L'AMERICA FIRST SCHIACCIA L'ACCORDO DI PARIGI
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Ambiente L’AMERICA FIRST SCHIACCIA L’ACCORDO DI PARIGI T La decisione di Donald RUMP colpisce ancora. È ufficiale. Gli Stati può facilmente tramutarsi in “America alone” e di lì a poco in Trump appare come Uniti si sono inesora- “Trump alone”. Più che far fede bilmente ritirati dal- allo slogan trumpiano del “make un boomerang per l’accordo di Parigi in nome del American great again”, gli Stati mantra dell’“America first” e del- Uniti avrebbero potuto adottare il l’economia: i dati la difesa di migliaia di posti di la- voro nell’industria del carbone. mostrano uno scenario Da un punto di vista meramente politico, la veridicità dei fatti e dei diverso rispetto a quello dati enunciati dal presidente nel suo intervento del 1° giugno al descritto dal presidente Rose Garden poco importa. Conta degli Stati Uniti assicurare il continuo successo della commedia politica trumpia- na, come ampliamente riconfer- mato dallo show del presidente. Rolando Polli Da un punto di vista economico, fondatore e amministratore unico di IG Partners invece, gli Usa, a nostro avviso, stanno correndo un altissimo ri- Francesca Spinosi schio nella convinzione che una research analyst IG Partners politica energetica nazionalista, basata su combustibili fossili alta- mente inquinanti, possa fortifica- re il paese e renderlo più competi- tivo. Efficace il commento di Ivo Daalder, direttore del Chicago Council on Global Affairs, per cui la politica dell’“America first” 50 LUGLIO/AGOSTO 2017
principio del “make our planet to ai livelli del 2005 e avevano anidride carbonica delle centrali great again” come suggerito dal stanziato mezzo miliardo di dolla- elettriche, ma che il neo presiden- neo-presidente francese Macron, ri nel “green climate fund”, istitu- te ha prontamente provveduto a ma a quanto pare questa visione ito appositamente per aiutare i smantellare nel primo trimestre di sarebbe stata troppo iniqua per paesi in via di sviluppo a imple- quest’anno. Nel suo discorso l’economia americana… mentare le politiche ambientali. Trump si è detto pronto a rinego- Una serie di standard sull’efficien- ziare nuove condizioni con la co- Il piano sulle politiche za dei carburanti e di efficienza munità internazionale sul tema ambientali energetica per costruzioni ed elet- del cambiamento climatico a patto L’obbligo principale per i paesi trodomestici sono tra le principali che esse siano favorevoli per l’eco- firmatari dell’accordo sul clima è misure previste nel piano ameri- nomia americana. In realtà l’ac- quello di presentare con cadenza cano per raggiungere l’obiettivo al quinquennale un piano che de- 2025. Tuttavia, la maggior parte scriva le politiche volte alla miti- del contributo al target del 26-28% gazione del cambiamento climati- sarebbe dovuto derivare dallo sto- L’obbligo principale per i co. Con Obama gli Usa si erano rico “Clean Power Act” di Obama, paesi firmatari dell’accordo impegnati a ridurre le emissioni di che per la prima volta imponeva sul clima è quello di gas serra del 26-28% al 2025 rispet- limiti stringenti alle emissioni di presentare con cadenza quinquennale un piano che descriva le politiche volte alla mitigazione del cambiamento climatico cordo di Parigi non è vincolante e non prevede penalizzazioni diret- te per nessuno degli stati firmata- ri, per cui un singolo stato potreb- be tranquillamente indebolire i piani presentati originariamente, anche se ciò non è ovviamente au- spicabile. Ma per meglio allietare i suoi sostenitori, Trump ha optato per il colpo di scena adottando la mossa radicale dell’uscita senza se e senza ma. Peccato che secondo i regolamenti di Parigi ci vogliono ben quattro anni per rendere effi- cace l’exit dal trattato… per cui gli Usa potrebbero ancora far parte LUGLIO/AGOSTO 2017 51
Ambiente mossa Trump riuscirà davvero a Grafico 1. Occupati nel settore energetico per tecnologia fare da trampolino di lancio all’in- negli Usa (migliaia, 2016) dustria del carbone e a rallentare l’avanzata delle energie alternati- 600 ve? Basta guardare i dati che met- 500 te a disposizione il Department of 400 energy americano per concludere 300 che l’uscita dal trattato mette a ri- 200 schio più posti di lavoro di quanti non riesca a salvarne. Come mo- 100 stra il grafico 1, il totale degli im- 0 piegati nel settore del solare e Eolico Carbone Gas naturale Solare Petrolio dell’eolico (circa 476.000) è pari a Fonte: Financial Times, Doe circa tre volte il numero degli oc- cupati nel carbone. Probabilmente dell’accordo fino alle prossime a Trump interessa più la distribu- Negli Usa il totale degli elezioni presidenziali nel novem- zione degli occupati nei vari stati bre del 2020. americani piuttosto che l’alloca- impiegati nel settore del zione settoriale: circa il 40% degli solare e dell’eolico è pari Una visione miope impiegati del solare sono califor- a circa tre volte il numero Ma più che sui cavilli di giurispru- niani, mentre gli occupati del car- degli occupati nel carbone denza internazionale, vale la pena bone sono concentrati in West soffermarsi sui fatti: con questa Virginia, Wyoming, Pennsylvania Grafico 2. Produzione di gas naturale e carbone negli Usa Natural gas marketed production Coal production (rolling 12-month (bn cubic ft per day) average, m short tons) 80 100 75 Carbone 90 70 65 80 60 Gas Naturale 55 70 50 45 60 1977 99 01 03 05 07 09 11 13 15 17 Fonte: Financial Times, Thomson Reuters 52 LUGLIO/AGOSTO 2017
e Kentucky, guarda caso esatta- li elettrici sono elevatissime e sono mente gli stati in cui Trump ha questi i settori su cui Trump do- ottenuto più consensi. vrebbe focalizzarsi se vuole dav- In più la recente battuta d’arresto vero realizzare l’obiettivo del del settore del carbone è stata cau- “make America great again”, sata in parte dall’avanzata delle piuttosto di tecnologie sporche, energie rinnovabili, ma soprattut- obsolete e sempre meno competi- to dalla concorrenza con il gas na- tive come il carbone. turale, che pur facendo parte della famiglia dei combustibili fossili è La United States climate alliance di gran lunga più economico e pu- Su questa linea un gruppo di stati lito del carbone (grafico 2). tra cui California, New York e Wa- Ciò che rileva per il mercato del shington, rappresentanti circa il carbone non è tanto l’ammontare 30% del Pil Usa, hanno dato vita dei sussidi alle energie verdi, ma alla “United States climate allian- il prezzo del gas naturale, suo di- ce”, una coalizione che si impegna retto concorrente. È la legge di a raggiungere gli obiettivi dell’ac- mercato che stabilisce il futuro cordo di Parigi tracciati da Oba- ve, ricordiamo che se la California del carbone e le politiche di ma. Di fatto, la responsabilità del- fosse indipendente sarebbe la se- Trump potranno solo posticipare le politiche energetiche americane sta economia globale mentre gli (di ben poco) la celebrazione dei è condivisa tra il governo federale, stati del “Climate alliance” assie- suoi funerali. i governi statali e locali ed è curio- me sarebbero la terza economia al so che la stessa divisione dei pote- mondo. La crescita delle rinnovabili ri che aveva tormentato Obama Alla luce di tali osservazioni for- Stessa storia vale per le rinnovabi- nell’imposizione di limiti alle se non bisogna dare tutti i torti li. Anche qui c’è ben poco che emissioni per i singoli stati nel de- all’economista dell’Università di Trump possa fare per arrestare la lineare il Clean power act stia ora Canberra Luke Kemp, che con la crescita straordinaria che stanno giocando a favore delle politiche sua filosofia del “better out than vivendo il solare e l’eolico: in me- volte alla lotta al cambiamento cli- in” delinea il paradosso della dia parliamo di un aumento della matico. Iniziative parallele inclu- partecipazione degli Usa agli ac- capacità installata rispettivamen- dono l’“America’s pledge” lanciata cordi sul clima sotto l’ammini- te del 46% e 21% all’anno negli da Michael Bloomberg per coordi- strazione Trump: un ostruzioni- ultimi dieci anni. Per non parlare nare una serie di governi e impre- sta al tavolo della convenzione di dei costi di produzione che conti- se locali al raggiungimento del Parigi con diritto di veto avrebbe nuano a diminuire a vista d’occhio target del 26% al 2025 e altre alle- probabilmente causato più danni e in molti casi sono già competitivi anze di sindaci di grandi città e che benefici al futuro del nostro con il carbone e con il gas naturale. imprenditori che intendono sotto- Pianeta, avendo il potere di bloc- Le opportunità di business nel set- porre all’Onu un patto con cui si care lunghi processi decisionali e tore delle rinnovabili coniugate impegnano a rispettare gli accordi negoziazioni chiave per raggiun- allo sviluppo dello storage, delle di Parigi. Tanto per dare un’idea gere l’obiettivo dei 2C al 2100. batterie agli ioni di litio, dei veico- dell’importanza di queste iniziati- Meglio out. LUGLIO/AGOSTO 2017 53
Puoi anche leggere