Editoriale GIOVANNI MONDINI - l'intervista - Confindustria Genova

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Editoriale GIOVANNI MONDINI - l'intervista - Confindustria Genova
BIMESTRALE DI INFORMAZIONE ECONOMICA, POLITICA E CULTURALE • I.P. • ANNO XXX • N. 1 • GENNAIO - FEBBRAIO 2019 • POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% CB-NO/GENOVA

                                                                                   dossier
                                                                                                            FERRO
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                                                                                                            l’intervista

                                                                                                            ICE digital
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                                                                                                                                                                                            GIOVANNI

                                                                                                                                                                                            Paese che vai...

                                                                                                            CARLO MARIA

                                                                                   Internazionalizzazione
Editoriale GIOVANNI MONDINI - l'intervista - Confindustria Genova
Editoriale GIOVANNI MONDINI - l'intervista - Confindustria Genova
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SOMMARIO
             GENOVA IMPRESA
                 Bimestrale                                               4   editoriale

                                                                          6
                                                                              PAESE CHE VAI...
            Confindustria Genova                                              di Giovanni Mondini
                 N. 1 / 2019

                Editore
                                                                              Genova Capitale
                AUSIND                                                        della Cultura d’Impresa

                                                                          8
   Via San Vincenzo 2 - 16121 Genova                                          STORIA, VOCAZIONE, SVILUPPO
                                                                              di Massimo Morasso
        Direzione e Redazione
   Via San Vincenzo 2 - 16121 Genova                                          l’intervista
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       pponta@confindustria.ge.it                           Giovanni          di Piera Ponta
         www.confindustria.ge.it                            Mondini
              Registrazione
      presso il Tribunale di Genova
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          Direttore Responsabile
                Piera Ponta

          Comitato di Redazione
             Claudio Burlando
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           Leopoldo Da Passano
            Luciano M. Gandini
             Matilde Orlando
               Massimo Sola
                                                            Carlo Maria
           Hanno collaborato                                Ferro
    Giorgio R. Barone, Carolina Botti
   Luciano Caprile, Barbara Falcomer
      Filippo Fasulo, Sergio Forelli
          Giacomo Franceschini
Francesco Frassoni, Daniele Gambirasio
     Edoardo Garrone, Paolo Gozzi
            Chiara Lancellotti,
   Massimo Morasso, Enrico Paroletti
           Annalisa Perteghella
       Pietro Repetto, Elena Risso
    Gianpiero Succi, Ely Szajkowicz

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Editoriale GIOVANNI MONDINI - l'intervista - Confindustria Genova
1/2019
13   dossier
                                               42 competizione & sviluppo               64 comunicazione
                                                                                        66 CoffeeTech
     STEP BY STEP                                   IL PRESENTE DI FUTURO                    L’ERRORE DIETRO L’ANGOLO
                                                    di Matilde Orlando                       di Claudio Burlando
     RAPPRESENTANZE INTERNAZIONALI
     di Edoardo Garrone                             TEA TIME

                                                                                        68 Fondazione Ansaldo
     IRAN SOTTO PRESSIONE                           UNA STORIA ULTRACENTENARIA               NUOVI SCENARI DELLA MEDICINA
     di Annalisa Perteghella                                                                 di Francesco Frassoni
                                                    SPORT-TECH DA URLO
     DAL MADE IN AL MADE WITH
     di Sergio Forelli                              TOP 10

                                                                                        72
                                                    di Giacomo Franceschini                  MINIATURE DI REALTÀ
     ITALIANI IN RUSSIA                                                                      di Chiara Lancellotti e Pietro Repetto

                                               58
     di Giorgio R. Barone                           #NOPAYGAP
                                                    di Barbara Falcomer                      la città

                                                                                        74
     DAL LOW COST ALL’HIGH-TECH
     di Filippo Fasulo
                                                                                             MARINA PORTO ANTICO
                                                    piccola industria

                                               60
     CITTADINI DEL MONDO                            ACCORDO PER GENOVA                       cultura & società
     di Paolo Gozzi                                 di Piera Ponta
                                                                                             BENI COMUNI
                                                                                             di Carolina Botti
     L’ALTRA AFRICA                                 giovani
     di Ely Szajkowicz                                                                       HEMINGWAY E IL MARE
                                                    WELCOME KIT
     BENVENUTI IN ETIOPIA                           di Enrico Paroletti e Elena Risso
                                                                                             IL VOLTO DELLA METAFISICA
     di Gianpiero Succi e Daniele Gambirasio
                                                                                             PICCOLI CAPOLAVORI
     PROMOZIONE A 360º                                                                       di Luciano Caprile
     SCONTRO CINA-USA
Editoriale GIOVANNI MONDINI - l'intervista - Confindustria Genova
Editoriale
  Internazionalizzazione
di Giovanni Mondini

                      Paese che vai...
I mercati esteri rappresentano lo sbocco naturale di              altro è unirli nelle dosi e nei tempi giusti. Per questa ragio-
un’azienda di successo o, viceversa, sono “conditio sine          ne, in particolare negli ultimi dieci anni, coincidenti con la
qua non” per far crescere un’impresa - o per assicurarne la       più grave crisi economica dell’era moderna, istituzioni, en-
sopravvivenza in tempi di domanda interna debole? È l’in-         ti pubblici e privati, associazioni di categoria hanno molti-
terrogativo che ci siamo posti in occasione di un recente         plicato i propri sforzi per supportare le imprese, in partico-
incontro con Licia Mattioli, Vice Presidente di Confindustria     lare le Pmi, nel loro processo di internazionalizzazione. A
con delega all’internazionalizzazione, durante la presenta-       livello governativo, è operativa la “Cabina di regia per l’in-
zione delle iniziative di Sistema a sostegno delle aziende        ternazionalizzazione”, co-presieduta dal Ministro degli Af-
associate che operano, appunto, sui mercati esteri.               fari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Mini-
Per la mia esperienza di imprenditore e, da quasi due anni,       stro dello Sviluppo Economico e del Lavoro e delle Politi-
di presidente di Confindustria Genova, mi sento di condi-         che Sociali, che definisce ogni anno le linee guida e di in-
videre, in generale, entrambe le affermazioni. Ma a pre-          dirizzo strategico, comprensive della programmazione del-
scindere di come e perché l’azienda si trovi ad affrontare        le risorse, in materia di promozione all’estero e internazio-
un processo di internazionalizzazione, se per merito o per        nalizzazione del nostro sistema produttivo. Alla Cabina
necessità, è la combinazione o la somma di una serie di           partecipano anche i rappresentanti della Conferenza delle
fattori a determinarne il successo o il fallimento: individua-    Regioni e delle Provincie Autonome, di Unioncamere,
zione del mercato estero, valutazione del grado di espor-         Confindustria, R.ETE. Imprese Italia, Alleanza delle Coope-
tabilità del proprio prodotto o servizio, confronto con i         rative Italiane e ABI.
competitor, conoscenza di leggi e norme, comunicazione            La “messa a terra” di tali linee guida tocca, poi, a ICE
e costruzione del consenso, mediazione culturale, rete            Agenzia, alle Regioni e alle Camere di Commercio tramite
delle relazioni, flessibilità nella pianificazione commerciale,   le loro aziende speciali, alle associazioni di imprese, che
organizzazione e affidabilità della rete vendita; cui si ag-      hanno il delicato compito di coniugare la specificità dei
giungono determinazione, capacità di negoziazione e, so-          propri territori con le esigenze delle (singole) imprese al-
prattutto, rapidità di decisione.                                 l’interno di un disegno più ampio (quello tracciato dalla
Ma un conto è elencare gli ingredienti di una ricetta, un         Cabina di Regia), in modo da evitare la dispersione delle

4 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2019
Editoriale GIOVANNI MONDINI - l'intervista - Confindustria Genova
(ahimè, poche) risorse in tanti piccoli interventi e fare, in-   Confindustria e le singole Territoriali svolgono quotidiana-
vece, il più possibile, “sistema”, mettendo a fattor comu-       mente a favore delle aziende associate, attraverso missioni
ne competenze, relazioni, buone pratiche.                        di sistema, B2B, fornitura di servizi specializzati, dialogo
Perché oggi diventare azienda di successo internazionale è       costante con tutti i protagonisti della diplomazia economi-
più difficile, il contesto globale nel quale ormai ci si deve    ca, workshop di aggiornamento e formazione.
confrontare richiede l’accesso a una gamma di strumenti          Confindustria Genova e Confindustria Liguria, data la pe-
conoscitivi molto più ampia e articolata che in passato; i       culiarità delle loro Pmi associate, fortemente orientate
costi associati, specie per un’impresa che si sta affaccian-     all’estero, hanno colto fin da subito queste esigenze e già
do sui mercati esteri, possono essere particolarmente rile-      da alcuni anni sono impegnate in iniziative a sostegno del-
vanti, tanto da incidere sulla competitività del prodotto o      l’internazionalizzazione, sia a livello di Sistema che in col-
del servizio: basti pensare, per esempio, alla consulenza        laborazione con la Regione Liguria, il Comune di Genova,
legale e fiscale necessaria per la definizione degli aspetti     le Camere di Commercio, Liguria International.
contrattuali, piuttosto che alla tutela della proprietà intel-   Passiamo dall’organizzazione di missioni alla risoluzione di
lettuale. Leggi e norme diverse, da paese a paese, in con-       problemi “a sportello”, alla segnalazione di opportunità di
tinua evoluzione. In aggiunta, le varie situazioni geopoliti-    business. Il nostro obiettivo è offrire servizi ancora più effi-
che e una generale, crescente ostilità nei confronti del li-     caci e risposte sempre più puntuali.
bero mercato hanno introdotto ulteriori elementi di diffi-       Intendiamo migliorare la nostra capacità di fare rete, sul
coltà a muoversi in Paesi diversi dal proprio.                   territorio ligure e con le oltre 200 associazioni di Confin-
Da tempo, però, per la maggior parte delle nostre imprese        dustria (comprese le Rappresentanze internazionali, di cui
l’internazionalizzazione non è più un optional: chi è già        troverete tutte le informazioni nel pagine che seguono),
sui mercati esteri - per merito o necessità - è impegnato a      perché questo è uno dei punti di forza della nostra orga-
consolidare la propria posizione e a intercettare nuove op-      nizzazione: condividere conoscenze ed esperienze a van-
portunità.                                                       taggio delle imprese.●
Aiutare a combinare con successo i molti fattori che con-                           Giovanni Mondini è Presidente di Confindustria Genova
corrono all’avvio di questo processo è uno dei compiti che                                            con delega all’Internazionalizzazione

                                                                                           Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2019      5
Editoriale GIOVANNI MONDINI - l'intervista - Confindustria Genova
GENOVA CAPITALE DELLA CULTURA D’IMPRESA

                                                 vocazione,
                                                 Storia,
                                                                                sviluppo
                                                                                Progetto “Capitale
                                                                                della Cultura d’Impresa”:
                                                                                a Genova l’edizione pilota.

                                                 di Massimo Morasso
                                          Nel 1985 l’Unione Europea ha designa-                       confindustriale nei territori e ribadire l’impegno a
                                          to la prima Capitale europea della cultura. Tren-           sostegno della consapevolezza del valore sociale e
                                          t’anni dopo, qui in Italia, a seguito del cosiddetto        identitario, oltre che economico, della cultura del
                                          “Decreto Cultura” e della proclamazione di Mate-            fare impresa. Ciò, nella consapevolezza dell’oppor-
                                          ra a capitale europea della cultura 2019, il Ministe-       tunità per il mondo dell’impresa di dar corso a
                                          ro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo        campagne di comunicazione valoriale rivolte anche
                                          ha istituito un’iniziativa analoga su scala nazionale,      all’esterno di fabbriche e uffici: verso la società ci-
                                          quella della Capitale “italiana” della cultura.             vile nel suo complesso, e più ancora, verso le gene-
                                          Molti i valori implicati, i benefici e le ricadute possi-   razioni più giovani; verso gli attori principali, cioè,
                                          bili connesse alla realizzazione di un’idea insieme         del futuro prossimo venturo.
                                          semplice e luminosa come quella di “capitale della          Nel 2019 si è deciso di partire da un unico caso-pi-
                                          cultura”.                                                   lota, per estendere poi il progetto a livello naziona-
                                          La storia pluriennale di quest’idea dà evidenza de-         le nel 2020. La scelta per questa edizione “0” del-
                                          gli esiti fruttuosi di tale progettualità: molte delle      l’iniziativa è caduta su Genova. Che è stata indivi-
                                          città che per un anno hanno avuto la possibilità di         duata come caso-pilota per la sua forte vocazione
                                          mettere in mostra la propria vita e il proprio svilup-      imprenditoriale, che ne rappresenta un aspetto
                                          po culturale hanno saputo anche sfruttare que-              storico costituente e fondante. La nostra città, in-
                                          st’occasione di visibilità, rinnovando e trasforman-        fatti, è testimonianza di una memoria collettiva e
                                          do la loro offerta, se non la loro identità culturale       di storie d’impresa che si sono distinte, nei secoli,
                                          tout-court.                                                 per la valorizzazione del tessuto anche culturale
                                          Anche a fronte di queste considerazioni, all’interno        del territorio. Oggi, Genova, la provincia della qua-
                                          del Gruppo Tecnico Cultura e Sviluppo di Confin-            le è al primo posto in Italia nel Registro delle Im-
                                          dustria negli scorsi mesi è maturato il progetto            prese storiche, con 120 aziende censite, è una città
                                          “Capitale della Cultura di Impresa”. Dove quella            capace di “intraprendere” attraverso un sistema
                                          aggiunta, “d’impresa”, subito dopo il più generico          culturale d’impresa particolarmente ampio e strati-
                                          “cultura”, dà segno della specificità di un’iniziativa      ficato. Il fermento e la vivacità del tessuto culturale
                                          che ha l’obiettivo di rafforzare la visione e l’azione      e industriale della città possono essere riassunti en-
Editoriale GIOVANNI MONDINI - l'intervista - Confindustria Genova
tro un paradigma che comprende numerose vocazioni e                minenti, i fattori determinanti perché un ecosistema urba-
opportunità. Genova è una città di grandi e medio-picco-           no ponga al centro del proprio sviluppo, sostenibile e in-
le industrie storiche in fase evolutiva e di nuovi insedia-        clusivo, il sistema culturale e creativo. Una volta acquisiti
menti; è una città commerciale e portuale dalla notevole           gli elementi informativi necessari, la seconda fase del suo
attrazione e potenzialità turistica; è una città, ancora, nel-     impegno comporterà la definizione di key-factor custo-
la quale giocano e giocheranno un ruolo importante le in-          mizzati per il processo di designazione.
frastrutture come opere “abilitatrici”; è una città, infine,       Confindustria Genova ha invece definito le declinazioni
che può valere come modello esemplare della stratifica-            tematiche che più connotano l’identità culturale e pro-
zione e convivenza di diverse culture entro un ambito an-          duttiva della città, e sta iniziando a sondare la disponibili-
tropico di coesione sociale, con un forte senso comunita-          tà degli interlocutori locali a diventare parte attiva del
rio. La sua qualità di plurisecolare città portuale ne impre-      progetto. L’intenzione è quella di costruire un palinsesto
ziosisce la narrazione: il porto, oltre che come mero ele-         di iniziative, concentrate presumibilmente fra ottobre e
mento infrastrutturale, si qualifica semanticamente anche          novembre, ordinandole secondo alcuni macro-temi in
come collegamento, come luogo di scambi, di incontri e             grado, nel loro insieme, di raccontare il passato, comuni-
arricchimenti socioculturali.                                      care il presente e immaginare il futuro della cultura d’im-
Le strutture di Confindustria e Confindustria Genova               presa del nostro capoluogo.
stanno lavorando, di comune accordo ma su un doppio                I temi o “contenitori” d’idee ed esperienze che sono stati
binario, affinché il nostro caso-pilota possa rappresentare        indicizzati e posti sul tavolo di lavoro sono sei: le radici del
un modello d’eccellenza con caratteristiche di replicabilità       saper fare; l’economia del mare; le infrastrutture; l’high-
e di scalabilità.                                                  tech; l’industria del turismo; l’education. La programma-
Confindustria nazionale è impegnata nella definizione del          zione degli eventi che andranno a costituire le giornate di
quadro generale che regolamenterà il processo di candi-            Genova Capitale della Cultura d’Impresa 2019 prevede
datura e di selezione delle Capitali d’Impresa dal 2020 in         una serie di eventi “core” (un nucleo centrale di iniziative
avanti. Perciò, ha avviato l’istruttoria e l’analisi delle prin-   organizzate direttamente dalla sede territoriale di Confin-
cipali distinzioni conferite a livello nazionale e internazio-     dustria) e una serie di “visioni” (cioè una serie di appun-
nale, in ambito creativo e culturale. Un’analisi fondamen-         tamenti sviluppati dalle aziende associate e dagli stake-
tale per individuare, sulla base dei metodi valutativi pre-        holder del territorio).●

                                                                                            Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2019   7
Editoriale GIOVANNI MONDINI - l'intervista - Confindustria Genova
Il presidente dell’Agenzia
L’INTERVISTA                           per l’Internazionalizzazione
                                       del Sistema Paese vanta
                                       un’esperienza trentennale
                                       in aziende fortemente
           di Piera Ponta
                                       competitive sui mercati
                                       globali. Nei suoi programmi
                                       per la “nuova ICE” c’è

                   ICE digital
                                       anche la digitalizzazione.

“ICE si prepara a                       Carlo Maria Ferro
modernizzare i suoi servizi
per le imprese: e-commerce,
etichette smart, big data”
                                     Dal 7 gennaio scorso, Carlo Maria Ferro è il nuovo Presi-
“È necessario sviluppare             dente di ICE, l’Agenzia governativa che, con 79 uffici nel
                                     mondo, ha il compito di sviluppare l’internazionalizzazio-
sinergie di filiera tra grandi,      ne delle imprese italiane, la commercializzazione di beni e
                                     servizi italiani nei mercati internazionali e di promuovere il
medie e piccole imprese”             Made in Italy nel mondo, oltre a coordinare, secondo le
                                     indicazioni del Ministro dello Sviluppo Economico e del
                                     Lavoro Luigi Di Maio, le iniziative mirate all’attrazione de-
“Accompagneremo le start-up          gli investimenti diretti esteri in Italia.
                                     Ferro, savonese, laureato in Economia e Commercio alla
sui mercati esteri, dedicando loro   LUISS (dove è stato docente di Pianificazione e Controllo
                                     gestionale e poi professore associato di Finanza), nella sua
uno spazio ad hoc all’interno        carriera trentennale ha ricoperto incarichi di vertice in im-
                                     portanti aziende presenti sui mercati globali (ultima, in or-
dei grandi eventi internazionali”    dine cronologico, STMicroelectronics), ha promosso e ge-
stito alleanze e joint venture internazionali negli Stati Uni-     Nella sua opinione, esistono comparti della nostra in-
ti, in Svezia, Olanda, Cina, Singapore e Giappone.                 dustria non ancora internazionalizzati e che potreb-
Al fine di assicurare la massima indipendenza al ruolo di          bero, invece, trovare interessanti opportunità di svi-
Presidente dell’ICE, Carlo Maria Ferro ha lasciato le cariche      luppo all’estero?
di Vice Presidente di Assolombarda con delega alle Politi-         Io vedo due grandi opportunità. La prima è l’integrazione
che industriali e Fisco e di membro del Consiglio Direttivo        di filiera. Molti comparti hanno imprese forti nell’esporta-
del Digital Innovation Hub Lombardia.                              zione, tuttavia a ogni euro esportato corrispondono 73
                                                                   centesimi di euro di valore aggiunto domestico. Integran-
Il processo di internazionalizzazione richiede compe-              do le imprese ai diversi livelli della catena di valore delle
tenze “orizzontali”: dal marketing alla comunicazio-               filiere si deve aumentare anche questo dato. Penso al set-
ne, dalla gestione finanziaria agli aspetti fiscali, oltre         tore agroalimentare, all’opportunità di combinare prodotti
a molta determinazione e pazienza: quali strumenti                 con macchinari e tecnologie di trasformazione, il cosiddet-
l’Agenzia ICE mette già a disposizione delle imprese               to tech-food. Riguardo al settore della nautica, che a Ge-
per affrontare questo percorso e quali nuove azioni                nova conoscete bene, penso alla componentistica elettro-
intende promuovere?                                                nica per il geo-posizionamento e la connessione, al design
ICE è una organizzazione di servizi e le imprese italiane          degli arredi... La seconda opportunità viene dalle start-up
sono i nostri “clienti”; servizi che vanno dall’assistenza         innovative. Ci dedicheremo di più ad accompagnare la loro
personalizzata sui diversi mercati esteri alla formazione          crescita sui mercati esteri, facendole partecipare sempre di
di export manager. Uno strumento, questo, attraverso il            più ai grandi eventi dove possono incontrare buyer inter-
quale vengono create opportunità di professionalizzazio-           nazionali. In questa direzione ho già cambiato il modello di
ne per i giovani. La “nuova ICE” porterà le iniziative di          presenza di ICE Agenzia alle fiere: negli spazi a noi riservati
formazione per export manager sul                                                       offriamo uno show case a imprenditori
territorio, anche in Liguria che, come                                                  emergenti nel settore che stiamo ac-
molte altre regioni, ha bisogno di                                                      compagnando su un percorso di inter-
creare nuove opportunità per i giovani                                                  nazionalizzazione. Allo stesso modo ho
e per le imprese. L’ICE, inoltre, investe                                               chiesto a UCINA di dedicare più spazio
molto nella comunicazione delle ec-                                                     al prossimo Salone Nautico di Genova a
cellenze del Made in Italy: dal food &                                                  start-up innovative del settore. Mi fa
wine al fashion, alla tecnologia. Ades-                                                 molto piacere che questa idea sia stata
so dobbiamo modernizzare i nostri                                                       apprezzata. Tra l’altro, come ho già
servizi facendo leva sulle tecnologie                                                   confermato agli organizzatori, que-
digitali e rivolgendoci particolarmente alle medie e picco-        st’anno non soltanto garantiremo il nostro sostegno al-
le imprese e agli artigiani, che hanno minore capacità au-         l’evento, come negli anni passati, ma intendiamo arricchire
tonoma di accedervi. Penso alle piattaforme internaziona-          i contenuti delle nostre azioni portando a Genova alcune
li di e-commerce, alla tracciabilità del prodotto con eti-         start-up che operano nel comparto della componentistica
chette “smart”, a nuovi modelli di offerta, a un big data          elettronica per la navigazione e promuovendo attività di
dei buyer nel mondo.                                               incoming di buyer a beneficio delle imprese liguri. Inoltre ci
                                                                   piacerebbe, in questo momento “speciale” per la città,
Presidente, in base alla sua esperienza ai vertici di              che venissero organizzate alcune iniziative fuori Salone che
grandi aziende globalizzate, quali sono i punti di for-            portino benefici, anche indiretti, sul territorio.
za e i punti di debolezza che caratterizzano la pre-
senza delle nostre imprese sui mercati esteri?                     Quale ruolo può svolgere ICE Agenzia nelle politiche
Fra i punti di forza metterei senz’altro la creatività, la fles-   di marketing territoriale mirate all’attrazione di in-
sibilità, la competenza dei centri di ricerca (come l’Istituto     vestimenti esteri?
Italiano di Tecnologia a Genova), l’innovazione ma anche           L’attrazione degli investimenti esteri è parte della missione
quel “saper fare artigianale” che contraddistingue le no-          ICE per promuovere l’insediamento e lo sviluppo delle
stre produzioni. Dall’artigianato italiano, infatti, che ha da     aziende straniere in Italia. È anche importante l’attività di
sempre caratterizzato all’estero i nostri prodotti, sono nate      finanziamento e di accompagnamento all’investimento,
poi quelle eccellenze produttive per le quali il Made in Italy     su cui dobbiamo fare sistema con gli altri enti nazionali -
è famoso nel mondo. Un obiettivo è proprio quello di svi-          penso a Invitalia, per esempio - e con le Regioni. Ma c’è
luppare sinergie di filiera tra le grandi e medie imprese e le     ancora molto lavoro da fare. Mi riferisco, tra le altre cose,
piccole imprese, gli artigiani, i coltivatori. Come punto di       all’assenza di uno sportello unico che faciliti le procedure
debolezza vedo un ritardo nelle infrastrutture del Paese e         di insediamento di attività produttive, oggi condizionate
il faticoso inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.          da pratiche e permessi amministrativi troppo complessi.
L’elevato livello di disoccupazione giovanile non è solo un        Credo, comunque, che la cosa più importante sia stabilire
problema sociale, che è grave, ma è anche un rischio per           un clima positivo, una percezione positiva diffusa della
le imprese la cui necessità di innovazione non può per-            qualità delle risorse con cui si può fare impresa in Italia e
mettersi di perdere il contributo di una generazione. Per          dell’attrattività delle condizioni competitive di contorno.
entrambe queste ragioni, società e imprese devono fare di          Dobbiamo, noi per primi, credere di più in questo grande
più per l’inclusione dei giovani.                                  Paese e nelle opportunità che è in grado di offrire.●

10 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2019
Dossier
Internazionalizzazione

            Dalla Cabina di regia
            del Governo fino alle
            Associazioni di Imprese,
            passando per Enti locali
            e Aziende speciali,
            sono molti i soggetti
            impegnati a promuovere
            l’internazzionalizzazione
            delle imprese.
            L’importante è fare sistema,
            per fornire risposte rapide
            e servizi efficienti.
Dossier
Internazionalizzazione

          Step                                        Formazione, conoscenza dei mercati
                                                      internazionali, valutazione e tutela del rischio:
                                                      l’offerta di SACE SIMEST per affrontare
                                                      un 2019 complesso ma ricco di opportunità.

                    by step
Nel 2019 si va delineando uno scenario più                       pensati in funzione delle diverse esigenze e dei diversi
complesso ma ancora capace di offrire opportunità per le         gradi di proiezione internazionale delle aziende utenti -
imprese italiane esportatrici: questa l’immagine che resti-      da chi deve muovere i primi passi a chi, già internaziona-
tuisce la Mappa dei Rischi pubblicata da SACE SIMEST, ri-        lizzato, è pronto ad espandersi. Non solo digitale, E2E
cognizione annuale su quasi 200 mercati nel mondo per            consta di iniziative di formazione in aula, organizzate in
vagliare criticità e opportunità per chi punta sull’estero       partnership con altre importanti realtà del Sistema Paese,
per crescere. Il Polo dell’export e dell’internazionalizzazio-   fra cui ad esempio gli incontri “Generation to Genera-
ne del Gruppo CDP invita però le imprese a non lasciarsi         tion” realizzati con Ortygia Business School e ICE e gli in-
scoraggiare e adottare invece un approccio proattivo per         contri “Export 360º”.
intercettare quella crescita che ci sarà. Non solo, braccio      L’informazione e la formazione sono d’altronde un primo
della politica economica del Paese e consapevole della           step necessario per chi voglia affrontare la competizione
sua funzione di sostegno al primo motore della crescita          internazionale alla ricerca di opportunità di crescita. E in
italiana, l’export, SACE SIMEST aggiorna la sua offerta in       questo campo, con più di 40 anni di esperienza e una rete
modo da rendere i suoi prodotti più accessibili e efficaci       internazionale presente nelle geografie più strategiche per
per Pmi e imprese.                                               il nostro export, SACE SIMEST è un punto di riferimento
Fra questi, il programma formativo Education to Export           unico in grado di offrire informazioni aggiornate e pun-
(E2E), al lancio lo scorso dicembre, rappresenta una bus-        tuali sulle opportunità offerte dai mercati, dai settori, fi-
sola tramite cui le Pmi possono orientarsi in un contesto        nanche all’affidabilità dei singoli partner commerciali este-
sì più difficile ma dove esistono numerosi orizzonti di cre-     ri. La Mappa dei Rischi 2019, in particolare, si focalizza
scita. E2E mira ad avvicinare le Pmi ai mercati esteri e a       sulle tre principali difficoltà in cui può incorrere un’impresa
rafforzare la preparazione di quante già vi operano attra-       che esporta o investe sui mercati internazionali: il rischio
verso percorsi sia digitali che in aula. Cuore del program-      di credito, il rischio politico e il rischio di trasferimento, per
ma è la piattaforma e2e.sacesimest.it, portale digitale do-      i quali il Polo mette in campo strumenti e soluzioni ad hoc.
ve le imprese possono accedere gratuitamente ad analisi,         Per quanto riguarda il rischio di credito, che misura la pos-
articoli, tutorial e testimonianze utili per muoversi nel        sibilità di incorrere in un mancato pagamento da parte
mondo dell’export, attingendo a quattro percorsi online,         delle controparti estere (siano esse sovrane, bancarie o

14 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2019
conferma un mercato fondamentale per le imprese italia-
                                                                   ne. Il profilo di rischio del Paese è rimasto sostanzialmente
                                                                   immutato (rischio di credito a 44), ma il processo di tra-
                                                                   sformazione economica avviato da Pechino lascia intrave-
                                                                   dere ottime opportunità sia nel 2019 che in un orizzonte
                                                                   di più lungo periodo. Il programma, il cui obiettivo è tra-
                                                                   sformare la Cina da paese votato all’export a player globa-
                                                                   le a tutto tondo tramite stimolo ai consumi e innovazione
                                                                   tecnologica e industriale, apre enormi possibilità alle no-
                                                                   stre imprese esportatrici: le previsioni di crescita per l’ex-
                                                                   port nel 2019-2021 sono di un +8,8% annuo, per un to-
                                                                   tale di 19,6 miliardi di euro e confermano il Dragone co-
                                                                   me partner commerciale chiave dell’Italia. A esaurire
                                                                   l’elenco dei rischi specifici, la Mappa non rileva variazioni
                                                                   significative rispetto al 2018 nei rischi politici (connessi alla
                                                                   stabilità politica che influiscono sulla possibilità di esigere i
                                                                   crediti), mentre si evidenzia l’aumento generalizzato del ri-
                                                                   schio di trasferimento, legato alla possibilità di restrizioni
                                                                   alla convertibilità della valuta nazionale in valuta forte o al
                                                                   trasferimento all’estero di profitti e dividendi.
                                                                   Rischi e opportunità sono un binomio inscindibile, ma,
                                                                   grazie a una strategia che coniughi conoscenza e adeguati
                                                                   strumenti, le nuove sfide del 2019 posso tradursi in op-
                                                                   portunità. Il secondo passo per un’impresa attiva sui mer-
                                                                   cati internazionali deve dunque essere il reperimento dei
                                                                   migliori strumenti per far fronte a quell’incertezza che ca-
                                                                   ratterizza ogni avventura economica. Best practice nel pa-
                                                                   norama internazionale, SACE SIMEST mette a disposizione
                                                                   delle imprese italiane un’offerta sempre più ampia che co-
                                                                   niuga e integra strumenti innovativi alle tradizionali fun-
                                                                   zioni di una Export Credit Agency (ECA). La tutela dal ri-
                                                                   schio di credito è l’attività “core” di SACE SIMEST e anche
                                                                   un fenomeno vasto, considerando che oltre l’85% delle
                                                                   transazioni di export avvengono oggi con dilazioni di pa-
corporate), nel 2019 si osserva grande eterogeneità fra            gamento. Per gli imprenditori e le loro imprese, special-
paesi avanzati ed emergenti, con molti downgrade spe-              mente se di piccole dimensioni, può essere complesso re-
cialmente fra i secondi, anche se non mancano le eccezio-          cuperare i crediti vantati con controparti sparse in tutto il
ni. Migliorano infatti Grecia, Polonia e Repubblica Slovac-        mondo, soprattutto nei Paesi emergenti extra-europei,
ca, geografie a noi vicine e rilevanti in termini di esporta-      che sono però anche quelli che presentano maggiori op-
zioni. E migliora anche la Russia, che passa da 66 a 62, e         portunità. Per tutelarsi e gestire il rischio di mancato paga-
cresce nel 2018 più delle aspettative. Seppure il Paese mo-        mento, le imprese possono richiedere copertura per eventi
stri un livello di investimenti inferiore a molti altri emer-      di natura commerciale, come il mancato recupero dei costi
genti e risenta delle sanzioni, è prevista una ripartenza in-      per revoca del contratto o l’indebita escussione delle fide-
nescata dal recupero del prezzo del petrolio. Mosca, desti-        iussioni. Similmente, per mitigare il rischio politico, SACE
nazione tradizionale e strategica delle esportazioni italiane      offre un’apposita Polizza Investimenti che protegge sia gli
(7 miliardi nel 2018), si conferma così un mercato di sboc-        apporti di capitale all’estero, sia i prestiti a partecipate
co prioritario anche per il futuro, con l’export pronto a          estere e permette di limitare o compensare le perdite o il
crescere a un tasso medio annuo del 4,4% nel triennio              mancato rimpatrio di somme relative all’inserimento (es.
2019-2021. Al di là della fotografia offerta dall’indice di        dividendi, profitti) a seguito di guerre, disordini civili, re-
rischio di credito, esistono “emergenti ed emergenti”: al-         strizioni valutarie, esproprio diretto o indiretto, e permette
cuni Paesi hanno infatti dei fondamentali solidi, che allon-       anche di coprire il rischio di “business interruption”.
tanano la possibilità di crisi causate da shock esogeni e          Gli strumenti di SACE SIMEST rafforzano la competitività
permettono loro di figurare fra le geografie più strategi-         delle imprese permettendo loro di cogliere in sicurezza op-
che per l’Italia. Fra queste, con un profilo di rischio più ele-   portunità di business anche in contesti complessi. In una
vato, Brasile, India, Indonesia, Filippine e Vietnam sono          prospettiva più ampia, l’intervento del Polo offre una spin-
destinate a ricoprire importanza crescente nel prossimo            ta importante anche al Sistema Paese nel suo complesso,
futuro. Per bassi rischi e grandi opportunità di crescita          traghettandolo verso una crescita altrimenti non immedia-
spiccano Emirati Arabi Uniti, il Qatar, la Colombia e la Re-       tamente intercettabile.●
pubblica Ceca e Cina, che, nonostante le tensioni com-
merciali con gli Stati Uniti e un atteso rallentamento, si                                       info@sace.it         800 269 264

                                                                                           Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2019   15
Dossier

                                              Hello привет
  Internazionalizzazione
di Edoardo Garrone

                                                                      merhaba
                                                                                                ahoj
                                                                                                                  你好

                     Rappresentanze
                     internazionali
                     La rete di Confindustria oggi riguarda nove
                     Paesi dell’Est Europa, Russia, Africa, Paesi
                     del bacino del Mediterraneo e Medio Oriente.

Nel corso della mia esperienza - ormai tren-                    Paesi del bacino del Mediterraneo e Medio Oriente. La di-
tennale - ho dedicato il mio impegno alla crescita di Con-      fesa degli interessi delle imprese italiane è una priorità di
findustria, prima nei Giovani Imprenditori e poi in squadra     Confindustria, che si esplica in Italia attraverso le Associa-
di Presidenza. Dopo aver ricoperto la delega per l’Orga-        zioni di territorio e di settore che hanno competenze e at-
nizzazione mi è stata affidata quella all’internazionalizza-    tività integrate. La rete delle Rappresentanze internaziona-
zione associativa, per continuare a seguirne l’evoluzione       li costituisce la terza componente di supporto delle impre-
che, già nel 2010, ha assunto una dimensione strutturata.       se internazionalizzate che, anche all’estero, trovano in
A tutt’oggi questa si è rivelata un’esperienza estrema-         Confindustria la propria casa associativa.
mente stimolante: nata come una scommessa del sistema           Avviare un progetto strutturato di costituzione di Rappre-
associativo, oggi sta vivendo una fase di forte spinta. In      sentanze internazionali ha significato affiancare alla nor-
questi dieci anni il processo di internazionalizzazione ha      male attività di accompagnamento all’attività di interna-
saputo dare risposte efficaci alle aziende che vogliono tra-    zionalizzazione (la cui delega è affidata a Licia Mattioli),
sferire parte della produzione in Paesi strategici come rea-    che prevede missioni, fiere e promozione settoriale,
zione alla crisi che ha investito le economie mature.           un’azione di supporto costante e puntuale. In sintesi, le
La dinamica associativa si è sviluppata in modo spontaneo       imprese che si sono stabilite nei Paesi target godono dello
ed è stato importante incanalare la “vis” organizzativa         stesso standard di rappresentanza e servizi di cui possono
per rispondere a un’esigenza di rappresentanza delle im-        beneficiare in Italia.
prese italiane operanti in Paesi esteri.                        Confindustria interpreta in questo modo le esigenze di in-
La rete delle Rappresentanze internazionali è diventata         ternazionalizzazione ormai più specifiche e complesse con
una realtà che riguarda nove Paesi dell’Est Europa - dal-       una presenza strutturata in mercati strategici per lo svilup-
l’Albania all’Ucraina - arriva fino alla Russia e, attraverso   po del business e il successo imprenditoriale. L’Italia è il
un’attività che si snoda dalla sede di Roma, copre Africa,      partner economico privilegiato di alcuni Paesi dell’Est Eu-

16 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2019
ropa che, in una visione allargata dell’Unione Europea,            per far conoscere agli imprenditori interessati esperienze
possono essere considerati ormai un mercato interno. In            di lavoro e di successo in loco.
questa logica, Bulgaria e Romania, in cui operano le no-           Infatti, uno degli elementi distintivi delle Rappresentanze
stre maggiori Rappresentanze internazionali, sono sedi ac-         internazionali è costituito dal fattore “umano”, grazie alla
creditate riconosciute in grado di stabilire relazioni conti-      possibilità di interazione tra imprenditori e manager che
nuative con le istituzioni e gli enti di promozione.               hanno maturato un’esperienza di anni in Paesi strategici e
In Albania e Serbia, Paesi candidati ad aderire all’UE, le im-     allo spirito di servizio che contraddistingue i Presidenti del-
prese hanno trovato un terreno di espansione molto dina-           le Rappresentanze internazionali.
mico e interessante e le rispettive Confindustrie in pochi         Questa modalità diretta e personale consente di valutare
anni hanno assunto una dimensione e una piena capacità             le opportunità, trovare le risposte e indirizzare le nuove at-
di risposta alle esigenze di rappresentanza e servizi. Infine,     tività in un contesto sicuramente molto favorevole, ma
negli altri Paesi di più recente stabilizzazione - Macedonia,      spesso pieno di ostacoli a causa di legislazioni e normative
Montenegro, Bosnia, Bielorussia e Ucraina -, questa attivi-        diverse da quelle italiane e dove il counseling reperibile
tà si sta affermando gradualmente, poiché le condizioni            nelle Rappresentanze Internazionali garantisce qualità e
sono più complesse e, per questo, sfidanti. Al contempo,           gli standard a cui le imprese del sistema sono abituate.
osserviamo una dinamica imprenditoriale anche in Slovac-           Le Confindustrie all’estero hanno saputo anche costruire
chia, Slovenia e soprattutto in Polonia. Ciò consentirà in         una relazione privilegiata con il sistema bancario, in parti-
prospettiva di completare l’arco est europeo, salvaguar-           colare con le grandi banche italiane presenti nei paesi,
dando la capacità delle imprese di estendere la propria ca-        perché Confindustria conosce le esigenze degli imprendi-
pacità produttiva.                                                 tori e sa dare risposte coerenti allo stile corretto ed effica-
Diversa la situazione in Russia, dove la presenza della no-        ce che contraddistingue un modus operandi di sistema.
stra Confindustria negli ultimi due anni ha acquisito una          Le Rappresentanze internazionali hanno saputo negli anni
valore strategico, dal momento che le imprese che avreb-           conquistare una relazione fatta di collaborazione con le
bero enormi opportunità di business affrontano forti diffi-        Ambasciate e gli enti di rappresentanza italiana in loco e
coltà a causa delle limitazioni agli scambi e al regime di re-     al contempo diventare punti di riferimento nel dialogo
strizione delle esportazioni. Costituire un’azienda in loco o      con le istituzioni come i Governi locali, i quali riconoscono
concludere un progetto di partnership industriale diventa-         a Confindustria il ruolo di rappresentanza dell’industria
no quindi soluzioni strategiche per l’imprenditore per ga-         italiana nel mondo.●
rantire ai propri prodotti l’accesso a un mercato di milioni
di persone. Si sta inoltre valutando la possibilità di istituire            Edoardo Garrone è Componente dell’Advisory Board di Confindustria
                                                                               e Presidente del Gruppo Tecnico Internazionalizzazione associativa
nuclei di rappresentanza in Caucaso e in Asia Centrale,
territorio di espansione industriale che trova nella costru-
zione della nuova Via della Seta un’ulteriore occasione di
sviluppo per le nostre imprese.
Un “unicum” organizzativo è Confindustria Assafrica &                  LE CONFINDUSTRIE
Mediterraneo che, attraverso un’esperienza decennale di
attività sempre più finalizzata, ha distillato un modus ope-           ALL’ESTERO
randi che è coerente in molti Paesi. Ha sottoscritto infatti           • Confindustria Albania
accordi e collaborazioni con Governi e Organizzazioni che                   www.confindustriaalbania.it
hanno agevolato le imprese italiane su mercati di nicchia,             • Confindustria Assafrica & Mediterraneo
rappresentando uno sbocco imprenditoriale di vitale im-                     www.assafrica.it
portanza. L’attività promossa ha, da subito, coinvolto an-             • Confindustria Bosnia Erzegovina
che le Associazioni territoriali e di settore, perché l’espan-              segretario@confindustriabih.eu
sione in Paesi del Mediterraneo, Medio Oriente e nel con-              • Confindustria Bielorussia
tinente africano presuppone una struttura complessa e                  • Confindustria Bulgaria
competenze di ampio spettro che l’imprenditore può tro-                     www.confindustriabulgaria.bg
vare nel sistema confederale nella sua interezza. Per l’Afri-          • Confindustria Est Europa
ca e il Medio Oriente l’opportunità di creare nuclei stabili e              www.confindustriabulgaria.bg
rappresentanze internazionali sarà sperimentata in Etio-               • Confindustria Macedonia
pia, Tunisia e Turchia.                                                     info@confindustriamacedonia.mk
L’internazionalizzazione di Confindustria ha, da alcuni me-            • Confindustria Montenegro
si, avviato anche un progetto per consolidare le singole re-                www.confindustria.me
altà, rafforzando la sinergia con il sistema territoriale e di         • Confindustria Romania
categoria perché da una piena collaborazione di tutte le                    www.confindustria.ro
componenti scaturisca la fase espansiva per le Rappresen-              • Confindustria Russia
tanze internazionali che hanno caratteristiche tali da ren-                 www.confindustriarussia.it
derle attrattive per le oltre ventimila imprese italiane che           • Confindustria Serbia
sono stabilmente presenti nei Paesi presidiati.                             www.confindustriaserbia.rs
In collaborazione con Associazioni di territorio e di settore          • Confindustria Ucraina
particolarmente sensibili, si sta svolgendo un road show                    info@confindustriaucraina.com.ua

                                                                                              Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2019      17
Dossier
   Internazionalizzazione
di Annalisa Perteghella

                          Iran
                          sotto pressione     Le conseguenze della politica USA
                                              rischiano di essere il peggioramento
                                              delle condizioni di vita
                                              della popolazione e la riascesa
                                              degli ultraradicali al potere.

18 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2019
Italia è tra gli otto paesi a cui il Tesoro USA ha
concesso un “waiver” (esenzione) per continuare a impor-
tare petrolio dall’Iran. Dopo le sanzioni reintrodotte lo
scorso agosto, sono rientrate infatti in vigore le sanzioni
statunitensi sul settore dell’energia, della cantieristica na-
vale e finanziario iraniano. Oltre all’Italia, anche Grecia, Ci-
na, India, Corea del Sud, Giappone, Turchia e Taiwan po-
tranno continuare a importare - in quote via via decrescen-
ti - petrolio da Teheran. L’obiettivo delle esenzioni conces-
se dal tesoro USA è quello di evitare uno shock sul merca-
to globale dell’energia, che avrebbe potuto portare a un
deciso aumento del prezzo del barile. Ma quali le ripercus-
sioni nel medio-lungo termine sulle economie europee?
Quali implicazioni per l’Iran e per la regione?
Dietro alla decisione USA di concedere alcune esenzioni
temporanee, permettendo ad alcuni Paesi di continuare a
importare petrolio iraniano, vi è la consapevolezza che
l’obiettivo di “portare a zero” le esportazioni di greggio
iraniano ha alcune serie implicazioni per il mercato globale
dell’energia, con un probabile aumento del prezzo del pe-
trolio dovuto alla diminuzione dell’offerta di greggio, a
fronte di una domanda crescente. Lo shock petrolifero e il
conseguente aumento del prezzo del petrolio sembrano
dunque rimandati, così come l’obiettivo di “portare a ze-
ro” le esportazioni di petrolio iraniano. Gli otto paesi che
godranno dei waivers sono infatti i principali importatori
di petrolio iraniano, a cui viene comunque richiesto di di-
minuire nel tempo le quote di greggio importate, fino ad
arrivare a zero. Nel medio-lungo termine, infatti, l’obietti-
vo dell’amministrazione USA rimane quello di paralizzare il
settore energetico iraniano e privare Teheran della mag-
giore entrata di bilancio.
Nel caso del precedente embargo sul settore petrolifero
iraniano (2012-2015), l’amministrazione Obama aveva de-
ciso di imporre una riduzione “significativa” delle impor-
tazioni petrolifere dall’Iran, non, come deciso dall’ammini-
strazione Trump, la riduzione “totale”. Ciò aveva permes-
so all’Iran di continuare a esportare, seppur in misura mi-
nore rispetto al periodo pre-sanzioni: le esportazioni di
greggio iraniano avevano subito un calo di circa il 40%,
passando da 2,5 milioni di barili al giorno nel 2011 a 1,5
milioni di barili al giorno nel 2012. Ulteriore elemento ca-
ratterizzante l’embargo del periodo 2012-2015 è che esso
avvenne in un periodo di recessione o di bassa crescita per
l’Europa, segnato dunque da un calo della domanda euro-
pea di petrolio. Infine, tale embargo fu caratterizzato da
una sostanziale continuità delle esportazioni di petrolio
iraniane verso i principali acquirenti, Cina e India. Da parte
dell’amministrazione Trump vi è invece un atteggiamento
molto più intransigente, che lascia presagire che gli Usa
utilizzeranno tutti i mezzi a propria disposizione per rag-
giungere questo obiettivo. A differenza che con Obama,
dunque, le sanzioni non sembrano rappresentare più uno
strumento atto al raggiungimento di un obiettivo politico
preciso - Teheran si è già seduta al tavolo negoziale, l’ac-
cordo è già stato concluso - ma semmai la componente
principale di una strategia tesa a punire e isolare Teheran.
L’embargo, così come le altre sanzioni, rischia così di esse-
re a tempo indeterminato, proprio perché non legato a un
obiettivo politico preciso e misurabile.

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Sulla base di questi elementi, è possibile stimare una dimi-      né nel sistema finanziario SWIFT (che da novembre sarà
nuzione delle esportazioni di petrolio iraniane più signifi-      esposto al rischio di ripercussioni Usa) né in banche irania-
cativa rispetto a quella del periodo 2012-2015. Recenti           ne colpite da sanzioni. Per completare la realizzazione del-
stime parlano di una contrazione di quasi 2 milioni di barili     lo strumento sono necessari ulteriori passaggi di carattere
al giorno, ben superiore rispetto alla diminuzione di 1,2         tecnico, che l’Unione sperava di concludere entro la fine
milioni di barili al giorno provocata dalle sanzioni nel          dell’anno, allo scopo di renderlo presto pienamente ope-
2012-2015.                                                        rativo. L’utilizzo di tale strumento potrebbe essere esteso
Soprattutto, si tratta di una diminuzione che rischia di es-      anche a Russia e Cina.
sere maggiormente percepita anche dal mercato interna-            Al di là dei dubbi sull’esatto funzionamento - che potran-
zionale, perché avviene in un periodo di crescita economi-        no essere fugati solamente una volta divenuto operativo -
ca generalizzata e non più con una recessione e un perio-         esistono dubbi circa il fatto che l’SPV possa effettivamente
do di bassa crescita in Europa, dunque con una domanda            essere al riparo dalla longa manus del Tesoro USA. Per
di petrolio greggio superiore rispetto a quella del 2012-         questo motivo, esso sembra destinato a poter essere uti-
2015. Sebbene i principali paesi produttori, OPEC e non           lizzato solamente dalle piccole e medie imprese che non
OPEC (Arabia Saudita, EAU, ma anche Russia) abbiano se-           hanno esposizione verso il mercato statunitense. Esso rap-
gnalato l’intenzione di colmare le quote di mercato lascia-       presenta dunque uno strumento in grado potenzialmente
te scoperte dall’uscita dell’Iran, e in alcuni casi abbiano già   di aggirare il nodo dei pagamenti da e verso Teheran, ma
firmato contratti per i prossimi mesi, rimane in dubbio la        non sufficiente a tutelare le grandi compagnie con esposi-
reale capacità di questi paesi di aumentare la produzione         zione verso il mercato statunitense. Di conseguenza, lo
per soddisfare l’intera domanda globale, e la sostenibilità       scenario che appare al momento più probabile è quello di
nel tempo di questa opzione. In questo contesto, un au-           una continuazione delle attività delle piccole-medie impre-
mento del prezzo del petrolio nei prossimi mesi appare            se, ma di uno stop delle grandi compagnie, ovvero quegli
un’ipotesi sempre più probabile.                                  attori che avrebbero potuto dare nuova linfa alla stremata
La nuova strategia statunitense di pressione su Teheran,          economia iraniana.
che ha nelle sanzioni il proprio principale strumento, ha         Indubbiamente la nuova strategia statunitense avrà delle
suscitato la condanna da parte dell’Unione europea, così          conseguenze. Ma non è altrettanto sicuro però che esse
come di alcuni tra i principali stati membri. Dallo scorso        saranno quelle desiderate dall’amministrazione Trump.
maggio l’UE è impegnata nella ricerca di soluzioni che per-       Dietro alle dodici richieste che il dipartimento di Stato ha
mettano alle proprie aziende di mantenere in essere i rap-        rivolto a Teheran - e che secondo Trump dovrebbero por-
porti economici e commerciali con Teheran senza incorrere         tare a un “cambiamento nel comportamento” iraniano -
nelle misure punitive statunitensi.                               sembra esserci in realtà l’obiettivo di arrivare a un cambio
In agosto sono stati approvati l’aggiornamento del Rego-          di regime. L’amministrazione Trump sembra scommettere
lamento di blocco (Regolamento 2271/96), che impedisce            sulla pressione dal basso sul regime, che aumenterà quan-
ai soggetti europei di adeguarsi alle sanzioni secondarie         do si intensificheranno le conseguenze negative sull’eco-
statunitensi, e l’estensione del mandato della Banca euro-        nomia iraniana della reintroduzione delle sanzioni.
pea per gli investimenti (BEI), alla quale è stato accordato      La situazione economica è già in netto peggioramento, e
il potere di fornire garanzie sulle attività finanziarie con      per i prossimi due anni le stime prevedono una recessione,
l’Iran, in modo da sostenere gli investimenti europei - so-       accompagnata da un aumento dell’inflazione e un’ulterio-
prattutto di piccole e medie imprese - nel paese. Come si         re svalutazione del valore del rial. In questo senso, esisto-
evidenzia in questo commentary, però, in entrambi i casi si       no molti dubbi circa il fatto che le sanzioni colpiscano il lo-
tratta di strumenti dall’alto valore politico ma dalla scarsa     ro vero target, ovvero le Guardie della rivoluzione (IRGC) e
utilità all’atto pratico: essi rischiano di essere delle armi     le entità economiche a esse legate. Nel 2017, il budget to-
spuntate di fronte all’intransigenza statunitense nel non         tale per difesa e sicurezza è stato di 16 miliardi di dollari,
voler concedere agli alleati alcuno spazio di azione per          di cui circa 8 miliardi per l’IRGC, che può contare anche
continuare a fare affari con l’Iran.                              sulle rendite derivanti da attività economiche in diversi set-
Lo scorso settembre, a margine dell’Assemblea Generale            tori dell’economia iraniana. Non si tratta di numeri molto
delle Nazioni Unite, l’Alto rappresentante Ue per gli Affari      elevati, e occorre ricordare che anche nel precedente pe-
esteri e la Politica di sicurezza Federica Mogherini ha an-       riodo di sanzioni internazionali l’IRGC è stata in grado di
nunciato la creazione di uno “Special Purpose Vehicle”            sostenere le proprie attività sui diversi scenari di guerra
(SPV), ovvero un meccanismo legale in grado di supporta-          della regione: dal sostegno ad Assad in Siria al finanzia-
re e processare i pagamenti da e verso l’Iran, senza espor-       mento delle milizie in Iraq, dal sostegno agli Houthi in Ye-
re le aziende europee al rischio delle ripercussioni statuni-     men (di cui non si conosce però la reale portata) a quello a
tensi. L’SPV dovrebbe rendere possibile processare i paga-        Hezbollah in Libano. Come scrive Colin H. Kahl su Foreign
menti relativi tanto alle importazioni quanto alle esporta-       Affairs, l’amministrazione Trump sembra ignorare il fatto
zioni iraniane, petrolio compreso. Il meccanismo di funzio-       che il successo delle operazioni iraniane all’estero negli ul-
namento sarebbe quello della permuta: per esempio, l’in-          timi anni è dovuto più alle opportunità apertesi in seguito
vio di petrolio iraniano a società francesi, che permette-        al dilagare del caos e dell’instabilità regionale che non a
rebbe a Teheran di accumulare credito da impiegare poi            ingenti risorse finanziarie. Senza contare il fatto che il ri-
per pagare altre società europee per beni importati in Iran.      pristino delle sanzioni porterà - come nel precedente pe-
In questo modo, non vi sarebbe transito fisico di moneta          riodo - allo sviluppo di forme di economia illegale, alimen-

20 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2019
tando quel mercato nero di cui a beneficiare è proprio           da di cauta apertura e riforme per la quale era stato eletto.
l’IRGC.                                                          Alle prossime elezioni presidenziali, nel 2021, a essere elet-
Piuttosto, a subire le conseguenze delle sanzioni sarà so-       to potrebbe dunque essere un esponente della fazione ul-
prattutto la popolazione. Oltre agli evidenti effetti penaliz-   tra-radicale, che già in questi mesi sta incolpando l’ammi-
zanti dell’imminente aumento del costo della vita, si se-        nistrazione Rouhani del peggioramento della situazione
gnalano già in questi mesi alcune difficoltà nel mantenere       economica, cercando dunque di sfruttare le azioni USA a
aperti i canali per il commercio di beni umanitari. Sebbene      proprio favore. Al contempo, però, si segnala un inasprirsi
esistano delle esenzioni per i beni del settore medicale e       della retorica, con un invito al rafforzamento delle forze di
altre categorie afferenti al commercio umanitario, si regi-      sicurezza e della propria proiezione regionale: tradotto, un
stra una riluttanza da parte delle banche europee a finan-       maggiore sostegno alle attività all’estero dell’IRGC.
ziare tali transazioni, soprattutto dopo che il 16 ottobre       Le conseguenze della nuova politica USA di massima pres-
2018 il dipartimento del Tesoro USA ha annunciato nuove          sione sull’Iran, dunque, rischiano di essere il peggioramen-
sanzioni contro 20 aziende e istituzioni finanziarie iraniane    to delle condizioni di vita della popolazione - nei confronti
tra cui la Parsian Bank, attraverso la quale transitava la       della quale tuttavia Trump continua a esprimere ostentata-
maggior parte degli scambi con l’UE, inclusi quelli in ambi-     mente i propri sentimenti di vicinanza -, l’emarginazione
to umanitario.                                                   della fazione politica dei “moderati” riconducibile al presi-
Il netto peggioramento della situazione economica che si         dente Rouhani e la riascesa degli ultraradicali, e il rafforza-
prepara nei prossimi mesi, unito allo svuotamento di signi-      mento degli apparati di sicurezza, con l’intensificazione
ficato dell’accordo sul nucleare che potrebbe portare a un       delle operazioni militari all’estero.●
suo collasso, produrranno effetti anche sull’amministrazio-
ne Rouhani. Già estremamente indebolito, il presidente                                      Annalisa Perteghella è ISPI Research Fellow - Iran Desk
difficilmente godrà in questi rimanenti tre anni di mandato              Si ringrazia ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale per aver
del capitale politico necessario a implementare quell’agen-          concesso la riproduzione di questo articolo, pubblicato su www.ispionline.it

                                                                                                Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2019          21
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