L'eco loca 5 - Numero 5 - marzo 2022 Voci per la salute mentale Un attrezzo di Bottega del Tempo - Bottega del Tempo aps

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             l’eco loca

Numero 5 - marzo 2022
Voci per la salute mentale
Un attrezzo di
©Bottega del Tempo
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editoriale                             Sessualità
3      Quale futuro?                   9      Così vicini, così
       di Imelda Zeqiri                       lontani.

                                                                        Sommario
                                              di dott.ssa Roberta
       Ispirazioni d’Arte e Lette-            Leone
       ratura                                 revisione di Margherita
                                              Salvatore
5      “Ispirazioni
       Virali, l’arte                         Racconti
       al tempo del                    12     Il nociaio
       corona virus”.                         di Carmelina Rotundo
       di Claudia Adami,                      revisione di Claudia
       Jacopo Ciullini e Ilda                 Adami
       Rosati
                                              Testimonianze
       Psicologia                      15     La mia voce
7      Essendo due                            di Guido Leoni
       a causa di ciò
       erano tre                              poesia
       di Claudia Adami e Ilda         16     Afflato
       Rosati                                 di Michele Ceri

                                       17     Ringraziamenti
                                              di Alessandro Restivo

Redazione                    Partecipa

Imelda Zeqiri                Puoi inviare i tuoi
Claudia Adami                contributi a:
Jacopo Ciullini              lecoloca2020@gmail.com
Guido Leoni
Alessandro Restivo
Ilda Rosati                  Impaginazione:              Numeri precedenti:
Margherita Salvatore         Michele Nesi       www.bottegadeltempo.org/leco-loca
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editoriale                              quale vive il qui ed ora in un
                                        tempo determinato e definito
Quale futuro?                           senza rendersene conto. Il
di Imelda Zeqiri                        susseguirsi di momenti deli-
                                        cati e spaventosi fa emergere
                                        il bisogno di taluni di vivere
     La maggior parte delle volte       una bella esistenza cercando
che leggo l’oroscopo mi viene           di annientare le vite altrui, ma
da sorridere, un pò perché vor-         a quale scopo e perché si pre-
rei che le previsioni fossero           dilige il male piuttosto che il
reali e quindi ci aiutassero a          bene? Perché l’uomo continua
prendere le giuste decisioni            a preferire la guerra che deva-
in vari ambiti della nostra esi-        sta popoli, territori, tradizioni,
stenza e allo stesso tempo              memorie invece della pace e
non sono convinta che agli              della crescita spirituale?
astri interessi in
particolar modo
l’iter della specie
umana e di con-
seguenza il futuro
diventa      difficil-
mente prevedibile
e      manipolabile
da parte nostra,
spesso incapaci
di      apprendere
la lezione dagli
errori del pas-
sato. Lo dimostra
infatti il susseguirsi di eventi             I difficili momenti che stanno
drammatici che dalla notte              vivendo varie persone in ogni
dei tempi accompagna il per-            parte del globo mi portano a
corso di coloro che abitano             riflettere su due punti, la salute
il pianeta terra, desiderosi            fisica e quella mentale. Quanto
di conquistare ciò che non è            orrore si deve ancora vedere
mai appartenuto all’uomo il             tra le macerie che hanno
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devastato corpo e mente di             il dolore delle persone che
anziani, donne, uomini e bam-          vivono la guerra, ma anche l’a-
bini costretti ad abbandonarsi         ridità dei sentimenti dell’uomo
al destinato infausto? Quali           che non ha più il desiderio di
motivazioni spingono alcuni            migliorare, ma solo di farsi
ad essere distaccati dalle             avanti tra i più deboli, tra coloro
emozioni e dall’empatia della          che vogliono evitare il male
presenza dell’altro? Perché            per stare nel “possibile” bene
ciò che è diverso da noi si per-       perché solo fermarsi ed ascol-
cepisce come nemico e quindi           tare l’altro potrebbe essere la
possibile vincitore di una             comprensione dei tanti punti
guerra che nasce dalla smania          di vista differenti dal nostro, a
di dimostrare quanto potere si         volte diverso ma non per que-
può detenere? Sono queste              sto migliore dell’altro.
e molte altre le domande che
ci assillano in una situazione
così difficile che viviamo solo
tramite racconti, immagini e
suoni che sembrano arrivare
da molto lontano eppure sono
semplicemente a pochi passi
dalla nostra porta di casa. I
media e le informazioni che
ci bombardano ogni giorno
stanno rilevando la crisi inter-
nazionale che corre sui fili
delle reti che non ci hanno
mai uniti, ma solo affogati
come i pesci che rimangono
incastrati nell’amo del pesca-
tore e perdono la vita perché
si sono fidati di quel cibo che
è la vita trovandovi invece la
morte. La nostra salute men-
tale è sempre più in bilico e
ciò che percepiamo non è solo
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Ispirazioni d’Arte e Letteratura
                                       abbiamo visitato la mostra
“Ispirazioni                           “Ispirazioni Virali, l’arte al
                                       tempo del corona virus” orga-
Virali, l’arte                         nizzata dall’Associazione La
                                       Tinaia in collaborazione con
al tempo del                           l’Atelier di Fili e Colori presso
                                       gli spazi di LIBRI LIBERI nel
corona virus”.                         centro di Firenze, in via San
                                       Gallo 25r.
Gli oggetti che ci
accompagnano nella                         I protagonisti dell’espo-
                                       sizione sono gli oggetti che
quarantena                             ci accompagnano nella qua-
di Claudia Adami, Jacopo               rantena, ed è facile lasciarsi
Ciullini e Ilda Rosati                 trasportare dai disegni vivi
                                       e colorati appesi alle pareti.
                                       Il sapone per le mani, indi-
   Venerdì 21 Gennaio 2022             spensabile in questi mesi; un
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affaccio fiorentino a cui non          occasione di incontro e di con-
si prestava attenzione, oggi           fronto: quale miglior posto per
diventato familiare; disegni           ospitare una mostra che comu-
che lasciano spazio all’imma-          nica con una lingua universale,
ginazione come “Inquietante            quella delle immagini.
bellezza” di Michele Poli, che
ci ha colpito con il suo squalo
in un abisso blu, perché c’è
bellezza anche in ciò che ci
spaventa.

   Tutto questo nello spazio di
Libri Liberi, una libreria caffè
che nasce nel 2000 come
casa editrice, partendo da un
progetto culturale educativo
con pubblicazioni che sanno
parlare a tutti. La libreria è
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Psicologia                              ciò nell’ascolto     la strada da
                                        seguire. Freud si scontra da
Essendo due                             subito con la difficoltà nel rac-
                                        contare le storie delle proprie
a causa di ciò                          pazienti, per quello che oggi
erano tre                               chiamiamo rispetto della pri-
                                        vacy ma che in realtà è molto
di Claudia Adami e Ilda Rosati          di più, è forse la forbice tra la
                                        realtà e la scrittura. Operare
                                        nella segretezza è necessario
     Evocativo e appassionato,          per indagare il mistero dell’i-
sincero e misterioso, è un              steria femminile, di cui fino a
bel viaggio quello guidato da           quel momento solo eroine let-
Federico Fabbri dietro le quinte        terarie come Madame Bovary
dell’analisi freudiana, con il          hanno dato conto con la loro
pubblico nella funzione che             aspirazione        all’autonomia.
normalmente spetta all’anali-           L’analogia tra letteratura e psi-
sta, l’ascolto. Di parole messe         canalisi non si limita ai soggetti
in gioco in modo “sovversivo”,          indagati, riguarda l’ intrinseca
che procedono come in ana-              natura di entrambe le disci-
lisi per “libera associazione”,         pline in quanto superflue ma
stimolando così nell’uditorio           necessarie. La questione che
della biblioteca dell’Orticoltura       più sta a cuore a Fabbri è poi
“un’attenzione       liberamente        quella annunciata dal titolo
fluttuante”. Sono parole dif-           della conferenza, l’esistenza
ficilmente      catalogabili    o       di un inesprimibile terzo che si
riassumibili, di cui rendiamo           viene a creare tra analista e
conto per la risonanza che              analizzante, (dove analizzante
hanno in noi, più che per il loro       è il termine lacaniano per il
senso oggettivo, talvolta un            soggetto analizzato). È una
po’ sfuggente. Frammentario             sorta di “grande Altro” che
ma di grande pregnanza, ci              preesiste al rapporto ma che
ha colpito il ritratto di Freud,        si si manifesta a posteriori.
impegnato ad auto- scrutarsi            Per suo tramite le parole in
e a cui non piaceva essere              analisi viaggiano verso oriz-
guardato, che individua per-            zonti più vasti e imprevedibili,
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con la stessa potenza che ha                 In finale, tra le domande
il testo letterario, di risuonare       al relatore (sulla durata e la
oltre il proprio autore nella           modalità della conclusione
marea dell’inconscio collettivo.        dell’analisi, sull’uso del lettino
In poesia ogni parola è imma-           e altre) ci interessa particolar-
gine ed è è il testo poetico ad         mente la domanda su quale
assomigliare di più alla libera         sia la differenza tra psicana-
associazione. È in effetti una          lisi e psicoterapia e per quale
sorta di testo filosofico in poe-       motivo optare per la prima. È
sia quello di Blanchot da cui è         dalla stessa platea che viene la
tratta la suggestione che un            risposta, di una convinta soste-
rapporto di cura sia in ogni            nitrice dell’analisi, che proprio
caso un rapporto triangolare.           alla poesia fa riferimento nella
                                        sua apologia, molto suggestiva
    “La psiche è estesa e di ciò        anche per chi non condivide la
non sa niente” (da un fram-             sua preferenza.
mento pubblicato postumo
scritto da Freud prima di
morire) è la bella immagine e
sono le parole che ci traghet-
tano in apertura e in chiusura,
e se l’analista è pronto quando
percepisce l’inconscio, anche il
pubblico in ascolto ne ha tratto
ispirazione.

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Sessualità                               di non portare così la nostra
                                         attenzione solo su quello che
Così vicini, così                        ci manca ma provando a rico-
                                         noscere i vantaggi di questa
lontani.                                 situazione.
Considerazioni
                                         AVERE TEMPO
semiserie e
suggerimenti sulla                          Non abbiamo più scuse, il
                                         tempo per dedicarci al piacere
vita sessuale in                         e alla sessualità non ci manca.
tempi di pandemia
                                              Possiamo finalmente verifi-
di dott.ssa Roberta Leone                care se tutte quelle fantasie sul
revisione di Margherita                  “se potessi, farei…” sono vere
Salvatore                                oppure no, se per coltivare
                                         la via verso una sana soddi-
                                         sfazione carnale ci servono
    Ebbene si. La routine quo-           davvero fiori o cene a lume di
tidiana si è notevolmente                candela… o semplicemente
alterata per tutti, divisi fra chi       se ci serve davvero avere
lavora alacremente e chi è               qualcuno accanto. Inoltre pos-
chiamato a restare a casa. Ciò           siamo concentrarci sul motore
che ci accomuna è senz’al-               interno della nostra sessua-
tro la mancanza di relazioni             lità, dedicando del tempo a noi
sociali al di fuori della cerchia        stessi con noi stessi.
domestica, comprese quelle di
natura sessuale.                             Tracciare un “identikit” più
                                         preciso di noi stessi è fonda-
   Forse questo non è il                 mentale per orientarsi verso
momento migliore per cercare             scelte sessuali e di vita più
nuovi partner, ma può essere             adatte a noi e al nostro modo
un’occasione per lavorare sul            di vivere il piacere.
miglioramento delle relazioni
sessuali esistenti, con gli altri        IMPARARE AD ASCOLTARSI
o con noi stessi ,cercando               E A COMUNICARE
                                     9
Il nostro modo di vivere           per esplicitare i nostri desideri.
quotidiano ci distoglie conti-
nuamente dal nostro corpo                  Una     possibilità   aperta
e dalla conoscenza dei suoi            anche ai partner a distanza,
meccanismi fisiologici e psico-        di rinsaldare la propria intimità
logici. Ne consegue che molto          ripercorrendo insieme i ricordi
spesso, proprio fra le lenzuola        e creandone (virtualmente) di
ci stupiamo di non funzionare          nuovi.
come macchine, solo grazie
alla forza della volontà e in          ESPLORARE ALTERNATIVE
base ad un manuale di istru-
zioni ben studiato su Google.              Può non bastare sapere
Le uniche istruzioni che potete        come raggiungere o far
cercare sono quelle che rispon-        raggiungere l’orgasmo; l’im-
dono alle domande “IO come             maginazione e la stimolazione
funziono? Cosa piace a ME?”.           sensoriale di tutto il corpo sono
                                       elementi non trascurabili in una
    Ne consegue che - pas-             vita sessuale soddisfacente,
saggio ancora più arduo                soprattutto nelle relazioni a
- potremmo addirittura osare           lungo termine.
condividere con il nostro part-
ner queste scoperte o trovare             Se in coppia, potrebbe
altre forme di comunicazione           essere il momento giusto di
                                  10
condividere fantasie e metterle          emergono in questo momento.
in pratica; invece se single, di
dedicare più spazio alla ses-               Sperimentate vari tipi di
sualità, accogliendo ciò che             tocco, dai più leggeri a quelli
accade da sé.                            più energici. Fate tutto quello
                                         che vi viene in mente, purché
     Chi in questo momento               in sicurezza, rispetto e senza
si trova da solo, può appro-             provocare dolore.
fittare di questa privacy per
scoprire nuove modalità di                   Potete continuare questo
autostimolazione,    assecon-            gioco finché lo trovate ecci-
dare fantasie che suscitano              tante, concludendo come
piacere e, perché no, provare            più preferite . Successiva-
una conversazione immagina-              mente, provate a confrontarvi
ria su come comunicare con il            verbalmente con il partner
prossimo partner sessuale.               sull’esperienza vissuta, tra-
                                         ducendo in parole quello che
UN PICCOLO GIOCO                         avete appena sperimentato,
                                         quello che avete immaginato
    In un momento di calma               e quello che avete desiderato.
nel quale sapete di non essere
disturbati appartatevi in un                 Se siete soli, raccogliete
luogo comodo da soli, con il             per conto vostro le impressioni
partner o con il cellulare/pc cui        ricavate da questa esperienza.
è collegato il partner.
                                            Se siete connessi vir-
   Provate     ad    interagire          tualmente, vi raccomando di
senza usare la parola, ma solo           assicurarvi che la persona con
mostrando o toccando il part-            la quale state facendo questo
ner o sé stessi.                         esperimento sia davvero fidata
                                         e non possa utilizzare questo
   Iniziate a denudarlo o                materiale in modo offensivo.
denudarvi, un pezzo alla volta
e senza fretta, ma anzi indu-                Invece, per chi dispone
giando con lo sguardo ed                 solo dell’utilizzo della chiamata
ascoltando le sensazioni che             telefonica, potete dedicarvi
                                    11
direttamente al sex-talking,             d’autunno, le foglie, il marrone
provando a scambiarvi indica-            delle terre e dei tronchi. Avevo
zioni su dove o come toccarvi            paura.
reciprocamente.
                                             Dalla stazione di Tuoro,
    Augurandomi         possiate         cominciavo finalmente a risco-
sempre scoprire nuove pos-               prire le cose: l’acqua, l’erba, il
sibilità di provare piacere e            sole. Sono i nostri occhi che
di gioire delle meraviglie che           fanno le cose belle, la nostra
ci riserva il nostro corpo, vi           coscienza a renderle vivibili,
lascio alla vostra intimità spe-         e adesso che il treno si allon-
rando che “stare vicini” in              tanava da Perugia, riuscivo
questo momento non sia solo              a viverle. Mi divertiva questo
un obbligo, ma soprattutto               gioco di abbassare gli occhi
l’occasione di un’amorevole              per pochi secondi e poi di rial-
riconciliazione con sé stessi e          zarli un attimo dopo per vedere
con gli altri.                           il paesaggio trasformato: la
                                         pineta, due fienili, la casa colo-
                                         nica appena rimessa, gli alberi,
                                         la campagna assolata. Non
Racconti                                 avrei mai finito quel gioco, così
                                         non avrei pensato - o almeno
Il nociaio                               mi illudevo di non pensare.
                                         Non ce la farà, non ce la può
di Carmelina Rotundo                     fare, è tutto inutile!
revisione di Claudia Adami
                                            Il treno stava arrivando alla
                                         stazione di Terontola, puntuale
   Racconto ambientato sul               questa volta, e la coincidenza
treno da Perugia a Firenze e             per Firenze sarebbe stata
nella sala di attesa di 2° classe        un’ora dopo. Un’ora di attesa
a Terontola.                             nella piccola sala di seconda
                                         classe coi sedili di legno divisi
   È possibile che odiassi tutto         uno dall’altro dai braccioli.
mentre dai finestrini del treno          Ancora una volta avevo il
passavano gli alberi, i colori           tempo per riordinare i pensieri.
                                    12
Per ogni volta che il gab-            Si alzava come un martello e
biano cerca di volare                    dava un colpo tra i suoi pen-
                                         sieri. Poi non c’era altro.
    Per ogni volta che rimane
ferito.

   Per ogni volta che ritenta di             Nel frattempo il signore
volare,                                  accanto a me continuava a
                                         sminuzzare qualcosa che
   perché questo è il suo                teneva nascosto bene nella
destino.                                 carta: potevano essere due
                                         fette di pane, però mi piaceva
    Mi ritornavano in mente la           pensare che fosse un pezzo
tenacia e la vittoria di Jonathan        di dolce. Lui sminuzzava e
il gabbiano, perché la vita e la         faceva briciole. Vicino, in un
mente umana sono assurde.                sacchetto, teneva della frutta,
Per anni avevo vissuto nella             addirittura noci, era rumoroso
convinzione che occorresse               come un nociaio.
il tempo per fare tante cose,
ma oggi, di fronte a Cesare, il              Come è assurda la vita,
tempo non esisteva.                      che delirio!

   Nostra madre passava le                   La signora alla mia sinistra
ore tutte uguali, non so con             parlava di gelati col figlio. Un
quale forza, sperando che arri-          signore silenzioso, seduto al
vasse la sera e avendo paura             tavolo, leggeva le pagine di
che ritornasse il giorno. Per            un giornale aperto. Mi piaceva
Cesare il tempo non esisteva:            quell’immagine, il giornale era
per lui i momenti e le persone           una tovaglia. Silenzioso era
non esistevano, non c’era                anche un giovane dall’aria
nemmeno l’amore di nostra                intellettuale, come di solito si
madre, così tenace.                      assume a quell’età.

    Per Cesare esisteva solo                Ah, la vita!
il suo male, l’angoscia che
livellava e che uccideva tutto.             Le   mattonelle    grigie   e
                                    13
nere si ripetevano nella sala           accanto a me. Il mio orologio
di attesa della stazione, ma il         segnava le 16:10.
bambino non parlava più con
sua madre, però niente poteva              Erano passati       quaranta
fermare lo sgranocchiatore di           minuti, e Cesare?
noci.
                                            Disperazione, rabbia, insof-
     Su Cesare avevo perso le           ferenza, mi sentivo male, non
mie illusioni, le mie speranze          respiravo più, gli occhi fissi
erano chiuse in una duris-              sulla parete della sala d’attesa:
sima corazza di ferro con una           mi tornavano in mente i volti
fittissima maglia di trame d’an-        dei signori Genovese, il loro
goscia, di disperazione... Di           amore per Cesare, la famiglia
paura.                                  Gullo, don Luigi, la forza di
                                        tentare che gli trasmettevano
   Non potevo più vivere nem-           gli operatori del CIM: Flavio
meno io? Chi ero io, per vivere,        Temperini, Gualtiero, Mario, la
per sorridere? Lui no? Lui mai?         dottoressa Cerletti.

    Il folle mangiatore di noci,            La chitarra era ancora nella
richiusa la sua valigia, si era         sua custodia, Giorgio non riu-
alzato per scomparire dalla             sciva a fargliela suonare. Tutto
porta centrale e forse per sem-         era immobile intorno a lui, nella
pre.                                    sua mente, la grande fucina
                                        dei suoi pensieri, cattivi pen-
    Nessun’altra cosa lì intorno        sieri, come diceva lui, erano in
aveva cambiato posto: non               funzione e si agitavano e l’agi-
una mattonella, non una luce,           tavano senza creare risposte,
non il signore che continuava           alternative, speranze.
a leggere il giornale, nep-
pure l’intellettuale. Eravamo              La gioia che promette-
nel momento sospeso dell’at-            vano gli amici non riusciva
tesa, e poi i passi risuonarono,        a superare il muro della sua
il mangiatore era rientrato             indifferenza: andate via, voglio
improvvisamente dalla porta             stare solo.
laterale, per sedersi proprio
                                   14
In quel momento perdevo               spinto e mi spinge ad espormi
anch’io la forza di vivere. Un           per vincere la difficoltà. Mi
amore: ci voleva la forza, la            serve.
comprensione di un amore,
                                            In più ho la passione di scri-
    Ma io non sapevo viverlo,            vere, e allora ho voluto leggere
ne’ cercarlo, anche nella mia            e condividere. Non sono con-
mente c’erano delle assur-               cetti, ma stati d’animo. L’unico
dità, delle cose che non volevo          concetto, non scritto, è che gli
accettare.                               stati d’animo sono più impor-
                                         tanti di tutto il resto. E ho pure
                     Tua sorella         un problema con gli stati d’a-
                                         nimo, perché a volte non riesco
                                         a sentire cosa sento, non so se
                                         mi spiego.
Testimonianze
                                              Quando la mia voce conta
La mia voce                              meno di uno, ne soffro e mi
                                         fa rabbia. Si dice che si vive
di Guido Leoni                           in democrazia, ma a me mi
                                         sembra di più un’anarchia fatta
                                         male, dove chi ha i denti più
   La mia voce è una. Nel                affilati ha sempre la meglio. La
senso che io conto per uno.              gestione del potere crea delle
Ma spesso conto per mezzo                vergognose (perché profon-
o per zero, e solo raramente             damente deboli) differenze tra
conto per cinquanta.                     i cittadini. La gerarchia mili-
                                         tare della nostra quotidianità,
    Sì, la mia voce ogni tanto           così terribilmente aziendale, si
ha più valore, perché anch’io            riflette nel mondo della cosid-
ho avuto un microfono e un               detta Salute Mentale, in cui lo
pubblico, anche una cinquan-             Psichiatra conta fino a cento
tina di persone che, in silenzio,        e il paziente conta poco, solo
mi hanno ascoltato.                      che non è nascondino.

   Sono timido, e questo mi ha              Il mio attuale psichiatra
                                    15
credo che abbia un grande                  per pochi, il microfono.
rispetto per me, e probabil-
mente anche una certa stima,                  Ecco, io credo che questo
e la cosa è reciproca. Le nostre           sia un sintomo che le cose
due voci sono diverse, ma,                 ancora non vanno.
quando è possibile, c’è una
certa equità. Non credo che                    E proprio un mio ex Psi-
nel nostro caso abbia senso                chiatra mi ha insegnato, ed io
fare misure di questo tipo,                l’ho ascoltato, che le persone
perché è una relazione posi-               più esperte della malattia sono
tiva. Io chiedo aiuto e vengo              proprio i pazienti.
aiutato. Partiamo da prospet-
tive differenti, ma andiamo                   Io vorrei che la voce dei
sostanzialmente nella stessa               pazienti fosse amplificata ed
direzione, la mia cura. E così             ascoltata quanto quella degli
anche i problemi grossi si risol-          Psichiatri e degli Addetti. Sarei
vono.                                      proprio curioso. Perché una
                                           voce da sola conta poco, ma
    Ma nel tempo ho ascoltato              se viene ascoltata va lontano.
la voce e osservato le scelte
di altri Psichiatri e Addetti Vari,
e mi sono fatto l’idea dopo
quindici anni che quando non               poesia
c’è ascolto, quando una voce
conta più dell’altra, anche
dalla prospettiva del paziente,
                                           Afflato
le cose non possono andare                 di Michele Ceri
bene.
                                           Ci sono parole che immediatamente
    Credo di essere uno dei                feriscono,
pochi pazienti fiorentini che ha
preso un microfono in mano e               altre che lentamente impauriscono.
forse è stato ascoltato. Non è
un’opportunità facile. In sede             Alcune le più belle, mi penetrano con
di conferenza è un evento più              un suono affettuoso:
unico che raro. È uno scettro
                                      16
infatti annaffio un fiore dal futuro rigo-
glioso.
                                                  Ringraziamenti
Da dove provengono tal i parole?                  di Alessandro Restivo

Forse da lontano, molto lontano;
                                                      Le attività di Cirkoloco negli
è la luce della luna che si riflette nel          ultimi mesi hanno avuto un
mare,                                             concreto sostegno grazie a
                                                  donazioni e finanziamenti che
sono i rami degli alberi scossi dal               l’Associazione ha ricevuto. Mi
vento ?                                           fa piacere ricordare Puabliac-
                                                  qua spa , grazie a cui abbiamo
Afflato!                                          potuto realizzare i concerti on
                                                  line di inizio 2022: un’attività
Ecco qualcosa d’inaspettato...                    che viene fatta senza alcun
                                                  ritorno economico. Tuttavia ci
Così la mia mente scopre il presente,             è parso doveroso svolgerla per
                                                  rimanere in contatto con i fre-
finalmente.                                       quentatori delle nostre serate,
                                                  per alleviare la pesantezza
Con tali parole vorrei fare un quadro,            di un periodo tanto brutto.
                                                  Oltre che per i concerti con la
però non so quali colori usare.                   medesima donazione abbiamo
                                                  intenzione di accrescere la for-
Nel cuore qualcosa dipingo.                       mazione dei nostri volontari
                                                  mettendo in cantiere ben 2
Poi tutto finisce e ricomincia,                   corsi di aggiornamento: uno su
                                                  tematiche psicologiche ed uno
come in un ciclo...                               per banconista. Questi ed altri
                                                  rivoli d’acqua contribuiscono a
                                                  fare crescere il nostro Cirko-
                                                  loco. L’immagine realizzata dal
                                                  nostro grafico geniale Michele
                                                  Nesi esprime ciò che pen-
                                                  siamo meglio di tante parole.
                                             17
18
contatti

Bottega del Tempo
bottegatempo@gmail.com

      Bottega del Tempo

www.bottegadeltempo.org

Cirkoloco psico bar
presso Exfila

via Leto Casini 11, Firenze
                              LE NOSTRE ATTIVITÀ
tel. 388 1016902

mer-ven 15-18                 - Concerti

(l’orario potrà subire
                              - Spettacoli teatrali
variazioni: informati

attraverso i nostri canali)   - Mostre

           Cirkoloco
                              - Laboratori di arti grafiche, fotografia
www.cirkoloco.it
                              - Bar sociale
5x1000
                              - Gite culturali
Bottega del Tempo aps

c.f. 94188220480
                              - Trimestrale
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