Inaugurazione dell'anno accademico 2018-2019 716 dalla fondazione - Aula magna giovedì 17 gennaio 2019
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Inaugurazione dell’anno accademico 2018-2019 716° dalla fondazione Aula magna giovedì 17 gennaio 2019
Inaugurazione dell’anno accademico 2018-2019 716° dalla fondazione giovedì 17 gennaio 2019 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura di Eugenio Gaudio Magnifico Rettore della Sapienza Università di Roma 3 Studiare e innovare alla Sapienza Intervento di Natasha Rinaldi Studentessa della Facoltà di Architettura 19 Una sfida europea per la Pubblica amministrazione e l’Università Intervento di Andrea Bonomolo Direttore dell’Area Affari legali 21 Dall’idea di Europa alla costruzione europea Prolusione di Giuliano Amato Professore emerito della Sapienza, Giudice della Corte costituzionale 23 Saluto di Michael Arthur Presidente dell’University College London 33 Saluto di Yvon Berland Presidente di Aix-Marseille Université 35
Interventi musicali GaudeaMuS Elaborazione di Silverio Cortesi MuSa Classica, MuSa Jazz e MuSa Coro diretti dal Maestro Francesco Vizioli Maestri del coro Paolo Camiz e Giorgio Monari O fortuna, In trutina, In taberna Tre brani da Carmina Burana di Carl Orff MuSa Classica web.uniroma1.it/musa
La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura di Eugenio Gaudio, Magnifico Rettore della Sapienza Università di Roma Noi possiamo fare qualcosa per il futuro. Forse possiamo fare poco, ma ciò che possiamo fare dobbiamo farlo. professore della nostra Università, (Karl Popper) per aver accettato l’invito a svolgere la Prolusione sul tema Dall’idea di Europa alla costruzione europea. 1. Saluti e introduzione Qual è la situazione dell’Università Autorità Parlamentari e di Governo, in Italia? Come ci confrontiamo Autorità Civili, Militari e Religiose, con gli altri atenei europei e internazionali? Magnifici Rettori Spesso sentiamo discutere di questa delle Università di Aix-Marseille, importante e vitale tematica, Autonoma de Madrid, Libre de Bruxelles, ma vorremmo farlo sempre sulla base University College of London, delle evidenze che le analisi e i dati Magnifici Rettori delle Università italiane, ci mettono a disposizione. Carissimi studenti, Cari colleghi, Signore e Signori, 2. L’Università italiana rinnovando un’antica tradizione, nel contesto internazionale la comunità accademica della Sapienza si ritrova, come di consueto, In Italia, la ricerca scientifica è effettuata, in questa Aula magna per inaugurare per oltre il 70%, nelle università; ufficialmente l’anno accademico 2018-2019, il nostro Paese è ottavo al mondo 716° dalla fondazione dello Studium Urbis per numero di pubblicazioni scientifiche, da parte di Papa Bonifacio VIII, con più di 1.600.000 prodotti con la bolla In supremae praeminentia nel periodo 1996-2017. Se consideriamo dignitatis del 1303. i fondi utilizzati, però, scopriamo che la produttività dei nostri ricercatori Un ringraziamento particolare è la terza al mondo: in Italia alle autorità parlamentari e di governo per ogni milione di dollari investiti che ci onorano con la loro presenza in ricerca si producono 3.3 articoli, e con il loro indirizzo di saluto. performance battuta solo da Regno Unito Un caloroso saluto e ringraziamento e Spagna, ma decisamente migliore, al professor Giuliano Amato, ad esempio di quella statunitense. giudice costituzionale ed emerito Altro dato interessante è che, 3 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
contrariamente a quanto si crede, con circa 1 unità di personale i ricercatori italiani riescono ad attrarre per ciascun ricercatore, contro i 3-4 l’8,0% del finanziamento Horizon 2020, degli altri paesi europei. Inoltre, pur rappresentando solo il 6,1% il sensibile innalzamento dell’età dei ricercatori della UE. dei docenti universitari non fa presagire un futuro roseo: l’età media Per quanto riguarda la didattica, dei professori ordinari è di 56 anni, notoriamente i laureati italiani quella degli associati 52; per quanto sono molto apprezzati, anche all’estero. riguarda i ricercatori, quelli a tempo Secondo i dati AlmaLaurea 2018, indeterminato hanno mediamente 51 anni nonostante l’alto tasso di disoccupazione e quelli a tempo determinato 44. giovanile nel nostro Paese, a un anno Allo stato attuale, il numero complessivo dal conseguimento del titolo risulta dei docenti under 40 risulta dimezzato occupato il 71,1% dei laureati triennali rispetto al 2008. Infine, l’accesso e il 73,9% di quelli magistrali, al ruolo universitario è molto limitato buone percentuali che, a cinque anni e molto ritardato (solo il 2% degli Rtd dalla laurea, salgono rispettivamente ha meno di 30 anni, anzi il 40% di loro all’87,8% e all’87,3%. è over 40), i salari non sono competitivi rispetto a molti altri paesi dove Partendo da queste considerazioni positive i ricercatori godono di condizioni sui risultati delle nostre università più favorevoli, con stipendi più elevati nella ricerca e nella formazione, e migliori opportunità di carriera. i dati generali di sistema Del resto, anche da un punto di vista sono particolarmente preoccupanti. delle infrastrutture non sembra andare meglio: l’edilizia universitaria Rispetto alla media Ocse, attestata per aule e laboratori non è stata finanziata al 30,3%, solo il 18,7% della popolazione da un decennio. italiana adulta è laureata. Il rapporto studenti/docenti in Italia è di 30, Alla luce di questi dati, si può affermare contro il 16 della media Ocse; che complessivamente il sistema negli ultimi 10 anni i docenti universitari universitario oggi è ben più efficiente in attività sono diminuiti di oltre il 10% della media Ocse: a parità di docenti forma e il loro numero complessivo risulta ora un quarto in più di studenti regolari, pari a un terzo di quelli inglesi a parità di studenti costa circa un terzo e a meno della metà di quelli tedeschi. in meno. Però, il sistema Lo staff tecnico-amministrativo è scarso, non ha più margini di crescita, 4 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
i principali vincoli sono la carenza per i ricercatori di tipo B – e 39,19 di docenti e di infrastrutture. In estrema, per il personale tecnico-amministrativo). ma molto eloquente, sintesi, l’Italia L’azione di Governo della Sapienza investe per l’alta formazione ha portato ai risultati che tratteggerò circa 100 euro per abitante, mentre brevemente nei seguenti paragrafi. la Germania circa 300 e la Corea del Sud addirittura più di 600. La missione formativa Il Paese deve comprendere che solo Come prima cosa, si è registrato l’investimento in ricerca e innovazione, un significativo aumento degli studenti quello in formazione e valorizzazione dei corsi di laurea e laurea magistrale del proprio pregiato capitale umano, in corso, passati da circa 63.000 cioè i nostri giovani apprezzati forse a oltre 72.000 su un totale più all’estero che in patria, può farci di 112.500 studenti. ripartire dalle secche di una crisi prolungata; altrimenti, l’Italia È proseguito il programma appare destinata a un lento di ampliamento e riqualificazione edilizia ma inesorabile declino. con riguardo ai servizi per gli studenti, in particolare sono state ristrutturate 25 aule ed è in corso avanzato 3. La realtà della Sapienza la riqualificazione di altre 14; inoltre, si è effettuata la gara europea A fronte del significativo decremento di progettazione e ristrutturazione del fondo di funzionamento ordinario, di ulteriori 77 aule, utilizzando passato dai 473 milioni di euro nel 2014 il finanziamento della Bei. ai 442 del 2018, gli stanziamenti a bilancio della Sapienza relativi al sostegno Il contributo di 5,9 milioni di euro agli studenti, alla ricerca scientifica, da parte della Fondazione Roma alla internazionalizzazione ha consentito interventi di innovazione e agli interventi edilizi sono cresciuti. della didattica, tra i quali desidero Per quanto riguarda l’organico ricordare il completamento dell’Ateneo, nel 2018 sono state finanziate della Biblioteca automatizzata risorse per un totale di Architettura, la didattica virtuale di 130,64 punti organico (di cui e multimediale nei musei, 91,45 per il personale docente il potenziamento della rete wi-fi – escluso il piano straordinario con la dotazione di un cloud dedicato, 5 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
la realizzazione di Laboratori virtuali Access Medicine con oltre 140 volumi on demand, Laboratori ad accesso remoto; a cui possono accedere gratuitamente. un Archeo Lab; ambienti per l’apprendimento con realtà aumentata Si è proceduto al riordino dei dipartimenti, e realtà virtuale immersiva; passati da 63 a 59, e sono stati attivati il Progetto Paris (sistema didattico 3 nuovi centri di servizi: interattivo per studenti diversamente abili); il Sapienza CREA-Nuovo Teatro Ateneo, un moderno e ampio centro didattico per le attività ricreative, culturali, per la formazione pratica-simulata artistiche, sociali e dello spettacolo, in ambito biomedico. che gestirà il nuovo Teatro di Ateneo; il Cla-Centro linguistico di Ateneo, Inoltre, è stato completato l’innovativo con laboratori, biblioteche, spazi di edificio Marco Polo per l’area linguistica studio, che si avvale di collaboratori della Facoltà di Lettere e filosofia, esperti linguistici (Cel) e lettori ove è stato inaugurato anche un moderno di madrelingua per l’apprendimento e accogliente bar caffetteria e ristorazione. delle lingue straniere ai massimi livelli; La sede oggi ospita anche la ricostruzione infine, il SapienzaSport, con cui l’Ateneo in scala reale del Grande Archivio di Ebla, gestisce in proprio le attività sportive, donata dall’Associazione Incontro forte della convenzione stipulata di civiltà presieduta da Francesco Rutelli con l’Università di Roma Foro Italico con il sostegno della Fondazione per la parte tecnico-addestrativa; inoltre, Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo. sono stati inaugurati gli impianti sportivi di via Osoppo. È stato inoltre approntato il piano di razionalizzazione complessivo Tra le attività di rilievo, Sapienza del Sistema bibliotecario che, insieme ha ospitato i premi Nobel alle tre biblioteche aperte h24, potrà per l’Economia 2014 Jean Tirole, per garantire la massima fruibilità la Medicina 2017 Michael Moriss Rosbash delle strutture agli studenti. e per la Fisica 2017 Barry Barish che hanno incontrato i nostri studenti Gli studenti dell’area medica, in tre seguitissime lectio magistralis. compresi dottorandi e specializzandi Sono stati, inoltre, conferiti titoli per una platea complessiva di Dottore di ricerca honoris causa di oltre 25.000 persone, grazie all’accordo a eminenti personalità della cultura siglato con la casa editrice McGraw Hill, internazionale quali Guido Calabresi, hanno oggi a disposizione la piattaforma Richard Schechner e Agnieszka Holland, 6 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
nonché la Laurea ad honorem formativi e i metodi di insegnamento a Giuseppe Cerasa e Philip Kotler. a seconda del livello del corso di studi; collaborare in reti interuniversitarie e internazionali di ricerca; curare Le criticità e valorizzare gli impatti diretti Questa disamina non sarebbe completa delle proprie attività di ricerca se non sottolineassi anche i problemi e di formazione sulla società; ancora irrisolti, che vanno affrontati impegnarsi per ottenere finanziamenti con coraggio e consapevolezza, esterni su base competitiva; contribuire a partire da quello delle dimensioni alla progettazione, gestione e verifica e dell’organizzazione dell’Ateneo, dei risultati delle attività anche se diversi fattori (tra cui per le tre missioni universitarie gli strumenti di e-governance, l’attenzione in una prospettiva di miglioramento per la reputation e i ranking internazionali, continuo, cioè di Assicurazione di Qualità. le economie di scala ecc.) hanno ormai Occorre essere più precisi e puntuali fatto superare l’idea che solo il piccolo con gli studenti, che oggi ci chiedono molto fosse bello e governabile. Tuttavia, con la giusta esigenza di chi crede non sono da sottovalutare gli effetti negli studi che sta facendo. statistici e psicologici che denominatori molto ampi hanno su vari indici: progetti, Inoltre, nel rapporto fra risorse disponibili sforzi e risorse investite producono spesso e carichi necessari a raggiungere obiettivi risultati limitati a decimi di percentuale. di qualità, permangono squilibri storici È necessario far comprendere i limiti tra le aree accademiche, da sanare delle risorse pubbliche disponibili superando egoismi e resistenze ancorate nell’attuale contesto di grandi cambiamenti, all’idea ormai insostenibile che le risorse che comprendono anche il mutamento acquisite siano una sorta di rendita delle funzioni sociali delle università intoccabile e che il miglioramento si possa a livello mondiale, europeo e nazionale. realizzare solo con risorse aggiuntive. Per quanto riguarda i docenti, Per quanto riguarda le aule, a fianco la mission accademica non può dei processi di ristrutturazione più limitarsi alla ricerca e allo studio e di aggiornamento delle dotazioni in corso, guidati solo dai propri interessi è pure evidente la necessità di creare e a un insegnamento mirato primariamente sale di lettura, spazi laboratoriali alla loro riproduzione ed estensione. e di studio aperti, adatti anche a lavori Occorre invece differenziare gli obiettivi di gruppo e a forme di apprendimenti 7 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
attivi e trasversali, per una popolazione Voglio anche segnalare studentesca che sta rivalutando le importanti iniziative la presenza e la frequenza che hanno visto realizzarsi una feconda alle strutture universitarie. sinergia fra le università laziali e con la Regione, e per questo desidero qui ringraziare i colleghi rettori La missione ricerca scientifica per la loro convinta collaborazione, Nel 2018 l’European Research Council che ha costituito un valore aggiunto ha approvato sei progetti acquisiti in un Paese in cui fare sistema da Sapienza, dal valore complessivo non è sempre facile. È partito, infatti, di oltre 10 milioni di euro, in linea il Centro di eccellenza del Distretto con gli ottimi risultati conseguiti tecnologico per i beni e le attività culturali nell’ambito di Horizon 2020 del Lazio - Dtc Lazio coinvolgendo che hanno permesso alla nostra Università tutte le università pubbliche laziali di essere l’ente italiano in partnership con Mibac e mondo con il maggior numero di grant acquisiti. imprenditoriale. Inoltre, la Commissione europea, È stato, inoltre, approvato nell’ambito del Programma il Centro di competenza ad alta Marie Skłodowska-Curie specializzazione dedicato alla Individual Fellowships 2017, ha Cybersecurity, con un partenariato approvato 8 progetti di ricerca Sapienza composto da 37 soggetti privati, tra cui per oltre 1,6 milioni di euro. grandi imprese, Pmi, fondazioni e 9 soggetti pubblici di ricerca. Hanno visto la luce due nuovi centri interdipartimentali di ricerca, Infine, è stato istituito il Centro di ricerca il Centro di ricerca Sapienza e servizi Saperi & Co., infrastruttura Information-Based Technology di servizi in ricerca e innovazione, Innovation Center for Health-Stitch comprensivo di un fab-lab: uno spazio – che coniuga la medicina di co-working, servizi di incubazione con le più innovative tecnologie di impresa, un’aula per la formazione dell’informazione, come la network medicine, e 4 laboratori on demand dedicati i big data, la realtà virtuale, alle priorità della strategia l’intelligenza artificiale e la robotica – di specializzazione intelligente regionale e il recentissimo Centro di ricerca (beni culturali, aerospazio, in Biofotonica. scienze della vita, energie rinnovabili). 8 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
La terza missione in occasione della Giornata nazionale Nel quadro della terza missione in memoria delle vittime della strada, dell’Università, sono stati siglati accordi durante la quale il capo della Polizia con importanti enti, fra i quali ricordiamo Franco Gabrielli ha incontrato l’accordo di collaborazione 800 studenti romani; infine, si è tenuto con il Dipartimento delle Informazioni l’incontro-concerto con Ennio Morricone, per la sicurezza-Dis della Presidenza al quale è stato conferito il premio del Consiglio dei Ministri; il protocollo alla carriera. d’intesa con la Guardia di Finanza; la convenzione con il Tar Lazio; È proseguita l’attività di aggiornamento, l’accordo quadro di collaborazione trasparenza e semplificazione con il Ministero della Difesa-Struttura amministrativa, mediante la modifica di progetto energia-Spe; la convenzione e l’adeguamento dei regolamenti, quadro con l’Autorità per le Garanzie tra cui quelli per l’utilizzo temporaneo nelle comunicazioni-Agcom; e/o occasionale dei locali e degli spazi l’intesa con l’Inail nel campo interni ed esterni della Sapienza; della medicina del lavoro e delle tutele per l’attivazione e la gestione contro i rischi sul lavoro; l’accordo quadro di una carriera alias; per la disciplina con gli Ifo-Istituti fisioterapici ospitalieri- del Fondo di Ateneo per la premialità; Regina Elena e San Gallicano, infine, il Regolamento-tipo dei dipartimenti. quello con l’Istituto mazionale È stata anche istituita una Commissione per le malattie infettive Lazzaro ad hoc con il compito di proporre Spallanzani, quello con Utifar-Unione modifiche mirate allo Statuto di Sapienza. tecnica italiana farmacisti. Da segnalare, sul fronte dei rapporti Proprio in quest’Aula magna con i sindacati, improntati alla massima sono state ospitate la seconda edizione collaborazione, la firma del Contratto de Le università per la legalità, organizzata integrativo Sapienza. in sinergia con la Fondazione Sapienza e con l’intervento di Maria Falcone; Per quanto riguarda la presentazione in anteprima l’ambito medico-sanitario, del docufilm Rai Aldo Moro - Il professore, voglio ricordare che è stata chiusa realizzato nel 40° anniversario positivamente la Conferenza dei servizi del rapimento e dell’assassinio per la ristrutturazione dello statista e professore ordinario del Policlinico Umberto I e sono stati della Sapienza; la manifestazione definiti la Dotazione organica 9 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
e l’Atto aziendale; dopo anni di difficoltà, Tra le attività volte a rafforzare la si è raggiunto l’unanime accordo dimensione internazionale della Sapienza, per la distribuzione degli arretrati desidero evidenziare l’inaugurazione ai lavoratori interessati; si è avviato di un ufficio dell’Ateneo presso il rinnovamento del parco tecnologico la Beijing Foreign Studies University, obsoleto grazie a finanziamenti regionali dove una delegazione Sapienza si è recata, ad hoc e a quelli dell’Università. partecipando alla cerimonia ufficiale per le celebrazioni del 120° anniversario Per l’Azienda ospedaliero-universitaria della Bejing University. Sant’Andrea, sono in avanzata fase Presso la Zhongnan University di sviluppo, e saranno completati entro of Economics and Law di Wuhan, il prossimo anno, i lavori di costruzione si è firmato un accordo per la destinazione del Building di ricerca e didattica avanzata di un intero edificio per la Sapienza, della Facoltà di Medicina e psicologia ove si svolgeranno le attività didattiche in via di Grottarossa. finalizzate alla attivazione di un Master e una Laurea a doppio titolo in Diritto romano, italiano ed europeo. Il processo di internazionalizzazione All’inizio dello scorso anno, sono stati Sapienza e Harvard University si sono diffusi i risultati del QS Ranking alleate nella ricerca medica avanzata: by Subject 2018, che ha visto Sapienza è stato siglato un accordo operativo al primo posto assoluto nel settore con il Brigham and Women’s Hospital Classics & Ancient History, crescendo della Harvard Medical School peraltro complessivamente in tutte e si tenuta in Sapienza la prima le macroaree disciplinari considerate, International Conference on Network ed entrando nella Top 100 con 16 materie. Medicine and Big Data: Al di là delle valutazioni tecniche The Transformation of Medicine. e scientifiche sui ranking, il mondo accademico e politico nazionale Altro importante accordo è stato siglato ha espresso grande soddisfazione con MD Anderson Cancer Center per il risultato: per la prima volta della University of Texas, punto un’università italiana ha conquistato di riferimento mondiale nella lotta il primato assoluto in una classifica contro il cancro e all’avanguardia internazionale, accompagnato peraltro nell’utilizzo dei Big Data da una più positiva valutazione di tutto in campo medico-sanitario. il sistema universitario italiano. In questo contesto è stato presentato 10 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
l’Istituto oncologico universitario a seguito del Bando competitivo di Sapienza, che grazie all’aggregazione nell’ambito del progetto Erasmus+. standardizzata dei dati e alla collaborazione Civis rappresenta, per noi, il futuro con il Centro texano e con Harvard di una Università europea in cui studenti, potrà contribuire a una più moderna docenti, ricercatori e personale precisione e personalizzazione tecnico-amministrativo possano delle cure per i malati oncologici. effettivamente circolare liberamente, con una card di riconoscimento valida Insieme all’Università di Bologna per tutte le istituzioni e scambiare e di Napoli Federico II si è proceduto – arricchendosi – esperienze, riflessioni, alla acquisizione di uno spazio idee, progetti, best practice e modi di vita. presso il Tata Innovation Center di New York per la promozione della ricerca e della innovazione tecnologica. 4. Un passaggio d’epoca: l’Europa e noi. Infine, ha preso forma e si è consolidato il Consorzio Civis delle università La scelta di ispirare all’Europa europee, cui partecipano gli atenei l’Inaugurazione di questo anno di Aix Marseille Université (Francia), accademico rappresenta un segnale National and Kapodistrian che intercetta molte dimensioni University of Athens (Grecia), della nostra condizione attuale, University of Bucharest (Romania), ma diciamo subito che l’ambito Université libre de Bruxelles (Belgio), di riflessione su cui vogliamo attirare Universidad Autonoma de Madrid l’attenzione non può essere ovviamente (Spagna), Stockholms Universitet (Svezia), quello della disputa politica, che pertiene Eberhard Karls Universität Tübingen soprattutto alle istituzioni e ai partiti. (Germania). Il consorzio Civis Noi vogliamo parlare dell’Europa interessa tutte le aree dell’Europa della conoscenza, della libera circolazione – meridionale, centrale, orientale delle persone con il bagaglio delle loro e settentrionale – e comprende diverse età e culture, e del confronto oltre 400mila studenti e 50mila docenti sistematico sulle frontiere della scienza e tecnici-amministrativi di otto nazioni che coinvolge non solo i ricercatori europee configurandosi come progetto ma tutti gli studiosi. In altre parole, strategico per tutte le università che è l’Europa che si presenta al nostro partecipano, al di là dell’eventuale sguardo come metafora del viaggio finanziamento che l’UE vorrà accordare dei giovani verso una più aperta 11 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
socializzazione rispetto ai paesi a partire da Kalergi a Einaudi e a Rossi, e alle aree di provenienza. nello scorso secolo hanno anticipato l’utopia del superamento dei limiti Scegliamo l’Europa angusti delle singole nazioni. Tra questi, come tema dell’Inaugurazione un posto di assoluto rilievo spetta perché è nelle aspettative ad Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e nelle biografie dei nostri studenti. ed Eugenio Colorni, perché la genesi Ma è giusto ricordare qui del concetto “moderno” di Europa che l’aspirazione a una forma che darà avvio al processo d’integrazione di governo europeo è stata un sogno tra Stati è riconosciuta nel Manifesto condiviso da tanti leader intellettuali, di Ventotene, il cui titolo originale era politici e religiosi lungo tutto il secolo Per un’Europa libera e unita. come risposta a nuovi bisogni e visioni Per la promozione dell’unità europea. della società, nell’obiettivo di una forma Questo testo, che si rivelerà programmatico, di convivenza civile più avanzata. fu scritto nel 1941 quando gli autori erano Non dobbiamo perdere confinati nell’isola in quanto oppositori la memoria di quelle radici sulle quali del regime fascista. è cresciuta l’Europa. L’Europa è la sua storia. E questa storia non è la storia di un’idea che permette una sola I padri dell’Europa tradizione, ma è la storia È evidente tuttavia che l’autentico di una tradizione che permette le idee ruolo di protagonisti di una prima più diverse. Non è la storia istituzionalizzazione dell’idea moderna di una prigione mentale; è piuttosto di Europa spetta a tre personalità, la storia – talvolta dolorosa, talvolta la cui lungimiranza politica intessuta non solo di errori, ma anche ha trasformato sogni e aspirazioni di soprusi e massacri – della regione intellettuali, che altrimenti sarebbero del mondo che ha conosciuto la fioritura rimasti visionari, in percorsi storici più varia e ricca di idee (buone e cattive) concreti: Konrad Adenauer, Robert spesso in contrasto tra di loro. Schuman e Alcide De Gasperi. (Dario Antiseri) Un tedesco, un francese e un italiano; tutti e tre perseguitati dal nazifascismo, che vissero sulla propria pelle gli orrori Il Manifesto di Ventotene della guerra. Sono loro i padri dell’Europa, È impensabile parlare di Europa che hanno giocato un ruolo fondamentale senza rievocare il ruolo di quanti, alla fine della II Guerra mondiale 12 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
nel costruire l’unità fra i paesi nella Sala degli Orazi e dei Curiazi del continente come strumento di pace, del Palazzo dei Conservatori: la stessa crescita e sviluppo. in cui il 29 ottobre 2004 i rappresentanti dei 25 paesi membri dell’Unione europea Illuminante in proposito quanto dice hanno firmato la Costituzione per l’Europa. Schuman nell’incipit della Dichiarazione del 1950: La pace mondiale non potrà essere L’Europa come nuova forma culturale salvaguardata se non con sforzi creativi, Stiamo parlando qui di Europa come proporzionali ai pericoli che la minacciano. nuova forma culturale. Da questo punto Il contributo che un’Europa organizzata di vista si può apprezzare meglio e vitale può apportare alla civiltà e più profondamente la maturazione è indispensabile per il mantenimento dell’ideale europeista nelle coscienze. di relazioni pacifiche. Con la consueta e acuta lungimiranza, Aldo Moro così si esprimeva: «l’Europa Siamo di fronte a un testo manifestamente è anzitutto un fenomeno culturale»; profetico, e di una modernità nello straordinario scenario sorprendente per i suoi riferimenti di Palazzo Vecchio a Firenze egli, alla creatività, alla civiltà e alla pace. riferendosi a quella che allora era solo una Comunità economica europea formata da sei membri, descriveva I Trattati di Roma l’Europa come una «prima pietra Il loro lavoro e quello di altri protagonisti di un’inedita comunità della cultura», della scena di quegli anni si è tradotto chiamata a «costruire nel nostro in un passo epocale: la firma continente una società libera e aperta, dei Trattati avvenuta a Roma non dimentica delle sue tradizioni, il 25 marzo 1957. Per il nostro Paese, ma in piena espansione culturale, essa fu apposta dal Presidente economica e politica» senza peraltro del Consiglio Antonio Segni e trascurare l’obiettivo di abbattere dal Ministro degli Esteri Gaetano Martino le «diffidenze e rivalità» tra i popoli che diventerà, un decennio dopo che avevano causato (dal 1966 al 1967), apprezzato Rettore due tragiche Guerre mondiali. della nostra Università. L’Italia Non dobbiamo dimenticare infatti fu allora al centro della storia d’Europa che l’aspirazione a una Comunità europea perché la cerimonia si svolse è figlia dei conflitti e dunque si pone solennemente in Campidoglio, come dimensione comune e non divisiva. 13 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
Tutto ciò rende ancor più amara la presa Consorzio Civs, qui rappresentato d’atto della diffusa insoddisfazione dai colleghi rettori Yvon Berland, nei confronti delle politiche europee Yvon Englert e Rafael Garesse e aumenta il rammarico per la mancata è un’espressione alta e significativa comprensione dei vantaggi riconducibili della proiezione europea degli atenei. alla istituzione dell’Unione europea, nonostante molti siano impegnati L’UE ha poi dovuto affrontare, nel processo di conoscenza recentemente, il complesso processo dei suoi valori fondativi. È ormai della Brexit, iniziato con il referendum acquisito che la comunicazione del giugno 2016 e attualmente così incerto istituzionale e sociale dell’Europa da far ancora sperare che un membro è stata inadeguata rispetto ai risultati importante quale il Regno Unito non lasci e soprattutto alla costruzione la famiglia europea. In ogni caso, di uno spazio pubblico comune. sono sicuro che il rapporto Ecco che viene in mente la figura con le università britanniche rimarrà di Antonio Megalizzi, uno dei tanti molto intenso e sono grato ragazzi dell’Europa, che si è distinto al prof. Michael Arthur, presidente per un impegno giornalistico originale della University College of London, e appassionato proprio nel racconto per aver accettato il nostro invito, delle istituzioni comunitarie, grazie testimoniando l’interesse a collaborare al vitale circuito comunicativo con le università europee. rappresentato dal network delle radio universitarie Come si può ben comprendere, stiamo (a cui partecipiamo con Radio Sapienza), enfatizzando i punti di forza dell’Europa e alla sua possibile traduzione europea letti con gli occhi dell’Università. Il nostro a cui molti atenei stanno pensando sguardo resta per definizione prepolitico, anche come debito nei confronti perché la cultura dell’Accademia punta di questo giovane ucciso dal terrorismo. per tradizione all’universalismo e perché l’apertura all’Europa ha giocato È difficile negare che l’accelerazione un positivo ruolo di sprovincializzazione del processo di appartenenza sia dovuta dei docenti e degli stessi giovani, in parte all’investimento che le culture nella comune percezione che la ricerca giovanili hanno fatto sull’Europa, è per definizione senza confini. ma è certo strettamente connesso alla radicazione degli atenei nel dibattito scientifico europeo, di cui il nostro 14 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
L’Europa come comunità del resto caratteristica primigenia della conoscenza della vecchia Europa, e la comunità Ripartiamo da una rilettura di cosa di destino che chiamiamo Europa. significhi, anche e soprattutto oggi, una comunità. Stando al pensiero del sociologo Ferdinand Tönnies Il processo di Bologna compie 20 anni che alla fine dell’800 più ha lavorato Questo destino comune ha trovato su questa parola chiave, essa compimento e nuovo slancio si definisce come un rapporto reciproco con il Processo di Bologna, sentito dai partecipanti, fondato che quest’anno, nel 2019, compie 20 anni. su una convivenza durevole, intima La collaborazione tra i paesi ed esclusiva. Il tratto sociale caratteristico ha consentito la costruzione dello Spazio della comunità, in tutte le sue forme, comune dell’Istruzione superiore, che è la comprensione, intesa come include 48 paesi e 38 milioni di studenti. «un modo di sentire comune e reciproco, Un’esperienza unica nel panorama associativo, che costituisce la volontà internazionale, realizzata propria di una comunità». grazie a «uno sforzo comune e al dialogo continuo», Ascoltando queste citazioni, come richiamato nel Comunicato di Parigi è sorprendente segnalare quanta capacità del 25 maggio 2018, grazie alla quale di antevisione delle crisi si riscontri «obiettivi e politiche sono concordate nel pensiero dei classici vissuti oltre a livello europeo e realizzate dai sistemi un secolo fa. Ecco perché ci è consentito di istruzione nazionali». collegare all’idea di una comunità europea quella di un luogo L’obiettivo che vorrei qui ricordare della conoscenza, della ricerca è il sostegno che il sistema di istruzione e della scienza; tutti questi sinonimi è chiamato a dare ai gruppi sociali altro non sono che un modo di descrivere vulnerabili e sottorappresentati, l’Università come noi la intendiamo perché abbiano l’opportunità e la viviamo. Del resto, sia l’idea di raggiungere l’eccellenza nell’istruzione. di Europa che l’invenzione delle università riposano entrambe Un’enfasi particolare è stata dedicata sulla trasmissione e sul rinnovamento alla cooperazione per l’innovazione dei giacimenti di sapere alle future didattica, declinata nei diversi aspetti: generazioni. C’è dunque una profonda interdisciplinarietà e combinazione affinità tra l’idea di Università, di apprendimento accademico 15 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
e work-based; integrazione Lanciato nel 2014, si propone di offrire con la ricerca durante tutti i cicli di studio, a oltre 4 milioni di persone, entro il 2020, digitalizzazione. A questo riguardo, la possibilità di acquisire competenze tra gli scopi di Roma 2020 nel quadro e di svilupparsi a livello personale, del Processo di Bologna educativo e professionale tramite studi, vi è l’assegnazione alla qualità formazione, esperienze lavorative dell’insegnamento di una uguale o volontariato in tutto il mondo. importanza rispetto ai risultati di ricerca per le progressioni di carriera Erasmus+ nei primi tre anni di attuazione, dei professori. ha già coinvolto 1,8 milioni di persone e più di 240.000 strutture partecipanti Un secondo obiettivo che vorrei a progetti di cooperazione per migliorare ricordare è rappresentato dal sostegno la qualità e l’internazionalizzazione che il sistema di istruzione è chiamato delle organizzazioni attive nei settori a dare ai gruppi sociali vulnerabili dell’istruzione e della formazione. e sottorappresentati perché abbiano l’opportunità di raggiungere l’eccellenza Le Università europee hanno fatto molto nell’istruzione: «Riconoscimento e dovranno fare ancora di più e mobilità per tutti» nello Spazio europeo quali protagoniste di questo, dell’Istruzione. per noi irreversibile, processo storico. L’Italia è stata incaricata di ospitare Oggi, digitando in un motore la prossima riunione ministeriale dello di ricerca le semplici parole Spazio europeo dell’Istruzione superiore “Unione europea e università”, (prevista per la primavera del 2020) la prima pagina che si visualizza e di gestire il Segretariato del Bologna è quella del sito istituzionale Follow-Up Group nel biennio 2018-2020. dell’Unione europea, nella quale, tra le domande più frequenti, vi è questa: «Voglio iscrivermi in un’università Il programma Erasmus di un altro Paese dell’UE, I ministri riuniti a Parigi hanno infine che cosa devo fare?». La risposta incoraggiato le università a incrementare a tale domanda è la seguente: «In qualità la cooperazione, anche oltre la mobilità di cittadino dell’UE, hai il diritto degli studenti su larga scala, di frequentare qualsiasi Università già sostenuta da oltre 30 anni, attraverso dell’UE alle stesse condizioni il nuovo Programma Erasmus+. degli studenti del luogo». 16 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
Credo che una frase così semplice D’altronde, la mobilità è iscritta proprio da apparire quasi scontata e banale, nel codice genetico dell’Università, soprattutto per le giovani generazioni, a partire dalla tradizione dei clerici vagantes, abbia una portata che non esiterei e sin dalla sua origine, nel Medioevo, a definire rivoluzionaria. Sono parole ha individuato in questa capacità scarne, ma che fino a qualche decennio di circolazione e connessione fa sarebbero state impensabili, perché una delle caratteristiche peculiari vi erano ostacoli, barriere, muri e confini del suo modus operandi. Certo, anche oggi che apparivano invalicabili. sono presenti radicalismi e nazionalismi. Le guerre mondiali prima, Ma, certamente, negli ultimi decenni, la guerra fredda dopo, sembravano la mobilità degli studiosi e degli studenti, destinate a fare dell’Europa in concerto con le istituzioni europee, un luogo di divisioni e conflitti inevitabili è stata motore di crescita e inclusione e interminabili. La dimensione nazionale, a beneficio degli europei e del mondo intero. salvo rare eccezioni, pareva fosse l’unica destinata a definire l’esistenza In un momento in cui l’Europa si ripensa degli individui. e vi sono – anche legittimi – dubbi e paure sulla sua stabilità e sul suo futuro, le università devono continuare a essere La rivoluzione della vita quotidiana un faro di dialogo e scambio culturale. Il percorso compiuto in Europa in sessant’anni, dalla firma dei Trattati La crisi economica e sociale, le guerre di Roma a oggi, è stato istituzionale ai nostri confini, le pressioni migratorie ed economico, ma anche profondamente – che generano insicurezze, talvolta culturale: ha mutato le pratiche anche oltre la realtà dei fenomeni – e le relazioni sociali, ha fatto crescere trovano effimere risposte nelle chiusure i cittadini e la società civile. e nei nuovi muri che si ergono anche fuori dall’Europa: a questo Stiamo realizzando, tutti insieme, le università rispondono con l’inclusione. quella che Ágnes Heller, Sono stati i giovani e soprattutto la grande filosofa ungherese, gli universitari a incarnare la percezione definiva la rivoluzione della vita quotidiana: più positiva e gratificante dell’idea una rivoluzione pacifica, di Europa unita. La generazione Erasmus democratica e sostanziale, è stata percepita da tutti perché ha cambiato sul serio la vita come se ricapitolasse un ciclo storico delle persone. in cui le giovani generazioni hanno 17 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
realizzato una felice ambiguità sarà sempre più brillante di qualunque di cittadinanza: essere e sentirsi europei, altro speso dai nostri avi sui campi partendo dalla forza dell’identità di battaglia. delle diverse culture nazionali. Grazie per l’attenzione. Oggi, quindi, viviamo questo momento non solo come celebrazione istituzionale, ma anche come occasione di riflessione e confronto, per lavorare insieme per l’Europa della conoscenza, che mantenga e valorizzi questa unità nel rispetto delle diversità di storia, cultura, tradizione, situazioni economiche e sociali, vita quotidiana e preferenze individuali che costituiscono la millenaria ricchezza del nostro Continente e che dobbiamo impegnarci a consegnare alla coscienza dei futuri cittadini europei. Come di recente ha detto il Presidente Mattarella, «L’Europa di cui si parla troppo poco è quella radicata nelle attese dei nostri giovani, nel loro modo di pensare, di vivere, di guardare al futuro». Per concludere, voglio ricordare le parole del Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, pronunciate nel discorso sullo stato dell’Unione 2016: Sessant’anni fa i padri fondatori dell’Europa scelsero di unire il Continente con la forza della legge piuttosto che con la forza delle armi. Possiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto da allora. Il giorno più buio di quest’anno 18 La Sapienza per l’Europa della conoscenza Apertura del Rettore
Studiare e innovare alla Sapienza Intervento di Natasha Rinaldi Studentessa della Facoltà di Architettura Corso di laurea magistrale in Architettura UE Buongiorno a tutti! profondi riflessi sui canoni che hanno fin qui guidato il “fare architettura”. Saluto anzitutto il Magnifico Rettore, le Autorità, gli ospiti L’elaborazione del progetto e tutta la comunità studentesca, è oggi sempre più, essa stessa, strumento che oggi sono chiamata a rappresentare. di indagine, stimolo all’innovazione, ricerca di soluzioni tecnologicamente Frequento l’ultimo anno avanzate, e proposta per l’industria, della Laurea magistrale in Architettura UE nella profonda convinzione e sono lieta di porgervi che in un mondo sempre più iperconesso una sincera riflessione su cosa possa sia proprio l’Architettura a creare significare studiare Architettura e favorire i migliori link tra uomo nel più grande Ateneo d’Europa in tempi e tecnologia. in cui l’innovazione è al centro della società. Il futuro è passato qui. Sì! Studiare L’architettura rappresenta da sempre alla Sapienza significa infatti una sfida: quella del desiderio imparare ad affrontare i nostri compiti che diventa realtà, del sogno con in mente il futuro, senza mai che si trasforma in qualcosa di fruibile dimenticare il nostro passato, seguendo da tutti. L’architettura è, allo stesso tempo, un approccio completo e creativo un’arte di frontiera, contaminata incentrato sull’innovazione, sulla ricerca da numerose e diverse discipline e sulla comunicazione, spinti e, dunque, specchio attendibile dalla volontà di portare una differenza di una società. Le nuove domande positiva nel mondo e di oltrepassare imposte dalla società contemporanea i limiti del tempo. richiedono un diverso modo di progettare e costruire gli edifici Gli insegnamenti e le numerose in cui viviamo, ponendo e diversificate esperienze, anche sempre maggiore attenzione internazionali, vissuti in questi alle questioni energetiche, ambientali cinque anni attraverso un percorso e sociali. Una vera e propria rivoluzione didattico sempre aggiornato, articolato culturale che sta producendo ed equilibrato tra le diverse discipline 19 Studiare e innovare alla Sapienza Natasha Rinaldi
mi hanno certamente fornito un quadro completo dei saperi e delle conoscenze connesse con il fare architettura, offrendomi strumenti e competenze necessari per essere competitivi nel mondo del lavoro di oggi e di domani. Tra le numerose opportunità che studiare in una università come la Sapienza offre a noi studenti, rientra quella certamente eccezionale, vissuta da me come membro del Team che ha partecipato alla competizione Solar Decathlon Middle East 2018, le Olimpiadi dell’Architettura sostenibile che si sono svolte a Dubai lo scorso novembre. Per due anni, ho avuto la possibilità di studiare e lavorare in un contesto internazionale confrontandomi in rappresentanza dell’Italia con le migliori università del mondo con l’obiettivo di realizzare il miglior prototipo, su scala reale, della casa del futuro: green, smart e interamente alimentata dall’energia solare. Anche questo significa far parte della comunità dell’Ateneo più grande d’Europa. Ed è condividendo con voi l’orgoglio e la gioia di far parte di questa comunità che auguro a tutti voi un buon anno accademico. 20 Studiare e innovare alla Sapienza Natasha Rinaldi
Una sfida europea per la Pubblica amministrazione e l’Università Andrea Bonomolo Direttore dell’Area Affari legali Magnifico Rettore, Autorità, la percezione di efficienza dell’apparato gentili colleghi, studenti e ospiti, pubblico moltiplicando gli effetti positivi anche in termini di reputazione. sono particolarmente onorato di rappresentare il personale In primo luogo, essa potenzia il senso tecnico-amministrativo in occasione comune delle amministrazioni, dell’inaugurazione in ragione della facilità, prossimità del nuovo anno accademico. e rapidità di accesso ai servizi. Al riguardo, come evidenziato L’aumento di complessità connesso nell’Agenda digitale europea, è necessario al cambiamento delle società moderne, garantire un’effettiva inclusività con la conseguente e crescente spinta dei servizi pubblici digitali, in modo competitiva, impongono, oggi più che mai, da renderli pienamente accessibili alle pubbliche amministrazioni da parte di tutti gli interlocutori un ripensamento del rapporto della Pubblica amministrazione, con i cittadini. La sfida europea a partire dalle persone meno giovani, della Pubblica amministrazione con disabilità o socialmente svantaggiate. si può sintetizzare nel concetto di innovazione nell’erogazione In secondo luogo, la digitalizzazione dei servizi al cittadino; rappresenta una leva di sterilizzazione da questo punto di vista, assumono un dei fenomeni di maladministration ruolo fondamentale le tecnologie digitali, o di corruzione, mettendo in sicurezza anche in funzione dell’efficacia i processi amministrativi. Come rilevato delle relazioni interistituzionali in un recente studio condotto nell’ambito e dello sviluppo del network del Team per la trasformazione digitale tra pubbliche amministrazioni della Presidenza del Consiglio nello spazio comunitario. dei Ministri, si riscontra un legame La digitalizzazione dei processi molto stretto tra l’indice di percezione e delle attività delle amministrazioni, della corruzione di un Paese per offrire servizi più vicini e sicuri (elaborato da fonti internazionali) all’utenza, nell’obiettivo di venire incontro e l’impatto della digitalizzazione al cittadino, ottiene così un impatto degli Stati membri dell’Unione europea, più generale: quello di aumentare accreditando l’idea 21 Una sfida europea per la Pubblica amministrazione e l’Università Andrea Bonomolo
di un rapporto inverso tra corruzione nelle reali condizioni di poter liberare e innovazione tecnologica. tutto il proprio potenziale, anche attraverso la garanzia In linea generale, l’utilizzo diffuso di investimenti pubblici adeguati delle nuove tecnologie dell’informazione e duraturi, e il superamento e della comunicazione, anche in ambito di quei vincoli normativi che rischiano sovranazionale, potrà consentire di costituire un limite per la competitività alle pubbliche amministrazioni degli atenei a livello europeo. di innalzare significativamente il livello di qualità dei servizi offerti, La sfida cui è chiamata recuperando così il fondamentale la Pubblica amministrazione, e rapporto di fiducia con il cittadino in particolare l’Università, in uno Stato democratico. è innovativa per la congenita difficoltà degli apparati pubblici a metabolizzare In questo scenario, la sfida che deve processi di cambiamento; raccogliere e rilanciare l’Università ma allo stesso tempo è ambiziosa è ancor più rilevante se si pensa per la straordinaria occasione di dar al suo ruolo interattivo forma a un nuovo paradigma paneuropeo con la società civile, assurgendo di Amministrazione pubblica. a possibile fattore trainante per l’intero settore pubblico. Sulla base di questi presupposti, Il valore aggiunto delle istituzioni il ruolo della componente amministrativa, universitarie quali amministrazioni che oggi ho l’onore di rappresentare, a naturale vocazione innovativa potrà essere rafforzato e internazionale, risiede infatti dalla consapevolezza del privilegio nella capacità di generare e diffondere di svolgere la propria attività la conoscenza, anche attraverso in un’autentica comunità della conoscenza il trasferimento tecnologico, al servizio del paese. la disseminazione dei risultati della ricerca e la fisiologica propensione a rapportarsi con una vasta tipologia di soggetti pubblici e privati. Per ridurre progressivamente la distanza con i soggetti portatori di interessi, le Università dovranno essere messe 22 Una sfida europea per la Pubblica amministrazione e l’Università Andrea Bonomolo
Dall’idea di Europa alla costruzione europea Prolusione di Giuliano Amato Professore emerito della Sapienza, Giudice della Corte costituzionale Cento anni fa, nel nuovo clima dagli architetti e dagli stessi artigiani, determinato dalla vittoria e dalla pace, che lo stesso avevano fatto con le tecniche il nostro Ateneo inaugurava e con gli stili costruttivi. Ne era uscito l’anno accademico 1918-1919 – per usare le parole di Federico Chabod – con una prolusione di Pietro Bonfante. «un certo abito civile, un certo modo Buona parte di essa era dedicata di pensare e di sentire, proprio alle condizioni per la costruzione dell’europeo e diverso, ben diverso, di uno Stato libero al di sopra da tradizioni, memorie e speranze della nazione e Bonfante, nonostante di Indiani, Cinesi, Giapponesi, Etiopi ecc.». esplicitamente menzionasse Ed è ancora Chabod a citare Burke, gli Stati Uniti d’Europa di cui che vedeva una «somiglianza si era preso a parlare, riteneva tale di consuetudini sociali e di forme di vita», costruzione possibile in contesti per cui «nessun europeo potrebbe essere “più primitivi” di quello europeo, completamente esule come il Canada a esempio. in alcuna parte d’Europa». Perché? Perché la nazione – scriveva – agli europei appare come una meta, Già, ma bastava tutto questo una meta assoluta. E le nuove idee, a generare anche l’unità organizzativa il nuovo ordine che molti invocano e politica degli europei? Per porre fine in nome in primo luogo della pace, alla guerra una tale unità era stata faranno molta fatica ad affermarsi. propugnata sin dalla fine del ‘700. Lo aveva fatto Kant, che aveva affidato Non aveva torto Bonfante. L’idea la pace perpetua all’allineamento di Europa era cresciuta nel corso dei dei popoli, in primis europei, secoli, dal Medio Evo sino in un’unica federazione. Lo aveva fatto al primo Novecento ma a nutrirla Victor Hugo, preconizzando la fusione non era stata la politica, erano stati delle gloriose individualità europee i tanti fili della cultura europea; in una comune fratellanza, sino a che da quelli inizialmente stesi dai monaci «si mostrerà un cannone in un museo e dai professori che, di convento come si mostra oggi uno strumento in convento, da università a università, di tortura, meravigliandosi avevano diffuso valori etico-religiosi che ci sia potuto essere». Mentre e principi giuridici comuni; il nostro Giuseppe Mazzini 23 Dall’idea di Europa alla costruzione europea Prolusione di Giuliano Amato
avrebbe propugnato l’unità nazionale sull’Europa agli studenti parigini come passo propedeutico alla creazione al termine della Seconda guerra mondiale. della Federazione europea. Sì, la cultura, le religioni, il diritto, gli stili di vita comuni li avevamo, L’aspirazione, dunque, c’era ma la nostra unità non era quella da tempo e i federalisti del ‘900, di un popolo, era quella di un contesto ciascuno a suo modo, avrebbero di tratti comuni a culture nazionali, anche fornito il disegno: Richard Nikolaus che coltivavano anche le loro diversità e Coudenove Kalergi, straordinario ne facevano ragioni identitarie. anticipatore che già negli anni ’20 Ai fini dell’integrazione europea, lanciò l’unione paneuropea, propose era essenziale che queste diversità fossero la comunità del carbone e dell’acciaio orientate a comporsi, non a contrapporsi. e propose addirittura l’Inno alla gioia come inno europeo; Luigi Einaudi, Ebbene, l’antinomia con cui non avremmo che arrivò alla messa a fuoco mai smesso di fare i conti è stata (ed è) dei tributi con cui alimentare un futuro quella fra la propensione a comporsi bilancio europeo; Carlo Rosselli, e la propensione a contrapporsi, che vide nell’Europa federale compresenti, sempre, nelle identità la dimensione più adatta all’affermazione nazionali che dovevano (e devono) dei diritti sociali del lavoro; riconoscersi nella casa comune europea. per non parlare di Altiero Spinelli, L’europeismo si affida ovviamente Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni alla prima, ma gli storici realisti gli con il loro Manifesto di Ventotene. ricordano la forza della seconda, di cui – scrive Febvre – non ci si deve mai Eppure, far scoccare la scintilla dimenticare. E lo stesso Febvre, dell’integrazione e condurre poi avanti che pure si affida in conclusione il relativo processo sarebbe stato tutt’altro delle sue riflessioni alla speranza, che semplice, tant’è che dopo la piccola speranza di una bella poesia la Prima guerra mondiale i progetti di Charles Péguy, scrive senza mezzi cominciavano a esserci, termini che «gli Stati uccidono l’Europa», ma non se ne fece nulla. Perché? «perché gli Stati sono sempre lì a impedire Per quello che abbiamo letto che quella realtà prenda corpo; e dietro nella prolusione di Bonfante gli Stati, le nazioni». di cento anni fa e che sarebbe stato lucidamente e amaramente ribadito Dopo la Prima guerra mondiale da Lucien Febvre, nelle sue lezioni è questo che è successo, tant’è che, 24 Dall’idea di Europa alla costruzione europea Prolusione di Giuliano Amato
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