L'intervento dello psicologo dello sport sul gruppo-squadra nel calcio a partire da un vertice gruppale

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International Journal of Psychoanalysis and Education, 2016
    Vol. VIII, No. 1, 23-46

    L’intervento dello psicologo dello sport sul gruppo-squadra
             nel calcio a partire da un vertice gruppale
    The intervention of the sport psychologist on the group-team in soccer, starting
                                 from the group vertex

                                  Maurizio Gasseau1 Alessio Guaramonti2

Riassunto
Il gruppo può essere considerato come un insieme dinamico di soggetti che si percepiscono vicende-
volmente e che sono più o meno interdipendenti per qualche aspetto. La squadra sportiva può esser de-
finita come un piccolo gruppo orientato al compito e alla prestazione, i cui membri sono interdipendenti,
vogliono raggiungere un fine condiviso e sviluppano una identità collettiva. Sono contemporaneamente
coinvolti nello sforzo fisico individuale teso al raggiungimento di questo fine, consapevoli che la realiz-
zazione di quest‟ultimo dipende dalla collaborazione, dall‟interazione e integrazione delle peculiari ca-
pacità e caratteristiche di ogni individuo con il resto del gruppo.
In questo senso adottare un vertice gruppale in psicologia dello sport è una delle possibili chiavi per
spiegare quanto avviene all‟interno di una squadra sportiva, è un modello teorico di osservazione della
complessità per costruire un pensiero su quanto accade nel gruppo, nel tentativo di integrare e trovare il
senso che sta alla base dell‟intervento.

Parole chiave: psicologia dello sport;squadra; psicologia di gruppo; interdipendenza.

Abstract
The group can be considered as a dynamic set of subjects who mutually perceive each other and who
are more or less interdependent on each other for certain aspects. The sports team can be defined as a
small group oriented towards the task and the performance. In this, the members are interdependent,
they want to reach a shared goal and develop a collective identity. They are both involved in the physi-
cal effort towards the achievement of this goal, aware that the realization of this depends on the collabo-
ration, the interaction, and the integration of the peculiar capacities and characteristics of every individ-
ual with the rest of the group . In this sense, adopting a group vertex in sport psychology is one of the
possible keys to understand and to explain what is happening within a team. This is a theoretical model
of the observation of complexities, in order to build a thought on what is happening within the group, in
an attempt to integrate and to make sense of what is at the basis of the intervention.

Key words: sports psychology; team; group psychology; interdependence.

1
  Docente di Teorie e Tecniche della dinamica di gruppo, Università della Valle d‟Aosta.
(Per la corrispondenza: m.gasseau@univda.it)
2
  Università della Valle d‟Aosta

             2016 IJPE. Creative Commons Attribution‐NonCommercial‐ShareAlike 4.0 International Public License, as cur-
             rently displayed at http://creativecommons.org/licenses/by‐nc‐sa/4.0/legalcode (the “CC BY‐ NC‐SA”). The Au-
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             the Work and that the Publisher may make the Work freely available to all users under the terms of the CC
             BY‐NC‐SA.
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Le dinamiche di gruppo nella                             7. Persone che trovano lo specifico contesto
squadra sportiva                                         interattivo gratificante.
                                                         8. Persone che perseguono scopi comuni.
 Come si parla a una squadra? Cos‟è lo spirito           9. Persone che hanno una comune percezione
 di gruppo? Come si convincono tanti gioca-              della loro identità.
 tori a remare tutti nella stessa direzione, aiu-        10. Persone che tendono a porsi e ad agire in
 tandosi l‟un l‟altro? Comunicazione, coesio-            modo unitario nei riguardi dell‟ambiente che
 ne, collaborazione: quale ricetta permette di           le circonda.
 ottenere all‟interno della squadra un sentire           Il gruppo può quindi essere considerato co-
 comune, il “we feeling”1. Il gruppo viene de-           me un insieme dinamico di soggetti che si
 finito da Lewin (1972) come “una totalità di-           percepiscono vicendevolmente e che sono
 namica in cui i membri si trovano in un rap-            più o meno interdipendenti per qualche
 porto di interdipendenza e perseguono un fi-            aspetto. La squadra sportiva può esser defini-
 ne comune”. È qualcosa di più delle somma               ta come un piccolo gruppo orientato al com-
 dei suoi membri e delle loro caratteristiche            pito e alla prestazione, i cui membri sono in-
 personali: è un campo di forze in cui vengo-            terdipendenti, vogliono raggiungere un fine
 no mobilitati processi emotivi e cognitivi dei          condiviso e sviluppano una identità colletti-
 singoli individui e in cui sono presenti siste-         va. Sono contemporaneamente coinvolti nel-
 mi di comunicazione, di ruoli, di regole e va-          lo sforzo fisico individuale teso al raggiun-
 lori, ideologie e culture. Cartwright e Zander,         gimento di questo fine, consapevoli che la
 nell‟edizione del 1968 del volume “Group                realizzazione di quest‟ultimo dipende dalla
 Dynamics”, elencano una serie di caratteri-             collaborazione, dall‟interazione e integrazio-
 stiche-criterio, ciascuna delle quali può esse-         ne delle peculiari capacità e caratteristiche di
 re presente, isolatamente o in associazione             ogni individuo con il resto del gruppo. In
 con altre, in contesti di persone in interazio-         queste parole si sente l‟eco di Quaglino ri-
 ne: un gruppo sarebbe tanto più gruppo                  spetto alla vita che trascorre transitando da
 quanto più elevato è il numero di tali caratte-         un gruppo all‟altro.2 E questi elementi in-
 ristiche, rilevato nello specifico contesto, e          fluenzano il nostro comportamento, il nostro
 quanto maggiore risulta l‟intensità di queste.          look, il nostro gergo a seconda di chi andre-
 Riportiamo di seguito, apportando alcune                mo a incontrare, a seconda della “cultura del
 modifiche, questo elenco:                               gruppo” (Levine & Moreland, 1998) che si
1. Persone che interagiscono frequentemente              manifesta come comunanza di pratiche mate-
                                                         riali, come standardizzazione di modelli e
     fra loro.
                                                         abitudini di azione e di espressione (riti, ce-
2. Persone che si definiscono come membri
                                                         rimoniali, gerghi, uniformi, distintivi ecc.).
     di uno stesso gruppo.                               Un esempio dei complessi rituali che prece-
3. Persone definite dagli altri come membri              dono l‟inizio della competizione negli sport
     di uno stesso gruppo.                               di squadra, conosciuto e ammirato in tutto il
4. Persone che condividono norme su argo-                mondo, è il cerimoniale dell‟Haka, la danza
     menti di interesse comune.                          Maori che gli “All Blacks”, i giocatori della
5. Persone unite da un sistema di ruoli inter-           nazionale neozelandese di rugby, eseguono
     connessi.                                           prima della partita, ponendosi di fronte agli
6. Persone che si identificano recipro-                  avversari. Mediante questa pratica i giocatori
     camente a seguito dell‟assunzione di mo-            neozelandesi trasmettono un chiaro messag-
     delli e ideali simili.
                                                         2
                                                           “Ci alziamo e siamo parte del nostro gruppo fami-
1
  Nell‟accezione gruppoanalitica si parla di “noità”     gliare, poi incontriamo il gruppo dei nostri colleghi,
come base fondativa per il processo di costruzione del   capi, collaboratori, partecipiamo a riunioni, incon-
noi, cioè di uno spazio mentale in cui la cultura e il   triamo amici, e il tempo che trascorriamo soli lo im-
pensiero di gruppo si sostituiscono alla somma di sin-   pieghiamo spesso per preparare l‟incontro con gli al-
gole individualità.                                      tri” (Quaglino, Casagrande & Castellano, 1992).

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gio di sfida ai membri della squadra avversa-        arrivato di sottoporsi ad una nuova acconcia-
ria. Questo aspetto è legato a doppio filo an-       tura, realizzata dagli altri membri del gruppo
che alla simbologia del cerchio in cui la mia        sportivo, accettando di essere rasato a zero.
squadra si riunisce prima di un incontro, a te-      La dimensione rilevante sembra essere la
stimoniare la coesione e l‟unità del gruppo,         sottolineatura del momento di passaggio, at-
che trova, in quel momento, la carica e              traverso l‟allontanamento dell‟ambiente pre-
l‟incitamento per affrontare gli ostacoli con-       cedente (momento preliminare o di separa-
cludendo con delle urla di incitamento che           zione) e dell‟affidamento agli altri membri
hanno il compito di incutere timore e rispetto       del gruppo, oltre alla dimostrazione della di-
all‟avversario. Questo messaggio è anche te-         sponibilità a far parte del gruppo, accettan-
stimonianza dell‟avvenuta socializzazione            done le regole interne (è un rito liminare, in
all‟interno del gruppo, cioè di quel processo        cui si accetta di cambiare aspetto per appar-
che consente agli individui di acquisire le          tenere). Questo rituale rappresenta un tenta-
conoscenze, le abilità e le disposizioni che li      tivo di avvicinare maggiormente l‟identità
rendono in grado di partecipare come mem-            del nuovo individuo a quella del gruppo, so-
bri del gruppo. La danza degli “All Blacks” è        stituendo la potenzialità espressiva e comu-
un rituale di gruppo (cerimonia che segna            nicativa del look mediante la capigliatura a
eventi importanti del gruppo), che fa parte          quella che avviene attraverso la divisa della
dei costumi comuni e dei modi condivisi di           squadra che viene consegnata al nuovo arri-
vedere la realtà, espressione comportamenta-         vato (avviene un passaggio di identità). Il
le di una cultura che include routine (proce-        coinvolgimento della dimensione corporea
dure quotidiane), resoconti (storie riguardanti      nel rito tende a lasciare un segno più profon-
i membri del gruppo), gergo (parole e gesti          do e a fornire un primo insegnamento di
comprensibili solo ai membri del gruppo), e          quella che è la cultura che contraddistingue il
simboli (oggetti che hanno speciale significa-       gruppo, basata sul valore del collettivo piut-
to per i membri del gruppo). Quindi i modelli        tosto che su quello del singolo giocatore.
comuni di azione e di espressione sono da un         La vita sociale della squadra sportiva, come
lato volti a favorire la nascita e lo sviluppo di    quella di ogni gruppo sociale è caratterizzata
sentimenti e atteggiamenti positivi verso            dalla realtà del cambiamento, un perenne
l‟ingroup e dall‟altro lato a rendere manifesta      movimento di entrate ed uscite, separazioni,
la presenza di questo senso di appartenenza e        aggregazioni, che riguardano sia l‟individuo,
quindi l‟esistenza del gruppo. L‟avere qual-         nelle sue molteplici appartenenze ai gruppi,
che cosa di comune, anche sul piano mera-            nei suoi status e ruoli sociali, sia i gruppi di
mente        esteriore,     favorisce      infatti   cui la società si compone, anche in ambito
l‟identificazione reciproca tra i membri, con        sportivo. Per quanto riguarda il tema dello
demarcazione dagli altri gruppi e segna il           sviluppo del gruppo vari autori hanno propo-
momento di ingresso nel gruppo sportivo di           sto diversi modelli: al fine di analizzare i
un nuovo giocatore.                                  passaggi attraverso cui avviene la trasforma-
I riti di passaggio sono stati definiti da Van       zione di un collettivo di individui in squadra,
Gennep (1909) - che distingue riti prelimina-        riprendo quello a 5 stadi proposto, sulla base
ri, liminari, postliminari - come meccanismi         di un‟ampia e aggiornata rassegna della lette-
cerimoniali che hanno la funzione di guidare,        ratura, da Tuckman e Jensen (1977). Il tempo
controllare e regolamentare i cambiamenti di         necessario al passaggio da uno stadio ad un
ogni tipo degli individui e dei gruppi di cui        altro è vario; i diversi stadi non sono tappe
fanno parte. Questi riti hanno inoltre la fun-       obbligate, talvolta uno o più di essi possono
zione di mantenimento e rafforzamento della          essere saltati.
coesione interna del gruppo, che partecipa            Formazione (Forming): nella fase ini-
collettivamente al cerimoniale di ingresso.               ziale i membri familiarizzano, studiano
Un esempio è il forte simbolismo vigente in               punti di forza e debolezze reciproche, ve-
alcuni gruppi sportivi che richiede al nuovo              rificano se sono parte del gruppo, identi-

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    ficano il loro ruolo, comparano                       tarsi per gli sforzi, i miglioramenti e la
    l‟attenzione che il coach dedica a ciascu-            qualità della performance;
    no di loro; il gruppo individua i compiti.        Prestazione (Performing): i membri
    Ad esempio gli atleti confrontano la                  incanalano tutti gli sforzi per l‟obiettivo
    quantità di minuti in cui sono utilizzati             principale: il successo del team, ricorro-
    nelle partite, o durante i primi allenamen-           no al problem solving come processo di
    ti di una stagione gli atleti entrano in              gruppo, si aiutano reciprocamente, si
    modo significativo in competizione per                consolida l‟interazione e la cooperazione,
    occupare un ruolo da titolare. Questo                 volte al conseguimento degli obiettivi
    processo determina lo sviluppo di una                 comuni; il gruppo è orientato alla
    struttura definita, che in base alle posi-            performance. Fattori rilevanti: creare un
    zioni dei singoli membri influisce sulle              clima di collaborazione, eliminare la
    relazioni        interpersonali.      Fattori         competizione e l‟aggressività verso i
    rilevanti: la strategia di gioco deve coin-           compagni;
    volgere tutti, è importante ciò che accada        Aggiornamento (Adjourning): i mem-
    fin dal primo allenamento, o da prima                 bri diminuiscono i contatti tra loro, si ri-
    ancora se possibile. Gli allenatori e le al-          duce il senso di dipendenza reciproco,
    tre figure dello staff devono incoraggiare            avvertono di aver raggiunto l‟obiettivo
    la conoscenza tra i membri e                          comune, sono consapevoli che il compito
    un‟identificazione con la squadra, per fa-            del gruppo è finito. Questo momento
    vorire relazioni positive tra gli atleti;             sembra ripetersi ciclicamente nella realtà
   Conflitto (Storming): i membri attuano                sportiva, alla fine della stagione, quando
    atteggiamenti di resistenza al leader, ri-            si rivedono programmi societari e indivi-
    fiutano il controllo da parte del gruppo,             duali per ridefinire il gruppo per la sta-
    sono in conflitto con le richieste poste;             gione successiva. Possono prefigurarsi
    l‟emotività può portare a manifestazioni              dei tentativi di mantenere il gruppo (ad-
    di ostilità e a conflitti, ad esempio con liti        journing ottimistico) o la ricerca di solu-
    e discussioni tra atleti che si contendono            zioni esterne (adjourning pessimistico).
    un posto in squadra. Gli aspetti emozio-         Lo sport di squadra dipende dall‟interazione
    nali entrano in gioco nel trovare                e dall‟integrazione tra i singoli componenti
    l‟equilibrio tra i bisogni del singolo e del     della squadra, per questo lo psicologo dello
    gruppo; il gruppo comincia a fissare le          sport non può trascurare l‟individualità di
    prime regole di squadra. Fattori                 ciascun componente, ma deve sapere che “il
    rilevanti: il coach deve attuare un tipo di      tutto è più della somma delle parti”, ponendo
    comunicazione aperta, lo stress deve es-         l‟attenzione sulla struttura relazionale che si
    sere ridotto per ridurre l‟ostilità e evitare    sviluppa nel gruppo e si modifica
    che questa agitazione cresca a tal punto         nell‟interazione con l‟ambiente circostante, a
    da pregiudicare le interazioni di squadra;       seconda della fase che il gruppo stesso si
   Normativo (Norming): i membri sosti-             trova ad attraversare.
    tuiscono l‟ostilità con cooperazione e so-       In questo senso il gruppo emerge come una
    lidarietà, elaborano uno spiccato senso di       configurazione (cognitiva, affettiva, relazio-
    umiltà, si registra un aumento                   nale) dal legame dinamico di una pluralità
    dell‟interdipendenza e un rafforzamento          fondante se stessa, contemporaneamente,
    della coesione, i giocatori lavorano in-         come organizzazione mentale (sentimento di
    sieme e costituiscono una squadra unita.         appartenenza, vissuto) e come reticolo di re-
    Gli atleti nutrono un profondo senso di          lazioni (terreno comune da cui il gruppo vie-
    rispetto per gli altri, avvertono la stabilità   ne generato), che Foulkes definì matrice3.
    dei reciproci ruoli e la negoziazione di
    regole; il gruppo lavora per un obiettivo        3
                                                       In “Analisi terapeutica di gruppo” Foulkes definì la
    comune. Fattori rilevanti: complimen-            matrice come “l‟ipotetica trama di comunicazione e
                                                     relazioni in un dato gruppo (unità psicologica di ba-

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Proviamo a utilizzare le parole dell‟autore                   le dalla Gestalt della totalità del soggetto alla
inglese per definire alcuni dei concetti da lui               Gestalt del gruppo-come-un-tutto5.
introdotti e vediamo in che modo questo può                   Queste parole dell‟autore inglese sono sem-
essere utile per chi si occupa di gruppi spor-                pre rivolte al conduttore, ma potrebbero be-
tivi.                                                         nissimo trovarsi in un manuale, o essere pro-
Il fondamento della gruppoanalisi, enunciato                  nunciate in un corso per allenatori: “[...] Do-
da Foulkes, è il riconoscimento della natura                  vrebbe capire di che cosa ha bisogno il grup-
profondamente sociale della personalità                       po in ogni dato momento: incoraggiamento,
umana. I processi psicologici interattivi che                 rassicurazione o stimolo, fermezza o incita-
hanno luogo in un gruppo coinvolgono gli                      mento.” (Foulkes, 1948: p.140). Formulato
individui in modi diversi.4                                   da Marcello Lippi, nel corso di un‟intervista,
La relazione individuo-gruppo può essere                      il medesimo pensiero è tradotto così: “Ogni
descritta con il concetto gestaltico di figura-               allenatore ha le sue caratteristiche, ma tra i
sfondo: ciascuno può essere la figura sullo                   suoi compiti c‟è anche quello di essere un
sfondo dell‟altro, e questo dipende dalla po-                 po‟ psicologo. Leggere le situazioni, agire di
sizione dell‟osservatore. Il campo totale vie-                conseguenza. Penso all‟intervallo tra i due
ne paragonato a un puzzle tridimensionale e                   tempi: stai perdendo, la squadra gioca male
l‟individuo a una tessera di questo. Il gruppo                ed è sfiduciata. Il mister deve capire se è ne-
e l‟individuo sono fondamentalmente indivi-                   cessario arrabbiarsi, magari per suscitare una
sibili, eppure nello stesso tempo in interazio-               reazione forte, oppure usare toni pacati, per-
ne reciproca: ciascuno agisce da contenitore                  ché si rende conto che la squadra sta già
degli e per gli aspetti dell‟altro. Gli individui             dando il massimo, e allora alzare la voce sa-
personificano aspetti del gruppo, e il gruppo,                rebbe soltanto controproducente” (Salvetti,
o aspetti di questo, può contenere parti di                   2008).
ciascun individuo, come in un “ologramma”                     In entrambi i casi il gruppo è considerato
(Zinkin, 1987). Con questo cambio di pro-                     come un‟entità in se stessa, una matrice co-
spettiva l‟individuo e il contesto sociale che                mune all‟interno della quale si sviluppano
lo definisce non risultano separati, come dati                tutte le relazioni.6 Quindi il gruppo-come-un-
primari a partire dai quali studiare l‟altro, ma
sono biunivocamente collegati in modo ine-
                                                              5
stricabile. La dinamica individuo-gruppo va                     “L‟organismo sano funziona come un tutto e può es-
                                                              sere descritto come un sistema in equilibrio dinamico
vista in continua alternanza, in termini di fi-               [...], deve continuamente adattarsi, [...] agisce come se
gura-sfondo, e va collegata al processo grup-                 conoscesse il suo scopo e avesse la possibilità di sce-
pale inteso come rete relazionale (matrice                    gliere i mezzi con cui raggiungere questo scopo. [...]
dinamica) e ai processi transpersonali del                    Per prendere in considerazione questi fattori insieme
gruppo. In un certo modo possiamo afferma-                    [...] parliamo di “situazione totale”. Questo concetto è
                                                              presente fin dal primo libro di Foulkes in cui scrive:
re che Foulkes ha avuto una felice intuizione,                “[...] Il conduttore osserva e tratta sempre il gruppo-
come Kekulé nel caso dell‟anello benzenico,                   come-un-tutto. Non è un modo di dire, il gruppo è un
quando ha realizzato un passaggio concettua-                  organismo vivente, distinto dagli individui che lo
                                                              compongono. Ha umori e reazioni, uno spirito,
                                                              un‟atmosfera, un clima [...]. Si può dedurre il clima
                                                              dominante chiedendosi: Che cosa può o non può asso-
se), una trama di interrelazioni intrapsichiche, inter-       lutamente accadere in questo gruppo? A che cosa si
personali e transpersonali all‟interno della quale            potrebbe dare voce? Può prendere distanza dal gruppo
l‟individuo (unità biologica) è un punto nodale. È lo         chiedendosi: Cosa potrei dire in questa situazione o
sfondo comune condiviso che determina in ultima               cosa potrebbe non essere detto? È con il gruppo-
analisi il significato e l‟importanza di tutti gli eventi e   come-un-tutto che il conduttore è principalmente in
su cui poggiano tutte le comunicazioni e interpreta-          contatto ed egli esperisce i singoli membri all‟interno
zioni, verbali e non verbali” (Foulkes, 1964: p. 292).        del setting.” (Foulkes, 1948: p.140).
4                                                             6
  “Così come la mente dell‟individuo è un complesso             Come sosteneva Foulkes “è assiomatico che qualsia-
di processi interattivi (matrice personale), i processi       si cosa accada in un gruppo coinvolga il gruppo-
mentali interagiscono nel concerto del gruppo” (Foul-         come-un-tutto, oltre ogni suo singolo membro”
kes, 1973, corsivo mio).                                      (Foulkes, 1948: p. 49, corsivo mio).

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tutto può essere descritto in termini di sche-             giorni a sede unica in cui le migliori otto
mi, norme e sistemi di credenze condivisi, di              squadre d‟Italia si sfidano in partite di quarti
struttura, confini, ruoli e distinzioni di ruolo,          di finale, semifinale e finale scudetto. Sul ri-
di conflitti, di stadi di sviluppo, d‟umore e              sultato di 0 a 0 si verifica un rapido contro-
atmosfera. Nel gruppo sportivo, che possia-                piede della squadra siciliana dopo che il nu-
mo considerare alla pari di un gruppo-come-                mero 10 (nato in Brasile, ma tesserato come
un-tutto, rientra quindi quello che giocatori e            italobrasiliano, come molti altri protagonisti
allenatori definiscono “spirito di squadra”7               della partita) ha rubato palla e si invola verso
che consente, secondo Patrick De Maré, due                 la porta avversaria. Arrivato a 13 metri dalla
processi all‟interno del gruppo: crea dialogo              porta viene affrontato dall‟unico difensore
e si traduce nel passare la palla al compagno.             aostano (a parte il portiere) ed ha, sulla sua
Il linguaggio e lo scambio si realizzano a più             sinistra, l‟unico compagno italiano in campo
livelli e tra più di due interlocutori all‟interno         in quel momento di partita, completamente
della matrice di interazione, diventano una                libero di fronte alla porta, ma preferisce cal-
forma di comportamento, un modo di rivol-                  ciare malamente piuttosto che fare l‟assist.
gersi all‟esperienza anche dentro e oltre la si-           Ovviamente la mia lettura della situazione
tuazione, un modo di trasformare                           può non essere l‟unica, e può essere sbaglia-
l‟esperienza nel gruppo. Il campo relazionale              ta, ma anche nel resto della partita la circola-
che si origina tra i membri del gruppo si sno-             zione di palla della squadra siciliana si è
da tra svariati luoghi fisici, quali ad esempio            svolta principalmente tra i tre giocatori italo-
lo spogliatoio, il campo di gioco, il pullman              brasiliani, maggiormente dotati tecnicamen-
delle trasferte, l‟albergo e utilizza di conse-            te, palesando un‟evidente mancanza di fidu-
guenza differenti canali di comunicazione,                 cia e comunicazione nei confronti dei com-
ma fa parte di quello che Foulkes definiva                 pagni italiani. Ironia della sorte ha voluto che
matrice del gruppo (con la sua funzione per-               il gol che ha sbloccato e indirizzato la partita
sonale, interpersonale e transpersonale), cioè             in favore dell‟Aosta sia nato da una trama
un campo multipersonale nel quale gli ogget-               corale, in cui la comunicazione-il passaggio
ti (ad esempio il pallone) sono presenti e si              ha coinvolto tutti i giocatori in campo e ha
scambiano, mentre i soggetti interagiscono e               portato alla segnatura il giocatore italiano,
si trasformano.8                                           posizionato, in quel frangente di gioco, sul
A questo proposito vorrei descrivere un epi-               secondo palo della porta avversaria per una
sodio di cui sono stato spettatore nella finale            facile correzione in porta, su passaggio di un
scudetto Juniores di calcio a 5, nel corso del-            giocatore nato in Brasile.
la stagione 2007-2008, tra Aosta e Augusta.                La mancata attivazione o la presenza di
La partita è stata disputata ad Aosta, a con-              un‟ostruzione nella struttura nodale alla base
clusione di una lunga stagione che dopo le                 dell‟integrazione sociale della squadra sici-
fasi regionali si accedne nel corso della Final            liana ha comportato il mancato utilizzo
Eight scudetto: una manifestazione di tre                  dell‟elemento di scambio, il passaggio, tra i
                                                           compagni di squadra, mentre la stessa cosa
                                                           non si è ripetuta per la squadra aostana. Sulla
7
  Secondo Patrick De Maré questo fattore emerge co-        base della rete comunicazionale costruita nel
me “entità separata quando un individuo si separa da
                                                           tempo dai membri del gruppo si sviluppa una
quella particolare squadra. Fintantoché la psiche del
singolo individuo fa parte della matrice della squadra,    forma di organizzazione psicologica fondata
essa rimane attaccata alla squadra [...], solo dopo può    su esperienze, relazioni e comprensioni reci-
essere utilizzata sotto forma di ricordo in squadre suc-   proche che fonda la “psiche di gruppo”9, che
cessive” (De Maré, 1996).                                  non aveva probabilmente ricevuto la neces-
8
  E “io posso scambiare qualcosa con te solo se c‟è
                                                           saria attenzione nel gruppo dell‟Augusta.
una certa fiducia, se esiste una possibilità di comuni-
cazione reciproca, una compatibilità tra ciò che io do
                                                           9
a te (il pallone) e ciò che tu dai a me (la migliore po-     Termine che Foulkes utilizzò prima di introdurre il
sizione per proseguire l’azione di squadra)” (Zinkin,      concetto di matrice, prendendolo in prestito da Helen
1996, corsivo mio).                                        Jennings, una collega di Jacob Levy Moreno.

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La storia comune delle relazioni interperso-                di nella memoria come qualcosa di rigido e
nali sviluppate nel gruppo, e il tentativo co-              non fluidificato.
mune di dare significato al lavoro compiuto                 Proviamo a fare un esempio prendendo in
insieme, concorrono alla costruzione di un                  osservazione una dinamica di gruppo che ha
gruppo coeso. La coesione10 del gruppo è                    visto protagonista la Nazionale Italiana di
determinata dal campo totale di forze e di                  calcio durante la preparazione ad Euro
confini che agisce sui membri per farli                     200812. In un banale contrasto con Chiellini,
restare insieme (Festinger, Schacter & Back,                dopo appena mezz‟ora dall‟inizio del primo
1950). Consiste nel grado di unione o nella                 allenamento, Cannavaro si lesiona parzial-
resistenza del gruppo alla sua distruzione: è               mente i legamenti della caviglia sinistra. Nel-
un processo dinamico che riflette la tendenza               la concitazione dei momenti successivi
a stare/lavorare insieme e a rimanere uniti,                all‟episodio Chiellini si rialza e spiega la di-
per raggiungere gli obiettivi stabiliti. È que-             namica dello scontro all‟allenatore Donado-
sto processo a instaurare un senso più pro-                 ni, poi la mima al compagno di club Del Pie-
fondo di coerenza, conscia e inconscia, che                 ro, quasi a voler essere tranquillizzato e con-
credo sia intrinseco al concetto di gruppo-                 fortato. Dopo quasi trenta minuti, necessari
come-un-tutto. Lo psicologo sportivo si trova               per portare i primi soccorsi e trasportare in
ad essere osservatore e mediatore di queste                 barella       Cannavaro        sull‟ambulanza,
dinamiche, catalizzatore di un processo di                  l‟allenamento riprende. Non viene preso in
cambiamento in atto, o facilitatore nel risol-              considerazione quanto tutti hanno pensato,
vere conflitti, non eliminandoli, negandoli o               non viene detto cioè che ora sarà più difficile
facendo finta che non ci siano, ma identifi-                sognare la grande impresa agli Europei, sen-
candoli per poterli poi affrontare, evitando la             za la presenza in campo e nello spogliatoio
strutturazione di blocchi e paralisi all‟interno            di uno dei leader, se non il leader, il capitano
della rete relazionale. Un concetto simile è                che ha alzato la coppa del mondo a Berlino
espresso da Correale (1998) che descrive                    due anni prima. Nelle dichiarazioni dopo
come “ipertrofia della memoria” la situazio-                l‟infortunio Cannavaro si dimostra partico-
ne in cui i gruppi sono “soggetti alla forma-               larmente attento al gruppo-squadra, deciden-
zione di ricordi rigidi e pietrificati che osta-            do di restare comunque e seguire da vicino i
colano la nascita e l‟affermazione di nuove                 suoi compagni, Chiellini compreso.13
operazioni mentali”11. Lo stesso concetto                   In data 4 giugno, il giorno dopo l‟infortunio
può essere espresso usando le parole di Ga-                 di Cannavaro, un altro episodio di tensione
burri (1993) che introduce la nozione di “re-               viene riportato dai giornali.14 Protagonisti
sti non elaborati”, esperienze relazionali, in-             Cassano e Chiellini: il primo si è arrabbiato
dividuali e gruppali, legate cioè a rapporti tra            per un entrata in scivolata dura, gesticolando
singoli o in gruppo allargato, che non trova-               platealmente contro il difensore, accusando il
no adeguata elaborazione e rimangono quin-                  compagno di volere fare male a tutti, “non te
                                                            ne è bastato uno” con chiaro riferimento
                                                            all‟infortunio del capitano. Interviene
                                                            l‟allenatore Donadoni che richiama Cassano,
10
    Il termine coesione deriva dal latino “cohaesus”,
participio passato di “cohaerēre”, tra i cui significati
                                                            12
c‟è quello di essere unito, congiunto, connesso, stret-         “La resa del capitano. Caviglia ko, Cannavaro ab-
tamente legato, quindi non deve sorprendere se viene        bandona la Nazionale. Azzurri sotto choc” (Ansaldo,
utilizzato per descrivere la tendenza dei membri dei        La Stampa, 3 giugno 2008).
                                                            13
gruppi a stare insieme e rimanere uniti.                       Ecco le dichiarazioni di Cannavaro: “Non ha colpe.
11
   Così alcuni eventi tendono a irrigidirsi, quasi a pie-   Giorgio è un ragazzo eccezionale, è a pezzi, ho dovu-
trificarsi nel patrimonio collettivo di ricordi, secondo    to consolarlo perchè se no invece di uno, perdiamo
modalità “vischiose” e scarsamente modificabili e di-       due giocatori.”(Nicita, La Gazzetta dello Sport, 4 giu-
vengono consolidati, irrigiditi, “al punto da avere per-    gno 2008).
                                                            14
so la possibilità di sprigionare significati e subire mo-      “Entrata di Chiellini, Cassano s‟infuria. Il fantasista
dificazioni o interpretazioni alternative” (Correale,       accusa: Vuoi far male a tutti?” (Nicita, la Gazzetta
1998).                                                      dello Sport, 4 giugno 2008).

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senza alzare la voce: “Antonio zitto, Antonio              fare questo l‟allenatore deve possedere la ca-
basta, Antonio è finito”. Nicita chiude                    pacità di gestire molte componenti, come la
l‟articolo sottolineando il momento psicolo-               pianificazione degli obiettivi (goal setting),
gico difficile per Chiellini, nonostante Can-              la motivazione degli atleti, la distribuzione
navaro l‟abbia scagionato, e suggerisce a                  dei ruoli all‟interno del gruppo e la capacità
Donadoni la frase di San Filippo Neri “state               di insegnare. Per un allenatore è importante
buoni se potete”. E l‟intervento di Donadoni               lavorare per trovare degli equilibri, sia a li-
con     Cassano      prima     di   riprendere             vello tattico, sia a livello gruppale al fine di
l‟allenamento ha seguito questa strada, ma                 realizzare anche un bilanciamento tra indivi-
non ha permesso di prendere consapevolezza                 dualismo e gioco di squadra. Si tratta di met-
e affrontare il conflitto15. Così le tensioni              tere al servizio della squadra le capacità del
che si possono verificare in un gruppo spor-               singolo e la naturale tendenza del giocatore a
tivo, se non vengono affrontate e gestite, se              volerle dimostrare con l‟azione individuale.
non viene garantito uno spazio in cui poter                Potremmo utilizzare una similitudine tra la
esprimere ed elaborare quanto pensato e non-               squadra e il gruppo jazz, in cui tutti suonano
detto allora il conflitto può emergere, anche              la stessa musica, ma c‟è l‟assolo. L‟assolo
in modo violento ed esplosivo come                         viene però preparato dalla squadra, non risul-
nell‟esempio.                                              ta una voce fuori dal coro: il talento indivi-
                                                           duale è cioè inserito in una melodia comune
Lo psicologo dello sport: lavorare                         (Foulkes parlava di concerto del gruppo). In
                                                           un gruppo ben equilibrato le individualità
in gruppo, lavorare con il gruppo                          non vengono annullate, ma sono riconosciute
                                                           sulla base dei ruoli che sono definiti e asse-
1. Il lavoro in gruppo: lo psicologo                       gnati all‟interno del gruppo e che determina-
all’interno dello staff tecnico                            no ad esempio il tempo di utilizzo del gioca-
                                                           tore nella competizione o la gerarchia per ti-
La massima prestazione della squadra è la ri-              rare un calcio di rigore. Il rispetto di questa
sultante di una complessa interazione di una               suddivisione di compiti in base ai ruoli con-
serie di fattori quali l‟abilità tecnica, le carat-        sente ad ogni giocatore di moltiplicare il
teristiche fisiche e psicologiche degli atleti, il         proprio contributo, e non semplicemente di
contesto in cui si svolge la gara, il rapporto             sommarlo a quello dei suoi compagni, pro-
tra atleti e allenatore, l‟equilibrio emozionale           prio in ragione della strutturazione della
che quest‟interazione genera nei singoli (gio-             squadra come un gruppo coeso, che esalta le
catori ed allenatore) e nel gruppo-come-un-                qualità dei singoli. Questo lavoro è svolto at-
tutto. La funzione principale dell‟allenatore è            traverso la definizione dei ruoli, ma anche a
“quella di riconoscere e utilizzare le risorse a           livello di comunicazione, sia dentro che fuori
disposizione e usare saggiamente il tempo                  dal campo, sia a livello verbale che a livello
per portare gli atleti ai massimi livelli di pre-          di scambio e di passaggio del pallone. Coin-
stazione” (Giovannini & Savoia, 2002). Per                 volgere e valorizzare i giocatori, e renderli
                                                           consapevoli del potenziale del gruppo, aiuta i
15
                                                           singoli a riconoscere il valore aggiunto della
   “Non essendo stati adeguatamente commentati, di-
                                                           squadra e favorisce il pensare in termini di
scussi ed elaborati collettivamente questi resti si de-
positano nel gruppo e diventano ricordi rigidi e bloc-     noi. Non è cioè necessariamente il talento dei
cati, immaginativamente e intellettivamente poveri,        giocatori a fare di un gruppo una grande
ma affettivamente molto carichi, perchè non sono stati     squadra, quanto il modo in cui il talento è
oggetto di elaborazione”. Come sostiene Kaës: “il no-      combinato16.
stro lavoro è anche quello di dare significato e forme
di rappresentazione al non-detto e agito nelle relazioni
(istituzionali), per evitare che questo materiale pre-
                                                           16
conscio ritorni - come scrive anche Correale - in mo-         “Il talento individuale vince le partite, il lavoro del-
do confuso, mescolando livelli psichici ed altri ordini    la squadra fa vincere il campionato” (Michael Jordan,
di realtà senza consapevolezza” (Correale, 1998).          citato in Weinberg & Gould, 1995).

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Nel calcio, e in modo ancora maggiore nel                  professionisti che fanno parte dello staff tec-
futsal17, i ruoli per quanto definiti e finalizza-         nico, impostando il lavoro in modo sinergico
ti al compito, mantengono in situazioni di                 e fondandolo su comunicazione e collabora-
gioco una certa variabilità, perfino                       zione, rappresenta il modo migliore per af-
un‟interscambiabilità in funzione delle esi-               frontare la complessità e l‟intreccio delle va-
genze tattiche o strategiche (es. punizioni e              riabili che si presentano in ambito sporti-
calci d‟angolo in fase offensiva con i difen-              vo18. In questo senso il contributo dello psi-
sori a saltare in area avversaria o difensiva              cologo è quello di fornire uno spazio di
con l‟attaccante forte di testa a staccare nella           ascolto e di elaborazione, importante per fa-
zone del primo palo o in marcatura). Nel                   vorire la riflessione su cosa non ha funziona-
futsal è utilizzata la figura precedentemente              to, su come migliorare la pianificazione delle
codificata nel corso degli allenamenti (fase               attività di allenamento e competizione.
normativa) di un giocatore con compiti ben                 All‟interno dello staff deve inoltre maturare
precisi (portiere di movimento nel futsal)                 la coscienza di un‟identità collettiva, neces-
sulla base di caratteristiche ben precise (pre-            saria per poter pianificare il lavoro con la
cisione e potenza nel tiro da lontano, abilità             squadra, a partire dal progetto comune e
nel fare “girare la palla”, maggiore intelli-              condiviso, lavorando sulla base di una reci-
genza tattica, migliore esecuzione dei movi-               proca collaborazione e di una continua co-
menti, rapidità, destrezza, abilità tecnica). In           municazione.
questo modo il giocatore incaricato entra in               Nella stagione 2003/2004 alcune squadre dei
campo motivato dopo aver aspettato con fi-                 maggiori campionati di calcio al mondo,
ducia il suo turno. Ai recenti Campionati del              l‟Huracan in Argentina, il Rayo Vallecano in
Mondo di Futsal (disputati in Brasile                      Spagna e il Sunderland in Inghilterra hanno
nell‟ottobre 2008), Franklin, il secondo por-              contattato uno psicologo dello sport per evi-
tiere della Nazionale Brasiliana, è stato de-              tare la retrocessione (Roffé, 2003). Come
terminante, subentrando a Thiago, il titolare,             spesso accade in queste situazioni, quando
per neutralizzare i rigori della finale del tor-           l‟intervento di uno psicologo avviene in ma-
neo. In questo caso il suo ruolo era molto                 niera non continuativa, limitandosi ad essere
ben definito dall‟allenatore ed accettato da               una consulenza nelle situazioni problemati-
Franklin, che ha aspettato per tutto il torneo             che, il risultato è lo stesso: le tre squadre non
di giocare, e grazie alle sue capacità di para-            sono riuscite a recuperare posizioni nel finale
rigori si è poi rivelato decisivo.                         di stagione e sono scese di categoria. I limiti
                                                           di un intervento psicologico di questo tipo
1.1 Lo Staff tecnico come gruppo di la-                    sono legati alla mancata conoscenza del con-
voro                                                       testo in cui si interviene, ed al fatto che lo
                                                           psicologo potrebbe necessitare di un periodo
Allenatori, preparatori atletici, psicologi del-
                                                           per conoscere lo sport e le dinamiche ad esso
lo sport sono professionisti che si sono spe-
                                                           legate. L‟intervento dello psicologo dello
cializzati nell‟allenamento di abilità specifi-
                                                           sport deve essere pianificato sulla base di un
che, differenti ma tutte in eguale misura ne-
                                                           progetto con obiettivi a medio e/o lungo ter-
cessarie, per consentire al gruppo di raggiun-
                                                           mine, definiti in accordo con l‟allenatore,
gere la massima prestazione. La tattica, le
capacità tecniche e le strategie di gioco sono
competenza dell‟allenatore e molto spesso
sono privilegiate a discapito dell‟aspetto psi-
cologico. Poter integrare il lavoro dei diversi            18
                                                               Roffé ricorda le parole usate dall‟allenatore nel
                                                           progettare l‟intervento interdisciplinare dello staff
                                                           dell‟Argentina, che stava preparando la squadra ai
17
  Futsal è il termine con cui la FIFA definisce lo sport   Campionati del Mondo Under 20 del 2001: “Allenare
di squadra conosciuto in Italia come calcio a 5. Il ter-   la mente fa la differenza ad alti livelli, per ottimizzare
mine è l‟abbreviazione del portoghese “futebol de sa-      il rendimento sportivo. Il tuo risultato è il nostro risul-
lao”, e dello spagnolo “futbol sala”.                      tato” (Roffé, 2003).

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che prevede l‟inserimento dello psicologo                    Come ricorda Ucha (1994) “lo psicologo non
all‟interno di un “gruppo di lavoro”19.                      decide i risultati della squadra”, ma deve fa-
Quando, invece, l‟urgenza e la necessità di                  vorire il benessere dei giocatori per consenti-
trovare risultati in breve tempo diventano il                re alla squadra di esprimersi al meglio22. Lo
motivo per cui ci si rivolge allo psicologo, il              psicologo ha la possibilità di intaccare il la-
rischio è quello di limitare il lavoro                       voro dell‟allenatore rispetto alla gestione del-
all‟ambito motivazionale, senza peraltro aver                la squadra, offrendo uno spazio per riflettere
avuto il tempo necessario per svolgere la fase               sul proprio operato, sulla bontà e sull‟effica-
di osservazione e valutazione del gruppo. E                  cia delle scelte, concentrandosi sulle proprie
questi episodi contribuiscono a rallentare                   capacità di risoluzione dei problemi e sulla
l‟affermazione della psicologia nello sport,                 modalità di gestione delle dinamiche di
trasmettendo un‟immagine riduttiva e impo-                   gruppo. Si tratta cioè di offrire la possibilità
verita del contributo scientifico che invece                 di spostare l‟attenzione da un problema
potrebbe fornire. Rischio ancora più grave è                 esterno (la preparazione dell‟allenamento,
contribuire a rinforzare la tendenza che ac-                 l‟analisi delle partite) ad aspetti che concer-
comuna molti giocatori di affidarsi al pensie-               nono le emozioni e le relazioni con i membri
ro magico (in alcuni casi anche di tipo reli-                del gruppo.
gioso), come testimoniato da un giocatore                    Se è vero che alcuni allenatori continuano a
dell‟Huracan.20 Lo psicologo non deve farsi                  vedere come “pericolosa” e “minacciosa” la
travolgere dalla fretta e non deve presentarsi               figura dello psicologo, utilizzabile tutt‟al più
come un mago o un risolutore di problemi,                    a livello di formazione, al fine di non perdere
consapevole di lavorare in un “campo” go-                    il controllo nella gestione della squadra, è
vernato dall‟urgenza di vincere, in cui                      anche vero che questo atteggiamento rivela
l‟importanza del risultato prevale sulla pre-                l‟incapacità di intravedere la possibilità di
stazione, in cui l‟unica cosa importante è la                collaborazione e di lavoro in sinergia tra
vittoria, non importa come essa venga otte-                  queste figure, dimenticando che lo psicologo
nuta. Roffé sottolinea come “Accettare di in-                può essere una risorsa nella gestione della
tervenire in queste situazioni di urgenza, in                squadra. Lo psicologo deve provare a spiega-
cui non c‟è il tempo per condurre la fase dia-               re in modo più dettagliato quale sapere e
gnostica è condannarsi fin dall‟inizio al fal-
limento, rinunciando alla possibilità di pen-
                                                             il contatto con esse ed eliminarle, condurrà ad una di-
sare”21 (Roffé, 2003).                                       storsione, o ancor peggio ad una negazione della per-
                                                             cezione degli eventi che stanno accadendo e, conse-
19
   Un gruppo si configura come “gruppo di lavoro”            guentemente, ad una inadeguata esperienza per affron-
nel momento in cui si sviluppa l‟integrazione dei suoi       tarle. Una persona avrà maggiori possibilità di riuscita
legami psicologici, delle uguaglianze e delle differen-      nei progetti e nella soluzione delle difficoltà che in-
ze (Quaglino, Casagrande & Castellano, 1992). Pos-           contrerà se avrà una buona capacità per pensare. Que-
siamo invece definire il “lavoro di gruppo” come             sto è indissociabile da una ragionevole condizione di
l‟espressione dell‟azione del gruppo di lavoro, che in-      sopportare situazioni frustranti e di convivere con le
clude la pianificazione del compito, il suo svolgimen-       proprie emozioni, per quanto possono essere intense e
to, la gestione della relazione tra i ruoli e non si esau-   penose in un dato momento della vita. Lo sviluppo di
risce, di conseguenza, alla semplice esecuzione di un        questa capacità può evitare che ci si trovi in difficoltà
compito.)                                                    dopo: non distorcendo la percezione, potrà accorgersi
20
   “Se serve per vincere ben venga uno psicologo, uno        prima che sia tardi delle distorsioni nella lettura della
stregone o qualcuno mandato dal cielo” (Roffé, 2003)         realtà ed intervenire.
21                                                           22
   Pensare, qui, non è sinonimo di ragionare, è piutto-          “Il lavoro dello psicologo è un lavoro silenzioso,
sto una condizione indissociabile della capacità di tol-     mantenere il basso profilo è una delle regole da rispet-
lerare le frustrazioni e l‟emozioni associate ai vissuti     tare per essere efficaci e per ridurre l‟immagine dello
di questi. Pensare implica la possibilità di negoziare       psicologo come risolutore magico dei problemi della
con le proprie emozioni nel controllarle in modo da          squadra. Non si vince grazie allo psicologo, non si
permettere un‟osservazione sufficientemente realista         perde a causa dello psicologo: lo psicologo contribui-
dei fatti che stiamo vivendo. In caso contrario,             sce come le altre figure svolgendo una parte del lavo-
l‟intolleranza alle emozioni conseguenti alle situazio-      ro, necessario per raggiungere l’obiettivo, ma solo
ni che ci sovrastano porterà ad un tentativo di evitare      una parte” (Roffé, 2001, corsivo mio).

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quale saper fare possono essere messi a di-                  riguarda il ruolo di ogni singolo professioni-
sposizione degli allenatori e dell‟ambiente                  sta e il suo rapporto con il gruppo.
sportivo in generale. E dall‟altra parte gli al-             Lavorare in gruppo è un dato di realtà con
lenatori devono provare ad abbandonare la                    cui il tecnico si trova a fare i conti, dovendo
convinzione che la figura dello psicologo                    superare quella tendenza all‟individualismo
possa entrare in competizione con la propria,                (inteso come senso di autosufficienza nei
dal momento che queste due figure instaura-                  confronti del proprio compito) che caratte-
no un rapporto di confronto e di scambio, in                 rizza in gran parte la categoria.
cui sono chiare e definite le reciproche aspet-              La capacità di lavorare in gruppo con le altre
tative e in cui il lavoro sinergico dello staff              figure dello staff richiede competenze speci-
tecnico potrà avvantaggiarsi del contributo                  fiche che il singolo professionista deve pos-
della psicologia. Significa cioè trasformare                 sedere/sviluppare: ognuno deve fare esatta-
quello che appare un limite, un timore, in                   mente quanto è stato deciso insieme, ciascun
una possibilità.23 La nuova frontiera, il nuo-               membro si aspetta certe azioni sulla base del
vo limite su cui lavorare sembra proprio es-                 ruolo assegnato. Il successo individuale e il
sere il “lavoro di gruppo” (Quaglino, Casa-                  successo del gruppo sono la stessa cosa, ogni
grande & Castellano, 1992) all‟interno dello                 ruolo, considerato come nodo di una rete, è
staff tecnico. All‟interno di questo articolo                equivalente.
vengono presentati due progetti di interven-
to, con l‟intenzione di fare luce sul contribu-              Destinatari:
to che lo psicologo dello sport può fornire                  I componenti dello staff tecnico e i dirigenti
all‟interno della squadra sportiva. Il primo                 della società sportiva, cioè quelle figure la
progetto di intervento psicologico si rivolge                cui professionalità implica competenze rela-
allo staff tecnico e ai dirigenti della squadra              zionali per quanto riguarda ad esempio la ge-
sportiva, figure la cui professionalità implica              stione degli individui, delle relazioni
competenze relazionali.                                      all‟interno del gruppo sportivo (squadra e
                                                             staff tecnico) e della società.
1.2 Progetto di intervento psicologico
su staff tecnico e dirigenti della società                   Obiettivi:
sportiva                                                     - Fornire un contributo nei rilevamenti sul
                                                             gioco e sui giocatori (lo scout delle partite),
Premessa:
                                                             mediante strumenti per una lettura psicologi-
I cambiamenti che lo sport sta vivendo
                                                             ca gruppale degli episodi di gioco;
nell‟ultimo periodo e la complessità delle va-
                                                             - Aiutare allenatori e preparatori nella defini-
riabili in gioco hanno portato i professionisti
                                                             zione degli obiettivi dei singoli e della squa-
dello staff tecnico, in primis l‟allenatore, a
                                                             dra e nella gestione degli aspetti motivazio-
dover assumere competenze relazionali sem-
                                                             nali ;
pre più ampie e complesse. Lo “stare in
                                                             - Gestione condivisa dei casi più complicati
gruppo”, il relazionarsi con gli atleti e con le
                                                             (recupero infortuni, giocatori che non accet-
altre figure dello staff sono oggetto di di-
                                                             tano la panchina, svolgendo un‟azione pre-
scussione nel mondo dello sport per quanto
                                                             ventiva su possibili conflitti all‟interno della
                                                             squadra);
                                                             - Acquisizione di competenze professionali,
23
   Come afferma Velasco (2004): “Il problema è cosa          relazionali, gruppali;
significa vincere. La prima e la più importante vitto-       - Sviluppo della capacità di lettura delle di-
ria che propongo ai giocatori, e che mi pongo io stes-       namiche gruppali e istituzionali;
so, è battere un nemico terribile, anche perché si na-
                                                             - Miglioramento delle capacità di svolgere
sconde, anche perché noi non lo vogliamo mai affron-
tare, che di solito ci fa più paura dell‟avversario più      specifici compiti attraverso il lavoro di grup-
forte. E questo avversario sono i nostri difetti, i nostri   po/in equipe;
limiti, le cose che non ci vengono bene, che non ci
piacciono”.

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- Elaborare situazioni gruppali, capacità di       riunioni durante le trasferte e/o i ritiri, prefe-
gestire la complessità legata al raggiungi-        ribilmente curando nella scelta del luogo una
mento degli obiettivi e l‟efficacia organizza-     zona protetta da eccessive presenze esterne.
tiva;                                              Risultati attesi:
- Facilitare la comunicazione e lo scambio di      Gli interventi realizzati con tecniche di con-
informazioni tra le varie figure dell‟équipe;      duzione attiva sono realizzati al fine di atti-
- Sviluppo delle capacità di pensare e realiz-     vare la comunicazione e le relazioni interper-
zare progetti formativi, e di coordinare la ge-    sonali all‟interno dello staff tecnico, per po-
stione e lo svolgimento dei progetti realizza-     ter impostare proficuamente il “lavoro di
ti;                                                gruppo” e l‟integrazione delle diverse figure
- Fornire all‟allenatore (e alle altre figure)     professionali, contribuendo inoltre alla chia-
uno spazio per pensare, uno spazio per met-        rificazione degli obiettivi organizzati-
tere quanto non si riesce ad elaborare, un         vi/societari e dei ruoli dei singoli professio-
contenitore per lasciare emozioni intense do-      nisti dello staff tecnico.
po una sconfitta in un periodo di crisi al fine    L‟intervento si propone anche di sviluppare
di non pregiudicare i rapporti di lavoro nello     conoscenze che riguardano aspetti metodo-
staff tecnico;                                     logici      e     didattici,    cioè      relative
- Contenimento ed elaborazione dei conflitti       all‟apprendimento di strumenti di lettura del-
all‟interno delle dinamiche del gruppo di la-      le dinamiche dell‟ambito organizzativo e le
voro (eventuale ridefinizione dei ruoli, ridu-     competenze        trasversali    (comunicativo-
zione del conflitto e del burnout);                relazionali) necessarie per lavorare come
                                                   équipe.
Metodologia:                                       Un risultato importante appare l‟acquisizione
gruppo di lavoro (compiti operativi eterocen-      della capacità di pensare la complessità delle
trati), tecniche di conduzione attiva per favo-    dinamiche gruppali in rapporto alle emozio-
rire mediante il lavoro a coppie e piccoli         ni, alle relazioni e alle risonanze istituzionali
gruppi un clima più favorevole; lavorando ad       (sia sul piano intrapsichico, inteso come ruo-
esempio sulla cristallizzazione delle dinami-      lo e identità professionale che sul piano in-
che di ruolo, attraverso la sociometria (Mo-       tragruppo: dinamiche e risonanza).
reno, 1980), anche per migliorare le dinami-       Infine appare importante sottolineare come
che dello staff tecnico, facilitare la creazione   l‟aver acquisito la consapevolezza delle pro-
e il funzionamento di un gruppo di lavoro          prie modalità di stare e lavorare in gruppo e
(Quaglino, Casagrande & Castellano 1992).          l‟aver appreso nuove conoscenze teoriche e
La conduzione attiva può inoltre favorire il       un nuovo metodo per lavorare con il gruppo
processo gruppale, offrendo nuovi strumenti        di giocatori consente alle figure dello staff
che hanno come scopo quello di agevolare il        tecnico una migliore gestione condivisa della
processo interpersonale, di comunicazione e        squadra, in particolare delle dinamiche grup-
scambio all‟interno dell‟équipe tecnica.           pali in vista di un miglioramento delle pre-
                                                   stazioni della squadra stessa.
Durata:                                            L‟approccio alla complessità richiede una
il progetto si svilupperà nel corso dell‟intera    formazione continua, in itinere, che nel caso
stagione agonistica, prenderà il via durante la    dello staff tecnico interdisciplinare se con-
fase di preparazione al campionato e verrà         dotta “in” gruppo ha il vantaggio di consenti-
mantenuto nel corso della stagione con in-         re l‟acquisizione di un linguaggio comune,
contri regolari, mentre a fine della stagione si   oltre ad operare un lavoro di costruzione e
svolgerà un lavoro di valutazione dell‟attività    ricostruzione di reti che rende più facile ed
proposta.                                          immediata l‟integrazione di competenze e
Luogo di svolgimento:                              formazione diverse, con l‟obiettivo di favori-
gli incontri si realizzeranno prevalentemente      re il “lavoro di gruppo” dell‟équipe, intesa
al campo di allenamento, nelle sale per le

IJPE 2016, vol. VIII (1)                                                            ISSN 2035-4630
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come “gruppo di lavoro” (Quaglino, Casa-                    Non sempre però gli allenatori riescono a
grande & Castellano 1992).                                  leggere i sottili ronzii che si trasformeranno
                                                            successivamente in quel rumore e in quella
2. Il lavoro con il gruppo                                  sofferenza, espressione di malfunzionamenti
                                                            nella relazione (o in patologie della stessa)
La squadra sportiva può essere definita un
                                                            che i giornalisti sportivi chiamano “problemi
piccolo gruppo orientato al compito e alla
                                                            di spogliatoio”. Ecco che lo psicologo oltre a
prestazione, i cui membri sono interdipen-
                                                            svelare con un certo anticipo le dinamiche
denti, si mettono al servizio del collettivo per
                                                            del gruppo può essere quello spazio terzo,
raggiungere un obiettivo comune, condiviso.
                                                            utile all‟allenatore per riflettere sulle deci-
Come utilizzare a favore della squadra
                                                            sioni da prendere nella gestione del gruppo.
l‟apporto dei singoli? Come costruire un
                                                            Per provare a riannodare quel filo25 perduto
gruppo coeso in grado di esprimere un gioco
                                                            il lavoro deve concentrarsi sulla coesione e
di squadra?
                                                            sullo spirito di squadra, la “chiave del suc-
Episodi che mostrano la coesione della squa-
                                                            cesso” (Velasco, 2004). La costruzione di
dra sono ad esempio i festeggiamenti dopo
                                                            una squadra inizia dall‟avere chiaro
un gol, la capacità della squadra di resistere
                                                            l‟obiettivo da raggiungere ed il secondo pas-
all‟avversario con un giocatore in meno dopo
                                                            so è quello di avere un gioco ben delineato e
un‟espulsione, la capacità di reagire in mo-
                                                            conosciuto da tutti, sulla base di una metodo-
menti difficili nel corso della stagione ritro-
                                                            logia, uno stile di lavoro e di gioco condiviso
vando il gioco di squadra o nel corso di una
                                                            da allenatore e giocatori. La tecnica dei sin-
partita aiutando i compagni in difficoltà in
                                                            goli atleti, le loro capacità sono la base di
fase di marcatura. Ogni membro deve essere
                                                            partenza, lo strumento, ma l‟essenza risiede
infatti disposto a “sacrificare” qualcosa di
                                                            nel creare un gioco di squadra, un sistema
personale per il gruppo, gli obiettivi devono
                                                            tattico che permetta di mettere in evidenza i
essere condivisi ed il clima della squadra si
                                                            pregi dei singoli, nasconderne i difetti e, con-
deve caratterizzare per il supporto fornito ai
                                                            temporaneamente, sottolineare i difetti
compagni di squadra e all‟allenatore. Così ad
                                                            dell‟avversario e limitarne i pregi. Tramite il
esempio i giocatori infortunati durante il pe-
                                                            gioco collettivo si riesce a far emergere il
riodo di recupero o gli atleti che non riesco-
                                                            meglio di ognuno, sopperendo ai suoi difetti
no ad esprimersi in un certo momento della
                                                            con le doti di un altro. Va aggiunta però una
stagione necessitano di ricevere il supporto
                                                            distinzione importante: squadra e gruppo non
degli altri componenti del gruppo. O ancora
                                                            sono la stessa cosa, e non vanno confusi.
possiamo utilizzare come esempio queste di-
                                                            Il gruppo è l‟elemento alla base della squa-
chiarazioni di Prandelli, che fanno in parte
                                                            dra. Il gruppo si forma svolgendo un‟attività
trasparire quello che è avvenuto all‟interno
                                                            in comune, è un‟entità propria: ciò significa
dello spogliatoio della Fiorentina, episodi
                                                            che il suo elemento distintivo non deriva dal-
che spesso rimangono privati, e quindi rap-
                                                            la somma delle caratteristiche degli individui
presentano materiale prezioso: notizia per il
                                                            che lo compongono, ma bisogna ricercarlo
giornalista, ma anche episodio da cui filtrano
                                                            nelle dinamiche che si creano al suo interno.
le dinamiche di un gruppo24.

                                                            noda un filo perso: quello del gruppo.” (Dalla Vite, La
24
   L‟intento del tecnico è di ottenere una risposta dalla   Gazzetta dello Sport, 27 settembre 2008).
                                                            25
squadra: “Dobbiamo ricordarci chi eravamo, come la             L‟etimologia della parola “gruppo” richiama alla
Fiorentina è arrivata fin qui. Ad ogni gara manderò sei     mente l‟immagine del filo: dal germanico “kruppa”
giocatori in tribuna: chi non sta a certe situazioni vada   tradotto in “matassa arrotolata”, per cui il gruppo rap-
pure. [...] Chi reagisce, dimostra attaccamento, spirito    presenta la molteplicità dell‟appartenenza, la com-
di squadra e zero gelosie è da Fiorentina. La parola        plessità e la pluralità dell‟essere; e dal toscano “no-
d‟ordine è ritrovare lo spirito di gruppo, la voglia di     do”, dal momento che il gruppo non può essere para-
stare assieme, di abbracciarci, la voglia di combattere.    gonato ad un qualsiasi insieme di persone, dato che
Chi gioca e chi no deve sentirsi coinvolto e mettermi       esprime la sua vera natura nella dinamica
in difficoltà nel giorno delle scelte. Solo così si rian-   dell‟interdipendenza e della coesione.

 IJPE 2016, vol. VIII (1)                                                                       ISSN 2035-4630
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