I dati correnti: mortalità e ospedalizzazione - 21 giugno 2016 Istituto Superiore di Sanità Aula Pocchiari - Istituto Superiore di ...
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I dati correnti: mortalità e ospedalizzazione Giada Minelli, Valerio Manno 21 giugno 2016 Istituto Superiore di Sanità Aula Pocchiari
CONTESTO DEMOGRAFICO Fonte dei dati Popolazioni Per il calcolo degli indicatori demografici sono state utilizzate le popolazioni ufficiali fornite dall’Istat provenienti dalla Rilevazione sulla "Popolazione residente comunale per sesso, anno di nascita e stato civile”. Ogni anno vengono fornite le popolazioni comunali distinte per età e sesso al 1° gennaio. Per il calcolo degli indicatori demografici, relativi al 2013, è stata calcolata la popolazione media fra il 1° gennaio 2013 e il 1° gennaio 2014. A partire dal dato comunale si è passati all’aggregazione per ASL. Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
CONTESTO DEMOGRAFICO Fonte dei dati ASL Per la ricostruzione a livello di ASL, si è fatto riferimento alla “Corrispondenza comuni per ASL – Anno 2014” ultima pubblicata dal Ministero della Salute, che raccorda ogni comune alla sua ASL di appartenenza. Per ottenere la ricostruzione per ASL aggiornata al 2016 si è provveduto ad individuare tutti i cambiamenti avvenuti tra il 2014 e il 2016 nella organizzazione delle ASL e ad apportare le necessarie modifiche alla corrispondenza comuni per ASL. Il numero di ASL prese in considerazione per questo progetto è pari a 118, considerando che per Roma e per Torino si è proceduto ad accorpare le ASL che insistono sul territorio comunale. Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
CONTESTO DEMOGRAFICO Rappresentazioni grafiche ed indicatori Piramide delle Età Rappresenta la distribuzione percentuale della popolazione residente nella ASL per età e sesso. In generale, la forma di questo tipo di grafico dipende dall'andamento demografico di una popolazione, con variazioni visibili in periodi di forte crescita demografica o di cali delle nascite per guerre o altri eventi. La denominazione di “Piramide” deriva dal fatto che storicamente, prima dell’accentuarsi del processo di invecchiamento, la struttura per età aveva una forma effettivamente piramidale con una larga base di bambini e giovani ed una punta di classi anziane sempre più stretta. Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
CONTESTO DEMOGRAFICO Rappresentazioni grafiche ed indicatori Diagramma “a torta” Rappresenta la composizione percentuale della popolazione, per genere e totale, in 4 selezionate fasce di età : 0-14 anni, 15-64 anni e 65-74 anni e 75 ed oltre. Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
CONTESTO DEMOGRAFICO Rappresentazioni grafiche ed indicatori La speranza di vita (anche denominata “attesa di vita”) Questo indicatore, distinto per genere, viene calcolato alla nascita, a 15 anni, a 65 anni e a 75 anni. Rappresenta il numero medio di anni che restano da vivere ai sopravviventi all’età indicata; in particolare la speranza di vita alla nascita esprime il numero medio di anni vissuti da una generazione di nati. Il metodo di calcolo delle probabilità di decesso è quello utilizzato dall’Istat nelle sue pubblicazioni. Dati Lx gli anni vissuti in età x, ovvero il numero di individui di un ipotetica popolazione stazionaria desunta dalle tavole di mortalità, e lx i sopravviventi all’età x , la speranza di vita all’età x viene così calcolata: + +1…… −1 ex= l Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
CONTESTO DEMOGRAFICO Rappresentazioni grafiche ed indicatori Indice di vecchiaia E’ un indicatore sintetico del grado di invecchiamento della popolazione, e si ottiene rapportando l’ammontare della popolazione definita anziana (oltre i 65 anni) a quella dei bambini al di sotto dei 15 anni di età. Esso viene così calcolato: 65 = 0−14 Età media questo indicatore è dato dalla media delle età ponderata con l’ammontare della popolazione in ciascuna classe di età e cresce in funzione del grado di invecchiamento della popolazione. Essa viene così calcolata: (x + 12 ). , + x= , + Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
MORTALITA’ Fonte dei dati La base di dati utilizzata è quella sulla Mortalità per Causa in Italia, elaborata dall' Ufficio di Statistica dell’Istituto Superiore di Sanità a partire dall’ indagine sulle cause di morte e dalle popolazioni comunali fornite dall'Istat . Essa si basa sulla codifica della causa iniziale di decesso. Ad oggi è disponibile il database a partire dal 1980. Sono stati analizzati i dati relativi al periodo 2011-2013 (anno più recente reso disponibile dall’Istat). Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
MORTALITA’ Fonte dei dati Sistema di classificazione Le cause di morte vengono classificate a livello internazionale secondo un Sistema di Codifica denominato ICD (International Classification of Diseases) elaborato dall’OMS; esso viene sottoposto periodicamente ad aggiornamenti, denominati “Revisioni”, al fine di adottare classificazioni sempre più analitiche e rispondenti al progredire delle conoscenze mediche sulle patologie. A partire dall’anno 2003 è stata adottata anche in Italia la classificazione tutt’ora vigente, la Decima Revisione (ICD-10). Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
MORTALITA’ Fonte dei dati Causa di morte Codici ICD-10 Cause selezionate MORTALITA' GENERALE Malattie infettive e parassitarie A00-T98 A00- B99 Allo scopo di redigere un profilo Tutti i tumori maligni Tumore maligno dello stomaco C00-C97 C16 Tumore maligno del colon-retto C18-C21 di salute della ASL in termini di Tumore maligno primitivo del fegato e dei dotti biliari intraepatici C22 Tumore maligno del pancreas C25 mortalità, che sia il più Tumore maligno della trachea, dei bronchi e del polmone Tumore maligno della mammella (F) C33-C34 C50 informativo possibile, sono state Tumore maligno dell'utero (F) Tumore maligno della prostata (M) C53-C55 C61 selezionate oltre alla mortalità Tumore maligno della vescica Tumore maligno del sistema nervoso centrale C67 C70-C72 Tumore maligno della tiroide C73 generale anche 37 cause Tumore maligno del sistema linfoematopoietico C81-C96 Leucemie C91-C95 specifiche, le quali Malattie endocrine Diabete Mellito E00-E35 E10-E14 comprendono oltre ai grandi Demenze Malattie del sistema nervoso F00-F01, F02.0-F02.3, F03, G30, G31.0 G00-G99 gruppi di patologie anche Malattia di Parkinson Malattie del sistema circolatorio G20-G22 I00-I99 Malattie ischemiche del cuore I20-I25 singole cause, come ad esempio Infarto miocardico acuto I21-I22 Malattie cerebrovascolari I60-I69 l’infarto miocardico acuto Malattie dell’ apparato respiratorio Malattie respiratorie acute J00-J99 J00-J06,J10-J18,J20-J22 all’interno del gruppo delle Malattie polmonari croniche Asma J41-J44,J47 J45-J46 malattie del sistema circolatorio Malattie dell'apparato digerente Malattie croniche del fegato K00-K93 K70,K73-K74 Malattie dell'apparato genitourinario N00-N99 Insufficienza renale acuta e cronica N17-N19 Malformazioni congenite Q00-Q99 Cause esterne (Morti violente) V01-Y89 Accidenti da trasporto V01-V99 Cadute W00-W19 Suicidi X60-X84 Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
MORTALITA’ Indicatori Diagramma di scomposizione della mortalità generale viene fornita una rappresentazione grafica, distinta per genere e totale, della scomposizione per causa dei decessi Età media al decesso specifica per causa di decesso questo indicatore non viene desunto dalle tavole di mortalità ma si calcola direttamente dai decessi osservati per classi di età Tasso specifico per classi si età Il tasso specifico è un rapporto di frequenza e indica quanti decessi avvengono nella fascia di età (x,x+i) durante un intervallo di tempo stabilito (2011-2013) ogni 100.000 individui mediamente presenti nella popolazione, in quella stessa fascia di età Tasso Standardizzato per tutte le età e per le fasce di età 0-14,15-64, 65-74 e oltre 75 anni Per permettere eventuali confronti fra popolazioni differenti è calcolato il tasso standardizzato per età. Il metodo utilizzato per la standardizzazione è “diretto”, in quanto i tassi specifici delle popolazioni studiate vengono pesati con la popolazione “Standard Europa” Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
OSPEDALIZZAZIONE Fonti di dati La base di dati utilizzata è quella nazionale delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) disponibile presso l’Ufficio di Statistica dell’ISS, elaborata a partire dalle SDO, fornite dal Ministero della Salute e dalle popolazioni fornite dall’Istat. Sono stati analizzati i dati relativi al periodo 2011-2013. Cos’è la SDO Raccolta delle informazioni relative ai singoli dimessi dagli istituti di ricovero ospedaliero. Sintesi delle informazioni cliniche contenute nella cartella clinica. Normativa • Istituita a livello nazionale con il Decreto Ministeriale del 28/12/1991 (GU 17/1/92) • Successivi decreti del ’93 e del ’94 la individuano come il supporto informativo su cui si basa il finanziamento dell’attività di ricovero • A far data dal 1 gennaio 2001, la nuova disciplina della SDO è stabilita dal decreto ministeriale 27 ottobre 2000, n. 380 • Accordo Stato-Regioni 6.6.2002: Linee guida codifica clinica • D.M. 19.12.2008: Aggiornamento ICD9CM e DRG Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
OSPEDALIZZAZIONE Fonti di dati • Nel database nazionale delle SDO è riportato un codice anonimo univoco che consente di seguire gli accessi ospedalieri per ogni paziente in tutto il territorio nazionale e per tutti gli anni a disposizione. Un certo numero di pazienti, in forte diminuzione negli ultimi anni, non risulta identificato univocamente dal suddetto codice: si è proceduto quindi all’eliminazione dei ricoveri a loro riferiti. • Poiché ci si propone di descrivere attraverso l’occorrenza di patologie un profilo di salute, l’analisi riguarda l’insieme dei ricoveri per «acuti»: sono cioè esclusi i ricoveri in lungo-degenze e riabilitazioni. • L’analisi riguarda i ricoveri per acuti in regime ordinario e day-hospital per ASL; la diagnosi di ricovero è ricercata nella sola diagnosi principale. Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
OSPEDALIZZAZIONE Fonti di dati Sistema di classificazione Le diagnosi di ricovero vengono classificate a livello internazionale mediante un sistema condiviso denominato ICD-9 CM (International Classification of Diseases – Clinical Modification) applicato anche nel nostro Paese. L’ultima versione è del 2007, adottata in Italia a partire dal 1/1/2009. Ciascuna SDO riporta una “diagnosi principale” e fino a cinque “diagnosi secondarie”; viene qui esaminata solo la diagnosi principale Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
OSPEDALIZZAZIONE Fonti di dati Ricoverati E’ preso in esame, per ogni diagnosi scelta, il primo ricovero avvenuto nel periodo di esame. Occorre precisare che l’estrazione del primo ricovero riguarda i pazienti residenti nelle ASL italiane durante il periodo temporale in esame; un paziente che cambia ASL di residenza durante il periodo in esame, sarà conteggiato in ogni ASL di residenza. Il dato italiano, naturalmente, non terrà conto dei suddetti cambi di residenza Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
OSPEDALIZZAZIONE Fonti di dati Diagnosi selezionate Diagnosi Codici ICD9-CM Tutte le cause naturali (escluse complicazioni Allo scopo di redigere un profilo di della gravidanza, del parto e del puerperio) 001-629,677-799 Malattie infettive e parassitarie 001-139 salute della ASL in termini di Tutti i Tumori maligni 140-208 Tumore maligno dello stomaco 151 ospedalizzazione che sia il più Tumore maligno del colon- retto Tumore maligno primitivo del fegato e 153-154 155 informativo possibile sono state dei dotti biliari intraepatici Tumore maligno del pancreas 157 selezionate oltre Tumore maligno della trachea, dei bronchi e dei polmoni 162 Tumore maligno della mammella (F) 174 all’ospedalizzazione per tutte le Tumore maligno dell'utero (F) 179-180, 182 cause naturali (escluse Tumore maligno della prostata (M) Tumore maligno della vescica 185 188 Tumore maligno del sistema nervoso complicazioni della gravidanza, del centrale 191-192 Tumore maligno della tiroide 193 parto e del puerperio) anche 34 Tumore maligno del tessuto linfoematopoietico 200-208 diagnosi specifiche le quali Leucemie Malattie endocrine 204-208 240-259 comprendono oltre ai grandi gruppi Diabete mellito Demenze 250 290.0, 290.4, 331.0-331.2 di patologie anche singole cause Malattie del sistema nervoso centrale Malattia di Parkinson 330-349 332.0 come ad esempio l’ infarto Malattie del sistema circolatorio Malattie ischemiche del cuore 390-459 410-414 Infarto miocardico acuto 410 miocardico acuto all’interno del Malattie cerebrovascolari 430-438 Malattie dell'apparato respiratorio 460-519 gruppo delle malattie del sistema Malattie respiratorie acute 460-466, 480-487 Malattie polmonari croniche 490-492,494,496 circolatorio Asma Malattie dell'apparato digerente 493 520-579 Malattie croniche del fegato 571 Malattie dell'apparato genito-urinario 580-629 Insufficienza renale acuta e cronica 584-586 Malformazioni congenite 740-759 Traumatismi ed avvelenamenti 800-999 Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
OSPEDALIZZAZIONE Indicatori Diagramma di scomposizione dell’ospedalizzazione per tutte le cause naturali viene fornita una rappresentazione grafica, distinta per genere e totale, della scomposizione per diagnosi dei ricoveri Età media al ricovero specifica per diagnosi di ricovero (calcolata per i ricoveri e per i ricoverati) Tasso specifico per classi si età Il tasso specifico è un rapporto di frequenza e indica quanti ricoveri/ricoverati avvengono nella fascia di età (x,x+i) durante un intervallo di tempo stabilito (2011-2013) ogni 100.000 individui mediamente presenti nella popolazione, in quella stessa fascia di età, osservata per ogni causa selezionata Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
OSPEDALIZZAZIONE Indicatori Tasso Standardizzato per tutte le età e per le fasce di età 0-14,15-64, 65-74 e oltre 75 anni Per permettere eventuali confronti fra popolazioni differenti è calcolato il tasso standardizzato per età. Il metodo utilizzato per la standardizzazione è “diretto”, in quanto i tassi specifici delle popolazioni studiate vengono pesati con la popolazione “Standard Europa” Mobilità interregionale – Indice di fuga L’indice di fuga quantifica la propensione della popolazione a farsi curare in strutture operanti fuori dalla propria regione di residenza. L’indicatore è calcolato come rapporto percentuale tra le dimissioni di pazienti (di nazionalità italiana) residenti in una ASL effettuate fuori dalla Regione di appartenenza e il totale delle dimissioni di pazienti residenti nella ASL effettuate su tutto il territorio nazionale Giada Minelli, Valerio Manno – Roma, 21 giugno 2016
Rispetto della confidenzialità del dato Per garantire, nella diffusione, il rispetto della confidenzialità del dato personale riguardante lo stato di salute - nella fattispecie, relativo alla diagnosi di dimissione - sono sempre riportati solo dati aggregati, cioè con frequenze maggiori o uguali alla soglia minima di tre, indicata nell’art. 5 del “Codice di deontologia e buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi statistici e scientifici”. Nelle varie Tabelle, frequenze inferiori a tale soglia sono indicate con la notazione “
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