L'ACQUA CONTESA - La Nuova Ecologia

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        risorse

      L’ACQUA
     CONTESA
                             Dopo l’attentato di febbraio
                    sale la tensione fra India e Pakistan.
             Nel Kashmir, controllato da Nuova Delhi,
                         scorrono gli affluenti dell’Indo,
        da cui dipende l’80% dell’agricoltura pakistana
               e la sopravvivenza di milioni di persone.
                      Una minaccia per i fragili equilibri
                                     geopolitici regionali

                                  { testo e foto di Adriano Marzi }

                                                                      O
                                                                                   gni volta che la tensione con il
                                                                                   Pakistan s’infiamma, il governo
                                                                                   indiano minaccia di chiudere il
                                                                                   rubinetto al suo vicino. “L’India
                                                                                   è pronta a interrompere il
                                                                      flusso delle sue acque verso il territorio
                                                                      pakistano: il corso dei nostri fiumi verrà
                                                                      deviato a favore delle popolazioni di
                                                                      Jammu, Kashmir e Punjab”, ha twittato
                                                                      Nitin Gadkari, ministro indiano delle
                                                                      Risorse idriche e dei Trasporti, a ridosso
                                                                      dell’attentato di febbraio a Pulwama,
                                                                      rivendicato dal gruppo separatista Jaish-e-
                                                                      Mohammed basato in territorio pakistano
                                                                      e in cui sono rimasti uccisi 44 paramilitari
                                                                      indiani impegnati in Kashmir. Una
                                                                      misura che se messa davvero in pratica
                                                                      equivarrebbe a una dichiarazione di guerra
                                                                      fra due Paesi che hanno a disposizione un
                                                                      arsenale atomico.

38              / APRILE 2019
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A regolare
                                                                                           i diritti sulle
                                                                                           acque del fiume
                                                                                           è l’accordo
                                                                                           sottoscritto
                                                                                           fra i due Paesi
                                                                                           nel 1960
                                                                                             In Pakistan la questione infiamma
                                                                                             gli animi e alimenta la propaganda
                                                                                             anti-indiana più radicale, mentre le
                                                                                             vie ufficiali finora non hanno portato
                                                                                             risultati alla diplomazia pakistana.
                                                                                             I ripetuti appelli alle istituzioni
                                                                                             internazionali sulle presunte violazioni
                                                                                             degli accordi sottoscritti nell’Indus
                                                                                             water treaty sono stati tutti rigettati:
                                                                                             Banca mondiale ha dato il nullaosta
                                                                                             alla costruzione delle dighe indiane
                                                                                             di Baglihar sul fiume Jhelum e di Ratle
                                                                                             sul fiume Chenab, mentre la sentenza
                                                                                             della International court of arbitration
                                                                                             (Ica) dell’Aja ha riconosciuto all’India
                                                                                             il diritto di portare a termine anche
                                                                                             la diga di Kishanganga, sull’omonimo
                                                                                             affluente dello stesso Jhelum. Ad
                                                                                             aggravare la situazione contribuisce
                                                                                             il riscaldamento climatico. Secondo
                                                                                             gli studi più recenti, gran parte
                                                                                             dei ghiacciai himalayani rischia di
                                                                                             sciogliersi entro la fine del secolo
                                                                                                         causando, dopo un’iniziale
                                                                                                         aumento di flusso, il
Sul territorio kashmiro controllato          treaty, voluto da Banca               Un consiglio          progressivo prosciugamento
dall’India scorrono tutti gli affluenti      mondiale e sottoscritto nel       del villaggio Randal      di molti fiumi. La portata
dell’Indo, il fiume da cui dipende oltre     1960 da India e Pakistan             valuta i danni         dell’Indo dovrebbe diminuire
l’80% dell’agricoltura pakistana e la        “in spirito di buona                 dell’impianto          dell’8% entro il 2050. Uno
sopravvivenza di decine di milioni di        volontà e amicizia”: i tre            di Karcham-           scenario che rischia di
persone. Uno straordinario dedalo            affluenti orientali (Beas,              Wangtoo.            inasprire la tensione fra le
di corsi d’acqua disseminato dal             Ravi e Sutlej) vengono            Sopra, il lago Wular      due super potenze.
governo indiano di dighe e impianti          assegnati al controllo                                      Sono passati oltre
idroelettrici, che oltre a una preziosa      indiano, mentre i tre                                       cinquant’anni da quando
fonte di energia per l’economia              occidentali (Indo, Chenab e Jelhum)             nel 1963 Jawaharlal Nehru, compagno
indiana, rappresenta una minaccia            sono di pertinenza pakistana. Fin dai           del Mahatma Ghandi e leader storico
costante per i fragili equilibri             primi anni Novanta, però, il governo            dell’India indipendente, inaugurò il
geopolitici regionali. La disputa            di New Delhi studia le more del                 primo colossale impianto idroelettrico
per il territorio del Kashmir – già          trattato per sfruttare anche le acque           indiano: la diga di Bhakhra sul
causa di quattro campagne militari           destinate al Pakistan, rassicurando             fiume Satluj venne presentata alla
dall’indipendenza dai colonizzatori          la comunità internazionale con                  popolazione come “un tempio
inglesi (1947) – si è così trasformata in    la garanzia che una volta passata               dell’India moderna”. Nel disegno di
una contesa per le risorse idriche.          attraverso le turbine degli impianti            Nehru le dighe avrebbero dovuto
A regolare i diritti sulle acque dell’Indo   idroelettrici ogni goccia d’acqua               portare acqua corrente alle famiglie
sono i 12 articoli dell’Indus water          viene restituita al corso dei fiumi.            indiane, irrigare i campi coltivati,

                                                                                                           APRILE 2019 /                39
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     fornire energia all’industrializzazione
     del Paese. Da allora, secondo il South
     Asia network on dams, rivers and
     people (Sandrp), sono stati costruiti
     oltre cinquemila impianti idroelettrici,
     che hanno causato la scomparsa
     di migliaia di ettari di foresta e lo
     sfollamento di una popolazione
     stimata in oltre 60 milioni di persone.
     Oltre agli ingenti danni causati
     agli ecosistemi e alle popolazioni
     dell’Himalaya, l’industria idroelettrica
     indiana si distingue per la sua scarsa
     efficienza. Sempre secondo il Sandrp,
     il 90% degli impianti idroelettrici
     operativi in India non produce i
     livelli d’energia promessi in fase di
     realizzazione. Negli ultimi vent’anni,
     mentre la dimensione del settore
     idroelettrico indiano è cresciuta a un
     ritmo medio di circa il 5% annuo, il
     tasso di rendimento è crollato di un
     quarto. Gli impianti rimangono spesso
     fermi sia nella stagione monsonica, per
     l’accumulo di sedimenti, che in quella
     secca, a causa dello scarso flusso
     d’acqua. Inoltre le grandi distanze che
     intercorrono fra i centri di produzione
     sull’Himalaya e i luoghi di consumo
     – le megalopoli della grande pianura
     indiana – fanno sì che la maggior parte
     dell’energia prodotta si disperda lungo
     le linee di trasmissione.
     Inefficienza, devastazione ambientale,
     massicce campagne di
     sfollamento coatto. Le
     evidenti contraddizioni di             In foto la pesca       capitali arrivano da diverse     l’avviamento di nuove grandi opere.
     questa forma di produrre               sul fiume Wular        banche internazionali e da       In Kashmir – dove ha sempre
     energia “pulita” non                   che alimenterà         una lunga serie di investitori   usato il pugno di ferro, chiudendo
     sembrano però mettere in                  l’impianto          privati, fra cui i gruppi        la porta del dialogo al movimento
     discussione un settore in             di Kishanganga;         Salini-Impregilo e Siemens.      per l’indipendenza e reprimendo
     continua crescita. Neanche            danni a una casa        In linea con i suoi              il dissenso con una violenza senza
     lo spettro di una guerra                 di Rishikesh         predecessori – Atal Bihari       precedenti – ha dato il via libera a
     nucleare con il Pakistan                                      Vajpayee, che a inizio secolo    una decina di nuovi progetti, fra cui
     è sufficiente ad arrestare                                    autorizzò la costruzione di      il secondo impianto idroelettrico di
     l’avanzata della potente lobby                    162 impianti idroelettrici sull’Himalaya,    Baglihar. Nell’Arunachal Pradesh –
     dell’energia idroelettrica indiana. Al            e Manmohan Singh, che ha lasciato            uno dei sette Stati indiani a statuto
     contrario, le compagnie che operano               disseminare di dighe anche il corso          speciale che si trovano nel Nordest
     nel settore possono vantare un                    del sacro Gange – il primo ministro          del Paese, dove vive buona parte
     solido sostegno politico e finanziario:           Narendra Modi è un forte sostenitore         delle tribù indigene rimaste in India
     oltre che da Asian development                    della lobby idroelettrica. Fin dal           – Modi ha ribaltato la decisione del
     bank e Banca mondiale, che dopo                   principio del suo mandato, cominciato        precedente governo e autorizzato il
     essersi tenuta fuori dal business                 nel 2014, si è impegnato a rilanciare        devastante impianto di Dibang e altri
     dell’idroelettrica per qualche anno è             progetti in fase di stallo, inaugurare       duecento nuovi grandi progetti. Con
     tornata a finanziare molti progetti, i            impianti incompleti, fomentare               il pretesto di contrastare le cicliche

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L'ACQUA CONTESA - La Nuova Ecologia
Il premier Nerendra Modi, sponsor                                                   indù il Gange, rischiano di venire
                                                                                    sbloccati. “Ci hanno assicurato che
della lobby idroelettrica, in Kashmir                                               i progetti sono stati cancellati per
                                                                                    sempre, ma sono consapevole che
ha sbloccato decine di progetti                                                     potrebbero riprendere in qualsiasi
                                                                                    momento”, ha ripetuto più volte Guru
                                                                                    Das Agrawal, uno degli scienziati più
alluvioni e siccità di cui è vittima la    stati seri e affidati a organizzazioni   eminenti dell’India e allo stesso tempo
popolazione indiana, il premier si è       indipendenti. Come accertato anche       un’importante personalità religiosa,
inoltre impegnato a portare a termine      dalla Corte suprema indiana, le          che ha passato buona parte della sua
un mastodontico progetto da 90             numerose dighe installate lungo i        vita battendosi per chiedere una legge
miliardi di dollari per la realizzazione   bacini del Bhagirathi, dell’Alaknanda    che assicuri il libero flusso del Gange.
di una rete di canali e dighe che          e del Mandakini (i tre fiumi da cui      Nonostante si fosse rivolto più volte
connettano sessanta fra i principali       nasce il Gange) amplificano infatti      al primo ministro, Modi ha sempre
fiumi indiani, Gange incluso.              la portata delle cicliche alluvioni      rifiutato di riceverlo o rispondergli. “Il
Proprio il fiume più sacro per gli         e hanno contribuito a provocare          problema – aveva spiegato lo stesso
induisti rappresenta meglio di altri       la tragedia del 2013. Ma molti dei       Agrawal, morto lo scorso ottobre,
il dramma del massiccio sviluppo           progetti che insistono sul bacino del    dopo il suo ultimo digiuno di protesta
dell’idroelettrica in India. Dopo          Gange, dopo essere stati sospesi per     durato 111 giorni – restano gli interessi
l’alluvione che nel 2013 ha colpito        qualche anno, stanno ripartendo con      finanziari degli individui coinvolti:
l’Uttarakhand, lo Stato dove sorge il      nuovo impeto sotto l’amministrazione     dagli uomini d’affari ai tecnici, dagli
Gange, causando oltre 30mila morti,        Modi. Fra questi, anche gli impianti     ufficiali governativi fino agli abitanti
sembrava che finalmente il settore         di Loharinag-Pala e Bhaironghati,        dei villaggi locali, tutti pensano solo al
si avviasse verso una maggiore             le dighe più prossime al ghiacciaio      denaro. In nome di ciò che chiamano
regolamentazione, che gli studi            di Gaumukh, da cui sorge Mother          sviluppo, sono pronti a vendere la
d’impatto ambientale sarebbero             Ganga, come viene chiamato dai fedeli    propria Madre”.                           l

                                                                                                    APRILE 2019 /                  41
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