a livello nazio-       reso ancora più importante per via dei
dopo la conferenza generale), e a dicem-      nale e le infrastrutture utilizzate ed un       vantaggi comparativi derivanti dalla
bre. Nel corso di tali riunioni, la commis-   sistema internazionale di preparazione e        scelta di puntare sullo sviluppo di
sione esamina e formula raccomanda-           risposta alle emergenze.                        scienza e tecnologia per dare soluzione
zioni alla Conferenza Generale sui conti,                                                     ai molti problemi che ostacolano lo
i programmi e il bilancio dell’IAEA ed        Il Department of Nuclear Safety and             sviluppo nei paesi più poveri.
esamina le richieste di adesione. Approva     Security è l’organizzazione centrale per
inoltre gli accordi di salvaguardia e la      questo pilastro dell’attività dell’Agenzia.

                                                                                                                                        9
Tre sono i dipartimenti che conducono          La NEA si pone come obiettivo quello di       4.2.2. Le aree di attività della
programmi nel campo della scienza e            aiutare i paesi membri a sviluppare ed        NEA
delle tecnologie nucleari: Department of       utilizzare in modo ambientalmente
Technical Cooperation; Department of           responsabile ed economico, l’energia          Sicurezza nucleare e regolamentazione
Nuclear Sciences and Applications;             nucleare per scopi pacifici, attraverso la    L’obiettivo della NEA in quest’area è
Department of Nuclear Energy.                  cooperazione internazionale sulla base di     quello di assistere i paesi membri affin-
                                               fondamenti scientifici, tecnologici e         ché garantiscano elevati standard di
Safeguards and Verification                    giuridici che ne garantiscano la sicurezza.   sicurezza nell’uso dell’energia nucleare,
La IAEA rappresenta l’ispettorato nucle-                                                     sostenendo lo sviluppo di un’efficace ed
are del mondo, con oltre quarant’anni di       Per raggiungere questo obiettivo, la NEA      efficiente regolamentazione e la vigi-
esperienza. Gli ispettori lavorano per         opera come un “forum” per la condivi-         lanza degli impianti nucleari, contri-
verificare che il materiale nucleare           sione di informazioni e di esperienze         buendo a mantenere e a far avanzare le
custodito e le attività realizzate non         attraverso la cooperazione internazionale     conoscenze tecnologiche di base.
siano finalizzati a scopi militari. L’Agen-    in modo da facilitare l’analisi delle
zia è inoltre responsabile per il dossier      politiche e lo sviluppo di un consenso        Ciò viene realizzato attraverso svariate
nucleare sull’Iraq su mandato del Consi-       sulla base del suo lavoro tecnico.            attività volte a garantire un efficace
glio di Sicurezza dell’ONU.                                                                  scambio, tra i paesi membri, di informa-
                                               4.2.1. Profilo dell’Agenzia                   zioni rilevanti ai fini della sicurezza e
La IAEA ispeziona gli impianti nucleari e      Da un punto di vista strutturale, la          sviluppare intese ed approcci comuni per
le relative misure di sicurezza in base ad     segreteria della NEA serve sette commis-      assicurarla identificando le problemati-
accordi con più di 145 Stati in tutto il       sioni tecniche permanenti e specializzate     che di carattere generale e le tendenze
mondo. La maggior parte di questi              sotto la guida del Comitato Direttivo per     che possono influenzare la sicurezza
accordi sono con gli Stati che si sono         l’Energia Nucleare, l’organo di governo       relativa agli impianti nucleari per antici-
impegnati a livello internazionale, a non      della NEA che riferisce direttamente al       parne i potenziali problemi di attacchi.
possedere armi nucleari. Tali accordi          Consiglio dell’OECD.
sono conclusi a norma del trattato                                                           Al fine di aiutare i paesi membri nella
mondiale di non-proliferazione delle           Le Commissioni tecniche permanenti,           risoluzione di questioni legate alla
armi nucleari (Treaty on the Non-Prolife-      che rappresentano ciascuna delle sette        sicurezza degli attuali impianti e delle
ration of Nuclear Weapons (NPT)), per          aree principali del programma dell’Agen-      future tecnologie, la NEA svolge attività
il quale la IAEA svolge il ruolo di autorità   zia, sono composte da esperti dei paesi       che permettono ai paesi membri da un
di verifica.                                   membri che partecipano al programma di        lato di mantenere un adeguato livello di
                                               lavoro. Le Commissioni tecniche svol-         capacità e competenze tecniche e
Il dipartimento che nella IAEA si occupa       gono numerose funzioni tra cui:               dall’altro di migliorare la comprensione
delle questioni di salvaguardia è il           • fornire un forum per scambi approfon-       dei requisiti stabiliti della normativa
Department of Safeguards.                         diti di informazioni tecniche e pro-       nazionale che incoraggi l’armonizzazione
                                                  grammatiche;                               delle norme regolamentari e migliori
                                               • stimolare lo sviluppo di informazioni       l’efficienza e l’efficacia del processo di
4.2. Nuclear Energy Agency5                       utili per l’avvio e lo svolgimento di      regolamentazione.
                                                  cooperazioni/ricerche sui principali
L’Agenzia per l’energia nucleare (Nuclear         problemi;                                  Sviluppo dell’energia nucleare
Energy Agency (NEA)) è un’agenzia              • sviluppare posizioni comuni, su que-        Per garantire lo sviluppo del nucleare, la
internazionale istituita nel 1972 all’in-         stioni tecniche e politiche;               NEA fornisce informazioni affidabili sulle
terno dell’Organizzazione per la coopera-      • individuare le aree in cui siano neces-     tecnologie nucleari, gli economics, le
zione e lo sviluppo economico (OECD)              sari ulteriori studi e garantire che le    strategie e le risorse per i governi, come
con sede a Parigi. Gli attuali paesi              attività della NEA rispondano alle esi-    ausilio alle analisi di politiche e nelle
membri sono 28 presenti in Europa, Nord           genze reali dei paesi membri;              decisioni anche sul futuro ruolo
America e la regione Asia-Pacifico e           • organizzare progetti comuni per con-        dell’energia nucleare in una prospettiva
insieme rappresentanti circa l’85% della          sentire ai paesi interessati di effet-     più ampia di sviluppo sostenibile. A tale
capacità nucleare installata nel mondo.           tuare ricerche su questioni particolari    scopo la NEA analizza l’impatto dei
                                                  attraverso una ripartizione dei costi.     cambiamenti nei mercati dell’energia
La NEA lavora a stretto contatto con                                                         elettrica supportando i paesi membri a
l’Agenzia Internazionale dell’Energia Ato-                                                   identificare il ruolo dell’energia nucleare
mica (IAEA) a Vienna, con la Commissione                                                     nella propria politica energetica, facendo
Europea a Bruxelles e in coordinamento                                                       anche valutazioni più specifiche sulla
con l’International Energy Agency (IEA).                                                     disponibilità (o scarsità) di combustibile
                                                                                             nucleare e di infrastrutture necessarie

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per lo sviluppo dell’energia nucleare. Per         Leggi e responsabilità                           L’Agenzia ha quindi il compito di raffor-
promuovere la cooperazione internazio-             Nell’ambito di questa funzione la NEA si         zare le attuali conoscenze scientifiche
nale per lo sviluppo di innovativi sistemi         pone come obiettivo quello di contribuire        necessarie per migliorare le prestazioni e
di energia nucleare, l’Agenzia stabilisce e        alla creazione di regimi giuridici nazio-        la sicurezza degli attuali sistemi nucleari
alimenta una rete di comunicazione                 nali e internazionali necessari per gli usi      partecipando alla costruzione di una
all’interno e al di fuori dell’OECD al fine        pacifici dell’energia nucleare, compreso il      solida base scientifica e tecnica per lo
di fornire informazioni concrete sulle             commercio internazionale di materiale            sviluppo della futura generazione di
questioni nucleari.                                nucleare e di attrezzature, affrontando          sistemi nucleari, custodendo allo stesso
                                                   inoltre, i temi della responsabilità e del       tempo il bagaglio di conoscenze fonda-
Gestione dei rifiuti radioattivi                   risarcimento per danni nucleari e racco-         mentali in questo campo della scienza.
Un’altra funzione importante di cui la             gliendo, analizzando e diffondendo le
NEA si occupa, è la gestione dei rifiuti           informazioni sulle leggi in materia di           Banca dati
radioattivi.                                       nucleare in generale e sulle questioni di        Attraverso la banca dati la NEA si pone
                                                   attualità. La NEA assiste così i paesi           come un centro di riferimento interna-
In tale ambito assiste i paesi membri              membri nello sviluppo, nel rafforzamento         zionale per i paesi membri per quanto
nella gestione dei rifiuti radioattivi e dei       e nell’armonizzazione della legislazione         riguarda gli strumenti di base come i
materiali, concentrandosi sullo sviluppo           nucleare basata su principi condivisi a          codici informatici e i dati sul nucleare,
di strategie per la gestione sicura,               livello internazionale per l’uso sicuro e        utilizzabili a supporto di analisi e previ-
sostenibile e ampiamente accettabile di            pacifico dell’energia nucleare.                  sioni dei fenomeni nel settore. La banca
tutti i tipi di rifiuti radioattivi, in partico-                                                    dati fornisce quindi un servizio diretto ai
lare quelli di lunga vita e del combusti-          Scopo dell’Agenzia è anche quello di             propri utenti attraverso lo sviluppo, il
bile esaurito. Nella convinzione che un            contribuire alla modernizzazione dei             miglioramento e la convalida di questi
tema così delicato e comune a tutti i              regimi internazionali di gestione nucle-         strumenti che sono a disposizione su
paesi che fanno uso della fonte nucleare           are e favorire il rafforzamento delle            richiesta.
richieda una visione condivisa e su larga          convenzioni che regolano le responsabi-
scala della gestione dei rifiuti radioattivi       lità e il risarcimento dei danni.                Il ruolo primario è quello di fornire agli
e dei materiali, la NEA si prefigge di                                                              esperti dei paesi membri, dati affidabili e
facilitare l’elaborazione di strategie di          Sviluppi scientifici                             programmi informatici da utilizzare in
gestione dei rifiuti a livello nazionale e         Nell’ambito di questa funzione, la NEA           diverse applicazioni nucleari.
internazionale armonizzate.                        assiste i paesi membri nell’individua-
                                                   zione, raccolta, sviluppo e diffusione           Attraverso la banca dati, la NEA garanti-
Radioprotezione e tutela della salute              delle conoscenze tecnico-scientifiche di         sce la preservazione e diffusione delle
pubblica                                           base necessarie per garantire un funzio-         conoscenze e dei dati in suo possesso,
L’importanza di una attuazione del                 namento sicuro, affidabile ed economi-           tra i vari paesi membri.
sistema di protezione radiologica effi-            camente sostenibile degli attuali sistemi
cace richiede di affrontare questioni              nucleari e sostiene lo sviluppo di nuove         La Figura 3, fornisce un riepilogo delle
scientifiche, politiche, normative, opera-         tecnologie.                                      attività svolte dalle principali agenzie
tive e sociali in modo tempestivo                                                                   presentate di sopra descrite.
tenendo conto delle loro implicazioni
sulla sicurezza e sulla salute pubblica.           Figura 3. Tabella riepilogativa delle attività svolte dalle principali agenzie
                                                   internazionali.
Occorre infatti, che siano individuate le
problematiche emergenti nel campo                  Aree di attività                                       IAEA               NEA
della scienza della radioprotezione e              Sicurezza nucleare e regolamentazione                  x                  x
migliorata l’applicazione delle cono-
                                                   Sviluppo dell’Energia Nucleare                         x                  x
scenze scientifiche in questo campo.
Compito della NEA in tale ambito è                 Gestione rifiuti radioattivi                                              x
quello di assistere i responsabili delle           Radioprotezione e tutela della salute pubblica         x                  x
politiche per lo sviluppo nella scelta
dell’ordinamento che meglio rifletta lo            Verifiche ispettive                                    x
stato dell’arte della scienza e delle              Leggi e responsabilità                                 x                  x
tecnologie all’avanguardia, migliorando
le capacità operative nella protezione             Sviluppo scientifico                                   x                  x
radiologica dei paesi membri.                      Banca dati                                                                x

                                                   Fonte: Accenture e SAFE analisi.

                                                                                                                                               11
5. European Atomic Energy Community
(EURATOM)6
La Comunità Europea dell’Energia Atomica (Euratom) è nata nel marzo 1957
nell’ambito dei “trattati di Roma”. Nonostante il trattato Euratom non conferi-
sca alla Comunità competenze rigorose ed esclusive in alcuni campi, esso costi-
tuisce un vero valore aggiunto per i suoi membri.

Lo schema istituzionale del trattato            Il trattato Euratom è stato inizialmente       Il trattato garantisce la sicurezza degli
Euratom è simile a quello del trattato          creato per coordinare i programmi di           approvvigionamenti di energia atomica,
che istituiva la Comunità Economica             ricerca per l’uso pacifico dell’energia        nel quadro di un sistema centralizzato di
Europea (CEE) ed è basato sul “triangolo        nucleare degli Stati membri, mentre oggi       monitoraggio, agendo in vari settori
istituzionale” (Consiglio, Commissione e        aiuta la condivisione delle conoscenze,        connessi con energia atomica, compresa
Parlamento europeo). La realizzazione           delle infrastrutture e del finanziamento       la ricerca e l’elaborazione delle norme di
dei compiti affidati alla Comunità è            dell’energia nucleare. In tale contesto,       sicurezza. Uno degli obiettivi fondamen-
assicurata anche dalla Corte di giustizia       esso si applica solo a taluni soggetti (gli    tali del trattato Euratom è quello di
e dalla Corte dei conti. Ciascuna istitu-       Stati membri, le persone fisiche e le          assicurare che tutti gli utenti dell’UE
zione agisce entro i limiti delle attribu-      imprese o le istituzioni di diritto pubblico   godano di un approvvigionamento
zioni che le sono conferite dal trattato. Il    o privato) che esercitano l’insieme o          regolare ed equo di minerali e combusti-
Consiglio e la Commissione sono assistiti       parte delle loro attività in un settore        bili nucleari (materie grezze e materie
da un Comitato economico e sociale che          disciplinato dal trattato, e cioè: le          fissili speciali). A tal fine, il trattato Eura-
esercita funzioni consultive. Le istituzioni    materie fissili speciali, le materie grezze    tom, ha creato l’Agenzia di approvvigio-
comunitarie sono responsabili dell’attua-       e i minerali da cui vengono estratte le        namento (Euratom Supply Agency)
zione del trattato e dei due organismi in       materie grezze.                                operativa dal 1°giugno 1960, avente un
seno all’Euratom: l’Agenzia di approvvi-                                                       proprio statuto.
gionamento e l’Ufficio di controllo di
sicurezza (che effettua controlli contabili
e fisici in tutti gli impianti nucleari della
Comunità).

12
5.1. Aree di attività                                    particolare relativo al controllo              • delle direttive, che vincolano gli Stati
                                                         assunto dalla Comunità in virtù di un            membri con riferimento alle finalità
Secondo il trattato, le missioni specifiche              accordo concluso con uno Stato terzo o           che esse perseguono ed agli obiettivi
dell’Euratom sono (art. 2 del trattato):                 con una organizzazione internazionale.           che pongono e necessitano pertanto di
• sviluppare la ricerca e assicurare la                  Sono queste le attività di controllo di          essere recepite dai singoli ordinamenti
  diffusione delle conoscenze tecniche;                  sicurezza, di cui al Capo 7 del trattato,        interni;
• stabilire e garantire l’applicazione di                l’esecuzione delle quali è affidata alla       • dei regolamenti, che trovano applica-
  norme di sicurezza uniformi per la pro-                Commissione e la cui finalità è quella di        zione ed efficacia diretta all’interno
  tezione sanitaria della popolazione e                  individuare oltre che la distrazione di          dei sistemi normativi dei singoli Stati
  dei lavoratori; si inscrive in questo con-             materiali dichiarati, anche le attività          membri;
  testo l’attività normativa dell’Euratom                nucleari non dichiarate;                       • delle raccomandazioni e delle deci-
  in materia di radioprotezione, discipli-             • esercitare il diritto di proprietà che le è      sioni, che per quanto non vincolanti,
  nata dal Capo 3 del trattato (infra);                  riconosciuto sulle materie fissili spe-          stabiliscono norme a livello europeo.
• agevolare gli investimenti e assicurare                ciali;
  la realizzazione degli impianti fonda-               • promuovere il progresso nell’utilizza-         In applicazione delle disposizioni sulla
  mentali necessari allo sviluppo                        zione pacifica dell’energia nucleare in        protezione sanitaria (Capo 3) e sui
  dell’energia nucleare nell’UE;                         collaborazione con i paesi terzi e con le      controlli di sicurezza (Capo 7), l’Euratom
• garantire che le materie nucleari civili               organizzazioni internazionali;                 ha dato vita ad una robusta legislazione
  non siano distolte dalle finalità cui                • costituire imprese comuni.                     in materia di salute e sicurezza, radio-
  sono destinate (in particolar modo di                                                                 protezione, protezione fisica, prevenzione
  tipo militare) e che siano osservate le              Nell’ambito delle competenze conferitele         e repressione del traffico illecito e
  disposizioni relative all’approvvigiona-             dal trattato, l’Euratom emana atti               controlli sulle esportazioni dei materiali
  mento, nonché qualsiasi impegno                      normativi nella forma:                           nucleari (Vedere Figura 4).

Figura 4. Principali atti normativi di origine comunitaria.

Aree di attività                      Atti normativi
Safety & Security                     • Direttiva 2009/71/Euratom del Consiglio del 25 giugno 2009, che istituisce un quadro comunitario
                                        per la sicurezza nucleare degli impianti nucleari.
                                      • Regolamento (Euratom) n. 300/2007, del 19 febbraio 2007, che istituisce uno strumento per la coo-
                                        perazione in materia di sicurezza nucleare.
                                      • Direttiva 2003/122/Euratom del Consiglio, del 22 dicembre 2003, sul controllo delle sorgenti radio-
                                        attive sigillate ad alta attività e delle sorgenti orfane.
                                      • Direttiva 97/43/Euratom del Consiglio del 30 giugno 1997 riguardante la protezione sanitaria delle
                                        persone contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti connesse a esposizioni mediche e che abroga la
                                        direttiva 84/466/Euratom.
                                      • Direttiva 96/29/Euratom del Consiglio del 13 maggio 1996 che stabilisce le norme fondamentali di
                                        sicurezza relative alla protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i pericoli deri-
                                        vanti dalle radiazioni ionizzanti.
                                      • Direttiva 89/618/Euratom del Consiglio, del 27 novembre 1989, concernente l’informazione della
                                        popolazione sui provvedimenti di protezione sanitaria applicabili e sul comportamento da adottare in
                                        caso di emergenza radioattiva.
                                      • Raccomandazione 2009/120/Euratom DELLA COMMISSIONE dell’11 febbraio 2009 sull’attuazione di
                                        un sistema di contabilità e di controllo delle materie nucleari da parte degli operatori di impianti
                                        nucleari.
Trasporto dei materiali               • Regolamento (Euratom) n. 1493/93 del Consiglio, dell’8 giugno 1993, sulle spedizioni di sostanze
nucleari                                radioattive tra gli Stati membri.
                                      • Direttiva 2006/117/Euratom del Consiglio del 20 novembre 2006 relativa alla sorveglianza e al con-
                                        trollo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito.
                                      • Decisione della Commissione 2008/312/Euratom, del 5 marzo 2008, relativa al documento uniforme
                                        per la sorveglianza e il controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esau-
                                        rito di cui alla direttiva 2006/117/Euratom del Consiglio.
Salvaguardia nucleare                 • Regolamento (Euratom) n. 302/2005 della Commissione, dell’8 febbraio 2005, concernente l’applica-
                                        zione del controllo di sicurezza dell’Euratom - Dichiarazione del Consiglio e della Commissione.
Fonte: Studio Legale Putti analisi.

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Più di recente, sulla scorta di un’inter-     5.2. Convenzione sulla                          • la proposta di direttiva (Euratom) del
pretazione estensiva delle competenze di      sicurezza nucleare                                Consiglio che definisce gli obblighi
cui al Capo 3, avallata da alcune sen-                                                          fondamentali e i principi generali nel
tenze della Corte di Giustizia che hanno      La convenzione sulla sicurezza nucleare           settore della sicurezza degli impianti
riconosciuto l’esistenza di un nesso          è una convenzione internazionale volta a          nucleari e la proposta di direttiva
intrinseco tra la radioprotezione e la        migliorare la sicurezza nucleare a livello        (Euratom) del Consiglio sulla gestione
sicurezza nucleare (intesa come safety        mondiale.                                         del combustibile nucleare esaurito e
che è concetto distinto da quello di                                                            dei residui radioattivi [COM(2003) 32
security, ossia di protezione fisica dei      In forza di tale Convenzione tutti gli Stati      def.], facenti parte del c.d. nuclear
materiali nucleari i cui relativi profili     Membri dell’UE, in qualità di parti contra-       package, che tuttavia non ha mai visto
sono disciplinati da apposita normativa),     enti, si obbligano a delineare un quadro          la luce;
sono state riconosciute alla Comunità         normativo e regolatorio idoneo a realiz-        • la direttiva 71/2009 del Consiglio del
competenze nei settori regolati dalla         zare e ad assicurare la sicurezza (intesa         25 giugno 2009, che istituisce un qua-
Convenzione sulla sicurezza nucleare e,       come safety) degli impianti nucleari.             dro comunitario per la sicurezza nucle-
dunque, della sicurezza nucleare come         Costituiscono capisaldi di tale quadro:           are degli impianti nucleari e che è tutto
sopra intesa.                                 • la creazione di un organismo di rego-           quanto è risultato all’esito del processo
                                                 lamentazione indipendente (regulatory          di normazione nel quale si inscrivevano
Più in dettaglio, la Corte di Giustizia nel      body) preposto al rilascio delle auto-         le proposte sopra menzionate.
2002 ha confermato espressamente alla            rizzazioni e al controllo del rispetto dei
Commissione i poteri di definire in              regolamenti;                                 Le finalità della direttiva 71/2009 sono
materia di sicurezza nucleare, un sistema     • la creazione di un sistema di autoriz-        quelle di:
di autorizzazione che deve essere appli-         zazioni per gli impianti nucleari ed il      • stabilire un quadro comunitario al fine
cato da tutti gli stati membri in aggiunta       divieto di esercire un impianto senza          di mantenere e promuovere il continuo
agli standard di base. Fondamentale in           autorizzazione;                                miglioramento della sicurezza nucleare
questo senso il ruolo delle autorità          • la previsione di un sistema di controllo        e della relativa regolamentazione;
indipendenti di controllo nazionali sulle        e valutazione in punto di sicurezza, sia     • assicurare che gli Stati membri adot-
quali la comunità europea vigila con             per le fasi che precedono la realizza-         tino adeguati provvedimenti in ambito
riferimento alle modalità di attuazione          zione dell’impianto sia durante la vita        nazionale per un elevato livello di
delle verifiche stesse e non direttamente        dell’impianto stesso, nonché in punto          sicurezza nucleare al fine di proteg-
sul merito delle condizioni di sicurezza         di rispetto delle prescrizioni normative       gere i lavoratori e la popolazione dai
dei siti.                                        e di quelle “di corredo” alle autorizza-       pericoli derivanti dalle radiazioni
                                                 zioni;                                         ionizzanti degli impianti nucleari.
Tale evoluzione si inserisce nel contesto     • la prescrizione di norme adeguate di
dell’adesione della Comunità europea             sicurezza nazionale nel rispetto dei         Essa riguarda principalmente gli impianti
dell’energia atomica alla suddetta               principi fondamentali posti dalla Con-       nucleari ai fini della garanzia della
Convenzione (fatta a Vienna il 20 set-           venzione.                                    sicurezza dei quali impone agli Stati
tembre del 1994 sotto l’egida della                                                           membri i seguenti obblighi:
IAEA). Sia l’Italia sia i paesi benchmark     La Convenzione pone la sicurezza nucle-         • istituire, mantenere e migliorare un
qui presi in considerazione vi hanno          are al centro di tutte le attività afferenti       quadro legislativo, regolamentare e
aderito.                                      alla realizzazione ed all’esercizio degli          organizzativo («quadro nazionale») per
                                              impianti (dal siting, al design, alla              la sicurezza nucleare degli impianti
                                              construction, all’operation).                      nucleari che attribuisca le responsabi-
                                                                                                 lità, preveda il coordinamento tra gli
                                              Chi è responsabile di un impianto dovrà            organismi statali competenti e con-
                                              pertanto dotarsi di un programma di                templi, inter alia:
                                              garanzia della qualità che assicuri il             - la predisposizione di un sistema di
                                              rispetto delle prescrizioni normative e               concessione di licenze e di divieto di
                                              regolamentari in punto di sicurezza.                  esercizio degli impianti nucleari
                                              L’Agenzia internazionale dell’energia ato-            senza licenza;
                                              mica (IAEA) svolge le funzioni di segreta-         - la predisposizione di un sistema
                                              riato.                                                di supervisione della sicurezza
                                                                                                    nucleare;
                                              All’adesione alla Convenzione sulla                - azioni di garanzia dell’esecuzione;
                                              sicurezza nucleare e al riconoscimento di
                                              più estese competenze all’Euratom
                                              hanno fatto seguito:

14
• istituire un’autorità di regolamenta-
  zione competente in materia di sicu-
  rezza nucleare degli impianti nucleari,
  dotata di propri mezzi e funzional-
  mente separata da ogni altro organi-
  smo o organizzazione coinvolto nella
  promozione o nell’utilizzazione
  dell’energia nucleare, sì da assicurarne
  l’effettiva indipendenza da ogni
  influenza indebita sul suo processo
  decisionale regolatorio;
• provvedere affinché la responsabilità
  primaria per la sicurezza degli impianti
  nucleari resti in capo ai titolari delle
  licenze, senza possibilità che sia dele-
  gata, con obbligo a carico dei titolari
  stessi, sotto la supervisione dell’auto-
  rità di regolamentazione competente,
  di valutare e verificare periodicamente,
  nonché di migliorare costantemente,
  la sicurezza nucleare dei loro impianti
  nucleari in modo sistematico e verifi-
  cabile;
• provvedere affinché le informazioni
  riguardanti la regolamentazione della
  sicurezza nucleare siano rese accessi-
  bili ai lavoratori e al pubblico confor-
  memente alle legislazioni nazionali e
  agli obblighi internazionali, ed affin-
  ché l’autorità di regolamentazione
  competente informi il pubblico nei
  settori di sua competenza.

                                             15
6. La responsabilità civile per il danno derivante
da un incidente nucleare7

I profili della responsabilità civile per il   Con quest’ultimo atto sono state intro-           • la garanzia di un adeguato risarci-
danno derivante da incidente nucleare          dotte regole che mirano a realizzare                mento alle potenziali vittime di un
sono regolati da un regime internazionale      un’integrazione tra la disciplina del               incidente nucleare.
uniforme che trova fonte in una serie di       risarcimento del danno nucleare di cui
convenzioni internazionali:                    alla Convenzione di Parigi e quella di cui        Tanto la Convenzione di Parigi quanto la
• la Convenzione di Parigi (CP) del 1960       alla Convenzione di Vienna. In virtù del          Convenzione di Vienna sono rette dai
   sulla responsabilità civile nel campo       Protocollo congiunto, se un incidente si          medesimi principi, fortemente innovativi
   dell’energia nucleare e quella ad essa      verifica sul territorio di uno stato contra-      rispetto alle regole generali e tradizionali
   complementare di Bruxelles (CB) del         ente la CP, hanno diritto ad essere risar-        in tema di responsabilità civile:
   1963, entrambe modificate con Proto-        cite sia le vittime che si trovano sul            • la responsabilità è “canalizzata”
   collo di emendamento nel 2004, per          territorio dello stato CP sia coloro che per         sull’esercente l’impianto nucleare (i.e. il
   l’area OECD;                                effetto di quell’incidente abbiano subito            titolare della licenza di esercizio), che
• la Convenzione di Vienna (CV) del 1963       danni sul territorio di uno stato CV. Il             dunque è il solo destinatario delle
   sulla responsabilità civile per danno       Protocollo sia applica solo agli Stati che           azioni di risarcimento; in caso di inci-
   nucleare ed il Protocollo di emenda-        abbiano stipulato l’una o l’altra Conven-            dente verificatosi in corso di trasporto,
   mento alla stessa, adottato nel 1997,       zione (di Parigi o di Vienna); restano               la responsabilità è, a seconda dei casi,
   per l’area IAEA;                            pertanto esclusi quei paesi che non sono             dell’esercente l’impianto di provenienza
• la Convenzione sul risarcimento sup-         parti né dell’una né dell’altra conven-              dei materiali che abbiano causato l’in-
   plementare (CSC), adottata anch’essa        zione, tra cui ad esempio gli Stati Uniti.           cidente ovvero dell’esercente l’impianto
   nel 1997;                                                                                        di destinazione degli stessi;
• il Protocollo Congiunto (JP) sull’appli-     Le regole in materia di responsabilità per        • la responsabilità dell’esercente è ogget-
   cazione della Convenzione di Parigi e       danno nucleare sono il frutto del tenta-             tiva (no fault liability);
   della Convenzione di Vienna, adottato       tivo di contemperare due opposte esi-             • la responsabilità è limitata nell’am-
   nel 1988.                                   genze:                                               montare e nel tempo;
                                               • la promozione dell’industria nucleare
                                                  civile nei territori di tutti gli Stati con-
                                                  traenti;

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• contro la responsabilità per danno              avuto o avrebbe dovuto avere cono-             • ha esteso la nozione di danno nucleare,
  nucleare l’esercente ha l’obbligo di            scenza del danno e dell’identità                 includendo oltre al danno da morte, al
  approntare un’adeguata copertura assi-          dell’esercente responsabile);                    danno alla persona e ai danni materiali,
  curativa o altra garanzia finanziaria.        • ha esteso l’applicazione della Conven-           i danni (economic loss) da questi deri-
                                                  zione ai danni “ovunque subiti”, con-            vanti, il costo delle misure necessarie
Prima dell’incidente di Chernobyl la              sentendo espressamente alla normativa            per ripristinare l’ambiente, il lucro ces-
prevalente esigenza di promuovere lo              nazionale di escludere la copertura dei          sante causato dal danneggiamento
sviluppo dell’industria nucleare aveva            danni subiti nei territori di Stati terzi o      dell’ambiente e i costi delle misure di
ispirato il principio della responsabilità        nelle zone marine da questi istituite            prevenzione, ivi inclusi le perdite o i
limitata dell’esercente nel suo ammontare         conformemente al diritto internazio-             danni derivanti da queste misure;
massimo, per quel che riguarda la Con-            nale del mare (a meno che non si tratti        • ha esteso a 30 anni i termini prescri-
venzione di Parigi, ed il principio della         di Stati che, al momento dell’incidente,         zionali per l’esercizio dell’azione di
responsabilità canalizzata ed oggettiva,          siano privi di impianti nucleari o che, se       risarcimento per danno da morte o per
nonché limitata nel tempo, per quel che           dotati di impianti, accordino benefici           lesioni alla persona;
concerne entrambe le convenzioni (CP e            reciproci equivalenti);                        • ha eliminato il limite massimo imposto
CV); dopo l’evento del 26 aprile 1986, si è     • ha elevato l’ammontare minimo della              all’ammontare della responsabilità
fatta strada l’esigenza di imprimere un           copertura dei danni a 300 milioni di             dell’esercente nucleare.
cambiamento al regime uniforme nella              SDR (Special Drawing Rigths - diritti
opposta direzione di una maggiore tutela          speciali di prelievo del Fondo monetario       La Convenzione sul risarcimento supple-
delle vittime di un incidente nucleare.           internazionale) (si ricorda che la Con-        mentare del 1997:
In questo ambito si collocano le revisioni        venzione di Vienna non ha mai previsto         • è una convenzione di supplemento del
del 1997 della Convenzione di Vienna e            un limite massimo, mentre ha sempre              sistema di risarcimento approntato
del 2004 della Convenzione di Parigi,             imposto un limite minimo all’ammon-              dalle legislazioni nazionali degli Stati
come già emendata dalla Convenzione               tare della responsabilità dell’esercente);       contraenti che o implementano gli
supplementare di Bruxelles del 1963.            • ha assimilato al territorio (che si consi-       strumenti di cui alle Convenzioni di
                                                  dera comprendente il mare territoriale)          Parigi o Vienna o adottano soluzioni
In particolare, il Protocollo di emenda-          anche l’eventuale zona economica                 normative in punto di risarcimento del
mento alla Convenzione di Vienna del              esclusiva di uno Stato costiero al fine          danno nucleare conformi ai principi
1997:                                             di meglio tutelare le vittime di un inci-        base della Convenzioni di Parigi e
• ha esteso la nozione di danno nucleare          dente verificatosi, in corso di trasporto        Vienna (responsabilità assoluta ed
   risarcibile, prescrivendo che oltre al         marittimo, al di là del mare territoriale        esclusiva dell’esercente nucleare, assi-
   risarcimento dei danni da morte, dei           di uno Stato.                                    curazione o garanzia finanziaria obbli-
   danni alla persona e dei danni mate-                                                            gatoria);
   riali, sia dovuto il risarcimento dei        Il Protocollo di emendamento alla Con-           • prevede la costituzione di un fondo
   danni (non material – pure economic          venzione di Parigi del 2004:                       internazionale cui sono chiamati a con-
   loss) dai primi derivanti, del costo delle   • ha esteso l’operatività della conven-            tribuire tutti gli Stati parti della Con-
   misure di ripristino dell’ambiente, del         zione (si ricorda che la Convenzione di         venzione destinato per il 50% al risar-
   lucro cessante derivante dal danneg-            Parigi del 1960 limitava il proprio             cimento dei danni sofferti sul territorio
   giamento dell’ambiente, del costo delle         campo di applicazione agli incidenti            dello Stato di installazione; per l’altro
   misure preventive adottate dopo l’inci-         nucleari verificatisi nel territorio di uno     50% solo al risarcimento dei danni
   dente per prevenire o minimizzare i             Stato parte e ai danni ivi verificatisi):       transfrontalieri, cioè dei danni subiti
   danni, delle perdite economiche ad esse         1) ai danni nucleari sofferti in uno Stato      nel territorio di Stati diversi da quelli
   consequenziali, di ogni altra perdita           non parte della Convenzione (inclusa la         dell’impianto, ma comunque parti della
   economica (diversa da quella causata            zona marittima) purché: a) sia parte            Convenzione.
   dal danneggiamento dell’ambiente) nei           della Convenzione di Vienna e del Pro-
   limiti previsti dalla legislazione nazio-       tocollo congiunto del 1988; oppure b)         Per le differenze intercorrenti tra la
   nale in punto di responsabilità civile;         nel proprio territorio non abbia              Convenzione di Parigi (CP), la Conven-
• ha elevato a 30 anni (contro i 10 previ-         impianti nucleari; oppure c) la legisla-      zione di Vienna (CV) come emendate, e la
   sti dalla Convenzione di Vienna) il ter-        zione nazionale in materia nucleare           Convenzione sul risarcimento supplemen-
   mine di prescrizione per l’esercizio            contempli equivalenti reciproci benefici      tare si veda la tabella comparativa
   dell’azione volta ad ottenere il risarci-       e sia basata su principi identici a quelli    sottostante.
   mento dei danni alle persone (pur               contenuti nella Convenzione di Parigi;
   lasciando agli Stati contraenti la possi-       2) agli impianti nucleari che sono in         La Figura 5 propone un riepilogo delle
   bilità di fissare un termine diverso, pur-      fase di decommissioning e a tutti gli         principali differenze tra convenzioni
   ché di almeno tre anni, a decorrere dal         impianti nucleari per lo smaltimento          internazionali.
   momento in cui il danneggiato abbia             delle materie nucleari.

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