Suasa, al via la campagna di scavo
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Suasa, al via la campagna di scavo Castelleone di Suasa – Lunedì, 1 Luglio, prenderà avvio la tradizionale campagna di scavo dell’Università di Bologna presso la città romana di Suasa, Nel 2018 si è concentrata nell’area prospiciente l’edificio denominato informalmente il “Tappatino”. Si tratta di un casolare risalente al Cinquecento, fatto erigere da Ottaviano Volpelli, emissario dei Principi Ruspoli, proprietari dei terreni della zona. L’idea, vagheggiata da anni, che il casolare fosse stato fatto costruire sui resti del foro della città ha trovato conferma durante le indagini, che hanno portato in luce una struttura su alto podio, realizzato in conglomerato con paramento in laterizi e conci di calcare, che si raccordava con l’antico piano di campagna per mezzo di una gradinata, ancora conservata. L’edificio, presumibilmente un tempo rivestito in marmo, potrebbe risalire alla prima epoca imperiale – la medesima tecnica costruttiva è riscontrabile nel vicino anfiteatro- e come prima ipotesi, potrebbe essere identificata come Tempio di Giove. Infatti, secondo Vincenzo Maria Cimarelli, storico e frate domenicano, alla sua epoca erano visibili vari resti della città romana di Suasa, fra cui il teatro e il tempio di Giove, da cui doveva provenire anche una statua.
La nuova campagna di scavo permetterà di gettare più luce sulla fondatezza di questa ipotesi. Bombay Street Garage @ “Metti l’Olio”: tutte le immagini San Benedetto del Tronto, 2019-06-30 – Bombay Street Garage @ “Metti l’Olio”
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Bombay Street Garage @ “Metti l’Olio”: photogallery Bombay Street Garage @ “Metti l’Olio Tour” Bombay Street Garage @ “Metti l’Olio Tour”: photogallery Bombay Street Garage @ “Metti l’Olio Tour”: photogallery
E’ il Festival dell’Arte sul Mare Un bilancio estremamente positivo per il Festival dell’Arte sul Mare 2019. San Benedetto del Tronto – Con la chiusura domenica scorsa delle mostre di Nobushige Akyiama e Fabrizio Mariani alla Palazzina Azzurra, è ufficialmente terminato con grande successo, il Festival dell’Arte sul Mare 2019. Un successo fortemente voluto dal direttore artistico ed organizzativo Piernicola Cocchiaro, presidente dell’Associazione culturale “l’altrArte”, che già dallo scorso ottobre aveva ben chiari gli obiettivi da raggiungere. Un format, quello del Festival dell’Arte sul Mare che, seppur fedele a quello delle sue tante edizioni precedenti, riesce ogni anno a regalare sempre nuove emozioni grazie ad un programma molto diversificato e capace di coinvolgere i numerosi interessi del pubblico. “In & Out – Artisti a confronto” è stato il titolo ambizioso del Festival che ha voluto dare a cinque artisti della nostra provincia, Andrea Tarli, Ado Brandimarte, William Kaine, Danjel Kosma, Fabrizio Mariani, la possibilità di cimentarsi alla pari nelle varie sezioni, con quattro artisti nazionali ed internazionali, Anna Franceschi, Roland Höft, Natalia Chistyakova, Nobushige Akyiama. Un’idea che ha avuto un notevole successo, come anche quella di fare interagire, durante la storica Serata Jazz, il trio di Giacinto Cistola con l’orchestra di 60 elementi degli alunni
della sezione musicale della scuola “M. Curzi” dell’ISC Centro della città. Uno spettacolo unico. La stessa scuola inoltre ha anche partecipato alla sezione “Murali scolastici”, realizzando un murale fantastico di 4 metri di lunghezza, ispirato all’opera “Sogno” di Andrea Pazienza. Molto interessante è stato anche il “confronto” tra lo scultore giapponese Nobushige Akyiama con le sue poetiche installazioni in carta washi e l’artista locale Fabrizio Mariani con le sue delicate rivisitazioni artistiche del pensiero. Un’altra novità di quest’anno è stata la partecipazione al Festival della mosaicista Anna Franceschi di Orvieto che, durante la settimana artistica, ha realizzato un mosaico a tema ambientalistico. Un’ottima edizione insomma che ha regalato al MAM, il nostro Museo d’Arte sul Mare, altre quattro sculture sui blocchi frangiflutto, due sculture a grandezza naturale, realizzate da Giuseppe Straccia e aggiunte al suo Presepe, tre murali ed un mosaico. Con le dieci realizzate quest’anno, il numero complessivo delle opere presenti nel MAM sale così a 185, un numero inimmaginabile quando nacque Scultura Viva nel 1996. Durante il Festival sono stati distribuiti circa 900 cataloghi di 60 pagine a colori che, oltre ai progetti degli artisti che hanno partecipato, hanno offerto al pubblico la raccolta completa di tutte le opere presenti nel MAM. Arrivederci al prossimo anno!
Copyright www.ilmascalzone.it © Press Too srl – Riproduzione riservata nb: per immagini ad alta definizione scrivere a redazione@ilmascalzone.it Non calpestate mai i vostri sogni Facce da Mam Incanto alla Serata Jazz del “Festival dell’Arte sul Mare” Questo è il “Festival dell’Arte sul Mare”… un tuffo nell’Arte Viva
Il “Festival dell’Arte sul Mare” continua alla Palazzina Azzurra Verso la fase finale del “Festival dell’Arte sul Mare” Verso la conclusione del “Festival dell’Arte sul Mare” Verso il “clou” del “Festival dell’Arte sul Mare” Nobushige Akiyama in mostra alla Palazzina Azzurra Nobushige Akiyama in mostra alla Palazzina Azzurra Inizia la parte centrale del “Festival dell’Arte sul Mare”
Il “Festival dell’Arte sul mare” entra nel vivo Il sogno di Andrea, Work in progress Giuseppe Straccia, fuori “Festival dell’Arte sul Mare” Festival dell’Arte sul Mare, conosciamo gli artisti Domenica inizia il Festival dell’Arte sul Mare 2019
Il cuore di Macerata pulsa al ritmo dell’Università Macerata, 2019-06-29 – Oltre mille persone in piazza della Libertà per festeggiare i dottori di ieri e di oggi alla Giornata del Laureato di Unimc. Il rettore Adornato: “L’Università è un punto di riferimento secolare e inossidabile di questa città”. Marina Timoteo, presidente AlmaLaurea e Laureata dell’Anno: “Il tasso di occupazione dei laureati è in crescita costante. Guardiamo al futuro con fiducia”. Un grande puzzle di storie, percorsi diversi, di sogni da inseguire e di traguardi raggiunti. Tanti tasselli che compongono un’unica realtà: l’Università di Macerata. E’ il racconto emerso oggi dalla Giornata del Laureato, un appuntamento ormai tradizionale che, forse unico in Italia, riunisce insieme tre generazioni di laureati. Una piazza della Libertà vestita a festa ha, infatti, accolto oggi pomeriggio gli oltre trecento laureati dell’ultimo anno accademico insieme a una rappresentanza di chi ha conseguito il titolo di dottore tra il 1992 e il 1993 e tra il 1967 e il 1968. Un colpo d’occhio spettacolare, per oltre mille persone, tra laureati, famiglie e amici, che hanno colorato di gioventù e allegria il centro della città.
“L’Università è un faro, un punto di riferimento secolare e inossidabile di questa città – li ha salutati il rettore Francesco Adornato – Siamo tradizione e innovazione, passato e presente. Coltiviamo la tradizione e l’innovazione per costruire tutto il futuro che ancora ci attende e confida in noi”. I numeri stessi parlano della presenza e della crescita dell’Ateneo. Cinquant’anni fa i laureati furono 79, venticinque anni dopo erano già cresciuti a 390 e oggi ogni anno arrivano al traguardo finale oltre 1900 ragazzi. Ragazzi che possono guardare con maggiore fiducia al futuro perché, come ha rivelato Marina Timoteo, presidente del consorzio AlmaLaurea, il tasso di occupazione dei laureati è in crescita costante, aumentando del 6% a un anno e del 4% a quattro anni dal conseguimento del titolo. “Siamo in ripresa progressiva. Guardiamo al futuro con fiducia”, ha rimarcato la Timoteo, una delle maggiori esperte nazionali di diritto comparato italo- cinese, che proprio a Macerata ha sentito nascere la sua passione per queste materie di cui oggi è autorevole docente. Insignita del premio Laureato dell’Anno, ha evidenziato come oggi sia importante “intrecciare le competenze tecniche con quelle umanistiche e in questo l’Università di Macerata è stata antesignana. E poi bisogna aprirsi agli altri, essere veramente cittadini di un mondo globale”. Un incitamento che non cade nel vuoto, come hanno dimostrato i video messaggi inviati dal Canada da una giovanissima dottoranda, Simona Tiribelli, vincitrice della prestigiosa borsa di studio Fulbright, e da Ginevra, dove i laureandi Nicola Paccamiccio, Tamara Pulita e Francesca Costarelli sono stati selezionati per un tirocinio alla Rappresentanza d’Italia presso le Nazioni Unite. “Questo appuntamento mi riempie ogni volta di orgoglio e commozione – ha commentato la presidente dell’Associazione laureati Ateneo Maceratese, principale promotore
dell’evento, Daniela Gasparrini -. I laureati sono sempre felici di essere contattati e di poter ritornare nella loro Università”. La docente stessa è stata quest’anno festeggiata per l’anniversario della sua laurea con un mazzo di fiori e il sigillo dell’Ateneo. Come ogni anno sono stati consegnati dei premi simbolici a personalità che con il loro percorso umano e professionale hanno valorizzato la formazione conseguita a Macerata. Le loro storie mostrano come si possa arrivare lontano e a traguardi diversi, partendo da una stessa base comune, declinata secondo le proprie passioni e inclinazioni. “I miei genitori neppure sapevano che mi stavo laureando. Ho voluto fare loro una sorpresa”, ha ricordato Ugo Bellesi, decano del giornalismo maceratese, Premio Oscar Olivelli per aver contribuito, con i suoi articoli, a mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulle drammatiche conseguenze del sisma del 2016. “Ho capito quello che volevo fare da grande grazie a UniMc, per come i docenti mi hanno fatto innamorare degli studi”, ha detto invece la dirigente della Digos di Macerata Maria Nicoletta Pascucci, che, dopo aver ricevuto il premio Alumni, ha incitato i tanti giovani presenti: “Seguite fino in fondo i vostri sogni, anche se ci sono tante difficoltà”. Ma anche chi non ha le idee ben chiare non si deve spaventare. “Quando mi sono laureato non avevo un’idea precisa di cosa fare, ma essere confusi non è uno svantaggio – ha sottolineato Alessandro Piermanni, avvocato specializzato in diritto societario operante a livello di società internazionali, anche lui premio Alumni – perché un foglio bianco vuol dire poter pianificare determinate idee. Io avevo due passioni, il diritto societario e la dimensione internazionale, e quindi ho mosso i miei primi passi in dimensioni per me congeniali”. E un ricordo è andato anche
all’eroico padre Sergio Piermanni, Maresciallo Capo dei Carabinieri rimasto vittima di un conflitto a fuoco a Civitanova nel 1977. Il terzo premio Alumni è andato al giornalista Vincenzo Varagona, che intervistato dagli studenti della radio di ateneo Rum, ha delineato le possibilità di un giornalismo alternativo alla cronaca nera e alle risse mediatiche. “Se fatto in modo professionale, è possibile parlare di buone notizie – ha detto – di una società che cresce”. Paola Dezi da Grottammare Tutti i martedì c’è il Mercatino “De Legrotte” Fino al 3 settembre con gli autori del “fatto a mano” nelle aree pedonali del centro
Torna il “fatto a mano” a colorare le sere estive del martedì nel centro cittadino. A partire dal 2 luglio, una settantina di artigiani e creativi si ritroveranno settimanalmente nelle aree pedonali di Corso Mazzini e del lungomare della Repubblica per l’edizione 2019 del “Mercatino De Legrotte”. La manifestazione è organizzata dagli uffici del Servizio Attività produttive e si svolgerà fino al 3 settembre, dalle ore 17 a mezzanotte. Gli espositori del settore “Artigiani” sono 16 (calzature, borse, pelletterie, abbigliamento, tessitura, ricamo, maglieria, gesso, gioielli in metallo), 31 gli “Hobbisti” (tombolo, gioielli in rame, cartoline, francobolli, merletti, piccola oggettistica in legno, fimo, cappelli, magliette con stampe, biancheria antica, gioielli realizzati con pietre dure) e 21 sono i “Creativi” (ceramica, uncinetto, dipinti, saponi, bigiotteria, cucito, occhiali e orologi in legno). “Il mercatino estivo del lungomare centrale è ormai un successo consolidato, grazie alla scelta, ormai quinquennale, di scommettere su una sua gestione diretta da parte del Comune – commenta l’assessore allo Sviluppo e alla Promozione Lorenzo Rossi – L’attesa tra residenti, turisti e attività commerciali, che spesso mi chiedono notizie sul suo avvio, dimostra che la decisione è stata apprezzata: le merci vendute sono all’insegna del ‘fatto a mano’, gli espositori pagano tariffe più basse della media e il Comune incassa più che in passato, e anche viabilità e parcheggi ne hanno giovato. Un ringraziamento va ai dipendenti dell’ufficio Commercio che hanno dimostrato come il pubblico non ha nulla da invidiare al settore privato”. 29.06.2019 Verde privato e rischio incendi, invito alla cura Disinfestazione anti-zanzare, trattamenti in corso nella notte del venerdì
Zanzare nel mirino, ma la collaborazione dei privati è essenziale per rendere efficaci le attività di disinfestazione in corso durante la bella stagione. Il Comune di Grottammare ricorda a tutti i proprietari, conduttori, detentori o aventi diritto a qualsiasi titolo di giardini, aree agricole non coltivate, aree verdi urbane incolte, lotti inedificati, e responsabili di cantieri edili, che è necessario provvedere allo sfalcio delle erbe infestanti e alla loro rimozione, alla regolazione delle siepi e al taglio di rami sporgenti che si protendono sulle strade comunali e a mantenere, in generale, in corretto stato di manutenzione i terreni di qualsiasi natura e destinazione. Il dispositivo è contenuto nell’ ordinanza sindacale n. 88/2016, che soprattutto in questo periodo è importante tenere presente anche per evitare il proliferare di insetti di ogni genere, ratti, rettili o di altri inconvenienti igienico- sanitari. Non ultimo per limitare il rischio incendi, altissimo nelle giornate torride d’estate. Il controllo sul rispetto dell’ordinanza è affidato al Comando di polizia locale. Gli interventi di disinfestazione antizanzare sono programmati sempre per il venerdì notte, a partire dalla mezzanotte fino alle ore 6.00, su tutte le aree verdi pubbliche, parchi e giardini, alvei dei torrenti compresi, con trattamenti antilarvali e adulticidi, a seconda dei periodi di riproduzione degli insetti. Il trattamento è esteso anche alle vie di comunicazione più importanti (SS16, s.p. Valtesino e Lungomare) del comune di Grottammare. La disinfestazione è effettuata con automezzi dotati di attrezzature che nebulizzano il prodotto commerciale “Garban”, da parte della ditta Quark srl di Jesi, che ha ottenuto l’appalto triennale (2019-2021) di una serie di servizi per l’ambiente (derattizzazione, disinfestazione e fumigazione sul territorio comunale e sulle strutture pubbliche) al costo
complessivo di € 31.210,65. “Continuiamo a portare avanti gli interventi di disinfestazione larvicida ma la maggior efficacia si ha anche con l’aiuto del privato, che interviene nelle aree di proprietà – afferma l’assessore alla Sostenibilità, Alessandra Biocca -. Un appello ai cittadini affinché adottino tutti gli accorgimenti utili ad evitare il proliferare di questi animali. Pulire regolarmente le aree verdi, specie quelle non utilizzate, impedire il formarsi di ristagni di acqua, anche nei sottovasi domestici sono buone abitudini che aiutano molto in questa battaglia. Va infine ricordato che il Comune può intervenire solo in spazi ed edifici pubblici, mentre occorre rivolgersi a ditte specializzate per problematiche che emergono nelle proprietà private”. Durante gli interventi, in via precauzionale, è consigliabile tenere chiuse le finestre delle abitazioni che si affacciano sulle pubbliche vie, di non lasciare all’aperto derrate alimentari, biancheria, panni stesi ad asciugare, animali e di eliminare l’acqua ristagnante dai sottovaso delle piante. Si raccomanda inoltre di non sostare negli ambienti aperti durante e dopo il trattamento. In caso di maltempo, il trattamento non effettuato verrà riprogrammato e svolto nella data successiva. 29.06.2019
Automobilismo, prove della 58ma Coppa Teodori: Merli il migliore Nella cronoscalata internazionale ascolana caldissima giornata per il meteo e per le sfide ad alta temperatura dei 230 piloti al via. Si preannunciano grandi sfide in gara. Ascoli Piceno – In un’intensa giornata di prove si sono messi allo scoperto i primattori della 58^ edizione della Coppa Paolino Teodori, valida per l’International Hill Climb Cup, il Campionato Italiano Velocità Montagna e il Trofeo Italiano Velocità Montagna nord e sud. Il previsto confronto al vertice tra Christian Merli e Simone Faggioli ha indicato il pilota trentino in vantaggio sul rivale fiorentino, con la possibilità che si possa battere in gara il record del tracciato fissato da Merli lo scorso anno. Assente l’orvietano Fattorini per problemi di messa a punto della sua Osella, c’è battaglia tra gli altri pretendenti al titolo tricolore assoluto, con i sardi Giuseppe Vacca (che ha subito un principio d’incendio dopo il traguardo sulla vettura senza grandi danni) e Omar Magliona a lottare per il terzo gradino del podio assieme al catanese Luca Caruso. Più staccati gli altri, almeno sei piloti tutti racchiusi in pochi decimi. Il trevigiano Denny Zardo ha toccato nella seconda salita, ma li
vedremo tutti a sfidarsi domani sulle due manches di gara che scatteranno alle 9,30 con la prima partenza. Nel gruppo CN se la vedranno il calabrese Iaquinta e l’eugubino Rampini con le Osella, mentre è acceso come prevedibile il duello Alfa 4C tra il teramano Gramenzi e l’ascolano Alessandro Gabrielli, saliti con 35 centesimi di differenza. Il foggiano Peruggini su Lamborghini Huracan sembra dominare tra le GT, mentre è il ceko Trneny (Skoda Fabia) a svettare tra le E1. Tra le vetture prototipo a motore motociclistico migliore prestazione per l’ascolano adriano Vellei, mentre il fratello Andrea ha portato al debutto la monoposto costruita nella loro officina, la Formula Vellei RV15-Honda. Altri primatisti di gruppo sono il bolzanino Bicciato su Mitsubishi Lancer (A), e l’aretino Mercati sempre su Mitsubishi (N), il catanese Aragona su Mini Cooper (Racing Start Plus) e il fasanese Angelini su Mini Cooper (Racing Start), l’ascolano Leoni su Subaru Impreza autore di una bella prestazione tra le Produzione E e l’orvietano Chioccia su Citroen Saxo (Produzione S). Tra le bicilindriche ha svettato Paletta su Fiat 500, mentre nella gara di contorno per le auto storiche è stato il fermano Straffi su Fiat 128 a prevalere. Il migliore degli ospiti stranieri è risultato il ceko Janik (Norma) che compare in classifica con il settimo crono assoluto. La giornata di prove è stata aperta prima delle due salite da una “parata” di 15 vetture storiche del “Memorial Pietro Laureati”, importante personalità del piceno e pilota gentlemen che ha corso dagli anni ’50 (anche la Mille Miglia) fino ai primi anni ottanta, con vetture di primo piano conquistando diverse vittorie in montagna. La bella iniziativa è opera del figlio Mario che ha aperto la suggestiva sfilata con l’Alfa Romeo GT2000 Veloce del 1972 utilizzata proprio dal genitore nelle corse. La giornata di gara di domani verrà trasmessa in diretta su Radio Ascoli, ma anche in streaming video sul sito del Gruppo Sportivo ascolano e nelle fasi salienti anche sul canale
digitale terrestre 89 di EmmeTV, irradiate anche dal maxischermo presente sulla zona partenza nel pianoro di Colle San Marco. C’è davvero grande spettacolo in vista per questa 58^ edizione, per proseguire la lunga ed appassionante storia della salita ascolana, frutto degli sforzi organizzativi del Gruppo Sportivo AC Ascoli Piceno e dell’Automobile Club Ascoli Piceno-Fermo. Queste le migliori prestazioni assolute: 1° Merli C. (Osella Fa30 Evo-Zytek LRM) in 2’08”74; 2° Faggioli (Norma M20FC- Zytek) 2’12”78; 3° Vacca (Osella Pa2000-Honda) 2’17”39; 4° Magliona (Osella Pa2000-Honda) 2’18”58; 5° Caruso (Osella Pa21 Evo-Honda) 2’19”17; 6° Nappi (Osella Pa30-Judd) 2’21”33; 7° Janik (Norma M20FC) 2’20”92; 8° Liber (Gloria C8P Evo-Suzuki) 2’21”46; 9° Farris (Osella Pa2000-Honda) 2’22”36; 10° Zardo (Norma M20FC-Zytek) 2’22”56.
La Guardia Costiera soccorre sei bagnanti in difficoltà a Grottammare BAGNANTI IN DIFFICOLTA’ NEL TRATTO DI MARE ANTISTANTE LO STABILIMENTO “KOHI-NOOR” A GROTTAMMARE. NELLA MATTINATA ODIERNA, ALLE ORE 11.20 CIRCA, IL PERSONALE DELLA CAPITANERIA DI PORTO – GUARDIA COSTIERA DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO, IN ATTIVITÀ DI “MARE SICURO”, E’ INTERVENUTO PER PRESTARE SOCCORSO AD ALCUNI BAGNANTI CHE SI SONO TROVATI IN SERIA DIFFICOLTA’ NEL TRATTO DI MARE ANTISTANTE GLI STABILIMENTI BALNEARI DENOMINATI KOHI-NOOR E RAGNO VERDE DI GROTTAMMARE.
1530 – Mare Sicuro IL SOCCORSO, PRESTATO CON LA DIPENDENTE MOTOVEDETTA SAR CP843 ED IL GOMMONE GC140 DELLA GUARDIA COSTIERA, SI E’ RESO NECESSARIO A SEGUITO DI UNA FORTE RISACCA CHE, IN QUEL FRANGENTE, NON CONSENTIVA AI BAGNANTI DI RECUPERARE LA RIVA, TRASPORTANDOLI SEMPRE PIU’ A LARGO. LE CONDIZIONI DEL MARE ERANO TALI CHE GLI STESSI ASSISTENTI BAGNANTI DEI CITATI STABILIMENTI BALNEARI, CHE PRONTAMENTE SONO INTERVENUTI PER PRESTARE ASSISTENZA ALLE PERSONE IN DIFFICOLTA’, NON RIUSCIVANO A RITORNARE VERSO LA SPIAGGIA. L’ATTIVITA’ DI SOCCORSO HA CONSENTITO DI PORTARE IN SALVO SEI PERSONE, TRA LE QUALI ANCHE I TRE ASSISTENTI BAGNANTI CHE OPERAVANO NEL TRATTO DI LITORALE INTERESSATO. OCCORRE RIBADIRE L’IMPORTANZA DI PRENDERE SEMPRE IN SERIA CONSIDERAZIONE I SEGNALI, QUALI LA BANDIERA ROSSA OVVERO I CARTELLI CHE INDICANO LE ZONE DI DIVIETO DELLA BALNEAZIONE, CHE CI INFORMANO DEI POTENZIALI PERICOLI DEL MARE. INOLTRE E’ IMPORTANTE RICORDARE COME, MANTENERSI NEI LIMITI DELLA ACQUE SICURE, TENERE SEMPRE A VISTA I BAMBINI POSSIBILMENTE MUNENDOLI DI QUEGLI AUSILI CHE NE FAVORISCONO IL GALLEGGIAMENTO, EVITARE L’ESPOSIZIONE AL SOLE NELLE ORE PIU’ CALDE DELLA GIORNATA, SIANO PICCOLI ACCORGIMENTI CHE, TUTTAVIA, POSSONO CONSENTIRE ED ASSICURARE UNA BALNEAZIONE
SICURA. Inaugurano le mostre a Recanati per omaggiare Giacomo Leopardi e L’Infinito Fino al 3 novembre un viaggio sensazionale dall’epoca romantica ad oggi: “La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza da Volpedo” a cura di Emanuela Angiuli e “Interminati spazi e sovrumani silenzi. Giovanni Anselmo e
Michelangelo Pistoletto” a cura di Marcello Smarrelli. In mostra grandi artisti come Giuseppe De Nittis, Emile René Ménard, Plinio Nomellini, Gaetano Previati, Amedeo Bocchi, Ettore Tito, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto. Recanati – A Recanati proseguono le celebrazioni per il bicentenario dalla stesura de L’Infinito di Giacomo Leopardi. Inaugurato oggi, 29 giugno, nel giorno del compleanno del poeta recanatese, e proseguirà fino al 3 novembre, il secondo ciclo di mostre che animeranno la programmazione culturale cittadina nella stagione estiva. A Villa Colloredo Mels due mostre che ruotano intorno all’espressione dell’infinito nell’arte in un percorso sensazionale dall’epoca romantica ad oggi: “La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza da Volpedo” a cura di Emanuela Angiuli e “Interminati spazi e sovrumani silenzi. Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto” a cura di Marcello Smarrelli. Dopo la fotografia di Mario Giacomelli e la poesia, con l’esposizione straordinaria del manoscritto del 1819 de L’Infinito, l’arte torna ad essere protagonista a Villa Colloredo Mels, aprendo una porta dopo l’altra verso un mondo visibile e infinito. In mostra grandi artisti, come Giuseppe De Nittis, Emile René Ménard, Plinio Nomellini, Gaetano Previati, Amedeo Bocchi, Ettore Tito, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto. Alla presentazione sabato mattina a Villa Colloredo Mels erano presenti il sindaco di Recanati Antonio Bravi, l’assessore Turismo e culture Rita Soccio, Gianluca Bellucci di Sistema Museo e i curatori delle mostre, Emanuela Angiuli e Marcello Smarrelli. L’indagine sull’infinito comincia in età romantica con la pittura del paesaggio che riflette lo stato emotivo dell’artista osservatore e torna di relativa attualità
nell’arte contemporanea, seguendo la necessità di staccarsi dalla quotidianità alla ricerca della propria spiritualità. A duecento anni dalla stesura de L’infinito di Leopardi la mostra vuole essere una riflessione sull’infinitezza nell’arte, un viaggio attraverso opere straordinarie con lo sguardo “al di là della siepe”. “Infinito Leopardi” è un progetto promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario de L’Infinito di Giacomo Leopardi, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), con la partecipazione di Regione Marche, Comune di Recanati, Centro Nazionale Studi Leopardiani, Casa Leopardi, Centro Mondiale della Poesia e della Cultura, Università degli Studi di Macerata e Sistema Museo. Le mostre
Plinio Nomellini, Sole e brina 1905-1910 olio su tela, 140,5×140,5×6 cm Novara, Galleria d’Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni “La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza da Volpedo” Nella sezione a cura di Emanuela Angiuli “La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza da Volpedo” il percorso della mostra si svolge nella rappresentazione della natura, disegnata nei luoghi della campagna, sulle rocce, lungo il mare, nei giardini, paesaggi come scenari di molteplici e variegate espressioni. Vestendosi sempre più di note liriche, le vibrazioni dei colori e della luce diventano stati d’animo, spesso luoghi di sogni densi di simboli. La pittura del sublime, scaturita dalla creatività della cultura romantica che in Giacomo Leopardi trova un’eco nei versi dell’Infinito, nel corso dell’Ottocento cede ad una sensibilità che ha perso il senso del divino perché nuovo è il sentimento del tempo, nella narrazione letteraria come nell’arte. L’infinito è diventato tempo dell’istante. La natura si fa paesaggio, nasce ormai dal “carpe diem” di un mondo secolarizzato: il divino è in ogni attimo dell’esistenza, nella mutevole bellezza del giorno e delle stagioni. I pensieri della natura nascono dal sentimento della campagna lungo le vie della pittura en plein air che in questa mostra tenta di rintracciare, per strade diverse di luoghi e figure, movimenti e tendenze, una sorta di infanzia invasa di luce e d’aria viva, un mosaico del mondo come palcoscenico di comunità all’aperto. L’infinito si è fatto luce. La luce che segna il farsi e il disfarsi del giorno, ne cadenza il ritmo, fissa i gesti, accompagnando bambini nel gioco dell’infanzia, le donne nei
campi, la bella borghesia di fine secolo nei giardini e sui prati dove l’incontro si fa malinconia, sogno, attesa, breve felicità. Le opere di Giuseppe De Nittis, Emile René Ménard, Plinio Nomellini, Gaetano Previati, Amedeo Bocchi, Ettore Tito e molti altri pittori presenti è natura stessa in cui sulla scena dell’arte, fino al primo Novecento con Giuseppe Pellizza da Volpedo, scorrono nel «fiume della vita» come in un racconto che trasforma paesaggi e ritratti in un teatro delle emozioni in cui realtà, colore e immaginazione concorrono all’espressività pittorica dei sentimenti. “Interminati spazi e sovrumani silenzi. Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto” Michelangelo Pistoletto, Metrocubo d’Infinito in un Cubo Specchiante, 1966 – 2007 Photo: Martino Margheri La mostra “Interminati spazi e sovrumani silenzi. Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto”, a cura di Marcello Smarrelli, si propone di sondare alcuni riflessi che la questione dell’infinito ha prodotto nell’arte contemporanea, attraverso due protagonisti assoluti della scena artistica
italiana e internazionale: Giovanni Anselmo (Borgofranco d’Ivrea, 1934) e Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933). Alla fine degli anni Sessanta del Novecento, i due artisti sono stati riuniti dal critico Germano Celant, insieme ad altri artisti oggi molto noti come Mario Merz o Giuseppe Penone, nell’ambito dell’Arte Povera. Praticando un atteggiamento di totale apertura, questa tendenza artistica ha rinnovato l’attenzione nei confronti del mondo naturale e di determinati aspetti come i fenomeni fisici, l’energia, i processi di crescita naturale, i mutamenti chimici della materia. All’interno di questa vasta gamma d’interessi, l’infinito ha rappresentato una delle questioni che hanno maggiormente sollecitato il lavoro dei poveristi. Invitati a rinnovare la riflessione sul tema per questa occasione così speciale, Anselmo e Pistoletto presentano alcune delle opere realizzate nel decennio a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta. La mostra prende avvio da “Metro cubo d’infinito in stanza specchiante” di Pistoletto. L’installazione, realizzata specificamente per gli spazi di Villa Colloredo Mels, propone una nuova lettura di un’opera storica dell’autore, “Metro cubo d’infinito” (1966). Parte degli Oggetti in meno – una serie di lavori concepiti fra il 1965-66 e caratterizzati da grande eterogeneità – consiste in un cubo formato da sei lastre specchianti la cui superficie riflettente è rivolta verso l’interno, producendo un effetto di rispecchiamento infinito. «Un corpo finito che contiene l’infinito». Nell’ultimo decennio, in rare occasioni, Pistoletto ha riallestito l’opera all’interno di un ambiente specchiante che ne moltiplica all’infinito i riflessi, coinvolgendo il visitatore in un’esperienza percettiva che sfida i limiti umani. L’infinito è uno dei temi centrali nella poetica di Anselmo, che presenta tre fra le maggiori opere del suo corpus di lavori, dedicate all’argomento. Riflessione che, dalla fine degli anni Sessanta, si è declinata in un ampio catalogo di materiali e soluzioni formali. Parte di una serie condotta dal
1969 al 1975, “Particolare di Infinito” si compone di numerosi disegni a grafite che riproducono frammenti della parola “infinito”, tentativo utopistico di conferire visibilità e misurabilità al concetto. I due successivi lavori impiegano una delle tecniche più note nella produzione dell’artista, la proiezione. In “Infinito” (1971), una diapositiva recante la scritta “infinito” è proiettata da un apparecchio collocato a terra di fronte alla parete: il proiettore ha tuttavia impostato la messa a fuoco a infinito, rendendo la scritta illeggibile. Sull’altare della cappella del palazzo verrà allestita una delle opere più celebri di Anselmo, “Particolare” (1972). Anche questa si serve della proiezione che, in questo caso, interessa la scritta del titolo: la parola “particolare” sarà leggibile sul corpo dello spettatore che avvicinandosi sarà investito dal fascio di luce, conferendogli una qualifica che ne interroga la sua dimensione cognitiva, facendolo diventare parte di un tutto universale. Ultima giornata per Passaggi
Festival PASSAGGI FESTIVAL 2019 DA RECALCATI A GUANCIALE TUTTI GLI OSPITI DELL’ULTIMA GIORNATA Recalcati Premio Passaggi 2019. Doppio appuntamento con Guanciale e con il Rettore UniCam Pettinari. E poi dalla Chiesa, Biani, Sapelli, Castellina, Frankie hi-nrg mc, Lo Stato Sociale Fano, 29 giugno 2019 – Un’altra giornata ricca di incontri ed eventi quella che chiude la settimana e la VII edizione di Passaggi, il Festival della Saggistica ideato e diretto da Giovanni Belfiori che dal 24 al 30 giugno ha invaso la città di Fano (PU) dal mare al centro storico. Tanti gli ospiti di questa domenica da Massimo Recalcati a Lino Guanciale passando per lo storico ed economista Giulio Sapelli e il sociologo Nando dalla Chiesa fino al vignettista Mauro Biani, il Rettore dell’ateneo di Camerino Claudio Pettinari e la giornalista Luciana Castellina. Ma anche Frankie hi-nrg mc e Lo Stato Sociale tra quelli più attesi al Pincio per Fuori Passaggi. Cominciamo dalla fine di quest’ultima giornata. Tra le 22.00 e le 24.00 saliranno sui rispettivi palchi quattro tra i nomi più attesi. Ospite d’onore il secondo assegnatario dei premi del festival. Lo psicanalista Massimo Recalcati alle 22.00 sarà in piazza XX Settembre per l’ultimo incontro dei Grandi Autori per una lectio che prende spunto dal suo ultimo libro, “Mantieni il Bacio” (Feltrinelli), alla fine della quale il sindaco di Fano Massimo Seri e il presidente del comitato scientifico del festival Nando dalla Chiesa gli consegneranno il Premio Passaggi per la saggistica 2019 e, come di consuetudine dal 2013, anno di fondazione del festival,
un’opera dell’artista Giulio Marcucci. Alle 23.00 alla Chiesa di san Francesco Lino Guanciale leggerà brani da “Cuore di tenebra” di Conrad per Ad Alta Voce di Rai Radio 3 e alla fine si trasferirà sul palco centrale di piazza XX Settembre con il curatore del programma e della rassegna Lorenzo Pavolini per parlare non solo della sua carriera e del mondo del teatro, ma anche di attualità e di cultura. Contemporaneamente al Pincio due beniamini della musica per gli ultimi appuntamenti di Fuori Passaggi. Alle 22.00 il rap e tutto il resto raccontato nel suo primo libro “Faccio la mia cosa” (Mondadori) dal rapper Frankie hi-nrg mc, già salutato come uno scrittore di razza dalla critica, il quale converserà con il Dj e critico musicale Luca Valentini mentre alle 23.00 arriva uno dei gruppi musicali del momento, Lo Stato Sociale, che tra una nota e l’altra si sono cimentati con le parole in un fumetto ed hanno pubblicato insieme a Luca Genovese “Andrea” (Feltrinelli Comics) che presenteranno con il critico di fumetti Alessio Trabacchini. Pe i Grandi Autori sul Palco Centrale alle 19.00 la presentazione di “Rosso Mafia” (Bompiani) in cui Nando dalla Chiesa e Federica Cabras raccontano come la mafia abbia messo radici dove non si pensava possibile; ne parleranno con il giornalista di La 7 Andrea Purgatori e il presidente di Coop Alleanza 3.0 Adriano Turrini. Alle 21.00 l’economista Giulio Sapelli, autore di “Nulla è come prima” (Guerini Associati) fa l’analisi degli ultimi dieci anni di economia mondiale in una crisi finanziaria senza precedenti con il giornalista del Corriere della Sera Lorenzo Salvia e il presidente di BCC Fano Romualdo Rondina. Ma prima (dalle 21.00 durata 3 minuti) l’ultima pillola di Destinazione Luna, i filmati di Rai Teche dedicati allo sbarco sulla luna in ricordo di Andrea Barbato. L’incontro con Sapelli si potrà seguire anche sulla pagina Facebook di Passaggi Festival e gli utenti potranno porre domande che saranno selezionate e girate all’autore in diretta.
Al Pincio altri due incontri di Passaggi fra le Nuvole da non perdere. Alle 19.00 la mediocrità criminale dell’indifferenza nelle tavole raccolte nel libro “La banalità del ma” (People) dal vignettista dell’Espresso e del Manifesto Mauro Biani, intervistato da Giorgio Santelli di Rainews24. L’intreccio tra scienza e fumetto sarà invece svelato alle 21.00 nell’incontro curato da Claudio Pettinari. Per gli incontri alla San Francesco si comincia alle 17.00 con Passaggi di Benessere che propone “Lenti e Felici (come una lumaca)” (Aboca edizioni) di Alan Wayne Berti presentato dal conduttore di Caterpillar di Rai Radio 2 Massimo Cirri. La saggistica al femminile di Libri alla San Francesco ospita alle 18.00 la giornalista e fondatrice de il Manifesto Luciana Castellina che ha raccolto in un libro dal titolo “Amori Comunisti” (Nottetempo) storie di clandestinità politica e passione di cui parlerà con Flavia Fratello di La 7 e Meri Pop di Repubblica Live. L’ultimo poeta ospite di Passaggi diVersi è Tommaso Giartosio che alle 21.00 presenta con Fabrizio Lombardo di Versodove il suo “Come sarei felice. Storia con padre” (Einaudi), mappe per un racconto autobiografico. “L’invenzione del vento” (Marsilio) di Lorenzo Pavolini verrà presentato per la rassegna Rassegna Europa-Mediterraneo. Passaggi Ad Est alle 22.00 dall’autore insieme a Chiara Grottoli di Passaggi Festival. E poi a completare il programma. Ultimo Workshop su Intelligenza Artificiale per vincere le sfide di mercato a Palazzo Corbelli, “Il Performance Marketing, fra analisi dell’utente e azioni guidate dai dati” al mattino alle 11.00 con Paolo Dello Vicario di ByTek. Alle 17.00 alla Mediateca Montanari Piccoli Assaggi – La saggistica per diventare grandi ospita Grazia Gotti autrice di “Europa” (Primavera edizioni) con Valeria Patregnani, direttrice Sistema Bibliotecario di Fano. Alle 18.00 torna il Magnifico Rettore di UniCam Claudio Pettinari per Calici di Scienza alla Sala da tè L’Uccellin Bel Verde il quale spiegherà come l’Europa delle scoperte
scientifiche ha cambiata la nostra vita quotidiana. L’aperitivo è offerto dalla Sala da tè e da Passaggi Cultura. Sempre alle 18.00 parte da Arco d’Augusto l’ultima visita guidata curata da Manuela Palmucci, “Fano da scoprire in bicicletta”, una pedalata alla scoperta della storia e dei segreti della città. La prenotazione è obbligatoria al numero 3466701612 (anche Whatsapp) o tramite email all’indirizzo lelaste@gmail.com, il costo è di 5,00 euro. La mattina e il pomeriggio laboratori per bambini e ragazzi da 0 a 18 anni sia sulle spiagge di Lido e Sassonia sia alla Mediateca Montanari. Tutti gli eventi e i laboratori sono gratuiti. Facciamo che io ero un albero Ama Festival 2019 Oggi, alle ore 11.00, a Casa Ama si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione di Ama Festival, festival delle arti parlate, musicate e rappresentate. L’evento culturale che si svolge ogni anno il primo fine settimana di luglio presso “Casa Ama” a Castel di Lama (AP), Comunità Terapeutica e sede legale della Cooperativa Sociale Ama Aquilone, impegnata da oltre trent’anni sul fronte della marginalità.
Il Festival quest’anno si presenta al pubblico nella sua versione “più intima”, quella di “Piccolo Ama Festival”. Due giorni intensi, nei quali la Comunità apre le porte “al mondo esterno”, offrendo alla collettività preziosi momenti di condivisione ed incontri con personalità di spicco del panorama culturale nazionale. L’edizione 2019 di Ama Festival, il 6 e 7 luglio, è dedicata agli alberi, maestri naturali, dai quali impariamo l’incredibile arte di vivere nel vento, con le radici che affondano nel buio e i rami inondati di luce. “Come l’albero che d’inverno si spoglia delle sue foglie, ognuno di noi, nell’inverno della propria vita, deve poter affrontare le proprie vergogne e fragilità senza nasconderle” ha spiegato Francesco Cicchi, presidente di Ama Aquilone Coop. Soc. Sabato 6 luglio, alle ore 22.00, ci sarà l’incontro con lo scrittore Tiziano Fratus. Dopo aver attraversato le foreste della California e delle Alpi, per “ricercare la voce autentica della natura”, presenterà insieme a Giuseppe Frangi, giornalista di “Vita non profit”, il suo ultimo libro “Giona delle sequoie” (Bompiani). La giornata di Domenica 7 luglio sarà aperta, alle ore 18, da Anna Casini, vice presidente della Regione Marche, ed Angelo Davide Galeati, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, e vedrà l’alternarsi di momenti strettamente legati alla storia della Cooperativa. La Cerimonia delle Dimissioni degli ospiti delle Comunità Ama Aquilone, preceduta dall’intervento del Presidente Francesco Cicchi su un testo inedito scritto per Ama Festival da Eugenio Borgna, luminare della psichiatria, ed il conferimento de La Quercia di Ama Aquilone. “Si tratta di un riconoscimento che ogni anno “premierà” un rivoluzionario che fa irrompere bellezze, una persona che si è distinta in ambito culturale, sociale, ambientalista, dei diritti umani, attraverso gesti in cui possiamo riconoscerci. “La Quercia 2019 sarà conferita all’amico Mario Giostra, prematuramente scomparso” ha annunciato Carla Capriotti, direttrice di Ama Festival. Dalle 19.30 street food e musica live, mentre alle ore 21.30 sarà la volta di Stefano Massini, romanziere saggista ed autore teatrale di fama internazionale, reduce dai suoi popolarissimi interventi televisivi a Piazzapulita, che ci affascinerà con i suoi racconti scenici ispirati alla tematica del Festival “Facciamo che io ero un albero”. Ama Festival “Facciamo che io ero un albero”, realizzato con il patrocinio ed il sostegno del Consiglio Regionale delle Marche, si avvale della collaborazione
dell’Associazione culturale “I Luoghi della Scrittura” e della Galleria “Gliacrobati”. “È un onore per noi essere a contatto con l’Ama Aquilone, una “creatura” in crescita sotto tutti i punti di vista”, ha affermato Mimmo Minuto, presidente dell’Associazione culturale “I Luoghi della Scrittura”. L’immagine di Ama Festival “Facciamo che io ero un albero” è stata realizzata da Elisa Talentino.
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