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CAMPIONI DI LETTURA GARA DI LETTURA 2019/2020 AUTORI IN GARA Natalie Babbitt Libro in gara: La strana scomparsa del signor Goody Natalie Zane Babbitt (1932-2016) è stata una scrittrice e illustratrice statunitense di libri per bambini e ragazzi. Racconta così la sua vita di bambina “Sono nata e cresciuta in Ohio. Durante la mia infanzia, ho trascorso la maggior parte del mio tempo a disegnare e leggere fiabe e miti. Mia madre, pittrice dilettante e ritrattista, mi ha dato lezioni di arte. Si è sempre assicurata che avessi abbastanza carta, vernice, matite e incoraggiamento.” Dopo avere frequentato un liceo privato femminile si laurea in Belle Arti. Al secondo anno di università incontra Samuel Babbitt, che sposa appena laureata. Nel 1966 pubblica con lui il primo libro The Forty-Ninth Magician: il marito cura il testo e lei le illustrazioni. Dopo questa prima esperienza però il marito sceglie la carriera accademica e l’editore incoraggia la scrittrice a proseguire da sola. Scrive D come delizioso (1969) e l’anno seguente Knee-Knock Rise. Il suo libro più conosciuto, considerato oggi un classico, è La fonte magica (1975) che vince numerosi premi ed è stato adattato in due film e un musical a Broadway. Seguono numerosi libri tra cui Il diavolo nella cesta (1974) Gli occhi dell’Amaryllis (1977) Nelli una gatta tutta speciale (1989) La luna non si compra (2011). Nel 2012 riceve il E.B. White Award, che premia i risultati raggiunti nella letteraratura per l’infanzia. Muore a 84 anni nel 2016. Sulla scrittura: “Ho imparato tre cose preziose sul mondo dello scrittore. Devi dare la massima attenzione alla scrittura. Devi apprezzare il processo di revisione. E devi amare essere solo.” “Penso che un'opera di finzione, specialmente per i bambini, debba presentare la vita così com'è: un misto di gioia e tristezza, di semplice e complicato. Spero che mio nipote sarà un lettore e che imparerà qualcosa sulle contraddizioni della vita dai libri prima di imparare la stessa cosa in prima persona.” Scrittori che amava: Anthony Trollope, Jane Austen, Charles Dickens e, tra gli scrittori per ragazzi, Katherine Paterson e David Macaulay Sul libro: Natalie Babbitt lo indicava come il suo libro preferito, quando negli incontri con le classi le chiedevano quale dei libri che aveva scritto amasse di più. Il libro contiene riferimenti alla mitologia greca (soprattutto nei nomi dei personaggi) e alle opere di William Shakespeare. Definito un giallo gotico con un lieto fine è stato finalista al Edgar Allan Poe Awards, che premia la migliore opera narrativa nei generi giallo, horror e trhiller. La strana scomparsa del signor Goody (titolo originale Goody Hall) è stato pubblicato nel 1971 con le illustrazioni dell’autrice. La traduzione in italiano è di Cecilia Veronese.
Curiosità: A 9 anni riceve un’edizione illustrata di Alice nel paese delle meraviglie. Le immagini la colpiscono profondamente e decide che farà l’illustratrice di libri per bambini “Sarei potuta diventare una brava bibliotecaria, ma non un bravo pirata perchè odio l’esercizio fisico” Ha pubblicato 20 libri e albi scritti e/o illustrati da lei tra cui, tradotti in italiano: D come delizioso (1969) Il diavolo nella cesta (1974) La fonte magica (1975) Gli occhi dell’Amaryllis (1977) Nelli una gatta tutta speciale (1989) La luna non si compra (2011) Andrew Clements Libro in gara: Il club dei perdenti Andrew Clements (1949-2019) è stato uno scrittore statunitense di narrativa per ragazzi. Cresce in una famiglia che ama la lettura, e così fa lui fin da bambino. Ricorda “I miei genitori erano grandi lettori e hanno passato quell'amore a noi figli. Allora non pensavo di essere uno scrittore, ma mi piaceva molto leggere. Passavamo l'estate in una capanna sul lago nel Maine. Non c'era la TV, né il telefono, e l'e-mail non era nemmeno stata inventata. Per tutto il giorno c'era tempo per nuotare, pescare e andare a zonzo, e ogni sera c'era tempo per leggere. So che quelle estati tranquille mi hanno aiutato a iniziare a pensare come uno scrittore.“ Dopo la laurea in Letteratura Inglese e la specializzazione in Educazione Primaria lavora per sette anni come insegnante: “Era elettrizzante leggere un libro ad alta voce e vedere un'intera classe ascoltare attentamente ogni parola, ansiosa di sapere cosa sarebbe successo dopo. E sono rimasto sorpreso dalle meravigliose discussioni che un buon libro può suscitare. I buoni libri fanno accadere cose buone nella vita reale. Possono fare una grande differenza” Lasciato l’insegnamento ed entrato nel mondo della pubblicità dove scrive testi per canzoni, lavora anche nel campo dell’editoria. Traduce e adatta per il mercato americano albi illustrati che arrivano dall’Europa e inizia lui stesso a scriverne i testi. “Sono diventato uno scrittore quando avevo circa trentacinque ma ho iniziato a scrivere molto tempo prima. E il modo in cui ho davvero iniziato a scrivere è stato quano, leggendo, trovavo qualcosa di buono e mi dicevo ‘vorrei averlo scritto io!’. Ogni bravo scrittore che conosco ha iniziato come un buon lettore” Nel 1985 pubblica il suo primo libro - l'album illustrato Bird Adalbert - e anni dopo il suo primo romanzo per ragazzi Drilla (1996) che riceverà numerosi riconoscimenti. La sua carriera di scrittore decolla e nel corso del tempo scriverà più di 90 libri. Muore a 70 anni nel 2019. Sulla scrittura: “Ho verificato più volte che esiste un ‘potenziale narrativo’ nella vita che scorre come una corrente intorno a noi ogni giorno. La maggior parte delle mie idee sono nate da cose che sono mi successe o da situazioni o eventi accaduti nella vita di altri. Credo che ci sia qualcosa come ‘pensare come uno scrittore’ e alla fine ho capito che ho pensato in quel modo per gran parte della mia vita, anche molti anni prima di cominciare a lavorare alla scrittura.” Libri che amava: Huckleberry Finn, Tom Sawyer e tutte le opera di Mark Twain. Le opere di Dickens, Yeats e Wordsworth. Il richiamo della foresta, Jane Eyre, Delitto e castigo. Uno dei libri preferiti era La tela di Carlotta di E. B. White
Sul libro: “E’ possibile leggere troppo?” E’ questo il tema che Andrew Clemens vuole esplorare. E a questa domanda l’autore risponde “Sì, è possibile leggere troppo. Leggere è una parte importante della vita, ma la cosa che rende un libro degno di essere letto è che il suo scrittore ha vissuto, pensato e fatto. L'equilibrio conta sempre.” E d’altra parte, per mantenere questo equilibrio e sottolineare l’importanza della lettura, Clemens dissemina in tutto il libro più di 50 titoli di libri che Alec e i suoi amici leggono e si scambiano con entusiasmo, solleticando anche il lettore alla loro scoperta. Il club dei perdenti (titolo originale The Losers Club ) è stato pubblicato nel 2017. La traduzione in italiano è di Valentina Daniele. Curiosità: Gli piaceva collezionare penne, martelli e bottoni Tra i suoi cibi preferiti indicava la crostata fatta con i mirtilli raccolti da lui nei boschi Ha scritto più di 90 libri e albi illustrati, tra cui, tradotti in italiano: Drilla (1996) Il giornale di Landry (1999) Una storia di scuola (2001) Una settimana nei boschi (2002) La pagella (2004) Il gioco del silenzio (2007) Uno per due (2008) Il club dei perdenti (2017) Catherine Doyle Libro in gara: Il custode delle tempeste Catherine Doyle (1990) è una scrittrice irlandese nata sulle sponde dell'oceano Atlantico. Racconta di sé “sono cresciuta in una casa che apprezza l'immaginazione. I miei genitori hanno sempre incoraggiato il gioco creativo attivo. Abbiamo composto canzoni nei lunghi viaggi in auto e inventato storie su creature magiche. Siamo stati incoraggiati a scrivere lettere alla Fatina dei denti e a Babbo Natale. Spesso hanno risposto.” Anche la lettura è apprezzata in famiglia “Mia madre portava me e i miei fratelli in biblioteca ogni settimana per scegliere qualunque libro volessimo. Mio padre mi leggeva leggende e fiabe irlandesi ogni sera. Le mie capacità di scrittura sono nate naturalmente dal mio interesse per la lettura” Si laurea in Psicologia e consegue un master in Editoria. Nel 2015 pubblica Vendetta il suo primo romanzo e il primo libro di una trilogia per giovani adulti intitolata Blood for Blood. Oggi vive tra l’Irlanda, Londra e gli Stati Uniti. Sulla scrittura: “Sono una scrittrice visiva, le mie storie di solito iniziano con un'immagine - una singola istantanea di una scena - e poi il resto emerge da quel punto di partenza” Scrittori che ama: William Goldman, Rainbow Rowell, Patrick Ness, J.K. Rowling, Eoin Colfer Sul libro: “Qualche anno fa ho visitato Arranmore - l’isola dove sono nati e cresciuti i miei nonni - per insegnare scrittura creativa nella scuola locale. Mentre ero lì, ho trascorso il mio tempo libero esplorando le spiagge, le scogliere a picco, le grotte e i laghi segreti. La sera andavo a trovare i miei cugini, e tra una una tazza di tè e l’altra, scoprivo storie di audaci salvataggi in mare e avventure lontane nel tempo. È stato uno dei periodi più magici della mia vita e quando ho lasciato l'isola, sapevo che dovevo scriverci una storia.
Non molto tempo fa a mio nonno è stata diagnosticato il morbo di Alzheimer. Ci ho messo del tempo per affrontare il lungo e difficile addio, per imparare a conciliare la persona che amo con la versione di lui che sta lentamente sbiadendo. Fionn affronta la stessa sfida: guardare il proprio nonno come un uomo che vive con il morbo di Alzheimer ma che non ne è sminuito. Deve imparare, come me, che - anche nella precarietà dei ricordi - l’amore non è cancellato facilmente dal tempo.” Il custode delle tempeste (titolo originale The Storm Keeper’s Island ) è stato pubblicato nel 2018. La traduzione in italiano è di Simona Brogli Curiosità: Ama scrivere tra mezzanotte e le 3 del mattino e quando fa freddo scrive meglio. Il suo pranzo ideale è in stile Festa del Ringraziamento con un sacco di portate. Ha scritto 6 libri per giovani adulti, tra cui : Inferno (2016) Mafiosa (2017) I guerrieri delle maree (2019) Giuseppe Festa Libro in gara: Hiro delle scimmie Giuseppe Festa (1972), nato a Milano, è uno scrittore e musicista italiano. Racconta “Sono convinto di amare così tanto la natura perché sono nato e cresciuto a Milano. Mi è mancata davvero tanto, soprattutto quando tornavo in città dopo i week end trascorsi dai miei nonni, che abitavano in un piccolo paradiso nei boschi, sul Lago d’Iseo. A vent’anni feci un’esperienza di volontariato al Parco Nazionale d’Abruzzo e quei giorni ribaltarono la mia vita. Tornai e cambiai città, università e lavoro.” Si laurea in Scienze Naturali. Seguendo la passione per la musica che coltiva da quando ha 15 anni, nel 2000 fonda il gruppo musicale folk Lingalad, che si ispira al mondo de Il Signore degli Anelli di Tolkien e al mondo della natura. Nel 2013 pubblica il suo primo libro Il passaggio dell’orso: ”ho sempre raccontato storie attraverso le mie canzoni, ma a un certo punto ho sentito il bisogno di più spazio creativo, per approfondire, ampliare, creare personaggi più comlessi e sfaccettati” Oggi scrive a tempo pieno, si occupa di educazione ambientale,continua a suonare con il suo gruppo e cura documentari per la televisione. Sulla scrittura: “Scrivere un libro o comporre una musica non è così diverso. Entrambi hanno un ritmo, delle pause, voci diverse, crescendo e momenti di tensione. E anche colpi di scena, come un ritornello che ci stupisce. Una canzone che ci sembra già sentita al primo ascolto è come un romanzo noioso che chiudiamo dopo poche pagine.“ Scrittori che ama: J. R. R. Tolkien, i primi libri di Mauro Corona Sul libro: “A differenza dei romanzi precedenti, ho scelto di ambientrae questo libro in Africa perché non ci sono mai stato, e per me scoprire luoghi sconosciuti è il massimo dell’avventura. Inoltre gli scimpanzé mi hanno sempre affascinato, fin da quando da piccolo visitavo il museo di Storia Naturale della mia città. Sono così simili a noi… ciò ci affascina e ci inquieta al tempo stesso. Proprio la sensazione che prova Hiro nel libro.” Il libro inoltre prende ispirazione dalla ricercatrice Jane Goodall e da chi studia gli scimpanzé in natura e combatte per la conservazione del loro ambiente. Hiro delle scimmie è stato pubblicato nel 2019.
Curiosità: Se fosse un animale vorrebbe essere un orso Ama intagliare bastoni Ha scritto 9 libri tra cui: L'ombra del gattopardo (2014) Incubo a occhi aperti (2015) La luna è dei lupi (2016) I figli del bosco (2018) Incontri ravvicinati del terzo topo (2019) Giovanni Nucci Libro in gara: Ulisse: il mare color del vino Giovanni Nucci (1969) nato a Roma, è uno scrittore e editor italiano. Ha esordito come scrittore nel 1999 con una serie di racconti per bambini dove ha riscritto dei miti greci e romani per la casa editrice Mondadori. Successivamente ha diretto la collana per ragazzi «il Baleno» per la Edizioni E/O e ha poi lavorato come consulente per Mondadori Ragazzi, Adelphi, Laterza. È direttore editoriale della casa editrice Italosvevo di Trieste e cura per conto della Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna la programmazione del "Caffè degli autori". Vive e lavora a Roma. Sull’editoria: “Se si pubblicano solo i libri che vuole il pubblico, si finisce per appiattire la cultura su se stessa. La conoscenza, cioè la letteratura, la poesia, la scienza, qualunque disciplina del sapere, progredisce se dà spazio a ciò che non è stato ancora pensato, sentito o riflettuto, e quindi scritto. Per questo il mestiere dell’editore è un mestiere particolare: i libri vanno venduti, i lettori li devono comprare, ma bisogna offrire loro ciò che ancora non conoscono, ciò di cui non immaginano di aver bisogno – e che quindi li potrà veramente arricchire.” Scrittori che ama: Goffredo Parise Sul libro: “Ho cominciato scrivendo libri per ragazzi, erano libri su commissione, non avevo altre vie per accedere alla scrittura, così ho colto quell’opportunità. La commissione era di riscrivere dei miti greci. Io non avevo una grande preparazione filologica, non sono mai stato un bravo studente, quindi ho cominciato a leggere i classici. Ci sono molti libri che “raccontano” il mito riportandoci alla grandezza del mondo che lo ha costruito. Ma io mi sono appellato al fatto che quelli scrittori, prima ancora che latini o greci, erano scrittori che scrivevano qualcosa di universale. Così ho cercato di riportare il mito alla nostra attuale, quotidiana normalità. Ancora adesso continuo ad incontrare ragazzi che, dopo aver letto Ulisse il mare color del vino, si riconoscono in quel modo di raccontare il mito.” Ulisse. Il mare color del vino è stato pubblicato nel 2006. Ha scritto più di 20 libri per bambini tra cui: Dietro le quinte (1999) Una maledetta storia di Natale (2003) E fonderai la più grande città del mondo (2010) Francesco (2013) La storia di tutto (2017)
Arne Svingen Libro in gara: La ballata del naso rotto Arne Svingen (1967) è uno scrittore norvegese per ragazzi. E’ nato e cresciuto in un sobborgo di Oslo e della sua infanzia racconta: “Alle elementari giocavo a calcio tutti i giorni e alle medie ho iniziato a suonare in una band. Avevo molti compagni, perché fortunatamente c'erano molti ragazzi della stessa età che vivevano nel mio quartiere. Ho scritto il mio primo libro a circa dieci anni. Parlava di cowboy. Era molto corto - e molto brutto.. Ma è stato un buon allenamento. Ho sempre amato raccontare storie” Nel 1997 decide di decarsi a tempo pieno alla scrittura e nel 1999 pubblica un libro per adulti The Man of Action e uno per bambini La macchia. Oggi è uno dei più importanti autori norvegesi per ragazzi, ha scritto per loro decine di libri, oltre ad alcuni testi per adulti, drammi radiofonici e graphic novel. I suoi libri affrontano temi diversi: thriller per ragazzi, titoli umoristici, o argomenti più impegnati, come gli ex bambini soldato o il tema della droga. Molti dei suoi libri per ragazzi sono diventati cartoni animati. Vive e lavora ad Oslo. E’ impegnato nel promuovere la lettura tra i più giovani e cura dal 2016 il podcast Svingens barnebokverden, per far conoscere gli scrittori e scrittrici per ragazzi al pubblico norvegese. Sulla lettura: “Non c'è niente di sbagliato nei classici, ma è probabile che pochi bambini siano attratti dalla letteratura leggendo storie morali e resoconti della vita negli anni '50. Inoltre, se i libri devono competere con film, televisione, videogiochi e Internet, sia le storie che la presentazione richiedono un aggiornamento. Nuove generazioni, nuove esigenze. Qualche anno fa ho sentito parlare di una biblioteca scolastica con così pochi libri che ai genitori è stato chiesto di cercare in soffitta o in cantina libri che avrebbero potuto donare alla scuola. Non riesco a pensare a niente di più efficace per allontanare i ragazzi dalla lettura. I libri non devono avere l'odore di cose vecchie. I libri dovrebbero profumare dell'inchiostro fresco di stampa.” Scrittori che ama: Roald Dahl Sul libro: “Anche in un paese ricco come la Norvegia, molti bambini crescono in condizioni di povertà. Questo è un romanzo su uno di loro. Ma non volevo raccontare una storia triste, volevo che fosse piena di speranza, pensieri positivi e sorprese” La ballata del naso rotto (titolo originale Sangen om en brukket nese ) è stato pubblicato nel 2012. La traduzione in italiano è di Lucia Barni Curiosità: E’ uno sportivo, e per molti anni ha giocato a basket, che ha dovuto abbandonare per un infortunio. Ha scritto 100 libri, ma in Italia ne sono stati tradotti solo 2 (il secondo è La macchia, pubblicato in Italia nel 2007).
Silvia Vecchini Libro in gara: 21 giorni alla fine del mondo Silvia Vecchini (1975) è una scrittrice e poetessa italiana. Dopo la laurea in Lettere ha frequentato l’Istituto Teologico di Assisi dove ha approfondito l’interesse per le Scritture Sacre e l’ebraismo. Ha pubblicato il suo primo libro nel 1999 e da allora scrive libri per bambini e ragazzi, articoli e sceneggiature per graphic novel che realizza con il marito, il grafico e illustratore Antonio Vincenzi, in arte Sualzo. Progetta anche percorsi per le scuole e incontra i suoi lettori nelle biblioteche e nelle librerie per letture e laboratori di scrittura. Insieme al marito ha fondato il Gruppo Il Sicomoro che lavora nel campo dell’editoria religiosa per i più piccoli. Vive in un paesino di campagna vicino al lago Trasimeno con il marito e tre figli. Sulla scrittura: “Vale sempre la pena di scrivere per bambini o per ragazzi. Bisogna vedere se ci riusciamo, se si riesce a stare alla loro altezza di indagine, curiosità, intelligenza, delicatezza.” Scrittori che ama: Shaun Tan, Silvia Camporesi, Giusi Quarenghi Sul libro: ”Per scrivere questa storia tornava con una certa ricorrenza l’immagine di due ragazzi su una zattera che avevano costruito da soli, e di un segreto in fondo al lago. Il nucleo della storia è la volontà dei protagonisti di trovare la verità provando a fare da soli, e la zattera è un po’ l’emblema di chi deve cavarsela da solo. L’idea del Karate è nata dal fatto che i nostri figli lo hanno frequentato per breve tempo. La trovo una disciplina interessantissima, ed è diventata la passione della protagonista. I 20 principi del Karate di Gichin Funakoshi la accompagnano in questo viaggio di scoperta della verità.” 21 giorni alla fine del mondo è stato pubblicato nel 2019 Curiosità: è molto legata alla sua ex professoressa di italiano che l’ha incoraggiata nella lettura della poesia, e le invia le cose che scrive per averne il parere. Ha scritto più di 40 libri per bambini e ragazzi, tra cui: Le scarpe della mamma (2008) La Divina Commedia. Lo straordinario viaggio di Dante raccontato ai bambini (2009) Dante e il circolo segreto dei poeti (2010) Fiato sospeso (2011) Myriam (2011) Le parole giuste (2014) In mezzo alla Fiaba (2015) Poesie della notte, del giorno, di ogni cosa intorno (2015) Black Hole (2016) Una cosa difficile (2016) La zona rossa (2017) Nel silenzio azzurro. Preghiere dal mondo (2019) Una frescura nel centro del petto (2019)
Lauren Wolk Libro in gara: L'anno in cui imparai a raccontare storie Lauren Wolk (1959) è una scrittrice, poetessa e artista statunitense. Racconta: “Ho iniziato a scrivere poesie quando ero molto giovane. Amavo la sensazione di creare qualcosa che non era mai esistito prima, che era essenzialmente mio. Una buona metafora è una cosa molto soddisfacente, sia per lo scrittore che per il lettore. Mia madre mi dice che ho parlato usando metafore molto prima che iniziassi a scrivere” Dopo la laurea in Letteratura Inglese lavora come editor e insegnante di inglese. Dal 2007 è direttore associato del Cultural Center di Cape Cod. Sulla scrittura: “Scrivo molto velocemente. Ho un lavoro a tempo pieno molto impegnativo e questo mi impedisce di scrivere ancora più veloce, ma probabilmente è una buona cosa. Il processo di revisione è molto più lungo, e per me molto creativo e soddisfacente, perché lo svolgo in parte con il mio gruppo di scrittura (i Bass River Revisionist). Ci incontriamo una volta al mese, e i miei colleghi mi aiutano a trovare risposte ai miei dubbi. Conto anche su alcune persone che leggono l'intero manoscritto e mi dicono le loro impressioni. È importante avere lettori intelligenti, perspicaci e, soprattutto, onesti durante il processo di revisione.” Scrittori che ama: E.B. White, Scott O’Dell, Roald Dahl, Jane Austen, Emily Brontë, Terence Hanbury White, William Faulkner, Charles Frazier, Tim Winton, Toni Morrison, Harper Lee, Flannery O’Connor, Yann Martel, Mark Haddon, Annie Proulx, Anne Lamott, Anthony Doerr Sul libro: “Le storie di mia madre della sua infanzia in una piccola fattoria nella Pennsylvania occidentale hanno ispirato il libro, così come le molte meravigliose visite alla fattoria, da quando ero bambina fino a quando mia nonna morì a 96 anni, nel 2014. I racconti e le tante fotografie di famiglia mi hanno fatto conoscere la vita durante la seconda guerra mondiale, (sì, una foto di mia madre e dei suoi fratelli ha davvero vinto una macchina fotografica e pellicole per tutta la vita). La fattoria stessa non è cambiata molto dall'infanzia di mia madre alla mia: lo stesso bellissimo posto in cui tutti lavoravano molto duramente e apprezzavano le cose semplici. Era un modo di vivere duro, magico e indimenticabile.” L'anno in cui imparai a raccontare storie (titolo originale Wolf hollow) è stato pubblicato nel 2016. La traduzione in italiano è di Alessandro Peroni Curiosità: Se le chiedono quando è diventata scrittrice risponde: il 28 ottobre 1959, la sua data di nascita. Ha scritto 4 libri, tra cui: Those Who Favor Fire (1998) Al di là del mare (2017) Echo Mountain (2020)
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