La Comunicazione Aumentativa Alternativa nei Disturbi dello Spettro autistico - Prof.ssa Clara Sforzina

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La Comunicazione Aumentativa Alternativa nei Disturbi dello Spettro autistico - Prof.ssa Clara Sforzina
La Comunicazione Aumentativa
 Alternativa nei Disturbi dello
       Spettro autistico
          Prof.ssa Clara Sforzina
La Comunicazione Aumentativa Alternativa nei Disturbi dello Spettro autistico - Prof.ssa Clara Sforzina
COMUNICAZIONE
«La comunicazione è un processo condiviso e interattivo di creazione di
informazioni che ha come conseguenza l’influenzamento reciproco.»

ISAAC ITALY 2017 – CAA e condizioni dello spettro autistico
La Comunicazione Aumentativa Alternativa nei Disturbi dello Spettro autistico - Prof.ssa Clara Sforzina
Carta dei diritti alla Comunicazione
OGNI PERSONA, INDIPENDENTEMENTE DAL GRADO Dl DISABILITA, HA
IL DIRITTO FONDAMENTALE DI INFLUENZARE, MEDIANTE LA
COMUNICAZIONE, LE CONDIZIONI DELLA SUA VITA.

11 - Il diritto di ricevere informazioni per poter partecipare ai discorsi
che avvengono nell’ambiente di vita, nel rispetto della dignità della
persona disabile.

12   - Il diritto di ricevere messaggi in modo comprensibile e
appropriato dal punto di vista culturale e linguistico

                National Commitee for the Communication Needs of Persons with Severe
             Disabilities, 1992 - Tradotto a cura del Servizio di Comunicazione Aumentativa e
               Alternativa del Centro Benedetta d’Intino di Milano - Membro Institutional di
                                                ISAAC- ITALY
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CONVENZIONE SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA’ (ONU 2006)

ART.1 SCOPO DI QUESTA CONVENZIONE E’ PROMUOVERE, PROTEGGERE ,GARANTIRE IL PIENO
ED UGUALE GODIMENTO DI TUTTI I DIRITTI...E DI TUTTE LE LIBERTA’ FONDAMENTALI DA PARTE
DELLE PERSONE CON DISABILITA’ ...E ..IL RISPETTO DELLA LORO DIGNITA’.

ART.2 DIRITTO ALLA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E OPINIONE...INCLUSA LA LIBERTA’ DI CERCARE,
,RICEVERE, DARE INFORMAZIONI ATTRAVERSO LA LINGUA DEI SEGNI ,IL SISTEMA BRAILLE, LA CAA
E .ALTRI MEZZI ACCESSIBILI.

ART 7 GARANTISCE AI BAMBINI CON DISABILITA IL DIRITTO DI ESPRIMERE LE PROPRIE OPINIONI
LIBERAMENTE IN RAPPORTO ALLA LORO ETA’ E MATURITA, SU BASE DI EGUAGLIANZA CON GLI
ALTRI BAMBINI..

ART.9 CONSENTIRE ALLE PERSONE CON DISABILTA’ DI VIVERE IN MANIERA INDIPENDENTE E
PARTECIPARE PIENAMENTE A TUTTI GLI AMBIENTI DI VITA: ACCESSIBILITA’..ALL’AMBIENTE
FISICO,AI TRASPORTI, ALLA COMUNICAZIONE.

ART.24 DIRITTO AD UN PERCORSO PERSONALIZZATO PER TUTTI BAMBINI CON
DISABILITA,
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Cosa si intende per “CAA”
Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) è il termine usato per descrivere tutte le
modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare la comunicazione di tutte le
persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali comunicativi, soprattutto il
linguaggio orale e la scrittura.
Si definisce aumentativa perché non sostituisce ma incrementa le possibilità comunicative
naturali della persona. Si definisce alternativa perché utilizza modalità di comunicazione
alternative e diverse da quelle tradizionali. Si tratta di un approccio che tende a creare
opportunità di reale comunicazione anche attraverso tecniche, strategie e tecnologie e a
coinvolgere la persona che utilizza la CAA e tutto il suo ambiente di vita.
In particolare, “l’aggettivo “Aumentativa” sta ad indicare che (la CAA) tende non a
sostituire ma ad accrescere la comunicazione naturale, utilizzando tutte le competenze
dell’individuo e includendo le vocalizzazioni o il linguaggio verbale esistente, i gesti, i
segni, la comunicazione con ausili e la tecnologia avanzata.
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La Comunicazione Aumentativa Alternativa nei Disturbi dello Spettro autistico - Prof.ssa Clara Sforzina
Linee Guida S.I.N.P.I.A. (aggiornate 2011) – Disturbi dello
Spettro Autistico – evidenze scientifiche sull’utilità della C.A.A.
• CRITERIO =COMPROMISSIONE QUALITATIVA DELLA
  COMUNICAZIONE
• a) ritardo o totale mancanza dello sviluppo del linguaggio parlato (non
  accompagnato da un tentativo di compenso attraverso modalità
  alternative di comunicazione come gesti o mimica)
• b) in soggetti con linguaggio adeguato, marcata compromissione della
  capacità di iniziare o sostenere una conversazione con altri
• c) uso di linguaggio stereotipato e ripetitivo o linguaggio eccentrico
• d) mancanza di giochi di simulazione varie spontanei, o di giochi di
  imitazione sociale adeguati al livello di sviluppo
I.S.A.A.C.Italy 2017– la C.A.A. utilizzo nei soggetti
con Disturbo dello Spettro Autistico
Evidenze scientifiche
COMUNICAZIONE RECETTIVA
I bambini con ASD sono maggiormente in grado di seguire direttive se
l’input è fornito con modalità aumentative, visive e uditive, in contrasto
alla sola modalità parlata-uditiva.
COMUNICAZIONE ESPRESSIVA
I bambini con ASD traggono beneficio da diversi strumenti (tabelle per
l’interazione) e programmi per la CAA. In particolare display dinamici
con strutture predittive di produzione verbale (PODD)
CAA per la comunicazione espressiva nell’autismo

• è essenziale chiarire il “potere” della comunicazione, ovvero la
  consapevolezza che alla produzione di una propria azione
  (comunicazione) possa corrispondere una risposta da parte di altri :
  consegno o indico l’immagine simbolica → ottengo l’oggetto
  desiderato
• effettuare numerose ripetizioni, condividere il “significato” di quello
  che si sta facendo,
• Raggruppare le immagini-simbolo in “contenitori” o in “quaderni della
  comunicazione” sempre accessibili.
LE PRATICHE
• Modello della partecipazione (Beaukelman – Mirenda 2013)
La motivazione alla comunicazione è collegata al contesto comune di
vita. Strumenti e materiali adattati per l’accessibilità. Prediligere
materiali e tecnologie flessibili)
• Differenziazione degli ambienti (per le attività comuni, individuali,
  svago, riposo)
Utilizzo della CAA per insegnare
comportamenti adattivi
• Anticipare le attività
• Visualizzare il tempo
• Storie sociali con immagini e simboli per insegnare le regole
• Fornire feed-back visivi del comportamento o della performance
Strumenti a bassa tecnologia
• Tabelle a tema
• Quaderno per la comunicazione
• PECS per fare richieste
• Per fare il programma della giornata utilizzo immagini-simbolo da
  sistemare nella sequenza appropriata con il velcro
Focus sui problemi linguistici comunicativi
nelle persone con A.S.D.
• Intenzione comunicativa – richiesta
• Denominazione - categorie
• Narrazione – stati mentali
• Narrazione – sequenze
• Conversazione – pragmatica
• Letto-scrittura strumentale
Esiti di una ricercazione:
Laboratori di lettura di libri modificati con i simboli della
C.A.A. Modello della partecipazione
(P.Mirenda)

• I libri modificati sono stati proposti in gruppi classe della scuola
  dell’infanzia e primaria con alunni con Disturbi della Spettro Autistico.
Il libro modificato – illustrazioni e simboli
1. Le maestre scelgono il libro sulla base del livello di complessità;
2. Si dispongono i gruppi di lettura: 1 lettore esperto con 2 bambini
3. Lettura comune. Un lettore legge a tutta la classe. Ai bambini viene
   insegnato come seguire la lettura con il dito (modelling)
4. In ogni gruppo il lettore rilegge – modelling dell’indicazione
5. I bambini interagiscono e leggono la storia autonomamente
6. Vengono utilizzati materiali di supporto adattati alle singole
   esigenze: tabelle per la comunicazione, PCS, bastoncini per
   l’animazione
7. Viene proposta un’attività di gruppo di rielaborazione
Esiti per i bambini con Disturbo Spettro
Autistico
Bambini non verbali :
• Incremento contatto oculare, attenzione allo stimolo, collegamento
  indicazione con lo sguardo
• Incremento riconoscimento-denominazione nomi e verbi concreti –
  utilizzo tabelle di interazione adattate (ricettivo)
• Incremento richieste e apprezzamenti – (tabelle con «volta-pagina,
  basta, ancora, mi piace, non mi piace»
• Acquisizione abilità iniziale di ripetizione verbale
Esiti per i bambini con Disturbo Spettro
Autistico
Bambini con abilità verbali
• Migliorano le abilità morfo-sintattiche in espressione
• Migliora la comprensione del significato delle parole – linguaggio
  pertinente e non ecolalico
• Apprendimento di abilità iniziali di conversazione - pertinenza, turni
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