India - Oceano Indiano - Ministero della Difesa

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Anno XVI - n° VI - 2014

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                                       India - Oceano Indiano

Claudia Astarita

Eventi
►L’India sperimenta le prime riforme. Giorno dopo giorno, il nuovo Primo Ministro indiano
Narendra Modi appare determinato a mantenere la parola data in campagna elettorale, avviando
tutte le riforme di cui il paese ha bisogno per riprendere il suo cammino di crescita e sviluppo.
Poco importa che si tratti di iniziative nazionali o di collaborazioni regionali: l’impressione ge-
nerale è che Modi non perda occasione di firmare accordi o approvare provvedimenti vantaggiosi
per il paese che rappresenta. Tra le novità di giugno, meritano di essere segnalate: la decisione
di creare parchi industriali “cinesi” all’interno del territorio indiano per favorire l’afflusso di in-
vestimenti dalla Repubblica popolare; la scelta di aumentare il numero di medicinali considerati
“essenziali” e quindi venduti a prezzi calmierati; la decisione di posticipare di altri tre mesi l’au-
mento dei prezzi del gas chiesto dalla compagnie per ridurre i costi di esplorazione, lavorazione
e distribuzione di risorse energetiche che tuttavia, avrebbe inciso in maniera negativa su un tasso
di inflazione già fuori controllo. Ancora, Narendra Modi ha deciso di rilanciare la collaborazione
con gli Stati Uniti sul nucleare civile, accettando di negoziare un nuovo protocollo voluto dal-
l’Agenzia internazionale per l'energia atomica e considerato necessario per rendere finalmente
operativo l’accordo firmato con Washington nel 2008. Sempre nel mese di giugno, l’India ha con-
fermato l’intendimento di aumentare la quantità di carbone estratta dai suoi giacimenti e di am-
pliare alcuni degli impianti nucleari già operativi per garantire al paese una disponibilità
superiore di risorse energetiche.
►Nasce formalmente il 29esimo Stato indiano, il Telangana. Il due giugno è stato festeggiato
con il giuramento del primo governatore del Telangana, K. Chandrasekhar Rao. Il 29esimo stato
indiano nasce dalla scissione dell’Andhra Pradesh. La capitale, Hyderabad, rimarrà condivisa
tra Telangana e Andhra Pradesh per i prossimi dieci anni.
►Narendra Modi sceglie il Bhutan per la sua prima visita ufficiale all’estero. Il Primo Ministro
indiano ha giustificato la sua decisione ponendo l’accento sull’importanza del paese per la politica
estera indiana e sottolineando che “i paesi che non sono interessati ai propri vicini, sono destinati
a perdere l’interesse di questi ultimi nei loro confronti”. La mossa di Modi conferma il pragma-
tismo del leader non solo a livello di politica estera: nel corso della visita è stato rilanciato un
accordo di cooperazione per lo sviluppo e lo sfruttamento del potenziale idroelettrico del piccolo
stato himalayano firmato lo scorso aprile.

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►Entro tre mesi verrà definitivamente chiuso l’accordo per la fornitura dei 126 jet Rafale.
Questo è l’ultimo aggiornamento diffuso dal governo indiano in merito al mega contratto da venti
miliardi di dollari concordato da New Delhi e Parigi nell’ormai lontano 2012. Contemporanea-
mente, l’India è riuscita a recuperare 228 milioni di euro di garanzie bancarie legate al pregresso
e contestato contratto da 560 milioni siglato con Finmeccanica per la fornitura di elicotteri. Il
contratto con Agusta Westland è stato recisso lo scorso gennaio in seguito a un’inchiesta per cor-
ruzione iniziata oltre un anno prima.

                              la polItIca EstEra dI narEndra modI

Hanno detto e scritto in tanti che la politica       nuove “città intelligenti”, a garantire che anche
estera non rientra tra le priorità del neo-eletto    le aree rurali del Subcontinente potranno presto
Primo Ministro indiano Narendra Modi. C’è            disporre di tutte quelle infrastrutture di cui fino
chi sostiene che i problemi interni al subconti-     ad oggi hanno beneficiato solo le zone urbane,
nente siano talmente tanti e gravi da non per-       a promettere che entro il 2022 tutti gli indiani
mettere al leader del Bharatiya Janata Party di      potranno disporre di una casa contare su una
occuparsi di ciò che succede al di là dei confini    fornitura regolare di acqua potabile ed elettricità
della nazione, qualcuno ha persino concluso          e a impegnarsi affinché tutti i giovani possano
che tutto questo sia un bene perché l’ego e          avere accesso a corsi di formazione tecnici di
l’ambizione di Modi potrebbero spingerlo ad          base o avanzati che aiuteranno loro a trovare un
assumere un pericoloso atteggiamento di sfida        buon lavoro e il paese a sfruttare al massimo il
nei confronti dei suoi partner.                      valore aggiunto derivante dall’avere una popo-
Anticipare la linea di politica estera di un go-     lazione così giovane-.
verno che non ha ancora chiarito ufficialmente       Come ha precisato Amitabh Mattoo, Direttore
la propria posizione in tal senso non è facile.      del centro studi sull’India di Melbourne Uni-
Tuttavia, le evoluzioni delle ultime settimane ci    versity, il Presidente indiano non solo ha fatto
permettono di formulare delle ipotesi, tanto         luce su quella che dovrebbe essere la linea di
sugli orientamenti del Premier, quanto su ciò        politica estera di Narendra Modi, ma ha anche
che il resto della regione si aspetta dalla          confermato come le primissime ipotesi formu-
“nuova” India.                                       late in merito alla stessa fossero sbagliate, la-
                                                     sciando intendere che più che i muscoli l’India
Nel discorso a Camere riunite pronunciato il         userà l’economia e un rinnovato soft power per
nove giugno dal Presidente indiano Pranab Mu-        farsi valere sullo scacchiere politico sia regio-
kherjee, quest’ultimo ha esposto punto per           nale sia internazionale. Come teorizzato dallo
punto il piano elaborato da Modi per rilanciare      studioso americano di Relazioni Internazionali
il paese. Ebbene, agli osservatori più attenti non   Joseph Nye, esistono tre modi per esercitare il
è sfuggito il fatto che il Presidente Mukherjee -    potere. Ricorrere all’uso della forza (o minac-
ha parlato anche di politica estera oltre a dare     ciare di ricorrervi); offrire incentivi di natura
priorità alla costruzione di un centinaio di         economica alle potenze amiche o imponendo

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sanzioni a quelle nemiche; e utilizzare il cosid-      permettono) riescono ad aumentare rapidamente
detto soft power, facendo leva sulle proprie virtù     il loro raggio di influenza al di là dei confini.
o capacità (in termini sia di cultura, idee e ideali   La seconda priorità di Modi è quella di fare in
sia di tecnologia e sviluppo) per rendere il paese     modo che sia l’India a rimodellare la regione di
più attraente, interessante o anche potenzial-         cui fa parte rafforzandone pace, stabilità, rap-
mente pericoloso se non assecondato, agli occhi        porti economici e principi democratici, dando il
delle altre nazioni. Ebbene, una prima interpre-       buon esempio, ma senza pretendere che i vicini
tazione delle parole di Mukherjee lascerebbe in-       siano subito pronti a fare altrettanto. Da questo
tuire che l’India di Modi ha intenzione di             punto di vista, la presenza della maggior parte
ricorrere all’uso (intelligente e) combinato di        dei rappresentanti dei paesi dell’Asia del Sud al
questi tre elementi per modellare la sua nuova         giuramento di Narendra Modi va interpretata
politica estera. Il motivo? Permettere a New           come segnale estremamente positivo.
Delhi di muoversi a testa alta in un contesto glo-     Allo stesso tempo, occorre puntualizzare da un
bale altamente interdipendente e caratterizzato        lato che l’India non può certo essere definita un
più da conflitto e competizione che da coopera-        campione di democrazia e che dovrà certamente
zione, ma che allo stesso tempo richiede uno           cambiare molti atteggiamenti se vorrà trasfor-
sforzo collettivo coordinato per affrontare le         marsi in un affidabile e stimato leader regionale,
nuove minacce globali, dall’ambiente al terro-         dall’altro, che solo un’India economicamente
rismo, dalle risorse alla sanità, le stesse che af-    forte e politicamente stabile potrà contribuire
fliggono tutti i paesi del mondo.                      alla costruzione di un nuovo modello di convi-
La politica estera di Narendra Modi è contrad-         venza e collaborazione in Asia del Sud.
distinta da cinque elementi. Primo, un’India           Il terzo punto della strategia di Modi riguarda il
forte, autonoma e sicura di sé non potrà fare a        soft power, che il leader indiano ha identificato
meno di confermare, anche in politica estera, il       con lo slogan della cinque T: tradizione, talento,
suo sostengo per quello che il Primo Ministro          turismo, commercio (trade, in inglese) e tecno-
ha definito “l’interesse nazionale illuminato”,        logia. E’ evidente che l’India dovrà impegnarsi
un concetto che rimanda al capolavoro con cui          molto per essere riconosciuta come punto di ri-
all’inizio del 19esimo secolo Alexis de Tocque-        ferimento (regionale e non) in questi cinque am-
ville raccontò in “La Democrazia in America”,          biti.
dove venne definito come la capacità dei citta-        La quarta priorità enfatizzata dal leader del Bjp
dini di lavorare per il bene comune derivi dal         riguarda l’importante tema della rinuncia alla
desiderio collettivo di garantire a tutti una vita     storica (e criticatissima) predilezione dell’India
migliore e si sovrapponga alla perfezione all’in-      per il non allineamento. Più che un vero e pro-
teresse del singolo. Riadattato a un contesto di       prio “allineamento”, il “non-allineamento 2.0”
Relazioni Internazionali, “l’interesse nazionale       descritto da Modi si configura come un allinea-
illuminato” semplicemente riconosce che in un          mento “a più livelli” che include tutte le grandi
mondo globalizzato e interdipendente, gli stati        potenze del Ventunesimo secolo e quindi Cina,
che si ostinano a perseguire i propri interessi na-    Giappone, Russia, Stati Uniti e Unione Euro-
zionali si ritrovano regolarmente a raccogliere        pea. Infine, esponendo la sua visione di politica
risultati sub-ottimali, mentre quelli che si mo-       estera, Modi ha trovato il coraggio per parlare
strano maggiormente collaborativi (natural-            anche di Pakistan. Lo ha fatto però in maniera
mente solo negli ambiti in cui i loro interessi lo     indiretta, ovvero sottolineando la necessità di

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affrontare “questioni problematiche a livello bi-     la collaborazione, anziché il confronto con gli
laterale”, perché la stabilità regionale può essere   altri”1.
costruita solo risolvendo i problemi che da sem-      Dal punto di vista dell’India l’ideale sarebbe
pre la rendono traballante, come il terrorismo.       mantenere un profilo relativamente basso con-
Riprendendo le metafore utilizzate nelle ultime       centrandosi sulle priorità interne, pur conti-
settimane da alcuni noti commentatori di poli-        nuando a promuovere pace e stabilità in Asia del
tica indiana, Modi non rappresenterà più una na-      Sud e non solo, creando così le basi per la sua
zione che “urla da tetti e studi televisivi con uno   emersione (o riapparizione) come grande po-
stuzzicadenti in mano”, ma un’India che “parla        tenza, non sarà facile per Narendra Modi evitare
in maniera pacata nascondendo però un bastone         il coinvolgimento diretto in una delle tante que-
dietro la schiena”.                                   stioni che oggi più che mai minacciano gli equi-
E’ quindi realistico concludere che, in India, i      libri economici e geopolitici asiatici e sulla
tempi della middle of the road policy che si          quale giova esprimere di seguito alcune consi-
auto-limita e auto-giustifica siano ormai finiti,     derazioni.
perché Narendra Modi ha messo in chiaro sin           Da questo punto di vista sono molto significa-
dai primi momenti della campagna elettorale           tivi l’interesse e l’attenzione con cui tutti i paesi
che, oltre ad essere più attivo della maggior         che al momento interagiscono sullo scacchiere
parte dei suoi predecessori, ambisce ad essere        asiatico (Stati Uniti e Russia inclusi), ricomin-
stimato in patria e rispettato all’estero.            ciato a guardare all’India di Modi. L’impres-
Se riuscirà a raggiungere tutti gli obiettivi che     sione generale è quella di una comunità
si è prefissato, certamente passerà alla storia, ma   internazionale sempre più convinta che, grazie
vale la pena puntualizzare, che anche ottenendo       al carisma e alla determinazione del suo nuovo
la metà dei risultati propagandati, conferirebbe      Primo Ministro, New Delhi abbia finalmente la
un ottimo risultato. Qualche commentatore ci-         possibilità di ritagliarsi “il suo spazio” e di
nese lo ha definito il “Deng Xiaoping” indiano,       “contare di più” tra i grandi del pianeta. Confer-
un complimento che, tuttavia, Narendra Modi           mano questa sensazione le ultimissime evolu-
ha rispedito al mittente con due puntualizza-         zioni di quel che resta del (fallito) tentativo di
zioni: la prima di modestia, sottolineando che è      promuovere il regionalismo in Asia. Stati Uniti,
naturalmente troppo presto per giudicare il suo       Cina, Giappone, nazioni del Sud Est asiatico:
lavoro da Premier, la seconda di concetto, enfa-      sembrano tutti interessatissimi a fare in modo
tizzando che l’India è una democrazia, non uno        che l’India diventi un partner sempre più attivo
stato autoritario, ma senza aggiungere giudizi di     (e potente) di quel che resta di un modello re-
valore sull’uno e sull’altro sistema.                 gionale che, sia con l’inclusione di Washington
Eppure, c’è qualcosa di Deng Xiaoping che             che di Mosca nel 2012, hanno definitivamente
Modi farebbe bene a tenere sempre in mente,           trasformato in multilateralismo, essenzialmente
vale a dire la sua famosissima “Strategia dei 24      per motivi strategici. Del resto, da quando è
caratteri”: “osserva con calma; consolida in si-      stata fondata, nell’ormai lontano 1967,
lenzio le tue posizioni; nascondi le tue capacità;    l’ASEAN è un’organizzazione che si pone
non avere fretta, ma lascia che il tempo lavori a     come principale obiettivo quello di creare un si-
tuo favore; mantieni sempre un basso profilo e        stema che renda possibile una convivenza con
non pretendere mai la leadership; dimostra co-        la Cina. Nel 1967 i piccoli paesi del Sud Est
stantemente le tue intenzioni pacifiche e cerca       Asiatico hanno cercato di aumentare il proprio

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peso politico, economico e strategico unendosi           momento esclusa, e il Giappone pronto a
tra loro. Nel 1997, dopo aver raggiunto la con-          rischiare un’escalation militare per “proteggere”
sapevolezza che non sarebbero riusciti a intera-         la propria sovranità su una serie di isolotti con-
gire alla pari con Pechino hanno aperto le porte         tesi con Pechino, Taipei e Seul. L’India di Modi,
a Cina, Giappone e Corea del Sud per evitare di          che ha iniziato a proporsi come potenza forte,
escludere la prima da un lato, e poter contare su        sicura, determinata, ma anche pro-stabilità e
potenze di maggiore peso per controllarla dal-           pace, ha la possibilità di essere un punto di rifer-
l’altro. Nel 2005 hanno coinvolto anche India,           imento per tutti quei paesi dell’ASEAN che,
Australia e Nuova Zelanda. La prima come “se-            ormai, disorientati dal grande gioco geopolitico
condo” emergente dell’Asia, la seconda e la              asiatico, in cui i grandi del pianeta si sono las-
terza in qualità di “new entries” nei giochi eco-        ciati trascinare. Tuttavia, sia per coerenza sia per
nomici regionali senza sottovalutare il forte le-        mantenere l’attenzione sulle priorità e gli inter-
game che continua a unirle agli Stati Uniti.             essi di New Delhi, Narendra Modi dovrebbe
Eppure, il basso profilo mantenuto da Canberra           evitare di prendere oggi una posizione netta in
e Wellington, la “delusione” di un’India che non         Aisa. Per non apparire assente o, ancora peggio
è riuscita a rimanere in linea con le grandi aspet-      inaffidabile e disinteressato, il Primo Ministro
tative formulate sul suo conto e l’aggressività          indiano potrebbe invece testare la sua nuova
sempre maggiore sfoggiata da Pechino hanno               strategia di “allineamento a più livelli”, invi-
costretto l’ASEAN ad accogliere, in quello che           tando tutte le potenze che hanno messo un piede
è diventato nel 2012 l’ASEAN +8, anche Wa-               in Asia a dialogare tra loro anche quando il rag-
shington e Mosca.                                        giungimento di un compromesso sembra lon-
Ebbene, gli ultimi riassestamenti geopolitici che        tano. Questa scelta deriverebbe dalla pragmatica
hanno segnato la regione, mostrano la Russia             consapevolezza di quanto l’attuale status quo
più vicina alla Cina, gli Stati Uniti sempre più         sia più stabile, sicuro e vantaggioso, rispetto
interessati a dare la priorità alla “loro” Trans-        all’eventuale rottura di un equilibrio che, con
Pacific Partnership, un patto commerciale                tutti i suoi limiti, fino ad oggi ha funzionato.
“pacifico” da cui la Repubblica popolare è al

1 Barthélémy Courmont, Cina, La Grande Seduttrice. Saggio sul Soft Power cinese. Fuoco Edizioni, 2011.

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