Incontro segreto Salvini - Macron: la nave Lifeline andrà a Malta - L'Osservatore d'Italia
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Incontro segreto Salvini – Macron: la nave Lifeline andrà a Malta Un incontro segreto, lunedì sera alla Casina Valadier di Roma, tra il premier Conte e il presidente francese Macron sblocca il caso della Lifeline. La nave della ong andrà a Malta, annuncia il capo dello governo italiano, e ‘una quota’ dei 234 migranti a bordo sarà accolta in Italia, il resto in altri 6 Paesi Ue. Ma 4 sono pronti, altri 3 valutano. Per questo La Valletta ora frena. Lifeline: ‘Ci vietano ancora l’ingresso’. Il comandante della Guardia Costiera all’ANSA: ‘Risponderemo sempre agli sos’. A sorpresa il faccia a faccia di lunedì, mentre continuano gli attacchi di Salvini e Di Maio all’inquilino dell’Eliseo. ‘Conte ha chiesto di vedermi, incontro proficuo. ‘Non c’è crisi crisi sui migranti in Italia, sbarchi diminuiti’, dice Macron. L’Ue prepara il Consiglio di giovedì e venerdì. Sanchez dalla Merkel, si
consolida l’asse Berlino-Parigi-Madrid. Lifeline, Malta ci vieta ancora l’ingresso – “Abbiamo ricevuto un messaggio da Malta alle 18: dice che non ci è permesso di entrare nelle acque territoriali”. Lo sostiene Lifeline in un tweet, aggiungendo di non essere quindi in grado di “confermare ciò che è stato diffuso dai media finora”. Macron, colloquio proficuo con Conte sui migranti – “Sono stato sollecitato dopo il nostro incontro di domenica dal presidente Conte. I nostri protocolli si sono messi in contatto e si è convenuto che un incontro riservato fosse rispettoso nei confronti del Vaticano” presso cui era la visita ufficiale. E’ stato uno scambio privato, per questo non era in agenda”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in una conferenza stampa a Roma rispondendo a una domanda sull’incontro con il premier italiano. Con il premier italiano Giuseppe Conte “ci siamo confrontati su questioni di attualità, eurozona e migranti. Non abbiamo parlato di politica italiana o della posizione italiana, il tema delle migrazioni riguarda tutti. E’ stato uno scambio proficuo e interessante su come rispondere nella maniera più efficace possibile alla questione dei flussi”, ha spiegato Macron. Fonti Malta, 4 Stati disponibili su Lifeline, 3 valutano – Quattro Stati dell’Ue – Italia, Malta, Francia e Portogallo – hanno confermato di essere disposti ad accogliere parte dei migranti salvati dalla nave Lifeline, mentre altri tre paesi – Germania, Paesi Bassi e Spagna – stanno ancora “valutando” il caso. E’ la situazione, aggiornata a oggi pomeriggio, ricostruita dal quotidiano Times of Malta che attribuisce la notizia a proprie fonti. In un comunicato stampa, il governo maltese aveva parlato invece di sei Stati coinvolti nell’accordo. Il governo maltese ha annunciato l’apertura di ‘un’inchiesta
sul capitano della Lifeline che ha ignorato le istruzioni delle autorità italiane date in accordo alle leggi internazionali’, e non si è ancora pronunciato sull’ipotesi, ventilata da Macron e confermata dal premier italiano Conte, che la nave della Ong si diriga verso l’isola. Salvini,dopo Aquarius Lifeline, stop invasione – “E due! Dopo la ong Aquarius spedita in Spagna, ora tocca alla ong Lifeline che andrà a Malta, con questa nave fuorilegge che finalmente verrà sequestrata. Per donne e bambini davvero in fuga dalla guerra le porte sono aperte, per tutti gli altri no! #stopinvasione”. Lo scrive in un tweet il vicepremier e ministro del’Interno, Matteo Salvini. Usa, Trump su conferma bando contro musulmani: “Wow!”
“La corte suprema conferma il travel ban. Wow!”: e’ il commento di Donald Trump alla decisione della massima istanza giuridica americana di confermare il controverso bando contro alcuni Paesi a maggioranza musulmana. Con una decisione sofferta (5 a 4), i giudici hanno respinto la tesi che il provvedimento discrimina i musulmani o eccede l’autorità del presidente. Casa Bianca, decisione corte su bando vittoria enorme – Una “vittoria enorme per il popolo americano e per la Costituzione”. Così la Casa Bianca descrive la decisione oggi della Corte suprema che conferma il bando emanato dal presidente Usa Donald Trump contro gli arrivi da alcuni paesi musulmani e mette fine ad una battaglia legale cominciata di fatto all’indomani dell’emanazione del provvedimento. La Casa Bianca parla inoltre di questo come un “momento di forte rivincita, dopo mesi di commenti isterici dai media e dai politici democratici”.
Migranti, Salvini sveglia la Ue: verso la fine dei barconi. Fondi a Turchia e Africa “Il Consiglio europeo dà il benvenuto all’accordo raggiunto per il finanziamento” della seconda tranche da tre miliardi “per i profughi in Turchia” ed il “Fondo fiduciario per l’Africa”: lo si legge nella nuova bozza delle conclusioni del vertice Ue, da poco in circolazione e di cui l’Ansa ha preso visione. Nelle scorse settimane, l’Italia aveva chiesto alla Commissione Ue garanzie affinché vi fossero risorse sufficienti per il Fondo fiduciario per l’Africa, ponendo la riserva sulla formula di rifinanziamento dell’accordo Ue-
Turchia. Sembra proprio che Matteo Salvini abbia svegliato la Ue. Lui che ha saldamente respinto barche piene d’immigrati portando l’Europa a prendere coscienza che l’Italia non può fare tutto da sola e non può essere l’unico Paese punto di primo arrivo. Questo anche alla luce dei 10 obiettivi presentati da Conte a Bruxelles Sulla riforma del “Regolamento di Dublino è necessario trovare l’unanimità basata su un equilibrio tra responsabilità e solidarietà. La presidenza di turno austriaca entrante è invitata a continuare col lavoro”, si legge ancora nell’ultima bozza di conclusioni del vertice europeo di giovedì circolata. “Per quanto riguarda la rotta del Mediterraneo centrale – si legge ancora nella nuova versione della bozza delle conclusioni del summit Ue, di cui l’ANSA ha visione -, gli sforzi per fermare i trafficanti che operano dalla Libia o da altri luoghi devono essere intensificati. L’Ue continuerà ad essere al fianco dell’Italia e degli altri Paesi in prima linea. Rafforzerà il suo sostegno alla Guardia costiera libica, alle comunità costiere e meridionali, così come la cooperazione con gli altri Paesi di origine e transito”. “I movimenti secondari dei richiedenti asilo tra Stati membri – dice l’ultima bozza di conclusioni del vertice europeo circolata – rischiano di mettere in pericolo l’integrità del Sistema comune europeo d’asilo e quello di Schengen. Gli Stati membri devono prevedere tutte le misure legislative e amministrative necessarie per contrastare tali movimenti, e cooperare gli uni con gli altri a questo fine”. “Per smantellare il modello di business dei trafficanti, evitando tragiche perdite di vite, occorre eliminare l’incentivo ad imbarcarsi – si legge nella nuova versione della bozza di conclusioni del vertice Ue -. Questo richiede un nuovo approccio agli sbarchi di quanti sono soccorsi nei
salvataggi. In questo quadro, il Consiglio europeo sostiene lo sviluppo del concetto di piattaforme di sbarco regionali, in stretta collaborazione con i Paesi terzi, così come Unhcr e Oim”. Migranti alla deriva, li prende Barcellona. E Conte presenta 10 obiettivi a Bruxelles: “No all’Italia Paese di primo arrivo” “In questo momento più di 1000 persone sono alla deriva su 7 barche, e l’Italia pretende di lasciarli nella mani della Libia, dove si torturano, violentano e schiavizzano le persone. Barcellona si offre come porto sicuro”. Lo scrive su
Twitter la sindaca di Barcellona Ada Colao, lanciando un appello al governo di Pedro Sanchez ad aiutare l’ong spagnola Proactiva Open Arms, che si trova in zona, “a salvare vite”. Sono circa mille i migranti su diverse imbarcazioni nei cui confronti sono in atto delle operazioni di soccorso al largo della Libia. Lo rende noto la Ong spagnola Proactiva Open Arms, la cui nave si trova in zona. “1000 persone alla deriva. Ricominciano i salvataggi”, scrive su Twirtter la Ong. “1.000 immigrati sui barconi davanti alla Libia? Lasciamo che le Autorità libiche facciano il loro lavoro di salvataggio, recupero e ritorno in patria, come stanno ben facendo da tempo, senza che le navi delle voraci Ong disturbino o facciano danni. Sappiano comunque questi signori che i porti italiani sono e saranno chiusi a chi aiuta i trafficanti di esseri umani”. Così il vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini. “Caro Matteo Salvini, noi non abbiamo carne a bordo, ma esseri umani. Noi la invitiamo gentilmente a convincersi che si tratta di persone che noi abbiamo salvato dall’annegamento. Venga qui, è il benvenuto”. E’ il tweet della ong tedesca Lifeline, la cui nave di soccorso con a bordo 239 migranti, salvati dalle acque libiche la mattina del 21 giugno, è ormai da quattro giorni in acque di ricerca e soccorso maltesi in attesa di avere l’indicazione di un porto dove approdare. La strategia di Conte La proposta italiana per la gestione dei flussi migratori è intitolata “Strategia europea multilivello”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte nel corso del punto stampa che precede il vertice informale europeo a Bruxelles spiegando come la proposta si basi su “sei premesse” e abbia “dieci obiettivi”. Il premier annuncia la proposta italiana sui migranti. La
proposta italiana mira a “una puntuale politica di regolazione dei flussi che sia realmente efficace e sostenibile e al totale superamento del regolamento di Dublino, che noi riteniamo” legato “ad un quadro emergenziale” quando invece vogliamo una gestione “strutturale”, afferma. “Sono appena arrivato a Bruxelles per portare la proposta italiana sul tema immigrazione: European Multilevel Strategy for Migration. L’Italia in Europa è chiamata ad una sfida cruciale. E vi garantisco che sarà un radicale cambio di approccio sul tema”, scrive su twitter il premier Giuseppe Conte. Proposta Italia, superare criterio Paese 1/o arrivo – “Superare il criterio del Paese di primo arrivo: chi sbarca in Italia, sbarca in Europa”. E’ uno dei dieci obiettivi della proposta italiana illustrata dal premier Conte a Bruxelles. Macron: ‘Soluzione a 28 o tra gruppo di Stati’ – “Dobbiamo trovare una soluzione europea sui migranti e si costruirà solo attraverso la cooperazione dei Paesi dell’Ue, che si tratti di una collaborazione a 28 o tra più Stati che decidono di andare avanti assieme. Questo richiede la responsabilità di ciascuno e spirito di solidarietà per condividere il peso che alcuni Paesi conoscono”. Così il presidente francese Emmanuel Macron, arrivando al minivertice. Conte al vertice tra Macron-Muscat, rompe ghiaccio con Parigi – Seduto tra i due ‘avversari’ di questi ultimi giorni, il premier maltese Joseph Muscat e il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron: il premier italiano Giuseppe Conte comincia così il vertice informale tra 16 Paesi Ue organizzato nel Palais Berlaymont. Un vertice tutto in salita, già dalle posizioni al tavolo, con l’Italia “stretta” tra Malta e Francia. Ed è con Macron, più che con un silente Muscat, che Conte, secondo quanto si vede dalle prime immagini del vertice, rompe il ghiaccio scambiando due chiacchiere e qualche risata. Nella foto di gruppo è ancora Muscat – assieme
questa volta al premier lussemburghese Xavier Bettel – a stare al fianco di Conte. E il primo ministro maltese, forse sull’onda dello scontro con l’Italia sulla competenza nei soccorsi delle navi nel Mediterraneo, si mostra insolitamente freddo nei confronti del premier italiano, che finora non aveva mai incontrato. Merkel, serve trovare accordi bi-trilaterali – “Oggi è un incontro molto importante” per trovare “accordi bilaterali e trilaterali” sul tema della migrazione, “l’aspettativa è che si possa trovare una soluzione comune in questi giorni”, in vista del vertice europeo di giovedì. Così la cancelliera tedesca Angela Merkel arrivando al mini summit a Bruxelles sui migranti. “Sappiamo che non esiste ancora una soluzione europea, quindi si tratta di trovare accordi bilaterali, di come possiamo aiutarci a vicenda e trattarci reciprocamente in modo equo e onesto”, ha sottolineato Merkel. Muscat, erigere muri in mare non è soluzione – “Non credo che ci sia una sola soluzione” al problema migranti, “non credo che alzare un muro anche in alto mare sia una soluzione, ma credo che un approccio omnicomprensivo possa essere quello di cui abbiamo bisogno”. Così il premier maltese Joseph Muscat entrando al mini summit a Bruxelles. Salvini, basta ong voraci,libici facciano loro lavoro – “1.000 immigrati sui barconi davanti alla Libia? Lasciamo che le Autorità libiche facciano il loro lavoro di salvataggio, recupero e ritorno in patria, come stanno ben facendo da tempo, senza che le navi delle voraci Ong disturbino o facciano danni. Sappiano comunque questi signori che i porti italiani sono e saranno chiusi a chi aiuta i trafficanti di esseri umani”. Così il vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini.
Conte al presidente del Consiglio europeo Tusk: “Impensabile che possiamo farci carico di tutti i migranti” E’ impensabile che l’Italia, in questo momento, possa farsi carico dei cosiddetti movimenti secondari che sono negli altri Paesi europei, specie dopo che in più occasioni si è riconosciuto che il nostro Paese è quello più esposto ai
flussi migratori. E’ questa, a quanto si apprende da fonti del governo, la posizione che il premier Giuseppe Conte ha espresso al presidente del Consiglio europeo nel corso del vertice di oggi a Palazzo Chigi. Per movimenti secondari di migranti di fatto si intende la circolazione di chi sbarca sulle coste europee tra i Paesi membri Ue. Secondo quanto previsto dal regolamento di Dublino, se un richiedente asilo, la cui pratica non è stata ancora espletata, abbandona il Paese di primo approdo per recarsi un altro Stato membro europeo, quest’ultimo può “ricollocarlo” nel Paese dove era sbarcato. Conte, nel corsoi dell’incontro con Tusk, si sarebbe soffermato su questo punto, sottolineando l’indisponibilità dell’Italia alla cosiddetta “seconda accoglienza”: posizione, questa, che il governo poterà anche al vertice di domenica a Bruxelles tra 8 Paesi Ue, tra i quali Germania, Francia e appunto Italia. “Oggi ho avuto con il Presidente Tusk un incontro molto utile. Gli ho anticipato che al pre-vertice di Bruxelles non sono disponibile a discutere dei “secondary movements” senza prima aver affrontato l’emergenza dei “primary movements” che l’Italia si ritrova ad affrontare da sola”. Lo scrive il premier su twitter in merito alla posizione italiana sulla prima e seconda accoglienza dei migranti sottolineata nel vertice con il presidente del consiglio europeo. Salvini, nostra proposta protegge frontiere Ue – “Ci confronteremo tra poco con il premier Conte e il vicepremier di Maio” per la proposta italiana da presentare al vertice europeo: “l’obiettivo è proteggere frontiere esterne, non è dividere il problema tra paesi europei ma risolvere il problema a monte. Se qualcuno in Ue pensa che l’Italia debba continuare ad essere punto di approdo e campo profughi ha sbagliato a capire”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini in una conferenza stampa al Viminale.
Gli 800 morti vittime quest’anno delle traversate in mare “pesano sulla coscienza di scafisti e buonisti“, ha detto il ministro dell’Internoal termine dell’incontro al Viminale con il vicepremier e con il ministro dell’interno austriaci. “Secondo il progetto della relocation la Spagna avrebbe dovuto accogliere 3.265 richiedenti asilo dall’Italia, ma finora ne ha presi soltanto 235, quindi può accogliere anche i prossimi quattro barconi”, ha concluso Salvini. “L’aria in Europa sta cambiando e siamo ottimisti. Siamo anche estremamente fiduciosi nella presidenza austriaca e confidiamo nel buonsenso dei colleghi europei, anche perché non vorremmo arrivare a ridiscutere il finanziamento italiano all’Unione Europea“. Così Salvini ha risposto a chi gli chiedeva cosa succederà se l’Unione non rivedrà il trattato di Dublino. Austria, alleati a Italia per proteggere Ue – “Serve un’alleanza di volenterosi per proteggere l’Europa da chi vuole entrare e vogliamo promuovere questa strategia in collaborazione con l’Italia, in modo da riacquistare la fiducia della popolazione”. Lo ha detto il vicepremier austriaco, Heinz Christian Strache, al termine di un incontro al Viminale col vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini. L’Austria assumerà dal 1 luglio la presidenza di turno dell’Unione Europea. Emergenza migranti: Juncker cerca soluzioni tra gli stati interessati
“Il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha convocato per domenica a Bruxelles una riunione di lavoro informale sui temi della migrazione e dell’asilo durante la quale lavorerà con un gruppo di capi di Stato e di governo degli Stati membri interessati per trovare soluzioni europee in vista del prossimo Consiglio europeo”. Lo riferisce una nota della Commissione Ue. Si tratterà, secondo quanto appreso a Bruxelles, di un vertice a 7 con i leader di Italia, Francia, Germania, Spagna, Grecia, Bulgaria e Austria più i rappresentanti delle istituzioni Ue. Summit Visegrad-Austria domani a Budapest – Minivertice dei leader dei Paesi di Visegrad ed il cancelliere austriaco Sebastian Kurz domani a Budapest sul dossier migrazione e asilo. Lo annuncia Bertalan Havasi, capo ufficio stampa del premier ungherese Viktor Orban, e lo confermano fonti diplomatiche a Bruxelles. Trump minaccia il Made in China
Donald Trump minaccia nuovi dazi del 10% su altri prodotti Made in China per un valore di 200 miliardi di dollari se Pechino replicherà a quelli già decisi da Washington pochi giorni fa. La Cina parla di ricatto e assicura “forti contromisure” in caso di loro attuazione. Lo scontro fa paura alle borse asiatiche, che finiscono in forte calo (Shanghai chiude -3,78%), mentre le quotazioni dell’oro sono in rialzo. Piazza Affari in forte calo sul tonfo delle Borse di Asia e Pacifico per i timori sulla guerra commerciale tra Cina e Usa. Il primo Ftse Mib cede l’1,37% a quota 21.797 punti. Finlandia, da oltre 70 anni pasto gratuito per tutti gli alunni delle scuole: ogni
giorno vengono serviti circa 900.000 pranzi scolastici HELSINKI – Il sistema scolastico finlandese è noto in tutto il mondo per essere considerato il migliore. Un momento importante della giornata scolastica degli alunni finlandesi è rappresentato dall’ora del pranzo: ogni giorno viene offerto loro un pasto gratuito ed equilibrato a scuola. E questa disposizione è in vigore da almeno 70 anni poiché la Finlandia è stato il primo paese al mondo nel 1948 a stabilire per legge che ogni alunno dovesse ricevere a un pasto gratuito a scuola. Il pranzo scolastico gratuito offerto a tutti è una delle caratteristiche della società e dello sviluppo scolastico finlandese.
La Finlandia e la Svezia sono gli unici paesi al mondo dove lo stato offre un pasto gratuito a tutti gli allievi ogni giorno scolastico Sin dall’inizio il pranzo gratuito a scuola è stata una garanzia per l’eguaglianza: senza distinzione fra le classi sociali è stato offerto a tutti e così ha reso possibile la partecipazione più completa alla vita scolastica. Il pranzo viene preparato seguendo le raccomandazioni nutrizionali nazionali. In Finlandia ogni giorno vengono serviti circa 900.000 pranzi scolastici. Il prezzo degli ingredienti è di circa 1 euro per porzione e il pasto deve coprire 1/3 del fabbisogno energetico giornaliero. “Miglior cibo scolastico” un concorso per i cuochi delle mense Per definire la migliore alimentazione scolastica in Finlandia, ogni due anni viene organizzato un concorso per i cuochi delle mense. Quest’anno, a marzo, l’ambasciatore di Finlandia in Italia Janne Taalas è stato il presidente della giuria a Helsinki e ha avuto il piacere di ospitare la squadra vincente nella sua residenza a Roma il 12 giugno scorso. Lo scopo del concorso è di far aumentare il rispetto verso i pasti scolastici e verso i professionisti che lavorano nelle
mense, così come produrre nuove ricette per tutte le cucine scolastiche finlandesi. Durante il concorso le squadre finaliste di tre cuochi preparano zuppe, secondi (a base di carne o pesce) e piatti vegetariani. La giuria giudica l’aspetto e il gusto dei piatti e la loro adattabilità all’uso delle mense scolastiche. Il concorso vuole puntare l’attenzione sulle seguenti domande: come si fa a preparare pasti gustosi per i bambini con un costo di un euro a porzione? Come si può ridurre lo spreco nelle mense e aumentare l’ecologicità dei pasti? Nella residenza dell’ambasciatore sono intervenuti i rappresentanti degli organizzatori dell’originale concorso: Jutta Kontinen e Ari Korte della Continental Foods Finland mentre era presente il trio femminile di cuoche vincitrici del concorso, tutte provenienti dalla città di Joensuu, Finlandia centrale e della scuola di Eno: Anne Kinnunen, Meerit Kärki e Leena Koponen. Esse lavorano alla mensa dove giornalmente vengono preparati ca 700 pasti scolastici, la ditta che gestisce la mensa si chiama Polkka – Pohjois-Karjalan tukipalvelut Oy. Secondo i vincitori i piatti preferiti scolastici dei bambini della zona dove lavorano sono: frittelle di spinaci, bastoncini di pesce e diversi porridge, specialmente il porridge di orzo. Intanto cresce la popolarità dei piatti vegetariani nelle scuole finlandesi. Anche la squadra di Joensuu vuole aumentare l’uso delle verdure e degli ingredienti a chilometro zero nei piatti, come le mele e i frutti di bosco locali in autunno. E questo è menù vincente, che è stato fatto gustare agli ospiti dell’ambasciatore nella sua residenza: Zuppa di carote e wurstel Paella di pollo Patate al forno Purea di ceci
Insalata di cavolo cinese, ananas e piselli Certamente un menù insolito per i gusti degli studenti italiani ma, bisogna ammetterlo, avendolo provato, abbastanza saporito ed equilibrato Gianfranco Nitti Mondiali, arriva la minaccia dell’Isis: “Un massacro come mai prima d’ora” L’Isis torna a minacciare i mondiali di calcio in Russia con un video in cui promette “un massacro come mai prima d’ora”. In un video diffuso dal tabloid inglese Daily Star, l’organizzazione terroristica mostra immagini di repertorio annunciando di voler “vendetta” nei confronti di Vladimir
Putin e della Russia. Il filmato si conclude con una panoramica dello stadio di Sochi ‘sorvegliato’ da un jihadista in tuta mimetica e mitra a tracolla e virtualmente colpito da esplosioni. Non è la prima volta che i terroristi minacciano di portare il terrore ai mondali di calcio. Al via la 21^ edizione dei Mondiali di calcio FIFA. Partiti il 14 giugno con la gara d’apertura tra i padroni di casa e l’Arabia Saudita: 11 città coinvolte e 12 stadi a disposizione delle 32 squadre che daranno la caccia alla finale in programma il prossimo 15 luglio a Mosca. Un appuntamento che si rinnova ogni quattro anni sin dalla prima edizione disputata nel lontano 1930 in Uruguay. È l’evento sportivo dell’anno destinato a catalizzare l’attenzione di tifosi, giornalisti e sponsor in ogni parte del mondo, non senza timori per la sicurezza e il rischio di attentati terroristici. Per la prima volta nella storia della competizione è la Russia a ospitare la fase finale della Coppa del Mondo con 11 città coinvolte e ben 12 stadi che verranno utilizzati nel corso della manifestazione. Le 64 partite previste saranno disputate a: Mosca, che ospiterà la finale del 15 luglio al Luzhniki Stadium, San Pietroburgo, Kaliningrad, Nizhny Novgorod, Kazan, Samara, Saransk, Volgograd, Rostov sul Don, Sochi e Ekaterinburg. Finora sono stati venduti 1,7 milioni di biglietti con la maggior parte delle richieste provenienti dagli Stati Uniti, dal Brasile, dalla Colombia e dalla Germania. I Mondiali 2018 saranno i penultimi ad avere 32 nazionali ai nastri di partenza. Il nuovo format scelto dalla FIFA, con l’allargamento a 48 squadre, entrerà in vigore dopo l’edizione del 2022 che si disputerà in Qatar. In Russia verrà confermata la consueta formula adottata a partire da Francia ’98: una prima fase a gironi con 8 gruppi formati da 4 squadre; una seconda fase a eliminazione diretta con ottavi di finale (ai
quali accedono le prime due classificate di ogni girone), quarti, semifinali e finali. Tensioni Italia – Francia, ministro Tria rinvia l’incontro a Parigi Roma chiede le scuse a Parigi dopo l’attacco di ieri dall’Eliseo al governo italiano sulla gestione del caso della nave dei migranti Aquarius. Il ministro degli Esteri Moavero riceve l’incaricata d’affari dell’ambasciata e chiede che la situazione sia sanata con iniziative rapide. Salvini: l’Italia non merita gli insulti francesi, Macron passi dalle parole ai fatti, perché ‘senza scuse ufficiali Conte fa bene a non andare a Parigi’. Il ministro dell’Interno ringrazia poi la Spagna e sottolinea che mai come ora il nostro paese è stato centrale sulla questione migranti. E c’è stata una telefonata in un ”clima cordiale” tra il ministro dell’Economia Giovanni Tria e il suo omologo francese Bruno Le Maire dopo la decisione del primo di annullare l’incontro odierno in seguito alle tensioni sulla questione
migranti. Fonti del Mef spiegano che “i due ministri si sono parlati al telefono in un clima cordiale e in vista dell’Eurogruppo e l’Ecofin di Lussemburgo il 21 e 22 giugno si incontreranno”. Ma allo stato non e’ nota ne’ la data ne’ il luogo. “L’Italia è da anni di fronte a un afflusso massiccio di migranti e l’Europa non l’ha aiutata abbastanza”: ha detto la ministra degli Affari europei francese, Nathalie Loiseau, durante il question time del governo all’Assemblea nazionale. “Dobbiamo fare molto di più – ha aggiunto la Loiseau – rivedere le regole di Dublino, rafforzare il controllo alle frontiere esterne dell’Ue, rafforzare Frontex e lottare più efficacemente contro i passeur”. Intanto il presidente francese Emmanuel Macron – intervenendo sul caso Aquarius – ha assicurato di “lavorare con l’Italia” ed ha lanciato un appello a “non cedere all’emozione”. Intanto, la nave dei migranti ora naviga verso il porto spagnolo di Valencia, scortata da due unità della Guardia Costiera della Marina, con a bordo 400 dei 629 migranti che erano sulla nave umanitaria. Resta nelle acque davanti alla Libia, dove ieri è naufragato un gommone, Sea Watch 3, nave ong con bandiera olandese. A Catania nave delle Capitanerie con 932 migranti salvati in sette operazioni al largo della Libia. “Medici Senza Frontiere non ha rifiutato di evacuare dalla Aquarius donne incinte e casi vulnerabili”. Msf, interpellata dall’ANSA, replica così alle dichiarazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini circa un presunto rifiuto ad evacuare dalla nave le persone maggiormente a rischio. “Abbiamo sottolineato l’importanza di non separare le famiglie – spiega l’Ong – e di non effettuare evacuazioni contro la volontà delle persone”. Parigi, ‘teniamo a dialogo e cooperazione con Roma’ – “Siamo
perfettamente coscienti del carico che la pressione migratoria fa pesare sull’Italia e degli sforzi di questo Paese. Nessuna delle parole pronunciate dalle autorità francesi ha ovviamente rimesso in discussione tutto questo, né la necessità di coordinarci strettamente fra europei”. Lo ha detto un portavoce del Quai d’Orsay rispondendo oggi a una domanda sulle proteste dell’Italia dopo le parole pronunciate ieri da Parigi sul caso Aquarius. Merkel, ‘sosteniamo Roma, non può essere sola’ – “L’Italia per la sua posizione geografica è particolarmente esposta a un numero grande di profughi e di migranti. Noi siamo dell’idea che nessun paese dovrebbe esser lasciato solo con questo compito. Per questo sosteniamo l’Italia, e la riteniamo un importante partner nella ricerca di una soluzione europea”. Lo ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, rispondendo a una domanda sulla cooperazione lanciata da Sebastian Kurz, stamattina nella capitale tedesca, fra Vienna Roma e Berlino. “Credo che oltre l’Italia molto esposta alla migrazione, ci siano anche la Grecia e la Spagna in una certa misura, e quindi ritengo che vi debbano essere più di una cooperazione del genere”, ha affermato Merkel rispondendo a una domanda su “l’asse dei volenterosi”, lanciata da Sebastian Kurz a Berlino, in conferenza stampa con il ministro Horst Seehofer, fra Germania, Austria e Italia. Tajani,polemiche fra Stati solo beghe inutili – Sui migranti “chiedo alla Commissione e al Consiglio di agire. Le polemiche fra gli Stati non servono a nulla, sono soltanto delle piccole beghe che non risolvono e rischiano di provocare effetti nefasti nell’intera Ue”. Lo ha detto il presidente del Parlamento Antonio Tajani aprendo il dibattito in plenaria sulle migrazioni. “Prendete con grande serietà la richiesta del Parlamento europeo. Noi non intendiamo rimanere in silenzio e fare il ruolo di passacarte, ma essere protagonisti di un problema storico per l’Ue”, ha aggiunto Tajani.
L’intervento di Salvini in Senato – “Non abbiamo niente da imparare da nessuno in termini di solidarietà. La nostra storia non merita di essere apostrofata in questi termini da esponenti del Governo francese che spero diano scuse”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini nella sua informativa al Senato, il quale in seguito ha detto: “Senza scuse ufficiali Conte fa bene a non andare a Parigi”. Sui migranti Italia isolata? “Non siamo mai stati così centrali ed ascoltati – ha detto il ministro dell’Interno, riferendo dei vari colloqui avuti con i colleghi di altri Paesi europei: “Se l’Europa c’è batta un colpo ora o taccia per sempre, c’è un’attenzione che mai c’era stata prima, è l’occasione per giocarsi bene le carte”.”Non voglio che bambini vengano messi su un gommone e muoiono nel Mediterraneo – ha aggiunto Salvini – perchè qualcuno li illude che in Italia c’è lavoro e casa per tutti. Sono stufo”. “Ringrazio la Spagna e ringrazio il buon cuore del presidente Sanchez. Mi auguro e spero che eserciti la sua generosità anche nelle prossime settimane, avendo spazio per farlo”, ha detto Salvini ricordando che l’Italia accoglie 170mila migranti e la Spagna 16mila. Storico vertice Trump – Kim Jong-un: “Al lavoro per completa denuclearizzazione”
Impegno per lavorare a una completa denuclearizzazione della Corea del Nord. E’ uno dei dei punti emersi dallo storico incontro tra il presidente Usa Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un. “Il mio incontro con Kim è stato onesto, diretto e produttivo”, ha detto il presidente Usa nella conferenza stampa al termine dell’incontro. Un vertice “storico”, ha osservato, dal quale deriva un “messaggio di pace”. “Le sanzioni – ha fatto sapere – rimarranno in vigore fino alla completa denuclearizzazione”. “Parliamo – ha assicurato Trump – di denuclearizzazione completa della Corea del Nord e sarà verificata”. L’incontro tra Donald Trump e Kim Jong-un è avvenuto poco dopo le 9 (le 3 in Italia) con un copione scenico e hollywoodiano: il presidente Usa e il leader nordcoreano si sono ritrovati sul patio del Capella Hotel, sull’isola di Sentosa, attraversando due porticati opposti. “Abbiamo avuto un incontro storico, abbiamo deciso di lasciarci il passato alle spalle, abbiamo firmato un documento storico, il mondo vedrà un importante cambiamento”, ha detto il leader nordcoreano Kim
Jong-un. Poi la firma di un documento congiunto (prima della quale uno 007 nordcoreano ha controllato la penna) con il presidente Usa Donald Trump dopo il vertice a Singapore. “Vorrei esprimere gratitudine al presidente Trump per aver fatto accadere questo incontro”, ha aggiunto Kim. Trump e Kim si sono impegnati a “lavorare verso la completa denuclearizzazione della penisola coreana” facendo sforzi congiunti per “costruire una pace duratura e stabile”. Lo prevede il documento firmato dai leader, in cui si menziona l’avvio di “nuove” relazioni” tra Usa e Corea del Nord. Trump ha promesso, per accompagnare il processo, “garanzie sulla sicurezza”. Il processo di denuclearizzazione della Corea del Nord inizierà “molto velocemente”, detto il presidente americano Donald Trump dopo la firma del documento congiunto con il leader nordcoreano Kim Jing Un. La Cina accoglie con favore il primo incontro assoluto tra Usa e Corea del Nord, tra Donald Trump e Kim Jong-un, esprimendo l’auspicio che le parti possano lavorare insieme per la denuclearizzazione della penisola. Il summit ha “un importante e positivo significato, e ha dato via a una nuova storia”, ha commentato il ministro degli Esteri, Wang Yi. L’invito alle parti, inoltre, è di risolvere i nodi sulla sicurezza attraverso “colloqui paritari”. Con il tappeto rosso sistemato ovunque, i due leader dei due Paesi si sono stretti la mano per la prima da 70 anni avendo come sfondo le bandiere dei due Paesi: è durata più di 10 secondi, con Trump che ha rafforzato il contatto col giovane leader poggiando brevemente anche la mano sinistra sul braccio destro di Kim. “Nice to meet you Mr. President“, ha detto in inglese al tycoon il “supremo comandante”. Poi, i due si sono messi in posa per i flash dei fotografi e e telecamere per immortalare lo storico momento. “E’ un onore essere qui”, ha detto Trump
prima di dare il via al faccia a faccia assistito dai soli interpreti e durato circa 40 minuti, anticipando di avere con lui una “relazione formidabile”. Ha detto di sentirsi “veramente bene”, avendo Kim seduto sulla poltrona alla sua sinistra. “Non era facile arrivare qui… C’erano ostacoli ma li abbiamo superati per esserci”, ha ribattuto il leader nordcoreano. Alla fine del colloquio, mentre si spostavano in un’altra sala per il meeting allargato, Trump ha avuto il tempo per una battuta a uso dei media: è andato “molto, molto bene”, ha affermato, anticipando che i due già hanno una “eccellente relazione”. Alla riunione, dedicata alla questione del nucleare, hanno preso parte anche il segretario di Stato Mike Pompeo, il capo di gabinetto John Kelly e il consigliere sulla Sicurezza nazionale John Bolton; mentre per la parte nordcoreana, il braccio destro del leader Kim Yong-chol, il ministro degli Esteri Ri Yong-ho e Ri Su-yong, presidente della Commissione diplomatica della Suprema assemblea del popolo. Con Kim Jong-un “risolveremo un grande problema, un grande dilemma”, ha detto Trump sul nucleare con il leader nordcoreano, assicurando che “lavorando insieme ce ne faremo carico“. Tra sorrisi, strette di mano e atmosfera cordiale, il meeting ha ceduto il testimone al pranzo di lavoro dove sono proseguire le conversazioni. Un menù a base di sapori asiatici e occidentali. Come antipasti sono previsti un cocktail di gamberetti con insalata di avocato, kerabu’ di mango verde condito con miele di lime e piovra fresca, cetriolo ripieno alla coreana (Oiseon). Poi di due leader si sono concessi una breve passeggiata: “Abbiamo fatto un sacco di progressi, l’incontro e’ andato meglio di quanto chiunque potesse aspettarsi“, ha detto Trump. Poi, il siparietto. Il tycoon ha mostrato al leader ‘the beast’, la macchina
presidenziale del presidente americano. Il tycoon, nel singolare siparietto, ha aperto anche lo sportello. Attesa, inoltre, la firma di un documento. “Ci saranno sfide davanti ma lavoreremo con Trump. Supereremo tutti i tipi di scetticismo e le speculazioni su questo summit – ha detto Kim secondo quanto si è appreso – e credo che questo sarà un bene per la pace”. “Li risolveremo… e non vedo l’ora di lavorare con lei”, ha replicato Trump.
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