L'analisi dei luoghi di culto greco-ortodossi per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio religioso
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Beyond the lines. Graphics and its uses. L’analisi dei luoghi di culto greco-ortodossi per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio religioso Adriana Trematerra Department of Architecture and Industrial Design, University of Campania Luigi Vanvitelli Figura 1. Planimetria generale con individuazione dei Monasteri di Meteora. Abstract This contribution, part of a wider study in progress, focuses on the analysis of the places of worship in the Balkan peninsula, proposes the analysis of the religious heritage through the use of the line. Through the line, considered as an immaterial link between observation, thought and hand, we intend to critically interpret reality through the elaboration of digital models in order to undertake paths aimed at knowledge, documentation and conservation. Case study of the research is the Meteora Monasteries, a complex of Greek Orthodox places of cult situated on rocky promontories in a location in the North-Eastern part of the Thessaly plain, in Greece. The contribution illustrates the phases and results of the survey analysis for the restauration carried out, in order to represent the current state of conservation through a critical drawing of knowledge of the spatial configuration, materials and construction techniques used. The proposed research, therefore, aims to demonstrate the importance of the line for the production of interpretative graphic works of reality to be used as a database on a cognitive basis aimed at the knowledge, documentation and conservation of the important cultural heritage analyzed and, often, not valued in its real potential. Keywords Monasteries; Greece; Knowledge; Documentation; Conservation. 359
XIX International Conference EGA 2022 UPCT, June 2022 1. Introduzione ortodossi iniziarono a costruire i loro monasteri sulle cime piatte dei picchi rocciosi. Originariamente vi erano La ricerca proposta è parte di uno studio in itinere più ventiquattro Monasteri i quali, seguendo il modello dei ampio incentrato sull’analisi delle architetture religiose luoghi di culto del Monte Athos, erano caratterizzati dalla della penisola Balcanica, caratterizzata da un susseguirsi di presenza di una chiesa principale circondata da celle, differenti culture religiose le quali, nel corso dei secoli, stanze di servizio e da una cappella più piccola per la hanno contribuito allo sviluppo delle identità culturali, preghiera. Con il passare degli anni, tali luoghi furono paesaggistiche ed architettoniche dei luoghi (Kappeler progressivamente abbandonati a causa della nascita di 1999, pp. 179-204). Il contributo mira a mostrare le fasi alcune controversie interne (Harrison 2004, pp. 202-204). del processo metodologico utilizzato per intraprendere Per tale ragione, dei ventiquattro luoghi di culto originari percorsi finalizzati alla conoscenza ed alla conservazione ne restano soltanto sei: il Monastero di Agia Triade, il del patrimonio religioso analizzato: l’analisi delle fonti Monastero di Agios Stefanos, il Monastero di Agios Nikolaos storiche ritrovate per l’individuazione delle epoche di Anapafsas, il Monastero di Roussanou, il Monastero di costruzione; il rilievo geometrico, materico e delle tecniche Varlaam ed il Monastero di Gran Meteora (fig. 1). In costruttive. Prima di illustrare il metodo utilizzato per la particolare, il presente contributo mostra i risultati del conoscenza di tali luoghi è stato necessario analizzarne il processo di conoscenza applicato ad uno dei sei Monasteri contesto storico e culturale il quale, nel corso dei secoli, ha di Meteora, ovvero quello di Agios Stefanos. Quest’ultimo è contribuito alla definizione dell’attuale configurazione situato su una roccia alta 525 m s.l.m, oggi ospitante la spaziale e materiale. I Monasteri di Meteora costituiscono confraternita femminile più numerosa di tutto il un interessante spunto di riflessione nell’ambito complesso delle Meteore. Secondo un’antica incisione dell’analisi delle trasformazioni territoriali in quanto situata presso l’ingresso, il nucleo di fondazione risale al fondati per rispondere all’esigenza di alcuni monaci 1191-92 ed era costituito da una chiesa centrale dedicata a ortodossi di costruire i propri luoghi di culto in territori Santo Stefano. A partire dal 1550 furono invece realizzati sicuri ed irraggiungibili per le truppe nemiche ottomane. una serie di interventi di restauro che portarono alla Situati a picco su promontori rocciosi inaccessibili realizzazione di nuovi edifici: una nuova chiesa dedicata a dall’esterno, tali complessi religiosi furono realizzati a San Charalambos, le celle per i monaci ed un edificio partire dal XIV secolo in una località greca che prenderà il secondario. La terza fase parte nel 1798, con nome di Meteora, dal greco “metà” (in mezzo a) e “aer” l’ampliamento della nuova chiesa attraverso la (sospeso in aria). Il luogo era originariamente occupato da realizzazione di un endonartece ed una loggia esterna. Nel alcuni eremiti i quali, a partire dall’XI secolo, si stabilirono 1800 fu inoltre costruito un museo per i tesori del in alcune grotte naturali all’interno delle quali costruirono Monastero in sostituzione del vecchio refettorio; in tempi delle cappelle chiamate prosefchadia (Vlioras 2012, pp. 11- recenti, invece, è stata edificata la chiesa del cimitero nella 37). A partire dal XIV secolo in poi, i monaci greci parte orientale della roccia, dedicata agli Arcangeli ed alla Santa martire Claudia (Ioannis 2014, pp. 97-102). L’analisi delle fonti storiche fino ad ora delineate, ha consentito di rappresentare graficamente l’evoluzione spaziale del complesso architettonico nel corso dei secoli (fig. 2). 2. Analisi geometrico-materica Successivamente allo studio delle fonti storiche ritrovate, di fondamentale importanza ai fini della presente indagine è risultata l’analisi dei materiali e delle tecniche costruttive utilizzate. Tale processo di conoscenza, come è noto, costituisce un presupposto fondamentale per qualsiasi operazione di intervento volto alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio storico analizzato. In epoca contemporanea, si è assistito ad un aumento di interesse nei confronti della conoscenza delle tecniche costruttive storiche nel campo del restauro. Tale fenomeno ha portato all’importante analisi materica degli elevati, attraverso la quale identificare segni e stratificazioni di epoche passate (Fiengo 2003, pp. 9-12). Obiettivo di tale fase è l’elaborazione di un tracciato schedografico e di rilievo dei materiali e delle tecniche costruttive impiegate Figura 2. Il Monastero di Agios Stefanos. Elaborazione grafica della nell’ambito del caso studio analizzato con la presente planimetria a quota +525 m indagine (Mancinelli and Negri, 2013). 360
XIX International Conference EGA 2022 UPCT, June 2022 approccio metodologico di lettura delle architetture religiose della penisola Balcanica, al fine di intraprendere percorsi finalizzati alla conoscenza, alla documentazione ed alla futura conservazione. Attraverso il rilievo per il restauro è stato possibile rappresentare la realtà attraverso un disegno di conoscenza utilizzato come supporto per la futura elaborazione di strategie conservative. Di fondamentale importanza è stata l’analisi preliminare delle fonti storiche ritrovate, le quali hanno predisposto le basi conoscitive fondamentali per lo svolgimento delle successive campagne di rilevamento. Combinando i dati acquisiti sia attraverso l’analisi delle fonti storiche ritrovate sia mediante il rilievo architettonico, è stato possibile Figura 3. Il Monastero di Agios Stefanos. Rilievo da drone (in alto) e rappresentare graficamente lo stato attuale e conservativo nuvola dei punti (in basso). del luogo di culto analizzato, predisponendo una banca dati su base conoscitiva da poter implementare nel tempo In tale fase della ricerca, di fondamentale importanza sono attraverso nuove informazioni che potrebbero mutare state le campagne di rilievo architettonico effettuate per durante il percorso di conoscenza. Tali elaborati comprendere la configurazione attuale dei luoghi, costituiscono le basi per le future operazioni volte alla combinando i dati derivanti dalla ricerca storica con quelli conservazione ed alla valorizzazione dell’importante acquisiti mediante il rilievo. Quest’ultimo, considerato patrimonio religioso dei Balcani, al fine di preservarlo e come strumento di osservazione critica e di indagine, trasmetterlo alle generazioni future nella sua autenticità. combinato con l’elaborazione grafica dei dati acquisiti, ha consentito di rappresentare lo stato attuale del Monastero Figura 4. Il Monastero di Agios Stefanos. Rilievo materico e attraverso modelli grafici interpretativi della realtà, campionatura apparecchi murari. costituendo una base conoscitiva fondamentale per le scelte del progetto conservativo (Carocci and Circo 2015, pp. 134-142). In tale ottica, la scelta della metodologia di indagine è ricaduta su un rilievo basato su sistemi tecnologici innovativi integrato, laddove è risultato maggiormente idoneo, con i sistemi di misurazione manuale tradizionali. In particolare, è stata impiegata la tecnica della fotogrammetria digitale ottenuta mediante l’uso di semplici strumenti, ovvero le fotocamere digitali, e rilievi da remoto SAPR (fig. 3). Il primo risultato di tale processo di conoscenza è stata l’elaborazione di un modello intermedio tra la realtà e la rappresentazione costituito dalla nuvola di punti (Manfredini and Remondino 2010, pp. 163-198) dalla quale successivamente sono stati estrapolati una serie di ortomosaici, utilizzati come base per l’elaborazione grafica dei prospetti del Monastero analizzato. Su tali elaborati grafici, inoltre, sono stati individuati i materiali e le tecniche costruttive e di posa in opera dei singoli elementi. In particolare, nell’ambito dell’analisi degli apparecchi murari è stata realizzata una scheda di lettura della realtà (De Felice and Pugliano 2006, pp. 69-144) nella quale sono stati inseriti, per ciascun campione analizzato, i parametri fondamentali: descrizione della tecnica di posa in opera degli elementi, dimensioni delle pietre e dei giunti di malta, localizzazione sul fronte analizzato. In particolare, si mostrano i risultati di tale approccio metodologico applicato al prospetto esterno in prossimità dell’ingresso del Monastero di Agios Stefanos ed al prospetto laterale della Chiesa principale. 3. Conclusioni L’indagine svolta è da intendersi come un possibile 361
XIX International Conference EGA 2022 UPCT, June 2022 Referencias Biographical data of the Authors Carocci, C. F., Circo, C., 2015. Il rilievo per il Adriana Trematerra restauro. La loggia di palazzo Ardinghelli a L’Aquila. AID University of Campania “Luigi Vanvitelli, Monuments, vol. I, pp. 134-142. Department of Architecture and Industrial Design; De Felice, G., Pugliano, A., 2006. Il lessico costruttivo adriana.trematerra@unicampania.it dell’edilizia storica. Roma: Laterza, pp. 69-141. PhD student SSD ICAR/19, with a thesis in Fiengo, G., 2003. Le finalità della ricerca. Napoli: international co-tutorship with the Polytechnic University Arte Tipografica Editrice, pp. 9-12. of Tirana on the Balkan religious heritage. Graduated with Harrison, P., 2006. Fortezze di Dio. Castelli, honours in Architecture in 2018 with a thesis on the Monasasteri, templi: quando le religioni si preparano alla English Garden of the Royal Palace of Caserta. She has guerra. Milano: Amoldo Mondadori Editore S.p.A, pp. carried out several periods of research activities at the 202-204. Polytechnic University of Tirana. In 2018 she is the Ioannis, P., 2014. The Past in the Present: A Living winner of the prize within the competition of the VII Heritage Approach - Meteora, Greece. Ubiquity Press Ltd, International Symposium "the Mediterranean Coastal pp. 97-102. Monitoring". She is the author of contributions in Kappler, M., 1999. Questioni d'identità fra religione conference proceedings and journals and has participated e lingua presso le comunità "sincretiche" dei Balcani. as a speaker in international conferences. Littératures Frontalières, vol. IX, pp. 179-204. Trieste: EUT Edizioni. Acknowledgements Mancinelli, M. L., Negri, A., ICCD e Ministero Ministero per i Beni e le Attività culturali, 2013. Criteri di This contribution has been realised thanks to the descrizione delle tecniche murarie per la predisposizione di "Valere 2019" funding from the University of Campania moduli schedografici codificati: ricognizione bibliografica. "Luigi Vanvitelli". http://www.iccd.beniculturali.it/it/progetti/4594/progetto -tecniche-murarie-criteri-di-descrizione-delle-tecniche- murarie-storiche (2021, 3 April). Manfredini, A. M., Remondino, F., 2010. Modellazione 3d da immagine. Pipeline fotogrammetrica. Pisa: Edizioni della Normale, pp.163-196. Vlioras, S., 2012. Sante Meteore. Le Rocce vicine al cielo. Theomitoros (Grecia): Militos Editions, pp. 11-37. 362
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