Entrate Tributarie Internazionali - Bollettino n. 112 - Dipartimento delle Finanze
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gennaio-aprile 2018 Entrate Tributarie Internazionali MEF Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento delle Finanze Direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali Ufficio III Via dei Normanni, 5 00184 Roma Email dpf.segreteriauef@finanze.it http://www.finanze.gov.it/ Tel. +39 06 93836170/1/2 Fax +39 06 50171830 Responsabile della pubblicazione: Francesca Faedda (Direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali) Analisi economico-fiscale a cura di: Giacomo Giannone (Direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali) Focus di approfondimento sulle misure fiscali nei principali Paesi UE a cura di: Germana Bottone (Direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali) Marzia Mascini (Direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali) Alessandro Rollo (Direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali) In copertina: Europe in foreground - Rappresentazione in acquerello di Pamela E. Greco Il download dei Bollettini è effettuabile presso il sito web del Dipartimento delle Finanze: http://www.finanze.gov.it/opencms/it/entrate-tributarie/entrate-tributarie-internazionali-/ 2
gennaio-aprile 2018 PREMESSA Il “Bollettino delle Entrate Tributarie Internazionali” contiene un’analisi comparata dell’andamen- to delle entrate tributarie in Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito e Spagna. La fonte delle informazioni è la serie di bollettini mensili pubblicati sui siti istituzionali delle Ammini- strazioni competenti dei paesi europei oggetto di analisi. I dati relativi a ciascun Paese, disomogenei per livello di dettaglio o di aggregazione, per classifi- cazione e struttura delle imposte, non sono oggetto della riclassificazione che sarebbe necessaria qualora si volessero effettuare confronti su valori assoluti o su specifiche fattispecie impositive. Obiettivo di questo report, infatti, è essenzialmente di fornire informazioni tempestive sui tassi tendenziali di variazione delle entrate tributarie erariali, in un arco temporale omogeneo per cia- scun paese oggetto di analisi. Il bollettino è strutturato in tre sezioni. Nella prima sezione si confrontano gli andamenti tendenziali del totale delle entrate e delle en- trate derivanti dall’imposta sul valore aggiunto nei vari paesi. Inoltre, per ognuno dei paesi, si os- serva il livello di gettito rilevato mensilmente. La seconda sezione è dedicata all’approfondimento delle riforme fiscali adottate in alcuni paesi dell’Unione Europea e al commento di alcuni indicatori internazionali di tassazione. In particolare, il presente report propone un focus sulle seguenti tematiche: cuneo fiscale e reddito disponibile delle famiglie. Nella terza sezione si traccia l’evoluzione del quadro economico dei paesi oggetto di osserva- zione attraverso l’andamento tendenziale di alcune variabili tra cui il PIL, il tasso di inflazione, il tas- so di disoccupazione, il livello dei consumi finali e della spesa pubblica, l’andamento della produ- zione industriale e la variazione dello stock di debito pubblico in rapporto al PIL. I dati sono ag- giornati con frequenza mensile o trimestrale sulla base dell’ultima release disponibile sul database di Eurostat. 3
gennaio-aprile 2018 INDICE I. ENTRATE TRIBUTARIE: ANALISI PER PAESE II.1 Totale entrate tributarie II.2 Entrate IVA II.3 Francia II.4 Germania II.5 Irlanda II.6 Italia II.7 Portogallo II.8 Regno Unito II.9 Spagna II. FOCUS SULLA POLITICA FISCALE NEI PAESI UE II.1 Cuneo fiscale e reddito disponibile delle famiglie III. INDICATORI MACROECONOMICI INTERNAZIONALI 4
gennaio-aprile 2018 ELENCO DELLE FONTI Indicatori macroeconomici Eurostat, Database, Quarterly national accounts Analisi tematica OECD, Taxing Wages 2018, Special feature: differences in the disposable incomes of households with and without children OECD, country submissions, OECD Economic Outlook Volume 2017 (No. 101) OECD, country submissions, OECD Economic Outlook Volume 2017 (No. 102) Analisi per Paese Ministère de l'Action et des Comptes publics, Documentation budgétaire Bundesministerium der Finanzen, Monatsbericht An Roinn Airgeadais, Finance Department, Exchequer Returns Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento delle Finanze, Entrate tributarie Ministério das Finanças e da Administraçào Pùblica, Direção-Geral do Orçamento, Execução Orçamental HM Treasury, Office for National Statistics, Public sector finances Administración General del Estado, Agenzia Tributaria, Recaudación tributaria 5
gennaio-aprile 2018 I. ENTRATE TRIBUTARIE: ANALISI PER PAESE I.1 Totale entrate tributarie Nei primi quattro mesi del 2018 l’andamento delle entrate tributarie presenta una significativa variabilità tra i Paesi, come già osservato nel corso del 2017. Aumenta il gettito tributario del Portogallo (+1,4%), anche se segna un rallentamento rispetto alla crescita media dell’ultimo trimestre (+7,6%). Positiva risulta la dinamica del gettito tributario Totale Entrate tributarie - in miliardi di euro della Spagna che registra ad aprile un aumento gennaio-aprile 2017 gennaio-aprile 2018 tendenziale del 4,6%. Spagna Per l’Irlanda si consolida la crescita delle entra- Regno Unito te tributarie (+4,5%) che mostra un tasso di va- Portogallo riazione tendenziale in linea con la media del Italia 2017. Irlanda Germania La Germania continua a mostrare una dinamica Francia favorevole delle entrate (+4%), seppure ad un 0 50 100 150 200 250 tasso leggermente al di sotto rispetto a quello Migliaia osservato lo scorso anno. In Italia il gettito tributario cresce del 2,8%, Entrate tributarie - variazione tendenziale % proseguendo il trend positivo osservato da gen- naio 2015. Spagna 4,6% Il Regno Unito registra una variazione positiva Irlanda 4,5% (+1,9%) evidenziando un rallentamento della di- Germania 4,0% namica osservata l’anno scorso. Italia 2,8% Regno Unito 1,9% In Francia il gettito segna una flessione tenden- Portogallo 1,4% ziale (-1,5%), in linea con la variazione osservata il -1,5%Francia mese scorso. -2,0% 0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 6
gennaio-aprile 2018 I.2 Entrate IVA Il gettito IVA nei primi quattro mesi del 2018 fa registrare: una crescita sostenuta per il Portogallo (+6,5%) e la Spagna (+4,5%); un incremento per la Germania (+1,9%), l’Irlan- Entrate IVA - in miliardi di euro da (+1,6%), l’Italia (+1,2%) e il Regno Unito gennaio-aprile 2017 gennaio-aprile 2018 (+0,6%); una sostanziale stabilità per la Francia (+0,1%). Spagna Regno Unito Analogamente agli andamenti registrati per il to- Portogallo tale del gettito tributario, forti disomogeneità tra i Italia vari Paesi si osservano anche in relazione all’anda- Irlanda mento dell’IVA: la forbice tra il lieve incremento re- Germania gistrato nella Francia (+0,1%) e la forte crescita os- Francia servata in Portogallo (+6,5%) è pari a 6,4 p.p.. 0 20 40 60 80 100 Migliaia In particolare, il Portogallo (+6,5%) mostra il tas- Entrate IVA - variazione tendenziale % so di crescita maggiore, consolidando la dinamica già positiva registrata nel 2017. Portogallo 6,5% In aumento anche le entrate IVA di Germania Spagna 4,5% (+1,9%), Italia (+1,2%), Irlanda (+1,6%) e Francia Germania 1,9% (+0,1%), seppure i tassi di crescita siano più conte- Irlanda 1,6% nuti rispetto alla media dello scorso anno. Italia 1,2% Il Regno Unito (+0,6%) mostra un incremento Regno Unito 0,6% tendenziale per la prima volta dopo un trimestre Francia 0,1% caratterizzato da costanti flessioni. 0,0% 1,0% 2,0% 3,0% 4,0% 5,0% 6,0% 7,0% I.3 Francia Le entrate tributarie, al netto dei rimborsi e degli Entrate tributarie, Francia - in mln di euro sgravi fiscali, mostrano una flessione di circa 1,5 mi- consuntivo 2017 preconsuntivo 2018 liardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-1,5%), nonostante le principali imposte, quali l’imposta sui redditi da lavoro (+2,2%), le im- 51.072 IVA poste sulle società (+11,6%) e l’IVA (+0,1%), regi- 51.109 strino risultati positivi. Tra le imposte indirette au- menta il gettito dell’accisa sui consumi dei prodotti TOT entrate tributarie 97.367 energetici di circa 90 milioni di euro rispetto al dato 95.896 osservato nel medesimo periodo del 2017 (+2,8%). 0 50000 100000 150000 7
gennaio-aprile 2018 I.4 Germania In Germania si registra un incremento delle en- Entrate tributarie, Germania - in mln di euro trate tributarie (al netto delle imposte locali) del consuntivo 2017 preconsuntivo 2018 4%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo risultato riflette l’andamento positivo dell’imposta sui salari (+6,1%), dell’imposta sulle 74.805 IVA società (+8,5%) e dell’imposta sul valore aggiunto 76.246 (+1,9%). Positiva anche la variazione del gettito de- rivante da altre imposte indirette come l’accisa sui TOT entrate tributarie 214.370 prodotti alcolici (+1%), l’imposta sui motoveicoli 223.037 (+1,6%) e l’imposta sulle assicurazioni (+3,6%). In flessione, al contrario, il gettito dell’imposta sull’e- 0 50000 100000 150000 200000 250000 nergia elettrica (-0,5%) e dell’imposta sul tabacco (- 12,2%). I.5 Irlanda Le entrate tributarie aumentano del 4,5% rispetto Entrate tributarie, Irlanda - in mln di euro allo stesso periodo del 2017, per effetto dell’anda- mento positivo del gettito derivante sia dalle impo- consuntivo 2017 preconsuntivo 2018 ste sui redditi delle persone fisiche (+5,8%) sia dall'imposta sulle società (+5,3%) sia dall’imposta 4.768 IVA sul valore aggiunto (+1,6%). Tra le altre imposte 4.844 indirette, le accise mostrano una flessione di 79 mi- lioni di euro (-4,5%); positivo invece l’andamento TOT entrate tributarie 14.104 dell’imposta di bollo (+112 milioni di euro, pari a 14.737 +38,6%). 0 5000 10000 15000 20000 I.6 Italia Si registra un incremento tendenziale del gettito Entrate tributarie, Italia - in mln di euro (+2,8%), per effetto dell’aumento sia delle imposte dirette (+2,9%) sia delle imposte indirette (+2,8%). consuntivo 2017 preconsuntivo 2018 In particolare, si segnala l’incremento del gettito dell’imposta sulle persone fisiche (+2,5%) e dell’im- 33.685 IVA posta sulle società (+18,5%). Aumenta il gettito 34.092 dell’IVA (+1,2%). Tra le altre imposte indirette si registra un incremento dell’imposta sul consumo TOT entrate tributarie 124.684 dei tabacchi (+1,5%), dell’imposta di bollo (+20%), 128.217 e dell’accisa sull’energia elettrica (+11,4%). Mostra un andamento negativo il gettito dell’accisa sui 0 50000 100000 150000 prodotti energetici (-1,6%). 8
gennaio-aprile 2018 I.7 Portogallo Il gettito tributario segna un incremento dell’1,4%, Entrate tributarie, Portogallo - in mln di euro per effetto dell’andamento positivo osservato per le consuntivo 2017 preconsuntivo 2018 entrate derivanti sia dall’imposta sui redditi delle so- cietà (+4,6%) sia dall’IVA (+6,5%). Negativo invece il gettito dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (- 4.889 IVA 8,5%). Le altre imposte indirette mostrano andamenti 5.207 positivi: l’imposta di bollo (+5,7%), le accise sui pro- TOT entrate dotti alcolici (+9,4%), le accise sul tabacco (+21,4%) tributarie 11.599 e sui prodotti petroliferi ed energetici (+3,4%). Nega- 11.759 tivo il gettito derivante dall’imposta sui veicoli (- 1,6%). 0 5000 10000 15000 I.8 Regno Unito Le entrate tributarie segnano un aumento rispetto Entrate tributarie, Regno Unito - in mln di sterline allo stesso periodo dello scorso anno (+1,9%), mo- consuntivo 2017 preconsuntivo 2018 strando un rallentamento della dinamica osservata negli ultimi due anni. Tale risultato riflette l’andamen- to positivo del gettito sia delle imposte dirette 45.501 IVA (+2,2%) sia delle imposte indirette (+1,9%). In parti- 45.754 colare si segnala un incremento del gettito dell’impo- sta sul valore aggiunto (+0,6%). TOT entrate tributarie 188.497 191.992 0 50000 100000 150000 200000 250000 I.9 Spagna Le entrate tributarie mostrano un incremento ten- Entrate tributarie, Spagna - in mln di euro denziale complessivo pari al 4,6%, dovuto alla cresci- consuntivo 2017 preconsuntivo 2018 ta del gettito sia delle imposte dirette (+4,6%) sia delle imposte indirette (+3,5%). In particolare si os- serva una crescita per l’imposta sulle persone fisiche 27.897 IVA (+6,4%) e una flessione significativa per l’imposta 29.149 sulle società (-22,8%). Positivo il risultato dell’IVA (+4,5%). Tra le altre imposte indirette si registra un TOT entrate tributarie 67.164 incremento del gettito delle imposte sugli idrocarburi 70.285 (+3,3%) e delle accise sulla birra (+7,9%). Mostra in- vece una variazione negativa il gettito delle imposte 0 20000 40000 60000 80000 speciali sul tabacco (-5,9%) e sui prodotti alcolici (- 9,8%). 9
gennaio-aprile 2018 II. FOCUS SULLA POLITICA FISCALE NEI PAESI UE II.1 Cuneo fiscale e reddito disponibile delle famiglie In questo paragrafo è presentata per alcuni paesi europei un’analisi della dinamica del carico fiscale sul lavoro dipendente sulla base del rapporto pubblicato ad aprile scorso dall’OECD (Organization for Economic Cooperation and Development), “Taxing Wages 2018”1. La pubblicazio- ne OECD presenta una serie di indicatori del carico fiscale complessivo (tributario e contributivo) gravante, in base alla normativa vigente nei diversi Paesi, su alcune figure tipo di lavoratore dipen- dente. Le figure tipo individuate assumono a riferimento la retribuzione media di un lavoratore di- pendente full-time e simulano il carico fiscale per diverse composizioni del nucleo familiare (soggetto single e coppia sposata, con e senza carichi familiari). Per gli anni d’imposta 2016 e 2017 la Fig. 1 mostra il livello della retribuzione media di un lavo- ratore dipendente nei paesi oggetto di esame nel presente bollettino (Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito e Spagna), nonché la variazione tendenziale osservata nel periodo. Per tutti i paesi si registra un incremento tendenziale della retribuzione media. Fig. 1 Retribuzione media (in moneta nazionale) e variazione tendenziale, 2016-2017 60.000 2,4% 50.000 1,8% 2,9% 40.000 2,6% 0,4% 30.000 0,3% 1,2% 20.000 10.000 0 France UK (1) Italy Portugal Germany Ireland Spain 2016 2017 Fonte: Elaborazione su dati OECD, country submissions, OECD Economic Outlook Volume 2017 (No. 102) (1) I valori per il Regno Unito sono espressi in sterline. 1 Taxing Wages 2018, Special feature: differences in the disposable incomes of households with and without children. 10
gennaio-aprile 2018 Più significativo risulta l’aumento della retribuzione media nel Regno Unito (+2,9%), Irlanda (+2,6%), Germania (+2,4%), Francia (+1,8%) e Portogallo (+1,2%); si osserva una lieve variazione positiva in Italia (+0,4%) e Spagna (+0,3%). Aggiungendo alla retribuzione media i contributi a carico del datore di lavoro si ottiene, per ogni figura tipo, una stima del costo del lavoro, che rappresenta l’ammontare totale che il datore di la- voro deve corrispondere a un dipendente. L’indicatore che verrà preso in considerazione nelle analisi seguenti è il Tax Wedge (cuneo fisca- le) calcolato come rapporto tra tutte le componenti del sistema tax-benefit che gravano su un lavo- ratore (imposta sul reddito, contributi a carico del dipendente, contributi a carico del datore di la- voro, assegni familiari) e il corrispondente costo del lavoro2: l’indicatore esprime la differenza, in percentuale, tra il costo del lavoro per l’impresa e il reddito netto del lavoratore (net take-home pay)3. La Fig. 2 confronta il cuneo fiscale osservato nel 2017 nei paesi oggetto di analisi, in percentuale del costo totale del lavoro. In particolare, il cuneo fiscale è espresso come differenza tra il costo totale del lavoro sostenuto dal datore di lavoro e la retribuzione netta percepita da un lavoratore single, senza figli, con un reddito pari al reddito medio. Fig. 2 Tax wedge in % del costo totale del lavoro - Single no ch 100 (% AW), 2017 OECD 13,5 8,2 14,2 Average Germany 16,0 17,4 16,3 Italy 16,5 7,2 24,0 France 11,0 10,6 26,0 Portugal 13,3 8,9 19,2 Spain 11,3 4,9 23,0 UK 12,6 8,5 9,8 Ireland 13,9 3,6 9,7 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 45,0 50,0 Income tax SSC Employee SSC Employer Fonte: Elaborazione su dati OECD, country submissions, OECD Economic Outlook Volume 2017 (No. 101) 2 Il costo del lavoro, a differenza della retribuzione lorda, comprende anche i contributi a carico del datore di lavoro. 3 Per garantire un’analisi omogenea, l’indicatore del carico fiscale sui lavoratori dipendenti calcolato dall’OECD per l’Italia non comprende la quota di tassa- zione attribuibile all’Irap sul costo del lavoro. 11
gennaio-aprile 2018 Il cuneo fiscale medio dei paesi OECD nel 2017 è stato pari al 35,9% del costo totale del lavoro. Nel confronto tra Paesi si osservano marcate differenze sia in termini di livello sia in termini di composizione del cuneo fiscale: con l’eccezione di Irlanda (27,2%) e Regno Unito (30,9%), tutti i paesi oggetto di analisi mo- strano un tax wedge superiore alla media OECD. In particolare, si segnalano valori più alti per Germania (49,7%), Italia (47,7%) e Francia (47,6%). Seguono Portogallo (41,4%) e Spagna (39,3%); considerando la composizione del tax wedge è possibile segnalare una tendenza generale in ordine a due aspetti: i) il peso maggiore dei contributi sociali rispetto all’imposta sul reddito, con l’eccezione dell’Irlanda; ii) la prevalenza dei contributi sociali a carico del datore di lavoro rispetto a quelli a carico del lavoratore, con l’eccezione della Germania. Il reddito disponibile dei contribuenti delle famiglie riflette l'effetto combinato delle imposte sui redditi personali, dei contributi pagati dal dipendente e dei trasferimenti in denaro dallo Stato. Il salario lordo di un lavoratore è infatti ridotto dalle imposte sul reddito delle persone fisiche e dai contributi versati per finanziare le prestazioni sanitarie, i sussidi di disoccupazione, le pensioni e gli altri strumenti assistenziali. L'ammontare delle imposte e dei contributi sociali, così come i trasferi- menti in denaro, variano in funzione della composizione familiare, della situazione lavorativa e del livello di reddito. Per misurare l’impatto del sistema fiscale sul reddito disponibile delle famiglie, l’OECD calcola l’aliquota media personale netta (net personal average tax rate, NPATR), definita come la somma dell’imposta sul reddito personale e dei contributi pagati dal lavoratore, al netto delle prestazioni in denaro, in percentuale della retribuzione lorda. Il complemento a uno dell’aliquota media perso- nale netta, invece, misura il reddito disponibile in percentuale della retribuzione lorda (1-NPATR)4. Questa sezione del bollettino prende in esame le differenze, osservate nel corso del 2016, nel reddito disponibile delle famiglie, con e senza figli. In particolare, vengono dapprima forniti gli in- dicatori NPATR per ciascuna famiglia tipo; successivamente viene proposta una disaggregazione di tali indicatori per evidenziare l’impatto differenziato della componente legata alla tassazione sul reddito personale o ai contributi pagati dal lavoratore o ancora ai trasferimenti in denaro. Le famiglie tipo considerate sono le seguenti: coppia sposata senza figli e salario pari al 100-67% del salario medio - Married, no ch, 100- 67 (% AW); coppia sposata con 2 figli e salario pari al 100-67% del salario medio - Married, 2 ch, 100-67 (% AW); lavoratore single senza figli e salario pari al 67% del salario medio - Single, no ch, 67 (% AW); lavoratore single con 2 figli e salario pari al 67% del salario medio - Single, 2 ch, 67 (% AW). 4 Reddito disponibile=retribuzione lorda*(1-NPATR). 12
gennaio-aprile 2018 Fig. 3 NPATR per famiglie con e senza figli, in % del salario lordo, 2016 Married, no ch, 100-67 (% AW) Single, no ch, 67 (% AW) Married, 2 ch, 100-67 (% AW) Single, 2 ch, 67 (% AW) OECD Average OECD Average Germany Germany France France Italy Italy Portugal Portugal UK UK Spain Spain Ireland Ireland 0% 10% 20% 30% 40% -40% -20% 0% 20% 40% Fonte: Elaborazione su dati OECD, Taxing Wages 2018 - © OECD 2018 Per ciascuno dei paesi oggetto di analisi, la Fig. 3 mostra gli indicatori NPATR calcolati per la coppia sposata (al 100% e al 67% della retribuzione media) e per il lavoratore single (al 67% della retribuzione media), con e senza figli. L’indicatore riflette l’effetto dell’imposta sul reddito persona- le, dei contributi pagati dal lavoratore e delle prestazioni in denaro, in percentuale della retribuzio- ne lorda. Per la coppia sposata con figli, il NPATR medio (tra i paesi OECD) risulta inferiore a quello della coppia senza figli. Inoltre, la coppia di coniugi al 100% e 67% della retribuzione media con 2 figli è soggetta a un'aliquota fiscale media personale del 19,3% rispetto al 23,8% riferita alla coppia con lo stesso livello di reddito senza figli. Anche nel resto dei paesi oggetto di analisi, si registra un NPATR inferiore per la coppia con figli rispetto al caso della coppia senza figli. La differenza tra il NPATR per il lavoratore single senza figli e il single con figli è ancora più mar- cata. Il lavoratore single con 2 figli ha un NPATR dell'1,4% della retribuzione lorda rispetto al 21,2% osservato per il lavoratore single senza figli. Il minore NPATR per il lavoratore single con figli è os- servato non solo in media ma anche per ciascun paese. 13
gennaio-aprile 2018 Sia nel caso di una coppia sposata sia nel caso di un lavoratore single, tutti i paesi considerati hanno aliquote NPATR più basse per i contribuenti con figli rispetto ai contribuenti senza figli. La presenza di aliquote medie inferiori per le famiglie con figli può essere legata a una minore inci- denza dell’imposta sul reddito personale o di minori contributi pagati dal lavoratore o di maggiori trasferimenti in denaro percepiti dalle famiglie con figli. La Fig. 4 presenta un confronto della diffe- renza nelle aliquote medie per la coppia sposata e per il lavoratore single, con e senza figli, con una disaggregazione utile a evidenziare la diversa incidenza dell’imposta sul reddito personale, dei contributi e dei trasferimenti in denaro sulla differenza totale. Fig. 4 Differenza disaggregata nei NPATR per famiglie con e senza figli, in % del salario lordo, 2016 Married couple Single worker OECD Average OECD Average Spain Spain UK UK Portugal Portugal Italy Italy France France Ireland Ireland Germany Germany -8 -6 -4 -2 0 2 -50 -40 -30 -20 -10 0 10 PIT SSC Cash transfer PIT SSC Cash transfer Fonte: Elaborazione su dati OECD, Taxing Wages 2018 - © OECD 2018 Per la coppia sposata con figli il NPATR medio OECD nel 2016 è stato più basso di circa 4,4 p.p. rispetto alla coppia senza figli (rispettivamente pari al 19,3% e al 23,8%). La differenza è principal- mente imputabile alle minori imposte personali sul reddito (1,7 p.p.) e ai maggiori trasferimenti in denaro (2,6 p.p.). 14
gennaio-aprile 2018 Per il lavoratore single con figli, il NPATR medio OECD è risultato più basso di circa 19,8 p.p. ri- spetto a quello del lavoratore senza figli (rispettivamente pari all'1,4% e al 21,2%). In media, la ridu- zione dei NPATR per questo tipo di famiglie riflette principalmente i maggiori trasferimenti in de- naro (13,6 p.p.), mentre è minore la rilevanza delle riduzioni dell’imposta sul reddito (6.0 p.p.). In relazione al livello del reddito disponibile delle famiglie (calcolato sottraendo alla retribuzione lorda l’imposta sul reddito personale e i contributi pagati dal lavoratore e aggiungendo i trasferi- menti in denaro), le Fig. 5 e 6 mostrano rispettivamente il livello di reddito disponibile in percen- tuale del salario medio per la coppia sposata e per il lavoratore single, con e senza figli. Fig. 5 Reddito disponibile pre e post tassazione, in % del salario medio, 2016 - Coppia sposata Married couple (167% of AW) 150% 125% 100% 75% 50% 25% 0% No children Children Fonte: Elaborazione su dati OECD, Taxing Wages 2018 - © OECD 2018 Considerando la media OECD, nel 2016, la coppia sposata senza figli con un salario lordo totale del 167% del salario medio, ha percepito un reddito disponibile pari al 127% del salario medio. Lo stesso indicatore calcolato per la coppia con 2 figli risulta pari al 135%. Tra i paesi oggetto di anali- si si osservano le seguenti dinamiche: reddito disponibile della coppia sposata, con e senza figli, inferiore alla media OECD per Ger- mania (104% e 115%), Italia (121% e 129%), Francia (120% e 129%) e Portogallo (125% e 132%); reddito disponibile della coppia sposata, con e senza figli, superiore alla media OECD per Re- gno Unito (131% e 135%), Spagna (135% e 138%) e Irlanda (140% e 150%). 15
gennaio-aprile 2018 Per il lavoratore single con salario lordo del 67% del salario medio, il reddito disponibile am- monta al 53% del salario medio per il lavoratore senza figli e al 66% per il lavoratore con 2 figli. Tra i paesi oggetto di analisi si osservano le seguenti dinamiche: reddito disponibile del lavoratore single, con e senza figli, inferiore alla media OECD per Ger- mania (44% e 55%), Portogallo (53% e 65%), Italia (52% e 66%) e Spagna (56% e 66%); reddito disponibile del lavoratore single, con e senza figli, superiore alla media OECD per Fran- cia (50% e 66%), Regno Unito (54% e 68%) e Irlanda (59% e 88%). Fig. 6 Reddito disponibile pre e post tassazione, in % del salario medio, 2016 - Lavoratore single Single worker (67% of AW) 100% 80% 60% 40% 20% 0% No children Children Fonte: Elaborazione su dati OECD, Taxing Wages 2018 - © OECD 2018 La Fig. 7 propone, per ciascuno dei paesi oggetti di analisi, l’aliquota media personale netta, NPATR, osservata nel 2000 e nel 2016, per la coppia sposata e per il lavoratore single, con e senza figli. 16
gennaio-aprile 2018 Fig. 7 NPATR nel 2000 e 2016 per la coppia sposata e il lavoratore single, con e senza figli NPATR nel 2000 e 2016 - Married couple - Germania NPATR nel 2000 e 2016 - Single worker - Germania 40% 38% 37% 35% 0,4 0,4 34% 31% 18% 18% 0,2 0,2 senza figli con 2 figli senza figli con 2 figli 0 0 2000 2016 2000 2016 NPATR nel 2000 e 2016 - Married couple - Francia NPATR nel 2000 e 2016 - Single worker - Francia 27% 28% 0,3 0,3 26% 25% 0,2 0,2 21% 23% 14% 0,1 0,1 1% senza figli con 2 figli senza figli con 2 figli 0 0 2000 2016 2000 2016 NPATR nel 2000 e 2016 - Married couple - Italia NPATR nel 2000 e 2016 - Single worker - Italia 27% 27% 0,3 0,3 24% 22% 0,2 25% 0,2 23% 0,1 0,1 5% 2% senza figli con 2 figli senza figli con 2 figli 0 0 2000 2016 2000 2016 NPATR nel 2000 e 2016 - Married couple - UK NPATR nel 2000 e 2016 - Single worker - UK 0,3 25% 22% 0,3 23% 19% 0,2 0,2 21% 8% 0,1 19% 0,1 -1% 0 0 -0,1 2000 2016 -0,1 2000 2016 senza figli con 2 figli senza figli con 2 figli NPATR nel 2000 e 2016 -Married couple - Portogallo NPATR nel 2000 e 2016 - Single worker - Portogallo 0,3 25% 0,3 20% 21% 17% 0,2 0,2 21% 9% 17% 0,1 0,1 3% senza figli con 2 figli senza figli con 2 figli 0 0 2000 2016 2000 2016 NPATR nel 2000 e 2016 - Married couple - Spagna NPATR nel 2000 e 2016 - Single worker - Spagna 18% 19% 0,2 0,2 17% 15% 0,15 0,15 17% 16% 0,1 0,1 7% 0,05 0,05 2% senza figli con 2 figli senza figli con 2 figli 0 0 2000 2016 2000 2016 NPATR nel 2000 e 2016 - Married couple - Irlanda NPATR nel 2000 e 2016 - Single worker - Irlanda 0,2 16% 0,2 11% 13% 16% 0,15 0 -9% 0,1 14% 2000 2016 10% -0,2 -32% 0,05 senza figli con 2 figli 0 -0,4 senza figli con 2 figli 2000 2016 17
gennaio-aprile 2018 III. INDICATORI MACROECONOMICI INTERNAZIONALI Al fine di presentare un quadro economico di riferimento per ciascuno dei Paesi considerati, in questo paragrafo viene presentato l’andamento tendenziale di alcune variabili tra cui il PIL, il tasso di inflazione, il tasso di disoccupazione, il livello dei consumi finali e della spesa pubblica, l’anda- mento della produzione industriale e la variazione dello stock di debito pubblico commisurato al PIL. I dati sono aggiornati all’ultima release disponibile sul database di Eurostat con diffusione mensile o trimestrale. La serie del PIL è costruita su base trimestrale in termini di variazione tendenziale del PIL nomi- nale. Per ogni Paese viene calcolato anche il tasso di variazione congiunturale annualizzato che in- dica il contributo di ciascun trimestre sull’andamento tendenziale. Il confronto tra i Paesi è effettuato sulla base dell’andamento degli indicatori macroeconomici più rilevanti. In particolare: -per il tasso di inflazione si considera il tasso annuale di variazione dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (HICP, Harmonised Indices of Consumer Prices). I dati sono aggiornati mensil- mente. - il tasso di disoccupazione è espresso in percentuale della popolazione attiva. I dati sono de- stagionalizzati e non corretti per gli effetti di calendario. L’aggiornamento è su base mensile. - la dinamica dei consumi è calcolata utilizzando i tassi di variazione tendenziale della spesa per consumi finali delle famiglie. I dati non sono né destagionalizzati né corretti per gli effetti di calen- dario e la variazione è calcolata su base trimestrale. - il tasso di variazione della produzione industriale è calcolato su base mensile ed esprime la variazione rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. I dati sono corretti per gli effetti di calendario e non destagionalizzati. Le attività considerate per il calcolo dell’indice (secondo la clas- sificazione delle attività economiche Ateco 2007) sono: l’attività estrattiva (B), le attività manifattu- riere (C) e l’attività di fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (D). - la spesa pubblica e lo stock di debito pubblico sono espresse in percentuale del PIL. I dati sulla spesa pubblica non sono né destagionalizzati né corretti per gli effetti di calendario e hanno una frequenza di aggiornamento su base trimestrale. I dati sul debito pubblico, invece, sono ag- giornati annualmente e si riferiscono al debito lordo consolidato della pubblica amministrazione nei paesi oggetto di analisi. 18
gennaio-aprile 2018 PIL - tasso di crescita %, EU28 PIL - tasso di crescita %, Germania ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale 3,5 4 3 3,5 3 2,5 2,5 2 2 1,5 1,5 1 1 0,5 0,5 0 2014Q3 2015Q2 2015Q4 2016Q2 2017Q1 2017Q3 2014Q2 2014Q4 2015Q1 2015Q3 2016Q1 2016Q3 2016Q4 2017Q2 2017Q4 -0,5 0 -1 2014Q3 2015Q1 2015Q3 2015Q4 2016Q2 2016Q4 2017Q2 2017Q3 2014Q2 2014Q4 2015Q2 2016Q1 2016Q3 2017Q1 2017Q4 PIL - tasso di crescita %, Irlanda PIL - tasso di crescita %, Spagna ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale 140 5 120 4,5 4 100 3,5 80 3 60 2,5 2 40 1,5 20 1 0 0,5 0 2014Q3 2014Q4 2015Q2 2015Q4 2016Q2 2016Q3 2017Q1 2017Q3 2014Q2 2015Q1 2015Q3 2016Q1 2016Q4 2017Q2 2017Q4 -20 2014Q2 2014Q4 2015Q2 2016Q1 2016Q3 2017Q1 2017Q4 2014Q3 2015Q1 2015Q3 2015Q4 2016Q2 2016Q4 2017Q2 2017Q3 PIL - tasso di crescita %, Francia PIL - tasso di crescita %, Italia ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale 3 2,5 2,5 2 2 1,5 1,5 1 1 0,5 0,5 0 0 2014Q3 2015Q2 2015Q4 2016Q2 2017Q1 2017Q3 2014Q2 2014Q4 2015Q1 2015Q3 2016Q1 2016Q3 2016Q4 2017Q2 2017Q4 2014Q2 2014Q4 2015Q1 2015Q3 2016Q1 2016Q3 2016Q4 2017Q2 2017Q4 2014Q3 2015Q2 2015Q4 2016Q2 2017Q1 2017Q3 -0,5 -0,5 PIL - tasso di crescita %, Portogallo PIL - tasso di crescita %, Regno Unito ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale 4 4 3,5 3,5 3 3 2,5 2,5 2 2 1,5 1,5 1 1 0,5 0,5 0 0 2014Q3 2015Q1 2015Q3 2015Q4 2016Q2 2016Q4 2017Q2 2017Q3 2014Q2 2014Q4 2015Q2 2016Q1 2016Q3 2017Q1 2017Q4 2014Q2 2014Q4 2015Q2 2016Q1 2016Q3 2017Q1 2017Q4 2014Q3 2015Q1 2015Q3 2015Q4 2016Q2 2016Q4 2017Q2 2017Q3 19
gennaio-aprile 2018 Tasso di Inflazione - HICP variazione Tasso di Disoccupazione - % della tendenziale % , 2018M02 popolazione attiva, 2018M01 UK 2,7 UK 4,1 Portugal 0,7 Portugal 7,9 Italy 0,5 Italy 11,1 France 1,3 France 9 Spain 1,2 Spain 16,2 Ireland 0,7 Ireland 6,2 Germany 1,2 Germany 3,5 EU28 1,4 EU28 7,2 Consumi - tasso variazione tendenziale %, Produzione industriale - tasso variazione 2017Q4 tendenziale %, 2017M12 UK 1,7 UK 0,7 Portugal 3,4 Portugal 0,6 Italy 4,9 Italy 1,2 France 4,6 France 1,1 Spain 6,5 Spain 2,4 Ireland 3,8 Ireland 1,8 Germany 6,8 Germany 1,2 EU28 4,8 Spesa pubblica - % del PIL, 2017Q4 Debito pubblico - % del PIL, 2017 UK 40,8 UK 87,7 Portugal 47 Portugal 125,7 Italy 54,4 Italy 131,8 France 56,8 France 97 Spain 45 Spain 98,3 Ireland 26 Ireland 68 Germany 45,9 Germany 64,1 EU28 47,5 EU28 81,6 20
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