INSEGNAMENTO DI TECNICA DEI TRASPORTI TERRESTRI, MARITTIMI E AEREI - Università di Pisa
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Scuola di Ingegneria - Università di Pisa Corso di Laurea Magistrale in “Ingegneria delle Infrastrutture Civili e dell’Ambiente” Anno Accademico: 2020/21 INSEGNAMENTO DI TECNICA DEI TRASPORTI TERRESTRI, MARITTIMI E AEREI Docente: Marino Lupi MECCANICA DELLA LOCOMOZIONE - GLI ORGANI DI ROTOLAMENTO – L’ADERENZA - RESISTENZE AL MOTO NEI VEICOLI TERRESTRI
Funzioni delle ruote: - supportare il peso del veicolo. - fornire sforzi longitudinali di trazione e di frenatura. - fornire adeguate forze trasversali per il controllo della traiettoria del veicolo: - Guida libera: la stabilità in curva è assicurata dall’aderenza trasversale: caso del pneumatico stradale. - Guida vincolata: la stabilità in curva è assicurata dall’azione della via sulla ruota (in particolare sul bordino della ruota): caso della ruota ferroviaria. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Ruota ferroviaria Le ruote ferroviarie possono essere: - Monoblocco (un solo pezzo fuso) La ruota ferroviaria ha una forma troncoconica - Biblocco: parte esterna, cerchione, + parte interna, corpo, unite attraverso procedimento di “calettamento”. Nel caso della biblocco, una volta consumato, posso cambiare solo 3 il cerchione Lupi (però Terrestri, M.,"Tecnica dei Trasporti ho il pericolo delScuola Marittimi e Aerei", cosiddetto “scalettamento”). di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Sala montata = asse ferroviario + 2 ruote (detto anche (“calettate” sull’asse) “assile”) Fusello: parte esterna dell’asse. Su i fuselli appoggia, tramite le sospensioni, la cassa del veicolo ferroviario. Bordino: elemento di guida laterale, su cui agisce l’”azione” della via (rotaia).
Fonte : Orlandi, Meccanica dei 2s= scartamento di trasporti, Pitagora, 1990. binario: distanza fra gli intradossi delle rotaie misurata 14 mm sotto il piano di rotolamento 2c= scartamento di bordino: distanza fra gli estradossi dei bordini misurata 10 mm sotto il piano di rotolamento scartamento “europeo” +5 mm 2s=1435 mm - 2 mm 2c =1416 mm ± 9 mm 2s – 2c ≈ 19mm Scartamenti diversi in Europa: Spagna e Portogallo: 1676 mm (però la nuova rete ad alta velocità spagnola ha scartamento “europeo”); 5 Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21. Finlandia e Russia: 1524 mm.
Le ruote ferroviarie hanno una forma troncoconica per evitare (limitare) gli strisciamenti. e : spostamento trasversale dell’asse ferroviario in curva ro : raggio mediano della ruota Raggi di rotolamento: Locomozione,Patron, Bologna, 1980. Fonte: Stagni E., Meccanica della 1 r1 = r0 − e ruota interna 20 1 r2 = r0 + e ruota esterna 20 Curva di Raggio planimetrico R in asse: la ruota esterna fa una curva di raggio (R+s); la ruota interna fa una curva di raggio (R-s). Le ruote fanno però lo stesso numero di giri (sala montata: le ruote sono collegate rigidamente fra loro).
Percorso ruota esterna (R + s)ϕ = 2π nr2 in assenza di scorrimenti Percorso ruota interna: (R − s)ϕ = 2π nr1 in assenza di scorrimenti ϕ : angolo al centro dell’arco di circonferenza percorso. n: numero di giri dell’asse ferroviario. ( R + s ) r2 (R + s ) r0 + e tgα = = ( R − s ) r1 (R − s ) r0 − e tgα (R + s ) (r0 − e tgα ) = (R − s ) (r0 + e tgα ) dopo passaggi 2Re tgα = 2 sr0
2 sr0 R= 2e tgα emax = 25 mm infatti: 2 emax ≈ 19 + 30 ≈ 50mm 2 s − 2 c allargamento massimo nelle curve strette 2 sr0 1,5 × 0,5 Rmin = ≈ = 300 m Valore minimo del raggio per 2emax tgα 50 1 il quale non si hanno 1000 20 strisciamenti (2s=1435mm ∼ 1,5 m) In realtà la forma troncoconica limita gli strisciamenti, ma non li elimina. allargamento in curva FS suggeriscono 30mm 300 m 485 m R
Sede ferroviaria scartamento intervia (linea 2,12 mt V
Apparecchi di deviazione Dispositivi di armamento che consentono di variare la direzione del moto (consentono la formazione di itinerari). L controrotaia sx tallone/cerniera traversa limite (212) controago sx sx ago tirante aghi dx cuore controago dx α R tgα R [m] L [m] V [Km/h] 0,1200 170 25 30 controrotaia dx 0,0740 400 39 60 0,0550 1.200 69 100 0,0340 3.000 109 160 0,0150 4.000 208 200 Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Rotaia “Vignole” Forma tipo doppio t perché resiste meglio agli sforzi di flessione. ≈ Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Sovrastruttura ferroviaria E’ costituita dalle rotaie + traverse + organi di attacco (armamento) + massicciata (“ballast”) . Le traverse sono “annegate” nella massicciata. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Funzioni della massicciata 1) Distribuire i carichi: in modo che le tensioni non superino la portanza del terreno del rilevato. ≈ 22 t f (peso per asse delle locomotive elettriche ≈ 45° moderne) 2) Mantenere la geometria del binario: a tal fine le traverse sono “annegate” nel ballast. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
3) Fornire un appoggio elastico per il binario: la massicciata è formata da materiale quasi monogranualre ( 3 ÷ 6 cm ) in modo tale che vi siano molti vuoti. 4) Mantenere asciutte le traverse (quando erano in legno). Le traverse hanno la funzione di collegare fra loro le rotaie, mantenendo lo scartamento di binario. Esse inoltre hanno la funzione di “distribuire”, alla massicciata in cui sono affogate, le forze “provenienti” dai veicoli. Le traverse, una volta, erano in Fonte: Malavasi, in Cantarella, 2001 legno: ottimo materiale elastico e leggero,60 ÷ 80 KgF , ma facile a deteriorarsi a causa dell’acqua. Inoltre per potere durare circa 20 anni, generalmente, le traverse dovevano essere trattato con 14 procedimenti tossici e inquinanti.
Le traverse in legno sono in disuso sulle linee FS (rimango, attualmente, solo su linee, o binari, scarsamente utilizzati). Da qualche decennio ormai sulle linee FS vengono utilizzate traverse in cemento armato precompresso: resistono molto di più nel tempo, ma sono più pesanti, 220-350 KgF ,essendo più pesanti sono più costose da trasportare (rispetto a quelle in legno). Inoltre l’utilizzo di traverse in cemento armato precompresso, (insieme al primo attacco “indiretto” fra traversa e rotaia) ha permesso la realizzazione di lunghe rotaie saldate (rotaie saldate da stazione a stazione). Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
In passato le escursioni termiche delle rotaie si “trasformavano” in deformazioni, e quindi vi era bisogno di una luce, fra un tratto di rotaia ed il successivo, che costituiva una ”discontinuità” nell’appoggio. Con le lunghe rotaie saldate non si ha discontinuità nell’appoggio. Le escursioni termiche si “trasformano” in tensioni. Si ha bisogno però che le rotaie siano saldamente ancorate alla massicciata: traverse in cemento armato precompresso + attacco rotaie-traverse adeguato. L’interasse fra due traverse parallele è mediamente 0,60 m. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Inoltre per realizzare una maggiore aderenza le rotaie sono montate inclinate sul piano di appoggio di 1/20: in modo da avere una maggiore superficie di contatto fra rotaia e ruota ferroviaria (ricordiamo che la ruota ferroviaria ha una forma troncoconica con inclinazione 1/20). Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Tipologia di attacchi rotaia- traversa Posa diretta – Attacco diretto Posa diretta: fra rotaia e traversa si ha un contatto diretto Posa indiretta: fra rotaia e traversa è interposta una “piastra”. Attacco diretto: anche se Posa indiretta – Attacco diretto esiste una piastra interposta fra rotaia e traversa, la rotaia è collegata, tramite gli organi di attacco (caviglie in figura), direttamente 18 alla traversa.
Posa indiretta – Attacco indiretto Nell’attacco indiretto esiste sempre una piastra interposta fra rotaia e traversa (la posa è sempre indiretta). La rotaia è fissata, tramite degli organi di attacco (chiavarde in figura), alla piastra interposta fra rotaia e traversa la quale è a sua volta collegata con la traversa con organi di attacco distinti dai precedenti (caviglie in figura). Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Primo tipo di attacco indiretto (“rigido”) Attacco Attacco Pandrol indiretto (è un elastico attacco diretto elastico) In questi due casi l’inclinazione del piano di posa è realizzata direttamente Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", sulla Fac.traversina Ingegneria Univ. di Pisa, A.A. 2011-12
Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
(attacco diretto) Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Attacco Norfast (attacco indiretto) Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Ruota stradale Ha le stesse funzioni di quella ferroviaria. In aggiunta ha la funzione di diminuire le “asperità” della via. Nel pneumatico stradale si individuano tre parti: - Carcassa - Battistrada - Fianchi 24
Fonte: Stagni E., Meccanica della Locomozione,Patron, Bologna, 1980, pag.56. Ruota stradale = pneumatico + disco (cerchio). Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Carcassa: è formata dalla sovrapposizione di tele impregnate di gomma; all’inizio le tele erano di cotone, poi sono stati utilizzati materiali sintetici. Pneumatico di struttura “convenzionale” (cord): orditura “incrociata”delle tele. Pneumatico con struttura radiale. Orditura delle tele di tipo radiale, da tallone a tallone, + cintura stabilizzatrice, ad orditura incrociata, in corrispondenza del battistrada (il tallone è la parte terminale della carcassa del pneumatico).
Pneumatico radiale Pneumatico cord: resistenza Resistenza dei fianchi < resistenza costante in tutte le direzioni battistrada (rinforzato dalla cintura stabilizzatrice) Area di impronta maggiore (il pneumatico si “appoggia” di più sulla via): maggiore aderenza. Il pneumatico cord oggi è in disuso Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Modo di indicare le misure di un pneumatico: l’altezza del pneumatico è indicata in percentuale rispetto alla larghezza. La corda (larghezza del pneumatico) è indicata in cm o mm. Il diametro di calettamento è indicato in pollici. Pneumatico radiale http://www.oponeo.it/articoli/data-di-fabbricazione-dello- pneumatici,(gennaio 2014) pneumatico-e-altre-marcature-sugli-pneumatici,(gennaio Fonte: http://www.oponeo.it/articoli/data Codice di velocità max di impiego (H: Larghezza del pneumatico: 195 mm 210 km/h) Altezza del pneumatico: 0,65· 195 = 127 mm Diametro di calettamento in pollici = 15 · 2,54= 38,1 cm Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Attualmente c’è la tendenza a realizzare pneumatici sempre più “bassi”. I pneumatici attuali sono senza camera d’aria (“tubeless”). Sono più semplici e più sicuri. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
ADERENZA Fonte: Ferrari P., Giannini F., Geometria e Progetto di Caso di coppia di ruote motrici. Strade,, ISEDI. , 1991 M = M m − M r (momento motore al “netto” del momento resistente) R: - resistenza al rotolamento sulle ruote portanti - resistenza dell’aria - eventuale resistenza dovuta alla pendenza dv - eventuale resistenza di inerzia ( M e ) dt P : peso sull’asse motore.
A: forza di aderenza, azione della via sulla ruote, agisce in C (nel caso di ruote motrici ha la direzione del moto). A < Fa Valore limite della forza di aderenza L’insieme delle due ruote si comporta come un corpo vincolato in O e C. Se si applica, all’asse motore, un momento motore M m gradatamente crescente. Si possono verificare tre casi ( M = M m − M r ) : 1° caso M M La ruote rimangono in equilibrio
2° caso R ≤ Fa Aumentando M m viene prima superato il vincolo in O M La ruote avanzano, ruotando intorno R< ≤ Fa a C (punto di istantanea rotazione) che r cambia continuamente. Ho un moto di rotolamento ed il veicolo avanza. 3° caso R > Fa Aumentando M m viene prima superato il vincolo in C M Le ruote “slittano” (girano intorno ad > Fa r O senza avanzare). Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Quanto visto mette in evidenza che, affinché si abbia il moto, è importante che l’aderenza A (il suo limite Fa ) sia grande (in Fonte: Ferrari P., Giannini F., Geometria e Progetto di particolare è strettamente necessario che sia superiore alle resistenze). Caso di ruote r portanti T : sforzo di trazione, Strade,, ISEDI. , 1991 agente sull’asse trasmesso dalle ruote motrici attraverso il telaio del veicolo. Mr A : forza di aderenza (in questo caso ha Condizione per avere moto di Mr direzione contraria al ≤ Fa rotolamento (praticamente moto). r sempre verificata dato il basso valore di M ). Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ.rdi Pisa, A.A. 2020-21.
Caso di ruote frenate (aggiungo un forte momento, frenante, al momento resistente) Fonte: Ferrari P., Giannini F., Geometria e Progetto di Per non avere il blocco delle r ruote deve risultare: dv Mr + M f Me ≤ Fa dt r Strade,, ISEDI. , 1991 “pattinamento”: la ruota avanza strisciando. Se si bloccano le ruote ho un aumento dello spazio di frenatura in quanto invece di avere Fa (forza di aderenza) ho F ′ forza di attrito radente che è minore. Inoltre: - caso stradale ho il pericolo di sbandamento (la direzione intersezione piano di rotazione della ruota con la superficie stradale non è più la direzione di minima resistenza). - caso ferroviario ho il danneggiamento del cerchione 34 della ruote.
Quanto detto mette in evidenza l’importanza che, nei rapporti fra via e veicolo, assume la reazione A, detta aderenza, ed il suo limite Fa (detto, molto spesso, anche esso semplicemente “aderenza”) , sia per assicurare il moto di traslazione del veicolo, sia per garantire la sicurezza durante la fase di frenatura . Peso aderente Fa = f a Pa Coefficiente di aderenza Nel caso di ruote motrici la maggior parte del peso grava sull’asse motore. Spesso: 2 Pa ≈ P (per esempio nel caso di un autobus) 3 Nel caso di fase di frenatura tutte le ruote di un veicolo frenano e perciò: Pa =P (dell’intero veicolo, per esempio treno). Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Fonte Vicuna G., Organizzazione e Tecnica Ferroviaria, CIFI, 1968. 2’B0’+2’B0’ 4 assi motori 8 motori elettrici 1’D’1’ E 428 “Aerodinamico” (1934):ultima locomotiva elettrica FS con assi portanti 1’c0’ c0’1’ (A1A) (A1A) 36
Locomotive elettriche moderne B’ B’ 4 assi motori , 4 motori elettrici E 444 “Tartaruga” (1970- 74): B0’ B0’ solo assi motori C0 ’ C0 ’ 37
Fonte: Piro e Vicuna., Il Materiale Rotabile Motore, CIFI, 2000. E 402B (Anni ‘90): solo assi motori B’ B’ 4 assi 2 motori elettrici B0’ B0’ motori C0 ’ C0 ’ 38
Il coefficiente di aderenza si può misurare sperimentalmente: andando a misurare la forza limite quando la ruota si sta bloccando . Locomozione,Patron, Bologna, 1980. Fonte: Stagni E., Meccanica della Caso ferroviario ÷ principalmente f a è f (velocità, natura e condizioni delle superfici a contatto) Caso stradale: 0,6 ÷ 0,8 ed oltre Ordine di grandezza (a bassa velocità) Caso ferroviario: 0,20 ÷ 0,35 Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Alcune osservazioni sul fenomeno dell’aderenza In realtà ho sempre una percentuale di scorrimento s Ruota motrice: “la n πD − L L ruota gira di più di s= = 1− quanto avanzi”. n πD n πD Ruota frenata: “la ruota avanza di più L − n πD n πD s= = 1− di quanto giri”. L L Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
La curva 1 è valida nel caso di ruota con battistrada marcato su strada rugosa. Ed anche nel caso ferroviario di ruota di acciaio su rotaia in acciaio.Però s0 è molto diverso nei due casi. Caso stradale: 0,15 ≤ s0 ≤ 0,20 Caso ferroviario: 0,02 ≤ s0 ≤ 0,03 1 Fa Coefficiente fa = di aderenza: Pa Fonte: Stagni, 1980 curva 1 La curva 2 è valida nel caso di ruota con battistrada liscio su pavimentazione scivolosa (si perde quasi subito l’andamento lineare). F2' fa = Curva 2 (si assume questo come Pa coefficiente di aderenza) F2
Valori pratici per il coefficiente di aderenza Caso ferroviario: formula di Müller (1927) f a , V =0 0,20 (0,25) rotaie umide fa = f a , V =0 1 + 0,01 V 0,35 (0,33) rotaie asciutte km/h Nel caso E’ la formula di Müller “estrapolata” ferroviario l’utilizzo del getto di sabbia permette di aumentare il coefficiente di aderenza ( in particolare in fase di trazione). Fonte: Kaller R. e Allenbach J., Traction Electrique, Presses Politechniques et Universitaries Romandes, Lausanne, 1995.
Caso stradale (a bassa velocità ≈ 20 km/h) valori indicativi. f a = 0,8 − 0,9 per superficie “rugosa, asciutta e pulita” f a = 0,7 − 0,8 per superfici “rugosa, bagnata e pulita” f a = 0,30 − 0,5 per superfici "bagnate sporche" ( prima pioggia) f a = 0,1 − 0,2 per superfici “unte” o ghiacciate Curve sperimentali, coefficiente di aderenza e di attrito radente in funzione della velocità Fonte: Stagni E., Meccanica della Locomozione, Patron, Bologna, 1980.
Formula di Lamm e Herring Ottenuta attraverso una regressione su numerosi dati sperimentali. V 2 V f a = 0,214 ⋅ ( ) − 0,640 ⋅ ( ) + 0,615 V in km/h 100 100 yi = β1 xi1 + β 2 xi 2 + β 3 xi 3 =1 Valida per superfici "bagnate sporche" ( prima pioggia). Dà valori simili alla curva 3 (Bouly) della slide precedente. La condizione di superficie "bagnata sporca" è quella che normalmente viene assunta in fase di progetto. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
RESISTENZE AL MOTO NEI VEICOLI TERRESTRI Affinché un veicolo si possa spostare per un tratto l è necessario compiere un lavoro L: Resistenze al moto L = R ⋅l Al rotolamento. Resistenze ordinarie (in rettilineo ed Dell’aria (del mezzo fluido in orizzontale) cui si muove il veicolo). Dovute alla pendenza. Resistenze accidentali Dovute alla curve. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Resistenze al rotolamento M r = Pδ • Ruota ferma: il diagramma delle pressioni di contatto è simmetrico. • Ruota in moto: il diagramma delle pressioni di contatto non è simmetrico; si ha una eccentricità δ . Fonte : Orlandi, Meccanica dei Trasporti, Pitagora, 1990. Si ha, di conseguenza, un momento resistente, Mr= H δ (=P δ), che si oppone al moto.
Inoltre: • Una ruota durante il moto varia continuamente la sua configurazione; i materiali che si deformano non sono perfettamente elastici: l’energia spesa per la deformazione viene solo in parte restituita. Si ha dissipazione di energia e quindi resistenza al moto. • Nell’area di contatto fra ruota e via vi sono sempre degli scorrimenti relativi come, per esempio, è stato osservato precedentemente a proposito del fenomeno dell’aderenza: questi provocano dissipazioni di energia e quindi resistenze al moto. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Inoltre nel caso ferroviario esiste una resistenza dovuta al moto di serpeggio Fonte: Malavasi, in Cantarella (a cura di) , “Introduzione alla Tecnica dei Trasporti e del Traffico con elementi di Economia dei Trasporti”, UTET, Torino., 2001 Serpeggio: movimento oscillatorio originato da eventuali spostamenti trasversali della sala che innescano (per la conicità dei cerchioni) traiettorie curve che tendono a portare il centro della sala verso il centro del binario. La sala, una volta centrata, tende a proseguire il suo moto provocando uno spostamento trasversale in senso opposto al precedente e innescando, in questo modo, un moto oscillatorio. Comunque esistono particolari ammortizzatori che mirano ad annullare il movimento di serpeggio (in particolare li hanno i veicoli ad alta velocità). Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Inoltre nel caso ferroviario non è trascurabile, rispetto alla coppia cinematica ruota-rotaia, la resistenza della coppia fusello- cuscinetto Fonte: Stagni E., Meccanica della Locomozione,Patron, Bologna, 1980. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Resistenza al rotolamento (caso di veicoli stradali) Formule (pratiche) per la determinazione delle resistenze specifiche al rotolamento. rr = 7,6 + 0,056 V ( N / kN ) Formula SAE (“Society of Automotive Engineers”). Km/h rr = 10 ÷ 12 + ( 4 ÷ 4,5) 10 −4 V 2 ( N / kN ) Formula quadratica. rr = 10 + 0,0625 V ( N / kN ) II formula lineare (fornisce però valori superiori a quella SAE e più vicini a quella “quadratica”). Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Resistenze specifiche al rotolamento a velocità di 50, 100 e 130 km/h. r (50) = 7,6 + 0,056 ⋅ 50 = 10,4 ( N / kN ) A) r (100) = 7,6 + 0,056 ⋅100 = 13,2 ( N / kN ) Formula SAE r (130) = 7,6 + 0,056 ⋅130 = 14,9 ( N / kN ) r (50) = 11 + 4,25 ⋅10 −4 (50) 2 = 12,06 (+16%) B) r (100) = 11 + 4,25 ⋅10 −4 (100) 2 = 15,25(+15,5%) Formula “quadratica” r (130) = 11 + 4,25 ⋅10 −4 (130) 2 = 18,18 (+22%) r (50) = 10 + 0,0625 ⋅ 50 = 13,125 II formula lineare (dà C) r (100) = 10 + 0,0625 ⋅100 = 16,25 risultati simili più alla r (130) = 10 + 0,0625 ⋅130 = 18,125 formula quadratica che non alla SAE) Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Autovettura: resistenza al rotolamento: 700 tara=11KN, 4 persone= 4x700N Ptot = 11 + 4 = 13,8 KN 1000 A) B) C) R (50) = 13,8 ⋅ 10,4 ≈ 144 N 166 N 181N R (100) = 13,8 ⋅ 13.2 ≈ 182 N 210 N 224 N R (130) = 13,8 ⋅ 14.9 ≈ 206 N 251N 250 N Autobus (12m) resistenza al rotolamento: 700 Tara: 110 KN; 80 passeggeri Ptot = 110 + 80 = 166 KN 1000 R (50) = 166 ⋅ 10,4 = 1726 N A) ( Comunque R (50) = 166 ⋅ 12,06 = 2002 N B) normalmente a pieno R (50) = 166 ⋅ 13,125 = 2179 N carico si considera, per C) un 12 metri, un peso di 19 t) Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Resistenza dell’aria (del mezzo) Cause: - Sovrappressione sulla superficie frontale del veicolo. - Depressione sulla superficie posteriore del veicolo. - Attrito dei filetti fluidi lungo le superfici laterali e lungo il sottocassa del veicolo. 1 Ra = Crδ S vr2 Formula cosiddetta “francese” ( Ra in N ). 2 Ra = C xδ S vr2 Formula cosiddetta “inglese ” (attenzione: il coefficiente di forma è la metà del precedente) Cr : coefficiente di forma. vr : in m/sec, è la velocità relativa fra veicolo e mezzo (aria). 3 δ : è la densità dell’aria e vale normalmente : 1,226 Kg m / m . 2 S : in m è la superficie frontale ( proiezione su un piano normale alla direzione del moto, della superficie del veicolo S investita dall’aria). Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Resistenza dell’aria – caso dei veicoli stradali Cr S (m 2 ) Autovetture 0,30 ÷ 0,40 1,5 ÷ 2,2 autovetture moderne 0,30 ÷036 Autobus 0,50 ÷ 0,60 6,5 ÷ 8 Autocarri 0,60 ÷ 0,80 7 ÷ 10 m2 Ra = 0,0473 Cr S Vr2 km / h N Esempio autovettura: S=1,7; Cr = 0,33 Resistenza dell’aria Resistenza al rotolamento Ra = 0,0473 ⋅ 0,33 ⋅ 1,7 ⋅ 50 2 = 66 N Rr (50) = 144 N Rr (50) = 166 N Ra = 0,0473 ⋅ 0,33 ⋅1,7 ⋅100 2 = 265 N Rr (100) = 182 N Rr (100) = 210 N Ra = 0,0473 ⋅ 0,33 ⋅ 1,7 ⋅ 1302 = 448N Rr (130) = 206 N Rr (130) = 251N Formula quadratica SAE
Resistenza al rotolamento dei veicoli ferroviari ordine di grandezza ≈ 2 N/KN (a bassa velocità) 120 ÷ 130 rr = (0,65 ÷ 0,70) + + 0,009V [N / kN ] p p: peso per asse [KN] V: velocità [Km/h] Esempio: E 402B + 15 carrozze (Intercity pesante) Materiale Rotabile Motore. CIFI, Roma. Fonte:Piro G. e Vicuna G (2000) Il Locomotiva E402B Carrozza UIC-Z1 di 2a classe 870 500 = 217,5 [KN ] ≈ = 125 [KN ] 4 4 Lupi M. :"Trasporti Ferroviari, Marittimi e Aerei" - Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno - A.A.2019-20 55
Il peso di una carrozza è indicato sulla fiancata della carrozza stessa Tara Peso totale Indicazione del peso Posti a sedere sulla fiancata di una carrozza. 125 rr = 0,675 + + 0,009 ⋅ 50 = 1,70 ( N / kN ) 217,5 125 rr = 0,675 + + 0,009 ⋅ 100 = 2,15 ( N / kN ) 217,5 125 rr = 0,675 + + 0,009 ⋅ 160 = 2,69 ( N / kN ) 217,5
125 rr (50) = 0,675 + + 0,009 ⋅ 50 = 2,12 ( N / kN ) 125 125 rr (100) = 0,675 + + 0,009 100 = 2,58 ( N / kN ) 125 125 rr (160) = 0,675 + + 0,009 160 = 3,12 ( N / kN ) 125 Rr (50) = 870 ⋅ 1,70 + 15 ⋅ 500 ⋅ 2,12 = 17739 N (1479 =8, 3%) Resistenza al 2,15 + 15 ⋅ 500 ⋅ 2,58 = 21220 N rotolamento Rr (50) = 870 ⋅ (1870 =8,8%) E402B + 15 carrozze Rr (50) = 870 ⋅ 2,69 + 15 ⋅ 500 ⋅ 3,12 = 25740 N ( 2340 =9 ,1%) Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Resistenza dell’aria – caso ferroviario m2 N Ra = 0,0473 Cr S Vr2 km / h Cr S (m 2 ) Locomotive elettriche 9 0,5 moderne Vecchie locomotive 0,7 9 elettriche Rotabili “sagomati” 0,40 ÷ 0,45 7−9 (elettromotrici, automotrici) Vetture passeggeri N (“Association of American R = 0,0716 V 2 a Railroads” ). (Vetture dietro ad una locomotiva) km/h
Ra (50) = 0,0473 ⋅ 0,5⋅ 9 ⋅ 50 2 + 15 ⋅ 0,0716 ⋅ 50 2 = 3217 N ( 532 =16 , 5%) Resistenza Ra (100) = 0,0473 ⋅ 0,5⋅ 9 ⋅100 2 + 15 ⋅ 0,0716 ⋅100 2 = 12869 N aria E402B ( 2129 =16 , 5%) + 15 carrozze Ra (160) = 0,0473 ⋅ 0,5⋅ 9 ⋅160 + 15 ⋅ 0,0716 ⋅160 = 32943 N 2 2 ( 5449 =16 , 5%) 0,0473 ⋅ 0,5 ⋅ 9 RaLocomotiva /(15 ⋅ Racorrozza ) = costante = 0,165 0,0473 ⋅ 0,5 ⋅ 9 + 15 ⋅ 0,0716 In un treno, dato la lunghezza del mezzo, la resistenza dell’aria è dovuta soprattutto all’attrito lungo le superfici laterali e lungo il sottocassa delle carrozze. Rr (50) = 870 ⋅1,70+ 15 ⋅ 500 ⋅ 2,12 = 17739 N Resistenza al (1479 =8, 3%) rotolamento E402B Rr (100) = 870 ⋅ 2,15+ 15 ⋅ 500 ⋅ 2,58 = 21220 N (1870 =8,8%) + 15 carrozze Rr (160) = 870 ⋅ 2,69+ 15 ⋅ 500 ⋅ 3,12 = 25740 N (calcolata ( 2340 =9 ,1%) precedentemente) Confronto fra il “peso” (percentuale) della locomotiva nelle due resistenze
Totalità delle resistenze ordinarie (approccio cosiddetto “analitico”) R0 (50) = 3217 + 17379 = 20596 N Resistenza totale R0 (100) = 12869 + 21220 = 34089 N ordinaria: R0 (160) = 32943 + 25740 = 58683N E402B + 15 carrozze Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Formule globali per le resistenze ordinarie r = a + bV + cV 2 ( N / KN ) Formula trinomia r = a + bV 2 ( N / KN ) Formula binomia Le formule esprimono le resistenze specifiche: quindi ipotizzano che le resistenze siano proporzionali al peso del veicolo. Nel caso della resistenza dell’aria, come è stato visto, questo non è in generale vero. Sono utilizzate soprattutto nel caso ferroviario: in questo caso la resistenza dell’aria è proporzionale alla lunghezza del veicolo (treno) e perciò, con buona approssimazione, al peso del veicolo. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Metodo per determinare, sperimentalmente, le resistenze Misuro la corrente assorbita: I. C’è una relazione che lega I alla coppia alle ruote C(I) C (I ) Coppia alle ruote T= R Raggio delle ruote dv Equazione generale del moto: T − R = M e dt Nel caso di moto uniforme: dv = 0 T = R dt Misurando T misuro R. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
R(Vi ) = r (Vi ) resistenza specifica misurata alla velocità Vi Ptreno 2 r (Vi ) = a + bVi + cVi ( N / KN ) yi = β1 xi1 + β 2 xi 2 + β 3 xi 3 1 equazione per ogni misura (T =1 misure) r (Vi ) = a + bVi 2 ( N / KN ) 1 equazione per ogni misura (T misure) yi = β1 xi1 + β 2 xi 2 =1 Modello di regressione lineare: TY×1 = TX ×K β+ e T ×1 K ×1 b = (X ' X ) X ' y −1 Estimatore dei minimi quadrati:
r Nel caso della formula • binomia: • • • • • • •• • • • r = aˆ + bˆV 2 • V2 Stimo l’intercetta ed il coefficiente angolare (con il metodo dei minimi quadrati). Sono state ottenute le seguenti formule: V 2 r = 2 + 2,8( ) Treni viaggiatori, materiale “normale”. 100 FS r = 2,5 + 3( V 2 Treni merci e locomotive isolate. ) 100 r = 1,9 + 2,6( V ) 2 Treni viaggiatori, materiale cosiddetto 100 “leggero”. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Più recentemente è stata suggerita la seguente formula (per materiale cosiddetto “moderno”) V 2 r = (1,25 ÷ 2) + (1,6 ÷ 2,5)( ) Treni viaggiatori (Vmax = 200 km / h) 100 Per tranvie, metropolitane con sagoma non aerodinamica è stata proposta la seguente formula (è un po’ antiquata): V 2 r = 2,5 + 4 ( ) V< 100km/h (elettromotrici e rimorchi). 100 Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Formule resistenze ordinarie per treni ad alta velocità ETR 500 sperimentale Fonte : Perticaroli,, Sistemi elettrici per i Trasporti, Casa (ETR Y di RFI) Editrice Ambrosiana, 2001. V 2 ra = 1 + 1,25( ) all’aperto ( N / KN ) 100 V 2 rg = 1 + 2,07( ) in galleria ( N / KN ) 100 Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Nel caso dei treni ad alta velocità la tendenza è quella di “tarare” una formula per le resistenze al moto per ciascun tipo di treno. ● TGV A (SNFC), massa a vuoto 444t, composizione: motrice + 10 rimorchiate + motrice . R = 2920 + 38,4V + 0,663V 2 ( N ) Fonte: La Tecnica professionale, n.10, 2001) . ● ICE (DB), massa a vuoto 456 t, composizione: motrice + 6 rimorchiate + motrice . R = 6710 + 32,23V + 0,594(V + 15) 2 ( N ) Fonte: La Tecnica professionale, n.10, 2001) . Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Carrozza dinamometrica Con la carrozza dinamometrica posso misurare le resistenze dei singoli (tipi di) veicoli isolati e delle locomotive isolate. Sforzo al gancio G2 dv = r (Vi ) Ho sempre T=R perché =0 Pvagoni dt Posso determinare la resistenza di ciò che viene trainato “dopo la carrozza dinamometrica”. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Posso determinare anche la resistenza dovuta alla sola locomotiva C (I ) Coppia alle ruote dv T= T=R perché =0 R dt Raggio delle ruote Resistenza dovuta alla sola locomotiva T (Vi ) − G1 = rL (Vi ) Plocomotiva Con un approccio di questo tipo è stata calibrata per esempio la formula: V 2 r = 2 + 5( ) Carri merci vecchio tipo 100 Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Vediamo, a proposito dei treni merci, delle formule più recenti Resistenza al rotolamento per carri merci e per locomotive (2016) R[ N ] = 6,5 ⋅ p + 80 ⋅ n + 0,046 ⋅V ⋅ p + 0,096 ⋅V 2 • p = peso [t] del carro merci (o della locomotiva) • n = numero di assi • V = velocità [km/h]. Fonte: F. Szanto, 2016. “Rolling resistance revisited”. Proceedings of the Conference Of Railway Excellence (CORE) 2016, Melbourne, 16-18 May 2016
Resistenza dell’aria per treni “intermodali” (treni che trasportano contenitori) (2008): ● Si utilizza la formula “usuale”: R = 0,0473 ∙ Cr ∙ S ∙ Vr2 ● Il valore di Cr ∙ S è dato dal prodotto di “Adjusted factor”per “Drag area” : Per metterla nella formula deve essere trasformata in m2
• k mi dice la “posizione” della locomotiva o del carro all’interno del treno: se k = 1 vuol dire che è “in testa” al treno • In caso di trazione singola, k = 1 si riferisce alla locomotiva e k = 2 è relativo al carro immediatamente successivo alla locomotiva. In caso di doppia trazione con due locomotive in testa, k = 1 è relativo alla prima locomotiva, k = 2 è relativo alla seconda locomotiva, e k = 3 al primo carro. Fonte: Y.C. Lai, C.P.L. Barkan, H. Onal, 2008. “Optimizing the aerodynamic efficiency of intermodal freight trains”. Transportation Research Part E, vol. 44, pp. 820–834.
Confronto numerico fra approccio “sintetico” ed “analitico” per il calcolo delle resistenze ordinarie. 50 2 r0 (50) = 2 + 2,8( ) = 2,7 ( N / KN ) 100 100 2 r0 (100) = 2 + 2,8( ) = 4,8 ( N / KN ) 100 160 2 r0 (160) = 2 + 2,8( ) = 9,17 ( N / KN ) 100 Resistenza totali R0 (50) = 8370 ⋅ 2,7 = 22599 N R0 (100) = 8370 ⋅ 4,8 = 40176 N ordinarie: E402B + 15 carrozze (87+15x50= R0 (160) = 8370 ⋅ 9,17 = 76753N 837 t). Approccio cosiddetto “sintetico” R0 (50) = 3217 + 17379 = 20596 N Resistenza totali ordinarie: E402B + 15 R0 (100) = 12869 + 21220 = 34089 N carrozze. Approccio R0 (160) = 32943 + 25740 = 58683N cosiddetto“analitico”. 73
Soprattutto alle alte velocità le cose non tornano molto! 50 2 r0 (50) = 1,625 + 2,05( ) = 2,14 ( N / KN ) 100 100 2 r0 (100) = 1,625 + 2,05( ) = 3,675 ( N / KN ) Formula “più moderna” 100 160 2 r0 (160) = 1,625 + 2,05( ) = 6,87 ( N / KN ) 100 Resistenza totali R0 (50) = 8370 ⋅ 2,14 = 17812 N ordinarie: E402B + 15 R0 (100) = 8370 ⋅ 3,68 = 30802 N carrozze (87+15x50= 837 t). Approccio “sintetico”, R0 (160) = 8370 ⋅ 6,87 = 57502 N con formula “moderna”. R0 (50) = 3217 + 17379 = 20596 N Resistenza totali ordinarie: E402B + 15 R0 (100) = 12869 + 21220 = 34089 N carrozze. Approccio R0 (160) = 32943 + 25740 = 58683N 74 “analitico”.
Resistenze addizionali – resistenza dovuta alla pendenza Componente della forza Fonte: Ferrari e Giannini, 1991 peso parallela al piano della via . Ri = Psenα ≈ Ptgα poiché α è “piccolo” ( Ri eP in N ) i‰ Ri = P se tgα = 0,03 i ‰ = 30 1000 Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Ri i‰ = Resistenza specifica in N/N P 1000 i‰ Resistenza specifica in N/KN ri = 1000 =i‰ 1000 La ri espressa in N/KN è data dal numero che esprime la pendenza in per mille. Se la pendenza della livelletta in percento è: i=1,25% , in per mille sarà: i=12,5 ‰ ri = 12,5 N / KN Valore considerato come i=15% ri = 150 N / KN limite per un veicolo da trasporto come un autobus in servizio urbano . Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Resistenze totali ordinarie Rordinarie (160) = 8370 ⋅ 6,87 = 57502 N (402B + 15 carrozze (87+15x50= 837 t. Approccio “sintetico”, con formula “moderna”) Se ho una livelletta del 18 ‰ : R pendenza = 8370 ⋅ 18 = 150660 N Le resistenze, dovute alla sola pendenza, su una livelletta del 18 ‰ sono quasi 3 volte le resistenze ordinarie a 160 km/h. Nel caso ferroviario la pendenza della linea influenza fortemente le prestazioni del veicolo e determina la massima massa trainabile da un mezzo di trazione. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Resistenze addizionali – resistenza dovuta alle curve • Parallelismo delle sale montate Non può esserci rotolamento puro per gli assi di uno stesso carrello: per poterlo avere dovrei avere una convergenza degli assi verso un solo punto, invece i due assi di un carrello sono paralleli fra loro e quindi non c’è possibilità di reciproci spostamenti angolari. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Vx Vy V Di conseguenza la velocità V ha una componete di rotolamento, Vx , secondo l’asse del carrello ed una componente di strisciamento, Vy , normale rispetto al piano della ruota, dovuta all’azione della forza H che agisce sul bordino della ruota che obbliga il veicolo a fare la curva. La componente di strisciamento Vy comporta un lavoro perduto per attrito nella zona di contatto fra cerchione e rotaia (H e Vy hanno la stessa direzione) Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
• Nell’area di contatto fra bordino e rotaia nasce una forza di attrito, (avente la direzione del bordino della ruota) come vedremo parlando del fenomeno dello svio. Poiché la velocità relativa fra bordino e rotaia nel punto di contatto non è nulla si ha anche per questo motivo un lavoro perduto. • La ruota esterna, come è stato visto, fa una curva di raggio R + s , quella interna una curva di raggio R − s . C’è l’”effetto differenziale”, dovuto alla forma troncoconica, che limita, ma non elimina, gli strisciamenti che comportano perdite di energia e quindi resistenze al moto. Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Formule pratiche per il calcolo della resistenza in curva nel caso ferroviario a rc = ( N / KN ) Formula di Von Rockl R−b R : raggio planimetrico, in m, della curva circolare Raggio della a b curva in m ≥ 350 650 55 350-250 650 65 250-150 650 30 750 Formula “francese” rc = ( N / KN ) per R > 350m R
Le FS hanno eseguite proprie sperimentazioni che hanno portato ai valori di resistenza specifica riportati in tabella. 1000 900 800 700 600 500 450 400 350 300 250 200 180 R in m 0,5 0,6 0,8 1 1,2 1,5 1,7 2,0 2,4 2,8 3,4 4,2 4,5 N/KN Confronto fra i valori FS e quelli della formula di Von Rockl
Altra formula che è stata proposta è : 650 rc = ( N / KN ) per R > 300m R-55 500 rc = ( N / KN ) per R < 300m R-55 Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Le linee (tratti di linea) di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) sono state classificate per gradi di prestazione che esprimono le resistenze dovute al tracciato (resistenze addizionali) lungo il tratto di linea considerato . Lupi M.,"Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2020-21.
Il grado 12 era utilizzato per le linee principali della rete cosiddetta “storica”. (Rete storica: linee precedenti alla costruzione della direttissima Roma – Firenze e alla costruzione delle recenti linee ad alta velocità: Roma-Napoli, Torino- Milano, Bologna-Milano, Firenze- Bologna). Per esempio la linea storica (direttissima) Bologna-Firenze (non la nuova linea ad alta velocità) fu progettata per grado di prestazione 12. Questo vuoleva dire (in base alla tabella su i gradi di prestazione) che le resistenze accidentali lungo la linea potevano essere al massimo pari a 12 N/KN. Se si progetta una livelletta al 10,8 per mille (1,08%) per la resistenza in curva “rimane”: N 12 − 10,8 = 1,2 KN Quindi, dalla tabella FS sulle resistenze, non si possono progettare (se si vuole mantenere il grado 12) curve planimetriche con raggio inferiore a 600m.
Il Grado di Prestazione, delle diverse tratte che compongono una linea ferroviaria, è dichiarato dal Gestore dell’Infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), in prospetti contenuti in documenti, specifici di ciascuna linea: cosiddetti Fascicoli Circolazione Linee.
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