L'AFFABULAZIONE NELLA PROSPETTIVA DI MARIA MONTESSORI - Grazia Romanazzi

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L'AFFABULAZIONE NELLA PROSPETTIVA DI MARIA MONTESSORI - Grazia Romanazzi
L’AFFABULAZIONE NELLA
 PROSPETTIVA DI MARIA
     MONTESSORI

         Grazia Romanazzi
L'AFFABULAZIONE NELLA PROSPETTIVA DI MARIA MONTESSORI - Grazia Romanazzi
MARIA MONTESSORI:
    BIOGRAFIA E FORMAZIONE
 1870: M.M. nacque a Chiaravalle (Ancona) e nel
  1875 si trasferì a Roma con la famiglia
 1896: fu la prima donna medico, dopo l’Unità
  d’Italia
 1897-1900: lavorò presso la Clinica Psichiatrica
  dell’Università di Roma, dove si appassionò alla
  nascente psichiatria infantile e alle ricerche sul
  recupero dei bambini idioti (frenastenici).
  Approfondì gli studi di Itard e Séguin (caso
  Victor, ragazzo selvaggio dell’Aveyron)
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1899: TORNATA A ROMA, M.M. FECE COSTRUIRE UN RICCHISSIMO
MATERIALE DIDATTICO E COMINCIÒ LE SUE SPERIMENTAZIONI. ALLA
FINE DELL’ANNO CIRCA CINQUANTA BAMBINI VENNERO TRASFERITI DAL
MANICOMIO ROMANO ALL’ISTITUTO MEDICO - PEDAGOGICO DEL
QUARTIERE SAN LORENZO.

“Rimasi due anni a preparare, con l’aiuto di colleghi, i maestri
  di Roma ai metodi speciali di osservazione e di educazione
  dei fanciulli frenastenici […], ma ciò che più importa, dopo
  essere stata a Londra e a Parigi a studiare praticamente
  l’educazione dei deficienti, mi misi a insegnare io stessa ai
  bambini e a dirigere l’opera delle educatrici. Più che una
  maestra elementare, senza turni di sorta ero presente o
  insegnavo direttamente ai bambini dalle otto di mattina
  alle sette di sera: questi due anni di pratica sono il mio
  primo e vero titolo in fatto di pedagogia”
(M. Montessori, Il Metodo, ed. S. Lapi, Città di Castello, 1909).
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IL MIRACOLO:
     I BAMBINI RITARDATI COMINCIARONO A SUPERARE
     L’ESAME DI SCUOLA ELEMENTARE CON MAGGIORE
       FACILITÀ E VOTI MIGLIORI RISPETTO AI BAMBINI
                       NORMODOTATI

   1907: nacque la prima Casa dei Bambini, in via
    dei Marsi n. 58, nel quartiere popolare San
    Lorenzo di Roma. Qui Prese forma il metodo che
    ancora oggi viene applicato nelle scuole
    montessoriane di tutto il mondo
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DIFFUSIONE DEL METODO MONTESSORI
       IN ITALIA E NEL MONDO

   Circa 22000 scuole             Circa     138   scuole
    Montessori in tutto il          Montessori in Italia,
    mondo,          compresa        concentrate soprattutto
    Russia,     ex     Unione       in Umbria e nelle
    Sovietica e Africa              Marche:
                                   68% scuole materne
   (The corner of hope,           19% scuole elementari
    progetto finalizzato alla      13% asili nido
    realizzazione di una
    scuola    montessoriana        (Pochissime      scuole
    per i bambini rifugiati         medie inferiori, ancor
    del Kenya e di un centro        meno superiori)
    di    formazione     per       Cause di insuccesso:
    insegnanti)                     politiche e socio -
                                    economiche
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IL METODO MONTESSORI
                    “AIUTAMI A FARE DA SOLO”

    DALLA CONOSCENZA DELLA SPECIFICITÀ DEL BAMBINO E DELLA DIVERSITÀ
     DALL’ADULTO DERIVA L’AUTENTICA POSSIBILITÀ DI PORSI QUALE AIUTO E
                                       STIMOLO

   Mostrare rispetto e fiducia nei confronti del bambino
    e del suo maestro interiore (sviluppo naturale). «Il
    bambino è il padre dell’umanità e della civilizzazione,
    è il nostro maestro, anche nei riguardi della sua
    educazione» (Scocchera A. (a cura di), Maria Montessori. Il metodo del
    bambino e la formazione dell’uomo. Scritti e documenti inediti e rari, Edizioni ONM,
    Roma 2002, p. 150)

   Incoraggiare l’auto-motivazione (critica di premi e
    punizioni)

   Lasciare libertà di scelta (auto-disciplina)
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L’IMPORTANZA DELL’OSSERVAZIONE
            DURANTE L’INFANZIA
          7 PERIODI SENSITIVI:

   Attaccamento (0 – 1 anno)

   Ordine (0 – 6 anni)

   Movimento (6 mesi – 6 anni)

   Linguaggio (0 – 7 anni)

   Sensi (0 – 6 anni)

   Piccoli oggetti (18 mesi – 6 anni)

   Vita sociale (0 – 6 anni)
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MENTE ASSORBENTE:
POTENZIALITÀ CREATRICE CHE CONSENTE A TUTTI I BAMBINI DI
     IMPARARE/INCARNARE/ASSORBIRE LE COSE DELL’AMBIENTE

           LINGUAGGIO:                                            SILENZIO:

   non si eredita, ma si assorbe                     Esercizio del silenzio: il rumore nel
    dall’ambiente                                        silenzio quale controllo dell’errore,
   non è il risultato di un lavoro                      pertanto perfezionabile attraverso
    cosciente, ma una creazione
    spontanea, «prodotta da                              la ripetizione dell’esercizio
    un’intelligenza cosciente collettiva»
    (M. Montessori, La mente del bambino, Garzanti,
    Milano, 1999, p. 113): accordo e
    strumento di reciproca
    comprensione fra uomini
    appartenenti alla stessa comunità
   Per i bambini non esistono parole
    “facili” o “difficili”, ma solo parole e
    suoni nuovi, pertanto interessanti
   0-2,5 anni: esplosione del linguaggio
    e costruzione psichica
   2,5-6 anni: perfezionamento e
    arricchimento del linguaggio, senza
    esplosioni, senza sosta e «senza
    maestro, per acquisizione
    spontanea» (ivi, p. 118)
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APPRENDIMENTO E NORMALIZZAZIONE:
    PROCESSO DI CRESCITA IN ACCORDO CON LE LEGGI
       DELLA NATURA E SPONTANEAMENTE TESO
         ALL’AUTONOMIA E ALL’INDIPENDENZA.

   Movimento:         finalizzato, preciso, agito da un pensiero
    intelligente che liberamente sceglie il proprio lavoro,
    concentrandovi tutte le energie psichiche, per raggiungere
    «“l’esattezza controllabile”» (Scocchera A. (a cura di), Maria Montessori. Il metodo del
    bambino e la formazione dell’uomo. Scritti e documenti inediti e rari, Edizioni ONM, Roma 2002, p.
    54),«nell’acquisto preciso di un’abilità che bisogna raggiungere
    attraverso l’esercizio ripetuto» (ivi, p. 49).

   Esplorazione sensoriale

   Manipolazione
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DEVIAZIONI:
QUANDO LA SOSTITUZIONE DELL’ADULTO AL BAMBINO O LA CARENZA DI
STIMOLI/ESPERIENZE NELL’AMBIENTE NON CONSENTONO L’INCARNAZIONE DELLE
ENERGIE PSICHICHE NEL MOVIMENTO, LA LINEA RETTA DELLO SVILUPPO
NATURALE DEVIA IN:

              FUGHE                                  BARRIERE

   nella fantasia e                         Difese psichiche, involontarie e
    nell’immaginazione, incoraggiate          inconsce, che rendono la mente
    quale fecondità creativa                  impermeabile e impenetrabile a
    dell’intelligenza infantile               contenuti imposti dall’esterno,
   Bambini «spezzati»:                       spesso con aggressività diretta,
    indisciplinati, disordinati,              sia nell’insegnamento
    iperattivi, incostanti e                  intellettuale che nella correzione
    inconcludenti                             del caos comportamentale
   Adulti con tendenze artistiche ma        «Ripugnanze» verso una specifica
    non creativi né produttivi, perché        disciplina (spesso matematica,
    incapaci di approfondimento               grammatica), poi verso gli studi
    tecnico e di un’azione                    in generale, la scuola, la maestra,
    consapevole, precisa e finalizzata        i compagni
COME SI CONIUGA L’IMPORTANZA RICONOSCIUTA
 ALLA LETTURA E ALLA NARRAZIONE CON L’ACCEZIONE
   DI IMMAGINAZIONE QUALE FUGA DALLA REALTÀ?

 Raccontare avvenimenti e azioni reali e
  quotidiani
 Narrare il più possibile: sempre, ovunque,
  qualunque cosa come fosse una “storia”
 «L’affabulazione, in fondo, è una sorta di
  traspropriazione socialmente accettabile del
  reale» (M. Stramaglia, Jem e Lady Gaga. The origin of fame,
    FrancoAngeli, Milano 2014, p. 51)
LEGGERE È UN ATTO RELAZIONALE:
     VICINANZA FISICA, RIPOSO/LENTEZZA, ASCOLTO

   LEGGERE IN                LEGGERE AD ALTA
    SILENZIO è un atto         VOCE è un’arte
    di introspezione
L’OBIETTIVO NON È IMPARARE A LEGGERE, MA
OFFRIRE    AL   BAMBINO   LA   POSSIBILITÀ   DI
SCOPRIRE   IL PIACERE E L’AMORE PER LA
LETTURA,   NONCHÉ LA MERAVIGLIA E GLI
INFINITI MONDI POSSIBILI ATTRAVERSO I LIBRI.
DI QUI L’ATTENZIONE ALLA QUALITÀ E VARIETÀ
DEI LIBRI PIÙ ADATTI AL PUBBLICO DI PICCOLI
ASCOLTATORI/LETTORI
OBBEDIENZA E DISCIPLINA
             (CONTR. CAPRICCI E DEVIAZIONI)
DERIVANO DAL LAVORO DIRETTO E DALLA CALMA E SILENZIOSA
 CONCENTRAZIONE DEL BAMBINO NELL’ATTIVITÀ PRESCELTA

     L’importanza                    Il ruolo della
    dell’AMBIENTE                       MAESTRA
SEZIONE AD ORIENTAMENTO MONTESSORIANO
     DELL’ASILO NIDO LA TANA DEL GHIRO DEL
                COMUNE DI BARI.
                  OBIETTIVI:
 acquisizione e incremento dell’autonomia del
  bambino
 cura di sé, dell’ambiente e del materiale di lavoro

 sviluppo    dell’attività e della coordinazione
  motoria
 affinamento della motricità grossa

 affinamento della motricità fine

 stimolo e sviluppo delle attività linguistiche

 stimolo e sviluppo delle attività cognitive

 acquisizione e implemento delle competenze
  sociali e relazionali
ATTIVITA’:

 attività di sviluppo sensoriale
 attività di sviluppo del linguaggio

 attività di sviluppo del movimento

 attività di sviluppo della motricità fine

 cura del sé

 cura dell’ambiente

 attività di buone maniere
ATTIVITA’ DI SVILUPPO SENSORIALE
(TORRE ROSA, SCALA MARRONE, ASTE DELLE LUNGHEZZE, SCATOLA DEI TESSUTI,
 TAVOLETTE TATTILI DEL LISCIO E DEL RUVIDO, SPOLETTE DEI COLORI, CILINDRI
    DEI RUMORI, INCASTRI SOLIDI: GROSSO – FINO, ALTO – BASSO, GRANDE –
                     PICCOLO, BARATTOLI DEGLI ODORI)
SVILUPPO SENSORIALE
SVILUPPO SENSORIALE
SVILUPPO SENSORIALE
SVILUPPO SENSORIALE
SVILUPPO SENSORIALE
SVILUPPO SENSORIALE
SVILUPPO SENSORIALE
ATTIVITA DI SVILUPPO DEL LINGUAGGIO
(TOMBOLA DEGLI ANIMALI, TAVOLE DELLE NOMENCLATURE E APPAIAMENTO CON
  OGGETTI DI RIFERIMENTO, ESECUZIONE DI COMANDI VERBALI, ESPRESSIONE
                      VERBALE DEI PROPRI BISOGNI)
ATTIVITA’ DI SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
    (TRAVASO DI ACQUA, TRAVASO DI SOSTANZE GRANULOSE: COUS COUS, RISO, FARINA, DISEGNARE IL
PERIMETRO DI FORME GEOMETRICHE SEMPLICI, INCOLLARE, RITAGLIARE, TEMPERARE, DIPINGERE, PUZZLE,
  APRIRE E CHIUDERE SCATOLE, TAGLIARE CON IL COLTELLO, SPALMARE MARMELLATA, GRATTUGGIARE E
   SCHIACCIARE VERDURE, SPREMERE AGRUMI, MANIPOLARE PASTA MODELLABILE, SETACCIARE FARINA,
             INCASTRARE E COSTRUIRE, APRIRE E CHIUDERE MOLLETTE, STENDERE I PANNI)
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
SVILUPPO DELLA MOTRICITA’ FINE
CURA DEL SE’
     (LAVARSI E ASCIUGARSI AUTONOMAMENTE LE MANI, PULIRSI IL NASO,
PETTINARSI, RIPORRE IN ORDINE LE PROPRIE COSE, TELAI DELLE ALLACCIATURE:
  VELCRO, ZIP, BOTTONI GRANDI, BOTTONI AUTOMATICI, MANGIARE E BERE DA
  SOLI, VESTIRSI E SPOGLIARSI DA SOLI, ANDARE IN BAGNO AUTONOMAMENTE)
CURA DEL SE’
CURA DEL SE’
CURA DELL’AMBIENTE
 (PULIRE E ASCIUGARE UN PIANO DI LAVORO O UNA SEDIA, SPAZZARE IL
PAVIMENTO O UN PIANO DI LAVORO, ASCIUGARE IL PAVIMENTO BAGNATO,
       PULIRE IL MATERIALE UTILIZZATO E RIPORLO IN ORDINE)
CURA DELL’AMBIENTE
CURA DELL’AMBIENTE
CURA DELL’AMBIENTE
ATTIVITA’ DI SVILUPPO DEL MOVIMENTO
        (lanciare una palla, salire e scendere le scale, imitare il
  movimento degli animali, percorsi di psicomotricità, pedalare,
     trasportare un bicchiere di vetro o un piatto di ceramica,
  trasportare una scatola piena, trasportare un secchio pieno di
    acqua, trasportare un cestino pieno, trasportare una sedia,
alzarsi e sedersi in silenzio, esercizi sul filo, esercizio del silenzio,
  ascoltare in silenzio la lettura di un libro, ascoltare in silenzio
                             una canzone)

             ATTIVITA’ DI BUONE MANIERE
     (salutare, rispettare il proprio turno nell’uso del materiale,
 prendersi cura del materiale utilizzato, mangiare e bere senza
  far rumore, utilizzare un tono di voce adeguato al contesto,
  utilizzare il “grazie”, “prego”, “per favore”, rispettare anche
                       fisicamente gli altri)
DECALOGO PER GLI EDUCATORI.
       FAVORIRE LA SPERIMENTAZIONE
           ATTRAVERSO I 5 SENSI
   1 basare la relazione con il bambino sul rispetto
    reciproco
   2 usare la disciplina positiva
   3 lasciar provare nuove esperienze
   4 non interrompere i momenti di concentrazione
   5 incoraggiare e lodare le azioni piuttosto che la
    persona
   6 lasciare la possibilità di scegliere
   7 limitare la quantità dei giochi e prediligere la
    qualità, favorendo le opportunità di sperimentarsi in
    attività concrete
   8 dire sempre la verità, spiegare con parole semplici,
    mantenere le promesse, salutare prima di andar via
   9 ancorare i concetti temporali a qualcosa di concreto
   10 spegnere tv, pc, smartphone e tablet
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!!
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