L'Amico Infermi - Opera Santa Teresa Ravenna
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Poste Italiane s. p. a. - Spedizione in abbonamento postale -70% - CN/RA C/C Postale n. 14251482 - Opera di S. Teresa del B. G. - Via S. Teresa n. 8 - 48121 Ravenna L’Amico Santa Maria prega per noi degli Infermi n. 3 - MAGGIO/GIUGNO 2020
La parola La Pentecoste Il senso della Pentecoste è di destarci all’oggi, alla silenziosa forza della bontà divina che bussa alla nostra esistenza e vorrebbe trasformarla. Risvegliarsi alla forza che viene dal silenzio a spartire il bottino. Pentecoste e Spirito Santo... da quando esiste Ma qual è il bottino che egli distribuisce? La la cristianità sono parole di una forza quasi ma- risposta è: il dono di Dio è Dio stesso, lo Spirito gnetica, il cui effetto, proprio nell’età moderna, Santo. supera l’ambito dei fedeli praticanti. Per la creatura umana era ed è troppo e troppo Agli inizi, per l’esperienza che la Chiesa terrena poco al tempo stesso. faceva dei propri limiti e piccolezze umane, nu- Certo, Israele attendeva un vincitore che con- triva costantemente il desiderio di una Chiesa ducesse battaglie e portasse a casa, al popolo dello Spirito, della libertà e dell’amore. eletto, un bottino di valore senza uguale. Ma Nell’alto medioevo l’abate Gioacchino da Fiore questa battaglia – la croce – e questo bottino: lo insegnava che al primo regno del Padre e al Spirito Santo come forza nei credenti, deludeva- secondo regno del Figlio avrebbe fatto seguito no le loro aspettative. Non era ciò che avevano un terzo regno, il regno dello Spirito, nel quale desiderato. Si allontanarono da lui, cercando e non sarebbero più state necessarie le leggi e le trovando altri messia, che combatterono batta- norme esterne. glie violente e disperatamente eroiche contro la Dal dodicesimo secolo, questa visione ha con- superpotenza romana, portando infine il paese tinuato ad ispirare teologi, filosofi e politici….. alla rovina. Il bottino lo fece la morte; essa fu la Ma qual è il vero messaggio della Pentecoste? vera vincitrice di quella lotta secolare. Con quale risposta la Chiesa, dalla quale il tema E il mondo cristiano e noi qui ed ora? Da un è scaturito, ha affrontato le variazioni che nelle liberatore ci aspetteremmo anche noi doni com- loro conseguenze si sono per lo più ribaltate pletamente diversi da quelli descritti da Paolo. contro di essa? … Noi aspettiamo una casa, del denaro, buon cibo, Si può avvertire questo interrogativo molto pre- bei viaggi, successo, prestigio, comodità, pace sto, fin dal Vangelo di Giovanni, che, in mezzo e sicurezza. a parole di grandezza spesso impenetrabile, Ma non lo Spirito Santo, perché esso è in realtà contiene interrogativi di un realismo quasi il contrario di tutto questo: ci fa sentire a disagio sconcertante. Così, per esempio, Giuda Taddeo, per le nostre proprietà, la nostra comodità e proprio durante il discorso di commiato di Gesù, il prestigio, che tanto spesso poggia su dubbi domanda: «Signore, perché devi manifestarti a e compromessi. È un uragano. Non ci lascia noi e non al mondo?» (14,22). tranquilli nella nostra comodità. Questa è la domanda che segretamente conti- C’insegna una liberazione completamente nuiamo a sollevare: perché dunque il Risorto è diversa da quella del «terzo regno» e di tutti rimasto soltanto nella cerchia dei suoi, invece di i paradisi terrestri. Eppure, lo Spirito Santo, presentarsi in tutta la sua potenza agli avversari, l’uragano che libera l’uomo da se stesso, che cancellando ogni dubbio? lo rende autentico e buono, non è forse la più Cosa sono realmente la Pentecoste e lo Spirito profonda delle rivoluzioni, la sola vera speranza Santo? Poiché non è possibile mostrarli diret- del mondo? tamente, si può ricorrere solo a delle immagini Ma, viene da domandarsi, non è una contrad- per chiarire il loro significato. dizione? Il Salmo 68 (67), nell’interpretazione data da Da una parte sentiamo che lo Spirito Santo è Paolo, proclama che Cristo, in quanto Messia, qualcosa che non si può mostrare; che è invisibile è un re vittorioso che ha combattuto e vinto in un senso molto profondo, come l’amore che la battaglia decisiva della storia del mondo: sconvolge l’uomo e lo trasforma, ma che non si la battaglia contro la morte, nemica originaria continua nella pagina seguente della vita. Ora rivendica il diritto del vincitore Pag. 2 L’Amico degli Infermi - maggio/giugno 2020
La pagina del direttore Bentornata estate! E bentornata libertà! Bentornata, estate e speriamo bentornata, libertà. la nostra salute, e a tutti quelli che, con la faticosa Dopo un lungo fine-inverno e inizio-primavera, prudenza, hanno tenuto basso il nostro rischio di messi duramente alla prova dalla emergenza del contagio, desideriamo rinnovare quella intensità di virus, desideriamo e speriamo che si confermi e si fede e di relative pratiche religiose che alimentano stabilizzi rapidamente il nostro ritmo che prevede la il senso della nostra vita e delle nostre giornate, sia “vicinanza scambievole, animata dalla fede cristiana”, nella gioia e sia nelle sofferenze. come radice di una umanità serena, che, con tanto Purtroppo, per il forzato “io resto a casa” , abbiamo impegno, cerca di confermarsi tale anche nella dovuto rinunziare ad incontrarvi in molte Vostre avanzata età, fra i gravi problemi di salute e anche Parrocchie. Ringrazio per tutti gli inviti ricevuti, a in compagnia delle varie disabilità. cui non abbiamo potuto rispondere. Mi propongo Durante la fase 1 della emergenza, noi abbiamo comunque che, in questo tempo di grandi e forzati molto sofferto, per il peso della “necessaria soli- cambiamenti, la condivisione della fede e della tudine” e dell’isolamento e anche della limitazione preghiera siano ogni giorno risorsa per guardare delle nostre pratiche religiose. Ora, mentre espri- avanti, verso il Signore. miamo riconoscenza a tutti quelli che hanno curato don Alberto Graziani continua dalla pagina precedente nuova dimensione della vita umana, dalla quale, può mostrare come si esibisce un’auto nuova. in ultima analisi, dipende tutto. Dall’altra parte si dice che lo Spirito Santo è un Perciò il senso della Pentecoste è quello di uragano, un principio di trasformazione tale da destarci all’oggi, alla silenziosa forza della essere indicato come la forza della nuova crea- bontà divina che bussa alla nostra esistenza e zione, il cui intervento sulla realtà non è meno vorrebbe trasformarla. fondamentale di una «creazione»…. Il risveglio alla forza che viene dal silenzio... per Se lo Spirito Santo, il dono della nuova crea- cristiani e non cristiani, un’interpretazione della zione penetra nella persona o no, se questa le Pentecoste che può toccare tutti. fa spazio o no, non lo si può vedere né dimo- strare esteriormente. Apparentemente non tratto da Joseph Ratzinger, Cercate le cose di lassù. ha importanza. Tuttavia questo fatto apre una Riflessioni per tutto l’anno, Paoline 1986 L’Amico degli Infermi - maggio/giugno 2020 Pag. 3
La pagina del servo di dio don angelo lolli L’epidemia a Ravenna, ieri e oggi Una provvidenziale via di luce per il piccolo Angelo Il 27 agosto 1886, Angelo Lolli ha appena la “mammina” che si è presa cura di loro compiuto sei anni. Abbastanza per parteci- ogni giorno mentre i genitori sono fuori per pare alla sofferenza della sua famiglia che lavoro. Eppure, nell’insondabile progetto di quel giorno perde la figlia maggiore, Rosa, Dio, la malattia e il decesso di Rosa non sono quasi diciottenne. Non bastava la povertà e per la morte, ma per la vita. la strenua lotta per la sopravvivenza. L’epi- Nel suo mistero di amore, Dio risponde demia di colera che quell’anno si abbatte su al male con il bene e prepara una via anche molte zone d’Italia colpisce anche la famiglia dentro quel drammatico e muto dolore, un Lolli: sono, infatti, sempre i poveri a paga- esito completamente inedito e, obiettiva- re il prezzo più alto. Rosa è una delle 513 mente, del tutto imprevedibile rispetto al vittime che lo “zingaro maledetto” miete a contesto di partenza. Ravenna dopo che, come sempre accade, si Costretti dall’indigenza, infatti, i coniugi sono moltiplicate le rassicurazioni da parte Lolli – che da poco si sono trasferiti in una delle autorità, impegnate, proprio in quei casa un po’ meno piccola proprio per dare mesi, in un’intensa campagna elettorale che una stanza singola a Rosa – non possono le distrae dall’emergenza in arrivo: «ci sen- fare altro che cercare al più presto qualcu- tiamo in dovere di assicurare che la salute no cui affittare la piccola stanzetta lasciata della nostra città è perfetta», si legge sulla vuota dalla defunta. Ed è così che, in casa stampa locale appena tre mesi prima. Lolli, fa ingresso «quella pia donna» – così In questi mesi nei quali, giorno dopo la ricorderà il servo di Dio nelle sue memo- giorno, riceviamo le drammatiche cifre dei rie – che cambierà radicalmente il destino bollettini della Protezione civile riguardo del piccolo Angelo. Si chiama Lucia Casadio al contagio da Covid-19, ci è più facile im- ed è attraverso di lei che la luce della fede medesimarci in quella situazione di poco penetrerà nella vita di Angelo. E fino alla meno di centocinquant’anni fa: l’epidemia a scoperta della vocazione al sacerdozio! Ravenna, ieri e oggi! Né mancano, ieri come È don Lolli stesso a rievocare l’arrivo di oggi, coloro che pretendono di vedere nel Lucia e a riconoscere come la sua presenza colera – frutto, a dire il vero, dell’incuria e abbia, di fatto, cambiato per sempre la sua semplice conferma della fragilità della con- vita: due pagine stese a distanza di più di dizione umana – un «castigo di Dio», come si trent’anni l’una dall’altra, e che si comple- legge in alcuni avvisi affissi sulle porte delle tano tra loro. Nella prima, scritta nel 1906, chiese. Non senza che, accanto al parroco don Lolli parla di Lucia come di un’anima che amministra l’unzione dei malati con una santa che gli portò il profumo di Dio e che, canna di 60 centimetri, si moltiplichino gli poco a poco, lo aprì verso l’orizzonte del sa- atti di eroismo da parte di religiose e religiosi cerdozio: «Un’anima santa è venuta a stare nell’assistere i moribondi e i tanti poveri in casa mia quando era ancora bambino. della città. Questa mi portò il profumo di Dio sotto Tra coloro che subiscono un danno irre- un’apparenza umana geniale attraente. parabile a causa del colera, dunque, anche Che avrei saputo io di Religione di Sacer- il piccolo Angelo e suo fratello Romeo, tre- dozio di Dio se non me ne avesse parlato dicenne, i quali perdono improvvisamente questa creatura? Come effetto immediato Pag. 4 L’Amico degli Infermi - maggio/giugno 2020
La pagina del servo di dio don angelo lolli mi ridussi ad andare alla Congregazione. incuriosiscono. E il sogno di una vita tutta La morte di mia sorella portò col dolore un spesa per Dio va piano piano prendendo po’ più di sentimento religioso in casa mia. forma nel suo animo di ragazzo. Addivenni chierico servente alla parrocchia Di fronte all’emergenza che stiamo vi- e quindi per necessità di cose e di abitudini vendo ormai da mesi, c’è chi si chiede se mi ridussi in Seminario» (Meditazioni 1906- questa esperienza ci cambierà in qualche 1909, 2 aprile 1906). modo. Alcuni affermano di sì, altri sono più Nella seconda, don Lolli si rivela ancora scettici. Nel caso del piccolo Angelo, attra- più lucido e consapevole della situazione verso la luminosa testimonianza di Lucia drammatica da cui la provvidenza di Dio Casadio, il colera è stato davvero all’origine lo ha tratto in salvo proprio attraverso l’ar- del cambiamento decisivo della sua vita che rivo di Lucia, riconoscendo di essere stato ne ha fatto un ministro di Dio totalmente addirittura «sepolto in mezzo al fango della donato ai poveri. strada»: «È vero. Non so pensare senza commuovermi alle infinite astuzie sapienti Alessandro Andreini amorose non à usato il Signore per chiamare Curatore della Positio del Servo di Dio don al Sacerdozio me figlio di poveri genitori se- Angelo Lolli polto in mezzo al fango della strada: infangato io stesso fin sopra agli occhi; restio allo sforzo al sacrifizio. La morte di mia sorella prima che fece venire in casa nostra come affit- tuaria quella pia donna a cui presi affezione (a 6 anni) che mi condusse nelle chiese che avevo mai visto che parlava con entusiasmo delle funzioni religiose e dei sacerdoti. Che mi fece far conoscenza con 2 sacerdoti miei parenti che mi istillò la smania inconsapevo- le di portare le vesti da sacerdote di fare io pure (chi sa in che modo) funzioni religiose in casa e mi accese il sogno di entrare in Seminario» (Esercizi spirituali in Seminario, 5 settembre 1938). Cresciuta in una famiglia numerosa e intensamente cristiana, Lucia è una “pura di cuore” e un’autentica credente. La sua profonda pietà esercita immediatamente una singolare influenza sul piccolo Angelo: Lucia si prende cura del fanciullo seguen- dolo passo passo, gli insegna a pregare, lo porta con sé nelle chiese del borgo e del centro storico, lo accompagna e probabil- mente lo aiuta nella preparazione ai sacra- menti dell’iniziazione cristiana. Un autentico dono della provvidenza che permette di colmare un vuoto altrimenti insuperabile. È attraverso gli occhi e il cuore di Lucia che il servo di Dio entra in un mondo totalmente nuovo, vivendo una stagione magica della sua vita: la maestosità delle chiese lo incan- ta. La musica lo elettrizza. Le cerimonie lo L’Amico degli Infermi - maggio/giugno 2020 Pag. 5
vita in famiglia Primavera di maggio.... e la Vergine Il mese della luce, dei canti, dei fiori s’avanza Noi t’invochiamo o Madre. gaio, sorridente, recando nel loro pieno fulgore E Tu ci sana col balsamo della tua tenerezza, due tesori, due fascini: il tesoro della terra: la coprirci colle vesti della tua innocenza. La tua Primavera; il fascino del cielo, la Madre di Dio dolcezza è più soave che un favo di miele nel e degli uomini, la Regina degli Angeli: Maria. bosco; il tuo potere è incomparabile, o vinci- Salve, o Primavera, palpito possente, arcano di trice di Lucifero. una vita che nasce e che muore e poi ritorna Non v’è più notte ove Tu graziosa Iride splen- a vivere per ritornare di nuovo a morire! dente sorridi, non v’è più dolore ove Tu benigna Salve, o Maria, Aurora indefettibile dell’Eter- la mano amorosa distendi. no Sole, primavera di quella Vita che sempre Da ogni parte la terra, col cantico dell’alba, fiorisce, senza morire giammai. coll’inno dell’ardente meriggio col sospiro della A Te il nostro canto di letizia e di gioia, o Ma- sera, ripete in una mistica ebbrezza d’amore: ria, Maggio del nostro cuore, Primavera delle nostre speranze. Salve o Regina, In questo bel mese noi tutti veniamo a Te, e Tu Clemente e pia! piega verso di noi quei tuoi occhi dolcissimi. Salve o dolcissima Purifica le nostre labbra perché t’invochino, Vergin Maria! rafforza le nostre voci perché t’inneggino, infiamma i nostri cuori perché ti amino, o Servo di Dio don Angelo Lolli Maria, non solo in questa fuggente Prima- Meditazione tratta dagli Editoriali de L’Amico vera terrena, ma sempre, fino lassù, dove la degli Infermi (mese di maggio del 1929) Primavera è eterna. Preghiera a Maria Preghiera a Maria O Maria, Tu risplendi sempre nel nostro cammino come segno di salvezza e di speranza. Noi ci affidiamo a Te, Salute dei malati, che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù, mantenendo ferma la tua fede. Tu, Salvezza del popolo romano, sai di che cosa abbiamo bisogno e siamo certi che provvederai perché, come a Cana di Galilea, possa tornare la gioia e la festa dopo questo momento di prova. Aiutaci, Madre del Divino Amore, a conformarci al volere del Padre e a fare ciò che ci dirà Gesù, che ha preso su di sé le nostre sofferenze e si è caricato dei nostri dolori per condurci, attraverso la croce, alla gioia della risurrezione. Amen. Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta. Papa Francesco Pag. 6 L’Amico degli Infermi - maggio/giugno 2020
vita in famiglia Offerte per Sante Messe Perpetue Saragoni Giuseppa di Chiesuola RA per Defunti Bal- da varie province: lardini Saragoni – Suprani Adriana per Rennati Nerio Gramantieri Riccardo e Gramantieri Maria di Raven- – Baccarini Gianluca di Faenza RA per Coniugi de- na hanno donato alla nostra Opera una generosa of- funti Baccarini Guido e Norma Placci – Abbondan- ferta quale “disposizione benefica” in ricordo della za Giovanna di RA per Barichello Fausto – Bedeschi defunta Maria Luisa Zaccarelli. Maria Gigliola per Bandini Ivan – Famiglia Benigno Sangiorgi Laura di Bagnacavallo (RA) per Famiglia Fa- di RA per il carissimo Luciano Benigno – Alpi Pietro rina Giulio e Marietta – Lazzari Luciana Casa di Rip. e Rivalta Norma di Russi RA oer Pietro e Angela Ri- “P. Zangheri” di Forlì – Salvodelli Maria di Fiorano valta e Zia Alba Rivalta – Bedeschi M.Gigliola di RA al Serio BG per famiglia Merlini, Savoldelli – Babbi per Bandini Ivan – Maggi Costantina di Apiro MC per Rossana Alfieri di Cervia (RA) per Giannini Giuseppe, Bianchi Maria Antonietta – Graziani Augusto, Silve- per Famiglia Alfieri, per Babbi Tonino, Babbi Rugge- stroni Maria Seren , Bentini Maria per Silvestroni ro, Comandini Elvezia - Famiglia Zama Natale di Fa- Enea e Bentini A. – Domeniconi Giorgia di Classe enza RA per Zama Teresa – Mariani Luciana di Castel RA per i Cari Genitori Giulia e Angelo Domeniconi Bolognese RA per Frontali Rosa – Bruschi Mafalda - Pasini Michelangelo e Gualandi Mari di Massa per di Savio di Cervia RA per Defunti Famiglie Bruschi e Pasini Maurizio – Famiglia Benigno di RA per il caris- Godoli – Vendemini Liliana di Lugo RA per Famiglie simo Luciano – Graziani Augusto e Silvestroni Maria Vendemini, Vitali, Bongiorno, Mezzogori, De Ste- Seren, Bentini Maria per Bentini Giovanni Banzola fani – Barbanti Efeso e Pilotti Silvana di Cannuzzo – Costantino Carlo e Maria di RA per Vivi e Defunti RA per Vivi e Defunti della Famiglia – Luisa Amato della loro Famiglia – Famiglia Folaghi di San Pancra- per Bianca Maria, Marta e Mattia – Calzati Mirel- zio RA per ol caro Anselmo Folaghi nel suo 8° anni- la e Claudio di Marina di RA per Rosalia Gigliarelli versario – Piccardi Paola di San Donato Milanese per – Cardinali Silvana per Chiesa Paolino – Maggi Co- i cari coniugi Domenico e Clementina Celli – Tam- stantina di Apiro MC per Bianchi Maria Antonietta e pieri Esperia Guerrini di Bagnacavallo RA per Guer- Giovannino, Gingia, Tina, Delvà, Anna Rosa, Sandra rini Luciano – Vichi Olga di Porto Fuori RA per Vivi e – Rubboli Susanna per Dal Monte Iolanda – L’Ope- Defunti della sua Famiglia – Benelli Liana di Russi RA ra S.Teresa per Oriano Bezzi - Silvana Lugaresi per per Famiglie Baruzzi, Benelli – Croci Loredana di RA Bacchi Maria – Rita Palomba Grasso di Aradeo LE per Croci Enrico e Giardini Ferriano - Suprani Adria- per Agata Donadei e per Annunzia Simone – Bianca na di RA per il carissimo figlio Nerio Rennati Padovani di Pieve Cesato per Rossi Pierina e Defunti Rossi – Roberta Seconda Migani Babini di Lugo RA Iscriviamo alle Sante Messe Perpetue gli Ospiti per Achille e Bruna Babini – Venice Donata di Ponte dell’Opera di S.Teresa del Bambino Gesù di Faenza: Nuovo per Emanuela, Nicola, fratellini, zio Vincenzo, Demetrio Fabbri, Giuseppe Visani, Battista Monti, Suoceri, zia Antonietta, altri zii, Angelo, Amelia, Pa- Rodolfo Landi, Veraldo Bendandi, Pia Gavelli, Maria ola Dradi – Luciana e Domenico Bassani – Luciani Beoni, Giovanna Gasparetto, Mario Zannoni, Urba- Maria Grazia per i suoi Defunti – Foschini Giancarlo no Gentilini, Giuseppe Ettore Cavina, Graziella Casa- per Vivi e Defunti della Famiglia- Ballardini Giulia e lini, Maria Albonetti, Bruna Maraldi. Bruno Forte Lettera sulla preghiera L’Arcivescovo Angelo Comastri così ricorda un’incontro avuto con Madre Teresa di Calcutta: «Ella mi guardò con due occhi limpidi e penetranti. Poi mi disse: “Quante ore prega ogni giorno?”. Rimasi sorpreso da una simile domanda e provai a difendermi dicendo: “Madre, da lei mi aspettavo un richiamo alla carità, un invito ad amare di più i poveri. Perchè mi chiede quante ore pre- go?”. Madre Teresa mi prese le mani e le strinse tra le sue quasi per trasmettermi ciò che aveva nel cuore; poi mi confidò: “Figlio mio, senza Dio siamo troppo poveri per poter aiutare i poveri! Ricordati: io sono soltanto una povera donna che prega. Pregando, Dio mi mette il suo Amore nel cuore e così posso amare i poveri. Pregando!”. Non ho più dimenticato questo incontro: il segreto di Madre Teresa sta tutto qui. Ci siamo rivisti tante altre volte, ma ogni azione o ogni decisione di Madre Teresa li ho trovati meraviglio- samente coerenti con questa convinzione di fede: “Pregando, Dio mi mette il suo Amore nel cuore e così posso S. Cuore di Gesù amare i poveri. Pregando!”». confido e spero in Te L’Amico degli Infermi - maggio/giugno 2020 Pag. 7
Periodico Bimensile dell’Opera di S. Teresa del B. G. 48121 RAVENNA - Via S. Teresa, 8 - Tel. 0544/38548 - Fax 0544/214245 Per sostenerci A. 92 n. 3 (969) - MAGGIO/GIUGNO 2020 Direttore responsabile: Donati Giulio Autorizz. Trib. di Ra n. 403 del 10. 04. 1959 Redazione “L’Amico degli Infermi” L’Opera di Santa Teresa vive, si sostiene e serve Via De Gasperi, 67 - Ravenna con il conforto della Provvidenza e-mail: centrostampa@cooplapieve. it www. operasantateresa. it e la generosità della gente di buona volontà Impaginazione Per i bonifici bancari preghiamo i nostri be- Centro Stampa Cooperativa “La Pieve” cell. 340.7027294 nefattori di INDICARE CHIARAMENTE nome - cognome - indirizzo - e motivo dell’offerta. Stampa I dati dei nostri Conti sono i seguenti: Filograf - Arti Grafiche Via Nicola Sacco, 34 - Forlì - tel. 0543-795681 Cassa di Risparmio di Ravenna Coordinate bancarie Internazionali IT13 F062 7013 100C C000 0007 384 Ai sensi del D. Lgs. 196/3 i dati in possesso di “L’Amico degli Infermi" saranno oggetto di trattamento nel pieno rispetto CREDITO COOPERATIVO della normativa vigente e saranno utilizzati unicamente per Ravennate Forlivese e Imolese la spedizione del mensile. I dati il cui conferimento ha carat- tere facoltativo, non verranno comunicati né diffusi a terzi. Coordinate bancarie Internazionali Gli interessati, rivolgendosi al titolare del trattamento IT71 X085 4213 1030 3600 0100 900 possono avvalersi dei diritti di cui all’articolo 7 del decreto citato ed in particolare chiedere l’aggiornamento ovvero la C/C POSTALE - n. 14251482 cancellazione dei dati. Il titolare del trattamento è l’Opera di S. Teresa del B. G. nella persona del suo legale rappre- sentante Graziani Don Alberto. Invitiamo i nostri benefattori, che ci fanno dona- zioni, mediante bonifico, di contattarci telefonica- I lettori sono pregati di comunicare le variazioni di indirizzo mente, per fornirci quanto necessario per i dove- e l’eventuale ricezione di più copie del giornale a: rosi ringraziamenti che la Direzione solitamente invia. Grazie. Rosetti Maria Luisa presso l’Opera telefono 0544/38548 oppure tramite mail: centrostampa@cooplapieve.it Per sostenere l’Opera di Santa Teresa del Bambino Gesù tramite l’Associazione di Volontariato CamminiaMo Insieme ONLUS firma e apponi il nostro codice fiscale sulla tua dichiarazione dei redditi 920 291 80 392 Dona il tuo 5X1000 Aiuta le persone in grave difficoltà
Puoi anche leggere