Intervento terapeutico-riabilitativo di Pet-therapy nella disabilita' neuromotoria e comportamentale.
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Intervento terapeutico-riabilitativo CONTRIBUTI ORIGINALI di Pet-therapy nella disabilita` neuromotoria e comportamentale. Come lalleanza tra un cane ed un disabile diventa cura D’Andrea A.1, Poggioni P.2, Brancati V.2, Fratocchi S.3, Epifani I.4 1 Psichiatra e Psicoterapeuta, Medico Responsabile Settore Residenziale Centro di Riabilitazione “Villaggio E. Litta”. Docente di Psichiatria Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” 2 Terapista, Corso di Laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva 3 Pet Operator, Centro di Riabilitazione “Villaggio E. Litta” 4 Supervisor, Associazione O.A.S.I Introduzione no allo studio di questa nuova forma di terapia è dovero- so citare Samuel ed Elizabeth Corson. Essi, a partire dal Vieni a giocare con me “ dice il Piccolo Principe alla 1981, cominciarono ad applicare la Pet-therapy alla cura volpe”. Ed ecco che la volpe dice qualcosa di sor- di pazienti psichiatrici adulti ed anziani ricoverati in ospe- prendente: “Non posso giocare con te (…) non sono dali geriatrici. addomesticata”, ma il Piccolo Principe ne vuole sa- Parlando di Pet-therapy si deve fare una distinzione tra le pere di più e chiede: “Che cosa vuol dire addome- “Attività svolte con l’ausilio di animali” (AAA) oppure “Te- sticare?” e la volpe sapientemente risponde “vuol rapie effettuate con l’ausilio di animali” (AAT): le prime han- dire creare dei legami (…) io non sono che per te una no come obiettivo il miglioramento della qualità della vita volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addo- di alcune categorie di persone (anziani, ciechi, malati ter- mestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro. Tu sa- minali, ecc.) ed in questo caso si tratta di interventi di tipo rai per me unico al mondo ed io sarò per te unica al educativo senza obiettivi specifici, se non un miglioramento mondo”. generale dello stato di benessere dell’individuo; le seconde sono, come dice lo stesso termine, vere e proprie terapie Il nome Pet-therapy deriva dell’unione di due parole inglesi, dirette, ad esempio, a pazienti autistici oppure a pazien- pet o animale d’affezione e therapy o cura, ed è comu- ti soggetti a varie forme di depressione. Il metodo AAT è nemente usato per indicare le “ attività e terapie assistite infatti utilizzato da professionisti ed è finalizzato al rag- con animali”. Questa forma di terapia punta ad utilizzare giungimento di specifici obiettivi di salute che possono es- un animale domestico sfruttandone le innate capacità “te- sere di natura cognitiva, psicosociale, comportamentale rapeutiche” partendo dall’idea che gli animali possano mi- e psicologica. gliorare in generale la qualità della vita delle persone so- Recentemente si impiega la sigla UTAC per indicare una prattutto quelle che presentano alcune problematiche. particolare forma di Pet-therapy che si avvale dell’utilizzo Le origini sono lontane e già nel 1972 William Tuke inco- di animali non domestici. raggiava i suoi pazienti, malati mentali, a prendersi cura La scelta dell’animale da utilizzare viene effettuata in base degli animali, in quanto tale attività li invogliava all’auto- agli obiettivi terapeutici che si vogliono raggiungere e te- controllo. nendo conto delle caratteristiche del paziente. Non sono Ufficialmente la Pet-therapy nasce negli Stati Uniti negli considerati idonei gli animali selvatici o gli animali esoti- anni ’50-’60 da un incontro casuale tra un bambino auti- ci. Abitualmente nella Pet-therapy sono utilizzate le seguenti stico, in cura da uno psichiatra infantile Boris Levinson, ed specie animali: uccelli, criceti, conigli, cani, gatti, cavalli, il suo cane Jingles che aiutava il piccolo ad esternare le delfini, asini, capre e pesci rossi. proprie sensazioni interiori e ad esprimersi attraverso uno L’animale da compagnia è una buona fonte addizionale di scambio affettivo e giocoso. Levinson ne dedusse che l’ani- intimità e calore e attraverso la sua vicinanza ogni indivi- male fosse un mediatore utile a ristabilire i contatti sociali duo può trovare dei benefici psico-fisici: l’atto di accarez- e a migliorare lo stato psicofisico dei propri pazienti e lo zare, a livello fisiologico, può contribuire a ridurre il ritmo utilizzò in modo sistematico nella relazione psicoterapeutica cardiaco con una conseguente diminuzione del ritmo re- ottenendo risultati soddisfacenti. Utilizzò, quindi, il suo cane spiratorio, nonché della pressione arteriosa e del tono mu- come co-terapeuta e successivamente parlò di questa spe- scolare. Difatti il rapporto uomo-animale, quando è ras- rimentazione nel suo libro “Il cane come co-terapeuta” che sicurante, interviene sulla produzione di adrenalina e al- fu pubblicato nel 1962. tri ormoni corticosteroidei o ormoni dello stress, con il ri- Tra gli altri autori che con le proprie ricerche contribuiro- sultato finale di una minore pressione arteriosa. Inoltre, un Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81 63
A. D’Andrea et al. CONTRIBUTI ORIGINALI intenso rapporto uomo-animale rappresenta uno stimolo diatore emozionale in grado di comprendere e condividere psicologico che coinvolge il comportamento sociale e i mec- i sentimenti umani, divenendo un soggetto empatico e at- canismi di relazione, gli elementi caratteriali e gli aspetti tivo creando una forma di comunicazione non conven- cognitivi. zionale ma più autentica. Tale dialogo non conosce, infatti, Recenti documentazioni sul lavoro svolto con gli animali rigide regole sociali né, soprattutto, atteggiamenti com- hanno dimostrato una relazione tra emozione, rilassamento petitivi. La comunicazione con l’animale, attraverso un lin- ed effetti benefici come quelli indotti dalla Pet-therapy: fis- guaggio non verbale, garantisce un effetto calmante e agi- sare l’attenzione su di un singolo elemento uditivo o visi- sce positivamente sulla psiche umana. Con persone con vo dell’animale o vivere con lui un rapporto tranquillizzante particolari problemi il cane trova un canale preferenziale, determina una serie di modificazioni fisiologiche che sono una sorta di accesso facilitato per entrare in contatto con opposte rispetto alle risposte causate dallo stress. esse riuscendo a volte a sbloccare condizioni patologiche. La Pet-therapy può essere impiegata per diversi obiettivi In generale, la Pet-therapy si prefigge di migliorare le fun- e su diverse aree d’intervento. Nell’area cognitivo-com- zioni fisiche, sociali ed emotive delle persone. Quale che portamentale si mira al raggiungimento di uno stato di be- sia l’animale scelto dai responsabili del programma (cani, nessere generale e di rilassatezza psico-fisica tramite il gatti, conigli…) sembrerebbe che solo con la sua presenza controllo dell’aggressività e il miglioramento delle capacità si faciliti una diminuzione del disagio determinando una di attenzione. Nell’area emotiva si favorisce il controllo de- qualità di vita migliore. A motivo della sua complessità que- gli stati d’animo cercando di instaurare un rapporto em- sto tipo di intervento richiede, per la sua attuazione, l’uti- patico con l’animale, che nelle ipotesi migliori può arriva- lizzo di un’équipe multidisciplinare. re ad essere accudito, determinando l’accrescimento del- Negli ultimi anni, questa forma di terapia si sta diffondendo l’autostima che porta all’acquisizione di maggior sicurez- anche in Italia e più precisamente, solo nel 1987, a se- za. Nell’area socio-comunicativa l’obiettivo è quello del- guito di un Convegno Interdisciplinare svoltosi a Milano l’accrescimento della capacità di entrare in relazione con su “Il ruolo degli animali nella società”. Nel 1996, presso gli altri utilizzando una serie di giochi che tendano ad au- la Fondazione Robert Hollman di Cannero Riviera, è sta- mentare il numero di esperienze positive e la fiducia in se to proposto uno dei primi programmi di terapia con l’ani- stessi. Nell’area motoria, quando è possibile, si tentano di male utilizzato su bambini con deficit visivo e plurihandicap. migliorare le competenze motorie e percettive attraverso Tra il 1997 e il 1999, L’Istituto Sperimentale dell’Abruzzo una serie di esercizi mirati. e del Molise “G. Caporale” ha realizzato un programma La Pet-therapy si rivolge a soggetti adulti che presentano sperimentale di terapie assistite dagli animali, finanzia- diverse patologie di tipo neurologico e psichiatrico ed in to dal Ministero della Sanità come progetto di ricerca. Nel particolar modo agli anziani affetti da morbo di Alzeimer; progetto sono stati presi in considerazione 20 ragazzi, tra ma i maggiori benefici vengono tratti dai bambini affetti da i 5 e i 15 anni, di cui 7 portatori di handicap e 13 con pro- gravi disabilità caratterizzate da disturbi neuro psicomo- blemi legati di apprendimento, di relazione e di comuni- tori, per lesioni riportate nelle aree deputate alla coordi- cazione. Nel progetto sono stati utilizzati diversi anima- nazione, al movimento, alla percezione e all’integrazione, li, per la precisione sono stati utilizzati gatti, conigli nani, che inevitabilmente ostacolano lo sviluppo cognitivo, caprette tibetane, e dopo un anno, nel 1998 anche i cani. emozionale, motorio ed adattivo. Ne consegue una ina- I risultati ottenuti su quasi tutti i ragazzi campione sono deguata percezione e conoscenza del proprio corpo e scar- stati soddisfacenti, soprattutto sul piano emotivo-rela- se esperienze sensoriali, che riducono i vissuti limitandone zionale. la crescita cognitiva. Nel febbraio del 2003 un decreto del Presidente del Con- L’intervento di Pet-therapy, con soggetti particolarmente siglio dei Ministri introduce la Pet-therapy negli ospeda- compromessi, oltre a possedere delle caratteristiche par- li e nelle strutture residenziali. ticolari, quali l’ambiente e l’uso esclusivo di animali do- Successivamente, il 21 ottobre 2005, lo stesso Consiglio mestici, è impostato in modo tale che vi siano degli obiet- dei Ministri emana un secondo decreto dove tratta problemi tivi specifici individuati in base alle peculiari esigenze del bioetici relativi all’impiego di animali in attività correlate alla paziente tenendo conto della storia, della patologia, de- salute e al benessere umano. gli strumenti a disposizione, del trattamento farmacologi- co eventualmente assunto. Tra gli animali spicca per importanza, in questo metodo Materiali e metodi terapeutico, il cane, che ha un rapporto unico con l’esse- re umano da sempre. Costituzione del gruppo di lavoro Il cane viene utilizzato spesso nelle Pet-therapy nel ruo- Alla luce di quanto riportato il presente studio si è posto lo di co-terapeuta, soprattutto se sono coinvolti i bambi- l’obiettivo di valutare l’efficacia di un intervento di Pet-the- ni, per favorire momenti di interazione e gioco che spes- rapy su un gruppo selezionato di pazienti ricoverati in re- so contribuiscono alla costruzione di legami di attacca- gime residenziale presso un centro di riabilitazione per di- mento. sabili di Grottaferrata, il Villaggio Eugenio Litta. L’intensità dell’attaccamento è determinato da molteplici L’équipe di lavoro interessata al progetto è stata costitui- vissuti emozionali, da fattori ambientali, da esperienze vi- ta da: un Medico Psichiatra responsabile del progetto, un sive e tattili e dalla percezione dei significati che si dan- Supervisor, un Pet Operator, due Psicologi, tre Terapisti no alla realtà. Se è così allora l’animale come co-terapeuta della neuro psicomotricità dell’età evolutiva, un Medico ve- può creare nuove esperienze emozionali attraverso il gio- terinario. La presenza delle suddette figure professiona- co e favorire uno scambio reciproco di stimoli attraverso li è data dalla necessità che vi sia uno scambio interdi- la relazione che si viene a creare comportando cambia- sciplinare tra i membri per arricchire e complementare le menti ed effetti positivi per entrambi. Il cane diventa un me- specifiche competenze professionali. 64 Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81
Intervento terapeutico-riabilitativo di Pet-therapy nella disabilità neuromotoria e comportamentale. Selezione e costituzione del gruppo campione Definizione degli obiettivi CONTRIBUTI ORIGINALI Il progetto pilota di “Pet-therapy” presso l’Istituto di Riabi- Gli obiettivi specifici del presente progetto riabilitativo sono litazione “Villaggio Eugenio Litta” ha interessato il repar- mirati ad ampliare le capacità relazionali, migliorare i pro- to A2 del settore residenziale, i cui ospiti sono affetti da blemi comportamentali, massimizzare lo sfruttamento del- Ritardo Mentale e presentano un’importante compromis- le capacità fisiche residue attraverso: sione neuro-motoria con deficit nelle aree della visuo- 1. Meccanismo affettivo - emozionale: le emozio- motricità e dell’orientamento. ni e l’affettività che si sviluppano nel rapporto uomo- È stata effettuata la selezione tra i 13 pazienti ricoverati animale agiscono positivamente sulla malattia. nel suddetto reparto dei quali ne sono stati scelti 6 sulla 2. Meccanismo di stimolazione psicologica: il rap- base di profili psicologici e di valutazioni effettuate all’ini- porto uomo-animale rappresenta un forte stimo- zio ed alla fine del progetto durato nove mesi. Il campio- lo psicologico che coinvolge diversi aspetti, che van- ne così ottenuto è costituito dai seguenti pazienti: no dal comportamento socio-relazionale alle com- ponenti caratteriali e cognitive. M.V. (1998) 3. Meccanismo ludico: il gioco con un animale com- Sindrome da distress respiratorio neonatale; prematurità; porta divertimento, rilassamento, risate, l’esperi- doppia emiplegia spastica-distonica maggiore a destra; epi- re emozioni e sensazioni positive che agiscono sul lessia generalizzata; ritardo mentale medio. benessere. Il gioco agisce anche nella stimolazione dell’attività motoria. F.I. (1980) 4. La comunicazione: il rapporto uomo-animale è re- Emorragia endocranica postnatale; quadriplegia spastica golato da un linguaggio non verbale, che, favorendo prevalente a sinistra, ritardo mentale profondo; epilessia; uno scambio reciproco di stimolazioni sensoriali, fa- deficit visivo (strabismo convergente e nistagmo). cilita le espressioni delle emozioni nella relazione. I feed-back positivi di un animale, che è accarezzato N.C. (1989) o che asseconda le verbalizzazioni o i gesti di una Anomalie congenite multiple; ritardo mentale profondo; epi- persona in terapia, costituiscono un rinforzo positivo lessia; lussazione congenita anca sinistra e sublussazio- all’espressività emotiva. Il rapporto con l’animale è ca- ne dell’anca destra. ratterizzato dall’accettazione incondizionata che fa- vorisce il senso di fiducia e di autostima, aumenta la R.P. (1990) sicurezza personale e riduce i livelli d’ansia. Tetraparesi spastica; ritardo mentale grave/profondo; epi- 5. Meccanismi psicologici inconsci: i processi in- lessia; assenza del linguaggio. consci (di difesa quali l’identificazione, la proiezione e la compensazione) che intervengono nel rapporto L.T. (1980) uomo-animale aiutano l’individuo a raggiungere un Ritardo mentale grave; assenza del linguaggio; ipoacusie equilibrio a livello psichico. bilaterali; strabismo convergente; malformazioni multiple del massiccio facciale; disturbo della condotta; stereotipie. Obiettivi comuni: • “Potenziamento dell’interazione sociale” tramite P.F. (1987) la relazione con l’ambiente mediata dal cane. Ciò Ritardo mentale grave; trisomia 19; scoliosi; piede piatto è stato effettuato trovando un canale comunicati- destro. vo con il cane specifico per ogni paziente che po- tesse dare gratificazioni tramite esperienze posi- tive cercando di far acquisire maggior sicurezza e Scelta dell’animale idoneo fiducia. Fondamentale è instaurare un rapporto po- Per il progetto ci si è avvalsi dell’ausilio di un cane Labrador sitivo paziente-operatore affinché questo si pos- di 5 anni circa che risponde ad una serie di caratteristiche: sa affidare totalmente e trovare fiducia nell’af- • la necessità di un animale contenuto, frontare la nuova esperienza. L’interazione con il • la riproducibilità del dato di esperienza nella quo- cane ha inoltre permesso di aumentare la socia- tidianità, lizzazione e migliorare la relazione. • le capacità di adattamento dell’animale ad uno spa- • “Miglioramento della comunicazione non ver- zio chiuso. bale”: la nuova esperienza ha permesso il mani- Il Labrador scelto, inoltre, aveva già seguito in passato un festarsi di nuovi stati emotivi. Per condividere con percorso formativo per lo svolgimento delle attività di Pet- l’operatore queste nuove emozioni il paziente ha therapy ed è quindi certificato. mostrato una migliore e nuova capacità comuni- È stata fatta una serie di incontri preparatori ed individuate cativa ,manifestando in modo corretto le nuove sen- le “zone di ristoro” per l’animale, migliorate le condizioni sazioni ed emozioni sia tramite lo sguardo che tra- di salute e riproposto un rapporto di relazione con il con- mite la mimica facciale. duttore e gli altri operatori. • “Tolleranza alla frustrazione e gestione dei tem- Il cane è stato inserito come co- terapeuta in senso pro- pi d’attesa”. I pazienti posti in nuovi contesti mo- prio: così, come una terapia medica viene somministra- strano ansia e una bassa soglia alla frustrazione. ta e dosata a seconda delle risposte individuali del paziente, L’esperienza positiva con il cane mediata dal- così il cane è stato “somministrato” ai singoli ragazzi in dosi l’operatore con cui si è instaurato un rapporto di variabili a seconda delle loro risposte personali. È evidente fiducia hanno mostrato un innalzamento della so- che in questo caso si è trattato di una terapia “in crescendo”, glia alla frustrazione ed una maggiore capacità di invece che a scalare. tolleranza all’attesa. Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81 65
A. D’Andrea et al. Obiettivi individuali: CONTRIBUTI ORIGINALI lo di gravità da profondo a grave • “Potenziamento della capacità di produzione e 6. Memoria: composta da 9 items indici del livello di comprensione del linguaggio”. Tramite eserci- gravità da profondo a grave zi specifici si è tentata l’acquisizione di nuovi vo- 7. Comunicazione: suddivisa in 6 subscale com- caboli e un miglioramento della produzione; si è la- prendenti vorato sullo stato emotivo tramite il gioco e sem- - Comprensione verbale: composta da 5 items in- pre tramite esso sono stati promossi esercizi che dici del livello di gravità da profondo a grave migliorassero la comprensione verbale. - Comprensione non verbale: composta da 4 items • “Modellamento del comportamento confor- indici del livello di gravità da profondo a grave me”. Su pazienti oppositivi e disattenti si è lavo- - Produzione verbale su imitazione: composta da 6 rato sull’attenzione e la concentrazione in un set- items indici del livello di gravità da profondo a gra- ting chiuso in totale assenza di stimoli esterni. Il rap- ve porto con il cane ha permesso di abbassare il li- - Produzione verbale su richiesta: composta da 6 vello di oppositività. items indici del livello di gravità da profondo a gra- • “Distacco dall’oggetto transazionale”. In un ve caso specifico, l’oggetto transazionale (un telefono - Produzione verbale spontanea: composta da 6 giocattolo) era di ostacolo per l’esplorazione del- items indici del livello di gravità da profondo a gra- l’ambiente e l’interazione con gli operatori ed il cane. ve Si è pertanto tentato di ridurre tale modalità allo sco- - Produzione non verbale: composta da 4 items in- po di favorire l’apertura del paziente verso l’ester- dici del livello di gravità da profondo a grave no fisico ed emotivo-relazionale. L’obiettivo del di- stacco è stato attuato proponendo giochi che per- • “Vineland Adaptive Behavioral Scales (VABS)” mettessero il suo graduale allontanamento. Inizial- mente l’oggetto veniva posto nel collare dell’animale Valuta l’autonomia personale e la responsabilità sociale così da permettere un contatto con il cane e la riu- degli individui dalla nascita fino all’età adulta. È applica- scita dell’esercizio (passeggiata con il cane) per ar- bile sia a normodotati sia a soggetti con disabilità cogni- rivare gradualmente a dare il guinzaglio in cambio tiva e permette la programmazione di interventi individuali dell’oggetto fino poi a far lasciare al paziente il gio- educativi o riabilitativi. La scale non richiedono la diretta co in reparto prima della terapia avendo come for- somministrazione delle prove al soggetto in esame, ma la te motivazione la possibilità di vedere il cane. compilazione dei materiali da parte dell’intervistatore e di una persona che conosca in modo approfondito il soggetto Valutazione del campione da valutare. La Forma completa consta di 540 item, 261 Prima di iniziare il progetto ed al termine dello stesso (no- dei quali tratti dalla Forma breve, e si somministra trami- vembre 2008-giugno2009) il campione è stato sottoposto te un’intervista semistrutturata da parte di un intervista- a valutazione al fine di monitorare i risultati raggiunti e pre- tore addestrato a un genitore o all’operatore che si occu- vedere un’eventuale ridefinizione degli obiettivi attraver- pi del soggetto. so la somministrazione di due scale di valutazione: Durante la somministrazione devono essere presenti solo l’intervistatore e l’intervistato ed è preferibile che l’in- • “Scala di valutazione sui livelli interni della gra- tervista possa essere conclusa in una sola seduta. Il ma- vità” teriale utilizzato per condurre l’intervista è composto dal questionario, dal protocollo per il conteggio, sul quale van- Le scale e le subscale no registrate le informazioni subito dopo l’intervista, e dal La Scala di valutazione dei livelli interni di gravità si arti- manuale, che contiene le linee guida per la somministra- cola in sette scale e undici subscale: zione e l’attribuzione dei punteggi, informazioni tecniche 1. Autonomia: suddivisa in 5 subscale comprendenti: sullo sviluppo e la standardizzazione, tabelle normative e - Alimentazione: composta da 7 items indici del li- istruzioni per interpretare i punteggi. vello di gravità da profondo a grave Il comportamento adattivo è misurato secondo quattro sca- - Igiene personale: composta da 7 items indici del le, a loro volta suddivise in undici subscale. Ogni subscala livello di gravità da profondo a grave è a sua volta suddivisa in cluster (da 2 a 8 items) elencati - Spogliarsi: composta da 7 items indici del livello di in ordine evolutivo e ogni cluster è ordinato in base ad un gravità da profondo a grave item target. Agli item può essere attribuito un punteggio - Vestirsi: composta da 7 items indici del livello di gra- volto ad indicare se l’individuo pratica l’attività “abitual- vità da profondo a grave mente”, “qualche volta” o “mai”; sono contemplate anche - Controllo sfinterico: composta da 6 items indici del le risposte “assenza di opportunità” o “non so”. La Forma livello di gravità da profondo a grave completa indica pertanto i punti di forza e di debolezza del 2. Postura, mobilità, locomozione: composta da 12 soggetto in specifiche aree del comportamento adattivo, items indici del livello di gravità da profondo a gra- permettendo allo psicologo o all’educatore di seleziona- ve re il programma più adatto al soggetto ed esplicitare le at- 3. Visuo-morticità: composta da 10 items indici del tività da enfatizzare nel programma, monitorarne i progressi livello di gravità da profondo a grave durante la sua applicazione e valutarne l’esito finale. 4. Orientamento ed esplorazione spaziale: com- posta da 7 items indici del livello di gravità da pro- Le scale e le subscale fondo a grave Le Vineland Adaptive Behavior Scales si articolano in quat- 5. Attenzione: composta da 9 items indici del livel- tro scale e undici subscale: 66 Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81
Intervento terapeutico-riabilitativo di Pet-therapy nella disabilità neuromotoria e comportamentale. 1. Comunicazione CONTRIBUTI ORIGINALI migliorare questo tipo di interazione. Ricezione: ciò che il soggetto comprende; ➮ Per aumentare la fiducia in loro stessi, i pazienti, da Espressione: ciò che il soggetto dice; un’apposita postazione danno da mangiare all’ani- Scrittura: ciò che il soggetto legge e scrive. male. Ciò costituisce il primo passo per stabilire un 2. Abilità quotidiane rapporto di fiducia, poiché è grazie al cibo che si crea Personale: come il soggetto mangia, si veste e cura tutta una serie di informazioni e di emozioni che le- l’igiene personale; gano vicendevolmente gli uomini e gli animali. Domestico: quali lavori domestici il soggetto com- ➮ È stata creata un’ulteriore postazione su cui far se- pie; dere i pazienti con un adeguato sviluppo motorio Comunità: come il soggetto usa tempo, denaro, te- dalla quale potessero prendere una palla posta sul lefono e proprie capacità lavorative. pavimento e tirarla al cane mantenendo il contat- 3. Socializzazione to visivo con l’oggetto e con l’animale, favorendo Relazioni interpersonali: come il soggetto intera- così una “triangolazione” dello sguardo. gisce con gli altri; Gioco e tempo libero: come il soggetto gioca e im- Descrizione della seduta di Pet-therapy piega il tempo libero; La seduta è individuale: la durata è di 30 minuti a settimana Regole sociali: come il soggetto manifesta senso per paziente. La seduta inizia con il Terapista della neuro di responsabilità e sensibilità verso gli altri. psicomotricità dell’età evolutiva che si reca in reparto per 4. Abilità motorie andare a prendere il paziente a cui comunica verbalmen- Grossolane: come il soggetto usa braccia e gam- te che dopo poco inizierà la seduta e che “Si va da Petty”( be per il movimento e la coordinazione; così si chiama il Labrador scelto per l’intervento). Nor- Fini: come il soggetto usa mani e dita per mani- malmente il paziente non verbale si dimostra contento sor- polare oggetti. ridendo ed emettendo suoni gutturali mentre quello verbale afferma la sua felicità. Giunto in palestra, il paziente è ac- Setting dell’intervento colto dall’operatore cinofilo e dal cane. La seduta è su- L’ambiente di lavoro dove si è svolto l’intervento di Pet-the- pervisionata dallo psicologo e dai terapisti che assieme al- rapy è stato la palestra, sita all’interno della struttura “Villaggio l’operatore cinofilo, sulla base degli obiettivi individuali, orien- Eugenio Litta”, scelta per essere silenziosa e per l’assenza tano l’attività e la scelta degli esercizi da proporre. di stimoli esterni e quindi facilitante la concentrazione. Il set- ting è stato strutturato in maniera tale da permettere la rea- COMPILAZIONE SCHEDE DI OSSERVAZIONE (vedi al- lizzazione degli obiettivi specifici. Il gioco è stato il canale co- legato) municativo principe in questo tipo di setting. Winnicott vedeva È stata costruita una scheda al fine di documentare e mo- nel gioco quello “spazio potenziale” dove può ri-avvenire l’at- nitorare i progressi e il raggiungimento degli obiettivi dei tivazione della ri-scoperta di sé e delle proprie potenzialità pazienti. Questa è individuale e giornaliera ed è compilata da parte del soggetto: un tipo di relazione sicura che si in- al termine di ogni seduta. staura tra l’animale, il paziente ed il terapeuta che sembra Punti in cui si articola la Scheda di osservazione: crearne i presupposti. Il solo prendersi cura del cane con- ■ Nome paziente, nome osservatore, data della se- tribuisce a restituire al paziente un’immagine valida e posi- duta; tiva della propria persona e del proprio valore individuale svi- ■ Aspettative/ Obiettivi luppando il proprio senso di responsabilità. ■ Informazioni generali: Il setting è stato strutturato in maniera tale da permette- - ambiente di lavoro re la realizzazione degli obiettivi precedentemente indi- - durata della seduta viduati e descritti: - animale presente ➮ È stato creato un percorso composto di curve e ret- ■ Bambino: tilinei, adatto per dimensioni e forma per essere per- - riconoscimento dell’ambiente corso anche dai pazienti in carrozzina. In questa - esplorazione contesto situazione l’esperienza di condurre il cane a guin- - eventuali presenze di difesa tattile zaglio favorisce l’uso della manualità e la mobi- - modalità di interazione con l’animale lizzazione degli arti superiori e per i pazienti con ■ Postura: deambulazione autonoma anche degli arti inferiori. - tipo di contatto intrattenuto con l’animale Il Pet Operator dà informazioni verbali al pazien- - eventuali difficoltà presenti te della prossimità delle curve e questo, a secon- ■ Operatore: da della concavità o convessità della curva, dovrà - comunicazione a livello verbale addurre o abdurre l’avambraccio nella cui mano tie- - comunicazione attraverso gesti, sguardi, movimenti ne il guinzaglio per avanzare nel percorso ac- corporei compagnato dal cane; ciò allo scopo di massi- - modalità di mediazione tra l’animale e il bambino mizzare lo sfruttamento della motilità residua. Per ■ Cane: i pazienti con deambulazione autonoma il percorso - tipologia del comportamento di base è stato modificato con l’aggiunta di pedane così da ■ Osservazioni creare salite e discese. ➮ La presenza di un animale contribuisce, dal pun- RIUNIONI ÉQUIPE: Le riunioni tra i membri del gruppo to di vista fisico, a stimolare l’attenzione ed a sta- sono state periodiche ed effettuate per la valutazione dei bilire un contatto visivo e tattile; pertanto è stata risultati conseguiti e per ricalibrare gli obiettivi una volta creata una pedana sulla quale far salire il cane per che essi siano stati raggiunti. Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81 67
A. D’Andrea et al. CONTRIBUTI ORIGINALI RISULTATI ■ miglioramento della comunicazione non verbale ■ tolleranza alla frustrazione e gestione dei tempi d’at- Descrizione del campione tesa Di seguito, per ciascuno dei pazienti, vengono riportati gli ■ facilitare l’interazione con l’ambiente obiettivi specifici ed una descrizione, anche grafica, delle ■ massimizzare lo sfruttamento delle capacità fisi- competenze individuali sulla base dei risultati ottenuti dal- che residue, in particolar modo dell’arto superio- la somministrazione delle scale di valutazione scelte. re destro PAZIENTE P.F. (Fig. 1) Vineland: dal punteggio ottenuto nelle diverse scale rag- ■ potenziamento dell’interazione sociale tramite la giunge nell’area funzionale un’età complessiva minore di relazione con l’ambiente mediata dal cane 1 anno e 6 mesi. Il linguaggio verbale è limitato alla pro- ■ miglioramento della comunicazione non verbale nuncia di “sì”, migliore è la comprensione del linguaggio ■ tolleranza alla frustrazione e gestione dei tempi d’at- verbale. Le abilità quotidiane rappresentano un punto di tesa debolezza, infatti necessita di continua assistenza per ciò ■ modellamento del comportamento conforme che riguarda l’autonomia personale. L’area motoria è for- ■ migliorare la postura sia nel mantenimento della temente compromessa. stazione eretta che nella deambulazione PAZIENTE L.T. (Fig. 3) Vineland: dal punteggio ottenuto nelle diverse scale rag- ■ potenziamento dell’interazione sociale tramite la giunge nell’area funzionale un’età complessiva minore di relazione con l’ambiente mediata dal cane 1 anno e 6 mesi. Nella scala della comunicazione risulta ■ miglioramento della comunicazione non verbale assenza del linguaggio e comunicazione dei bisogni con ■ tolleranza alla frustrazione e gestione dei tempi d’at- suoni vocalici, lamenti e portando l’adulto dove c’è l’oggetto tesa o la situazione desiderata. La comprensione del linguag- ■ modellamento del comportamento conforme gio parlato è limitata a semplici indicazioni. Autonomia: coo- ■ distacco dall’oggetto transizionale pera adeguatamente con chi si prende cura di lei ma è co- ■ aumentare il numero delle sue esperienze munque dipendente dall’adulto. ■ migliorare le competenze verso l’esterno PAZIENTE F.I. (Fig. 2) Vineland: dal punteggio ottenuto nelle diverse scale rag- ■ potenziamento dell’interazione sociale tramite la giunge nell’area funzionale un’età complessiva minore di relazione con l’ambiente mediata dal cane 1 anno e 6 mesi. Il linguaggio verbale è assente, la com- Figura 1 - Scala dei livelli interni di gravità. Il paziente presenta un livello gravissimo nelle diverse aree del- l’autonomia tranne nel controllo sfinterico e nell’igiene personale che presenta invece un livello di gravi- tà profondo e nell’alimentazione con un livello grave. Buon livello nel- l’area postura, mobilità, locomo- zione. L’area della comunicazione è più compromessa rispetto alle pre- cedenti, presentando carenze di gravità profonde in tutte le subsca- le sia di comprensione che di pro- duzione verbali e non verbali. Dal- le due somministrazioni si evince un miglioramento nella comprensione verbale. 68 Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81
Intervento terapeutico-riabilitativo di Pet-therapy nella disabilità neuromotoria e comportamentale. CONTRIBUTI ORIGINALI Figura 2 - Scala dei livelli interni di gravità. La paziente presenta un li- vello gravissimo nelle diverse aree dell’autonomia tranne nel controllo sfinterico, in cui ha un livello di gra- vità profondo così come nella sca- la postura, mobilità, locomozione. Li- vello grave nelle scale attenzione e memoria. La comprensione verbale risulta di entità grave, gravissimo il li- vello nella comprensione e produ- zione non verbale, un livello di gra- vità profondo sia nella produzione verbale spontanea, che su imitazione e su richiesta. Dalle due sommini- strazioni si evince un miglioramen- to nell’area dell’attenzione. Figura 3 - Scala dei livelli interni di gravità. La paziente presenta livel- li gravissimi nelle subscale dell’au- tonomia. Buon livello nell’area po- stura, mobilità, locomozione. L’area della comunicazione è più com- promessa rispetto alle precedenti, presentando livelli di gravità pro- fonde in tutte le subscale sia di com- prensione che di produzione verbali e non. Dalle due somministrazioni si evince un miglioramento nell’at- tenzione e nella comprensione ver- bale. Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81 69
A. D’Andrea et al. CONTRIBUTI ORIGINALI prensione del linguaggio parlato è legato ai bisogni primari. ■ miglioramento della comunicazione non verbale È in grado di eseguire ordini semplici e/o indicazioni. Au- ■ tolleranza alla frustrazione e gestione dei tempi d’at- tonomia: necessita di assistenza per quanto riguarda le tesa attività di autonomia personale e quotidiana. Socializza- ■ potenziamento in produzione e comprensione zione: risulta punto di forza ricerca il contatto con l’adul- del linguaggio to. Abilità motorie: difficoltà delle abilità fini motorie. ■ massimizzare lo sfruttamento delle capacità fisi- che residue PAZIENTE R.P. (Fig. 4) ■ potenziamento dell’interazione sociale tramite la Vineland: dal punteggio ottenuto nelle diverse scale rag- relazione con l’ambiente mediata dal cane giunge nell’area funzionale un età complessiva di 1 anno ■ miglioramento della comunicazione non verbale e 7 mesi. La scala comunicazione registra un’assenza di ■ tolleranza alla frustrazione e gestione dei tempi d’at- abilità di letto-scrittura, compaiono però capacità ricetti- tesa ve ed espressive: è in grado di seguire istruzioni sempli- ■ aumentare il numero delle esperienze per ridurre ci e istruzioni che richiedono due azioni in sequenza. gli stati d’ansia L’espressione verbale è punto di forza: utilizza frasi com- ■ massimizzare lo sfruttamento delle capacità fisi- plete e sufficientemente contestualizzate. Le abilità quo- che residue tidiane rappresentano complessivamente un’area punto di debolezza: coopera con chi si occupa di lui ma neces- Vineland: dal punteggio ottenuto nelle diverse scale rag- sita di continua assistenza per ciò che riguarda l’autono- giunge nell’area funzionale un’età complessiva minore di mia personale. La scala di socializzazione evidenzia ca- 1 anno e 6 mesi. Nella scala della comunicazione si nota pacità espressive delle principali emozioni, ricerca atti- come la produzione verbale sia assente, sono presenti suo- vamente la presenza e soprattutto l’attenzione dell’altro. ni gutturali. C’è una forte intenzionalità comunicativa, espressa prevalentemente mediante lo sguardo, l’emissione di suoni e la mimica facciale. Buona comprensione del lin- PAZIENTE N.C. (Fig. 6) guaggio verbale. Autonomie: totalmente dipendente dal- ■ potenziamento dell’interazione sociale tramite la l’adulto. relazione con l’ambiente mediata dal cane ■ miglioramento della comunicazione non verbale PAZIENTE M.V. (Fig. 5) ■ tolleranza alla frustrazione e gestione dei tempi d’at- ■ potenziamento dell’interazione sociale tramite la tesa relazione con l’ambiente mediata dal cane ■ aumentare il numero delle esperienze tattili Figura 4 - Scala dei livelli interni di gravità. Il paziente presenta un livello di gravità profondo nelle diverse aree dell’autonomia. Livelli di gravità profonda sono presenti anche nel- le aree della postura, mobilità, lo- comozione in cui la capacità di controllo del proprio corpo è limitata alla sola regolazione del capo. Nel- l’attenzione il livello è grave così come nella memoria: riconosce oggetti, persone e ciò che com- prende le sue abitudini. Diversi sono i livelli nelle subscale della co- municazione: vanno da un livello profondo nella produzione verbale e non verbale, ad un livello grave nella comprensione verbale e non. Dalle due somministrazioni si evin- ce un miglioramento nell’attenzio- ne e nella memoria. 70 Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81
Intervento terapeutico-riabilitativo di Pet-therapy nella disabilità neuromotoria e comportamentale. CONTRIBUTI ORIGINALI Figura 5 - Il paziente presenta un li- vello gravissimo nelle diverse aree dell’autonomia, profondo nel con- trollo sfinterico e grave nell’ali- mentazione. È completamente di- pendente dall’adulto nell’area po- stura, mobilità e locomozione il cui livello è di gravità profondo. La subscala del visuo-motorio è meno compromessa. Nell’area della co- municazione i livelli sono diversi: vanno da livelli gravi (aspetti verbali sia di comprensione che di produ- zione) a gravissimo (aspetti non ver- bali sia in comprensione che in pro- duzione). Dalle 2 somministrazioni si evince un significativo miglioramento in tutte le aree tranne per il controllo sfinterico e la comprensione non verbale in cui il risultato è rimasto invariato. Figura 6 - Scala dei livelli interni di gravità. La paziente presenta livel- li gravissimi nelle subscale dell’au- tonomia. L’area maggiormente com- promessa è quella relativa alla co- municazione con un livello di gravità profondo sia in comprensione che in produzione verbale e non. Dalle due somministrazioni si evince un miglioramento nell’attenzione. Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81 71
A. D’Andrea et al. CONTRIBUTI ORIGINALI ■ migliorare la coordinazione bimanuale come la produzione verbale sia assente. Nella socializza- ■ migliorare i tempi d’attenzione rinforzando l’ag- zione si evince una continua ricerca e contatto dell’altro. gancio visivo Il percorso terapeutico Di seguito viene riportata graficamente per ciascun Vineland: dal punteggio ottenuto nelle diverse scale rag- paziente la modalità di intervento specifica messa in atto giunge nell’area funzionale un’età complessiva minore di allo scopo di raggiungere uno degli obiettivi individuati per 1 anno e 6 mesi. Nella scala della comunicazione si nota ogni singolo utente appartenente al campione. PAZIENTE P.F. MODELLAMENTO DEL COMPORTAMENTO CONFORME 72 Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81
Intervento terapeutico-riabilitativo di Pet-therapy nella disabilità neuromotoria e comportamentale. CONTRIBUTI ORIGINALI ESPLORARE L’AMBIENTE TRAMITE IL MANTENIMENTO DELLA STAZIONE ERETTA PAZIENTE F.I. CORRISPONDENZA DELLE EMOZIONI CON LA MIMICA FACCIALE MIGLIORAMENTO DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE IN COMPRENSIONE E PRODUZIONE ➪ esplorazione del contesto tramite lo sguardo ➪ manifestazione corretta di nuove sensazioni/emozioni tramite lo sguardo Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81 73
A. D’Andrea et al. CONTRIBUTI ORIGINALI PAZIENTE L.T. POTENZIAMENTO DELL’INTERAZIONE SOCIALE AUMENTO DELLA SOCIALIZZAZIONE E DELL’INTERAZIONE CON L’AMBIENTE 74 Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81
Intervento terapeutico-riabilitativo di Pet-therapy nella disabilità neuromotoria e comportamentale. CONTRIBUTI ORIGINALI PAZIENTE R.P. RINFORZO POSITIVO DELL’ESPRESSIVITÀ EMOTIVA MIGLIORA LA CAPACITÀ DEL LINGUAGGIO IN COMPRENSIONE Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81 75
A. D’Andrea et al. CONTRIBUTI ORIGINALI PAZIENTE M.V. POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE 76 Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81
Intervento terapeutico-riabilitativo di Pet-therapy nella disabilità neuromotoria e comportamentale. CONTRIBUTI ORIGINALI PAZIENTE N.C. RIDUZIONE DELLA CHIUSURA AUTISTICA Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81 77
A. D’Andrea et al. Sintesi grafica dell’andamento terapeutico CONTRIBUTI ORIGINALI Dal grafico si evince che per ogni paziente si è avuto un Di seguito viene riportato il grafico nel quale si evidenzia miglioramento nell’interazione con l’ambiente mediata dal l’andamento della terapia per ciascuno dei pazienti tramite cane che ovviamente ha portato ognuno dei soggetti ad l’analisi dell’interazione dei soggetti con l’ambiente mediata un miglioramento del tono dell’umore e dell’autostima gra- dal cane, uno degli obiettivi comuni individuati all’inizio del zie al numero sempre maggiore di esperienze positive avu- progetto. te tramite gli esercizi eseguiti con il cane, e ad un ab- Nell’asse delle ascisse vengono indicati i mesi della du- bassamento del livello di frustrazione che ha permesso un rata della somministrazione della terapia tramite la Pet-the- conseguente miglioramento della comunicazione non rapy e nell’asse delle ordinate sono stati inseriti valori, da verbale e verbale quando possibile. -4 a +6, per indicare concetti: I maggiori risultati si sono ottenuti con la paziente L.T. con - 4 Il paziente è oppositivo all’ambiente ed alla relazio- la quale si è lavorato sul distacco dall’oggetto transazio- ne con il cane nale (un telefonino giocattolo) che le impediva inizialmente - 3 Il paziente è indifferente all’ambiente ed alla relazione qualsiasi tipo di attività di interazione con l’ambiente, con con il cane il cane e con l’operatore. - 2 Il paziente ha poca motivazione ad interagire con l’am- È sicuramente interessante confrontare, tramite il grafico biente e con il cane riportato di seguito, come l’andamento della curva sopra - 1 Il paziente ha scarso interesse ad interagire con l’am- riportata sia direttamente proporzionale all’andamento di biente e con il cane quanto nel tempo L.T. sia riuscita a distaccarsi dall’oggetto 1 Il paziente inizia a dimostrare un lieve interesse ver- nell’arco della somministrazione della terapia. so l’ambiente ed il cane 2 Il paziente dimostra un medio interesse verso l’am- biente ed il cane 3 Il paziente dimostra un forte interesse verso l’ambiente ed il cane 4 Il paziente inizia ad avere una lieve interazione con l’ambiente e con il cane 5 Il paziente ha una media interazione con l’ambien- te e con il cane 6 Il paziente dimostra una forte interazione con l’am- biente e con il cane 78 Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81
Intervento terapeutico-riabilitativo di Pet-therapy nella disabilità neuromotoria e comportamentale. CONTRIBUTI ORIGINALI DISTACCO DALL’OGGETTO TRANSIZIONALE Possiamo quindi osservare come a novembre l’attacca- promissione neuro-motoria. Si evidenzia, infatti, un gen- mento all’O.T. (un telefonino giocattolo) durante la terapia eralizzato miglioramento (5 pazienti su un campione di 6) impedisce di svolgere al meglio l’attività. delle competenze attentive; in 2 dei 6 pazienti è emerso Tra dicembre e gennaio l’alternanza del suo O.T. con uno anche un miglioramento della performance nella com- simile (un altro telefonino non uguale) aiuta, grazie ad un prensione verbale ed in particolare in uno dei pazienti ap- semplice esercizio, a trovare un canale comunicativo con partenenti al campione (M.V.) si è potuto apprezzare un il cane che fa da tramite con l’ambiente. significativo incremento dei punteggi alle scale di valu- A febbraio l’alternanza del suo O.T. con uno diverso (pan- tazione dei livelli interni di gravità inerente tutte le aree es- nocchia, palla…) da a L. la possibilità di imparare un gio- plorate, in particolare quelle attinenti l’aspetto della visuo- co e di essere gratificata. Questo produce una riduzione motricità e dell’ attenzione-memoria. Le uniche scale che del senso di frustrazione sostituito da un sentimento di gio- non hanno subito variazioni, nonostante l’intervento, ia e felicità nell’eseguire l’attività. sono quelle inerenti alterazioni provocate da danni neu- A marzo il distacco parziale dal suo O.T. determina in L. rologici non modificabili per la patologia di base dell’utente l’acquisizione di maggiore sicurezza e fiducia che la por- in esame (M.V.) affetto da doppia emiplegia spastico-dis- ta nei mesi successivi (aprile-giugno) al distacco totale dal tonica e la scala della comprensione non verbale, funzione suo O.T. che spesso viene lasciato in reparto per la du- che probabilmente il paziente mette in secondo piano po- rata della terapia. Questo ha permesso a L. di acquisire tendo utilizzare, dato il livello medio di ritardo mentale, una esperienza e nuova conoscenza determinando la riduzione comunicazione di tipo verbale. In quest’ultima area, gra- della sua chiusura e un conseguente aumento della so- zie alla somministrazione della terapia, si è potuto osservare cializzazione e dell’interazione con l’ambiente. un significativo potenziamento delle competenze linguis- tiche, come si evince dal grafico sotto riportato. Conclusioni L’intervento di Pet-therapy si è dimostrato valido suppor- to e contributo fra gli interventi terapeutico-riabilitativi at- tuati nell’arco di 8 mesi su 6 utenti di un centro di riabili- tazione ex art.26 affetti da ritardo mentale e grave com- Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81 79
A. D’Andrea et al. CONTRIBUTI ORIGINALI POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE Con M.V. si parte, per quanto riguarda l’area presa in esa- lastico. La valutazione specialistica ha ipotizzato una prob- me,da una buona comprensione di frasi e ordini sempli- abile fase di chiusura depressiva e dato indicazione di un ci contestuali. All’inizio della terapia, nel mese di novem- intervento sia di tipo farmacologico antidepressivo sia di bre, questo ha permesso l’inserimento di comandi quali sostegno psicoeducativo comportamentale (TEACH). Da “PRENDI” “LASCIA” “CHIAMA” base fondamentale degli questo appare evidente quanto positivi erano stati gli ef- esercizi da eseguire con il cane. Con M. è stato facile tro- fetti conseguenti all’intervento di Pet-therapy sul paziente vare il canale comunicativo con il cane e questo è stato in esame ed anche su tutti i soggetti appartenenti al cam- di grande aiuto per l’inserimento di nuovi vocaboli da ac- pione. Ciò è di stimolo perché un progetto pilota come quel- quisire. Quello che possiamo osservare dal grafico è che lo descritto possa aprire la strada ad ulteriori esperienze si è partiti dal mese di dicembre con uno scarso livello di di trattamento che ci auspichiamo possa interessare altri apprendimento/produzione di nuove parole per arrivare al pazienti nella nostra struttura generalizzando l’intervento mese di febbraio ad un alto apprendimento/produzione di anche agli altri reparti del Settore Residenziale. parole nuove tramite l’aiuto di esercizi specifici utilizzati an- che per potenziare le capacità fisiche residue del paziente. Dal mese di marzo fino al termine della terapia, la grati- Bibliografia ficazione che M. ottiene dall’esecuzione di questi eserci- zi genera nuova esperienza positiva che lo aiuta ad ac- 1. Petit Prince (1943), tr. Nini Bompiani Bregoli, Il piccolo prin- quisire fiducia e sicurezza, sentimenti positivi che lo aiu- cipe, Bompiani, Milano, 1984. tano nell’allenamento della memoria del nuovo vocabolario 2. Bowlby J. (1988). A Secure Base: Parent-child Attachment and Health Human Development. New York: Basic Books. Tr. It. Una acquisito con un conseguente miglioramento della pro- base sicura. Milano: Raffaello Cortina Editore, 1989. duzione di nuove frasi semplici contestuali determinando, 3. D’Andrea, E.Tarolla, L. Polverini, T. Cantelmi, “Pet Therapy: come si evince dalla curva riportata sul grafico comune a un’esperienza italiana”, Idee in Psichiatria, settembre-di- tutti i sei pazienti del campione, l’apertura e l’interazione cembre, 2003, Vol.3, N.3,Pag 195-196. con l’ambiente esterno. 4. Levinson B.M. The dog as a “co-therapist”. Mental Hygiene Ma lo stesso paziente al follow-up a sei mesi ha eviden- 1962, 46: 59-65. 5. Levinson B.M. Pet oriented child psychotherapy. Springfield ziato un netto peggioramento della performance verbale (USA): Ch. Thomas, 1969. pag. 14. ed una riduzione dell’interazione con l’ambiente esterno 6. E. Del Negro, “Pet therapy: un metodo naturale. Un programma evidenziata sia nell’ambito di cura, di vita, sia in quello sco- di riabilitazione e rieducazione psicoaffettiva”, Franco Angeli, 80 Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81
Intervento terapeutico-riabilitativo di Pet-therapy nella disabilità neuromotoria e comportamentale. CONTRIBUTI ORIGINALI 2007. 18. M. De Palma, Pet-Theraphy; Il potere di guarigione degli ani- 7. Friedman E. S. A. Thomas. 1995. Pet ownership, social sup- mali, Gruppo Editoriale Armenia, 2007, pag. 81 port, and one-year survival after acute myocardia infarction 19. J.Bowlby, Attaccamento e perdita, Boringhieri, Torino, 1976. in the cardiac arrhythmia suppression trial (CAST). “the Amer- 20. G.Proietti, W. La Gatta, La Pet Therapy, Xenia, 2005. ican Journal of Cardiology” 76: 1213-1217. 21. C. Leroux, Deva: messaggi del popolo animale, Edizioni Ar- 8. Friedman E., A. H Katcher, S. Thomas, James J. Lynch, P. R menia, 2004. Messent. 1983. Social interaction and and blood pressure: in- 22. E. Del Negro, Pet Therapy. Una proposta d’intervento per i di- fluence of animal companions. “The Journal of Nervous and sabili neuromotori e sensoriali, ed. Francoangeli, 2004 Mental Disease” 171(8): 461-465 23. Del Negro E. Una proposta d’intervento per i disabili neuro- 9. Friedman E, A Honori Katcher, James J. Lynch, SA Thomas. motori e sensoriali. Milano: Franco Angeli; 1998. 1980. Animal companions and one-year survival of patients 24. Del Negro E. Un metodo naturale. Un programma di riabili- after discharge from a coronary care unit. “Public Health Re- tazione e rieducazione psicoaffettiva. Milano: Franco Angeli; ports” 95(4): 307-312 2002. 10. Capua C., Guizzardi, F., Franzini G. Rapporto bambino-ani- 25. Nathanson D.E, de Faria S., (1993), Cognitive improvment male, indagine urbana a Mantova. Obiettivi & Documenti Ve- of children in water withand without dolphins, Anthrozoos, 6(1), terinari 1997, 2: 49-57,5. 17-29. 11. D.W. Winnicott: Gioco e realtà, Roma Armando 1974 26. Capua C., Guizzardi F., Franzini G. Rapporto bambino-ani- 12. Ballarini G. Animali amici della salute. Curarsi con la pet the- male, indagine urbana a Mantova. Obiettivi & Documenti Ve- rapy, Xenia Edizioni, Milano, 1995 terinari 1997, 2: 49-57, 5. 13. R. Marchesini, Nuove prospettive nelle attività e terapie as- 27. Ballarini G. Uso terapeutico e profilattico degli animali fami- sistite dagli animali, Nestlè PURINA,Ed. SCIVAC, 2004. liari (Pet Therapy). Obiettivi Veterinari 1994, 1: 9-14. 14. F.Martin, C. Brousseau, La zootherapie de A à Zootherapiè, 28. G.Proietti, W. La Gatta, La Pet Therapy, Xenia, 2005. Zootherapie Quebec,gennaio, 1998, pag.11. 29. Natoli E. Attività e terapie attuate con l’ausilio di animali ( Pet- 15. M. Giacon, La Pet Therapy: psicoterapia con l’aiuto del mon- therapy): quadro internazionale e stato dell’arte in Italia. An- do animale, Editozioni Mediterranee, Roma, 1992. nali dell’Istituto Superiore di Sanità 1997, 33: 267-272. 16. M. Verga, L’animale come co-terapeuta, in Psichiatria oggi, 30. S.Cao, P.A.Accorsi, P.G. Bracchi. Progetto di terapia assisti- VIII, n.2, 1995 ta dell’animale con valutazione comportamentale e fisiologica 17. A. Messineo, D. Varrenti, Nuove possibilità terapeutiche: la Pet dello stress del cane. Ann.Fac.Medic.Vet.di Parma, Vol 25, Therapy. in DIFESA SOCIALE-vol.81, N.3, 2002, pag.69-78. 2005, 205-218. Modelli per la mente 2010; III (3): 63-81 81
Puoi anche leggere