Indice di sfruttamento fiscale 2020 - Documentazione

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Indice di sfruttamento fiscale 2020 - Documentazione
Dipartimento federale delle finanze DFF
                                              Amministrazione federale delle finanze AFF

Documentazione
Data:          28.11.2019

Indice di sfruttamento fiscale 2020
L’indice di sfruttamento fiscale mostra in che misura la forza economica fiscalmente sfruttabile
di un Cantone è gravata in media dai tributi fiscali. Il calcolo dell’indice mette in rapporto le
entrate fiscali effettive dei Cantoni e dei loro Comuni determinate in base alla statistica
finanziaria dell’AFF con il potenziale di risorse secondo la perequazione finanziaria nazionale.
Il potenziale di risorse rispecchia il potenziale economico dei contribuenti e di conseguenza la
forza economica dei Cantoni. L’indice deve quindi essere interpretato analogamente
all’aliquota fiscale, che in Svizzera è calcolata a livello nazionale.

I risultati in dettaglio

La figura 1 mostra lo sfruttamento fiscale del potenziale di risorse dei singoli Cantoni per il
2020, basato sulla media degli anni 2014–2016 Mediamente in Svizzera il 24,9 per cento del
potenziale di risorse dei Cantoni e dei Comuni è gravato da tributi fiscali.

Rispetto al 2019, l’ultimo anno di riferimento, in generale la classifica cantonale è cambiata di
poco. Nella Svizzera centrale, i Cantoni di Nidvaldo, Svitto e Zugo si situano ancora
chiaramente al di sotto della media nazionale. Con l’11,2 per cento, Zugo presenta il valore
più basso e, quindi, sfrutta circa solo la metà del suo potenziale di risorse rispetto a quello
della media di tutti i Cantoni. Lo sfruttamento fiscale è inferiore alla media svizzera anche in
Cantoni più grandi come quelli di Lucerna, Zurigo o Argovia.

Presentano lo sfruttamento fiscale più elevato diversi Cantoni della Svizzera occidentale,
ovvero Ginevra (ai vertici della classifica con il 33,7 %), Neuchâtel, Vaud, Giura, Berna e ora
anche Basilea Città. Negli ultimi sette periodi fiscali i summenzionati quattro Cantoni della
Svizzera occidentale e Berna hanno occupato i posti con i cinque indici più elevati. Per la prima
volta dall’inizio dei calcoli (anno di riferimento 2008) il valore di Basilea Citta (29,4 %) supera
quello di Berna (28,4 %). In tal modo Basilea Città guadagna due posizioni e occupa ora il
quinto posto nella classifica degli indici. Presenta la stessa progressione anche Neuchâtel,
che si attesta quindi al secondo posto dietro Ginevra (32,3 %).

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Anche nella parte centrale della classifica si osservano solo pochi cambiamenti. Lo
spostamento maggiore verso la cima della classifica è registrato dal Cantone Basilea
Campagna (3 posizioni), mentre Friburgo scende di due posizioni. L’indice di Basilea
Campagna aumenta leggermente di 0,2 punti percentuali, ma gli indici dei diretti vicini Grigioni,
Friburgo e Ticino presentano un incremento leggermente superiore (0,3–0,5 punti
percentuali), causando quindi i summenzionati spostamenti in classifica.

Figura 1: Sfruttamento fiscale del potenziale di risorse 2020 secondo Cantoni e in percento

Le variazioni degli indici alla base di questi spostamenti in classifica sono illustrate nella
figura 2. Rispetto al 2019, l’ultimo anno di riferimento, nella media nazionale lo
sfruttamento fiscale è rimasto invariato. Questa media risulta dalla somma dei tributi fiscali
cantonali e comunali divisa per il potenziale di risorse di tutto il Paese. In altre parole, la media
svizzera corrisponde alla somma degli indici cantonali, ponderati con la quota di ogni Cantone
sull’insieme del potenziale di risorse. Per questo motivo, l’indice del Cantone di Zurigo, ad
esempio, e la sua diminuzione di -0,1 punti percentuali, è più significativa per la media svizzera
della variazione dell’indice del Cantone di Appenzello Interno (-0,9 punti percentuali).
Nell’anno di riferimento 2020 il potenziale di risorse del Cantone di Zurigo costituisce circa un
quinto dell’insieme del potenziale di risorse di tutti i Cantoni, mentre quello di Appenzello
Interno ammonta allo 0,2 per cento.

Rispetto all’anno di riferimento 2019, nove Cantoni hanno ridotto il loro sfruttamento fiscale,
anche se per la maggior parte di loro si tratta solo di un calo marginale. Soltanto nel caso di
Appenzello Interno il calo è marcato (-0,9 punti percentuali). In 16 Cantoni lo sfruttamento del
potenziale di risorse è invece aumentato, soprattutto nei Cantoni di Neuchâtel, Basilea Città
(+1,6 punti percentuali ciascuno) e Sciaffusa (+1 punto percentuale).

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Figura 2: Variazioni dello sfruttamento fiscale 2019–2020 in punti percentuali

I motivi della variazione dello sfruttamento fiscale non sono evidenti a prima vista. Dato
che l’indice di sfruttamento fiscale rispecchia il rapporto tra entrate fiscali effettive e potenziale
di risorse, sono importanti sia le variazioni delle entrate fiscali che quelle del potenziale di
risorse. Se la crescita delle entrate fiscali di un Cantone è più alta dell’aumento del suo
potenziale di risorse, l’indice sale. Ciò vale anche quando entrambi i parametri diminuiscono e
se il calo delle entrate fiscali è inferiore a quello del potenziale di risorse. Al contrario, l’onere
fiscale di un Cantone diminuisce quando il suo potenziale di risorse aumenta in grande quantità
rispetto alle entrate fiscali effettive (oppure quando il calo delle sue entrate fiscali è più forte
della riduzione del suo potenziale di risorse). Il gettito fiscale dei Cantoni può presentare una
crescita più debole rispetto a quella del potenziale di risorse quando, ad esempio, l’aumento
del potenziale di risorse è riconducibile in prevalenza a basi fiscali il cui potenziale di
sfruttamento è meno elevato (nella maggior parte dei Cantoni si tratta ad es. delle imposte
sull’utile, con un potenziale inferiore a quello delle imposte sul reddito).

Nella figura 3 le variazioni dello sfruttamento fiscale di cui alla figura 2 sono suddivise in due
componenti, ovvero variazione delle entrate fiscali e variazione del potenziale di risorse. La
linea rossa tratteggiata separa i Cantoni che presentano un aumento del potenziale di risorse
maggiore rispetto alle entrate fiscali effettive e quindi un onere fiscale diminuito (la superficie
bianca a sinistra della linea tratteggiata) dai Cantoni con un indice elevato (la superficie grigia
a destra della linea tratteggiata), nei quali le entrate fiscali si sviluppano più rapidamente
rispetto al potenziale di risorse. Per quanto riguarda i punti sulla linea, ciò significa che le
variazioni delle entrate fiscali e dei potenziali di risorse sono in equilibrio e l’onere fiscale è
rimasto costante rispetto all’ultimo anno di riferimento. Nel 2020 questa situazione si verifica
nel Cantone di San Gallo e nella media nazionale.

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Figura 3: Componenti della variazione dello sfruttamento fiscale 2018–2019

La superficie bianca e quella grigia sono ripartite ciascuna in tre settori dall’asse orizzontale e
verticale (linee rosse continue). I Cantoni nel settore I presentano di conseguenza uno
sfruttamento fiscale più elevato, in quanto le loro entrate fiscali sono cresciute maggiormente
rispetto al loro potenziale di risorse. Tra questi rientrano tre Cantoni (Lucerna, Appenzello
Esterno e Vallese) il cui indice è aumentato solo lievemente, ma anche Sciaffusa che ha
registrato il terzo aumento in ordine di grandezza dello sfruttamento fiscale. Sono soprattutto
le imposte dirette delle persone giuridiche che nel 2015 e 2016 registrano un aumento
particolarmente importante (quasi 40 e quasi 60 %). Questo sviluppo si osserva sia nel bilancio
cantonale che presso la città di Sciaffusa. I fattori principali sono soprattutto un accumulo di
riscossioni posticipate relative ad anni precedenti come pure il buon andamento degli affari
delle maggiori imprese di Sciaffusa nel 2015 e 2016 1.

Colpisce anche la posizione di Svitto: sebbene il suo indice registri un aumento moderato
(0,5 punti percentuali), sia le sue entrate fiscali che il suo potenziale di risorse presentano i
tassi di crescita di gran lunga più elevati di tutti i Cantoni. Le entrate fiscali sono aumentate in
maniera straordinaria soprattutto nel 2015 e 2016 e nel 2015 è stato addirittura registrato
l’aumento maggiore (22,9 %) dal 1990. Questo sviluppo straordinario è riconducibile alla
revisione parziale della legislazione cantonale 2, posta in vigore al 1° gennaio 2015, e agli
aumenti del coefficiente d’imposta del 2015 e 2016. Nel 2016 si aggiunse un effetto una tantum
in ambito di entrate fiscali delle persone giuridiche 3. Anche la forte crescita del potenziale delle
risorse si spiega con gli sviluppi delle persone giuridiche nel 2016. In quest’anno l’utile
determinante delle imprese tassate secondo la procedura ordinaria raddoppia, provocando un
aumento dell’8 per cento del potenziale delle risorse.

1 Ad es. Cantone di Sciaffusa, rapporto di gestione 2016, S, C9 (in tedesco)
2 Ad es. l’introduzione di una tariffa cantonale per redditi elevati e aumento dell’imposta sulla sostanza
3 Cantone di Svitto, rapporto annuale 2016, pag. 29 (in tedesco)
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La lieve progressione dello sfruttamento fiscale nel Cantone di Obvaldo, l’unico nel settore II,
è dovuta a un calo del potenziale di risorse accompagnato da una crescita delle entrate fiscali.
A causa della diminuzione del reddito determinante delle persone fisiche nel 2014, il potenziale
delle risorse registra il secondo maggiore calo di tutti i Cantoni (-0,9 %). In tal modo l’indice di
Obvaldo aumenta per la prima volta di 0,4 punti percentuali dall’inizio dei calcoli. Nel 2008
Obvaldo sfruttava ancora il 26,8 per cento del suo potenziale delle risorse e si trovava a metà
classifica. Dal 2006 il Cantone della Svizzera centrale ha più volte diminuito le imposte sia per
le persone giuridiche che per le persone fisiche e il suo indice è sceso costantemente di circa
10 punti percentuali complessivi (16,1 % nel 2020). Da diversi anni Obvaldo occupa pertanto
la quarta posizione dopo Zugo, Svitto e Nidvaldo.

Il Cantone di Basilea Città si trova sulla linea che separa il settore I e il settore II. Unitamente
a Neuchâtel è il Cantone con l’incremento maggiore dell’indice di sfruttamento fiscale
(+1,6 punti percentuali). Questo sviluppo si spiega con una crescita relativamente elevata delle
entrate fiscali e un potenziale di risorse stagnante. L’aumento delle entrate fiscali è
relativamente elevato in tutti e tre gli anni di calcolo (tra circa il 5 e il 6 %), ma non dipende da
un aumento delle imposte bensì da effetti straordinari ed entrate da anni precedenti. Nel 2014
e il 2015 sono state soprattutto le persone fisiche il fattore determinante per questo sviluppo,
soprattutto a causa di delimitazioni elevate degli anni precedenti e di effetti straordinari in
ambito di imposta alla fonte. Anche nel 2016 è stato un accumulo di ricavi straordinari da più
anni precedenti – in questo caso presso le persone giuridiche – a causare il forte incremento
delle entrate fiscali.

Il secondo Cantone con l’aumento più marcato dell’indice è Neuchâtel, l’unico che ha registrato
perdite evidenti sia in ambito di entrate fiscali che di potenziale di risorse ed è quindi situato
nel settore III. A causa di cali in parte sensibili delle imposte dirette delle persone giuridiche
le entrate fiscali complessive diminuiscono in tutti e tre gli anni di calcolo. La flessione delle
imposte sull’utile è senza precedenti, soprattutto su un periodo così lungo. Quale Cantone
orientato all’esportazione, Neuchâtel è abituato a forti oscillazioni nell’imposizione delle
imprese. A seguito del calo nell’esportazione di orologi, ad esempio, nel 2003 (-31,5 %) e 2009
(-15,5 %) si sono registrate diminuzioni marcate. Tuttavia, allora si sono verificati movimenti di
recupero in tempi relativamente brevi. Per contro, nel periodo attuale al calo delle imposte
sull’utile pari a circa il 6 per cento nel 2014 sono seguiti due anni con flessioni ancora maggiori
di circa 24 per cento e 16,5 per cento. Ciò è causato da più fattori: da un lato, dopo la
soppressione del tasso di cambio minimo da parte della Banca nazionale svizzera (BNS) a
inizio 2015, l’industria orologiera ha nuovamente subito pesanti colpi nel 2015 e 2016. In questi
anni l’esportazione di orologi è diminuita rispettivamente di circa il 3 per cento 4 e quasi del
10 per cento 5. Dall’altro, nel 2011 Neuchâtel ha introdotto una riforma dell’imposizione delle
imprese in seguito alla quale nei cinque anni successivi (2012–2016) le aliquote d’imposta
sull’utile delle imprese sono state dimezzate.

Alla luce di quanto precede, non stupisce che nel periodo in esame abbia sofferto fortemente
anche il potenziale di risorse di Neuchâtel (-6,4 %). Pure in questo caso sono state le persone
giuridiche, in particolare le società con statuto speciale a registrare un sensibile calo degli utili
determinanti nel 2014 e 2015. A causa di questa evoluzione l’indice di sfruttamento fiscale di
Neuchâtel ha già perso quanto raggiunto tra il 2015 e il 2017 (dal 32,0 al 29,6 %) e attualmente
si situa leggermente sopra il livello record del 2015 (32,3 %).

4 Amministrazione federale delle dogane, Analisi del commercio estero 2015, pag. 4 (in tedesco e francese)
5 Amministrazione federale delle dogane, Analisi del commercio estero 2016, pag. 5 (in tedesco e francese)
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Nel settore IV, in cui nell’anno in rassegna non rientra alcun Cantone, le entrate fiscali
registrano un calo superiore a quello del potenziale di risorse, cosa che comporta un indice
più basso.

Il Cantone di Appenzello Interno si trova al limite del settore V. Con le entrate fiscali in leggero
calo il suo potenziale di risorse presenta il secondo maggiore aumento (+4,9 %). Quindi il suo
indice presenta il calo maggiore (-0,9 punti percentuali). All’evoluzione positiva del potenziale
delle risorse hanno contribuito sia le persone fisiche che le persone giuridiche, sia nel 2014
ma anche soprattutto nel 2015. La leggera flessione delle entrate fiscali è principalmente
riconducibile a un effetto straordinario in ambito di imposte sulle successioni e donazioni degli
anni precedenti, a un livello insolitamente elevato tra il 2009 e il 2013 e scese al livello abituale
nel 2014.

Rispetto all’ultimo anno di riferimento anche l’indice dei Cantoni del settore VI è in calo.
Aumentano sia le entrate fiscali sia il potenziale di risorse. Dato che l’incremento del potenziale
di risorse è maggiore, risulta una flessione dell’onere fiscale.

La figura 4 contrappone la variazione dello sfruttamento fiscale di cui alla figura 2 all’attuale
indice di risorse del 2020. In questo modo è possibile esaminare la relazione tra la forza
finanziaria e la variazione degli oneri fiscali.

Figura 4: Indice delle risorse 2020 e variazione degli oneri fiscali 2019–2020

Le linee rosse dividono il grafico in quattro settori. In alto a destra si trovano i Cantoni
finanziariamente forti che, rispetto al 2019, hanno aumentato il loro sfruttamento fiscale
(settore I). In basso a destra figurano i Cantoni finanziariamente forti che nel periodo in esame
hanno ridotto lo sfruttamento fiscale (settore II). Anche lo sfruttamento fiscale dei Cantoni nel
settore III è in calo, ma il loro potenziale di risorse è inferiore alla media svizzera. Infine, nel
settore IV ritroviamo Cantoni finanziariamente deboli con uno sfruttamento fiscale in
progressione dal 2019.

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Come mostra il grafico, nel periodo in esame sei Cantoni finanziariamente deboli hanno potuto
diminuire lo sfruttamento fiscale (settore III). Per Appenzello Interno il calo (quasi 1 punto
percentuale) è stato particolarmente netto. I rimanenti 13 Cantoni finanziariamente deboli
hanno sfruttato il loro sostrato fiscale in ugual misura (San Gallo) o in misura maggiore rispetto
all’ultimo anno di riferimento (settore IV). Tuttavia, nel complesso l’incremento è stato debole.
Anche per la maggior parte dei Cantoni finanziariamente forti i cambiamenti degli indici sono
minimi. Soltanto l’indice di Basilea Città ha registrato un aumento marcato (+1,6 punti
percentuali).

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Allegato

Concetto e valore informativo

L’indice di sfruttamento fiscale è stato sviluppato nell’ambito della perequazione finanziaria
nazionale e pubblicato per la prima volta nel mese di dicembre del 2009. Ai fini del calcolo di
questo indice le entrate fiscali effettive dei Cantoni e dei loro Comuni vengono messe in
rapporto con il potenziale di risorse, che rispecchia il potenziale sfruttabile fiscalmente, ossia
il sostrato fiscale del Cantone. Questo rapporto misura l’onere fiscale complessivo di un
determinato Cantone. Analogamente al potenziale di risorse della perequazione finanziaria
nazionale, anche l’indice di sfruttamento fiscale si riferisce al passato. In pratica, nel calcolo
per il 2020 confluiscono, da un lato, il valore medio delle entrate fiscali effettive del Cantone e
dei suoi Comuni conseguite negli anni 2014–2016 e, dall’altro, il potenziale di risorse risultato
dai calcoli per la perequazione finanziaria nazionale per il 2020.

Le entrate fiscali effettive dei Cantoni e dei Comuni vengono calcolate nel quadro della
statistica finanziaria dell’AFF. Esse comprendono tutte le entrate fiscali secondo il nuovo
Modello di presentazione dei conti armonizzato per i Cantoni e i Comuni MPCA2 (gruppo
specifico 40 entrate fiscali) previa deduzione delle perdite su debitori riguardanti le imposte
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(conto 3188). Oltre alle imposte dirette delle persone fisiche e giuridiche, nelle entrate fiscali
rientrano ad esempio anche le imposte sulla sostanza, le imposte sulle successioni e le
imposte di circolazione. Il potenziale di risorse per il 2020 corrisponde al valore medio della
base imponibile aggregata (BIA) considerata nel periodo 2014–2016. La BIA è un coefficiente
ottenuto dai redditi imponibili, dalla sostanza e dagli utili di un Cantone e costituisce quindi il
sostrato fiscale, ossia la forza economica sfruttabile fiscalmente in un Cantone.

L’indice di sfruttamento fiscale rispecchia l’onere fiscale complessivo in un Cantone. Esso
fornisce indicazioni sull’onere complessivo del potenziale di risorse e mostra quindi in che
misura le imposte dei Cantoni e dei Comuni gravano concretamente la forza economica dei
contribuenti sfruttabile fiscalmente (redditi, utili e aumento della sostanza) e che non è quindi
più a disposizione per il consumo privato. L’indice di sfruttamento fiscale deve pertanto essere
interpretato analogamente all’aliquota fiscale, che in Svizzera è calcolata a livello nazionale.
Questa aliquota corrisponde al rapporto tra le entrate fiscali effettive (compresi i contributi alle
assicurazioni sociali) e il prodotto interno lordo (PIL). Poiché per la sua natura misura la forza
economica fiscalmente sfruttabile di un Cantone, il potenziale di risorse ha una relazione
materiale con il PIL.

Cambiamenti nel sistema tributario cantonale rappresentano solo una parte dei fattori
d’influenza dell’indice di sfruttamento fiscale. Concretamente, una ripartizione differenziata del
reddito e della sostanza comporta, anche con tariffe fiscali identiche, indici diversi. Un’ulteriore
limitazione riguarda la separazione dei periodi contabili nel numeratore e nel denominatore
dell’indice di sfruttamento fiscale. A seconda della presentazione dei conti, le entrate fiscali e
il potenziale di risorse non coincidono con lo stesso esercizio, ovvero il potenziale di risorse
espone sempre i redditi e gli utili conseguiti nel periodo fiscale interessato (nella presente
pubblicazione si tratta degli anni 2014–2016), mentre le entrate fiscali indicano, a seconda
della presentazione dei conti, gli importi realmente incassati nel periodo 2014–2016, ma che
eventualmente rispecchiano in parte la realtà economica di anni precedenti. L’indice di

6
    Fino al 2013 nella statistica finanziaria le entrate fiscali figuravano al netto. In osservanza delle direttive nazionali e
    internazionali relative ai conti annuali, che raccomandano il principio dell’espressione al lordo per illustrare i ricavi e le spese,
    dalla pubblicazione del 29.8.2014 la statistica finanziaria presenta anche il gettito fiscale (gruppo specifico 40) al lordo. Di
    conseguenza, nella statistica finanziaria le perdite su debitori in ambito di imposte e di tributi a favore delle assicurazioni
    sociali sono contabilizzate nel conto 3188. Come usuale a livello internazionale, l’indice di sfruttamento fiscale e l’aliquota
    fiscale si basano sul concetto dell’apporto effettivo delle entrate fiscali. Il metodo di calcolo è stato dunque adeguato, per cui
    ai fini del calcolo dello sfruttamento fiscale le perdite su debitori in ambito di imposte sono dedotte dalle entrate fiscali (vedi i
    «dati di base»).
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sfruttamento fiscale costituisce quindi un’esauriente unità di misura dell’onere fiscale che non
consente però di trarre conclusioni inequivocabili sulle tariffe fiscali e sulle aliquote d’imposta.
Esso non può neppure essere impiegato come strumento per misurare in modo mirato il carico
fiscale di singoli soggetti economici.

Metodo di calcolo

Dapprima viene calcolato lo sfruttamento fiscale del potenziale di risorse per ogni singolo
Cantone e per la totalità dei Cantoni:

                                                    Entrate fiscali effettive
                       Sfruttamento fiscale =
                                                     Potenziale di risorse

In seguito, dal rapporto tra i valori cantonali dello sfruttamento fiscale e il valore dello
sfruttamento fiscale della totalità dei Cantoni si ottiene l’indice di sfruttamento:

                                                    Sfruttamento fiscale Cantone
     Indice di sfruttamento fiscale Cantone =                                             x 100
                                                Sfruttamento fiscale della totalità dei
                                                              Cantoni

L’indice della totalità dei Cantoni è pertanto pari a 100. I Cantoni che hanno uno sfruttamento
superiore a questo valore medio presentano un valore sopra a 100, mentre i Cantoni con uno
sfruttamento inferiore presentano un valore sotto a 100. A causa del metodo di calcolo
applicato, l’indice di sfruttamento fiscale non è paragonabile all’indice globale dell’onere fiscale
che l’AFC pubblicava in passato.

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