ECONOMIA DELL'UNIONE EUROPEA
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30/04/20 Prof. Elisabetta CROCI ANGELINI croci@unimc.it A.A. 2019-2020 Capitolo 4 ECONOMIA DELL’UNIONE EUROPEA turbolenza macroeconomica • Quanto maggiore è la frequenza di shock negativi – tanto maggiore è la probabilità che le rigidità nel mercato del lavoro finiscano con l’impedire che gli aggiustamenti di mercato sia attuino attraverso la flessibilità di prezzi e salari – tanto più ampio sarà il divario tra il salario di riserva (legato ai sussidi di disoccupazione a loro volta basati sul livello di salario quando occupati) e il nuovo salario medio di livello inferiore – tanto più lunghi saranno i periodi di disoccupazione a.a. 2019/20 e. croci angelini 2 1
30/04/20 fluttuazioni della domanda aggregata • gli alti tassi di disoccupazione sono attribuibili all’inefficiente interazione tra le istituzioni del mercato del lavoro e le fluttuazioni della domanda aggregata? • L’evidenza empirica sull’influenza della regolamentazione sul funzionamento del mercato del lavoro è controversa. a.a. 2019/20 e. croci angelini 3 fluttuazioni della domanda aggregata • influenza negativa sui tassi di occupazione dovuta a: – alta partecipazione al sindacato – sussidi di disoccupazione protratti nel tempo • più efficace incontro tra l’offerta e la domanda di lavoro da – le politiche del lavoro attive – la contrattazione collettiva a.a. 2019/20 e. croci angelini 4 2
30/04/20 a matching problem • alti tassi di disoccupazione sono dovuti – all’incapacità del mercato del lavoro di far sì che i posti disponibili vengano individuati dai disoccupati – alla distorsione che le istituzioni del mercato del lavoro arrecano all’aggiustamento macroeconomico dopo uno shock a.a. 2019/20 e. croci angelini 5 alti tassi di interesse • i tassi di interesse a lungo superiori ai tassi di crescita è alti tassi di disoccupazione strutturale • nella prima metà degli anni ’80 è le politiche macroeconomiche riuscivano ad alleviare le conseguenze che gli shock petroliferi e le dinamiche salariali producevano sull’occupazione. a.a. 2019/20 e. croci angelini 6 3
30/04/20 alti tassi di interesse • nella seconda metà degli anni ‘80, l’insieme delle politiche fiscali e monetarie attuate dai paesi europei è stata orientata in senso restrittivo con priorità alla stabilità monetaria • i criteri di Maastricht e la successiva introduzione del Patto di Stabilità e Crescita è rientro dai deficit pubblici i colpevoli di politiche fiscali espansive a.a. 2019/20 e. croci angelini 7 una conseguenza della globalizzazione • aumento delle diseguaglianze salariali • a causa delle istituzioni del mercato del lavoro è aumento – nella disoccupazione o – nelle diseguaglianze salariali • domanda di lavoro inadeguata dopo uno shock • evoluzione della diseguaglianza salariale in molti paesi europei. a.a. 2019/20 e. croci angelini 8 4
30/04/20 La relazione tra le diseguaglianze salariali e l’occupazione • Nei paesi dell’OCSE è correlazione positiva tra: – i tassi di occupazione e – le diseguaglianze salariali • In altre parole maggiore occupazione si associa a maggiore diseguaglianza (diseguaglianza salariale di genere) a.a. 2019/20 e. croci angelini 9 • nei paesi nei quali la diseguaglianza è aumentata meno della media – gli aumenti del tasso di disoccupazione sono stati maggiori – i tassi di occupazione hanno mostrato una flessione • Una maggiore occupazione comporta sempre un aumento di diseguaglianza? • La diseguaglianza salariale “fa bene” all’occupazione? E perché? a.a. 2019/20 e. croci angelini 10 5
30/04/20 l’ipotesi di Paul Krugman • Esiste una relazione negativa/inversa tra – la compressione dei salari e – il tasso di occupazione dei lavoratori • Una maggiore eguaglianza salariale (maggiore compressione) si osserva insieme a un minore tasso di occupazione • la regolamentazione ha impedito che si riducessero i salari nei settori più esposti alla concorrenza internazionale, perciò è aumentata la disoccupazione strutturale a.a. 2019/20 e. croci angelini 11 Complementareità Istituzionale Ipotesi 1: Complementarietà è Welfare State + regolamentazione è “alta” redistribuzione + protezione dell’impiego e del salario = alta disoccupazione à bassa disegualianza salariale Ipotesi 2: Complementarietà è Skill Bias Technical Change + deregolamentazione + Social Transfers Progresso tecnico che aumenta l’efficienza + mercato del lavoro flessibile = bassa disoccupazione à alta diseguaglianza salariale a.a. 2019/20 e. croci angelini 12 6
30/04/20 dalla regolamentazione del mercato del lavoro + Welfare State allo SBTC + deregolamentazione del mercato del lavoro + trasferimenti sociali ai lavoratori? • una compressione salariale significativa è “contratto sociale” per alta protezione per l’occupazione e la protezione sociale, ma la deregolamentazione potrebbe favorire investimenti skill-biased e maggiore occupazione • I paesi con alta redistribuzione (basso Gini DPI) facilitano investimenti skill-biased attraverso la deregolamentazione del mercato? • GiniFI-GiniDPI include anche i trasferimenti come pensioni e sussidi di disoccupazione, mentre la diseguaglianza salariale si riferisce ai soli lavoratori a.a. 2019/20 e. croci angelini 13 Diseguaglianza e redistribuzione 0,8 Scandinavi 0,7 (GiniFI-GiniDPI)/GiniFI e Continentali 0,6 DE00 NL91 FR94 UK79 0,5 UK86 94 99 DE94 SP00 0,4 Anglosassoni SP95 0,3 0,2 Mediterranei 0,1 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 diseguaglianza salariale a.a. 2019/20 e. croci angelini 14 7
30/04/20 Diseguaglianza salariale e redistribuzione • La sostituibilità tra istituzioni del mercato del lavoro e del welfare è in molti paesi europei sembra aver avuto luogo una variazione della combinazione tra le istituzioni del mercato del lavoro e del welfare • Durante gli anni Novanta la diseguaglianza salariale non ha invertito il suo corso, ma molti paesi europei continentali e mediterranei sembrano avvicinarsi ai cluster scandinavi ed anglosassoni nei quali esiste un’alta diseguaglianza salariale • La deregolamentazione del mercato del lavoro ha innescato una notevole flessibilità verso il basso del salario, ma non si è verificato un forte ripristino dei tassi di occupazione a.a. 2019/20 e. croci angelini 15 Diseguaglianza salariale e livelli occupazionali • piccoli aumenti di occupazione e diseguaglianza salariale crescente • riduzione della regolamentazione della protezione del posto di lavoro e del salario • un aumento nella ridistribuzione del reddito • negli anni ‘90 la protezione dell’occupazione si è ridotta • La distorsione nella determinazione dei salari dovuta – all’EPL (Bertola e Boeri, 2002), – al rigido salario minimo (Card e DiNardo, 2002) – alla determinazione centralizzata dei salari (Blau e Kahn, 1996) – alla diffusione dei contratti di lavoro centralizzati unita al livello di sindacalizzazione (Brugiavini et al., 2001) – In una parola: alle istituzioni del mercato del lavoro a.a. 2019/20 e. croci angelini 16 8
30/04/20 deregolamentazione • Flessibilità del salario (verso il basso) è maggiore variabilità dei (nuovi) contratti è segregazione e part-time è riduzione nel numero dei low-skill è diseguaglianza salariale è diseguaglianza di reddito è trasferimenti sociali • Aumento dei posti di lavoro è politiche attive del mercato del lavoro è aumento dei tassi di occupazione è segmentazione insider/outsider • Effetto netto di minori salari e maggiore occupazione è low skill working poor a.a. 2019/20 e. croci angelini 17 distribuzione e redistribuzione del reddito • correlazione fra diseguaglianza di reddito e redistribuzione è all’aumentare della diseguaglianza di reddito guadagnato nel mercato è aumenta la pressione politica per il rafforzamento dello Stato sociale è aumenta la redistribuzione – la diseguaglianza di reddito (Gini) maggiore negli Stati Uniti (circa 38,5% ) che in Europa (29,1%) – la dimensione del settore pubblico in Europa è pari circa al 45% del PIL negli Stati Uniti è circa il 35% a.a. 2019/20 e. croci angelini 18 9
30/04/20 Come si spiega la diversa dimensione dello Stato sociale fra gruppi di paesi? • diverse norme sociali caratterizzano le diverse culture – UE: maggiore redistribuzione del reddito • assenza o ridotta dimensione del melting pot è prevalenza dei sentimenti di identificazione su quelli di alienazione – USA: minore redistribuzione del reddito • valori della cultura anglo-sassone • società con gruppi etnici di recente immigrazione è declinante propensione alla solidarietà a.a. 2019/20 e. croci angelini 19 Valutazione prospettica sulla capacità di crescita • responsabilità individuale è un ruolo centrale nel determinare una maggioranza a favore di un programma elettorale di espansione oppure di riduzione della spesa sociale è costituito dalle credenze • Durante il ventennio 1985 – 2005, i tassi di occupazione e di partecipazione sono stati più alti negli Stati Uniti che nell’UE, mentre i tassi di disoccupazione hanno oscillato fra il 5 e il 7% negli Stati Uniti e fra l’8 ed il 10% nell’UE. • la recessione internazionale innescata dalla crisi finanziaria ha fatto crescere il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti ad oltre il 10% nel 2010, un valore superiore al tasso medio dell’Unione Europea (8-9%). a.a. 2019/20 e. croci angelini 20 10
30/04/20 Il nesso fra merito e reddito • un sistema economico che consente ai meritevoli di salire rapidamente i gradini della scala sociale non necessita di istituzioni di protezione sociale • (l’illusione de)il “sogno americano” è un importante motivo del successo dell’influenza dei “ricchi” sul voto contrario alla redistribuzione dei “poveri” è condividono la preferenza delle classi a reddito più alto per una dimensione ridotta dello Stato sociale • minore tassazione delle imprese favorirebbe maggiori investimenti innovativi e quindi un’accelerazione nella dinamica della TFP • Merito o fortuna? a.a. 2019/20 e. croci angelini 21 World Value Survey Unione Europea Stati Uniti • Il 54% ritiene che il • Il 29% ritiene che il povero non abbia colpa povero non abbia colpa per la sua condizione per la sua condizione • il 24% che sia pigro • il 60% che sia pigro • il 70% ritiene che i • il 40% ritiene che i poveri dovrebbero poveri dovrebbero impegnarsi di più nel impegnarsi di più nel lavoro. lavoro. • 30% la fortuna la più • il 60% la fortuna la più importante fonte di importante fonte di successo nella vita successo nella vita a.a. 2019/20 e. croci angelini 22 11
30/04/20 La diversa considerazione della forza del mercato Unione Europea Stati Uniti • Mancanza di incentivi • Merito è reddito • Welfare state • Laissez faire • Preferenza per il • Bassa tassazione è tempo libero stato minimo • Equità è alta • Diseguaglianza tassazione – Giustificata è • Leviatano proviene dal merito • Bassa crescita – Ingiustificata è proviene dalla fortuna a.a. 2019/20 e. croci angelini 23 La diversità è figlia della storia, della politica, della sociologia • Tasso di crescita elevato dove maggiore è la stabilità politica • La stabilità politica deriva da: – Relazione inversa tra diseguaglianza e redistribuzione – Disparità tra reddito e potere • Negli USA per l’opinione pubblica le diseguaglianze sono giustificate in nome del funzionamento del mercato • Nell’UE l’opinione pubblica sottovaluta il peso della redistribuzione in termini di burocrazia, incentivi • Quanto più la distribuzione è sperequata tanto più l’elettore mediano tenderà a volersi aggregare ai ricchi a.a. 2019/20 e. croci angelini 24 12
30/04/20 Tecnologia e diseguaglianza • La tecnologia fa aumentare la diseguaglianza? • La diseguaglianza induce l’adozione di una particolare tecnologia? • La distribuzione deve essere valutata solo in termini di equità? O anche di efficienza? • La performance di un paese viene valutata da: tasso di crescita, tasso di inflazione, tasso di disoccupazione, tasso di occupazione, tasso di attività raramente per la diseguaglianza • Diseguaglianza salariale èTasso di occupazione con relazione crescente: perché? a.a. 2019/20 e. croci angelini 25 Ipotesi di Krugman • Nei paesi industrializzati diminuisce la domanda relativa di lavoratori low skill per cui se il mercato del lavoro è – flessibile (USA) è maggiore diseguaglianza salariale (aggiustamento nei prezzi) è working poor – rigido (UE) è maggiore disoccupazione (aggiustamento nelle quantità) è minore diseguaglianza salariale (anche per l’espulsione dei disoccupati che sono conteggiati solo nella diseguaglianza di reddito) a.a. 2019/20 e. croci angelini 26 13
30/04/20 Strategie di Acemoglu • Skill biased technical change è il settore ICT ed i settori vicini all’ICT assumono è pagano salari più alti è attirano lavoratori via skill premium è turn over di lavoratori permesso dalla deregolamentazione è diffusione di ICT e simili • Tecnologia complementare è non si licenzia nessuno, nemmeno nei settori tradizionali è i salari non riflettono la produttività, ma sono compressi a un livello medio che premia i meno produttivi è la regolamentazione non permette il turn over è introdurre tecnologie innovative è troppo rischioso è difesa di retroguardia del settore tradizionale a.a. 2019/20 e. croci angelini 27 High-skill Ratio e Skill Premium il rapporto tra livelli tecnologici (AH/AL) connette lo skill premium (WH/WL) al rapporto tra lavoratori high e lo skill (H/L) 28 14
30/04/20 I PAESI EUROPEI HANNO SEGUITO VIE DIVERSE quattro strategie 1. SBTC è SP aumenta ed HR aumenta 2. Complementare è SP diminuisce e HR diminuisce 3. Ristrutturazione è SP diminuisce ed HR aumenta 4. Downsizing è SP aumenta e HR diminuisce • Skill (o wage) premium è SP=wH/wL • High skill ratio è HR= H/L a.a. 2019/20 e. croci angelini 29 Occupazione e diseguaglianza 0.7 dk8 0.65 se8 lu8 dk4 dk1 nl8 uk8 se4 0.6 fi8 uk4 at8 uk1 0.55 at4 fr8 be8 nl4 de8 fr4 de1 pt8 de4 working ratio ie8 lu1 0.5 be1 nl1 fi4 pt1 pt4 fr1 0.45 be4 ie4 es8 0.4 it8 ie1 it4 it1 es4 0.35 gr8 es1 gr4 0.3 gr1 0.25 0.2 0.25 0.3 0.35 0.4 0.45 giniw ages a.a. 2019/20 e. croci angelini 30 15
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