Giorgio Alleva | Presidente dell'Istituto nazionale di statistica - REGGIO DI CALABRIA 24 MAGGIO 2018 Università Mediterranea Facoltà di ...
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REGGIO DI CALABRIA 24 MAGGIO 2018 Università Mediterranea Facoltà di Architettura Giorgio Alleva | Presidente dell’Istituto nazionale di statistica
CRESCITA DEL PIL ANDAMENTO DEL PIL E CONTRIBUTI ALLA CRESCITA FIDUCIA DI FAMIGLIE E IMPRESE Anni 2010-2017. Variazioni percentuali tendenziali e valori percentuali MOSTRANO SEGNALI POSITIVI CRESCITA SOSTENUTA DALLE Domanda estera netta Consumi della PA COMPONENTI INTERNE DI DOMANDA Investimenti fissi lordi Consumi famiglie e Istituzioni sociali private DOPO 3 ANNI CONTRIBUTO POSITIVO Scorte DELLA COMPONENTE ESTERA 4 PRODOTTO INTERNO LORDO 2 0 PIL +1,5% IN VOLUME -2 -4 +0,3% nel primo trimestre del 2018 rispetto al quarto trimestre del 2017 -6 +0,8% variazione acquisita per il 2018 -8 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
INVESTIMENTI FISSI LORDI INVESTIMENTI FISSI LORDI PER TIPO DI INVESTIMENTO INVESTIMENTI FISSI LORDI: Dati destagionalizzati, valori concatenati, base T1-2010=100 COMPONENTE PIÙ DINAMICA DEL PIL +3,8% AUMENTO TRAINATO DAGLI INVESTIMENTI PER MEZZI DI TRASPORTO Costruzioni Prodotti di proprietà intellettuale 150 Impianti e macchinari Totale capitale fisso di cui: Mezzi di trasporto Composizione 135 degli investimenti a favore di quelli 120 materiali rispetto a quelli immateriali 105 90 Investimenti immateriali 75 come componente essenziale della capacità 60 competitiva e del potenziale di crescita 45 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
CRESCITA DEL PIL NELLE REGIONI TITOLO ANDAMENTO PERIODO. UDM DEL PIL NELLE REGIONI ITALIANE IL PIL REGIONALE NEL 2015-2016 Anni 2008-2016. Valori concatenati, variazioni percentuali Nel Mezzogiorno l’aumento del il Pil in volume (+2,4%) è maggiore 12 2008-2016 2015-2016 rispetto al dato medio nazionale 8 In Calabria dato positivo (+2,4%) 4 L’economia torna a crescere nel Mezzogiorno, 0 dopo sette anni di -4 contrazione -8 -12 La crescita del Mezzogiorno è in parte vincolata dalla -16 composizione settoriale Lazio Centro-nord Marche Nord-est Veneto Molise Piemonte Italia Valle d'Aosta Sicilia Abruzzo Toscana Trentino A.A. Lombardia Mezzogiorno Umbria Nord-ovest Friuli-V.G. Basilicata Puglia Emilia-Rom. Centro Sardegna Calabria Liguria Campania dell’economia
DINAMICA DEMOGRAFICA IMMIGRAZIONI, EMIGRAZIONI E SALDO MIGRATORIO CON L’ESTERO Anni 2007-2017 (stima). Valori in migliaia POPOLAZIONE RESIDENTE DAL 2007 AL 2017 600 Immigrazioni Emigrazioni Iscrizioni dall’estero SALDO MIGRATORIO 527mila 337mila 500 Emigrazioni per l’estero 51mila 153mila 400 13% degli iscritti sono cittadini italiani in rientro nel Paese 300 200 60,5 milioni Popolazione residente 100 5,6 milioni 494.394 421.859 350.772 280.078 527.123 447.744 385.793 307.454 277.631 300.823 337.000 Popolazione straniera (incidenza 8,4%) 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
DECLINO DEMOGRAFICO NASCITE E NUMERO MEDIO DI FIGLI PER DONNA PER CITTADINANZA DELLA MADRE LA POPOLAZIONE DIMINUISCE Anni 2003-2017. Valori assoluti (scala sinistra) e numeri medi (scala destra) PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO LE NASCITE SONO IN CALO DA 9 ANNI 600,000 3.50 DINAMICA RICONDUCIBILE ALLA RIDUZIONE 580,000 DEL NUMERO DI DONNE IN ETÀ FECONDA 3.00 560,000 La dinamica migratoria 540,000 Numero medio di figli 2.50 positiva non compensa 520,000 per donna (straniere) il saldo naturale negativo 2.00 500,000 Numero medio di figli 480,000 per donna (italiane) 1.50 TASSO DI FECONDITÀ 460,000 1.00 NASCITE 440,000 1,25 figli per donna italiana 0.50 in provincia di Reggio Calabria 1,82 figli per donna straniera 420,000 400,000 0.00 in provincia di Reggio Calabria 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
INVECCHIAMENTO TITOLO UNA POPOLAZIONE CHE INVECCHIA PIRAMIDI PERIODO. UDM DELLE ETÀ DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE AL 1 GENNAIO 2018 (STIMA) E AL 1 GENNAIO 2038 (PREVISIONE) Anni 2008 e 2038. Valori percentuali Si accentua l’invecchiamento della 2018 2038 popolazione 100 + 100 + Si riduce il divario fra uomini e Maschi Femmine Maschi Femmine donne in termini di sopravvivenza 90 90 80 80 168,7 anziani ogni 100 giovani: secondo Paese più vecchio 70 70 60 60 dopo il Giappone 50 50 40 40 30 30 PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA 20 20 80,0 la speranza di vita in anni 10 10 per i maschi (80,6 in Italia) 0 0 84,5 la speranza di vita in anni 1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 per le femmine (85,0 in Italia)
MERCATO DEL LAVORO: OCCUPAZIONE TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO, RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E CLASSE DI ETÀ 23 MILIONI GLI OCCUPATI NEL 2017 Anno 2017. Valori percentuali +265 MILARISPETTO AL 2016 (+1,2%) +1,6% PER LE DONNE +1,2% NEL MEZZOGIORNO 73.0 PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO AUMENTO DEGLI OCCUPATI FRA I 15-34ENNI 67.1 66.7 62.8 59.2 Tasso di occupazione al 58,0% in aumento di 0,7 48.9 punti percentuali 44.0 40.6 La crescita prosegue nel primo trimestre del 2018 13 di differenza fra il tasso punti di occupazione femminile italiano ed europeo 310 occupati in meno Maschi Femmine Nord Centro Mezzogiorno 15-34 anni 35-49 anni 50 anni e oltre mila nel Mezzogiorno rispetto al 2008 SESSO RIPARTIZIONE GEOGRAFICA CLASSE DI ETÀ
DISOCCUPAZIONE TASSO DI DISOCCUPAZIONE E FORZE DI LAVORO POTENZIALI PER LA POPOLAZIONE DI 15 ANNI E PIÙ PER SESSO SI RIDUCE IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE, DA Anni 2010-2017. Valori percentuali 11,7% A 11,2% SI RIDUCONO LE FORZE DI LAVORO POTENZIALI disocc M disocc F disocc TOT potenziali M potenziali F potenziali TOT SONO 6 MILIONI LE PERSONE CHE 20 VORREBBERO LAVORARE I disoccupati sono 2,9 milioni, in calo 15 del 3,5% (-105 mila) rispetto al 2016 22,0% 10 tasso di disoccupazione in Calabria (23,5% nel 2016) 30,9% forze di lavoro potenziali in 5 Calabria (34,0% nel 2016) 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE - BES Italia Calabria 2016 2017 2016 2017 REDDITO MEDIO DISPONIBILE AGGIUSTATO PRO CAPITE 21.836 22.226 INDICE DI DISUGUAGLIANZA DEL REDDITO DISPONIBILE (dati stimati) 6,3 6,4 INDICE DI POVERTÀ ASSOLUTA (dato provvisorio per il 2017) 7,9 8,3 SPERANZA DI VITA IN BUONA SALUTE ALLA NASCITA (dato provvisorio per il 2017) 58,8 58,5 50,2 ECCESSO DI PESO 44,8 44,8 50,6 47,8 USCITA PRECOCE DAL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE 13,8 14,0 15,7 16,3 TASSO DI MANCATA PARTECIPAZIONE AL LAVORO 21,6 20,5 42,4 39,6 RAPPORTO TRA TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE DONNE 25-49 ANNI CON FIGLI IN ETÀ 76,0 75,5 62,4 63,5 PRESCOLARE E DELLE DONNE SENZA FIGLI INDICE DI CRIMINALITÀ PREDATORIA (dato provvisorio per il 2017) 26,0 24,1 INDICE DI EFFICIENZA DELLA GIUSTIZIA CIVILE 460 445 846 824 EMISSIONI DI CO2 E ALTRI GAS CLIMA ALTERANTI (dati stimati) 7,4 7,6 INDICE DI ABUSIVISMO EDILIZIO 19,6 19,4
LE RETI DELLE PERSONE parenti amici e vicini scuola e lavoro legami associativi
PROFILI RELAZIONALI DELLE PERSONE PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ PER PROFILO RELAZIONALE 6 MILIONI DI PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ Anno 2016. Valori percentuali POSSONO CONTARE SU RETI DIVERSE (11,2%) SENZA RETI IL 20% DICHIARA DI AVERE UNA SOLA NON INDICATO ESTERNE 5,8 RETE SU CUI FARE AFFIDAMENTO AMICI, SOSTEGNO 4,7 SOLO E ASSOCIAZIONI AMICI 11,2 10,4 3 milioni di persone dichiarano di non avere nessuna rete esterna SOLO alla famiglia 8,8 SOSTEGNO 5,4 numero medio di parenti stretti su cui contare 1,9 numero medio di altri parenti 59,2 AMICI su cui contare E SOSTEGNO
RELAZIONI E SODDISFAZIONE PER LA VITA PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ MOLTO SODDISFATTE PER ALCUNI ASPETTI DELLA PROPRIA VITA, SODDISFAZIONE PER LA VITA FIDUCIA VERSO GLI ALTRI E PRESENZA DI RETE DI SOSTEGNO Anno 2016. Per 100 persone con le stesse caratteristiche 53% soddisfatto della quantità di tempo che trascorre con gli amici 21.2 Ha rete di sostegno Hanno fiducia negli altri 37% non ha abbastanza tempo 13.3 Non ha rete di sostegno da passare con gli amici 15.3 Le persone che si Molto soddisfatti per il tempo libero impegnano in associazioni 11.4 si mostrano più ottimiste 26.0 verso il futuro Molto soddisfatti per le relazioni con gli amici 13.1 34.7 Chi vive da solo Molto soddisfatti per le relazioni familiari 26.9 e non ha una rete di sostegno indica con minor frequenza punteggi alti di soddisfazione 43.2 Molto soddisfatti per la vita nel complesso per la vita 31.4
FORME DI SOCIALITÀ VIRTUALE UTENTI REGOLARI DI INTERNET DI 14 ANNI E PIÙ CHE PARTECIPANO A SOCIAL NETWORK PER GENERAZIONE LE FORME DI SOCIALITÀ “VIRTUALE” Anni 2011 e 2016. Valori percentuali AFFIANCANO QUELLE PIÙ TRADIZIONALI 100 60% GLI UTENTI REGOLARI DI INTERNET CHE 2011 UTILIZZANO I SOCIAL NETWORK 2016 80 Le relazioni sociali di persona restano 60 la forma di interazione più appagante 40 20 20% usa messaggi con i genitori se li vede tutti i giorni 0 Generazione della ricostruzione (1926-1945) Generazione dell'impegno e Generazione di transizione Generazione del millennio Generazione delle reti Totale 25% usa messaggi con i genitori se li vede dell'identità (1966-1980) (1981-1995) (1996-2016) una volta l’anno (1946-1965)
RELAZIONI E CULTURA QUANDO SI VIVE SOLI PERSONE DI 25 ANNI E PIÙ CHE VIVONO SOLE E HANNO UNA PARTECIPAZIONE CULTURALE FORTE VITA DA SOLI E TEMPO LIBERO PER TITOLO DI STUDIO Anno 2016. Valori per 100 persone con le stesse caratteristiche Più tempo libero e per le attività sociali, culturali o altruistiche Totale 87.5 Minor tempo dedicato Laurea o titolo superiore al lavoro domestico 69.7 Il rischio di isolamento sociale è contrastato 62.0 dall’ampiezza delle reti di socializzazione 47.3 e dal retroterra culturale 33.5 3 su 4 adulti che vivono da soli vedono gli amici almeno una volta a settimana 1 su 2 adulti con figli vedono gli amici Persone sole Persone sole Persone sole Persone sole Persone sole almeno una volta isolate con rete di sostegno con amici con amici e rete di sostegno attive in associazioni a settimana
AIUTI RICEVUTI E SOSTEGNO FAMIGLIE CHE HANNO RICEVUTO ALMENO UN AIUTO GRATUITO DA PERSONE NON COABITANTI 44,7% DEGLI INDIVIDUI HA ALMENO PER PRESENZA IN FAMIGLIA DI PERSONE CON LIMITAZIONI UNA PERSONA SU CUI CONTARE PER BISOGNO Anno 2016. Per 100 famiglie con le stesse caratteristiche URGENTE DI DENARO 16,1% DELLE FAMIGLIE HA BENEFICIATO DI ALMENO UN AIUTO GRATUITO La pluralità di reti è un valore in termini di sostegno e benessere individuale 1 persona su 3 ha dato almeno un aiuto gratuito nelle 4 settimane precedenti l’intervista 31.7 24.6 14.5 16.1 Limitazioni gravi Qualche limitazione Nessuna limitazione Totale
LE RETI DI SOSTEGNO l’ampiezza della rete dipende da caratteristiche personali, socio-economiche e territoriali
LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI 49MILIONI DI PERSONE di 18 anni e più TITOLO DI STUDIO ALMENO FINO ALLA DIPLOMA DI SCUOLA LICENZA MEDIA SUPERIORE CONDIZIONE CONDIZIONE OCCUPAZIONALE OCCUPAZIONALE INATTIVO, INATTIVO, OCCUPATO IN CERCA DI OCCUPAZIONE OCCUPATO IN CERCA DI OCCUPAZIONE TITOLO DI STUDIO ETÀ TERRITORIO ETÀ DIPLOMA LAUREA 25-64 ANNI, 18-24 ANNI CITTÀ DEL ALTRI 25-64 ANNI, 18-24 ANNI 65 E PIÙ MEZZOGIORNO TERRITORI 65 E PIÙ
LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI 49MILIONI DI PERSONE di 18 anni e più TITOLO DI STUDIO ALMENO FINO ALLA DIPLOMA DI SCUOLA LICENZA MEDIA SUPERIORE CONDIZIONE CONDIZIONE OCCUPAZIONALE OCCUPAZIONALE INATTIVO, INATTIVO, OCCUPATO IN CERCA DI OCCUPAZIONE OCCUPATO IN CERCA DI OCCUPAZIONE TITOLO DI STUDIO ETÀ TERRITORIO ETÀ DIPLOMA LAUREA 25-64 ANNI, 18-24 ANNI CITTÀ DEL ALTRI 25-64 ANNI, 18-24 ANNI 65 E PIÙ MEZZOGIORNO TERRITORI 65 E PIÙ
LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI 49MILIONI DI PERSONE di 18 anni e più TITOLO DI STUDIO ALMENO FINO ALLA DIPLOMA DI SCUOLA LICENZA MEDIA SUPERIORE CONDIZIONE CONDIZIONE OCCUPAZIONALE OCCUPAZIONALE INATTIVO, INATTIVO, OCCUPATO IN CERCA DI OCCUPAZIONE OCCUPATO IN CERCA DI OCCUPAZIONE TITOLO DI STUDIO ETÀ TERRITORIO ETÀ DIPLOMA LAUREA 25-64 ANNI, 18-24 ANNI CITTÀ DEL ALTRI 25-64 ANNI, 18-24 ANNI 65 E PIÙ MEZZOGIORNO TERRITORI 65 E PIÙ
LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI 49MILIONI DI PERSONE di 18 anni e più TITOLO DI STUDIO ALMENO FINO ALLA DIPLOMA DI SCUOLA LICENZA MEDIA SUPERIORE CONDIZIONE CONDIZIONE OCCUPAZIONALE OCCUPAZIONALE INATTIVO, INATTIVO, OCCUPATO IN CERCA DI OCCUPAZIONE OCCUPATO IN CERCA DI OCCUPAZIONE TITOLO DI STUDIO ETÀ TERRITORIO ETÀ LAUREA DIPLOMA 25-64 ANNI, 18-24 ANNI CITTÀ DEL ALTRI 25-64 ANNI, 18-24 ANNI 65 E PIÙ MEZZOGIORNO TERRITORI 65 E PIÙ
LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI 49MILIONI DI PERSONE di 18 anni e più TITOLO DI STUDIO ALMENO FINO ALLA DIPLOMA DI SCUOLA LICENZA MEDIA SUPERIORE CONDIZIONE CONDIZIONE OCCUPAZIONALE OCCUPAZIONALE INATTIVO, INATTIVO, OCCUPATO IN CERCA DI OCCUPAZIONE OCCUPATO IN CERCA DI OCCUPAZIONE TITOLO DI STUDIO ETÀ TERRITORIO ETÀ LAUREA DIPLOMA 18-24 ANNI 25-64 ANNI, CITTÀ DEL ALTRI 18-24 ANNI 25-64 ANNI, 65 E PIÙ MEZZOGIORNO TERRITORI 65 E PIÙ
LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI 49MILIONI DI PERSONE di 18 anni e più TITOLO DI STUDIO ALMENO FINO ALLA DIPLOMA DI SCUOLA LICENZA MEDIA SUPERIORE CONDIZIONE CONDIZIONE OCCUPAZIONALE OCCUPAZIONALE INATTIVO, INATTIVO, OCCUPATO IN CERCA DI OCCUPAZIONE OCCUPATO IN CERCA DI OCCUPAZIONE TITOLO DI STUDIO ETÀ TERRITORIO ETÀ LAUREA DIPLOMA 18-24 ANNI 25-64 ANNI, ALTRI CITTÀ DEL 18-24 ANNI 25-64 ANNI, 65 E PIÙ TERRITORI MEZZOGIORNO 65 E PIÙ
LE RETI E IL LAVORO svolgono una funzione importante nelle strategie di ricerca dell’occupazione
STRATEGIE DI RICERCA PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE PER STRATEGIA DI RICERCA E CARATTERISTICHE DELLA DISOCCUPAZIONE Anno 2017. Valori percentuali RETI E RICERCA DI LAVORO Quasi il 90% delle persone cerca Monocanale Doppio canale Triplo canale lavoro attraverso reti informali La ricerca avviene combinando Totale 19.4 50.3 30.3 più canali nell’80% dei casi Ricorso alle reti informali più frequente tra le disoccupazione Lunga 20.1 52.2 27.7 persone con titolo di Durata studio basso, età elevata e Breve 17.8 47.0 35.2 residenti al Sud Ex-occupati 18.1 48.5 33.3 30,3% attiva tre canali di ricerca disoccupati Tipologia Ex-inattivi 21.1 49.9 29.0 con esperienza gli ex-occupati attivano una rete relazionale Cerca più ampia 20.4 53.5 26.1 primo lavoro
STRATEGIE DI RICERCA: ESITI TITOLO TIPOLOGIA PERIODO. UDM DELL'OCCUPAZIONE NEL 2017 PER STRATEGIA DI RICERCA DI LAVORO NEL 2016 ESITI DELLE AZIONI DI RICERCA Anno 2017. Valori percentuali Oltre la metà dei disoccupati ha Atipico non Non atipico non Atipico Non atipico trovato lavoro attraverso canali specializzato specializzato specializzato specializzato formali 1.9 4.5 7.0 9.2 7.9 Esiste una relazione tra tipo di 11.1 ricerca e tipo di collocazione 16.4 19.6 22.6 Strategie di ricerca più 31.7 47.9 complesse e formali 30.3 26.2 favoriscono un lavoro più 19.8 qualificato 16.9 46,3% 45.7 46.3 48.5 46.3 dei non occupati nel 2016 40.4 ha trovato nel 2017 un lavoro atipico non specializzato Solo informali Entrambi con meno Entrambi con Solo formali Totale formali più formali
CANALI DI ACCESSO PER I LAUREATI LAUREATI NEL 2011 DELLA CLASSE DI ETÀ 20-34 ANNI, OCCUPATI DOPO IL CONSEGUIMENTO DELLA LAUREA, PER ALCUNI GRUPPI DISCIPLINARI IMPORTANTE PER CANALI DI ACCESSO LA SEGNALAZIONE DELLE UNIVERSITÀ Anno 2015. Valori percentuali VARIABILITÀ ELEVATA IN BASE ALLA LAUREA Inserzioni o Invio curriculum 32.8 Informale 24.3 Politiche attive del lavoro efficaci anche per contrastare povertà Dopo stage o tirocinio 11.0 ed esclusione sociale Avvio attività autonoma 9.9 Segnalazione università 9.8 32,8% trova lavoro inviando il curriculum o attraverso Concorso pubblico 7.6 inserzioni 24,3% trova lavoro tramite canali Centro per l'impiego 4.7 informali
ESITI OCCUPAZIONALI DEI LAUREATI TITOLO CANALI PERIODO. DI ACCESSO AL LAVORO DEI LAUREATI PER QUALITÀ DELL'OCCUPAZIONE UDM ACCESSO E QUALITÀ DEL LAVORO Anno 2015. Numeri indice (MPI corretto) Livelli di appagamento e di education match più elevati se il Lavoro appagante Lavoro ottimale Education match 130 canale di accesso è il concorso pubblico La segnalazione dell’Università è associata al lavoro ottimale 115 Rafforzamento dei servizi per l’impiego è cruciale 100 85 All’ultimo posto della graduatoria dell’efficacia di ottenere un lavoro ottimale e pienamente soddisfacente il 70 canale informale Informale Centro per Inserzioni Avvio Dopo stage Concorso Segnalazione l'impiego o invio attività o tirocinio pubblico Università curriculum autonoma
LE RETI DI IMPRESE una fitta rete di relazioni: da quelle verticali a quelle complesse
LE RELAZIONI INTER-SETTORIALI STRUTTURA DELLE RELAZIONI INTER-SETTORIALI INTERNE NELL’ECONOMIA ITALIANA E TEDESCA Anno 2014 ITALIA GERMANIA Industria l’intensità del colore aumenta all’aumentare del contenuto di Elaborazione su dati Wiod Servizi tecnologia e di conoscenza
LEGAMI DI COMANDO E CONTROLLO SISTEMI LOCALI PER INTENSITÀ DELLA PRESENZA DI IMPRESE ESTERNE CENTRI DECISIONALI PIÙ CONCENTRATI NEI SISTEMI LOCALI DEL NORD-EST 2015 2008 NEL MEZZOGIORNO SISTEMI LOCALI A BASSA INTERDIPENDENZA MAGGIORI INTERCONNESSIONI NELLE CITTÀ DI MEDIA E GRANDE DIMENSIONE La contiguità spaziale e i legami di comando e controllo favoriscono la trasmissione di know-how e conoscenza DUE SENTIERI A ELEVATA PRODUTTIVITÀ più frammentato da Milano verso il Veneto e il confine orientale più compatto da Milano verso l’Emilia
LA COLLABORAZIONE FRA LE IMPRESE DIFFUSIONE DELLE RETI D’IMPRESE PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA 52,4% DELLE IMPRESE DICHIARA Anni 2013, 2015, 2017. Valori percentuali RAPPORTI STABILI CON ALTRE IMPRESE IL DIVARIO FRA NORD-EST E MEZZOGIORNO Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno È RELATIVAMENTE CONTENUTO 60 30% DELLE IMPRESE IN RETI COMPLESSE (SERVIZI COMUNI, INNOVAZIONE…) 50 Le reti e la condivisione 40 sono una risorsa che fa la differenza 30 anche per gli autonomi 20 +1,6% rapporti di collaborazione stabili rispetto al 2015 10 +9,0% rapporti di collaborazione 0 stabili rispetto 2013 2015 2017 al 2013
LE RETI METROPOLITANE creano relazioni, servizi e informazioni e connettono realtà diverse che abitano le città
LE RETI DELLE CITTÀ: MILANO INDICATORE DI VULNERABILITÀ SOCIALE E MATERIALE VALORI IMMOBILIARI Anno 2011 Anno 2016 Non significativo (a) Non significativo (a) Fino a 96,1 Fino a 2100 96,2 - 98,1 2101 - 2471 98,2 - 99,8 2472 - 2897 99,9 - 102,3 2898 - 3791 102,4 - 104,9 3792 - 5375 105,0 e oltre 5376 e oltre metro linea M1 metro linea M1 metro linea M2 metro linea M2 metro linea M3 metro linea M3 metro linea M5 metro linea M5 Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user community community
LE RETI DELLE CITTÀ: ROMA INDICATORE DI VULNERABILITÀ SOCIALE E MATERIALE VALORI IMMOBILIARI Anno 2011 Anno 2016 Non significativo (a) Non significativo (a) Fino a 96,1 Fino a 2472 96,2 - 98,1 2473 - 2820 98,2 - 99,8 2821 - 3308 99,9 - 102,3 3309 - 3934 102,4 - 104,9 3935 - 4897 105,0 e oltre 4898 e oltre rete metro A rete metro A rete metro B rete metro B rete metro C rete metro C Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user community community
LE RETI DELLE CITTÀ: NAPOLI INDICATORE DI VULNERABILITÀ SOCIALE E MATERIALE VALORI IMMOBILIARI Anno 2011 Anno 2016 Non significativo (a) Non significativo (a) Fino a 96,1 Fino a 1453 96,2 - 98,1 1454 - 1733 98,2 - 99,8 1734 - 2098 99,9 - 102,3 2099 - 2597 102,4 - 104,9 2598 - 2960 105,0 e oltre 2961 e oltre rete linea 1 rete linea 1 rete linea 2 rete linea 2 rete linea 3 rete linea 3 Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user community community
LE RETI NELLA RICERCA il sistema delle università mette in relazione gruppi di istituzioni, di studiosi e comunità studentesche a livello nazionale e internazionale
IL SISTEMA DELLE UNIVERSITÀ COME RETE DELLE RETI GRADO DI CENTRALITÀ DEI PRINCIPALI GRUPPI DI PARTECIPANTI A PROGETTI DI RICERCA HORIZON 2020 Anni 2014-2020. Indicatori di centralità Bonacich Power normalizzati. HORIZON 2020 | ITALIA Austria 1.881 IMPRESE Regno Unito Belgio 372 ENTI DI RICERCA Università 245 ENTI NON PROFIT Svezia Germania Non profit 161 ENTI PUBBLICI Imprese 98 UNIVERSITÀ Paesi Bassi Danimarca Enti pubblici Enti di ricerca Italia ITALIA Grecia ruolo pivot di università Francia Spagna britanniche e tedesche centralità delle università italiane superiore Finlandia Altri paesi Ue a Francia e Spagna Extra Ue Europa non Ue Fonte: Banca dati Horizon 2020
LE RETI MUSEALI la metà dei musei fa parte di reti o sistemi museali quasi 5 mila le istituzioni aperte al pubblico che valorizzano il patrimonio del Paese 64,1% sono pubbliche 63% fanno parte di itinerari turistici
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