It's better to burn out than to fade away - BLUE Underwriting
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Settembre > Ottobre 2019 Attualità It’s better to burn out than to fade away Attualità “Nessun uomo è un’isola, completo in sé stesso. Ogni uomo è un pezzo, una parte del tutto” (John Donne, 1572-1631) ( Camilla Bassi Blue Underwriting Agency Qualcuno avrà riconosciuto la frase che seconda metà del secolo scorso: il cosid- abbiamo scelto come titolo, è un verso detto “Prison experiment”. tratto da My My Hey Hey (Out of the Nella torrida estate del 1971, l’insegnante Blue) di Neil Young, il celebre cantautore di psicologia Philip Zimbardo divise - in canadese, ed è tratta da uno dei suoi modo del tutto casuale - ventiquattro album più riusciti: Rust Never Sleeps, del studenti (tutti volontari, bianchi e di sesso 1979. maschile) in carcerati e secondini. I primi, Potremmo tradurla con “è meglio bruciare depersonalizzati e identificati unicamente che consumarsi” o qualcosa del genere. Il con numeri, dovevano essere tenuti in phrasal verb burn out significa infatti segregazione dai colleghi nel seminterrato bruciare, ma l’accezione più interessante dell’università. è la seconda che ne dà l’Oxford Dictionnary L’angosciato corpo accademico assistette e cioè: rovinarsi la salute o crollare esausti a episodi di enorme brutalità psicologica a causa del lavoro. (la violenza fisica era stata per fortuna Il burn out, o meglio burnout (nella forma interdetta) e fu la fidanzata di Zimbardo sostantivata), non indica infatti solo uno a ottenere – arrivando a minacciare di stato di malessere o di grande stanchezza, chiudere la relazione con lui - che il test ma è una vera e propria malattia, ricono- fosse interrotto, molto prima del termine sciuta come tale a maggio di quest’anno previsto. dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: Secondo lo sperimentatore quanto avvenne “una sindrome […] che ha un livello di in quei pochi giorni avrebbe dimostrato pericolosità tale da poter diventare con- come chiunque, messo in una certa situa- dizione cronica e difficilmente curabile”. zione, modifichi il suo modo di essere, a È stata Christina Maslach, psicologa sociale prescindere dalle predisposizioni personali. e professore emerito a Stanford, a definirne La sua compagna invece riteneva che per prima, nel 1975, le caratteristiche e solo alcune situazioni potessero generare soprattutto differenziarlo dal “semplice” questo tipo di alterazioni, che solo alcuni stress lavorativo. ruoli sociali esponessero l’individuo a ri- È curioso come l’intuizione e successiva schio di “crisi”. elaborazione furono sviluppo quasi inci- Quella donna, allora venticinquenne, era dentale di uno degli esperimenti psico- Christina Maslach. Grazie ai suoi studi la sociologici più inquietanti e dibattuti della psicologa statunitense ha definito le dif- 26 Broker
Attualità ferenze tra questa particolare patolo- gia e lo stress, ne ha misurato l’in- tensità e categoriz- zato sintomi, con lo scopo di lavorare sulla prevenzione. Gli effetti e le di- namiche legati allo stress erano invece conosciuti e deco- dificati già da de- cenni. Nel 1936 Hans Selye lo ave- va definito “una reazione biologica a un fattore ester- no, piacevole o spiacevole che sia, che determinando un cambiamento obbliga l’organismo ad adattarsi”. Una sorta di allarme biologico, non ne- cessariamente negativo, che sviluppa at- Nella prima fase la Maslach circoscrive il tenzione e concentrazione. possibile processo di burnout alle profes- Quando però la condizione diviene troppo sioni sanitarie, alle forze dell’ordine, agli intensa e confligge con il mondo emotivo insegnanti ma, vedremo in seguito, è un del soggetto, lo stress da leva di protezione orizzonte destinato ad ampliarsi. diviene fattore di rischio e poi di crisi. A La peculiarità che accomuna questi pro- parità di condizioni esterne e in base a fessionisti è il doversi confrontare con un com’è vissuto, assume una forma costrut- cliente “stressato” per definizione, l’im- tiva o distruttiva nella vita di una persona. possibile velleità di poter aiutare tutti, Lo stress negativo, che sarebbe forse arrivando a negare le proprie necessità meglio definire “non gestito”, è oggi uno per accettare i canoni già falsati dei propri dei disturbi più diffusi nella società occi- colleghi. Si tratta di un processo che porta dentale. frustrazione e violenta autocritica. La Maslach intuisce però che c’è una sin- Le conseguenze sono devastanti. drome che ha caratteristiche differenti sia L’operatore – devastato da una violenta per intensità sia per distribuzione e sin- autocritica - perde totalmente interesse, tomatologia. Si chiede perché nella “testa” per parossistica reazione, per le persone dei carcerieri avvenga qualcosa che non oggetto della propria attività e assume si concretizzi, per esempio, nella psiche nei loro confronti un atteggiamento freddo dei prigionieri stessi e capisce che i primi e distaccato. Il soggetto si sente svuotato, sono investiti da una duplice fonte di incapace di rilassarsi e di recuperare forza stress: quello personale, già descritto, che per affrontare il proprio lavoro. si somma a quello della persona sorvegliata. Il cinismo diviene strumento di autopro- Dal secondino al medico il passo è breve. tezione: meglio divenire indifferenti che La professoressa di Stanford comprende abdicare alle proprie speranze. che questa doppia esposizione è tipica Qualsiasi novità viene vissuta come op- delle cosiddette helping professions, tutti primente. Quel poco che si riesce a realiz- quei lavori in cui si concretizza un forte zare appare insignificante. L’entusiasmo coinvolgimento emotivo del lavoratore e la motivazione lasciano spazio alla con il proprio “cliente”. rabbia, all’ansia e alla depressione. Un Broker 27
Settembre > Ottobre 2019 Attualità Attualità atteggiamento autodistruttivo che può compromettere seriamente l’equilibrio psi- co-fisico oltre, ovviamente, alla capacità alunni, la prima causa di stress e rischio psico-sociale in Europa. Il problema non sta nel modello ovvia- di lavorare. mente, tantomeno nel Cliente, quanto Questa sindrome davvero infida e feroce nell’inadeguatezza del lavoratore al cam- sembrava, almeno nella prima lettura, es- biamento, un’incapacità psicologica poco sere circoscritta ad alcuni settori. Una supportata dall’organizzazione aziendale. lettura “egoisticamente tranquillizzante” La maggiore difficoltà è insita nella per- per chi, come tutti noi, non lavora in cezione di tradire le aspettative di un corsia o in carcere non è però più, in soggetto che non ha altri parametri di alcun modo, attuale. La stima sul perimetro valutazione se non la propria soddisfazione. d’incidenza si è infatti molto ampliata Persino il capo più feroce e ottuso tiene nel corso degli ultimi decenni e la moti- in qualche modo in considerazione l’over- vazione è diretta conseguenza del nuovo loading, ma non il Cliente. Lui non sa. ordine di valori nell’organizzazione del Vede solo un servizio modesto. lavoro. È il tradimento dell’aspettativa: ti hanno Stiamo parlando dell’elevazione del “Clien- scelto perché tu sei un esperto in quello te”, ad astro assoluto e tiranno inconte- che fai, il tuo ruolo consiste nella capacità stabile del panorama lavorativo di ciascuno di soddisfare un’attesa. Loro hanno un di noi, avete notato come ormai venga problema e tu li deludi. sempre scritto con l’iniziale maiuscola? Diversi studi hanno ribadito come il bur- Il capufficio, il padrone, l’azionista hanno nout non sia unicamente riconducibile abdicato al ruolo di giudice in favore del all’individuo in sé, ma al contesto nel Cliente, quel personaggio inizialmente in- quale opera. definito che fino a pochi anni fa era cele- La frustrazione di non poter “usare sé brato solo da qualche visionario, massifi- stessi”, la propria esperienza, la competenza cato per generalizzazioni dai soloni del e l’intuito, ma dover unicamente utilizzare marketing, pilotato – ma è mai stato così? la rigida tecnologia, essere in pratica ter- – nella direzione voluta dall’impresa. minali “stupidi” di una macchina aumenta Il voto del Cliente, il suo pollice verso o a livello esponenziale il rischio di burnout. alzato decide ormai del destino di uscieri Quando l’ambiente non riconosce l’aspetto come di direttori generali. umano del lavoro e l’interazione, la pos- I rating, i feedback, lo spostamento in- sibilità di dimostrare quanto si vale e di fluenzabile dell’acquisto diventano arbitri creare un rapporto concreto, l’alea di inappellabili della nostra carriera, della cadere nella sindrome diventa elevatissi- nostra vita. ma. Ricordate quando parlavamo di “coinvol- Si tratta di un rischio insostenibile anche gimento emotivo” con il proprio Cliente per un’impresa, perché non si tratta di un come causa primaria del burnout insieme problema che segna solo chi ne è affetto, all’impotenza della propria azione? Che ma è una “malattia” contagiosa che si tipo di stato psicologico deve vivere un propaga e può inquinare l’intera organiz- addetto che deve supplicare, dopo una zazione. vendita, di avere un buon giudizio da Difendere l’unicità umana, rivendicarla, quello che è spesso uno sconosciuto? creare un ambiente d’interazione concreto Anche il contraente di una polizza, come che esalti l’esperienza piuttosto che la l’acquirente di un’utilitaria, diventa qual- sensazione, diviene valore assoluto di cuno da soddisfare, accogliere, che genera tutela per il singolo e fattore economico responsabilità, timori e pressioni. Qual- vincente per l’impresa e per il Cliente cuno che, peraltro, è sempre più accorto stesso. del proprio potere, della forza della Kurt Cobain – il leader “maledetto” dei propria critica, della possibilità di con- Nirvana - prima di togliersi la vita, aveva dividerla. lasciato scritto sul biglietto d’addio la Una ricerca di un istituto accademico frase che ho riportato nel titolo. La lascio francese ha recentemente accertato come a lui, io con buona pace dei cantautori siano di gran lunga le relazioni con maledetti, preferisco consumarmi. Con persone esterne, siano esse Clienti, pazienti, calma. 28 Broker
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