ITALIANO INCLUSIVO? FACCIAMO IL PUNTO
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ITALIANO INCLUSIVO? FACCIAMO IL PUNTO In principio fu Alma Sabatini. N el 1986 Sabatini, già attivista femmi- nista, linguista e insegnante di italia- no in Regno Unito, conduce uno studio Il problema di sessismo linguistico risale ovviamente a diversi decenni prima del 1987, che è considerabile l’anno zero per il sul sessismo nella lingua italiana in mass dibattito italiano (nell’estate del 1986 era media e testi scolastici, voluto dalla Com- già stato pubblicato L’infinito singolare. missione Nazionale per la Parità e le Pari (Considerazioni sulle differenze sessuali Opportunità in seno alla Presidenza del nel linguaggio) 2 . Consiglio dei Ministri. L’indagine di Sa- batini vede la luce l’anno successivo ne Di sessismo linguistico si inizia a parlare Il sessismo nella lingua italiana1, di cui le tra gli anni ’60 e ’70 nell’ambito dei gen- Raccomandazioni per un uso non sessi- der studies inglesi e americani, in cui – su- sta della lingua italiana rappresentano l’e- perata l’iniziale e acerba ipotesi di relazio- stratto più noto e in alcuni punti, ancora ne tra sesso biologico e comportamento attuale. Le Raccomandazioni di Sabatini linguistico – il fuoco si sposta presto su sono indirizzate a chi scrive e insegna, la «l’immagine delle donne che emerge dal- scuola e l’editoria scolastica segnatamen- la pratica linguistica, e il contrasto sem- te, e consistono in accorgimenti, possibili pre più evidente tra l’ascesa sociale delle soluzioni e suggerimenti nell’auspicabile donne e la rigidità di una lingua costruita direzione di un uso della lingua italiana da e per i maschi»3 . meno sessista. 1 Sabatini (1987). 2 Violi (1986). 3 Robustelli (2000) p. 55. 21 Docety - Semestrale di coaching e cultura è un semestrale diretto e fondato da Antonello Fabio Caterino, Arnaldo Pangia e Nicola Palmieri. Al Segno di Fileta (www.docety.com/al-segno-di-fileta , indirizzo postale di riferi- mento: Via Petrarca 16, 86049, URURI, CB) ISSN 2723-9152, Codice rivista E256945, ANCE in process. Licenza Creative Commons - Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale
Nel momento in cui la lingua non rie- tempo una troppo comoda giustificazio- sce a tenere il passo con i cambiamenti ne che solleva i parlanti italofoni dalle loro socio-culturali, ecco che un’inversione responsabilità sociali e comunicative, re- di tendenza diventa necessaria e in tal stituendo l’immagine di un popolo che la senso, occorrerà ‘raccomandarsi’ a chi storia ha reso riottoso contro la sua volon- parla e scrive. Questo è il presupposto tà. teorico delle Raccomandazioni di Saba- tini e del filone ‘linguistico’ dei gender Quel che i parlanti italofoni sembrano mal studies tutto. tollerare non è tanto l’imposizione di una norma dall’alto quanto il riconoscimento La lingua è “un binario su cui viaggia di validità a nomi e aggettivi declinati al il pensiero” attraverso cui non solo il femminile che appaiono spesso strani e pensiero si esplicita e viene comunica- ‘suonano male’. Curioso poi come quelli to ma la realtà stessa prende forma. Se che ‘suonano peggio’ siano i nomi femmi- qualcosa nella realtà cambia, il linguag- nili che designano cariche apicali, citan- gio deve intercettare il cambiamento e do Robustelli sul sito dell’Accademia della trovare parole nuove per esprimerlo e Crusca: perché «infermiera sì, ingegnera descriverlo. Viceversa, non ‘nominare’ il no?»4 . cambiamento in questione, equivarrà a La presunta cacofonia di parole come negarlo. assessora, sindaca o ministra deriva dal non-uso di questi nomina agentis nel Poste le necessarie premesse teoriche, ci nostro Paese prima degli ultimi decen- si potrebbe legittimamente interrogare ni semplicemente perché il referente (la sulle ragioni per cui a 33 anni dalla presa donna che faceva il mestiere di assessore, di coscienza del problema di sessismo sindaco o ministro…) non esisteva e non nella lingua italiana e dalla proposta di era pertanto necessario designarlo. suggerimenti e soluzioni per arginarlo, i parlanti, i media e gli esperti si ritrovino Sugli agentivi (titoli, cariche, professioni periodicamente a dibattere sull’appa- e mestieri) si era pronunciata già Alma rentemente insolubile (ma in realtà già Sabatini, che nelle sue Raccomandazioni risolta) ‘questione della ministra’. suggeriva l’uso di amministratrice, diret- trice, procuratrice, consigliera, ambascia- L’ipotesi avanzata da Giulio Lepschy che trice, senatrice e rettrice e nel 2013, la ex- nel 1989 compendia e chiosa le Racco- Presidente dell’Accademia della Crusca mandazioni di Sabatini, secondo cui l’i- Nicoletta Maraschio confermava la cor- nottemperanza dei parlanti italofoni alle rettezza delle forme ministra, presidente, norme anti-sessismo sarebbe da attri- assessora, senatrice e deputata oltre che buire tra le altre cose, al prescrittivismo di chirurga, avvocata, architetta e magi- linguistico che ha gravato sulla penisola strata5. dalle Prose della Volgar Lingua di Bembo alla crociata mussoliniana contro i pre- Si ricorderà poi la lettera della ex-Presi- stiti dalle lingue straniere, è certamente dente della Camera Laura Boldrini ai de- affascinante ma rappresenta allo stesso putati in cui si incoraggiava l’utilizzo di 4 Robustelli (2013). 5 Accademia della Crusca (2013). 22 Docety - Semestrale di coaching e cultura è un semestrale diretto e fondato da Antonello Fabio Caterino, Arnaldo Pangia e Nicola Palmieri. Al Segno di Fileta (www.docety.com/al-segno-di-fileta , indirizzo postale di riferi- mento: Via Petrarca 16, 86049, URURI, CB) ISSN 2723-9152, Codice rivista E256945, ANCE in process. Licenza Creative Commons - Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale
forme quali ministra e deputata, laddove Tra queste, circonlocuzione (i componenti la carica fosse ricoperta da una donna e della ‘moltitudine’ non sono uomini per il superamento della resistenza a rendere maschile sovraesteso ma ‘persone’, ‘indi- queste parole parte del vocabolario quo- vidui’…) e la doppia forma (i componenti tidiano. della moltitudine vengono scissi in uomi- E se è vero che di solito repetita iuvant, ni e donne ed è buona usanza nominare stavolta ‘le cose ripetute’ non sembrano quest’ultime per prime). scalfire la tendenza al sessismo della lin- gua italiana. Nel 2020 diverse delle Rac- Tra le soluzioni grafiche più comuni, l’a- comandazioni di Sabatini6 vengono viola- sterisco, la chiocciola, il trattino basso e te. La violazione si registra non (solo) da l’omissione dell’ultima lettera. Tra quelle parte dei parlanti comuni ma da giornali- flessive la ‘u’ (che seppur non morfologi- sti e titolisti di testate nazionali d’ampis- camente connotata, è più vicina alla “o” simi lettorato e tiratura. L’articolo deter- del maschile che alla ‘a’ del femminile) e minativo ‘la’ continua a essere anteposto lo ə (schwa) su cui sembrano convergere al cognome di donna, le donne, anche le ultime preferenze. L’uso dello ə, vocale quando rivestono ruoli di potere, vengo- media per eccellenza, peraltro presente no spesso chiamate con i loro soli nomi in diversi dialetti centro-meridionali, na- di battesimo, ai loro meriti professiona- sce dall’impronunciabilità delle soluzioni li vengono sovente affiancati commenti grafiche di sopra e dalla proposta, in un sull’aspetto fisico e lo stato civile e i loro primo momento giocosa, della ‘social-lin- mestieri, quando indicati, sono declinati guista’ Vera Gheno. al maschile. La ‘u’ e lo ə, possibili neutri riconquistati, Da un lato la pressione alla correzione sono stati recentemente e virtuosamente e all’innovazione subìta dal giornalismo, adottati e impiegati dall’editoria italiana dall’altro l’effervescenza della scena acca- indipendente. demica che, risolta (da tempo) la questio- ne della formazione dei femminili dei no- Valentine aka Fluida Wolf in Post Porno. mina agentis, ha ingaggiato la battaglia Corpi liberi di sperimentare per sovverti- per il superamento del binarismo di ge- re gli immaginari sessuali7, preferisce l’uti- nere nella direzione dello smarcamento lizzo dell’asterisco al maschile sovraeste- delle ‘moltitudini miste’ sia dal maschile so che l’autrice ritiene «espressione di un sia dal femminile e dell’identificazione in uso sessista della lingua» (dalla nota intro- tal moltitudini di donne, uomini e persone duttiva al libro) e della ‘u’ come «suffisso di genere non binario. L’uso del maschile non binario» (ancora dalla stessa nota). La sovraesteso (già sconsigliato da Sabatini scelta di utilizzo dello ə, racconta Gheno che suggeriva l’uso di un femminile sovra- in Femminili singolari. esteso laddove la ‘moltitudine’ fosse co- stituita in maggior parte da donne) viene Il femminismo è nelle parole 8, nasce in- gradualmente sostituito dall’avvicendarsi vece da una proposta giocosa che in- di soluzioni lessicali e grafiche diverse. contra una specifica esigenza traduttiva. 6 Che sono talvolta datate e un po’ forzate, come ben chiarisce Lepschy (1989), ma 23 rappresentano comunque una guida brillante e, a modo loro, un primato. Docety - Semestrale di coaching e cultura è un semestrale diretto e fondato da Antonello Fabio Caterino, Arnaldo Pangia e Nicola Palmieri. Al Segno di Fileta (www.docety.com/al-segno-di-fileta , indirizzo postale di riferi- mento: Via Petrarca 16, 86049, URURI, CB) ISSN 2723-9152, Codice rivista E256945, ANCE in process. Licenza Creative Commons - Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale
Nel saggio Il contrario della solitudine9 di Marcia Tiburi ci si imbatte nel neutro todes, diverso dal todas femminile e dal todos maschile, e intendendo mantenere in traduzione il colore politico della scelta dell’autrice nella sua lingua, si è scelto di impiegare per la prima volta nella saggi- stica italiana la soluzione dello ə, propo- sta da Gheno. È probabilmente vero dunque che il ten- tativo di costruzione e imposizione di una lingua sintetica che rispetti e incontri le esigenze rappresentative di tutt ə è desti- nato a fallire ovunque tranne che a Barren House, dove Suzette Haden Elgin10, confi- na le donne (e linguiste) non più fertili, che nel frattempo costruiscono una lingua per liberarsi dal patriarcato. Ma è altrettanto vero che, senza scomodare Saussure, il si- stema lingua evolve e se spinte esogene e indicazioni di sorta possono contribuire ad agevolare l’incontro di lingua e realtà, parlanti e scriventi dovrebbero ben acco- glierle e scegliere poi liberamente se farle fruttare, a seconda che si voglia sposare o meno la causa dell’inclusività. In tal caso, si possono ragionevolmente e momenta- neamente mettere tra parentesi il timore di commettere errori e di violare la lingua, appurato che sperimentazione e creativi- tà non nuoceranno all’italiano né alla so- cietà. Nicoletta Raffa 7 Valentine (2020). 8 Gheno (2020). 9 Tiburi (2020). 10 Haden Elgin (1984). Si veda in proposito Pafe (2020). 24 Docety - Semestrale di coaching e cultura è un semestrale diretto e fondato da Antonello Fabio Caterino, Arnaldo Pangia e Nicola Palmieri. Al Segno di Fileta (www.docety.com/al-segno-di-fileta , indirizzo postale di riferi- mento: Via Petrarca 16, 86049, URURI, CB) ISSN 2723-9152, Codice rivista E256945, ANCE in process. Licenza Creative Commons - Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale
Robustelli (2000) Bibliografia Robustelli Cecilia, Lingua e identità di ge- nere. Problemi attuali nell’italiano, in «Stu- Accademia della Crusca (2013) di Italiani di Linguistica Teorica e Applica- Accademia della Crusca, La Crusca ta», XXIX, 2000, pp. 507-527. risponde: il ministro o la ministra?, 5 dicembre 2013, https://accademiadel- lacrusca.it/it/contenuti/la-crusca-ri- Robustelli (2013) sponde-il-ministro-o-la-ministra/6073 Robustelli C., Infermiera sì, ingegnera no?, (ultima consultazione 20 gennaio Accademia della Crusca, 8 marzo 2013, 2021). https://accademiadellacrusca.it/it/conte- nuti/infermiera-si-ingegnera-no/7368 (ul- Gheno (2020) tima consultazione 20 gennaio 2021). Gheno Vera, Femminili singolari. Il fem- minismo è nelle parole, Firenze, Effequ, 2020. Sabatini (1987) Sabatini Alma, Il sessismo nella lingua ita- liana, Roma, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per l’Informazione Haden Elgin (1984) e l’Editoria, 1987. Haden Elgin Suzette, Native Tongue, New York DAW Books, 1984 Tiburi Tiburi Marcia, Il contrario della solitudine. Lepschy (1989) Manifesto per un femminismo in comune, Lepschy Giulio, Lingua e sessismo in Nuo- trad. di E. Del Giudice, Firenze, Effequ, vi saggi di linguistica italiana, Bologna, Il 2020. Mulino, 1989, pp. 61-84. Valentine (2020) Valentine aka Fluida Wolf, Post Porno. Pafe (2020) Corpi liberi di sperimentare per sovvertire Pafe Rachel, In her 1984 science fiction gli immaginari sessuali, Torino, Eris Edizio- novel ‘Native Tongue’, linguist Suzette ni, 2020. Haden Elgin created a feminist langua- ge from scratch, The Conversationalist, Violi (1986) 23 luglio 2020, https://conversationalist. Violi Patrizia, L’infinito singolare. w, Vero- org/2020/07/23/in-her-1984-science-fi- na, Essedue, 1986. ction-novel-native-tongue-linguist-suzet- te-haden-elgin-created-a-feminist-lan- guage-from-scratch/ (ultima consultazione 20 gennaio 2021). 25 Docety - Semestrale di coaching e cultura è un semestrale diretto e fondato da Antonello Fabio Caterino, Arnaldo Pangia e Nicola Palmieri. Al Segno di Fileta (www.docety.com/al-segno-di-fileta , indirizzo postale di riferi- mento: Via Petrarca 16, 86049, URURI, CB) ISSN 2723-9152, Codice rivista E256945, ANCE in process. Licenza Creative Commons - Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale
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