Situazione e prospettive della finanza pubblica italiana - Sipotra

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Situazione e prospettive della finanza pubblica italiana - Sipotra
Situazione e prospettive
 della finanza pubblica italiana

Introduzione e sintesi determinazione ad affrontare alcune
 criticità che ancora caratterizzano il
Negli anni più recenti, date le sfavorevoli quadro di finanza pubblica.
condizioni cicliche, la politica di bilancio in
Italia è stata caratterizzata dall’esigenza di Riprendendo alcune delle analisi già
sostenere la crescita economica, tenendo condotte dall’UPB, questo Focus evidenzia
comunque presenti i vincoli sui conti gli andamenti recenti e futuri delle
pubblici necessari per ricondurre il debito grandezze di finanza pubblica e ricorda, in
su un sentiero di stabilizzazione in un quadro di insieme, i rischi e le criticità
rapporto al PIL. Le politiche di bilancio ancora presenti nello scenario attuale. Tali
adottate hanno quindi cercato di rischi e criticità condizioneranno la
contemperare il controllo dei disavanzi formulazione degli obiettivi programmatici
con interventi di stimolo alla ripresa e, in generale, le scelte di politica di
macroeconomica, anche utilizzando la bilancio nella prossima legislatura.
flessibilità di bilancio prevista all’interno
delle regole europee e nazionali. Il quadro dell’evoluzione recente di
 finanza pubblica e delle sue prospettive
Nella fase attuale e nelle prospettive della che è possibile ricavare dal Documento
prossima legislatura, considerato anche programmatico di bilancio (DPB) 2018
che la ripresa dell’economia italiana presentato nell’ottobre scorso può essere
appare più solida, l’attenzione ritorna a così sintetizzato.
focalizzarsi soprattutto sull’elevato livello
del debito in rapporto al PIL e sulla • La principale debolezza della finanza
necessità di una sua riduzione. pubblica italiana continua a essere
 l’elevato livello del debito pubblico e la
Una riduzione credibile del rapporto sua incidenza sul prodotto, pari al 132
debito/PIL presuppone un ulteriore per cento nel 2016 (a fronte di una
consolidamento dei conti pubblici e la media dell’area dell’euro esclusa l’Italia

Il Focus è stato curato da Lucio Landi, Maria Cristina Mercuri e Flavio Padrini
dell’81,4 per cento). In prospettiva, la Innanzitutto, lo scenario programmatico
 riduzione cumulata del debito rispetto del DPB presenta alcuni elementi di
 al PIL attesa nel periodo 2018-2020 dal incertezza e indeterminatezza.
 DPB (sino al livello del 123,9 per cento
 a fine periodo) è ascrivibile anche I. Sul versante delle entrate il DPB
 all’aumento degli avanzi primari di continua il percorso di graduale
 bilancio, reso possibile nel biennio riduzione del peso della tassazione.
 2019-2020 soprattutto grazie alle Tale riduzione permanente di gettito
 clausole di salvaguardia di aumento è tuttavia, come in passato, in parte
 delle imposte indirette. finanziata grazie alle risorse reperite
 attraverso misure di contrasto
• Il debito elevato implica una notevole all’evasione fiscale e di natura
 spesa per interessi, che nel 2016 è straordinaria. Nonostante il gettito di
 risultata pari al 4 per cento del PIL, la queste misure sia difficile da stimare
 più alta della UE dopo quella del ex ante, esso è stato spesso utilizzato
 Portogallo. L’incidenza di tale spesa sul come copertura finanziaria di
 PIL è prevista dal DPB in riduzione, provvedimenti con effetti futuri certi.
 nell’ipotesi di un aumento solo L’incertezza di queste stime è il
 moderato dei tassi di interesse nel motivo per il quale le previsioni della
 periodo di programmazione. Commissione europea, che sono
 quelle utilizzate nell’ambito della
• Anche per compensare l’elevata spesa sorveglianza europea, generalmente
 per interessi, il saldo primario di non incorporano ex ante l’impatto di
 bilancio è stato quasi sempre positivo tali misure.
 nel passato decennio e il DPB lo
 ipotizza in crescita nel periodo 2018- II. Come sopra richiamato, l’incidenza
 2020, nonostante la riduzione attesa della spesa per interessi sul PIL è
 della pressione fiscale (comprensiva prevista dal DPB in riduzione sotto
 delle clausole di salvaguardia), che l’ipotesi di una crescita contenuta dei
 verrebbe compensata da una tassi nel periodo di programmazione,
 significativa diminuzione delle uscite come peraltro attualmente atteso dai
 primarie in rapporto al PIL. mercati. I tassi sono tuttavia soggetti
 al rischio di rialzi più significativi,
Dato il quadro ora descritto, è opportuno considerati gli attuali numerosi fattori
richiamare alcuni elementi critici della di incertezza, in particolare connessi
situazione dei conti pubblici, sia per l’anno al graduale azzeramento del
in corso sia per i due successivi, che quantitative easing (QE) e alle
dovranno essere considerati nelle scelte di prospettive economiche mondiali.
politica di bilancio della prossima
legislatura. Tali elementi critici derivano III. Guardando alle principali componenti
da due ordini di considerazioni. della spesa, con riferimento al
 pubblico impiego, per l’anno in
 corso vi è incertezza sull’effettivo
 ammontare delle risorse a

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disposizione delle amministrazioni delle garanzie concesse dallo Stato
 decentrate per far fronte al rinnovo nell’ambito degli interventi per la
 contrattuale del personale degli Enti salvaguardia del sistema bancario.
 territoriali e del comparto della
 sanità. Inoltre, in prospettiva Accanto a questi profili di incertezza,
 potrebbe essere necessario reperire ulteriori elementi di criticità sono
 risorse aggiuntive per rinnovi specificamente collegati allo scenario in
 contrattuali, dal momento che quelli cui nei prossimi anni si decidesse, come
 attualmente in corso di definizione si accaduto nell’ultimo biennio, di
 riferiscono al triennio economico cancellare, in parte o in tutto, le clausole
 2016-18. Infine potrebbe emergere la di salvaguarda previste dal DPB e di
 necessità di un allentamento del sostituirle con coperture alternative.
 blocco del turn over, con assunzioni Questa prospettiva risulterebbe
 aggiuntive rispetto a quanto già particolarmente ardua alla luce della
 previsto dalla legge di bilancio per il riduzione progressiva dei margini di
 2018, considerato che le manovre contenimento di molte voci del bilancio
 correttive dell’ultimo decennio hanno pubblico dopo le manovre correttive
 comportato un calo rilevante della dell’ultimo decennio e dei più ristretti
 dotazione di personale e un spazi di flessibilità ancora disponibili
 invecchiamento notevole degli nell’ambito delle regole di bilancio.
 addetti.
 1) Come ricordato in precedenza, nel
IV. Le risorse rinvenibili nei prossimi anni biennio 2019-2020 gran parte del
 dalle operazioni di dismissioni miglioramento dei conti pubblici è
 mobiliari (privatizzazioni), che connesso alla presenza delle clausole
 secondo il DPB dovrebbero di salvaguardia delle imposte indirette,
 contribuire alla riduzione del debito dalle quali sono attesi introiti per circa
 per importi annuali pari allo 0,3 per 12,5 miliardi (lo 0,7 per cento del PIL)
 cento del PIL nell’arco di nel 2019 e circa 19,2 miliardi (l’1 per
 programmazione, sono rese incerte cento del PIL) nel 2020. La loro
 dalla mancanza di informazioni di abrogazione a saldi invariati richiederà
 dettaglio. Né sembrano possibili, ai il reperimento di risorse di copertura
 fini della riduzione del deficit, importi alternative per lo stesso ammontare.
 molto elevati di risorse provenienti da
 2) La disattivazione totale della clausola
 dismissioni immobiliari: in media
 per il 2018, di oltre 15,7 miliardi,
 nell’ultimo decennio gli importi sono
 stabilita con la manovra recentemente
 stati pari a 1,2 miliardi all’anno e
 approvata è stata in larga parte
 sotto il miliardo tanto nel 2015
 finanziata in deficit, sfruttando margini
 quanto nel 2016. Peraltro, la
 di flessibilità delle regole di bilancio. Al
 riduzione del rapporto debito/PIL
 momento, a livello europeo, non
 prevista dal DPB per il 2017 potrebbe
 sembrano esistere margini per la
 essere a rischio, qualora Eurostat
 concessione di ulteriore flessibilità nei
 richiedesse l’inclusione nel debito
 prossimi anni.

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3) Recuperi di risorse attraverso misure ripresa degli investimenti sarebbe
 di riordino e riduzione delle tax peraltro desiderabile da un punto di
 expenditures sono stati ripetutamente vista economico e sociale, considerate
 oggetto di analisi e impegni le attuali carenze infrastrutturali,
 programmatici, che tuttavia non incluse quelle del settore sanitario e
 hanno finora avuto seguito. Interventi scolastico.
 su questo fronte implicano importanti
 effetti redistributivi e settoriali che 6) In alcuni settori, la spesa pubblica
 potrebbero essere stati un freno alla italiana è inferiore a quella di altri
 loro adozione. paesi. Per esempio, la spesa sanitaria,
 dopo numerosi interventi, già
4) La spesa pensionistica in Italia si risulta tra le meno elevate in
 attesta su livelli ben superiori in percentuale del PIL nei maggiori paesi
 percentuale del PIL rispetto a quelli europei; ulteriori tagli avrebbero
 degli altri principali paesi europei verosimilmente effetti sulla qualità dei
 ed è prevista accelerare nel triennio servizi offerti oppure sul perimetro
 di programmazione. Ciononostante, dell’intervento pubblico.
 grazie alle varie riforme attuate dagli
 anni novanta, essa risulta più 7) In generale, solo attraverso interventi
 sostenibile nel lungo periodo. Difficile selettivi sarà plausibilmente possibile
 pensare che significativi recuperi di ottenere ulteriori contenimenti in voci
 risorse possano derivare da questo di spesa che già mostrano una
 comparto. Al contrario, la sostenibilità tendenza alla riduzione in rapporto al
 potrebbe essere messa a rischio in PIL da vari anni, come ad esempio
 caso di revisioni, senza copertura quelle relative ai consumi intermedi. Si
 finanziaria nell’ambito dello stesso tratta di una componente delle uscite
 settore, del sistema previdenziale delle Amministrazioni pubbliche che è
 attuale, e in particolare dell’ultima peraltro costituita, per oltre il 50 per
 rilevante riforma attuata a fine 2011, cento, da voci riguardanti la spesa
 che consente notevoli risparmi anche sanitaria e che incorpora anche altre
 in prospettiva. poste difficilmente comprimibili e in
 alcuni casi già oggetto di passate
5) Sul versante della spesa in conto manovre, come ad esempio quelle
 capitale, il DPB prevede un aumento relative agli aggi di riscossione, alle
 degli investimenti pubblici grazie agli commissioni su titoli pagate alla Banca
 ingenti mezzi di finanziamento d’Italia, alle spese per missioni
 autorizzati dalle ultime manovre di internazionali.
 bilancio. Quindi, appare improbabile
 che tale voce continui a contribuire al 8) Peraltro, occorre considerare che il
 contenimento del deficit come negli recupero di risorse attraverso
 anni passati se, come auspicabile, economie di spesa potrebbe dover
 venissero superate le criticità essere indirizzato a una
 connesse all’applicazione della nuova ricomposizione qualitativa della spesa
 normativa sugli appalti pubblici. La verso settori ritenuti prioritari. I

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risparmi ottenuti grazie a misure di del deficit strutturale italiano
 razionalizzazione potrebbero inoltre risulterebbe pari solamente a un
 dover essere reinvestiti all’interno di decimo di punto percentuale del
 alcuni settori per far fronte a carenze prodotto. Quindi, il rispetto delle
 nella quantità o qualità dei servizi regole del braccio preventivo è di
 offerti, emerse negli ultimi anni. nuovo a rischio di deviazione
 significativa. Come avvenuto nello
I risultati di finanza pubblica degli ultimi scorso anno, nell’ambito della
anni e le prospettive per il prossimo sorveglianza europea potrebbe
triennio devono essere valutati anche alla emergere la richiesta di misure
luce degli obblighi derivanti dalle regole di correttive che riportino il saldo a un
bilancio nazionali ed europee. livello coerente con il rispetto delle
 regole. Tale possibilità sarebbe
1) Il raggiungimento dell’obiettivo di
 presumibilmente rafforzata qualora il
 medio termine (OMT, saldo strutturale
 consuntivo 2017 confermasse ex post
 fissato pari a zero per l’Italia) è stato
 deviazioni significative per le regole sul
 più volte rinviato. Il percorso di
 saldo strutturale e sulla spesa.
 avvicinamento verso l’OMT ha subìto
 successive deviazioni, in virtù dei 3) Per il biennio 2019-2020, il DPB indica
 rilevanti margini di flessibilità che sono obiettivi di aggiustamenti strutturali di
 stati via via concessi dalla Commissione 4 decimi per ciascun anno con il
 europea. Nonostante la flessibilità “sostanziale” raggiungimento del
 concessa, per il 2017 l’Opinione della pareggio strutturale (-0,2 per cento)
 Commissione europea sul DPB nell’ultimo anno di programmazione.
 evidenzia il rischio di deviazione Come ricordato in precedenza, tale
 significativa sia per la regola sul saldo percorso è tuttavia affidato alla
 strutturale, sia per quella sulla spesa. A presenza di rilevanti clausole di
 livello nazionale, se venisse confermata salvaguardia sulle imposte indirette.
 una deviazione significativa con i dati a
 consuntivo, sarebbe necessario 4) Come negli anni passati, la regola
 attivare il meccanismo di correzione numerica di riduzione del rapporto
 automatico previsto dalla vigente debito/PIL non verrebbe rispettata nel
 normativa. periodo di programmazione, né con il
 criterio backward looking o con il
2) Per quanto riguarda le prospettive criterio di correzione per il ciclo fino al
 future, nel 2018 il DPB prevede un 2020, né con quello forward looking
 aggiustamento del saldo di bilancio in fino al 2018. In passato, la
 termini strutturali di 0,3 punti considerazione di fattori rilevanti, tra
 percentuali che sarebbe coerente cui il ciclo economico sfavorevole e la
 con le regole europee grazie al bassa inflazione, hanno evitato
 “margine di discrezionalità” concesso l’apertura di una procedura di
 dalla Commissione europea. Tuttavia, disavanzo eccessivo per il criterio del
 secondo le previsioni di autunno della debito. In prospettiva, considerate
 Commissione europea, la correzione anche le migliorate condizioni

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dell'economia italiana, vi è incertezza nelle attese del DPB per il 2017. In
 sulla valutazione di tali fattori da parte prospettiva il DPB 2018 prevede
 della Commissione europea. diminuzioni più pronunciate nel periodo di
 programmazione 2018-2020, sino al 123,9
 per cento per l’ultimo anno dell’orizzonte
 programmatico (fig. 2).
1. Debito, saldi di bilancio e spesa per
 interessi delle Amministrazioni Una crescita del rapporto tra il debito e il PIL
 pubbliche ha caratterizzato altri periodi recenti della
 finanza pubblica del nostro Paese, in
L’Italia ha il più elevato rapporto tra il particolare quello degli anni ottanta e sino ai
debito pubblico e il PIL dell’Unione primi anni novanta, quando − nel contesto di
 una politica monetaria non più accomodante
europea, dopo la Grecia…
 del disavanzo pubblico – si sono determinati
 differenziali positivi tra tassi di interesse e tassi
La principale debolezza della finanza
 di crescita del PIL tali da attivare il meccanismo
pubblica italiana è l’elevato livello del di autoalimentazione del debito pubblico.
debito pubblico e la sua rilevante Successivamente, la crisi finanziaria del 1992 e
incidenza sul prodotto interno lordo. gli impegni europei sottoscritti in seguito alla
 stipula del Trattato di Maastricht hanno
Secondo i dati a consuntivo del 2016, il portato a una svolta nella politica di bilancio
rapporto tra il debito e il PIL dell’Italia è con la realizzazione di crescenti e consistenti
risultato il più alto della UE dopo quello avanzi primari sino all’anno 2000, che hanno
della Grecia (fig.1) 1. consentito, insieme a significativi proventi da
 dismissioni mobiliari, una rilevante riduzione
 dell’incidenza del debito sul PIL. I minori avanzi
Con il 132 per cento del prodotto è stato pari a
 primari degli anni seguenti, nonostante una
più del doppio della soglia del 60 per cento
 crescita del PIL ancora favorevole, e la grave
stabilita dalle regole europee e ben superiore
 crisi economica successiva hanno portato alla
a quello medio della UE e dell’area dell’euro
 sostanziale stabilizzazione prima e all’aumento
(esclusa l’Italia, pari rispettivamente al 78,1 e
 poi del rapporto.
all’81,4 per cento) ma anche di quello degli
altri principali paesi europei, con Spagna e Il peggioramento della fase congiunturale
Francia poco sotto il 100 per cento iniziato nel 2007-08 e continuato nel
(rispettivamente al 99 e 96,5 per cento), il quinquennio successivo, anche a causa della
Regno Unito all’88,3 e la Germania al 68,1 per crisi dei debiti sovrani, ha influito
cento. negativamente sui conti pubblici, italiani ed
 europei. Il rapporto debito/PIL è stato
In rapporto al PIL, il debito è cresciuto influenzato sfavorevolmente dalla bassa, a
ininterrottamente nel periodo della crisi volte addirittura negativa, crescita del PIL
economico-finanziaria, dal 102,4 per cento nominale. Inoltre, sull’aumento del debito
 italiano hanno pesato sia il deterioramento del
del 2008 al 131,8 del 2014, per realizzare deficit − che nel triennio 2009-2011 è stato
una prima lieve riduzione nel 2015, risalire superiore alla soglia del 3 per cento del PIL −
appena nel 2016 e riprendere poi a ridursi sia l’impatto dei fondi a sostegno finanziario
 dei paesi della UEM, che hanno registrato
 aumenti particolarmente sostenuti nel
1
 Per un’analisi delle determinanti della crescita quadriennio 2011-14 (fig. 2).
del rapporto tra il debito pubblico e il PIL in Italia e
nei maggiori paesi, si veda Ufficio parlamentare di
bilancio (2017), “L’evoluzione del debito pubblico in
rapporto al PIL in Italia e nei maggiori paesi”, Flash
n.2, maggio.

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Fig. 1 − Debito delle Amministrazioni pubbliche nell’Unione europea nel 2016
 (in percentuale del PIL)

Fonte: elaborazioni su dati Banca d’Italia.

Si ricorda che nel corso del 2010 sono stati variazione del PIL nominale (il denominatore
avviati gli interventi – tramite prestiti del rapporto) 3.
bilaterali, l’EFSM (European Financial
Stabilization Mechanism) e l’EFSF (European
 La crescita di 33 punti del rapporto nel
Financial Stability Facility) − di supporto
finanziario per i paesi in difficoltà (Irlanda, periodo 2008-2016 4 corrisponde alla
Portogallo e Grecia). Tali strumenti, insieme somma algebrica delle quattro
all’apporto di capitale all’ESM (European componenti appena citate.
Stability Mechanism), hanno influito sul livello
del debito italiano per 3,9 miliardi nel 2010,
 conto economico. Tra questi, sono particolarmente
13,1 nel 2011, 42,7 nel 2012, 55,6 nel 2013,
 rilevanti esborsi o incassi per l’acquisizione o la
60,3 nel 2014, 58,2 sia nel 2015 che nel 2016. cessione di attività patrimoniali − quali,
 rispettivamente, i conferimenti all‘ESM e i proventi
Guardando più in dettaglio alla variazione di privatizzazioni del patrimonio mobiliare pubblico
del rapporto del debito sul PIL, si può − nonché gli effetti dovuti agli strumenti finanziari
 derivati.
distinguere il contributo di quattro 3
 La somma algebrica delle componenti 1) e 4)
componenti: 1) la spesa per interessi, 2) il costituisce quello che nel gergo economico viene
 indicato come snow ball effect. Quest’ultimo è
saldo primario del conto economico, 3) −1 −1
 infatti pari a +� − �, dove I è la spesa per
l’aggiustamento stock-flussi 2, 4) la −1
 interessi, D il debito, Y il PIL. Il termine tra parentesi
 misura l’impatto della crescita nominale del PIL sul
2
 L’aggiustamento stock-flussi è la differenza tra la rapporto: di quanti punti diminuirebbe il rapporto
variazione del debito, una nozione finanziaria di per effetto della variazione del PIL tra t-1 e t, se il
cassa, e l’indebitamento netto, vale a dire il saldo debito restasse costante.
 4
del conto economico delle Amministrazioni Tale aumento è seguito a una riduzione di circa
pubbliche. Tale differenza comprende, quindi, i 17 punti avvenuta nei dodici anni precedenti, nel
flussi di cassa in entrata e in uscita non inclusi nel periodo 1996-2007.

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Fig. 2 − Rapporto debito/PIL e variazioni del debito e del PIL – Anni 2008-2020
 (in percentuale del PIL e tassi di variazione percentuali)

Fonte: elaborazioni su dati Banca d’Italia, Istat, NADEF 2017 e DPB 2018.

Il contributo della spesa per interessi Germania, intorno a 20 punti in Austria, Belgio,
all’aumento del rapporto tra il debito e il Olanda, intorno a 30 in Finlandia, Francia e
 Italia, oltre 40 punti nel Regno Unito e Stati
PIL è stato di 41 punti, cui si è aggiunto Uniti, oltre 50 punti in Irlanda, oltre 60 punti in
quello dell’aggiustamento stock-flussi per Portogallo, Giappone e Spagna, oltre 70 punti in
8 punti (quasi metà dei quali riconducibili Grecia. La recessione ha ovviamente concorso
agli esborsi dell’Italia per il sostegno deprimendo il contributo della crescita
 nominale del PIL alla riduzione del rapporto per
finanziario dei paesi dell’area dell’euro). alcuni paesi più che in altri, inclusa l’Italia.
La crescita del rapporto è stata invece
attenuata dal contributo dell’avanzo Ma anche la politica di bilancio ha avuto un
 ruolo. Quasi tutti i paesi registrano infatti
primario (-11,1 punti, le entrate del conto disavanzi primari di dimensioni importanti: ad
economico sono state superiori alle spese esempio, superiori a 20 punti in Francia, a 35
primarie e quindi hanno ridotto il debito) punti nel Regno Unito e Stati Uniti, a 40 punti in
 Spagna e Giappone, a quasi 60 punti in Irlanda.
e da quello di una seppur debole crescita
 Le eccezioni sono tre: Italia, Germania e Svezia
nominale del PIL (-5 punti) (fig.3). con avanzi primari, rispettivamente, di 11 punti e
 12 punti. Per la maggior parte dei paesi, i deficit
In un confronto internazionale, si evidenzia che primari sono dovuti agli esborsi sostenuti per il
nel periodo successivo alla Grande recessione, sostegno del sistema bancario e a politiche fiscali
in tutti i paesi considerati il rapporto debito/PIL di stimolo all’economia, soprattutto nel biennio
è aumentato. Per meno di 5 punti in Svezia e 2009-2010. L’Italia, per contro, nel periodo 2008-

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2016 ha sempre realizzato avanzi primari, con pari a circa 8 punti percentuali. Tale riduzione
l’eccezione di un modesto disavanzo nel 2009 è ascrivibile principalmente all’evoluzione
(0,9 per cento del PIL). degli avanzi primari di bilancio programmati,
 che determinerebbero una flessione del debito
Nel DPB, nel periodo 2017-2020, la riduzione in rapporto al PIL di oltre 9 punti percentuali
cumulata del debito rispetto al PIL è attesa (fig. 4).
Fig. 3 − Scomposizione della variazione del rapporto debito/PIL − Valori cumulati
 2008-2016
 (in percentuale del PIL)

Fonte: elaborazioni su dati Commissione europea, AMECO.

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Fig. 4 − Scomposizione della variazione del rapporto debito/PIL – Anni 2008-2020
 (in percentuale del PIL)

Fonte: elaborazioni su dati Banca d’Italia, Istat, NADEF 2017 e DPB 2018.

Tuttavia, è importante ricordare che tali stati compensati da una riduzione delle
surplus primari – e quindi le minori disponibilità liquide del Tesoro.
variazioni in aumento del debito − sono
possibili, nel biennio 2019-2020, anche Nel triennio successivo pesano le
grazie alla presenza delle clausole di previsioni relative agli effetti degli
salvaguardia sulle imposte indirette. strumenti finanziari derivati, per 5 miliardi
L’aggiustamento stock-flussi determina un nel 2018, 3,2 e 2,3 miliardi
aumento del rapporto tra il debito e il PIL rispettivamente nel 2019 e nel 2020, con
di 2,3 punti percentuali. Il peso minore è impatto decrescente in relazione
atteso per il 2017 nonostante gli all’aumento atteso dei tassi di interesse.
importanti interventi a favore del settore Inoltre, va evidenziato come un ulteriore
bancario, che nelle stime del DPB sono contributo negativo alla dinamica della
 variazione del rapporto debito/PIL derivi

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da altri elementi quali: un incremento rischio, evidenziato da uno spread tra BTP
della rivalutazione del debito attraverso i italiani e Bund tedeschi che è oscillato tra
titoli indicizzati all’inflazione italiana ed 100 e 200 punti base.
europea a causa dell’attesa accelerazione
dei prezzi sia in Italia che in Europa; un Successivamente, sino al 2012, la spesa è
probabile aumento degli scarti di cresciuta di circa un punto percentuale di
emissione, per titoli di Stato emessi sotto PIL a causa dell’ampliamento del premio
la pari, legato alle ipotesi di un rialzo dei per il rischio (con lo spread che arriva a
tassi di interesse di mercato nei prossimi oltre 500 punti base nell’autunno del
anni. In aggiunta, la previsione sconta 2011), della crescita del debito e della
effetti di miglioramento del debito dovuti riduzione del PIL registrata nel 2012. Con
agli introiti da privatizzazioni pari allo 0,3 l’avvio del QE da parte della Banca
per cento del PIL in ognuno degli anni del centrale europea, e la conseguente
periodo 2018-2020, per i quali però non riduzione dei tassi di interesse, la spesa
sono ancora disponibili informazioni circa per interessi è tornata a scendere, sia in
l’identificazione degli asset da alienare. percentuale del PIL che in valore assoluto,
Influisce infine il miglioramento atteso del passando dal 5,2 per cento del prodotto
denominatore del rapporto, ovvero la toccato nel 2012 al 4 per cento nel 2016 5.
crescita del PIL nominale che tuttavia
 La spesa per interessi è prevista dal DPB in
presenta elementi di incertezza
 ulteriore riduzione nei prossimi anni, sino
soprattutto nella componente della
 al 3,5 per cento del PIL nel 2020. Nel
crescita del deflatore.
 Documento di programmazione si ipotizza
 un aumento solo moderato dei tassi di
 interesse sul mercato dei titoli di Stato,
… con conseguente più elevata spesa per come peraltro attualmente atteso dai
interessi in percentuale del PIL della UE, mercati, ipotesi tuttavia soggetta a
dopo il Portogallo… significativi rischi considerati i numerosi
 attuali fattori di incertezza connessi al
La particolare situazione debitoria dell’Italia
 graduale azzeramento del QE e alle
implica − anche in relazione ai maggiori
 prospettive economiche mondiali.
oneri legati alla necessità di rifinanziare
quote significative di debito ogni anno −
una spesa per interessi molto elevata, che
nel 2016 è risultata – in percentuale del PIL
− la più alta della UE, dopo quella registrata
in Portogallo (fig. 5).

Nel periodo 2008-2010 la dinamica della
spesa per interessi – in riduzione nel 5
 Per un’analisi della dinamica della spesa per
biennio 2009-2010 − è dipesa interessi e della politica di gestione del debito nel
essenzialmente dall’andamento dei tassi periodo recente, si veda Ufficio parlamentare di
 bilancio (2017), “Il modello UPB di analisi e
di interesse mondiali, cui si è comunque
 previsione della spesa per interessi”, Nota di lavoro,
aggiunto l’effetto dovuto al premio per il ottobre.

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Fig. 5 − Spesa per interessi delle Amministrazioni pubbliche nella UE nel 2016
 (in percentuale del PIL)

Fonte: elaborazioni su dati Banca d’Italia.

… e la necessità di mantenere avanzi modo da uscire dalla procedura per
primari elevati nel tempo… disavanzi eccessivi aperta per l’Italia −
 come per molti altri paesi − nel 2009.
Dopo il 2009 in cui si è verificato un
disavanzo primario (-0,9 per cento del PIL) L’Italia, la Germania e il Lussemburgo sono
essenzialmente dovuto all’operare degli gli unici paesi dell’Unione ad aver
stabilizzatori automatici, il 2010 con un mantenuto un avanzo primario
saldo primario sostanzialmente nullo e il ininterrottamente per tutto il periodo
2011 con un avanzo primario limitato all’1 2011-17. Nell’orizzonte programmatico
per cento del prodotto, nel 2012 il surplus dell’Italia, secondo quanto indicato nel
al netto degli interessi è tornato sopra il 2 DPB, gli avanzi primari mostrano una
per cento del PIL in relazione alla necessità dinamica in aumento progressivo: dopo
di assicurare i mercati sulla sostenibilità dei l’1,7 per cento del PIL atteso per il 2017, si
conti pubblici e di rientrare da un deficit di dovrebbe arrivare al 3,3 per cento
bilancio al di sopra della soglia europea, in previsto per il 2020 (fig. 6).

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Fig. 6 − Avanzo primario, entrate e uscite primarie delle Amministrazioni pubbliche –
 Anni 2008-2020
 (in percentuale del PIL)

Fonte: elaborazioni su dati Istat e Nota tecnico-illustrativa alla legge di bilancio 2018-2020.

2. Entrate e spese delle sociali associata al recupero dell’evasione
 Amministrazioni pubbliche fiscale 6 (figg. 7 e 8).

… grazie a un’elevata incidenza delle Dopo cinquant’anni di ininterrotta crescita, nel
entrate sul PIL che sta tuttavia rientrando 2009, le entrate sono diminuite in valore, a
dal 2014 e… causa di una forte riduzione del PIL e
 nonostante la presenza di consistenti imposte
La pressione fiscale, dopo essere stata su in conto capitale – quindi di natura
valori compresi tra il 41 e il 42 per cento straordinaria −, che hanno sostenuto le
 entrate in quell’anno e nei due anni successivi.
nel periodo 2008-2011, negli anni 2012-13
 In seguito, gli andamenti della pressione fiscale
raggiunge un picco del 43,6 per cento, in riflettono le scelte di politica di bilancio e, in
relazione principalmente alle azioni volte a particolare, nel biennio 2012-13 gli effetti dei
contenere la crisi di fiducia sul debito provvedimenti (quali i decreti legge 98, 138 e
 201 del 2011) volti a contenere il disavanzo
italiano, rafforzando considerevolmente connesso con la crisi economico-finanziaria e
l’entità dell’avanzo primario, e in parte dei debiti sovrani, nonostante la flessione
alla contrazione del PIL di quegli anni. dell’IMU dovuta all’abolizione del prelievo
 sulle abitazioni principali non di lusso nel 2013.
Successivamente la pressione fiscale è
scesa di quasi un punto sino al 42,7
per cento del 2016 e ancora al 42 per
cento nel 2020, secondo lo scenario
programmatico, come risultato di politiche 6
 La descrizione riprende e aggiorna quanto
dirette a conciliare una ulteriore discesa contenuto in Ufficio parlamentare di bilancio
 (2017), “Rapporto sulla programmazione di bilancio
del disavanzo con la riduzione sia della
 2017”, maggio, par. 2.1.
tassazione, sia del peso dei contributi

 13
Fig. 7 − Pressione fiscale e sue componenti – Anni 2008-2020
 (in percentuale del PIL)

Fonte: elaborazioni su dati Istat e Nota tecnico-illustrativa alla legge di bilancio 2018-2020.

 14
Fig. 8 − Principali componenti della pressione fiscale – Anni 2008-2020
 (numeri indice 2008=100)

Fonte: elaborazioni su dati Istat e Nota tecnico-illustrativa alla legge di bilancio 2018-2020.

Nel 2014 scende l’incidenza delle imposte dell’inserimento di tale azienda all’interno del
dirette, che si riducono anche in valore perimetro delle Amministrazioni pubbliche. Il
assoluto, per gli andamenti negativi dell’Ires e lieve contenimento sul PIL dei contributi sociali
delle imposte sostitutive sugli interessi anche manifestatosi negli ultimi anni è connesso con
in conseguenza degli anticipi di quote dei gli interventi di decontribuzione totale e
versamenti in acconto al 2013. Si verifica parziale volti a favorire le assunzioni a tempo
invece una espansione delle imposte indirette indeterminato, introdotti rispettivamente nel
derivante, in larga misura, oltre che 2015 e nel 2016. Le imposte in conto capitale
dall’introduzione della Tasi, dall’aumento contribuiscono in modo discontinuo alla
dell’aliquota ordinaria dell’IVA disposto a dinamica della pressione fiscale: nel 2016
decorrere dall’ottobre del 2013. Nel 2015 la influisce in particolare l’impatto della
pressione fiscale si riduce appena dal 43,3 al voluntary disclosure, negli anni precedenti
43,2 per cento; le sue componenti hanno incide l’andamento erratico dell’imposta per
mantenuto sostanzialmente la stessa incidenza l’adeguamento dei principi contabili. Per il
sul PIL, ma vi è stata una ricomposizione 2017 è attesa una lieve riduzione della
all’interno delle imposte indirette: alla forte pressione fiscale, dovuta essenzialmente al
contrazione dell’IRAP − su cui ha influito minore gettito rispetto all’anno precedente
l’integrale deduzione del costo del lavoro dalla delle imposte in conto capitale dovuto alla
base imponibile – è corrisposto il consistente voluntary disclosure.
incremento dell’IVA ottenuto anche grazie
all’introduzione del meccanismo dello split Nello scenario programmatico per il
payment. Nel 2016, diminuisce la quota triennio 2018-2020, la pressione fiscale
dell’imposizione indiretta mentre aumenta
 dovrebbe ridursi di circa mezzo punto
l’incidenza sul prodotto delle imposte dirette
per effetto della contabilizzazione in questa percentuale di PIL – dal 42,6 per cento del
posta del canone RAI, in conseguenza 2017 al già ricordato 42 per cento del

 15
2020 – a causa del graduale detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni
ridimensionamento sul prodotto delle edilizie e sulla riqualificazione energetica)
imposte dirette (dal 14,6 al 13,6 per cento e all’introduzione di nuove.
del PIL), cui si contrappongono una
sostanziale costanza dei contributi sociali
(poco sopra il 13 per cento) e l’aumento
 … a una riduzione della quota sul PIL delle
delle imposte indirette sul PIL (dal 14,7 al
 uscite primarie dal 2015, con tassi di
15,3 per cento), aumento quest’ultimo crescita in calo o diminuzioni in valore
che sconta in particolare la presenza delle assoluto in alcuni anni ma…
clausole di salvaguardia nel biennio 2019-
2020. La riduzione dell’incidenza sul PIL Sul versante delle uscite primarie, si
delle imposte dirette è connessa agli confermano le tendenze di fondo ormai in
effetti di contenimento del gettito dovuti atto da vari anni, che denotano una
alla riduzione dell’aliquota dell’Ires, progressiva diminuzione dell’incidenza sul
all’entrata in vigore del regime dell’IRI PIL delle principali componenti di spesa,
nonché alla proroga di alcune agevolazioni escluse le prestazioni sociali in denaro (fig.
fiscali già in vigore (ad esempio, le 9).

Fig. 9 − Principali componenti della spesa primaria − Anni 2008-2020
 (in percentuale del PIL)

Fonte: elaborazioni su dati Istat e Nota tecnico-illustrativa alla legge di bilancio 2018-2020.

 Ciò è dipeso da incrementi di spesa in
 termini nominali contenuti e, in alcuni

 16
casi, anche da riduzioni in valore negativi sia per i redditi da lavoro, dal 2011 al
assoluto 7. 2015, sia per i consumi intermedi, nel biennio
 2011-12 e, per questi ultimi, con tassi prossimi
 9
 allo zero nel biennio 2014-15 . Nel 2016, sulle
In particolare, la spesa per redditi da lavoro
 due voci di spesa ha inciso l’effetto contabile
dipendente diminuisce in valore assoluto negli
 dell’inclusione della RAI nel perimetro delle
anni 2011-2015. Ciò ha riflesso le varie
 Amministrazioni pubbliche.
manovre di contenimento adottate in materia
di blocco dei rinnovi contrattuali, degli
 Dal 2016 i tassi di crescita ritornano a
avanzamenti di carriera e di stretta
regolamentazione del turnover, che ha essere positivi per tutte le componenti
implicato una riduzione ininterrotta dei della spesa corrente a ritmi comunque
dipendenti pubblici dal 2007 al 2015. inferiori rispetto a quello del PIL nominale,
Relativamente ai consumi intermedi , vari
 8 dando quindi luogo a riduzioni di tali
strumenti sono stati già utilizzati per limitare i componenti in percentuale del PIL.
costi di funzionamento delle amministrazioni,
tra cui: tagli lineari, limitazioni e tetti di spesa Nel quadro programmatico del DPB per il
per voci specifiche, il programma di
razionalizzazione degli acquisti di beni e
 triennio 2018-2020, le uscite primarie
servizi. A livello decentrato, il contenimento dovrebbero ridursi di 2,5 punti percentuali
della spesa è stato realizzato mediante di PIL − dal 45,3 per cento stimato per il
modifiche alla governance sanitaria e 2017 al 42,8 per cento previsto per il 2020
l’introduzione dei piani di rientro nonché
tramite le norme del Patto di stabilità interno. – riflettendo diminuzioni in tutte le
 maggiori componenti. Nel triennio di
Negli ultimi anni le prestazioni sociali si sono programmazione, infatti tutte le principali
stabilizzate in termini di PIL, dopo aver
raggiunto un picco nel 2014 a causa poste di spesa corrente sono previste
dell’erogazione del bonus da 80 euro mensili in continuare a crescere a una media
favore dei lavoratori dipendenti con redditi inferiore a quella del PIL nominale. La
bassi. In un contesto demografico assai
 crescita media delle spese in conto
sfavorevole, hanno contribuito al contenimento
della spesa soprattutto gli effetti delle riforme capitale dovrebbe inoltre essere negativa.
pensionistiche, in particolare l’ultima del 2011,
e quelli della contenuta indicizzazione, associata Più in particolare, con riferimento ai
alla bassa inflazione. redditi da lavoro dipendente, è attesa una
La spesa in conto capitale riflette la drastica diminuzione in valore assoluto nel 2020
riduzione degli investimenti a partire dal 2010 incorporando, in coerenza con il criterio
e gli andamenti erratici della voce relativa alle della legislazione vigente, l’impatto del
altre spese in conto capitale.
 rinnovo contrattuale solamente del
La figura 10, che riporta i tassi di crescita delle triennio 2016-18.
principali componenti della spesa primaria
corrente, mostra come il contenimento si sia
manifestato a partire dal 2010, con tassi

7 9
 La descrizione riprende quanto contenuto in L’incremento dei consumi intermedi nel 2013,
Ufficio parlamentare di bilancio (2017), “Rapporto evidente nella figura 8, risente in particolare degli
sulla programmazione di bilancio 2017”, maggio, effetti dell’inserimento nell’ambito del perimetro
par. 2.1. delle Amministrazioni pubbliche dell’Agenzia dei
8
 Per un’analisi approfondita sui consumi Monopoli, che ha comportato la contabilizzazione in
intermedi, si veda Ufficio parlamentare di bilancio tale posta di bilancio del pagamento degli aggi per
(2017), “I consumi intermedi delle Amministrazioni la concessione dei giochi, per un importo pari a
pubbliche”, Focus n. 3, marzo. circa 2,5 miliardi di euro a partire dal 2013.

 17
Fig. 10 − Principali componenti della spesa primaria corrente − Anni 2008-2020
 (tassi di variazione)

Fonte: elaborazioni su dati Istat e Nota tecnico-illustrativa alla legge di bilancio 2018-2020.

L’evoluzione dei consumi intermedi è 3. Ancora alcune criticità del quadro
contenuta sia dagli effetti delle di finanza pubblica da affrontare e
rideterminazioni operate in passato nel risolvere
finanziamento del fabbisogno sanitario
 Dato l’attuale quadro, è opportuno
nazionale sia dalle varie manovre stabilite
 evidenziare alcuni elementi critici della
a livello centrale − con i tagli ai Ministeri, situazione dei conti pubblici, riguardanti
presenti anche nell’ultima legge di bilancio sia l’anno in corso sia le prospettive dei
− e a livello territoriale. Quanto alle spese due successivi, che dovranno essere tenuti
in conto capitale, il loro andamento in considerazione nel contesto delle scelte
sostanzialmente sconta i cali nel 2018 e di politica di bilancio della prossima
nel 2020 dei contributi agli investimenti legislatura, anche alla luce delle regole di
dovuti alla riprogrammazione dei bilancio nazionali ed europee.
trasferimenti alle Ferrovie dello Stato
nonché la riduzione continua delle altre - Per il 2017, lo stock di debito pubblico
spese in conto capitale connessa ai minori potrebbe risultare più elevato rispetto a
crediti di imposta rimborsabili per quanto indicato nel DPB, a causa
deferred tax assets del sistema bancario. dell’impatto delle garanzie concesse
 dallo Stato per 5,4 miliardi a Banca
 Intesa nell’operazione di acquisto delle
 banche venete (Banca Popolare di
 Vicenza e Veneto Banca). Tali somme
 potrebbero essere, infatti, incluse nel
 debito qualora Eurostat decidesse di

 18
comprendere nel perimetro delle - Con la manovra recentemente
 Amministrazioni pubbliche il Soggetto approvata, la disattivazione totale della
 liquidatore, nei cui confronti il credito di clausola per il 2018, di oltre 15,7
 Banca Intesa è garantito con miliardi, è stata in larga parte finanziata
 riferimento allo sbilancio negativo tra le in deficit, sfruttando margini di
 attività (crediti in bonis) e le passività flessibilità delle regole di bilancio. Per il
 acquistate (depositi) 10. È prevedibile 2019, la sterilizzazione è stata solo
 che Eurostat decida su questo aspetto parziale (6,4 miliardi). A fini di
 entro la prossima primavera. Le stime copertura, è stata inoltre differita
 autunnali della Commissione europea l’introduzione dell’imposta sul reddito
 incorporano l’impatto sul debito di tali di impresa (IRI), prevista dalla scorsa
 garanzie. legge di bilancio.

- Guardando ai prossimi anni, per il - Quanto al possibile recupero
 biennio 2019-2020, il miglioramento dei dell’evasione, gli aumenti di gettito
 conti pubblici è in larga misura sono in genere limitati nel tempo
 connesso alla presenza delle clausole di o da contabilizzare a consuntivo, con
 salvaguardia delle imposte indirette per difficoltà di recepimento all’interno delle
 circa 12,5 miliardi (lo 0,7 per cento del previsioni della Commissione, che
 PIL) nel prossimo anno e circa 19,2 sono quelle utilizzate nell’ambito della
 miliardi (l’1 per cento del PIL) in quello sorveglianza europea.
 successivo. La loro cancellazione a saldi
 invariati richiederà il reperimento di - Aumenti di risorse attraverso una
 ingenti risorse di copertura alternative. razionalizzazione delle tax expenditures
 A questo proposito è importante sono stati oggetto di impegno
 considerare che, proprio in ragione del programmatico e di analisi anche a
 fatto che negli ultimi anni sono stati livello istituzionale negli ultimi anni.
 sistematicamente revocati gli aumenti Tuttavia le recenti manovre finanziarie
 dell’IVA che erano stati posti a sostegno non hanno di fatto previsto alcun
 del processo di consolidamento dei intervento di riduzione, presumibilmente
 conti, la Commissione europea non per gli effetti redistributivi e settoriali
 considera i relativi incrementi di gettito che l’eliminazione di queste misure
 nelle sue previsioni e quindi nella sua comporta; al contrario le agevolazioni
 valutazione ex ante del rispetto delle fiscali sono risultate in aumento.
 regole di bilancio.
 - Non sono disponibili informazioni
 dettagliate sul piano di operazioni di
 dismissioni mobiliari (privatizzazioni)
10
 Per maggiori dettagli, si veda in Ufficio
 che contribuirebbero alla riduzione del
parlamentare di bilancio (2017), “Rapporto sulla
politica di bilancio 2018”, il Riquadro 2.2 “Le debito per importi annuali pari allo 0,3
garanzie concesse dallo Stato al sistema bancario”, per cento del PIL nell’arco di
dicembre. I profili di rischio in proposito erano già
evidenziati nell’Audizione dell’UPB sulla Nota di programmazione, come previsto nei
aggiornamento del Documento di economia e documenti ufficiali. Né, ai fini della
finanza 2017, del 3 ottobre 2017.
 riduzione del deficit, sembrano possibili

 19
importi molto elevati di risorse una pressione sui conti pubblici che
 provenienti da dismissioni immobiliari: richiederebbe, per compensazione, un
 in media negli ultimi dieci anni gli maggiore controllo su altre voci di
 importi sono stati pari a 1,2 miliardi, spesa; la ripresa di un volume adeguato
 sotto il miliardo in ognuno degli anni di investimenti sarebbe peraltro
 2015 e 2016. desiderabile da un punto di vista
 economico e sociale considerate le
- Nei prossimi anni, guardando al carenze infrastrutturali, incluse nel
 pubblico impiego, potrebbe essere settore sanitario e scolastico, emerse
 necessario reperire risorse per ulteriori nel nostro Paese soprattutto in alcune
 rinnovi contrattuali, dal momento che regioni.
 quelli attualmente in corso di
 definizione si riferiscono al triennio - La spesa pensionistica in Italia, come è
 economico 2016-18. Per lo stesso noto, si attesta su livelli ben superiori in
 2018, potrebbero sorgere criticità in percentuale del PIL rispetto a quelli degli
 relazione al reperimento delle risorse altri principali paesi europei 11 anche se,
 per il rinnovo contrattuale del grazie alle varie riforme attuate dagli
 pubblico impiego nelle amministrazioni anni novanta, risulta più sostenibile nel
 decentrate e nel comparto della sanità. lungo periodo, come evidenziato dagli
 Vi è infine la possibilità di dover indicatori europei. La sostenibilità di tale
 considerare un allentamento del blocco spesa presenterebbe problemi in caso di
 del turn over nell’ambito del pubblico revisioni, senza copertura nell’ambito
 impiego, con assunzioni aggiuntive dello stesso settore, del sistema
 rispetto a quanto già previsto dalla previdenziale attuale, in particolare
 legge di bilancio appena approvata; dell’ultima rilevante riforma attuata a
 infatti, nell’ultimo decennio le manovre fine 2011, che consente notevoli
 correttive hanno comportato un calo risparmi anche in prospettiva.
 rilevante della dotazione di personale e
 un invecchiamento notevole degli - La spesa sanitaria pubblica, dopo
 addetti, con conseguenze sull’efficienza numerosi interventi, già risulta la meno
 complessiva dell’organizzazione e elevata in percentuale del PIL tra i
 sull’utilizzo dell’innovazione tecnologica maggiori paesi europei ad eccezione
 all’interno del sistema pubblico. della Spagna 12; ulteriori tagli rischiano
 di incidere sulla qualità dei servizi
- La riduzione degli investimenti pubblici, offerti oppure sul perimetro del
 in atto dal 2010, ha di fatto contribuito a
 rendere possibile il contenimento del
 deficit nel recente passato. Se, come 11
 È pari nel 2015 al 16 per cento del prodotto, a
 auspicabile, venissero superate le fronte del 14 per cento della Francia, dell’11 per
 criticità connesse all’applicazione della cento della Spagna, del 10,3 della Germania e del
 7,6 del Regno Unito.
 nuova normativa sugli appalti pubblici e 12
 Tale spesa è stata pari, nel 2015, al 7,1 per cento
 in presenza degli ingenti mezzi di del PIL contro l’8,2 per cento della Francia, il 7,6 per
 cento del Regno Unito, il 7,2 della Germania e il 6,2
 finanziamento autorizzati dalle ultime
 della Spagna.
 manovre di bilancio, ne deriverebbe

 20
coinvolgimento pubblico in questo bilancio europee (Patto di stabilità e
 settore. crescita, PSC) e nazionali (equilibrio di
 bilancio previsto dalla Costituzione).
- In generale, appare problematico
 tagliare spese che mostrano una Va innanzitutto richiamato che l’esperienza
 tendenza alla riduzione in rapporto al PIL recente del nostro Paese nell’applicazione
 da vario tempo, come ad esempio delle regole di bilancio registra il
 quelle relative ai consumi intermedi. Si riconoscimento di ripetuti margini di
 tratta di una componente delle uscite flessibilità e di rinvii nel percorso di
 delle Amministrazioni pubbliche che è avvicinamento verso l’obiettivo di medio
 peraltro costituita, per oltre il 50 termine (saldo strutturale pari a zero) 13.
 per cento, da varie voci riguardanti Tali modifiche al piano di rientro sono state
 l’appena ricordata spesa sanitaria e che approvate dal Parlamento con voto
 incorpora anche altre poste difficilmente qualificato, come previsto dalla normativa.
 comprimibili, e in alcuni casi già oggetto
 di passate manovre, come ad esempio In primo luogo, è importante ricordare che nel
 luglio del 2013, il Consiglio dell’Unione
 quelle relative agli aggi di riscossione, europea aveva raccomandato all’Italia di
 alle commissioni su titoli pagate alla raggiungere l’OMT entro il 2014, ma nel
 Banca d’Italia, alle spese per missioni Programma di stabilità (PS) del 2014 il
 raggiungimento fu rimandato al 2016, sulla
 internazionali.
 base di considerazioni riguardanti la severità
 della crisi economica e la necessità di
- Il recupero di risorse attraverso realizzare ambiziose riforme strutturali. Negli
 economie di spesa potrebbe dover anni successivi, il raggiungimento è stato
 essere indirizzato a una riqualificazione ulteriormente rinviato. Infatti, il percorso di
 avvicinamento all’OMT ha subìto successive
 della spesa verso obiettivi ritenuti
 deviazioni, in virtù dei margini di flessibilità
 prioritari. I risparmi derivanti da misure che sono stati via via concessi dalla
 di razionalizzazione potrebbero dover Commissione europea.
 essere utilizzati per migliorare la qualità
 Nel 2015, la Commissione ha precisato con
 dei servizi pubblici offerti, in particolare la cosiddetta “matrice” lo sforzo di
 in quei settori dove sono emerse aggiustamento che i paesi lontani dal proprio
 carenze negli ultimi anni. OMT devono realizzare in funzione delle
 condizioni cicliche e del livello del debito sul
 PIL; questo ha determinato un’attenuazione
 dello sforzo di aggiustamento per tutti i paesi,
 Italia compresa, alle prese con recessioni
4. Regole di bilancio severe o cicli economici particolarmente
 sfavorevoli. Inoltre, la Commissione, in sede di
Le regole sul saldo strutturale e sulla spesa
sono state rispettate soprattutto grazie 13
 Per analisi dettagliate circa la flessibilità di
alla flessibilità prevista nelle regole di
 bilancio concessa all’Italia, si veda Ufficio
bilancio.... parlamentare di bilancio (2016), “Rapporto sulla
 programmazione di bilancio 2016”, aprile, cap. 4;
I risultati di finanza pubblica degli ultimi Ufficio parlamentare di bilancio (2016), “Rapporto
 sulla politica di bilancio 2017”, novembre, par. 3.1;
anni e le prospettive per il prossimo
 Ufficio parlamentare di bilancio (2017), “Rapporto
triennio devono essere valutati anche alla sulla programmazione di bilancio 2017”, maggio,
luce degli obblighi derivanti dalle regole di par. 3.1.

 21
interpretazione dei Regolamenti del PSC, ha valutazione conclusiva verrà effettuata
concesso margini di flessibilità in caso di dalla Commissione, come di consueto, a
realizzazione di riforme strutturali ambiziose,
in grado di rafforzare la sostenibilità delle consuntivo nella prossima primavera sulla
finanze pubbliche nel medio/lungo periodo, e base dei dati forniti dall’Italia 16.
in caso di realizzazione di specifiche categorie
 14
di investimenti pubblici . Infine, nel corso Per il solo anno 2018, la Commissione ha
degli ultimi anni la Commissione ha concesso a inoltre deciso di applicare il principio
un certo numero di paesi ulteriore flessibilità
per i cosiddetti eventi inusuali. del “margine di discrezionalità”, nel
 determinare lo sforzo di aggiustamento
Nel 2015, l’Italia ha potuto ridurre lo sforzo di strutturale richiesto per quei paesi, come
correzione strutturale di 0,25 punti percentuali
di PIL rispetto al “benchmark” (ovvero in l’Italia, che sarebbero chiamati a una
condizioni cicliche normali) in conseguenza significativa correzione dei conti pubblici
dell’applicazione della nuova matrice, e di 0,03 (0,5 punti percentuali di PIL o più)
punti di PIL in conseguenza delle spese
 nell’ambito del braccio preventivo, con
addizionali necessarie per fronteggiare
l’incremento dei flussi migratori. effetti significativi sulla crescita e
 l’occupazione 17. Nel caso italiano, la
Per il 2016 l’Italia ha chiesto e ottenuto Commissione ha ritenuto che sono
flessibilità per 0,71 punti di PIL (0,5 per
l’attuazione delle riforme strutturali e 0,21 per soddisfatte le condizioni per la riduzione
 15
gli investimenti ). L’Italia ha quindi dell’aggiustamento richiesto per il 2018, da
beneficiato, sempre nell’anno 2016, di 0,6 a 0,3 punti percentuali di PIL. L’effettiva
ulteriore flessibilità per eventi inusuali, legata
 realizzazione di questo aggiustamento
ai flussi di migranti pari a 0,06 punti
percentuali di PIL, e per 0,06 punti percentuali ridotto è tuttavia inderogabile.
di PIL in relazione alle esigenze eccezionali di
sicurezza dovute al terrorismo. Nel complesso, La flessibilità concessa fin dal 2015 ha
nel 2016 il nostro Paese ha usufruito di consentito di rimodulare il percorso di
flessibilità per un totale di 0,83 punti
 aggiustamento verso l’OMT nel rispetto
percentuali di PIL.
 delle regole. Nel complesso, la flessibilità
Per il 2017, la Commissione ha concesso, prevista e concessa nel quadriennio 2015-
in via preliminare, in relazione alla 18 è stata considerevole e si può stimare
clausola per eventi inusuali, una spesa intorno a 29,7 miliardi di euro (tab. 1).
eleggibile pari a 0,34 punti percentuali di
PIL, così ripartiti: 0,16 per cento per
l’emergenza migranti e 0,18 per cento per
i costi legati agli eventi sismici. Una

14 16
 Commissione europea (2015), “Making the best Commissione europea (2017), “Recommendation
use of the flexibility within the existing rules of the for a Council Recommendation on the 2017 National
stability and growth pact”, COM (2015) 12 final. Reform Programme of Italy and delivering a Council
15
 La flessibilità per gli investimenti era stata opinion on the 2017 Stability Programme of Italy”,
inizialmente concessa per l’ammontare massimo COM (2017) 511 final.
 17
consentito, ossia 0,25 punti percentuali, in presenza Commissione europea (2017), “2017 European
di una richiesta anche per la realizzazione di riforme Semester: Country-specific recommendations”, COM
strutturali. A consuntivo, poiché non sono stati (2017) 500 final e Commissione europea (2017),
effettuati tutti gli investimenti programmati e “Communication from the Commission, 2018 Draft
comunicati ex ante alla Commissione, la flessibilità è Budgetary Plans: Overall Assessment”, COM (2017)
stata ridotta a 0,21. 800 final.

 22
Tab. 1 − Scostamenti dal percorso di avvicinamento verso l’OMT per flessibilità
 riconosciuta all’Italia − Anni 2015-18
 Valori assoluti
 % PIL
 (miliardi di euro)
 Totale
 2015 2016 2017 2018 2015 2016 2017 2018
 2015-18
a) Ciclo economico (1) 0,25 4,1 4,1
a) Riforme strutturali 0,50 8,4 8,4
a) Investimenti 0,21 3,5 3,5
b) Flussi migratori 0,03 0,06 0,16 0,5 1,0 2,7 4,3
b) Sicurezza 0,06 1,0 1,0
b) Eventi sismici 0,18 3,1 3,1
c) Margine di discrezionalità 0,30 5,3 5,3
Totale 0,28 0,83 0,34 0,30 4,6 13,9 5,8 5,3 29,7
PIL nominale (DBP 2018) 1.652,2 1.680,5 1.716,5 1.770,3

Fonte: elaborazioni su documentazione europea e nazionale.
(1) Lo scostamento connesso con il ciclo economico è calcolato rispetto al percorso di aggiustamento verso
l’OMT richiesto prima della Comunicazione della Commissione europea sulla flessibilità.

Per quanto riguarda il 2017, il DPB prevede meccanismo di correzione automatico
un disavanzo strutturale pari all’1,3 per previsto dalla vigente normativa.
cento, con il rischio di deviazione
significativa sia per la regola sul saldo
strutturale, sia per quella sulla spesa.
 ... flessibilità che non è attualmente
Questi rischi sono evidenziati anche
 prevista per gli anni futuri...
dall’Opinione della Commissione europea
sul DPB. Se il consuntivo 2017 confermasse Per quanto riguarda le prospettive, nel DPB
ex post deviazioni significative dalle regole 2018 il sentiero programmatico di
numeriche sul saldo strutturale o sulla avvicinamento all’OMT prevede un
crescita della spesa, è prevista una disavanzo strutturale pari all’1 per cento
valutazione complessiva da parte della nel 2018, un miglioramento di 0,3 punti
Commissione per verificare il rispetto o percentuali rispetto all’anno precedente.
meno della parte preventiva del PSC; in
caso di mancato rispetto, è quindi prevista Come l’UPB ha sottolineato in recenti
la possibile apertura di una procedura per contributi 18, la Commissione europea nella
deviazione significativa. Inoltre, nell’ambito sua Opinione sul DPB 19 dello scorso
della valutazione dei fattori rilevanti circa il novembre ha rilevato che, sulla base delle
rispetto della regola del debito, la proprie previsioni di autunno, la correzione
violazione delle regole del braccio del deficit strutturale italiano risulterebbe
preventivo costituisce un elemento pari solamente a un decimo di punto
negativo, che può favorire l’apertura di una percentuale di PIL, inferiore quindi ai tre
procedura per deficit eccessivo relativo al decimi previsti nel DPB e al di sotto dello
criterio del debito. A livello nazionale,
sempre se venisse confermata una 18
 Si veda Ufficio parlamentare di bilancio, (2017)
deviazione significativa con i dati a “Rapporto sulla politica di bilancio 2018”, dicembre.
 19
consuntivo, sarebbe necessario attivare il Commissione europea (2017), “Commission
 Opinion on the draft budgetary plan of Italy", COM
 (2017) 8019 final.

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