La bella musica napoletana in carcere a Foggia, spettacolo assicurato con Micky Sepalone e Angela Piaf
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La bella musica napoletana in carcere a Foggia, spettacolo assicurato con Micky Sepalone e Angela Piaf Il 9 gennaio, sul palco di Via delle Casermette, brani intramontabili e interpretazioni da brividi. Gli artisti: “felici di inaugurare gli spettacoli ‘dentro’ del 2020”. Accompagnamento musicale d’eccezione con Picucci, Moffa, Loparco, Fabrizio e Ciuffreda. “Canta Napoli… Napoli a spasso” in Via delle Casermette. Tutto pronto nella Casa Circondariale di Foggia per lo spettacolo musicale di Micky Sepalone e Angela Piaf, in programma giovedì 9 gennaio 2020. I due talentuosi cantanti foggiani proporranno un “vero e proprio tuffo nella musica napoletana, secondo un percorso di riscoperta delle origini musicali del Sud”, con il coinvolgimento emotivo del pubblico ristretto. Sul palco del teatro dell’Istituto Penitenziario saranno accompagnati da Sergio Picucci al basso, Tony Moffa alla batteria, Francesco Loparco alle chitarre, Giuseppe Fabrizio al pianoforte e Lorenzo Ciuffreda al violino. Lo show, con l’innata simpatia di
Sepalone, regalerà le travolgenti melodie di Tu vuò fà l’americano, ‘O Sarracino, O caffè, don Raffaè e brani intramontabili come Guaglione, Malafemmena e ‘O surdato ‘nnammurato; non mancheranno le interpretazioni da brividi di Angela Piaf con ‘O sole mio, Reginella, Tu sì ‘na cosa grande e il medley tammuriata. Numerose le sorprese musicali e le emozioni che brani che hanno fatto la storia della musica potranno regalare. Dunque, dopo il grande successo riscosso nella Casa Circondariale di Lucera nel maggio 2019, evento cui partecipò anche il CSV Foggia, Sepalone e Piaf hanno deciso di regalare il loro show alla popolazione detenuta di Foggia. “Avevamo inizialmente pensato di organizzare lo spettacolo nei giorni di Natale – spiegano – poi, per una serie di motivi, la data è slittata ma l’entusiasmo è rimasto invariato, cosi come grande è la voglia di cantare ed esibirci in carcere, in apertura di questo nuovo anno. Per questa opportunità vogliamo ringraziare Sergio Picucci, la direzione, l’Area Trattamentale e la polizia penitenziaria del carcere di Foggia. Come sempre, daremo il massimo per regalare un paio di ore di bella musica ed emozioni a chi verrà in teatro per ascoltarci”. E se “Canta Napoli… Napoli a spasso”, ormai da dodici anni, porta sui palcoscenici di tutta Italia, sulle orme di Renato Carosone e dei grandi autori della musica
partenopea, la bella musica napoletana, è certo che la platea di Via delle Casermette apprezzerà lo spettacolo. Ai testi ironici faranno, infatti, da contrappunto le divertenti performance del frontman Sepalone – foggiano di nascita ma con Napoli nel cuore – e la splendida voce femminile di Angela Piaf. Mobilitazione promossa da Libera. ORA BASTA!! Venerdì 10 gennaio ore 16 – Foggia mobilitazione promossa da Libera per rispondere alla violenza criminale Don Ciotti: “ Bisogna schierarsi davanti a tanta violenza mafiosa” Foggia Libera Foggia è la mobilitazione promossa da Libera per venerdì 10 gennaio alle ore 16 a Foggia per rispondere alla violenza criminale. Un invito alla partecipazione di tutti , dalla cittadinanza, alle associazioni, alle forze sindacali, agli studenti, agli amministratori, al mondo della chiesa. Nessuno si senta escluso. Sarà presente Luigi Ciotti, presidente di Libera. “Davanti a questa violenza mafiosa, una cosa è certa bisogna schierarsi – è l’appello di Luigi Ciotti- per non lasciare sole le vittime di questa violenza, per non lasciare soli i rappresentati dello Stato, le forze dell’ordine, la magistratura impegnati quotidianamente in operazioni importanti ed efficaci. Per non lasciare soli i cittadini. Bisogna schierarsi come cittadinanza responsabile e valorizzare il lavoro di resistenza delle tante realtà di quel territorio che provano a costruire percorsi di bellezza e di
cambiamento. Bisogna schierarsi per chiamare il male per nome e non girarsi dall’altra parte, perché il male non è solo di chi lo commette ma anche di chi assiste senza fare nulla per contrastarlo. Tutti insieme a Foggia – conclude Luigi Ciotti – perche’ serve coraggio di avere piu’ coraggio da parte di tutti “Il contributo della ricerca e della clinica in tema di BES e DSA. Lavori in corso….” A Foggia iI Convegno regionale AIRIPA Puglia Basilicata 2020 che si svolgerà il 18/01/2020 dal titolo “Il contributo della ricerca e della clinica in tema di BES e DSA. Lavori in corso….” La sede dell’evento quest’anno sarà l’ Ordine dei Medici di Foggia in Via V. Acquaviva, 48. L’evento formativo presenta i contributi recenti della ricerca nei diversi ambiti della Psicopatologia dell’Apprendimento e vuol’ essere per tutti gli operatori interessati, sia nel mondo della clinica che della scuola, un momento di aggiornamento e confronto.COMITATO SCIENTIFICO: Cesare Cornoldi, Paola Angelelli, Anna Maria Antonucci, Irene Cristina Mammarella, Alessandra Notarnicola PER INFORMAZIONIeventiairipapuglia@gmail.com3205748111 / 3207914590 Sperando di incontrarla in occasione dell’eventoUn cordiale salutoLa segreteria AIRIPA Puglia Basilicata
Il Papa detta il tema di gennaio del concorso “Piccoli giornalisti crescono” E’ stato scelto il tema del mese di Gennaio per il concorso “Piccoli giornalisti crescono” tratto dal messaggio del Papa in occasione della 53.ma Giornata Mondiale della Pace che si è celebrata il primo gennaio. “Non si ottiene la pace – scrive Francesco – se non la si spera” ravvivando la vocazione umana alla fratellanza Intanto ringraziamo quanti in questi mesi stanno partecipando al premio. Infatti numerosi sono stati gli articoli che ci avete inviato nel mese di Dicembre. Il tema del Natale ha ispirato tantissimi ragazzi e notevoli sono stati gli elaborati che ci sono giunti. Nell’attesa di conoscere i vincitori del mese di Dicembre comunichiamo il tema per gli articoli del mese di Gennaio: “La PACE come cammino di SPERANZA: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica!”. I ragazzi Potranno ispirarsi al testo pronunciato dal Papa Ricordiamo che questo concorso giornalistico della redazione del giornale scolastico ilSottosopra dell’ITE B. Pascal di Foggia è stato bandito per i ragazzi della terza classe delle scuole medie della provincia di Foggia. Il concorso, organizzato in collaborazione con l ’Ufficio Scolastico Territoriale di Foggia
– Ufficio V (ex provveditore) e Foggia Città Aperta è finalizzato ad avvicinare i giovani al giornalismo e all’arte del raccontare i fatti quotidiani, tramite l’attività della scrittura, per favorire la formazione e lo sviluppo delle coscienze. Il Premio, ha una scadenza mensile con ricchi premi. Alla fine dell’anno scolastico 2019/20 ci sarà la proclamazione del vincitore dell’anno con un buono premio di 150euro da spendere in un negozio. Partecipate numerosi… Gli organizzatori ITE B. Pascal – ilSottosopra – Ufficio Scolastico Territoriale di Foggia – Ufficio V (ex provveditore) Foggia Città Aperta – La Città del Cinema Il mondo sommerso dalla plastica. Oggi 20 novembre 2019 di fronte a nuovi articoli sui gravi problemi ambientali che stiamo vivendo si avverte il bisogno di esprimere alcune considerazioni riguardo l’inquinamento della plastica. Il mondo è ormai sommerso da tonnellate di plastica, tanti rifiuti sparsi che finiscono in mare distruggendo la fauna marittima. Purtroppo ogni giorno si sentono notizie negative
riguardo all’inquinamento poiché non esistono più aree incontaminate. Tra i tanti materiali che generano inquinamento quello con la percentuale più alta è proprio la plastica in quanto viene prodotta in quantità molto elevate e anche se viene riciclata o incenerita non si riesce a smaltirla completamente. Ultimamente, si sente molto parlare di eliminare la plastica introducendo materiale biodegradabile. Già nelle nostre case le nostre mamme evitano di comprare plastica, questo vuol dire che ognuno di noi con un po’ d’impegno può non utilizzare più plastica, così facendo aiutiamo il mondo a migliorare. Nei nostri mari e negli oceani vengono ritrovati continuamente residui di plastica provenienti da noi esseri umani che gettiamo di tutto per strada, non pensando che poi va a finire nelle nostre acqua. Bottiglie, fazzoletti, mozziconi di sigaretta, imballaggi, sacchetti e qualunque altro oggetto di plastica una volta finito in acqua si frammenta per azione delle correnti. Questi frammenti possono raggiungere anche dimensioni microscopiche e costituiscono una delle principali cause di morte per soffocamento di molti pesci ed uccelli marini poiché vengono scambiati per cibo. Una semplice bottiglia di plastica può rimanere negli oceani anche 400 anni prima di decomporsi, ha così tutto il tempo per arrivare ovunque nei nostri
mari. Quindi dobbiamo ricordarci che è con un piccolo gesto che possiamo salvare il mare e con esso anche il nostro pianeta. DEMONTE MICHELE – PALUMBO GIUSEPPE – TOTARO GIUSEPPE CLASSE 3^B I.C. “PEROTTO-ORSINI” MANFREDONIA (FOGGIA) Riforma del Terzo Settore, con il progetto Capacit’Azione open day a Bari con i CSV Appuntamento per giovedì 9 gennaio 2020, a partire dalle ore 9.00, presso l’Università per una giornata ricca di storie e approfondimenti per spiegare il lavoro svolto sul territorio, i servizi offerti alle associazioni. Il Coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato della Puglia si racconta al territorio in un open day nell’ambito del progetto Capacit’Azione, il programma di formazione nazionale sulla riforma del terzo settore. L’appuntamento è per giovedì 9 gennaio (ore 9.00 – 18.30) presso l’Università di Bari (ex Palazzo delle Poste – Via Cesare Battisti, 1). Il progetto è promosso dal Forum Terzo settore Lazio in collaborazione con CSVnet, Forum nazionale del terzo
settore e un’ampia rete di partner, realizzato con i fondi del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con l’obiettivo di formare 1300 esperti italiani sulla riforma del terzo settore. Il modulo formativo dedicato ai Centri di Servizio per il Volontariato (CSV), importante tassello della nuova legislazione, diventa così una giornata ricca di storie e approfondimenti per spiegare il lavoro svolto sul territorio, i servizi offerti alle associazioni, la compagine sociale, ma anche un’occasione per conoscere cosa prevede la riforma del terzo settore, quali le novità in cantiere e le sfide da affrontare. Rispetto al passato, infatti, i CSV sono chiamati a promuovere la presenza dei volontari impiegati in tutti gli enti del Terzo Settore (ETS) e non solo nelle organizzazioni di volontariato. Con la riforma, quindi, l’esperienza ventennale di questo sistema diffuso in modo capillare in tutt’Italia si mette a disposizione di una platea più ampia di utenti, secondo un sistema unitario. Grazie al progetto Capacit’Azione sono già stati realizzati oltre 80 appuntamenti in tutt’Italia su 200 moduli previsti per 8 aree tematiche, dalla gestione fiscale e amministrativa degli Ets al tema della sussidiarietà, dai beni comuni alla finanza sociale, dalle forme di convenzionamento alla
trasparenza, dalle regole di funzionamento della vita associativa al ruolo dei centri di servizio per il volontariato. Partnership di progetto, Anpas, Anteas, Arci, Auser e CdO-Opere sociali insieme ai collaboratori di sistema Acli, Anci Lazio, Anffas, Pro Bono Italia, Coordinamento periferie, Legambiente, Leganet e Legautonomie. Capacit’Azione è realizzato con i fondi del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in seguito all’Avviso per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’articolo 72 del Codice del terzo settore (decreto legislativo 117/2017). Tutte le informazioni sul sito web www.cantiereterzosettore.it. Ufficio stampa nazionale: capacitazione@cantiereterzosettore.it – 349.6333886 Ufficio stampa locale: www.csvfoggia.it – 0881.747103 In principio la cultura. Messaggio inviato alla chiesa
di Foggia Carissimi, a nessuno sfugge quest’aria cittadina dormiente e senza entusiasmo. La corruzione, l’impoverimento urbanistico e ambientale, la gestione del territorio, la crisi economica, la disoccupazione e l’emergenza abitativa, un contesto valoriale nemico della persona sono dimensioni che spesso contagiano la malattia dell’indifferenza. Foggia appare una città miope dove ciascuno cerca il proprio interesse, attento solo alle proprie urgenze personali, a prescindere dalla dignità umana degli altri. Sembriamo – come affermava qualche giorno fa Giuseppe De Rita – un popolo di stressati, perché non abbiamo un traguardo, una prospettiva. Ci manca il futuro e per questo il presente diventa faticoso, fastidioso. Eppure noi amiamo la Città, che è la nostra casa comune entro cui generare umanità, condividere prossimità e sviluppare un’etica civile più rispettosa dell’ambiente e della marginalità. Certo, le difficoltà e le divergenze non vanno negate o nascoste, come spesso siamo tentati di fare, ma vanno denunciate per aprire nuovi processi di convivenza serena. Recuperiamo, perciò, la dimensione della ragionevolezza, dell’homo sapiens che viene risucchiato spesso dall’homo gaudens, asservito al consumismo
e affetto da uno strano virus per cui non sopporta limiti, non ammette alcune regole, non tollera nessun confine ed è soddisfatto perché non vuole scoprire la realtà, anzi vuole dimenticarla (penso a quanto accade per strada alla Vigilia di Natale oppure nei fine settimana). Si finisce con il vivere immersi in un mondo artificiale fatto di divertimento, violenza, banalità, mettendo a rischio il bisogno di autentiche relazioni, di fiducia e capacità di dono. La società sta scambiando il desiderio per il godimento e la libertà per la scelta, ignorando che rendere il godimento un obiettivo di vita rende dipendenti e quindi prigionieri. La sapienza, invece, risveglia la capacità di inaugurare un cambiamento che supera gli schemi accreditati, o rompe le logiche consolidate e si ribella a situazioni di oppressione e ingiustizia. Di qui la necessità di armonizzare la fatica del pensare, del confronto, dell’approfondimento con la forza delle emozioni, mettendo in campo un tempo giornaliero per formarsi una idea adeguata della complessità dei problemi, cosicché non si confondano le verità con le opinioni. Solo da un livello culturale adeguato nascerà l’integrazione di quelle porzioni della Città che per varie ragioni sono collocate ai margini e in cui si trovano più facilmente
le vittime dello scarto. Sul binario culturale si gioca l’incontro tra le generazioni e si rinsaldano patti di stima e solidarietà tra giovani e adulti. Per il futuro della Città è urgente investire sulla generatività del pensare, azione che richiede negli adulti un livello etico alto, che contrasta il ripiegamento sull’io e sull’oggi, per contagiare pace e benessere sociale. Così Foggia sarà viva perché coltiva una rete fitta di prossimità, custodendo l’ossigeno di persone amate, un capitale di sogni, per i quali trepidare e festeggiare. E la Città sarà più bella, più cristiana, più umana: è l’augurio per il nuovo anno. Che brutta questa TV, quella vecchia non c’è più. Che bei tempi quando si accendeva la televisione e venivano trasmessi serie TV, cartoni animati, film di ogni genere, documentari e tanto altro dedicato ad ogni fascia d’età. Tutto questo non può essere dimenticato e non possono essere dimenicati i personaggi comici come Antonio de Curtis detto anche Totò, Roberto Benigni, Bruno Arena, Alvaro Vitali detto anche “pierino”, Rita pavone detta anche “Gian burrasca” e Lino Banfi che rallegravano la giornata di tutti tantissimi anni fa. Con il passare del tempo questi ultimi vennero
sostituiti da altri attori comici come massimo boldi, Cristian de sica, Salvatore ficarra, Valentino picone, Enrico Brignano e tantissimi altri. La felicità che trasmettevano era unica, con frasi retoriche, doppi sensi, barzellette e altro, una satira divertente ma allo stesso tempo pulita . Al giorno d’oggi , in televisione, vengono trasmesse serie tv diverse, basate sulla pornografia, sulla violenza, sulla droga, tutti insegnamenti negativi da trasmettere ad un ragazzino di piccola età che se accende la tv è costretto a vedere. Ma dove sono finiti i vecchi valori e i vecchi insegnamenti che prima governavano la TV e trasmettevano cultura ed erano d’esempio per tutta la popolazione? Non sarebbe forse meglio fare un passo indietro nel tempo e limitare tutti i programmi cosiddetti ‘trash’ architettati solo per fare audience? Possiamo fidarci di ciò che compriamo? Quando essere belli può costarci caro… Con sincerità.. in base a quale criterio scegliete un prodotto? Mi spiego meglio.. se vi chiedessi come fa una crema a idratare o uno shampoo a lavare voi cosa mi rispondereste? Sicuramente tante di voi mi diranno che vedono la confezione o la marca, sentono l’odore o ancora, si affidano a ciò che c’è scritto. Io però un giorno pensandoci mi sono chiesta ma COME fa questo a lavare? Cosa c’è dentro?
Da brava fan delle ricerche su google ho cercato qua e la, e dopo brevi momenti di terrore per ciò che veniva scritto ho scoperto tante belle cose! Prima di tutto un prodotto è formato da ingredienti e per fortuna dal 1997 è obbligatorio che ogni cosmetico immesso sul mercato riporti sulla confezione il proprio ovvero l’elenco degli ingredienti in esso contenuti. Quindi ogni confezione se cercate bene avrà una scritta come INGREDIENTS e simili. Ed ecco la notizia terrificante… nessuno ci assicura che gli ingredienti contenuti siano sicuri. Vi spiego, nella maggior parte dei nostri prodotti (magari ritenuti da noi OTTIMI, SICURI e magari pure COSTOSI) troviamo sostanze come petrolati e siliconi, cessori di formaldeide e tante altre schifezze che restano nel nostro organismo! E adesso direte AHAH ma dai! Nessuno si preoccupa di ciò che mettiamo? Assolutamente NO!! Quindi o impariamo a leggere gli ingredienti e cioè a capire quando DAVVERO un prodotto è buono o continueremo ad arricchire aziende che ci vendono MERDA (senza tralasciare il male che arrechiamo a noi stessi). Ma come si fa a capirlo? Sembra arabo! Come possiamo fare? Ecco alcuni trucchetti per riconoscere le sostanze di cui parliamo:
1) Gli ingredienti di derivazione vegetale che non hanno subito processi chimici sono espressi tramite il loro nome botanico latino. (es. simmondsia chinensis oil = olio di jojoba) 2)Le sostanze che, invece, hanno subito un intervento chimico hanno un nome inglese (quasi tutte!) e queste le dobbiamo evitare categoricamente. L’uso continuato favorisce l’insorgenza dell’Alzheimer. Clorexidina (Chlorexidin), la sua struttura molecolare e la formula chimica sono simili a quelle di una delle sostanze più tossiche esistenti… la diossina!! Registrato come pesticida, ha un alto indice di rischio per la salute umana e dell’ ambiente. Provoca il cancro. Esternamente può provocare irritazioni alla pelle. Internamente, può portare a sudori freddi, collasso circolatorio, convulsioni, coma e morte. Se accumulato nei grassi corporei fino a livelli tossici, danneggia il fegato e i polmoni, può causare paralisi, sterilità, soppressione delle funzioni immunitarie, emorragie al cervello, diminuzione della fertilità e funzioni sessuali, problemi cardiaci e coma. Tutto ciò che termina con DEA-MEA-TEA (es. Cocamide DEA) formano nitrati e nitrosamine (agenti causa-cancro). Applicazioni ripetute provocano tumori al fegato e rene. Tutto ciò che finisce in -ONE, -THICONE oppure –SILOXANE. Siliconi, vengono usati per dare
l’effetto “liscio e setoso” a corpo e capelli. In realtà seccano moltissimo e ti costringono e usarne ancora per riavere quell’effetto! Alcohol. L’ingestione accidentale può causare emicrania, capogiri, depressione mentale, nausea, vomito, narcosi e coma. -Paraffin / Paraffinum liquidum / Petrolatum / Cera microcristallina. Otturano i pori e soffocano il bulbo dei capelli, provocando dermatiti e calvizie. Sono ritenuti cancerogeni di classe 2°, e sono presenti nei prodotti solo perché i produttori dichiarano che è petrolio puro (senza le impurità di lavorazione, tossicissime) ma ovviamente qui tutti dichiarano ciò che vogliono. Polyethylene Glycol (PEG o PPG). Cancerogeno, contribuisce allo smantellamento della capacità della pelle di assorbire l’umidità e i nutrienti, lasciando il sistema immunitario vulnerabile. -Propylene Glycol (PG). A lungo andare intossicano fegato e reni. – Urea (Imidazolidinyl) e DMDM Hydantoin. Rilasciano formaldeide, che irrita l’apparato respiratorio, causa reazioni alla pelle e innesca palpitazioni cardiache. Inoltre causa dolori articolari, allergie, depressione, emicranie, dolori al petto, infezioni agli orecchi, fatica cronica, capogiri,
perdita di sonno, asma, può aggravare la tosse e raffreddori. Altri effetti della formaldeide sono indebolimento del sistema immunitario e cancro. Gli ingredienti sono scritti in ordine decrescente in base alla concentrazione quindi più una sostanza è scritta in basso e meno è concentrata nel prodotto. Ovviamente non sono sostanze presenti in percentuali così alte da farci andare in ospedale, ma pian piano si accumulano nel nostro corpo, quindi i risultati non si vedono oggi ma si vedranno in futuro con i vari problemi di salute. Adesso vi starete chiedendo, cosa devo usare? Aiuto! Be’ nei prossimi post vi consiglierò dei prodotti e spiegherò qualche altra nozione di chimica. Ricordate che l’importante non è sembrare belli, ma stare realmente bene con se stessi. Perché sparare a capodanno? Sappiamo tutti che per dare il benvenuto al nuovo anno, a mezzanotte del 31 dicembre si usa sparare i botti, minicicciole, petardi, cipolle e tanto altro. Sicuramente lo spettacolo pirotecnico è bello da vedere ma questo a sua volta può causare seri problemi, sia per l’ambiente stesso e sia per la salute della persona. Ci sono stati tantissimi casi di ragazzi, ragazze e adulti che, per divertirsi a sparare questi ultimi, hanno subito dei gravissimi incidenti, come ad
esempio la perdita della mano. Ma non solo c’è anche in gioco la paura e lo spavento: molte persone che sono in giro per una bella passeggiata, all’ improvviso sentono lo scoppio di questo petardo che fa spaventare. Questo alla fine causerebbe conflitti tra chi spara e chi passeggia e il tutto diventa causa di litigio. Lo sparo può provocare danni anche agli oggetti, ad esempio macchine, tende bruciate ecc. Per quanto riguarda l’ambiente invece sparando questi botti, oltre che a lasciare una brutta puzza di “smoke” , poi una volta utilizzati, vengono lasciati per terra, senza che qualcuno li raccolga. Molti comuni italiani hanno anche quest’anno confermato il divieto di botti, petardi e fuochi artificiali. Non solo ci sono i rischi che queste forme “di intrattenimento” possono portare alle persone, ma anche il profondo dolore che porta agli animali: cani, gatti e animali selvatici che scappano di casa, che restano traumatizzati o muoiono per esplosioni o terrore. Quindi, per il quieto vivere di tutti e per trascorrere un buon inizio di anno, è consigliabile non acquistare in grandi quantità i botti o comunque limitarsi a quelli meno pericolosi e in ogni caso, una volta sparati, raccogliere il residuo.
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